Anno IV – Numero 900
Martedì 14 Giugno 2016, S. Eliseo
AVVISO
Proverbio di oggi….……..
Ordine
1. ORDINE: Un Farmaco
per Tutti
2. Sussidio per inoccupati
3. Ordine:
Assistenza
legale gratuita
4. Ordine:
Eventi
di
Giugno
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Acufene: quel fischio
all’orecchio che rende la
vita impossibile
6. Che capacità ha il
cervello, in byte?
Prevenzione e
Salute
7. Il varicocele va scoperto
in tempo asintomatico,
può causare infertilitÃ
8. Alopecia
da
trazione, attenzione
a
queste pettinature
Meteo Napoli
Martedì 14 Giugno
ï‚· Variabile
Minima: 21°C
Massima: 25°C
Umidità :
Mattina = 89%
Pomeriggio =74 %
'E fatte d' 'a pignatta 'e ssape 'a cucchiara.
FARMADAY: 900° EDIZIONE
BUON COMPLEANNO
Il notiziario sanitario del nostro ordine festeggia il nn. 900.
Novecento volte farmaDAY: la prima edizione il 3 settembre 2012.
L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio di questo coinvolgente impegno verso
di Voi era quello di cercare di fornire in tempo reale notizie utili per la nostra
Professione attraverso un notiziario online di facile e immediata
consultazione.
L’Ordine non è e non vuole essere un’entità a sé stante ma vuole creare un
legame sempre più stretto con i propri Iscritti.
“CONOSCERE E CONOSCERSI PER MIGLIORARE
LE PROPRIE CONOSCENZE PROFESSIONALIâ€
La redazione del notiziario richiede un forte impegno quotidiano, anzi
notturno!!! e il tutto è realizzato a costo zero per le risorse dell’Ordine.
Grazie per i tantissimi apprezzamenti ricevuti. Il prossimo traguardo: n. 1000
Enzo Santagada
900
CHE CAPACITÀ HA IL CERVELLO, IN BYTE?
Il cervello ha circa 100 miliardi di neuroni.
Paragonato a un calcolatore, avrebbe una “memoria†di circa 500
gigabytes, ovvero circa 20 volte quella del disco fisso di un pc di ultima
generazione... ma senza tener conto delle connessioni. (Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 900
SCIENZA E SALUTE
IL VARICOCELE VA SCOPERTO IN TEMPO
ASINTOMATICO, PUÒ CAUSARE INFERTILITÀ
Il disturbo compare più spesso in età puberale senza dare
Ma è una causa di infertilità e per questo occorre una diagnosi tempestiva
sintomi
particolari.
Parliamo del varicocele, disturbo caratterizzato da
un’anormale dilatazione delle vene spermatiche, che
nella grande maggioranza dei casi è asintomatico. Talvolta
può essere avvertito un senso di pesantezza a livello dello
scroto, che compare in genere dopo una giornata trascorsa
in piedi o dopo aver fatto attività sportiva.
Meno spesso gli interessati provano dolore al testicolo e
solo nei casi più avanzati sono ben palpabili le vene
all’interno del sacco scrotale.
«Proprio per questa scarsa presenza di sintomi è
importante la sensibilizzazione dei potenziali pazienti per
arrivare a diagnosi tempestive».
Fondamentale la diagnosi precoce
«Il varicocele compare più spesso nel periodo della
pubertà , quando tutto l’organismo e i genitali si sviluppano
velocemente, con un aumento di flusso sanguigno a livello
testicolare che può mettere in evidenza l’eventuale
debolezza della struttura delle vene spermatiche, che
finiscono per dilatarsi troppo».
L’innalzamento di temperatura a livello del testicolo,
dovuto al reflusso di sangue, può causare nel tempo un
danno alla mobilità e alla crescita degli spermatozoi,
provocando una ridotta fertilità .
«La visita medica per il servizio militare era un buon
momento per la diagnosi di questo e altri disturbi nei
giovani maschi. Ora che questa “tappa obbligatoria†è saltata, molti si rendono conto del varicocele
solo quando cercano di concepire un figlio e non ci riescono.
Per questo è urgente informare i giovani, e le loro famiglie, con campagne di sensibilizzazione in grado
di far capire l’importanza della diagnosi precoce».
