Anno IV – Numero 942
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:iniziative
terremoto
2. ORDINE: Batch
3. Ordine: Spille da giacca
4. Ordine: assistenza legale
gratuita
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. “sindrome da jet lag,
riduci i sintomi se
l’idratazione è buona giÃ
in viaggioâ€, vero o falso?
6. Intestino
“addormentato�
massaggi e respirazione
per risvegliarlo
Prevenzione e
Salute
7. Capelli: dallo stress alla
dieta,
12
cause
di caduta nelle donne (e
come evitarlo)
8. Dieta e sedentarietà .
gli esami che ti dicono se
cambiare stile di vita
Meteo Napoli
Venerdì 9 Settembre
ï‚· Variabile
Minima: 18°C
Massima: 24°C
Umidità :
Mattina = 63%
Pomeriggio =56%
Venerdì 09 Settembre 2016, S. Sergio
Proverbio di oggi….……..
‘ A lengua nun tène osse, ma rompe l’osse
“SINDROME DA JET LAG, RIDUCI I SINTOMI
se L’IDRATAZIONE È BUONA già in
VIAGGIOâ€, VERO o FALSO?
Alcune persone sono convinte che la sindrome del jet lag sia più lieve
se l’idratazione è buona già in viaggio. Vero o falso?
Risponde il dr V. Tullo, neurologo e responsabile
dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.
“Una
buona idratazione durante
VERO
il viaggio rende più lieve adattarsi al fuso
orario e riduce i sintomi della sindrome
del jet lag, come insonnia, ansia, depressione, maggior
affaticamento, disorientamento, stanchezza e l’irritabilità che possono
rovinare la vacanza sognata da tanto.
L’idratazione infatti può condizionare il recupero nei giorni successivi o nelle
ore successive a un lungo viaggio molto lungo, aiutando a ridurre lo stress
del viaggio e riducendo i sintomi del jet lag.
L’idratazione dovrebbe iniziare già prima del viaggio e continuare durante
il viaggio bevendo acqua, evitando gli alcolici che invece disidratano, e
preferendo un’alimentazione sana e leggera anche in viaggio.
Anche se ogni persona ha i propri tempi di adattamento al jet lag e non esiste
una regola fissa, di solito, se si viaggia verso paesi che hanno più ore di fuso
orario rispetto al paese in cui si vive, l’organismo impiega due o tre giorni per
adattarsi: in quei giorni è bene sforzarsi di seguire una vita regolare, con ritmi
regolari, pasti leggeri, fare attività sportiva. Inoltre, giunti sul posto è
consigliabile sfruttare la luce del giorno e restare il più possibile svegli,
facendo brevi sonnellini di trenta minuti se si è stanchi, mentre se è sera
cercare di andare a riposare anche se non si ha sonno. In questo caso può
aiutare assumere la melatonina, un integratore che favorisce la produzione
dell’ormone del sonno, almeno trenta minuti prima di andare a dormire.
Questo aiuta ad adattarsi più velocemente ai ritmi di sonno/veglia riducendo
il rischio di insonnia e sindrome del jet lag.†(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 942
PREVENZIONE E SALUTE
CAPELLI: DALLO STRESS ALLA DIETA, 12 CAUSE
DI CADUTA NELLE DONNE (E COME EVITARLO)
La calvizie può colpire anche il gentil sesso, ma capendo i motivi del diradamento,
soprattutto se improvviso, si risolve il problema
L'imputato per eccellenza di molte delle patologie
moderne può gravare non solo sulla psiche ma, a
sorpresa, anche sui capelli.
«Questo perché lo stress aumenta i livelli di testosterone – spiega
Anabel Kingsley, tricologa alla Philip Kingsley Clinic di New York- che, a
loro volta, possono incidere sul processo di crescita dei capelli».
Il consiglio: considerate la perdita dei capelli come un segnale che è
arrivato il momento di dare un cambio alla vostra vita e scegliete il modo a voi più congeniale per
ridurre lo stress, che sia un corso di yoga, una seduta settimanale dal terapista o la meditazione.
: Non è il caso di allarmarsi se, una volta partorito, si comincia a perdere i capelli,
Gravidanza
perché questa condizione è tipica del 50% delle donne.
