Anno II – Numero 136 AVVISO 1. L’Argentino Bergoglio è Papa Francesco Notizie in Rilievo Patologie e Salute 2. Ritardo mestruazioni: possibili cause 3. Coccole: nel cervello la culla del piacere Sport e Salute 4. Il ginocchio è malandato: sport si, sport no? Salute e Bellezza 5. Alle donne piccole piacciono gli uomini alti Stili di vita e Salute 6. Sigarette elettroniche: i primi divieti Giovedì 14 Marzo 2014, S. Matilde Regina L'argentino Bergoglio è Papa Francesco: «Vengo dalla fine del mondo...» Fumata bianca alle 19.06. Gesuita e primo sudamericano a San Pietro. «Fiducia tra noi», poi si inchina: «Beneditemi» FUMATA BIANCA -La fumata bianca che ha annunciato al mondo la sua elezione è arrivata alla quinta votazione, nella seconda giornata del Conclave. Uno scrutinio in più di quanto richiesto, otto anni fa, per l'elezione di Benedetto XVI. Il comignolo della Cappella Sistina ha iniziato a fumare alle 19.06, la piazza San Pietro gremita di fedeli sin dalla mattinata è esplosa in un boato: «Viva il Papa!» HABEMUS PAPAM - Aveva commosso la folla anche l'Habemus Papam con la voce resa incerta dalla sofferenza per il Parkinson del cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran dalla Loggia centrale della Basilica. PAPA DELLA SEMPLICITA'. La «semplicità» è il tratto del nuovo Papa che ha colpito il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi, anche lui un gesuita. Quella di stasera è stata «una testimonianza evangelica, con la sua prima semplice apparizione e uno stile ricco di spiritualità». Lombardi ha suggerito di pensare a Bergoglio nella sua prima apparizione pubblica «inchinandosi per la benedizione, prima di dare la sua». SENZA MOZZETTA E ROCCHETTO - Anche nei paramenti, Bergoglio ha voluto dare un segnale di sobrietà. Niente Mozzetta, la mantellina rossa chiusa sul petto, nè Rocchetto, la sopravveste di pizzo bianco. Solo al momento della benedizione il pontefice ha indossato la stola, che poi ha subito tolto. «Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo...ma siamo qui». Sono queste le prime parole del primo Papa Francesco della storia della Chiesa cattolica. Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, 266 esimo Pontefice, è anche il primo sudamericano. Al Conclave del 2005 che elesse Joseph Ratzinger, Bergoglio fu candidato dall'ex arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e risultò il secondo più votato. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 145 PATOLOGIE E SALUTE RITARDO MESTRUAZIONI: POSSIBILI CAUSE Un ritardo delle mestruazioni non è affatto un evento raro nella vita di una donna in età fertile. Le cause che possono provocare il ritardo delle mestruazioni, anche quando il ciclo sia fondamentalmente regolare, possono essere tra le più svariate, nella maggior parte dei casi non di origine patologica. Fenomeni transitori in cui la mestruazione salti o arrivi con settimane di posticipo, possono verificarsi anche per condizioni di particolare stress o a seguito di periodi emotivamente impegnativi. Naturalmente, quando una donna è in ritardo con le mestruazioni, una gravidanza è la prima cosa a cui possa pensare qualora abbia avuto rapporti sessuali non protetti, ma si tratta solo di una delle tante possibilità da vagliare. Ad es., subito dopo il menarca, che è il termine medico che indica la prima mestruazione in assoluto di una donna, è normalissimo che il ciclo non sia subito regolare, ma che tenda a “saltare” o a ritardare, prima di assestarsi in maniera definitiva. Per questo motivo ci si comincia a preoccupare di un ciclo “ballerino” a partire almeno dai 18 anni. Vediamo tutte le possibili cause. GRAVIDANZA: uno dei sintomi tipici della gravidanza è proprio il ritardo delle mestruazioni. Ogni donna conosce, o dovrebbe conoscere, i ritmi del proprio corpo, per questo chi abbia un ciclo sempre perfettamente regolare, potrà sospettare di essere rimasta incinta anche con mestruazioni in ritardo di una sola settimana. Più in salita il discorso per le donne il cui ciclo mensile sia sempre irregolare, perché in questo caso dovrà attendere più tempo per rendersi conto che i segnali che il suo corpo le lancia sono collegati proprio ad un avvenuto concepimento e correre a fare il test di gravidanza. Talvolta, nelle donne che desiderano spasmodicamente diventare