Anno IV – Numero 949
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:iniziative
terremoto
2. ORDINE: Giubileo
3. Ordine: farmaDAY
4. Ordine: Convenzioni
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. “Il pesce mantiene
giovane il cervello?
6. Il miracolo del sangue di
san gennaro: prodigio o
trucco alchemico?
7. «Cuffia dei rotatori»,
quel dolore per usura
alla spalla
Prevenzione e
Salute
8. Ci sediamo bene sul
water? la posizione giusta
per evitare problemi di
stitichezza
9. Evitare lo shopping a
stomaco vuoto:
la
fame
aumenta
il
desiderio di "spese folli"
Meteo Napoli
Lunedì 19 Settembre
ï‚· Variabile
Minima: 20°C
Massima: 29°C
Umidità :
Mattina = 70%
Pomeriggio =57%
Lunedì 19 Settembre 2016, S. Gennaro
Proverbio di oggi….……..
' Chi fatica magna; chi nun fatica magna e beve
“Il pesce mantiene giovane il cervelloâ€,
vero o falso?
Sono in molti a credere che il pesce mantenga giovane il cervello.
Vero o falso? L’abbiamo chiesto al professor Alberto Albanese,
Responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia di Humanitas.
“Non solo le nonne e le mamme
VERO
hanno ragione quando dicono
che il pesce mantiene giovane
il cervello ma lo affermano anche alcuni studi
effettuati
sull’olio
di pesce e
sull’acido
docosaesaenoico, un acido grasso del gruppo
omega 3 contenuto particolarmente in alcuni
tipi di pesce.
Anche se i dati degli studi non sono confermati da tutte le ricerche, forse per
l’insufficiente ampiezza dei campioni di popolazione studiati, l’effetto
sul cervello e quindi su un minor rischio di sviluppare demenza o segni di
invecchiamento cerebrale è associato a elevati dosaggi di acido
docosaesaenoico (DHA) presenti nel sangue o ad un’elevata e regolare
assunzione alimentare di pesce – spiega l’esperto. –
È probabile però che questo tipo di effetto protettivo non si manifesti in chi è
portatore di rischio genetico per demenza e quindi che l’ipotizzata azione
protettiva sul cervello dell’acido docosaesaenoico da pesce come salmone,
sgombro, tonno, alici e sardine, e ancor più presente nell’olio ricavato da
questo tipo di pesce, sia un fattore benefico debole.
Non sono tuttavia noti i meccanismi attraverso cui si svolgerebbe questa
possibile azione protettiva; tra l’ipotesi vi è anche quella di un contrasto dei
meccanismi pro-infiammatori responsabili delle malattie neurologiche
degenerative come la demenza.†(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 949
SCIENZA E SALUTE
IL MIRACOLO DEL SANGUE DI SAN GENNARO:
PRODIGIO O TRUCCO ALCHEMICO?
Il sangue di San Gennaro, gli scettici e le spiegazioni degli scienziati.
Il mistero partenopeo più famoso nel mondo è senza
dubbio l’ampolla conservata nel Duomo e che si dice
contenga il sangue di San Gennaro.
La particolarità di tale reliquia è che tre volte l’anno la
sostanza da solida si trasforma in liquida, un fenomeno
considerato prodigioso dai fedeli.
Succede
 il 16 dicembre,
 il sabato precedente la prima domenica di maggio (ricorrenza del trasferimento del corpo del
santo da Pozzuoli a Napoli)
 il 19 settembre, durante la festa del santo.
SI TRATTA DI UN MIRACOLO, DI UN FENOMENO
INSPIEGABILE O DI UN TRUCCO CHIMICO?
In un articolo apparso su Nature,
alcuni studiosi del CICAP diretti da
Luigi Garlaschelli hanno mostrato
di avere ottenuto una sostanza dal colore del sangue utilizzando molisite (minerale presente sul
Vesuvio), sale da cucina e carbonato di calcio.
L’origine del prodigio di San Gennaro (la Chiesa non lo chiama miracolo) sarebbe secondo loro dovuta
alle proprietà tissotropiche della sostanza ricreata, cioè la sua capacità di liquefarsi dallo stato solido se
agitata.
«Il comportamento del sangue di San Gennaro però è imprevedibile» spiega l’abate Vincenzo De
Gregorio, che da 12 anni maneggia le ampolle durante le cerimonie.