Il consiglio: inutile esagerare coi trattamenti, basta solo aspettare che i capelli riprendano
naturalmente tono e corposità , cosa che in genere avviene entro 6-12 settimane dal parto.
: Questa malattia del sangue si manifesta in presenza di una mancanza di ferro, che priva
Anemia
l'organismo dei globuli rossi necessari a trasportare l'ossigeno in tutto il corpo e, di
conseguenza, anche ai capelli, provocandone quindi la caduta.
Il consiglio: solo un esame del sangue potrà stabilire un'effettiva carenza di ferro che, una volta
confermata, si può risolvere con un cambiamento delle abitudini alimentari, introducendo nella dieta
cibi ricchi di ferro, o assumendo integratori specifici, soprattutto in caso di menopausa.
STRESS
Alopecia
Androgenetica
«Escludendo l'alopecia da trazione, questa è la forma più comune e frequente di
perdita dei capelli – sottolinea lo scienziato danese Lars Skjoth, specializzato
proprio nel trattamento dell'alopecia androgenetica – e si manifesta con un
diradamento dei capelli all'altezza delle tempie, visibile già nell'adolescenza».
Il consiglio: prima di optare per uno specifico trattamento, è sempre preferibile sentire il parere di un
medico, che consiglierà il rimedio più adatto.
: Indubbiamente, questa pettinatura è comoda e veloce da realizzare, ma anche
Coda di Cavallo
particolarmente stressante per i capelli. Se infatti la coda di cavallo è troppo
troppo stretta
stretta, i follicoli ne risentono e si può così avere quella che viene chiamata
“alopecia da trazioneâ€.
Il consiglio: se la sera vi ritrovate col cuoio capelluto dolorante, è segno che la coda di cavallo è troppo
stretta, quindi è bene allentarla o, meglio ancora, cambiare pettinatura, così da non provocare danni
permanenti (e irreparabili) al follicolo pilifero.
Cattiva alimentazione
I capelli sono un tessuto non-essenziale, il che significa che sono gli ultimi a
ricevere le sostanze nutritive: ecco perché nutrirli risulta tanto difficile e, di
conseguenza, basta una dieta sbagliata per provocarne la caduta.
Il consiglio: per permettere ai capelli di crescere sani e forti occorre fare il pieno
di proteine, scegliendo fra quelle animali (assorbite più facilmente dall'organismo) e quelle vegetali.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 942
Disturbi della tiroide
Di solito, ipo o iper tiroidismo si manifestano con fluttuazioni del peso corporeo, pelle secca e colorito
pallido, ma in realtà uno dei sintomi più comuni (sebbene molto spesso trascurato) è proprio la
fragilità dei capelli, con conseguente caduta.
Il consiglio: se si sospetta un disturbo alla tiroide, per prima cosa bisogna sottoporsi ad un esame del
sangue, dopo di che sarà il medico a prescrivere il farmaco più idoneo a ristabilire il giusto equilibrio
degli ormoni tiroidei.
Utilizzo troppo frequente di piastre e ferri
Se da sporadico, l'impiego di accessori per lisciare o arricciare i capelli diventa
quotidiano, è bene cominciare a pensare di cambiare pettinatura, perché a
lungo andare l'eccesso di calore stressa il follicolo pilifero e assottiglia il capello.
Il consiglio: per proteggere i capelli, raffreddate i ferri del mestiere (phon
compreso) e aggiungete allo styling dei prodotti specifici a base di ingredienti
naturali come olio di oliva o avocado, che rafforzano e reidratano il fusto.
Forte dimagrimento
In genere, si perde peso in maniera graduale. Quando però il dimagrimento avviene tutto in un colpo,
l'organismo si difende trattandolo come se fosse un trauma fisico (al pari di un parto o di un intervento
chirurgico), ovvero trattenendo i nutrienti dai tessuti non essenziali come appunto i capelli che, di
conseguenza, finiscono con l'indebolirsi e cadere.
Il consiglio: non appena l'organismo smette di considerare il dimagrimento come un fattore di stress
fisico, la perdita di capelli dovrebbe risolversi naturalmente e per fare in modo che ciò avvenga,
assicuratevi di mangiare le giuste proteine e di seguire una dieta ricca di vitamine.