mamme, il ritardo delle mestruazioni porta sovente ad un test negativo, perché anche se il corpo sembra dare tutti i sintomi della gravidanza, in realtà si tratta solo di una suggestione. In generale, per chi non stia cercando un bambino, attenzione ai metodi anticoncezionali poco sicuri. Un ritardo delle mestruazioni dopo un coito interrotto, ad esempio, potrebbe indicare davvero un bebè in arrivo, perciò state sempre molto attente e cercate di utilizzare contraccettivi che vi proteggano dalle gravidanze indesiderate. DISTURBI DELLA TIROIDE: la ghiandola endocrina che si trova nella nostra gola, sia che si tratti di iper-tiroidismo che di ipo-tiroidismo, possono dare come sintomo proprio un ritardo delle mestruazioni. In questo caso, addirittura si arriva ad un fenomeno chiamato oligomenorrea, ovvero poche mestruazioni in un anno, sintomo di una ridotta attività ovarica. Si tratta di un disturbo che può essere curato grazie ad una integrazione ormonale sostitutiva che “rimette” in sesto anche il ciclo, oltre a tutte le altre funzioni fisiologiche legate all’attività della ghiandola tiroide, ma è importante porvi riparo quanto prima per non compromettere la fertilità. DIMAGRIMENTO E DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE: Oscillazioni di peso, diete drastiche, dimagrimenti da stress e infine disturbi dell’alimentazione come anoressia e bulimia possono incidere sul ciclo mestruale provocandole forti ritardi fino all’amenorrea, ovvero la cessazione completa. E’ importante, quindi, qualora si desideri perdere peso, affidarsi ad dietologo che stabilisca il fabbisogno calorico indispensabile per non compromettere l’attività ovarica della donna, e quindi la sua fertilità. STOP DELLA PILLOLA CONTRACCETTIVA: Un ritardo delle mestruazioni può verificarsi quando si smette la pillola. Infatti quando le ovaie sono state messe “a riposo” per tanto tempo (spesso anni in cui la donna abbia assunto la pillola contraccettiva), ci impiegano un po’ di tempo prima di rimettersi in pari. Bisogna comunque stare attente in queste fasi delicate di passaggio, perché anche se il ciclo è ancora irregolare, un’ovulazione è sempre possibile, e di conseguenza anche una gravidanza. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 145 ALTRE CAUSE: Spesso e volentieri un ritardo delle mestruazioni si verifica dopo l’estate. E’ un fenomeno noto a molte donne, che non ha nessun significato specifico se non un piccolo scombussolamento o riassestamento ovarico legato al caldo e al ritmo stagionale. Nulla di cui preoccuparsi. Qualche volta, poi, il ritardo delle mestruazioni avviene senza altri sintomi, e allora possiamo senza dubbio pensare che si tratti di un problema legato alla nostra emotività. Nelle donne molto sensibili, infatti, le vicende personali possono influire sulla regolarità del ciclo, alterandolo. Emozioni intense, nuovi amori, fine di amori, stress (anche positivo), viaggi e spostamenti continui, persino un trasloco possono portare ad un ritardo del ciclo. Tuttavia, se il ritardo si prolunga oltre i tre mesi, è sempre meglio rivolgervi al vostro ginecologo. (Fonte: Pour Femme) SPORT E SALUTE IL GINOCCHIO È MALANDATO: SPORT SÌ O SPORT NO? La ginnastica fa bene alle ginocchia anche in presenza di osteoartrite. Il via libera arriva da Flavia Cicuttini della Monash University di Melbourne, in Australia. Molti specialisti sono contrari a proporre programmi di attività fisica quando è in corso una patologia degenerativa dell’osso e delle cartilagini, in quanto potrebbe comportare maggiori danni provocati dagli osteofiti, piccole calcificazioni ossee che con il movimento possono peggiorare le cose. Adesso, la ricerca di Cicuttini pubb. su Medicine & Science in Sports & Exercise che ha revisionato 28 studi con 9.737 persone, ha concluso che seppure l’esercizio fisico sia correlato all'insorgenza di osteofiti, questi “potrebbero essere solo un adattamento funzionale agli stimoli meccanici” che non pregiudicano le articolazioni e possono, in alcuni casi, dare benefici maggiori dei rischi. “Gli studi hanno esaminato l’impatto dell’attività fisica sul ginocchio nel suo complesso, ma nessuno ha analizzato l’effetto dell’attività fisica sulle singole parti del ginocchio”, afferma Cicuttini. Alcuni degli studi esaminati hanno utilizzato la risonanza