«A volte si liquefa subito all’uscita dalla cassaforte o addirittura dentro. Davanti a papa Ratzinger
ritengo di avere mosso a sufficienza le ampolle, ma il sangue non si è sciolto. Ed era il papa».
L’ENIGMA CONTINUA. Una spettrometria indica che all’interno delle ampolle c’è sangue.
Ma il fisico francese Michel Mitov, nel libro Matière Sensible, ipotizza che le ampolle contengano
spermaceti, grasso ceroso estratto dalla testa dei capodogli, e soluzione d’argilla.
Materiali “sensibili†a manipolazioni e temperatura.
Benché il Cicap nel 1991 abbia suggerito in maniera sperimentale che l’ampolla potrebbe contenere in
realtà non sangue ma una SOSTANZA TISSOTROPICA (capace cioè di cambiare stato da solida a liquida
e viceversa), non c’è mai stata una verifica condotta sulla reliquia e per i fedeli il fenomeno resta
inspiegabile.
FURTO. Una piccola curiosità storica. La reliquia si trova nel Duomo di Napoli e consiste in una teca
contenente due ampolle, una riempita della misteriosa sostanza e l’altra semivuota perché Carlo III di
Borbone ne sottrasse il contenuto per portarlo in Spagna.
(Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 949
PREVENZIONE E SALUTE
CI SEDIAMO BENE SUL WATER? LA POSIZIONE GIUSTA
PER EVITARE PROBLEMI DI STITICHEZZA
Da qualche giorno è diventato virale su Facebook un video in cui si spiega che defecare
seguendo una postura a «squat», tenendosi sollevati sulle gambe, eviterebbe molti
problemi di stitichezza e non solo.
Quando siamo seduti infatti l’intestino retto si piega e non facilita l’evacuazione come spiega anche il
professor Pier Alberto Testoni, primario gastroenterologia ed endoscopia digestiva all’ospedale San
Raffaele di Milano
Come ci si siede sul water? Beh
comodamente a 90 gradi, magari con un
libro in mano o uno smartphone per rendere la sosta più piacevole.
Ma sembra però (e non è una novità ) che questa non sia la posizione più
salutare perché può comportare stitichezza, intestino irritabile, emorroidi.
«Con la posizione a 90° si crea un’angolazione del canale anale che crea un
ostacolo al passaggio delle feci e determina una stipsi di tipo espulsivo, quella in assoluto più diffusa e
facilita la comparsa del rettocele (lo scivolamento di una porzione di intestino retto nella vagina)»
spiega il prof. Pier Alberto Testoni, primario gastroenterologia ed endoscopia digestiva all’osp. San
Raffaele di Milano.
LA POSIZIONE CLASSICA
TRATTO INTESTINALE SEMI-BLOCCATO
:
Stando infatti a 90 gradi il tratto intestinale viene schiacciato e in parte
bloccato. Il muscolo puborettale ha la funzione di strozzare il retto e
mantenere la continenza.
Quando ci sediamo il puborettale è parzialmente rilassato e quindi
continua a tenere comunque ben saldo il nostro retto, impedendo la
naturale defecazione. In pratica il meccanismo di chiusura dell’intestino non è progettato per aprirsi
completamente quando siamo seduti.
La posizione ACCOVACCIATA
: Se ci si accovaccia
assumendo una posizione a
35 gradi tutto può cambiare e questa è una posizione comune che era
naturalmente assunta in epoca primitiva ben prima dell’arrivo dei water.
«La posizione alla turca è certamente la più corretta soprattutto per chi ha
problemi ad evacuare;
il muscolo puborettale lavora meglio e ha una maggiore efficacia nella posizione a 35 gradi».
La posizione a «squat» mette meno pressione sul retto e l’argomento è stato trattato anche nel best
seller di Giulia Enders,
«L’intestino felice » in cui la giovane scienziata spiega con un linguaggio accessibile come funziona il
nostro intestino chiarendo tra l’altro che oltre un miliardo di persone nel mondo utilizzano la posizione
squat e hanno meno probabilità di soffrire di emorroidi e stipsi.
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 949
I BENEFICI DELLA POSIZIONE A 35 GRADI
: Nella posizione accovacciata il muscolo puborettale che blocca la
defecazione si rilassa completamente e permette di evacuare meglio e più
velocemente.
