Anno IV – Numero 902
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Un Farmaco
per Tutti
2. Sussidio per inoccupati
3. Ordine:
Assistenza
legale gratuita
4. Ordine: Eventi Giugno
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Conferme dopo gli
antichi sospetti: «il caffè
non è cancerogeno»
6. Lo sai che smettere di
fumare non fa ingrassare
Prevenzione e
Salute
7. “Il bagno al mare o in
piscina
favorisce
la
cistiteâ€, vero o falso?
8. Come mai battiamo
spesso le palpebre?
9. Cosa non fare e
mangiare prima di un
intervento chirurgico: la
black list degli errori
10. Perché fa male la milza?
Meteo Napoli
Giovedì 16 Giugno
ï‚· Variabile
Minima: 28°C
Massima: 32°C
Umidità :
Mattina = 40%
Pomeriggio =44 %
Giovedì 16 Giugno 2016, S. Aureliano
Proverbio di oggi….……..
Chi va pe' cchistu mare, chisti pisce piglia.
“IL BAGNO AL MARE O IN PISCINA
FAVORISCE LA CISTITEâ€, VERO O FALSO?
Molti pensano che fare il bagno almare o in piscina favorisca
l’insorgenza della cistite. Vero o falso?
Risponde la dott.ssa E. Zannoni, responsabile di Chirurgia Conservativa ed
Endoscopia di Humanitas Fertility Center.
Fare il bagno al mare o in
FALSO
piscina non favorisce di per sé
l’insorgenza della cistite, un’infezione delle vie
urinarie che si manifesta con bruciore, dolore e
talvolta tracce di sangue nelle urine.
Naturalmente per quanto riguarda i bagni
in mare è meglio scegliere località in cui l’acqua
non sia inquinata e preferire acque sottoposte a controlli, come nel caso delle
coste che hanno ottenuto la “bandiera blu†mentre per i bagni in piscina
meglio accertarsi che l’acqua sia sottoposta ad adeguati trattamenti – spiega
l’esperta. –
È inoltre consigliabile, dopo aver fatto il bagno al mare o in piscina, non
rimanere con il costume umido ma sostituirlo con uno asciutto.
Infatti, i batteri responsabili della cistite, proliferano maggiormente in
ambienti umidi; indossare il costume bagnato potrebbero provocare
l’infezione dell’apparato urinario causando il dolore e bruciore tipico alla
minzione.
Dal momento che esiste anche una relazione tra alcool e cistite, se si soffre
spesso di cistite, meglio evitare gli aperitivi in riva al mare o a
bordo piscina soprattutto se si tratta di alcolici.
L’alcool infatti può favorire uno stato infiammatorio della vescica oltre a
comportare disidratazione, dannosa per l’apparato urinario, e creare
acidificazione delle urine. Meglio prediligere un cocktail analcolico e non farsi
rovinare la serata estiva dai fastidiosi bruciori della cistite.†(Salute,
Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 902
SCIENZA E SALUTE
CONFERME DOPO GLI ANTICHI SOSPETTI:
«IL CAFFÈ NON È CANCEROGENO»
L’agenzia Oms che valuta i rischi per l’uomo: «Non sussistono evidenze di rischio
cancerogeno» Ma le bevande bollenti sono pericolose
Esaminati 500 studi: non sussistono evidenze di rischio
cancerogeno
«Il caffè è stato assolto dall’accusa di favorire l’insorgenza di un
tumore - rivela Alessandra Tavani, capo del Laboratorio di
Epidemiologia delle Malattie Croniche al Mario Negri.
Era stato inserito fra i possibili cancerogeni (catalogato nel
gruppo come 2b) negli anni Novanta perché si sospettava un
legame con il cancro della vescica. Ma dopo l’attuale riesame di
circa 500 diverse indagini, effettuata da parte di una commissione composta ventina di esperti
internazionali, il caffè viene «declassato» alla categoria 3 della classificazione Iarc, quella per la quale
non sussistono evidenze di rischio cancerogeno». A breve la documentazione scientifica verrÃ
pubblicata sulla rivista Lancet Oncology, ma gli amanti della bevanda possono stare tranquilli:
«Non solo decade il sospetto cancerogeno, ma diverse analisi condotte in anni più recenti hanno
invece messo in luce un
Possibile EFFETTO PROTETTIVO nei
Mentre per il cavo orale servono
CONFRONTI di DIVERSE FORME DI TUMORE,
ulteriori conferme e
come quelle di ENDOMETRIO e FEGATO
approfondimenti».
