Anno IV – Numero 950
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:iniziative
terremoto
2. ORDINE: Convegno
3. Ordine: sussidio
4. Ordine: Convenzioni
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. 'Sorpresa'
pillola
contraccettiva,
può
proteggere dall'influenza
6. La dieta iperproteica?
A lungo andare fa
ingrassare
Prevenzione e
Salute
7. Tumore prostatico e
disfunzione
erettile,
quale relazione?
8. Aspetto delle unghie e
stato di salute
Meteo Napoli
Lunedì 19 Settembre
ï‚· Variabile
Minima: 18°C
Massima: 26°C
Umidità :
Mattina = 70%
Pomeriggio =57%
Martedì 20 Settembre 2016, S. Candida
Proverbio di oggi….……..
' Chi troppo lo sparagna, vien la gatta e se lo magna.
Chi troppo risparmia, viene la gatta e se lo mangia
'SORPRESA' PILLOLA CONTRACCETTIVA,
PUÃ’ PROTEGGERE DALL'INFLUENZA
Un ormone che si trova nelle comuni pillole contraccettive
potrebbe proteggere le donne dall'influenza e dalle sue
complicanze, contribuendo in primo luogo a riparare i polmoni
quando vengono danneggiati dalla malattia.
Lo rivela un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Plos Pathogens', che svela
nuove
proprietÃ
del
progesterone,
componente dei più comuni medicinali orali
per il controllo delle nascite che sembra
allontanare gli effetti peggiori dell'influenza nei
topi di sesso femminile.
Una buona notizia, dato che le donne in etÃ
riproduttiva hanno il doppio delle probabilità di
soffrire di complicazioni legate al virus influenzale rispetto agli uomini.
"Quando le donne assumono la pillola, non hanno generalmente cognizione
delle altre implicazioni per la salute, al di là dell'arresto dell'ovulazione".
I ricercatori stanno in questi anni portando avanti ulteriori indagini sui
contraccettivi a base di progesterone, assunti da circa 100 milioni di persone
in tutto il mondo.
Il gruppo di ricerca ha infettato una coorte di topi con un virus dell'influenza
A; alcuni animali hanno poi ricevuto progesterone, altri no.
"Abbiamo scoperto - dice Klein - che il progesterone sembra giocare un ruolo
di primo piano nel riparare le cellule polmonari, un effetto davvero
significativo per la salute delle donne".
Oltre ad avere una minore infiammazione e una migliore funzione polmonare,
eventuali danni alle cellule polmonari si sono riparati in modo più rapido.
Il tutto, pare, grazie alla produzione di una proteina, chiamata
Amfiregulina.(adnkronos)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 950
SCIENZA E SALUTE
LA DIETA IPERPROTEICA?
A LUNGO ANDARE FA INGRASSARE
Invece un regime alimentare a basso contenuto di proteine fa perdere peso e
riduce rischio di diabete di tipo 2
È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla
rivista Cell Reports dai ricercatori della
Washington University
di St. Louis (Usa) e
dell’Università del Wisconsin di Madison (Usa). Secondo gli esperti, il
dimagrimento determinato da questo regime alimentare, che prevede un
ridotto contenuto di carboidrati e un elevato apporto di proteine,
è provvisorio.
 Dopo qualche mese, porta ad accumulare più chili di quelli persi.
Durante la ricerca, gli autori hanno condotto due esperimenti.
Nel corso del primo hanno nutrito due gruppi di topi con due diete differenti.
1. La prima prevedeva un maggior apporto di cibo ed era costituita per il
7% da proteine.
2. Nella seconda, invece, la quantità di proteine raggiungeva il 21%.
Dopo due mesi, gli esperti hanno osservato che i roditori appartenenti al primo gruppo, nonostante
avessero consumato quotidianamente più cibo e svolgessero la stessa attività fisica, erano più magri di
quelli che avevano seguito l’alimentazione iperproteica.
Inoltre, presentavano un minor rischio di sviluppare il diabete.
Successivamente, gli scienziati hanno coinvolto 38 persone di mezz’età in sovrappeso o lievemente
obese. Anche in questo caso, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi:
 19 hanno seguito un regime alimentare costituito per circa il 50% da proteine,
 gli altri 19 hanno osservato una dieta a basso contenuto proteico, dove le proteine si
attestavano tra il 7 e il 9%.
