Anno IV – Numero 883
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Corsi ECM
2. Ordine: Sussidio per i
Colleghi disoccupati
3. Un Farmaco per Tutti
4. Corsi ECM: Maggio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Perché il gelato può
provocare mal di testa?
6. Lo sai che la tecnologia
può provocare disturbi
alle mani?
Prevenzione e
Salute
7. Cancro al polmone, se
non si fumasse sarebbe
solo una «malattia rara»
8. Cosa succede quando
una donna ha l’incubo
dei cattivi odori «intimi»
9. Quinoa e amaranto:
i «finti cereali» tutti da
(ri)scoprire
Meteo Napoli
Venerdì 20 Maggio
ï‚· Nuvoloso
Minima: 16°C
Massima: 20°C
Umidità :
Mattina = 76%
Pomeriggio =64%
Venerdì 20 Maggio 2016, S. Bernardino
Proverbio di oggi….……..
'E strunze saglieno sempe a galla
PERCHÉ IL GELATO PUÒ PROVOCARE MAL
DI TESTA?
Uno studio americano spiega la causa del fastidioso dolore che
può guastare il piacere di un buon gelato. Un'alterazione
nell'afflusso di sangue al cervello è la causa del mal di testa.
I gelati, ma anche i ghiaccioli e le bibite fredde, non appena entrano in
contatto con il palato possono provocare fortissimi
mal di testa che, fortunatamente, durano solo pochi
istanti.
La causa scatenante di questo fenomeno sarebbe da
ricercare nella rapida dilatazione e costrizione
dell'arteria cerebrale anteriore - un vaso sanguigno che
irrora una parte del cervello – causata dai liquidi freddi.
IL CERVELLO SI DIFENDE: Il dolore si manifesta
contestualmente a una significativa vasodilatazione
dell'arteria cerebrale anteriore, per placarsi non appena l'afflusso di
sangue scende ai valori normali. Secondo gli scienziati questo processo è
un meccanismo di difesa del cervello, che essendo piuttosto sensibile al
freddo si difende dai repentini abbassamenti di temperatura aumentando
l'afflusso di sangue caldo. Ma poichè la scatola cranica è un contenitore
chiuso, un rapido aumento del volume di sangue in circolazione provoca
emicranie e dolori molto intensi.
UNA RICERCA DA BRIVIDI:I ricercatori hanno somministrato in rapida
successione un bicchiere di acqua fredda e uno a temperatura ambiente a
13 individui, servendosi di una speciale cannuccia puntata direttamente
contro il palato.
Grazie a un doppler transcranico hanno osservato in diretta cosa
succedeva al cervello dei volontari durante l'esperimento: il dolore è
proprio causato dalla vasodilatazione dell'arteria cerebrale anteriore.
(Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 883
PREVENZIONE E SALUTE
CANCRO AL POLMONE, SE NON SI FUMASSE
SAREBBE SOLO UNA «MALATTIA RARA»
L’80-85 % delle persone colpite da questa patologia è (o è stato) un fumatore.
È un tumore ancora big killer: 40mila nuovi casi all’anno in Italia e oltre 30mila morti
Se non si fumasse più, il cancro al polmone diventerebbe una malattia
rara. Invece il carcinoma polmonare rappresenta, ancora oggi, la prima
causa di morte tumorale: è responsabile ogni anno di un milione e
300mila decessi a livello mondiale, ovvero più di quanto causato da
neoplasia del colon, mammella e prostata messi insieme.
In Italia ogni anno si registrano oltre 40mila nuovi casi di carcinoma
polmonare e il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio: ben
l’80-85 % della popolazione colpita da questa patologia è (o è stato) un fumatore.
«L’oncologia sta attraversando una fase cruciale di innovazione
diagnostica e terapeutica - dice Giorgio Scagliotti direttore del
Dip. di Oncologia, all’Azienda Ospedaliero -universitaria San
Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino) -. Con una malattia che in Italia nel 2013 ha registrato più di 100
nuove diagnosi al giorno, aumentano i dati di sopravvivenza grazie all’anticipo della diagnosi e
all’efficacia delle nuove cure.
La sopravvivenza, per maschi e femmine, del tumore polmonare a cinque anni dalla diagnosi arriva in
media al 17 %». Se un miglioramento c’è stato, questa percentuale è ben lontana da quelle (di gran
lunga migliori) di altri tipi di cancro molto diffusi, come quelli di seno e prostata. E quello al polmone
resta un “big killerâ€, responsabile in Italia di 8.320 decessi fra le donne e 22.830 fra gli uomini.