Colorazioni
Esattamente come le piastre o i ferri arriccia-capelli, anche le tinte rischiano
d'indebolire i capelli, soprattutto se fatte in modo continuo, perché le
sostanze chimiche che contengono devono rompere la cuticola a protezione
del fusto per depositare il pigmento colorato, rovinando di conseguenza la
chioma.
Il consiglio: per limitare i danni, meglio far passare almeno 8 settimane fra
una colorazione e l'altra ed investire in prodotti specifici per chiudere le cuticole e trattenere l'umidità .
Cuoio capelluto non in salute
La comparsa occasionale della forfora non deve preoccupare, ma se la desquamazione della cute
diventa un problema ricorrente, allora è bene intervenire prima che i capelli ne soffrano al punto da
non crescere più o addirittura da cominciare a cadere.
Il consiglio: al primo accenno di forfora, usate uno shampoo specifico, ma se il problema non si risolve
è il caso di consultare un medico per scongiurare la presenza di qualche patologia del cuoio capelluto,
come psoriasi o infezioni fungine.
Sindrome dell'ovaio policistico
Questo disturbo endocrino va ad incidere sulla funzione delle ovaie, ma anche i capelli possono
risentirne, perché l'eccessiva produzione di androgeni (gli ormoni maschili) rischia di accorciarne la
fase di crescita.
Il consiglio: in caso di sindrome dell'ovaio policistico sarà il medico a stabilire la terapia più idonea,
sebbene in genere il ricorso ad un farmaco anti-androgeno (come la pillola) sia sufficiente a ristabilire il
giusto equilibrio ormonale e ad arrestare di conseguenza anche la caduta dei capelli. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 942
SCIENZA E SALUTE
INTESTINO “ADDORMENTATO�
MASSAGGI E RESPIRAZIONE PER RISVEGLIARLO
Se l’intestino si è “impigrito†e non svolge più il suo dovere con zelo si può provare a
risvegliarlo. Magari in vacanza, quando si cambiano orari, abitudini e menù oppure
quando in alcuni periodi dell’anno lo si sente “addormentatoâ€, quando rallenta perché
sensibile all’effetto di fattori ambientali come lo stress. In che modo risvegliare
l’intestino?
Ne ha parlato la dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa dell’ospedale Humanitas, ospite della
trasmissione di Radio 24 “Cuore e denariâ€.
«Un intestino “pigro†può essere aiutato praticando dei massaggi
addominali o rilassandosi ed eseguendo esercizi per attivare la
respirazione diaframmatica che spesso sacrifichiamo. Anche
l’attività fisica costante, come la corsa o la bicicletta, potrebbe
avere effetto sulla regolarità intestinale», spiega la dottoressa.
Per far funzionare bene l’intestino è necessario star bene
dal punto di vista psico-fisico
«Fattori psicosociali come lo stress possono influenzare l’attivitÃ
dell’intestino. Non dimentichiamo che l’intestino è il “secondo
cervello†in stretta comunicazione con il primo:
 ciò che non fa bene alla salute mentale può riverberarsi sull’intestino e viceversa;
 se si soffre di intestino per lungo tempo si possono avere ripercussioni a livello psico-emotivo».
Le conseguenze di una vita stressante sono anche a carico dell’intestino:
«L’intestino è un organo abitudinario e non ama i cambiamenti.
La frenesia delle grandi città che obbliga le persone a fare colazione velocemente e a stare seduti in
macchina molto tempo per andare in ufficio, rende l’intestino ‘nervoso e irritabile‘ che si contrae
invece di coordinarsi con i muscoli del pavimento pelvico.
Poi spesso si trattiene lo stimolo durante la giornata anche perché il bagno fuori casa non è il
proprio!».
Quali sono i campanelli d’allarme che fanno venire il sospetto di essere affetti da intestino
irritabile?
«Dolori addominali che sono associati alla defecazione (cioè possono peggiorare o migliorare) e a
variazioni della consistenza delle feci. Può associarsi il gonfiore e distensione addominale.
