Anno II – Numero 143 AVVISO 1. I farmacisti napoletani incontrano i farmacisti Europei: Praga Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Un dispositivo sottocutaneo consente di analizzare il sangue. 3. Melanoma cutaneo. ISS annuncia un nuovo metodo per diagnosi precoce. 4. Cotton fioc, cerotto idrogel e console: la tecnologia aiuta la salute Alimenti e Salute 5. Merluzzo contro il cancro: una proteina del pesce blocca le metastasi 6. Alcune ricette con omega-3 e omega-6 Lunedì 25 Marzo 2014, Annunc. del Signore I farmacisti Napoletani incontrano i Farmacisti Europei: PRAGA Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo. Proprio per questo spirito il Consiglio dell’Ordine, nel rispetto del suo programma di sviluppo triennale, organizza una serie di viaggi “culturali e relazionali” con il duplice obiettivo: creare momenti di coesione e occasioni di incontro con altri Colleghi per scambiare esperienze. Prossima tappa Praga, seguiranno Stoccolma, S. Pietroburgo e Lisbona. MODALITÀ DI PRENOTAZIONE Si può prenotare andando sulla Home page del sito istituz. dell’Ordine nella sez. EVENTI o nella sez. ECM In caso di difficoltà contattare gli uffici dell’Ordine. Si precisa che i Colleghi partecipanti possono essere accompagnati anche da amici e/o familiari non Farmacisti. TERMINE PRENOTAZIONE: Martedì 9 Aprile p.v. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 143 SCIENZA E SALUTE UN DISPOSITIVO SOTTOCUTANEO CONSENTE DI ANALIZZARE IL SANGUE Gli esami del sangue di solito comportano un prelievo del sangue dal corpo. Ora gli scienziati della Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) hanno messo a punto un microchip sottocutaneo che consente di analizzare il sangue dall’interno del corpo, con risultati trasmessi in modalità wireless a un computer, tablet o smartphone del medico. Un laboratorio in miniatura, grande appena pochi millimetri cubi, potrà essere impiantato sotto pelle per fare le analisi del sangue e trasmettere gli esiti direttamente allo smartphone del medico. Lo hanno sviluppato Giovanni de Micheli e Sandro Carrara, che lavorano presso il Politecnico Federale di Losanna in Svizzera. Il prototipo, che promette di rivoluzionare il monitoraggio e il trattamento dei pazienti affetti da malattie croniche come quelli sottoposti a chemioterapia. In un volume ridottissimo di pochi millimetri cubi, questo gioiellino hi-tech concentra ben cinque sensori, un trasmettitore radio e un sistema di alimentazione, collegato a una micro-batteria esterna al corpo e applicata sulla pelle. Ciascun sensore (direttamente a contatto con i fluidi organici del corpo) ha la superficie rivestita da un enzima, cioè una molecola che, come un'esca, cattura la sostanza specifica che si vuole monitorare nel circolo sanguigno (es. glucosio). Una volta eseguiti i test del sangue, i risultati vengono trasmessi attraverso onde radio del tutto innocue alla porzione esterna dell'impianto (quella contenente la batteria e applicata sulla pelle). Da qui, grazie a una connessione Bluetooth, gli esiti arrivano direttamente ad un cellulare che poi li ritrasmette allo smartphone o al tablet del medico. L'impianto potrebbe rivelarsi molto utile per seguire i pazienti sottoposti a chemioterapia, che devono fare esami del sangue periodici per verificare se la cura viene ben tollerata dall'organismo. Nei malati cronici, invece, il micro-laboratorio sotto pelle potrà addirittura allertare il medico prima ancora che si manifestino i sintomi: per es. sarà possibile prevedere un infarto con alcune ore di anticipo valutando la presenza di molecole come la troponina che vengono rilasciate nel sangue dal cuore sofferente. Tuttavia, gli enzimi in fase di sperimentazione nel prototipo funzionano attualmente