Dopo 43 giorni, è emerso che i membri del secondo gruppo mostravano una significativa perdita di
peso (in media di 2,6 kg) rispetto a chi aveva consumato la dieta ricca di proteine.
Inoltre, ridurre l’apporto proteico aveva determinato ulteriori benefici: aveva diminuito i livelli di
glicemia nel sangue e abbassato il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2.
“Una dieta più ricca di proteine induce una lieve perdita di peso nei primi 6 mesi, ma a 12 o 24 mesi il
vantaggio si perde.
Non fa bene né l’eccesso né un difetto di proteine, poiché servono per ricostituire le cellule.
Diciamo che le linee guida consigliano tra il 12 e il 18% di proteine sull’energia giornaliera.
Ma è meglio stare sul limite basso, anche attorno al 10%. Ridurre le proteine infatti fa perdere peso e
massa grassa, con una riduzione significativa della glicemiaâ€.
(Salute, Il sole 24 ore)
Anche se all’inizio aiuta a perdere
qualche chilo, a LUNGO ANDARE la dieta
iperproteica fa INGRASSARE.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 950
PREVENZIONE E SALUTE
TUMORE PROSTATICO E DISFUNZIONE ERETTILE,
QUALE RELAZIONE?
Qual è l’impatto del trattamento della disfunzione erettile sul rischio
di tumore alla prostata?
I farmaci contro l’impotenza sicuramente non determinano questo
rischio ma, dall’altro lato, non avrebbero nemmeno un “effetto
collaterale†benefico.
Una ricerca del Samuel Oschin Comprehensive Cancer Institute di Los
Angeles (Usa) ha indagato la relazione tra carcinoma prostatico e
trattamento della disfunzione erettile.
«Sono farmaci che inducono la vasodilatazione in tutto il
Di quali farmaci parliamo?
distretto pelvico, quindi non solo nel pene ma anche nella vescica
e nella prostata.
Più precisamente sono inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5, comunemente assunti ed efficaci»,
risponde il dottor Massimo Lazzeri, urologo dell’ospedale Humanitas.
«Negli ultimi anni il trattamento della disfunzione erettile è cambiato passando da un approccio “una
tantum†a uno più continuativo.
Da un’assunzione sporadica al fine di poter portare a termine un rapporto sessuale, oggi si tende a
prescrivere l’assunzione quotidiana di questi farmaci, a dosaggio inferiore, per mantenere i livelli di
questi inibitori e assicurarsi una ripresa della funzione erettile», spiega lo specialista.
Quale impatto sulla prostata dai farmaci vasodilatatori?
«Dal momento che la scarsa ossigenazione dei tessuti è stata individuata come concausa del tumore
alla prostata e poiché questi farmaci migliorano il circolo, e dunque l’ossigenazione dei tessuti
prostatici, ci si è chiesti se trattare la disfunzione erettile potesse avere una ricaduta benefica sul
rischio oncologico», aggiunge lo specialista.
In passato alcuni studi condotti su modelli sperimentali avevano sostenuto che effettivamente questi
farmaci avrebbero potuto ridurre questo rischio.
Ma le evidenze prodotte sull’uomo si erano rilevate controverse.
Questa nuova ricerca pubblicata su Journal of Urology, mostra come questi farmaci non giochino alcun
ruolo nella prevenzione del carcinoma prostatico.
Il team ha analizzato i dati di un precedente studio che aveva testato gli effetti dell’assunzione di una
molecola contro l’ipertrofia prostatica benigna su pazienti a rischio di tumore alla prostata.
Si è valutato se i farmaci vasodilatatori abbiano potuto impattare il rischio di carcinoma.
Dei poco più di 6500 partecipanti in 364 ne avevano fatto uso.
In questo gruppo le diagnosi di tumore alla prostata erano state 71 mentre erano state 1391 fra i 6137
pazienti che non avevano assunto i vasodilatatori.
In percentuale, 19,5% contro 22,7%: una differenza non significativa.
I farmaci per l’impotenza comunque non aumentano rischio di tumore prostata
Solo in una sottopopolazione del Nord America i ricercatori hanno rilevato un effetto protettivo sul
rischio di tumore alla prostata, sebbene non rilevante. «La conclusione è che prendere i farmaci per
l’impotenza non comporta un aumento di rischio oncologico – e questo è un messaggio positivo – ma
al momento non si può concludere che questi medicinali abbiano un effetto protettivo.