: La Iarc, valuta invece insufficienti le prove a carico del mate o
maté (detto anche tè paraguaiense), la bevanda popolare
soprattutto in Spagna e in Sud America, preparata appunto con le
foglie di erba Mate, una pianta originaria del Sud America: troppo
pochi i dati disponibili per esprimere un giudizio.
«Non ci sono comunque sospetti a carico delle sostanze contenute nell'infuso, ma a poter essere
nociva per l'esofago è l'alta temperatura durante il consumo di questa o altre bibite.
Stiamo parlando di temperature altissime, 65 o 70 gradi, alle quali normalmente non si beve nulla.
C'è solo, in alcuni casi, un particolare modo di bere mate, attingendolo da un contenitore che
mantiene le foglie immerse in acqua bollente tramite una cannuccia che va dritta in gola:
questo particolare modo potrebbe essere dannoso». Qualsiasi bibita, compresa l’acqua, consumata a
queste altissime temperature provoca lesioni all’esofago che, secondo gli esperti potrebbero nel
lungo periodo portare all’insorgenza di un tumore dell’esofago.
MATE e BEVANDE BOLLENTI
(sopra i 65°)
Tre o quattro tazzine alleate per la salute, in chi non è a
rischio
Libero dai sospetti, il caffè può quindi essere giudicato un buon
alleato della nostra salute, in persone sane (che cioè non soffrono di
malattie o disturbi per i quali la caffeina potrebbe essere
controindicata) ed evitando gli eccessi (le ricerche scientifiche
considerano «normale» il consumo di tre o quattro tazzine al giorno).
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 902
Sono centinaia le sostanze presenti nella bevanda,
che includono molti antiossidanti e composti chimici
che sembra prevengano diverse malattie croniche,
tra cui i tumori e le malattie cardiovascolari.
«Bisogna non fare confusione tra effetti della
caffeina e del caffè.
La caffeina della tazzina di caffè è ritenuta
responsabile della
 diminuzione del senso di fatica,
 dell’aumento della vigilanza
 dell’aumento della motilità intestinale.
Inoltre la caffeina a dosi appropriate potenzia gli
effetti antidolorifici dell’aspirina, aumentandone la
biodisponibilità .
Altri componenti del caffè (fra cui i polifenoli)
potrebbero avere effetti favorevoli prevenendo l’insorgenza
 di malattie cardiovascolari,
 della cirrosi epatica e di svariate forme di tumore.
In sostanza, consumando tre o quattro tazzine di caffè, l’individuo sano può godere del piacere di bere
un buon caffè senza temere per la propria salute».
Non tutte le persone però sono uguali ed è meglio fondamentale capire se si è particolarmente
sensibili alla caffeina: «L'organismo di alcune persone elimina la caffeina lentamente, per cui risente
di più e più a lungo dei suoi effetti:
 è il caso di chi sostiene di non dormire se prende il caffè dopo le 17 o di chi riporta altri effetti
forti (come la tachicardia).
È bene che chi non tollera la caffeina si astenga dal consumo di caffè oppure utilizzi il decaffeinato che
ne contiene quantità trascurabili». (Salute, Corriere)
CURIOSITA’ E SALUTE
COME MAI BATTIAMO SPESSO LE PALPEBRE?
Gli occhi sono costituiti da tessuti molto delicati, con un’alta percentuale di acqua.
Quindi c’è la necessità di mantenerli costantemente umidi, per evitare che si inaridiscano e si
danneggino.
Per questo motivo le ghiandole lacrimali secernono di continuo
un liquido, cioè le lacrime, che mantiene l’occhio lubrificato.
Questo liquido ha anche un alto potere disinfettante e difende
l’occhio dall'attacco dei germi.
Le palpebre, che sono attivate da muscoli in grado di contrarsi
indipendentemente dalla nostra volontà , hanno la funzione di
distribuire in modo uniforme le lacrime sul bulbo oculare.
Ma il loro battito - in media ogni dieci secondi - ha anche un altro scopo: proteggere gli occhi dalla
polvere e dalle impurità . Infatti, se qualche corpo estraneo si attacca all’occhio, quasi sempre
riusciamo a liberarcene proprio sbattendo le palpebre ripetutamente.
(Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 902
PREVENZIONE E SALUTE
COSA NON FARE E MANGIARE PRIMA di un INTERVENTO
CHIRURGICO: LA BLACK LIST DEGLI ERRORI
Mai unghie laccate, chewing gum, pillola anticoncezionale o sigarette prima di un
intervento chirurgico. Il rischio è quello di aumentare le possibili complicanze o di
rallentare il recupero, anche se raramente un’operazione viene annullata per queste
«sviste». Ecco la black list degli errori da evitare
Depilarsi: Niente ceretta né rasoio nei giorni che precedono l’intervento,
in modo da evitare piccole ferite o abrasioni che potrebbero infettarsi.
Lasciate che l’asportazione dei peli (tricotomia) venga fatta dal personale
sanitario una o due ore prima di entrare in sala operatoria.
Mettere lo smalto: Avere unghie curate e pulite va bene perché riduce il
rischio di infezione, ma lo smalto è da evitare perché può impedire all’anestesista di fare una corretta
valutazione dello stato di ossigenazione dei tessuti durante le varie fasi dell’intervento.
Trascurare la doccia: La sera prima o la mattina dell’intervento fate una doccia con un sapone
neutro, in modo da ridurre la presenza sulla pelle di batteri e microrganismi, possibile causa di
infezione.
Dimagrire in modo drastico: «Perdere peso troppo velocemente rischia di indebolire l’organismo»,
«per questo è buona norma interrompere la dieta dimagrante almeno 5 giorni prima dell’intervento, a
favore di un’alimentazione bilanciata, ricca di nutrienti e in particolare di proteine».
Assumere alcolici e cibi fritti: Nelle otto ore prima dell’operazione non mettete in tavola cibi fritti,
grassi, carne; nelle sei ore prima rinunciate anche ai cibi più leggeri; nelle due ore precedenti evitate i
liquidi, come acqua, succo di frutta, tè, caffè, camomilla, bevande zuccherate.
Rigorosamente vietati gli alcolici. Per i neonati, niente latte artificiale nelle sei ore prima dell’ingresso
in sala operatoria; nel caso di latte materno bastano quattro ore. «Lo scopo del digiuno è far sì che al
momento dell’intervento lo stomaco sia vuoto, in modo da diminuire il rischio di vomito».
Una curiosità : meglio dire di no anche al chewing gum nelle sei ore che precedono l’appuntamento col
bisturi, perché masticarlo aumenta gli acidi nello stomaco che potrebbero provocare rigurgiti.
Disattendere le prescrizioni sui farmaci: In linea di massima, qualche settimana prima vanno
sospesi alcuni farmaci, come contraccettivi orali, terapia ormonale sostitutiva, acido acetilsalicilico,
inibitori delle monoaminossidasi (una classe di antidepressivi), mentre qualche giorno prima bisogna
sospendere gli anticoagulanti (es., warfarin).
La mattina dell’intervento non vanno assunti diuretici risparmiatori di potassio.
«In ogni caso, occorre sempre affidarsi al parere del medico, che sospenderà i farmaci che possono
interagire con gli anestetici causando problemi come pressione bassa, collasso, difficoltà respiratorie o
che possono aumentare il sanguinamento».
Fumare: Non accendete la sigaretta nei giorni che precedono l’intervento. Prima si sospende questa
dannosa abitudine meglio è, ma anche 24 ore possono fare la differenza, con benefici per la
respirazione e la circolazione del sangue.
Assumere una purga o fare un clistere: Lo svuotamento intestinale con purga o clistere è indicato
solo se l’intervento può rendere difficile o dolorosa l’evacuazione dopo l’operazione; se viene eseguito
vicino al retto o all’intestino; se riguarda l’alto addome e il torace; se è previsto un uso prolungato di
oppioidi dopo l’operazione; se è presente un’insufficienza respiratoria medio-grave. In tutti gli altri
casi, meglio farne a meno. (Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 902
SCIENZA E SALUTE
LO SAI che SMETTERE di FUMARE NON FA INGRASSARE?
Smettere di fumare fa ingrassare solo si aumenta la quantità del cibo che si
assume e quindi le calorie. In realtà , smettere di fumare determina un accumulo
di circa 200 calorie giornaliere per un rallentamento temporaneo del metabolismo.
Questo può comportare soltanto un incremento di peso di 2-3 Kg, che nel giro di 3 mesi si perdono
perché si ripristina il metabolismo basale.