100 nuove diagnosi al giorno
Progressi nelle terapie
«Un progresso nel trattamento delle neoplasie è stato determinato dall’immunoterapia, che ha
permesso la realizzazione di terapie personalizzate. Queste, nel futuro, potrebbero consentire di
cronicizzare diverse malattie neoplastiche anche molto aggressive e in fase avanzata. Ma di fronte alla
prognosi, ancora oggi severa nella maggior parte dei casi, è fondamentale migliorare la comunicazione
con pazienti e familiari, spiegare loro fin dall’inizio la gravità della patologia.
Pur senza essere duri, procedendo gradualmente, è giusto che il malato capisca la sua situazione e
possa scegliere consapevolmente se e come procedere con le terapie, con quali (possibili e attesi)
effetti collaterali e quale qualità e quantità di vita».
Indispensabile la prevenzione:
«In Italia il 64 % dei fumatori ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni .
Più del 70 % dei tabagisti accende la prima sigaretta tra i 15 e i 20 anni, ben il 13% inizia a fumare
prima dei 15 anni e il 46 comincia prima dei 17.
E sono particolarmente preoccupanti i numeri riguardanti le donne di ogni età .
Dobbiamo essere più efficaci verso i giovanissimi e tra gli adolescenti, parlare loro fin da bambini con
un linguaggio e modi adeguati per convincerli a non fumare.
Eliminando il tabacco, il cancro al polmone potrebbe davvero diventare una malattia rara. Senza
considerare che l’elenco dei tipi di tumore collegati al fumo (in aggiunta a bronchi e polmone), è
lunghissimo e va dall’area testa e collo (nasofaringe, cavità nasali, orofaringe, cavo orale, ipofaringe,
laringe) all’apparato digerente (esofago, stomaco, fegato, colon-retto e pancreas), fino a quello
urogenitale (rene, uretere, vescica, ovaio, cervice uterina)». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 883
PREVENZIONE E SALUTE
COSA SUCCEDE QUANDO UNA DONNA
HA L’INCUBO DEI CATTIVI ODORI «INTIMI»
Secondo dati statunitensi il timore che i propri genitali non abbiano un buon profumo è al
primo posto fra le preoccupazioni femminili sulla sfera sessuale. Ecco le buone abitudini
da adottare per superare il problema e quelle cattive che sono da evitare
Gli uomini si preoccupano delle proprie “dimensioniâ€, le donne dei
propri odori.
È quanto emerge da un’indagine riferita dal New York Times di recente,
secondo cui una su tre teme che la propria vagina non abbia un buon
profumo. Paure di cui di rado si parla al ginecologo, così come delle
tante altre preoccupazioni legate al proprio benessere intimo, da quelle
connesse alle perdite di cui non ci si spiega il motivo ai dolori durante i rapporti sessuali:
 quasi sempre le donne tacciono, invece il medico può e deve essere il primo punto di riferimento
per tutti i dubbi che riguardano la sfera intima femminile.
Tante preoccupazioni, non sempre fondate
Niente imbarazzi: «Le donne devono sentirsi a loro agio nel parlare dei loro disturbi intimi per poterli
affrontare al meglio: i ginecologi non hanno alcun disagio nel trattare questi temi, su cui è bene
confrontarsi senza paure».
Anche quando i timori riguardano gli odori intimi: è importante informarsi e sapere, per es., che
 così come l’alito anche le secrezioni vaginali possono assumere un aroma insolito in base a ciò
che si è mangiato e, per es., dopo aver consumato aglio o cipolla possono conservarne un
sentore.
Inoltre, spesso l’odore che si avverte non deriva direttamente dalla vagina ma potrebbe arrivare dalle
urine: il primo passo per capire se ciò che si sente provenga davvero dai genitali è lavarsi
accuratamente con un detergente delicato e senza profumi. Quindi, se l’odore continua a sembrare
inusuale, meglio chiedere consiglio al medico perché potrebbe dipendere per es. da un’infezione
vaginale.
«Se ci sono sintomi che pregiudicano il benessere intimo è bene parlarne al ginecologo sottoponendosi
a una visita. No alle diagnosi al telefono, no al fai da te che può essere controproducente perché può
ritardare la diagnosi e il trattamento di piccoli disturbi facili da eliminare».
«Le donne tendono a fare l’equazione prurito, bruciore,
Le buone abitudini (e quelle cattive)
perdite uguale infezione:
 in realtà nel 30-40% dei casi non è così e i
disturbi dipendono da irritazioni e fenomeni cutanei.
 Inoltre, una perdita di muco trasparente e inodore può essere fisiologica anche se è
relativamente abbondante.