magnetica per valutare l’esistenza o meno dei segni clinici dell’osteoartrite, sottoponendo al monitoraggio diversi tipi di soggetti, compresi atleti, calciatori, runners e pesisti. Sotto la lente è finita anche la correlazione tra diversi sport come jogging, tennis e la malattia. (Fonte: Salute Sole 24 ore) COCCOLE: NEL CERVELLO LA «CULLA DEL PIACERE» Sembra un paradosso, ma il piacere delle coccole è tutto “cerebrale”: la sensazione di benessere che deriva dalle carezze è, infatti, connessa alla stimolazione di alcuni neuroni sensoriali. La scoperta, pubb. su Nature, è stata effettuata dai ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena (Usa), secondo cui scambiarsi “effusioni” innesca degli stimoli sensoriali che la nostra mente converte in un senso di gratificazione e appagamento. STUDIO: è stato condotto su un campione di topi, il cui cervello è stato esaminato mentre un particolare pennello ne “accarezzava” le zampette. Dalle immagini rilevate è emerso che, in corrispondenza degli stimoli, si verificava l’attivazione di un particolare gruppo di neuroni sensoriali che esprimono una proteina chiamata MRGPRB4 -, che sarebbero responsabili della sensazione di benessere che pervade i mammiferi quando si “fanno le coccole”. La ricerca deve essere condotta anche sull’uomo, e, nel caso in cui i risultati venissero confermati, potrebbe consentire lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di combattere gli stati d’ansia. (Fonte: Salute Sole 24 ore) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 145 SALUTE E BELLEZZA ALLE DONNE PICCOLE PIACCIONO GLI UOMINI ALTI Confermata la tendenza a una considerevole differenza di altezza nelle coppie. Ma perché accade? Carla Bruni e Nicolas Sarkozy, Nicole Kidman e Tom Cruise. Lei alta, molto alta, e lui mediamente basso, se non piccoletto per la media degli uomini. Casi rari: di solito alle donne piacciono partner più alti di loro e gli uomini tendono a preferire donne più piccole. Non è dato sapere se le diverse stature abbiano giocato un ruolo nella fine della storia hollywoodiana o c'entrino qualcosa con le voci di crisi nella coppia d'oltralpe, ma ora uno studio su Plos One conferma che la "taglia" del partner è un parametro di scelta tutt'altro che secondario; inoltre, più la donna è bassina più tende ad apprezzare uomini molto alti e viceversa. MA PERCHÉ ACCADE? STUDIO - Ci si potrebbe chiedere perché a Gert Stulp, psicologo dell'università di Groningen in Olanda, sia venuto in mente di studiare se e come conti davvero l'altezza nella scelta del partner: parrebbe argomento da chiacchiera da bar più che da ricerca scientifica. Eppure, neppure su questo pare ci sia troppo da scherzare: «Trovare un compagno per formare una "unità riproduttiva" è un processo complesso, che determina la "fitness Darwiniana" di ciascuno di noi ovvero la capacità di tramandare in futuro i nostri geni», dice Stulp. Le preferenze per l'accoppiamento e la propensione a prediligere un certo aspetto nel partner sono perciò importanti per capire dove sta andando la nostra specie, in poche parole; il tutto peraltro è complicato dal fatto che nell'uomo, a differenza di molte specie animali, entrambi i sessi scelgono e in linea teorica non ci dovrebbero essere "limiti" alle possibilità di trovare il partner ideale. Capire quali sono i parametri che più o meno inconsapevolmente teniamo in considerazione quando scegliamo l'uomo o la donna con cui riprodurci, perciò, non è irrilevante. Così Stulp si è messo a indagare le caratteristiche di 10mila coppie inglesi che hanno partecipato al Millennium Cohort Study, per capire quanto l'altezza influenzi la scelta del partner. Inserendo i dati di ciascun soggetto, ha valutato quanto le coppie effettivamente formatesi si discostino da un "assortimento a caso". ALTEZZA - Se le coppie fossero casuali, in una normale popolazione occidentale avremmo la donna più alta dell'uomo nel 2 per cento dei casi; nella realtà si tratta di eccezioni molto più rare (ben 14 volte meno frequenti) perché di solito l'uomo "svetta" sulla partner. Stulp conferma con i suoi dati l'esistenza della "legge dell'uomo alto": in generale le donne piccole scelgono gli uomini alti e viceversa. Quelle più bassine, peraltro, amano ampie differenze di statura (anche se il divario in genere resta