per circa un mese e mezzo. “Potenzialmente, possiamo rilevare qualsiasi cosa”, spiega Giovanni de Micheli scienziato dell’EPFL. “Ma gli enzimi hanno una durata limitata, e dobbiamo riprogettarli in modo che possano durare più a lungo possibile.” Tuttavia, De Micheli sottolinea che “è molto facile da rimuovere e sostituire l’impianto, dal momento che è così piccolo.” Il prototipo è già stato testato in laboratorio e ha dimostrato di essere affidabile come i metodi di analisi tradizionali, i ricercatori sperano che il microchip sottocutaneo sarà disponibile in commercio entro i prossimi quattro anni. (Fonte: Sn) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 143 SCIENZA E SALUTE MELANOMA CUTANEO. ISS ANNUNCIA NUOVO METODO PER DIAGNOSI PRECOCE La ricerca, in collaborazione con l’Idi e l’Ospedale Sant’Andrea di Roma, è stata finanziata con i fondi dell’Accordo Italia-Usa. Il nuovo metodo basato sulla proteomica consentirà per la prima volta di diagnosticare il melanoma in una fase precoce attraverso un prelievo di sangue e l’analisi del siero. Un nuovo metodo basato sulla proteomica, la scienza che studia l’insieme delle proteine, la loro struttura e funzione e il loro modo di interagire all’interno di un sistema biologico, consentirà per la prima volta di diagnosticare il melanoma in una fase precoce attraverso un prelievo di sangue e l’analisi del siero. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, rappresenta un’importante opportunità nel permettere una cura più efficace del melanoma ed è stato messo a punto grazie a un’analisi innovativa del siero di 10 pazienti affetti da melanoma cutaneo in fase precoce. “Il risultato conseguito oggi è uno dei più importanti tra i tanti ottenuti - ha spiegato E. Garaci, presidente dell’Iss - mentre per altri tumori sono noti marcatori nel sangue indicatori di malattia, per il melanoma non ve ne erano ancora di efficaci. Questo messo a punto dai ricercatori italiani è perciò un passo avanti decisivo verso l’identificazione del primo marcatore diagnostico precoce. E avere un marker affidabile per una diagnosi tempestiva è fondamentale con questa malattia. L’asportazione chirurgica del melanoma è, infatti, efficace nei casi diagnosticati precocemente, mentre nelle forme più avanzate esistono sì opzioni farmacologiche ma con efficacia limitata”. Si tratta di una metodologia molto importante, dunque, per il futuro delle cure di uno dei più aggressivi tumori cutanei la cui diagnosi precoce è stata fino ad oggi affidata alla visita periodica dermoscopica dal dermatologo. Questa metodologia è basata sull’applicazione dell’innovativa tecnica denominata “Trident”, oggetto di brevetto da parte dell’Ist. Sup. di Sanità, che ha reso “visibile” una mole di informazioni presenti nel siero che normalmente sono nascoste e trascurate. “Grazie alle tecniche di analisi proteomica siamo riusciti ad analizzare il siero in toto e a trovare alcune molecole appartenenti alla famiglia delle apolipoproteine che in pazienti affetti da melanoma cutaneo sono espresse in modo significativamente differente rispetto ai controlli effettuati sui pazienti sani – ha spiegato F. Facchiano, ricercatore presso il Dip. di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare dell’Iss – la metodologia Trident, ci dà la possibilità di studiare il siero del paziente, comprese quelle grandi proteine trasportatrici di segnali più piccoli che, con le tecniche tradizionali, vengono eliminate per poter più agevolmente studiare le proteine più piccole. Con queste procedure dette di ‘deplezione’ si rischia di scartare un segnale importante che si vuole cercare in grado di indicare un’alterazione tumorale anche allo stadio precoce, e che potrebbe essere proprio veicolato da quelle