Le errate convinzioni però portano molte ad auto-curarsi con antibiotici o antifungini dopo essersi
diagnosticate da sole un’ipotetica infezione, ma l’uso inadeguato dei farmaci è un errore che può
anche peggiorare la situazione: per questo è sempre consigliabile rivolgersi al medico per una diagnosi
accurata».
Il ginecologo può anche e soprattutto informare su quali siano le buone abitudini per avere non solo
un buon odore nelle parti intime, ma soprattutto per scongiurare disturbi: non sono poche, infatti, le
donne che hanno comportamenti “a rischio†per il proprio benessere intimo.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 883
L’uso indiscriminato di lavande vaginali e detergenti aggressivi
1. può innescare irritazioni locali fastidiose
2. così come l’impiego di biancheria in materiali sintetici poco traspiranti, che formano un
ambiente caldo-umido adatto alla proliferazione dei germi
3. Anche lo stile di vita attuale non aiuta: diete eccessive o che si discostino troppo dalla classica
alimentazione mediterranea, protettiva anche per il benessere intimo, possono favorire la
comparsa di disturbi e infezioni».
4. «Purtroppo sono molti gli errori igienici e comportamentali delle donne. La depilazione totale,
per es., andrebbe scoraggiata: elimina i peli che sono un elemento di difesa ed espone a
sostanze irritanti.
5. Pure seguire troppo le mode può danneggiare l’apparato genitale femminile: per non rischiare
disagi, meglio scegliere biancheria di cotone bianco senza esagerare con i pizzi», conclude il
ginecologo. (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
LO SAI CHE LA TECNOLOGIA PUÃ’ PROVOCARE DISTURBI
ALLE MANI?
Ci alziamo dal letto e la nostramano già si allunga verso il cellulare: sveglia spenta,
controllo di Facebook, revisione su Twitter, caricamento della colazione fotografata su
Instagram; in pochi attimi ci siamo ri-collegati con il mondo, tutto con un dito, tutto a
portata di mano.
Un costante e quotidiano esercizio proprio delle articolazioni della
mano può portare, a lungo andare, all’insorgenza di vere e proprie
patologie.
Il ripetuto uso di consolle dotate di joystick o di smartphone di ultima
generazione sta arricchendo la letteratura medica delle patologie
della mano, diffondendo disturbi quali la “sindrome del tunnel carpale
da tastiera e mouseâ€, “la tendinite acuta da messaggio†.
“Nel primo caso – spiega il dottor Mauro Modesti del Centro di Chirurgia della Mano di Humanitas
Medical Care – si verifica un’infiammazione dei tendini flessori al polso, attribuibile alla ripetizione di
movimenti rapidi delle dita, con conseguente compressione del nervo mediano al carpo:
questo determina la comparsa di un fastidioso formicolio soprattutto durante la notte.
Nella seconda situazione, si verifica invece una infiammazione dei tendini flessori delle dita a livello del
canale digitale, con conseguente dolore alla flesso/estensione fino allo scatto doloroso o al blocco del
movimentoâ€.
L’era digitale e della tecnologia ci porta quindi a ribattezzare patologie già note: il ben noto “dito a
scatto†diventa “pollice da smartphoneâ€.
Chi è solito inviare messaggi tramite cellulare, impugnare telefonini per consultare i social o la casella
di posta elettronica accusa dolori alla base del dito: quest’area si mostra infiammata, tumefatta con
dolore alla pressione diretta e al movimento.
“La cura di questo disturbo – chiarisce lo specialista – prevede l’assunzione di farmaci antinfiammatori,
sessioni di terapia fisica e di fisioterapia con posizionamenti di tutori. Nelle situazioni più gravi si può
addirittura ipotizzare l’intervento chirurgico, consistente in una ridottissima incisione sul canale
digitale così da agevolarne lo scorrimentoâ€. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 883
NUTRIZIONE E SALUTE
QUINOA E AMARANTO:
I «FINTI CEREALI» TUTTI DA (RI)SCOPRIRE
Esotiche
o
dimenticate
ecco
che mettono d'accordo gusto e salute
le
proteine
verdi
senza
glutine
Mai sentito parlare di quinoa?
)
Eppure chef e salutisti, per una
volta d'accordo, fanno a gara per vantare i pregi di questo alimento, tuttora
basilare nella dieta delle popolazioni rurali delle Ande.
E che meriti attenzione lo conferma il fatto che l'Assemblea generale delle
Nazioni Unite (per valorizzare la biodiversità ) ha dichiarato il 2013 anno
internazionale della quinoa.