«Inoltre la posizione alla turca facilita il sistema torchio-addominale, cioé
quel meccanismo dei muscoli dell’addome e del torace che, contraendosi riducono il volume della
cavità addominale e permettono la defecazione» spiega il prof. Pier Alberto Testoni che conferma
come la posizione alla turca possa essere un atteggiamento terapeutico valido per chi soffre di
stitichezza e di rettocele.
Sull’argomento esistono anche studi scientifici, uno dei più importanti risale al 2003 quando il medico
israeliano Don Sikirov ha cronometrato i tempi di evacuazione in tre posizioni diverse:
 da seduti su un wc alto 42 cm, su un wc di 31 cm: Chi stava seduto ci ha messo circa 130
secondi e ha valutato l’esperienza meno soddisfacente.
 accovacciati: ha impiegato circa 50 secondi per liberare l’intestino, segnalando tra l’altro un
senso di svuotamento delle viscere.
Chi stava seduto ci ha messo circa 130 secondi e ha valutato l’esperienza meno soddisfacente.
UNO SGABELLO COME SOLUZIONE
: A meno che non ci
sia un’emergenza in
mezzo al bosco difficilmente ci troveremo a evacuare accovacciati e i
bagni alla turca ormai si trovano (per fortuna!) solo in qualche scuola e
palestra o talvolta nei rifugi in montagna. Anche i water sono quelli che
sono.
Per replicare la posizione accovacciata si può utilizzare uno sgabello e
posizionarlo sotto i piedi per alzare le gambe. «Posizione decisamente scomoda e un poco pericolosa,
di certo non è da tutti, ma sicuramente efficace» commenta Testoni. (Salute, Corriere)
CURIOSITÀ E SALUTE
MEGLIO EVITARE LO SHOPPING A STOMACO VUOTO:
LA FAME AUMENTA IL DESIDERIO DI "SPESE FOLLI"
Uno studio rivela che l'appetito spinge all'acquisto di beni non alimentari, oltre che
alla ricerca di cibo: l'azione è dovuta alla grelina, "l'ormone della fame"
MAI FARE SHOPPING QUANDO SI È AFFAMATI.
Uno studio rivela infatti che la sensazione di fame, oltre alla ricerca di cibo, induce
anche la volontà di fare acquisti di prodotti non alimentari.
Lo strano "effetto collaterale" è dovuto allo stesso ormone che regola l'appetito, la
grelina, coinvolto anche nei processi decisionali e nei meccanismi della ricompensa.
Mangiare prima di fare compere - La ricerca, in conclusione, ha stabilito che la
fame, pur non incidendo sul desiderio di possesso di nuovi oggetti, aumenta in ogni caso la tendenza
ad appropriarsi di qualcosa, di tipo alimentare o meno.
"I pensieri legati all'acquisizione possono ampliarsi e spingerci a procurarci anche oggetti che non
hanno niente a che fare con il cibo, pur sapendo che non placheranno il nostro appetito".
Morale della favola: prima di andare a fare compere, è meglio riempirsi lo stomaco.
(Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 949
SCIENZA E SALUTE
«CUFFIA DEI ROTATORI»,
QUEL DOLORE PER USURA ALLA SPALLA
Talvolta la causa può essere un trauma, anche non particolarmente importante
Se la spalla fa male la causa potrebbe essere una lesione a livello della cuffia dei rotatori, struttura
formata da 4 tendini che concorrono al movimento dell’articolazione nei vari piani dello spazio.
Già dopo i 35-40 anni è facile che inizi un processo di usura
a carico di queste strutture tendinee. «Fino a un terzo della
popolazione è destinato ad andare incontro, prima o poi
nella vita, a lesioni della cuffia dei rotatori — spiega A.
Castagna, responsabile dell'Unità di chirurgia della spalla
dell'Istituto Clinico Humanitas di Milano —.
Questa predisposizione è probabilmente dovuta al fatto
che i tendini della cuffia sono sovrautilizzati rispetto alle
loro dimensioni. Il tutto può essere letto anche in chiave
evoluzionistica:
 nei nostri avi, che camminavano a quattro zampe, la spalla era come un'anca, che poi, con il
passaggio alla stazione eretta, ha dovuto cambiare tipo di movimenti, svolgendo compiti per
quali non era stata "pensata"».
Che cosa provoca le lesioni alla cuffia dei rotatori? «Traumi, usura o entrambi i fattori. Il
sintomo più caratteristico è il dolore alla spalla, irradiato al braccio (ma non all'avambraccio), che
aumenta con lo sforzo e di notte. In genere, il tendine più coinvolto per rottura è il sovraspinato.