Infatti, così come smettere di fumare non fa ingrassare,
anche fumare non fa direttamente dimagrire, come è stato
ampiamente dimostrato sia da sperimentazioni sul campo e cioè
su fumatori, ex fumatori e non fumatori, sia da test di laboratorio
– spiega dott.ssa L. Siracusano, Oncologa e referente del Centro
Antifumo di Humanitas Cancer Center.
Fumare però ha dimostrato di aiutare a controllare l’appetito per
l’effetto “anoressizzante†della nicotina.
Per questo motivo, smettere di fumare richiede che l’ex fumatore
riesca a contenersi nel mangiare, che non significa stare a dieta. Significa invece, non mangiucchiare
tra un pasto e l’altro, evitare le bevande zuccherate e limitare la caffeina, aumentare l’assunzione di
frutta, verdura e legumi, mangiare lentamente perché il senso di sazietà insorge dopo 15 minuti da
quando si inizia a mangiare.
Anche l’attività fisica come camminare a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno o inizia un
programma di attività fisica, aumentando il metabolismo basale, controlla il senso di sazietà , favorisce
l’aumento della massa magra muscolare, e tiene sotto controllo l’aumento del peso.
(Salute, Humanitas)
PREVENZIONE E SALUTE
PERCHÉ FA MALE LA MILZA?
Se si accusa una fitta proveniente dalla sinistra dell’addome, localizzata in
profondità , mentre si sta compiendo uno sforzo, si è abituati a dire che fa male la
milza.
La diagnosi è generalmente corretta, dal momento che il dolore è legato a una particolare
funzione della milza che viene messa in atto solo in situazioni di
necessità .
Più ossigeno. Una persona non allenata, per es., mettendosi a
correre può trovarsi ad avere bisogno di un maggiore apporto di
ossigeno: in questo caso l’organismo reagisce con una contrazione
nervosa della milza (il riflesso che provoca il dolore) che serve a
immettere nei vasi sanguigni nuovi globuli rossi in grado di
trasportare ossigeno (anche più di un decilitro di sangue alla volta, contenuto nell’organo).
La milza, posta dietro allo stomaco, è un organo molto vascolarizzato che, in situazione di
normalità , mantiene l’equilibrio nella composizione e nella quantità di sangue circolante:
produce infatti linfociti, distrugge i globuli rossi che hanno esaurito la loro funzione e “filtra†i
batteri. (Focus)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 902
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un
gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo
livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine
ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che
investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono
sempre più attuali.
Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio 2016 e per ogni successivo
Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI†:
Trasmissione di BALLARÃ’ del 14 GIUGNO
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni
siano integre, ma anche di presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti
da donazione spontanea da parte di cittadini.
Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, trasmessa da “Ballaròâ€, sul progetto
“Un Farmaco per Tuttiâ€, basta cliccare il seguente link:
https://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9f8add59-3f4b-40f6bd81-0715ef8dc029.html#p=0
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PAGINA 7
Anno IV – Numero 902
ORDINE: Eventi del Mese di Giugno
data
Argomento
CF
Docenti
Lunedì 20
10 FAD Prof. Raffaele Capasso
Serata Monotematica
Giugno 2016 Fitoterapia: Medicina basata sull’evidenza
Prof.ssa F. Borrelli
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di
appartenenza ad una comunità professionale,
l’Ordine
Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di
legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da
poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama
il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente
e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita
dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a mano (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)
2. Spillo in argento 925° realizzato a mano (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura
e bagno galvanico argento)
ENPAF: ELEVATO DA 5 a 7 ANNI il periodo massimo di
DISOCCUPAZIONE TEMPORANEA e INVOLONTARIA
Elevato da 5 a 7 anni il periodo massimo di disoccupazione temporanea e involontaria
per il quale è possibile usufruire del beneficio della riduzione contributiva o del
contributo di solidarietÃ
La modifica consente agli iscritti che al 1 Gennaio 2016
a. si trovino ancora in condizione di disoccupazione e non abbiano terminato il quinquennio a
disposizione, di poter prolungare il periodo di contribuzione ridotta o di solidarietà fino a 7
anni contributivi,
b. nonché consente a coloro che hanno già terminato il quinquennio di poter fare una nuova
domanda di riduzione, ottenendo il beneficio per un ulteriore biennio.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 902