molecole trasportatrici che vengono eliminate”. Il prossimo passo della ricerca sarà quello di confermare queste osservazioni e la potenzialità diagnostica del TRIDENT su un n. più esteso di pazienti affetti da melanoma cutaneo anche perché la metodologia potrebbe essere applicata anche ad altre patologie neoplastiche. I NUMERI DEL MELANOMA: fino a pochi anni fa il melanoma era considerato una neoplasia rara, rarissima fino all’adolescenza, mentre negli ultimi 20 anni l’incidenza è aumentata di oltre il 4% all’anno in entrambi i sessi. Negli ultimi anni si è avuto un aumento di casi di melanoma tra gli uomini e una riduzione tra le donne (in Italia di 14,3 casi per 100.000 uomini e 13,6 casi per 100.000 donne). (Fonte: Farmacista online) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 143 SCIENZA E SALUTE COTTON FIOC, CEROTTO IDROGEL E CONSOLE: LA TECNOLOGIA AIUTA LA SALUTE Un dispenser conico da cui esce un batuffolo di cotone ricaricabile: così le orecchie, anche le più delicate come quelle dei bambini, possono essere pulite e asciugate senza il rischio di provocare traumi al condotto uditivo. In modo simile a come accade per il filo interdentale, lo speciale cotton fioc «usa e getta» una volta utilizzato deve essere strappato via per lasciare spazio a un nuovo e pulito batuffolo. Il dispositivo, firmato Happybimbo, si chiama Fiocco Stick, e secondo due studi francesi - dal Dip. di Pediatria del Centre Hospitalier di Monbrison su neonati tra 0 e 18 mesi e dal Dip. di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Saint'Etienne su adulti con più di 20 anni - può essere utilizzato per la rimozione del cerume anche nei più piccini senza correre alcun pericolo: il momento migliore per sarebbe dopo il bagnetto, quando la pelle è più morbida e i pori più dilatati. IL CEROTTO A IDROGEL CHE RIPARA I TAGLI - In aiuto dei più piccoli anche l'ultima trovata in grado di accelerare la guarigione di piccole ferite provocate da tagli, abrasioni o scottature. È il nuovo cerotto Pic, a base di idrogel: "Lo speciale tampone a contatto con la ferita - crea un ambiente umido che permette alle cellule di muoversi, crescere e moltiplicarsi velocemente. Evitando la formazione della crosta favorisce la crescita di nuovo tessuto epiteliale e accelera così il naturale processo di guarigione, riducendo la formazione di cicatrici. In più, essendo traspirante e impermeabile ad acqua, sporco e batteri, può rimanere applicato più giorni". CONTRO LA FIBROSI CISTICA, UN AIUTO DALLA TECNOLOGIA - Integrare la fisioterapia con appositi esercizi consigliati dalla console Xbox Kinect: l'iniziativa "Vivi Wireless", nata dalla collaborazione della Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) con Novartis e con il sostegno della Società Italiana per lo studio della Fibrosi Cistica (SIFC) e Microsoft, "è una campagna che offre ai pazienti affetti da questa malattia una modalità innovativa di effettuare l’esercizio fisico, aggiungendo una componente ludica e più coinvolgente, grazie anche all'uso di uno strumento wireless che amplifica la libertà di movimento", spiega la LIFC. Gli esercizi sono stati valutati dai fisioterapisti della Società Italiana per lo studio della Fibrosi Cistica e permettono un approccio all'attività fisica graduale, in condizioni controllate, con modalità adattabili alle esigenze di ogni individuo e con una componente di coinvolgimento e divertimento: "A mio figlio Matteo per la comunione è stata regalata l'Xbox con il kinect - si legge in un commento lasciato sul forum della LIFC -. Specialmente quando non si può uscire risulta una valida alternativa. Il gioco comprende una serie di sport, e il bambino non deve muovere i pollici per farlo funzionare, ma i propri muscoli! Se gioca a