Prima visita nell’età dello sviluppo: «In Italia meno del 5 % dei ragazzi sotto i 20 anni ha fatto una
visita dall’urologo, mentre più del 40% delle coetanee è stata almeno una volta da un ginecologo ricorda Umberto Veronesi, presidente della Fondazione che porta il suo nome -. L’80% degli italiani
non si è mai fatto visitare da un urologo, mentre scoprire una malattia in fase precoce può fare la
differenza». Per rilevare la comparsa di varicocele, ad es., basta una prima visita con lo specialista
andrologo o urologo nell’età dello sviluppo.
Durante la pubertà questa patologia non è pericolosa, ma può alterare la maturazione e la funzionalitÃ
dei testicoli. Nella maggior parte dei casi è sufficiente fare controlli periodici con un ecodoppler per
tenere sotto controllo la situazione. Solo in caso di varicocele di grado elevato o sintomatico (associato
a dolore), di testicolo di dimensioni inferiori al controlaterale o di alterazione della fertilità si deve
procedere con l’intervento chirurgico, che può aumentare le probabilità di concepimento di un figlio
fino al 70%. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 900
ACUFENE: QUEL FISCHIO ALL’ORECCHIO CHE RENDE LA
VITA IMPOSSIBILE
Sono fischi e ronzii fastidiosi, a volte veri e propri rumori che
non cessano mai.
L’acufene, per chi ne soffre, è un vero supplizio e può
diventare un dramma in grado di influire molto sulla qualitÃ
della vita, perché può arrivare ad impedire lo svolgimento
delle attività quotidiane. Chi ne soffre riporta situazioni di forte disagio e lamenta l’incapacità ad
abituarsi a questo disturbo, che è ancora oggi molto difficile da risolvere completamente.
Abbiamo chiesto chiarimenti al prof. G. Cianfrone, del Policlinico universitario Umberto I di Roma,
uno dei centri di riferimento in Italia per la cura degli acufeni.
: «L’acufene interesserebbe dall’ 11,9% al 30,3%
UN ITALIANO SU DIECI SOFFRE DI
della popolazione. I dati mostrano una maggiore
ACUFENE. UN DISTURBO IN CRESCITA?
presenza nell’età avanzata (picco tra i 60 e i 69
anni, dopo rimane costante o scende leggermente) ed una maggiore frequenza nel sesso maschile
rispetto al femminile, ma solo fino ai 75 anni. Anche se la maggior parte dei soggetti con acufene
tendono ad “abituarsi†al sintomo, circa l’ 1-2% di questi ha un serio impatto sulla qualità di vita».
:«Esistono dei fattori di rischio che possono aumentare
la “probabilità †di sviluppare l’acufene;
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO
l’attualità di molti di questi potrebbe spiegare la
PER SVILUPPARE ACUFENE?
maggiore prevalenza dell’acufene negli ultimi anni.
Un recente lavoro scientifico pubblicato sull’American J. Med., identifica alcuni fattori di rischio come
 l’abbassamento uditivo,
 una storia di esposizione al rumore sia acuta che soprattutto cronica,
 il fumo di sigaretta,
 patologie sistemiche quali ipertensione, cardiopatie e problemi circolatori e disturbi vari,
anche lievi, della sfera psicologica come l’ansia,
 la depressione e lo stress.
Inoltre, è importante non tralasciare le patologie muscolo-scheletriche a carico della testa e del
collo, in particolare a livello dell’articolazione temporo-mandibolare e del distretto cranio-cervicale,
che possono influire e, in alcuni casi, essere alla base dell’acufene».
La «crescita» del disturbo può anche essere legata a un crescente interesse e a una maggiore
quantità di informazioni disponibili a cui la popolazione ha accesso».
«L’acufene è un sintomo, non una malattia, e pertanto
QUALI SONO LE PRINCIPALI CAUSE
è necessario approcciarne il trattamento in
CHE PROVOCANO L’ACUFENE?
quest’ottica andando ad identificare e, quindi, ad agire
su ciò che ne è alla base.
