Anno IV – Numero 890
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Corsi ECM
2. Ordine:
Assemblea
ordinaria 2016
3. Un Farmaco per Tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. "che cosa succede se
ingoiamo un chewing
gum?
Prevenzione e
Salute
5. Il VINO e le sue doti:
può anche essere un
FARMACO
6. Dal BICARBONATO
di SODIO all'aceto di
mele, tutti gli errori del
fai-da-te sulla pelle
Meteo Napoli
Lunedì 30 Maggio
ï‚· Nuvoloso
Minima: 20°C
Massima: 25°C
Umidità :
Mattina = 83%
Pomeriggio =58 %
Lunedì 27 Maggio 2016, S. Felice, Ferdinando
Proverbio di oggi….……..
E’ 'na pasta d’ommo E' una pasta d' uomo – persona buona
CHE COSA SUCCEDE se INGOIAMO un
CHEWING GUM?
La gomma da masticare si incolla alle pareti di stomaco e intestino?
Davvero ci vogliono sette anni per digerirla? Facciamo chiarezza su
uno dei più terrificanti falsi miti che ci hanno raccontato.
Da bambini ve l'hanno ripetuto talmente a lungo, che
ancora vi vengono i brividi: mai ingoiare una gomma, o
potrebbe rimanere incollata al vostro apparato digerente
per i prossimi sette anni.
Un
chewing
gum
Ma quanto c’è di vero?
distrattamente mandato giù oggi sarebbe
ancora lì nel 2023?
SFATIAMO UN MITO. Fortunatamente, no.
La digestione include tre fondamentali processi:
 la masticazione: il cibo ingerito viene sminuzzato grossolanamente;
 una seconda fase, in cui enzimi e proteine presenti nella saliva e nello
stomaco demoliscono gli alimenti nelle loro componenti principali,
traendone i nutrimenti che saranno assorbiti dall'intestino;
 e un terzo momento in cui succhi gastrici e acidi dissolvono quanto è
rimasto permettendone la successiva espulsione.
ORDINE: stasera evento dedicato alla
“Corretta Gestione degli Stupefacenti in Farmaciaâ€
La partecipazione all’evento darà 10 crediti ECM - FAD
Nel corso dell’evento sarà distribuita ai partecipanti
una “GUIDA RAPIDA†da banco utile al Farmacista per
la spedizione delle ricette di farmaci stupefacenti
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 890
PREVENZIONE E SALUTE
Il VINO e le sue doti: può anche essere un FARMACO
Tutto ciò che occorre sapere su uno dei prodotti italiani più apprezzati e venduti
all’estero. Le frodi possibili, perchè diventa aceto, che significa definirlo «biologico»
Gli stranieri apprezzano da sempre il buon vino italiano,
riconosciuto ovunque per la sua qualità .
Vediamo dunque di conoscere meglio questo prodotto.
Le sue caratteristiche, qualche curiosità che potrebbe
tornarci utile e i pericoli dai quali è importante
difenderlo per assicurarne un consumo salutare.
FRODI CHE SI NASCONDONO DIETRO
PRODUZIONE E VENDITA DEL VINO
LA
Il traffico di falsi vini d’eccellenza, sostituiti con prodotti anonimi di scarsa qualità , è una delle frodi più
diffuse, seguita da prodotti di provenienza comunitaria venduti come italiani.
La maggior parte delle volte si tratta di frode in commercio e contraffazione di marchio.
Sono 5 le frodi più comuni
1) Aggiunta di acqua al vino, di coloranti, di antiossidanti come l’acido borico e acido salicilico.
2) Aggiunta di alcool metilico per aumentarne il grado alcoolico.
3) Aggiunta di anidride solforosa e dei suoi derivati oltre i limiti ammessi dalle normative.
4) Vendita di un prodotto per un altro;
5) Zuccheraggio, ossia l’aggiunta di zucchero o materie zuccherine.
VEDIAMO DUNQUE COME PUÃ’ TUTELARSI IL CONSUMATORE
Per aiutare il consumatore a tutelarsi durante l’acquisto esiste l’etichetta che reca tutta una serie di
importanti informazioni che includono la categoria, se è DOC (Denominazione di Origine Controllata),
DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), IGP (Indicazione Geografica Protetta)
oppure se si tratta di un vino da tavola, la gradazione alcolica, il volume, l’origine.