Ma che cos'è la quinoa? Appartiene alla famiglia degli spinaci, ma produce semi simili ai chicchi dei
cereali e per questo viene definita uno pseudocereale. A questo gruppo appartengono anche
l'amaranto, originario dell'America Centrale, e il grano saraceno, originario dell'Asia, che con la quinoa
condividono, oltre all'importante ruolo svolto nella storia dell’alimentazione, anche il notevole
interesse suscitato nei ricercatori.
Il motivo? Prima di tutto l'elevato valore nutrizionale e poi l'assenza di glutine, che rende questi
pseudocereali interessanti per chi deve seguire una dieta gluten free.
Questi pseudocereali (reperibili nei supermercati più forniti e nei negozi bio) non solo vantano una
quantità e qualità proteica superiore a quella di alcuni cereali, ma contengono anche più fibra, più
minerali e più grassi quasi tutti «buoni», insaturi.
Due lavori, pubblicati dal Food and Public Health e dal Journal of Food Science, hanno poi messo in luce
altre peculiarità : per es.,
 la quinoa ha un elevato contenuto di acido alfa linolenico (precursore degli omega 3 a lunga
catena presenti nei pesci);
 l'amaranto apporta buoni quantitativi di squalene capaci di ridurre la sintesi di colesterolo nel
fegato;
 il grano saraceno ha un elevato contenuto di rutina, dall'azione antiossidante, utile per ridurre la
fragilità e la permeabilità dei vasi e proteggere dagli edemi.
La riscoperta degli pseudocereali (cui potremmo aggiungere anche cereali antichi, come farro,
miglio, orzo) rappresenta dunque una buona opportunità ? O si tratta di una moda? «Direi entrambe,
— risponde M. Carcea, tecnologo dell’Inran di Roma — ma questo ci aiuta ad aumentare i cibi sani a
disposizione. E se quinoa e amaranto si prestano per produrre cibi senza glutine, i cereali "antichi",
come il farro, sono adatti per i prodotti integrali con cui incrementare con gusto la quota di fibra nella
nostra dieta». (Salute Corriere)
L'EMICRANIA SI PUÃ’ CURARE SENZA FARMACI,
STIMOLANDO IL TRIGEMINO
L'emicrania può essere curata senza farmaci, applicando 20 minuti al
giorno un apparecchio che dà una stimolazione elettrica,
posizionandolo sulla fronte a ridosso del nervo sopraorbitale.
Lo dimostra uno studio condotto su 67 persone e pubb. su Neurology.
Gli esperti si sono serviti di uno stimolatore transcutaneo del nervo trigemino e nel gruppo trattato il
numero di giorni con emicrania si è ridotto da 6,9 giorni a 4,8 giorni al mese.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 883
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà â€.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:
 i requisiti per la partecipazione; modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, (v. - sito istituzionale)
ORDINE: Corsi ECM del Mese di MAGGIO
Corsi ECM per il mese di Maggio 2016
Anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo completamente
gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM.
Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli
Come PARTECIPARE
non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi
prescelti tra quelli proposti ma può farlo comodamente mediante:
1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it
2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento
Nel corso dell’evento sarà distribuita ai
partecipanti una brochure intesa come
“GUIDA RAPIDA†da banco utile al Farmacista per
la spedizione delle ricette di farmaci stupefacenti
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 883
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e
immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria.
I farmaci raccolti
all’interno
delle
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
farmacie
resesi
disponibili, previa
catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi
smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in
modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per
la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne
ws/1097-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 10.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carita´ Madre Teresa di Calcutta
Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, fatta dalla
redazione del giornale “Il Mattino†o il VIDEO della
trasmissione “Quinta Colonna†, sul progetto
“Un Farmaco per Tuttiâ€, basta cliccare i seguenti link:
https://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e_il_s
ociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html
https://video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/puntata-del-9-maggio_617406.html
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 883
ORDINE: Convegno sulla
“MISERICORDIA nella PROFESSIONE del FARMACISTAâ€
I Farmacisti Cattolici di Napoli, in collaborazione con l’Ordine hanno organizzato un
convegno sulla “Misericordia nella Professione del Farmacistaâ€. 28 Maggio ore 9.30
LA
PARTECIPAZIONE
AL CORSO EROGA
10 CF ECM-FAD
VISITA alla FARMACIA degli INCURABILI:
SABATO 28 MAGGIO, ORE 17.00
La visita alla Farmacia degli Incurabili è aperta a TUTTI gli Iscritti e non solo ai partecipanti
al Convegno.
COME PARTECIPARE
: gli Iscritti che vogliono partecipare, possono:
1. Venire direttamente nel Cortile del complesso degli
INCURABILI, ore 17.00.
Alle ore 17.15, inizierà il percorso di visita guidata