Con il passare del tempo, se non si interviene in alcun modo, c'è il rischio che la rottura si estenda ad
altri tendini e si giunga a una progressiva perdita di funzione della spalla. Ecco perché è sempre meglio
non sottovalutare un dolore alla spalla che persiste.
La diagnosi di lesioni alla cuffia dei rotatori può essere fatta in una visita ortopedica nella quale si
eseguono alcune manovre per individuare la sede della lesione e la sua entità . Tuttavia possono
rendersi necessari ecografia, radiografia e risonanza magnetica».
: «Se la lesione riguarda un solo tendine,
di solito il trattamento è inizialmente
conservativo,
basato
su
riposo,
antinfiammatori, fisioterapia. E i risultati sono in genere molto buoni.
Quali sono le cure possibili?
Se il processo degenerativo si cronicizza o c'è un trauma importante, può essere
preso in considerazione un approccio chirurgico.
Bisogna però tenere presente che non tutti sono buoni candidati alla chirurgia e che non sempre
l'intervento porta a una guarigione completa.
Molto dipende dallo stato dei tendini e dalla loro capacità di guarire che tende a diminuire con
l'aumentare dell'età e la cronicità della lesione. In genere, consigliamo l'operazione in soggetti attivi e
dinamici, mentre abbiamo delle riserve nei casi di persone molto in là con gli anni che hanno limitate
richieste funzionali.
La tecnica chirurgica che va per la maggiore è quella artroscopica, a patto di affidarsi a specialisti
competenti. L'intervento non è molto complesso, ma è impegnativa la fase post-operatoria perché
bisogna lasciare ai tendini il tempo per guarire». (Salute, Corriere Sera)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 949
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA
I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE
POPOLAZIONI COLPITE
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma
Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo
Terremoto Centro Italia 2016†finalizzato a sostenere le attività di solidarietà .
Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal
terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito
le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà .
I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto
Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito
Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli
Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687
BCPTITNN
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno (Vedi Sito)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di
assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno IV – Numero 949
FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni
il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a disposizione
dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione
Residenziali gratuiti allo scopo di fornire Formazione
attinente alla professione.
Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali
presenta numerose difficoltà .
Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire
dall’edizione del 26 Settembre p.v. , farmaDAY presenta una grande NOVITA’:
La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice,
GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY
LA “FAD IN FARMADAY†consentirà a tutti gli iscritti all’Ordine dei
Farmacisti della provincia di Napoli di frequentare corsi con la
DI COSA SI TRATTA?
metodologia F.A.D. (formazione a distanza) e permetterà l’acquisizione
dei Crediti Formativi necessari per ottemperare ad una parte del fabbisogno annuale di crediti
formativi ECM
IL METODO
Ogni giorno insieme al tuo farmaDAY riceverai un link che ti permetterà di “entrare†nel Corso FAD da
Te scelto attraverso una username e una password che ti saranno inviate al tuo indirizzo di posta
elettronica. Così, giorno dopo giorno, potrai seguire il corso, rispondere al questionario di
apprendimento e alla fine stamparti il tuo attestato dei crediti acquisiti.
Il tutto stando a casa o in Farmacia . UNA GRANDE COMODITA’!
COME PARTECIPARE
Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di
fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
Nome, Cognome; Cod.Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!); luogo e data di nascita;
n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per
comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso.
In 48 ore sarà inviata una username e una password personale.
All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V.
Santagada ed a costo zero per le risorse dell’Ordine, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del
corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del
Provider. ( www.ecm-corsi.it )
QUANTO COSTA
Lettori Farmaday iscritti all’Ordine di Napoli
Lettori Farmaday iscritti ad altri Ordini
gratuito
€ 40,00
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 949
CONVENZIONI: Servizi e Agevolazioni per gli ISCRITTI
all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a
tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del
Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino
Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente una doppia finalità :
1. Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti,
nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
2. Conferisce all’Ente convenzionato un accreditamento che può
tramutarsi in vantaggi economici nei confronti di un target di
clientela altamente prestigioso e selezionato.
Le imprese ammesse alla Convenzione sono indicate in una apposita Sezione del Portale Istituzionale
dell’Ordine (Home page, News; vedi foto)
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. Di seguito le
aziende già convenzionate