Per dimostrare questo servono ulteriori approfondimenti», dice il dr Lazzeri. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 950
PREVENZIONE E SALUTE
ASPETTO DELLE UNGHIE E STATO DI SALUTE
L’aspetto delle unghie non è solo una questione estetica. La struttura, la forma e il
colore
che
assumono
sono
infatti
indicatori
importanti
rispetto
allo stato di salute dell’organismo.
A sottolinearlo è il prof. Marcello Monti, Responsabile dell’UnitÃ
Operativa di Dermatologia in Humanitas.
Le unghie sane si caratterizzano per una superficie levigata,
un colore roseo e una buona resistenza.
Un cambiamento di aspetto non va mai sottovalutato, perché può
essere la spia di qualche disturbo (come per es. traumi o disturbi della
pelle – psoriasi, micosi – o disturbi dell’apparato cardiocircolatorio) oppure il segnale che si stanno
adottando abitudini dannose (come una manicure aggressiva, l’applicazione di smalti scadenti o una
scarsa precauzione nel corso delle faccende domestiche).
Le unghie possono cambiare in termini di consistenza, forma e colore.
Di seguito le principali condizioni in cui le unghie possono presentarsi e una loro possibile spiegazione.
1.
Unghie fragili : La unghie fragili sono in genere sottili, molli, opache e tendono a spezzarsi e a
scheggiarsi facilmente. La causa può risiedere in una carenza di vitamine (A, B6, E) o di sali minerali
(ferro, selenio, rame, zinco). Minerali e vitamine – oltre ad aminoacidi, grassi e acqua – sono
componenti delle unghie e una loro carenza può influire sulla consistenza delle unghie. Le unghie
fragili posso dipendere da scorrette abitudini alimentari, patologie debilitanti o lunghi trattamenti
farmacologici, ma anche da manicure aggressive o troppo frequenti e dal contatto eccessivo con
acqua, detergenti o prodotti chimici.
2.
Unghie gialle : Le unghie gialle possono essere dovute all’uso di smalti scadenti o alla loro
applicazione direttamente sulle unghie (soprattutto se di colori molto intensi), senza utilizzare una
base incolore protettiva.
Alla loro origine poi, possono anche esserci disturbi come patologie dell’apparato respiratorio
(pleuriti, sinusiti croniche, bronchiti). In questo caso a diventare gialle sono anche le unghie dei
piedi.
3.
Unghie blu-violacee: Se tutte le unghie assumono un colore che tende al blu-viola possono
indicare la presenza di problemi cardiocircolatori. Se la circolazione del sangue non avviene in
maniera corretta infatti, i tessuti non sono ben ossigenati e assumono un colore blu, ben evidente
nelle unghie.
4.
Macchioline bianche sulle unghie: Le macchie bianche sono bolle d’aria presenti tra le
lamine ungueali. Sono dovute a microtraumi a carico della matrice dell’unghia, ovvero il tessuto
deputato alla produzione della lamina ungueale. Le macchioline bianche possono essere spia di una
patologia della pelle, come psoriasi e dermatite atopica, soprattutto se si presentano su tutte (o
quasi) le unghie.
5. Macchioline scure sulle unghie: La presenza di piccole macchie scure sulle unghie è dovuta a
emorragie sotto la lamina, spesso in seguito a un trauma. Questo tipo di macchiolina tende a regredire
spontaneamente e in breve tempo, qualora non accada potrebbe trattarsi di un neo benigno o di un
melanoma, ed è bene consultare il dermatologo.
6. Righe verticali sulle unghie: La presenza di righe verticali e parallele sulla superficie delle unghie,
dalla profondità variabile, può essere legata al naturale processo di invecchiamento oppure alla
presenza di eczemi cronici.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 950
7. Avvallamenti sulle unghie: La comparsa di solchi orizzontali sulle unghie – chiamati linee di
Beau – possono essere dovuti a un trauma. Se gli avvallamenti sono presenti su tutte le unghie
possono segnalare un’anemia, come accade nelle emorragie acute.
8. Unghie bianche e brune: La presenza di zone bianche e zone brune sull’unghia può indicare la
presenza di un fungo (si parla di onicomicosi).