pallavolo deve saltare e muovere le braccia, e così anche se gioca al salto in alto o a calcio. Certo non è la stessa cosa, ma comunque è un qualcosa in più e, oltretutto, il joystick è lui stesso". E “senza fili” è anche l’innovativo dispenser per la terapia contro le infezioni croniche da Pseudomonas Aeruginosa presentata da Novartis nell'ambito dell'iniziativa "Vivi Wireless". Tobi Podhaler non ha alimentazione elettrica, non bisogno di essere disinfettato e l’assunzione del medicinale dura 5 minuti, rispetto ai 20 richiesti con l’aerosol, lasciando più tempo libero ai pazienti. (Fonte: Salute, Sole 24 ore) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 143 ALIMENTI E SALUTE MERLUZZO CONTRO IL CANCRO, UNA PROTEINA DEL PESCE BLOCCA LE METASTASI Una proteina del merluzzo potrebbe inibire la cercsita delle metastasi tumorali. A indicarlo sono gli studi, condotti per ora solo in laboratorio, da Hafiz Ahmed e colleghi dell'Università del Mariland (Baltimora, Usa) su Tfd, una piccola molecola prodotta dalle cellule del pesce artico per non congelare, ma che svolge un ruolo fondamentale anche nella formazione di metastasi a partire da tumori che colpiscono i tessuti epiteliali. In genere Tfd è espresso all'interno delle cellule, ma quando queste diventano tumorali si colloca sulla loro superficie. Qui, interagendo con la galectina-3 (gal3) – una proteina espressa in grandi quantità dalle cellule di cancro alla prostata – favorisce lo sviluppo di metastasi. I risultati delle ricerche, pubblicati su Pnas, hanno però dimostrato che una forma modificata di Tfd, detta Tfd 100, blocca l'interazione con gal3, contrastando la diffusione delle cellule tumorali. In particolare, Tfd 100 impedisce alle cellule di aderire alle pareti dei vasi sanguigni e di uccidere i linfociti T, mentre potenzia l'attività del sistema immunitario. Secondo gli autori “dato che l'interazione gal3-Tfd è un fattore chiave per lo sviluppo delle metastasi nella maggior parte dei tumori epiteliali, questo Tfd 100 ad alta affinità potrebbe essere un agente antimetastatico per il trattamento di vari cancri, incluso l'adenocarcinoma alla prostata”. (Fonte: S. Soligon. Salute, Sole 24 ore) ALCUNE RICETTE CON OMEGA-3 E OMEGA-6 Per assumere la giusta quantità di omega-3, bisognerebbe consumare regolarmente i cibi più ricchi di questo acido grasso, che sono il pesce (specialmente il salmone), la frutta secca come noci e mandorle, molti legumi e oli vegetali. L’alimentazione odierna, che prevede circa 1800 kcal in media, richiederebbe 3 g di omega-3 e 12 g di omega-6 al giorno. Vediamo qualche idea per consumare in maniera originale i cibi ricchi di omega-3 e omega-6. SALMONE CON VERDURE E INSALATA BELGA: per questa semplice ricetta servono circa 100 gr di salmone (al naturale) e 20 g di olio di semi (girasole o arachidi, ma comunque a crudo). Saltate le verdure tagliate sottili (peperone, carota, cipolla e sedano) in una padella con metà dell’olio. Salate leggermente, e accompagnate le verdure al salmone. Tagliate poi la lattuga belga, aggiungete dei pomodorini e conditela con il resto dell’olio di semi. INSALATONA ESTIVA CON NOCI E POMODORINI: ideale per le cene estive. Tagliate la lattuga, lavatela, aggiungete qualche pomodoro ciliegino tagliato a pezzetti, 50 gr di noci e del formaggio asiago tagliato a cubetti. Condite con del sale e dell’olio di oliva. SARDINE GRATINATE: sgocciolate le sardine sott’olio. Preparate un composto di pane grattugiato, arachidi tritate, aglio tritato, prezzemolo, sale, origano e dell’olio di girasole. Impanate le sardine con questo composto e mettete in forno con pezzetti di pomodorini sul fondo della teglia, irrorando di olio d’oliva, cuocendo per circa 10 minuti. (Fonte: Alimentazione Salute)