Sono svariate le cause che possono favorire la sindrome dell’intestino irritabile: oltre la
predisposizione familiare e genetica, ci sono fattori esterni, come interventi chirurgici, infezioni
intestinali, farmaci e tipi di alimenti».
«Perciò è indispensabile individuare la causa esatta dell’irritabilità intestinale più che affidarsi nel
lungo periodo a soluzioni come la dieta a basso contenuto di “fodmapâ€, ovvero quel regime
alimentare che esclude cibi fermentabili. Questa dieta può essere seguita per alcune settimane per
mettere a riposo l’intestino. Poi però è necessario indagare la causa dell’irritazione, come ad esempio
un’infiammazione “nascosta†e quindi non curata». (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 942
PREVENZIONE E SALUTE
DIETA E SEDENTARIETÀ.
GLI ESAMI CHE TI DICONO SE CAMBIARE STILE DI VITA
Semplici, ma non banali, esami del sangue possono emettere questo verdetto: bisogna
cambiare stile di vita.
Sono esami da laboratorio che possono essere prescritti per un
semplice check up o quando c’è già il sospetto che qualcosa possa
non andare. Livello dei trigliceridi, dell’omocisteina e dell’acido
urico, tutti parametri che ci dicono se stiamo mangiando bene o
male: «Le analisi di laboratorio ci dicono come sta funzionando
l’organismo e in che stato sono i diversi apparati: ad esempio
guardare il livello dei trigliceridi ci dice la qualità e il tipo di cibi che
privilegiamo», spiega il dottor Roberto Colombo, coordinatore dei
laboratori di analisi di Humanitas.
«I trigliceridi sono grassi che derivano dall’alimentazione, in particolare se si consumano grassi
animali. Se i valori sono superiori a 170 mg/dl il sospetto è che la persona sia un forte mangiatore di
insaccati, carni rosse; se invece sono su 65/70 la persona mangia tantissime verdure», sottolinea lo
specialista.
«Se il livello dei grassi del sangue (colesterolo e trigliceridi) è ridotto posso dedurre un’alimentazione
ricca di pesce azzurro (sgombri, sardine, tonno, salmone). Questi alimenti contengono omega 3, grassi
molto importanti per i nostri metabolismi.
Gli omega 3 non vengono prodotti dal nostro organismo e quindi dobbiamo introdurli con la dieta; il
pesce azzurro è l’alimento che più ne contiene».
Quali sono gli effetti benefici degli omega3? «Abbassano il colesterolo (non a tutti) e i trigliceridi (a
quasi tutti). Sono messaggeri positivi per il funzionamento di tre sistemi del nostro organismo che ci
mantengono giovani: il sistema nervoso, il sistema immunitario, il sistema endocrino».
Utile l’esame per valutare il livello di acido urico
?
«Carni rosse e frattaglie, troppi grassi
animali: l’acido urico ematico è alto se lo
è il consumo di questi alimenti. In questo modo il rischio di infiammazione è maggiore».
E ancora il livello di omocisteina: «È un aminoacido indice del rischio cardiovascolare. Il suo valore si
aggiunge agli indicatori di rischio tradizionali (fumo, colesterolo, diabete, ipertensione). Se il dosaggio
nel sangue risulta alto, significa che il consumo di verdure è scarso».
Con il grasso addominale aumentato si possono infine trovare le transaminasi GPT/ALT elevate:
«Queste analisi possono evidenziare una sofferenza delle cellule del fegato determinata
da steatosi che popolarmente è chiamata “fegato grassoâ€. Si tratta della malattia del fegato più diffusa
fra gli italiani e che spesso si associa al sovrappeso.
Oltre alla dieta, per disintossicare il fegato si può impiegare il cardo mariano (parente povero del
carciofo) e l’insalata che cresce spontanea nei campi, il tarrassaco».
Quando sottoporsi a questi esami?
«L’indicazione generale è di eseguire questi esami almeno annualmente. Se invece si hanno malattie
del metabolismo la frequenze è maggiore.
Un medico attento controlla con sospetto l’aumento di peso, e può indagare richiedendo questi esami.