ECCO PERCHÉ IL VINO PUÒ DIVENTARE ACETO
La causa è rappresentata dai batteri chiamati appunto batteri acetici.
Fu Pasteur nel 1864 ad individuare per la prima volta tale microrganismo, chiamato successivamente
Acetobacter, in grado di formare pellicole superficiali e produrre aceto.
I batteri acetici possono formarsi in qualsiasi momento nel mosto e nei vini, provocando gravi danni in
quanto in grado di ossidare l’etanolo prodotto e formare acido acetico.
Sono molto sensibili all’anidride solforosa e alla presenza di ossigeno, ma vengono anche influenzati
dalla temperatura che ne limita lo sviluppo, specialmente durante le operazioni di travaso che
comportano comunque aerazione.
Naturalmente il proliferare di questi batteri causa la perdita di tutte le proprietà originali del vino,
causando il classico sapore di aceto, rovinando di fatto la bottiglia di vino.
La legislazione europea impone di
CHE COSA SONO SOLFITI E ANIDRIDE SOLFOROSA
indicare sulle etichette la presenza di
solfiti - contiene solfiti - quando
questi eccedano i 10 mg/kg anche se sarebbe utile indicarne l’esatta quantità specialmente per gli
intolleranti.
Si tratta di un additivo che viene aggiunto in quanto blocca la fermentazione dei non-Saccharomyces,
stabilizza i vini impedendone l’ossidazione, inibisce lo sviluppo di batteri acetici e lattici e
generalmente è superiore nei vini bianchi e dolci rispetto ai vini rossi e rosati.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 890
È una molecola molto diffusa nell’ambiente la cui inalazione provoca patologie e carico delle vie
respiratorie e la cui ingestione determina, in animali da laboratorio, la perdita di peso, polineuriti e
altre problematiche.
In alcuni soggetti l’ingestione di solfiti, molecole molto reattive, può provocare reazioni di tipo
anafilattico oltre ad una serie di sintomi quali orticaria, diarrea dolori addominali e così via.
Il mal di testa è una delle reazioni più frequenti dovuta proprio all’ingestione di vini particolarmente
trattati conseguenza del diminuito afflusso di ossigeno al cervello.
UN VINO PUO’ ESSERE DEFINITO BIOLOGICO QUANDO...
L’obiettivo di una produzione biologica enologica è quella di migliorare ed ottimizzare le proprietÃ
organolettiche attraverso l’utilizzo di metodologie e processi che rispettino la naturalità del prodotto.
Dal 2012 è possibile indicare in etichetta il termine di «biologico».
Di fatto però sono state definite norme specifiche per la vinificazione biologica sulla base delle quali
sono stati indicati ulteriori standard volontari di produzione che tengono conto della fertilità e della
vita dei suoli, della biodiversità , della lotta alternativa ai parassiti, della tipologia dei lieviti e dei
processi spontanei di fermentazione, delle tecniche agricole, di produzione.
Questi standard sono molto apprezzati dai consumatori che ne colgono l’importanza in un’ottica di
vero approccio sostenibile ambiente-uomo.
Le proprietà «curative» del vino sono
IL VINO PUÃ’ ESSERE UTILIZZATO COME FARMACO
note fin da quando fu impiegato
come bevanda, dapprima sulla base di
considerazioni empiriche e successivamente in seguito ad esperienze ripetute, favorite dal progresso
della farmacologia e della microbiologia.
La preparazione dei cosiddetti «vini medicati» implicava conoscenze tutt’altro che superficiali
tramandate e acquisite nel tempo con l’esperienza.
Già nel 1200 era prassi medicare le ferite con il vino che serviva anche da «corroborante» per il
paziente, era pensiero comune infatti che esso fungesse non solo da antisettico, ma anche da
cicatrizzante e da anestetico generale. Tra i diversi tipi di medicamenti ricordiamo ad esempio il:
 vino di genziana con radici di genziana dalle proprietà stomachiche,
 balsamo innocenziano con aloe e mirra,
 l’aceto dei quattro ladroni o rimedio di Marsiglia miscuglio di aceto di vino con erbe, spezie o
aglio usato contro la peste nera,
 vino chinato con alcool chinato,
 vino marziale con limatura di ferro e cannella.