inferiore ai 20 centimetri) mentre le "stangone" tendono a preferire uomini di altezza più simile alla loro (forse è anche questione di probabilità, bisognerebbe dire a Stulp: gli uomini di due metri su piazza per una donna di un metro e ottanta si suppone scarseggino, rispetto a quelli di un metro e ottanta che potrebbero far felici le piccolette di 160 centimetri). Viene da chiedersi però perché la scelta del partner sia condizionata dall'altezza: secondo il ricercatore olandese in parte potrebbe dipendere dall'esistenza di una correlazione positiva fra questa caratteristica e il livello socioculturale (gli uomini alti sarebbero mediamente i più istruiti), altri studi hanno di recente proposto che l'altezza del maschio sia ben vista dalle donne perché indice di buona salute e capacità fisica, entrambe caratteristiche che ovviamente tutte sperano di passare alla prole, e perché le fa sentire più protette. Forse le donne che già svettano per conto loro non hanno bisogno di sentirsi "difese" da un energumeno in formato armadio; di certo, come suggeriscono i dati dell'olandese, quando ci innamoriamo la statura non è un parametro ininfluente. (Fonte: E. Meli, Salute- Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 145 STILI DI VITA E SALUTE SIGARETTE ELETTRONICHE, I PRIMI DIVIETI Un comune impedisce di fumarle in ufficio, stop su treni e aerei. L'Oms raccomanda restrizioni Con o senza tabacco, sempre sigaretta è. Così, almeno, la pensano al Comune di Lomazzo. Conseguenza: il sindaco del paese in provincia di Como ha firmato un'ordinanza che d'ora in poi proibisce l'uso della sigaretta elettronica all'interno del municipio, negli uffici pubblici e nella biblioteca, oltre che in asili e scuole. Si attende invece che il ministero della Salute sciolga il dubbio tra fumo e vapore: sono assimilabili? Non è chiaro. E dunque non esiste ancora un'indicazione chiara su come comportarsi per i gestori di bar, locali e ristoranti. Che in caso di discussioni tra clienti sempre più frequenti - non possono far altro che ricorrere a dialogo, cortesia, moral suasion e pacifica composizione degli eventuali diverbi. Tutto ruota intorno alla domanda: il divieto di fumo vale anche per il fumo tecnologico? Alitalia, Trenitalia e Trenord (le ferrovie regionali lombarde) ritengono di sì: la sigaretta elettronica «non è autorizzata» sugli aerei e sui treni. All'interrogativo ha dato una risposta chiara, probabilmente primo in Italia, il sindaco di Lomazzo, Gianni Rusconi (Lega). Che argomenta: «Pur cercando qualche precedente a cui ispirarci, non ne abbiamo trovati. I dubbi su questo prodotto e sui suoi effetti sono ancora troppi e ci è sembrato giusto prendere una posizione». Una fumata elettronica negli spazi comunali costerà una multa da 25 a 500 euro. Bisogna ricordare che la legge Sirchia ruota intorno alla questione del fumo passivo. Va dunque capito se, con la diffusione sempre più massiccia dei marchingegni sostitutivi, si possa parlare di «vapore passivo». L'Oms raccomanda «le stesse restrizioni», ma si riferisce soltanto alle sigarette elettroniche che contengono nicotina. «All'inizio dell'anno abbiamo inviato un quesito al ministero - spiega Marcello Fiore, direttore generale della Federazione italiana pubblici esercizi - per sapere se ci sia equiparazione. Per ora esiste un solo parere generico e non conclusivo». Come si regolano allora baristi e ristoratori in caso di discussioni tra fumatori elettronici e vicini di tavolo che non sopportano il vapore (a volte con nicotina, altre con diversi aromi)? «Col buon senso», risponde Fiore. Che conclude: «Fino a che non ci sarà certezza della legge, non si può fare altro, anche se le controversie aumentano». Tecnicamente, secondo alcuni pareri, il divieto di fumo in luoghi pubblici non prevede distinzioni. Servirebbe quindi un provvedimento che esoneri le sigarette elettroniche dalla legge. Per questo, spiegano da Alitalia, «non sono autorizzate sui nostri aerei». Trenitalia ha optato per una condotta simile: in attesa di una normativa chiara, i capitreno invitano a spegnere. La stessa scelta di Trenord in Lombardia: «Fino a che non si stabilisce il contrario, che siano tradizionali o elettroniche, sempre di sigarette si parla. Quindi non è consentito accenderle in carrozza». (Fonte: Salute- Corriere)