Se i valori sono alterati allora bisogna cambiare stili di vita, correggere l’alimentazione e cominciare a
muoversi di più. La formula magica da seguire è 5-30-200: 5 porzioni di verdura al giorno; 30 minuti di
camminata al giorno; 200 di colesterolo», conclude il dottor Colombo. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 942
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA
I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE
POPOLAZIONI COLPITE
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma
Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo
Terremoto Centro Italia 2016†finalizzato a sostenere le attività di solidarietà .
Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal
terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito
le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà .
I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto
Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito
Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli
Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687
BCPTITNN
Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare
RITIRO A SCOPO PRECAUZIONALE DI 3 LOTTI DI
GLUCAGEN® HYPOKIT
A seguito di una comunicazione dell’azienda Novo Nordisk A/S è stato disposto in Italia il
ritiro a scopo cautelativo di 3 lotti del medicinale.
A seguito di una comunicazione dell’azienda Novo Nordisk A/S, riguardante un difetto di qualitÃ
riscontrato in alcuni lotti del medicinale GlucaGen® HypoKit, e della successiva notifica di allerta
trasmessa a livello europeo, è stato disposto in Italia il ritiro a scopo cautelativo di 3 lotti del
medicinale.
I lotti da ritirare
GlucaGen® Hypokit è usato per il trattamento di episodi di ipoglicemia grave (basso livello di zucchero
nel sangue) in pazienti diabetici in caso di perdita di coscienza e di incapacità di assunzione di una
fonte di zucchero. E’ pertanto, importante essere in possesso di GlucaGen® HypoKit correttamente
funzionante, da usare efficacemente.
Novo Nordisk ha condotto un’indagine che ha accertato che un minimo numero di aghi (lo 0,006% pari
a 1 ago ogni 16.666 siringhe) in alcuni lotti sono risultati distaccati dalla siringa contenuta nella
confezione di GlucaGen® HypoKit. In Italia, i lotti coinvolti sono:
FS6X16631/05/2018 ;
FS6X59331/08/2018;
FS6Y02531/10/2018;
I pazienti e/o coloro i quali se ne prendono cura, devono controllare i lotti delle confezioni di
GlucaGen® HypoKit di cui sono in possesso, per verificare se corrispondano ai lotti interessati.
L’Aifa raccomanda di: restituire il GlucaGen® HypoKit alla farmacia.
Si riceverà una confezione in sostituzione.
Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente al medico o al farmacista o
tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno IV – Numero 942
FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni
il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a disposizione
dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione
Residenziali gratuiti allo scopo di fornire Formazione
attinente alla professione.
Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali
presenta numerose difficoltà .
Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire
dall’edizione del 26 Settembre p.v. , farmaDAY presenta una grande NOVITA’:
La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice,
GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY
LA “FAD IN FARMADAY†consentirà a tutti gli iscritti all’Ordine dei
Farmacisti della provincia di Napoli di frequentare corsi con la
DI COSA SI TRATTA?
metodologia F.A.D. (formazione a distanza) e permetterà l’acquisizione
dei Crediti Formativi necessari per ottemperare ad una parte del fabbisogno annuale di crediti
formativi ECM
IL METODO
Ogni giorno insieme al tuo farmaDAY riceverai un link che ti permetterà di “entrare†nel Corso FAD da
Te scelto attraverso una username e una password che ti saranno inviate al tuo indirizzo di posta
elettronica. Così, giorno dopo giorno, potrai seguire il corso, rispondere al questionario di
apprendimento e alla fine stamparti il tuo attestato dei crediti acquisiti.
Il tutto stando a casa o in Farmacia . UNA GRANDE COMODITA’!
COME PARTECIPARE
Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di
fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
Nome, Cognome; Cod.Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!); luogo e data di nascita;
n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per
comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso.
In 48 ore sarà inviata una username e una password personale.
All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V.
Santagada ed a costo zero per le risorse dell’Ordine, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del
corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del
Provider. ( www.ecm-corsi.it )
QUANTO COSTA
Lettori Farmaday iscritti all’Ordine di Napoli
Lettori Farmaday iscritti ad altri Ordini
gratuito
€ 40,00
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 942
I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei:
BUDAPEST
Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in
contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali
tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo.
Come Partecipare
Si può prenotare
chiamando all’Agenzia
0823 - 354433