Il vino può agire positivamente sul sistema cardiocircolatorio e ha riconosciute proprietÃ
antinfiammatorie e antiossidanti.
Sembra che il resveratrolo presente nella bevanda giochi un ruolo importante non solo riducendo il
rischio di malattie cardiovascolari, ma svolgendo una funzione protettiva nei confronti di patologie
neoplastiche e neurodegenerative.
Questa sostanza è in grado di attivare una proteina (la sirtuina) che sembrerebbe coinvolta in alcune
fasi del meccanismo dell’invecchiamento (effetto antiaging). (Salute, la Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 890
PREVENZIONE E SALUTE
Dal BICARBONATO di SODIO all'aceto di mele, tutti gli
errori del fai-da-te sulla pelle
Solo perché alcuni trattamenti di bellezza sono a base d'ingredienti naturali, non significa
che siano anche senza rischi: al contrario, possono spesso scatenare reazioni di tipo
irritativo o allergico, con gravi danni alla cute
Usare l'amamelide come astringente
Molte persone sono solite cercare i consigli di bellezza su Google, convinte che
il "passaparola" della rete e i trattamenti naturali giovino sempre alla pelle.
In realtà è spesso vero il contrario e, come avverte la dottoressa Cristiana
Colonna, Responsabile dell'Ambulatorio di Dermatite atopica del Policlinico di
Milano, «è bene non confondere "naturale" con "innocuo", perché non è
vero che ciò che prendiamo dalla natura e applichiamo poi sulla pelle sia sempre sicuro al 100%.
Al contrario, può capitare che questo prodotto "tutta natura" scateni reazioni di tipo irritativo o, ancor
peggio, allergico, sia per il costituente naturale stesso del prodotto in questione che per il veicolo nel
quale viene miscelato».
È il caso dell'acqua di amamelide, un antinfiammatorio naturale usato spesso come astringente nei
trattamenti fai-da-te: «Quello che però le persone non sanno - è che questa pianta viene spesso
distillata in una base alcolica che, se applicata sulla pelle, può causare estrema secchezza e
desquamazione». Non bastasse, la fragranza naturale che la compone è l'eugenolo, che è un potente
irritante.
Ricorrere al limone per schiarire la pelle
Adorato dai guru della bellezza fai-da-te come miglior rimedio schiarente
presente in natura, in realtà questo frutto è l'incubo di ogni dermatologo, perché
il suo pH 2 può danneggiare gravemente il pH naturale della pelle, che è
compreso fra 4 e 5, mentre l'elevata componente acida finisce per erodere il film
protettivo dell'epidermide. E se tutto questo non fosse già sufficiente a
sconsigliarne l'utilizzo, è bene sapere che il limone aumenta anche la sensibilità al sole, provocando
dolorose vesciche e scolorimenti cutanei che possono durare diversi mesi. Riassumendo: il limone è
perfetto nel tè, ma non in faccia.
Scegliere la maionese come maschera di bellezza
La maionese andrà bene per i panini (con moderazione), ma per la pelle assolutamente no.
«La composizione oleosa della maionese esercita un'azione occlusiva sui follicoli - e questo può favorire la formazione di "comedoni" o "tappi di sebo", spianando
così la strada all'acne».
Meglio invece sfruttare i grassi della maionese per fare un impacco idratante per
i capelli o come rimedio per le estremità screpolate.
Utilizzare le uova per rendere la pelle più tesa
Le proteine delle uova sono un toccasana per il tono e l'elasticità cutanea, tanto
che molti istituti di bellezza propongono trattamenti per il viso a base di albume
d'uovo, che non solo distendono la pelle ma ne aumentano anche la luminosità e minimizzano le
piccole rughe. Mai come in questo caso, però, è bene lasciar perdere il fai-da-te, per non correre rischi
di possibili intossicazioni alimentari: gli albumi contengono il batterio della salmonella, che se ingerito
durante l'applicazione del composto sul viso, può avere conseguenze gravi per la salute.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 890
Sostituire il deodorante con l'aceto di mele
Sempre più persone sono restie ad usare i deodoranti a causa del possibile legame (per la veritÃ
ancora tutto da accertare) fra il cloruro di alluminio e il cancro al seno.