Nella nostra esperienza abbiamo individuato 3 grandi tipologie di acufene:
 acufeni audiogeni, ovvero supportati da patologie dell’apparato uditivo da trattare a seconda
dei casi farmacologicamente, chirurgicamente o mediante impianto di una protesi acustica;
 acufeni somatosensoriali, che dipendono da alterazioni o disfunzioni dell’apparato muscoloscheletrico e che quindi richiedono una valutazione ed un eventuale trattamento di tutte le
strutture a livello cervicale e mandibolare coinvolte nella masticazione-deglutizione, come
denti, mascelle, muscoli, articolazioni temporomandibolari e nervi;
 acufeni psicogeni, strettamente correlati con alterazioni di carattere psicologico in cui trova
indicazione l’ausilio di un consulente psichiatra o neurologo».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 900
In ogni paziente le diverse tipologie di acufene possono essere presenti singolarmente o coesistere; è
necessario quindi un accurato processo diagnostico per identificare le condizioni patologiche alla
base dell’acufene prima di intraprendere un percorso terapeutico che, per essere efficace, deve
essere personalizzato e spesso multidisciplinare».
È VERO che NON ESISTONO dei
TRATTAMENTI FARMACOLOGICI RISOLUTIVI?
: «Quando parliamo di acufene la terapia
farmacologica svolge un ruolo secondario;
la maggior parte dei trattamenti si basa su
sostanze ad azione antiossidante ed integratori più o meno generici che aiutano a mantenere
l’omeostasi dell’orecchio interno e sono quindi indicati soprattutto negli acufeni indotti da un danno
uditivo. Difficilmente tali sostanze sono in grado, da sole, di portare a miglioramenti dell’acufene».
«Esistono invece altri tipi di terapie a carattere principalmente
riabilitativo che hanno mostrato maggiore efficacia nel lungo termine
COME SI PUÃ’
come la Terapia del Suono (TRT), che si basa sul concetto di
GESTIRE L’ACUFENE?
desensibilizzazione alla percezione dell’acufene mediante la
somministrazione di suoni terapeuticamente adeguati con una diminuzione progressiva del fastidio
ed aumento della tollerabilità .
In non pochi casi, poi, come si è detto, è necessario procedere a trattamenti psicofarmacologici o
psicologici di altro tipo, dai quali in genere è possibile ottenere notevoli miglioramenti.
Secondo alcuni studi, nell’acufene vi sarebbe un’alterazione dei meccanismi cerebrali di regolazione
degli stimoli, come accade anche con il dolore cronico».
CHE COSA SIGNIFICA? Le similitudini tra acufeni e dolore sono numerose e riguardano soprattutto i
meccanismi di cronicizzazione. Nella stragrande maggioranza dei casi (circa il 45-50%) alla base degli
acufeni c’è un danno uditivo di varia natura, anche transitorio (acufeni da deprivazione uditiva). In
questi casi, l’acufene viene originato dalla necessità da parte dei centri nervosi uditivi, non più
sufficientemente stimolati dai suoni provenienti dall’orecchio, di inviare al cervello uditivo una certa
quantità di stimoli acustici; ciò avviene attraverso una iperattività neuroelettrica di tali neuroni che si
traduce in una produzione di suoni non naturali, cioè gli acufeni. Il fenomeno viene agevolato da una
riduzione dei sistemi nervosi di regolazione ed inibizione.
In circa il 25-30% dei pazienti sono poi presenti fattori modulatori o vere e proprie alterazioni
somatosensoriali o muscolo-scheletriche, soprattutto a livello cranio cervicale e mandibolare, spesso
caratterizzate da stati muscolo tensivi; tali apparati, se sono presenti disordini o vere e proprie
patologie, possono trasmettere attraverso le connessioni neurali con il sistema uditivo, connessioni di
recente individuazione, stimoli che si traducono in percezione di acufeni.
Infine, nel 20-25% dei casi l’acufene è indotto, sostenuto o fortemente influenzato da disturbi della
sfera emotiva e psicologica come situazioni di forte stato ansioso, o ansioso-depressivo spesso
collegati a situazioni di stress, tendenza a stati di panico, disturbi del sonno con stato notturno
d’allarme. Come ho già detto, spesso questi fattori coesistono, creando un quadro complesso, da
valutare e trattare attentamente».
SPESSO LA PERCEZIONE DEL RUMORE CONTINUA E NON SPARISCE IMMEDIATAMENTE CON
L’ANNULLAMENTO DELLE CAUSE ALL’ORIGINE DELL’ACUFENE. PERCHÉ?