Per evitare che l’infezione si estenda anche ad altre unghie è bene intervenire tempestivamente,
consultando il dermatologo. Potrebbero rendersi necessarie creme o lacche antimicotiche e la
somministrazione di antimicotici per via orale.
9. Unghie bianche e rosa: Unghie bianche che presentano una striscia rosa nella parte finale
possono essere spia di una cirrosi epatica.
10. Unghie a cucchiaio: La coilonichia, ovvero quando le unghie appaiono scavate al centro a forma
di cucchiaio, può segnalare una carenza di ferro e quindi un’anemia.
Le unghie a cucchiaio possono essere dovute anche a problemi alla tiroide o essere conseguenti a
traumi professionali.
11. Unghie a vetrino di orologio. Anche detta ippocratismo digitale, questa anomalia coinvolge
tutte le unghie che si presentano convesse, proprio come un vetrino di un orologio, e vanno a
ricoprire la punta dei polpastrelli.
Può manifestarsi in caso di patologie dell’apparato respiratorio, del fegato e dell’intestino e in
coloro che abusano di alcol o che sono forti fumatori.
12. Unghie a ditale: Le unghie a ditale presentano piccole depressioni a forma di cupola sulla
superficie. È un’anomalia tipica di patologie della pelle, come psoriasi, alopecia areata e allergia
da contatto.
13. Unghie a grotta: L’unghia in questo caso tende a crescere verso l’alto con conseguente
ispessimento della sua estremità , dovuta alla formazione di una cavità sottostante (detta grotta)
che si riempie di materiale corneo.
Questa anomalia può essere legata a una disfunzione della tiroide o alla psoriasi; se colpisce le
unghie dei piedi invece, la causa può risiedere in scarpe troppo strette che danno vita a traumi
continui.
14. Unghie ondulate: La presenza di piccole creste sulla superficie delle unghie può essere dovuta a
manicure troppo aggressive, che tendono a danneggiare la matrice delle unghie.
15. Unghie spesse: Se l’unghia si ispessisce al punto da assomigliare a un artiglio, si parla di
onigrifosi. Questa anomalia è legata all’invecchiamento del compartimento vascolare delle unghie
e infatti è in genere caratteristica delle persone anziane.
Può però anche derivare dall’uso di scarpe dalla punta troppo stretta.
16. Distaccamento delle unghie. Il distaccamento di una o più lamine ungueali può derivare da
un’intossicazione da farmaci o dalla presenza della sindrome di Reynaud, una malattia in cui si ha
un’interruzione temporanea dell’afflusso si sangue alle dita delle mani.
17. Dolore alle unghie: Se si avverte dolore quando si preme un’unghia, è possibile vi sia un glomo,
una formazione vascolare del letto ungueale. È necessario consultare il dermatologo per
asportarlo.
18. Unghie incarnite. L’unghia si incarnisce quando la parte laterale dell’unghia penetra nel derma e
non scorre in avanti. Questo genera una serie di infezioni molto dolorose e la formazione di noduli
reattivi.
Le unghie incarnite sono spesso dovute alla forma del piede, ma l’obesità e l’uso di calzari rigidi
possono favorirne la comparsa. Questo disturbo va trattato tempestivamente.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 950
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA
I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE
POPOLAZIONI COLPITE
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma
Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo
Terremoto Centro Italia 2016†finalizzato a sostenere le attività di solidarietà .
Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal
terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito
le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà .
I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto
Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito
Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli
Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687
BCPTITNN
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno (Vedi Sito)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di
assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 950
ORDINE: CONVEGNO Lunedì 26 Settembre, 2016
Si porta a conoscenza che lunedì 26 Settembre, ore 17.00 Hotel Royal Continental –
Napoli, convegno su “Regioni in Piano di Rientro: Verso una Nuova Governanceâ€
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 950
CONVENZIONI:
Servizi e Agevolazioni per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a
tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del
Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino
Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente una doppia finalità :
1. Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti,
nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
2. Conferisce all’Ente convenzionato un accreditamento che può
tramutarsi in vantaggi economici nei confronti di un target di
clientela altamente prestigioso e selezionato.
Le imprese ammesse alla Convenzione sono indicate in una apposita Sezione del Portale Istituzionale
dell’Ordine (Home page, News; vedi foto)
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. Di seguito le
aziende già convenzionate