Di conseguenza, gli anti-traspiranti naturali stanno diventando sempre più popolari e l'aceto di mele
viene comunemente usato come base deodorante per le sue proprietà antibatteriche e assorbi odori.
Sebbene il rimedio non sia dannoso per la pelle, in questo caso la perplessità è più di tipo pratico,
perché l'aceto di mele non ha affatto un buon odore e, oltre tutto, è pure difficile da mascherare,
anche aggiungendo l'olio essenziale preferito. Non bastasse, secondo la dottoressa Tung non sarebbe
poi nemmeno così utile a fermare il sudore.
Esfoliare il viso con la cannella
Perfetta nei dolci, decisamente meno in faccia. «Spezie come la cannella e il
peperoncino hanno un'azione vasodilatatrice - mette in guardia la dottoressa
Colonna - quindi il contatto con la cute, soprattutto in zone sottili come la regione
periorale e perioculare del volto, può scatenare una reazione infiammatoria, che si
traduce in una dermatite di tipo irritativo, ma può anche arrivare ad una vera e
propria ustione chimica».
Disinfettare la pelle con l'acqua ossigenata
Classico rimedio per pulire escoriazioni e graffi, in realtà l'acqua ossigenata svolge il
suo lavoro nel modo corretto solo la prima volta.
Essendo infatti tossica per la pelle, continuare a rinnovarne l'applicazione provoca
l'effetto contrario: ovvero, la ferita e la pelle circostante non guariranno mai.
Esfoliare la pelle col bicarbonato
Ci sono moltissimi rimedi della nonna che possono regalare una pelle luminosa, ma il bicarbonato di
sodio non è certo uno di questi.
«Molti dermatologi consigliano spesso delle soluzioni a base di acqua e
bicarbonato di sodio da utilizzare sotto forma di impacco per alzare il pH
cutaneo e rendere così ostile l'ambiente alla sopravvivenza della candida spiega ancora la dottoressa Colonna - ma ciò non significa che usare lo stesso
impacco come esfoliante per il viso vada altrettanto bene.
Infatti è vero il contrario, perché si va ad alterare il normale pH della cute,
creando così cambiamenti nella flora cutanea resistente, che possono favorire
il proliferare di alcuni germi, a discapito di altri».
Applicare il dentifricio sui brufoli
Trattamento fra i più gettonati quando si tratta di soluzioni fai-da-te per
accelerare la scomparsa dei brufoli, in realtà ha delle controindicazioni da non
sottovalutare.
«Contenendo perossido d'idrogeno, il dentifricio potrebbe in effetti agire come
antisettico - avverte l'esperta - e spingere così i ragazzi ad applicarlo sui foruncoli.
Non va però dimenticato che in genere il dentifricio contiene anche altri ingredienti, fra cui i
disinfettanti (come ad es. il triclosano) che, a contatto prolungato sulla pelle, possono causare
irritazioni anche gravi. In altre parole, il foruncolo passa, ma lascia spazio alla dermatite».
(Salute, Corriere)
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Anno IV – Numero 890
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2016
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.
Il giorno 07 Giugno 2016 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in
- Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno:
1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2015;
2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2015;
3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2016;
4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.
ORDINE: serata dedicata alla
“Corretta Gestione degli Stupefacenti in Farmaciaâ€
La partecipazione all’evento darà 10 crediti ECM - FAD
Nel corso dell’evento sarÃ
distribuita ai partecipanti una
brochure intesa come
“GUIDA RAPIDA†da banco utile al
Farmacista per la spedizione delle
ricette di farmaci stupefacenti
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 890
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e
immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria.
I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa
catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale
dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito
all’iniziativa.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in
modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per
la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne
ws/1097-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 10.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta
Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, fatta dalla redazione del giornale “Il
Mattino†o il VIDEO della trasmissione “Quinta
Colonna†, sul progetto
“Un Farmaco per Tuttiâ€, basta cliccare i seguenti link:
https://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e_il_s
ociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html
https://video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/puntata-del9-maggio_617406.html
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 890
MAGGIO DEI MONUMENTI 2016:
VISITA alla FARMACIA degli INCURABILI, FARMACIA
SOLIDALE E GIUBILEO DEL FARMACISTA