«La tendenza dell’acufene a persistere nel tempo anche quando la causa viene eliminata o
fortemente ridotta dipende dai tempi necessari al rimodellamento neuroplastico sia anatomico che
funzionale dei neuroni coinvolti: in sostanza, l’esperienza percettiva di un acufene genera
rapidamente nuove reti sinaptiche collegate alla memoria e alla sfera emotiva, i tempi necessari al
resetting ed alla cancellazione di queste nuove sinapsi non sono brevissimi; da qui il consiglio a tutti i
nostri pazienti di assecondare con tranquillità i progressi certi ma graduali e progressivi della
percezione sgradevole e del disagio». (Salute, Il Secolo XIX)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 900
SCIENZA E SALUTE
ALOPECIA DA TRAZIONE, ATTENZIONE A QUESTE
PETTINATURE
Acconciature e trattamenti possono indebolire i capelli fino a farli perdere. Ecco le
abitudini più pericolose
: Il problema riguarda i capelli, e consiste nella loro perdita
associata
allo
stress
generato
da
alcuni
trattamenti o pettinature.
Trazioni anche lievi, ma costanti,
alterano infatti il processo di crescita dei capelli.
: L’analisi ha permesso di
raggruppare pettinature e
Ma quali sono le pettinature e i
trattamenti in tre diverse
trattamenti più pericolosi da
categorie di rischio in base al
questo punto di vista?
livello di tensione, al peso, al
calore e agli agenti chimici cui espongono i follicoli dei capelli. Fra
le pettinature più ad alto rischio sono inclusi
 trecce,
 dreadlock ed extension,
soprattutto quando scelti per acconciare capelli stirati con prodotti chimici.
Nel caso delle extension il problema è associato anche all’applicazione diretta di colle sul cuoio
capelluto.
Inoltre la stiratura chimica espone a un rischio elevato di danni al fusto del capello, con conseguente
possibilità di rottura.
Alcuni degli stili inclusi nella categoria di rischio moderato sono gli stessi inclusi anche nella categoria
a rischio elevato, con però una differenza: sono applicati su capelli non trattati.
La categoria a basso rischio include invece stili che sottopongono il follicolo del capello a una tensione
limitata, come code di cavallo non strette e
l’abitudine di portare i capelli sciolti.
Anche la stiratura con il calore, la
permanente e l’uso di parrucche ricadono
nella categoria dal rischio più moderato.
La stiratura con l’asciugacapelli, ad esempio,
extension
può indebolirne il fusto, ma non è
Treccia
dreadlock
significativamente associata all’alopecia da
trazione se non abbinata alle pettinature a rischio;
lo stesso vale nel caso della permanente, mentre le parrucche possono rompere i capelli se
mantenute in posizione mediante fermagli o adesivi o se la cuffia su cui sono fissati i capelli è di cotone
o di nylon anziché in raso.
In generale, i capelli non trattati possono sopportare trazioni maggiori e spazzolate più energiche e
corrono un minor rischio di alopecia da trazione indipendentemente da come vengono acconciati.
Se possibile, quindi, è meglio non sottoporli a stress; in questo modo sarà possibile sbizzarrirsi con
trecce, chignon ed extension correndo meno rischi.
Attenzione però: gli autori dello studio raccomandano di sciogliere le treccine almeno ogni 2-3 mesi,
mentre le extension dovrebbero essere rimosse dopo 6-8 settimane dall’applicazione.
(Salute, Sole 24 ore)
AVETE MAI SENTITO PARLARE
DI ALOPECIA DA TRAZIONE?
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 900
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE : guida rapida alla CORRETTA GESTIONE DEGLI
STUPEFACENTI E DELLE RICETTE VETERINARIE
Nei prossimi giorni saranno consegnate presso le farmacie le brochure
realizzate dall’Ordine e Federfarma intese come
“GUIDA RAPIDA†da banco utile al Farmacista per la
1. CORRETTA GESTIONE DEGLI STUPEFACENTI
2. SPEDIZIONE DELLE RICETTE VETERINARIE
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando
1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad
offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali.
Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo
Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648
2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 900
ORDINE: Eventi del Mese di Giugno
data
Argomento
CF
Docenti
Lunedì 20
10 FAD Prof. Raffaele Capasso
Serata Monotematica
Giugno 2016 Fitoterapia: Medicina basata sull’evidenza
Prof.ssa F. Borrelli
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di
appartenenza ad una comunità professionale,
l’Ordine
Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di
legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da
poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama
il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente
e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita
dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a mano (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)
2. Spillo in argento 925° realizzato a mano (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura
e bagno galvanico argento)
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 900