Anno IV – Numero 953
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:iniziative
terremoto
2. ORDINE: Convegno
3. Ordine: Convenzioni
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Contro i calcoli renali
lʼ arma migliore è il sesso:
merito degli ormoni del
piacere
5. Un chip che funziona
come un fegato umano
per la diagnosi precoce
6. OK
dell’Europa
al
Cabozantinib
per
il
carcinoma renale avanzato
7. Il piede, «casa» per 200
tipi di funghi
Prevenzione e Salute
8. Lo sai che il dolore sopra
e sotto gli occhi può essere
sinusite?
9. Per avere una mente
giovane
anche
da vecchi bisogna fare
sport a 50 anni
Meteo Napoli
Venerdì 23 Settembre
ï‚· Variabile
Minima: 18°C
Massima: 24°C
Umidità :
Mattina = 54%
Pomeriggio =50%
Venerdì 23 Settembre 2016, S. Pio da Pietralcina
Proverbio di oggi….……..
Quann’ ‘o mellone jesce russo, ognuno ne vo’ ‘na fella
Contro i calcoli renali lʼarma migliore è il
sesso: merito degli ormoni del piacere
Lo rivela uno studio: tre rapporti a settimana favoriscono negli
uomini lʼespulsione spontanea dei "sassolini" grazie alla secrezione
di endorfine
Fare l'amore tre volte a settimana potrebbe alleviare
il problema dei calcoli renali meglio dei farmaci.
A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla
rivista Urology.
Gli esperti sostengono che il movimento durante l'attività sessuale e la
secrezione di endorfine, i cosiddetti "ormoni del piacere", facilitino
l'espulsione spontanea dei "sassolini" in pazienti maschi maggiorenni con
colica renale o diagnosi di calcolo ureterale.
I TEST - Lo studio ha coinvolto 90 uomini, suddivisi in tre gruppi ed
esaminati per quattro settimane.
 I° campione è stato indicato di avere 3 rapporti sessuali a settimana,
 II° campione: somministrato farmaco alfa-litico per l'ipertrofia prostatica.
 I restanti volontari erano raggruppati nel campione di controllo.
RISULTATI: osservato che il 93,5% dei pazienti del I° gruppo, l'81% del II° e il
78% del terzo avevano espulso spontaneamente i calcoli.
La spiegazione dell'esperto - Il movimento meccanico del rapporto sessuale
e l'azione miorilassante delle endorfine rilasciate durante l'orgasmo, invece
"potrebbero essere alla base di una più semplice e rapida espulsione dei
piccoli calcoli posizionati nel tratto finale dell'uretere".
NON SOLO SESSO - "Il normale approccio terapeutico alla colica renale
causata da calcoli di dimensioni inferiori ai 6 mm prevede la
somministrazione di alfabloccanti, uniti all'assunzione abbondante di
acqua, agli antispastici e al suggerimento di camminare, correre, saltellare,
compatibilmente con le condizioni di salute del paziente". "Se dopo 4
settimane il calcolo non viene espulso, è necessario intervenire
chirurgicamente per ridurre il rischio di esclusione funzionale del rene".
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 953
SCIENZA E SALUTE
UN CHIP CHE FUNZIONA COME UN FEGATO UMANO
PER LA DIAGNOSI PRECOCE
È targata Università Campus Bio-Medico di Roma una piattaforma 3D in grado di
'funzionare’ come un organo umano vero. Sarà possibile indagare l'origine della steatosi
epatica non alcolica, una delle malattie del epatiche più diffuse
L’annuncio arriva da uno studio
dell’Università Campus Bio-Medico di
Roma, pubblicato sulla rivista
scientifica Plos One.
Biomarcatori per la diagnosi precoce. La malattia del fegato grasso è la
steatosi epatica non alcolica che attualmente può essere diagnosticata con
precisione solo attraverso la biopsia epatica, un esame invasivo e costoso, consistente in un prelievo
di tessuto epatico da sottoporre a esame istologico, o tramite ultrasonografia, test di screening che
presenta però limiti in termini di sensibilità e specificità .
Questo studio, apre ora la strada
 all'individuazione di possibili biomarcatori per la diagnosi precoce e non invasiva della
steatosi epatica mediante il prelievo ematico.
Una possibilità inedita, che permetterebbe di somministrare terapie tempestive e mirate per la cura di
una sindrome che oltre ad essere legata a fattori come l’obesità , il diabete e la dislipidemia, è
accentuata da stili di vita non adeguati e dall’inquinamento ambientale, ma sembra presentare anche
basi genetiche ed epigenetiche.
Che COS’È la NAFLD (Non-Alcoholic Fatty Liver Disease) o Steatosi Epatica NON alcolica: è una
patologia che colpisce in maniera indiscriminata sia adulti che bambini nella maggior parte dei gruppi
etnici e ha un tasso di incidenza tra il 10 e il 25% della popolazione globale, in aumento negli ultimi
anni soprattutto per la crescita dei soggetti obesi.
È la patologia cronica a carico del fegato più diffusa nei Paesi industrializzati.
In Italia, secondo dati recenti, ne soffre circa il 25% della popolazione. Si tratta di una malattia che può
rappresentare un fattore predisponente di patologie epatiche più gravi, quali la steatoepatite,
caratterizzata da infiammazione e necrosi del fegato, e può condurre successivamente
alla fibrosi e cirrosi epatica. Il 5-10% dei pazienti con cirrosi del fegato sviluppano l’epatocarcinoma,
terza causa di morte per cancro nel mondo
Un 'chip' che funziona come il fegato. La nuova frontiera verso i biomarcatori è ora possibile
grazie allo sviluppo di una particolare piattaforma di studio tridimensionale (3D), consistente in un chip
con microfluidi in cui coltivare cellule epatiche da sottoporre ad accumulo di lipidi. In questo modo, i
ricercatori hanno ricreato un modello il più possibile vicino a ciò che avviene nel fegato umano.
Questo elemento, fa in modo che l’ambiente simulato sia molto simile alle condizioni che si
presentano nel fegato e superi di gran lunga l’attuale tecnologia di coltura statica in vitro.
Questi nuovi micro-dispositivi, si sono rivelati adatti a simulare una condizione cronica come quella
della steatosi epatica non alcolica nel fegato dell’essere umano, poiché consentono sperimentazioni
più lunghe, la riduzione delle variabili da valutare, un controllo migliore delle condizioni sperimentali e
il contenimento dei costi: requisiti impossibili da ottenere con la sperimentazione animale.
Le prospettive future. “Grazie al sistema tecnologico realizzato nel futuro, i biomarcatori saranno
riconosciuti grazie a una semplice analisi del sangue. Questo porterebbe ad una diagnosi precoce e a
alla possibilità di stabilire una stadiazione accurata della steatosi epatica non alcolicaâ€. (Repubblica)
BASTERÀ un semplice prelievo di
sangue per sapere se e quanto il
nostro fegato è 'GRASSO'
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 953
PREVENZIONE E SALUTE
LO SAI CHE IL DOLORE SOPRA E SOTTO GLI OCCHI PUÃ’
ESSERE SINUSITE?
Non solo il dolore sopra gli occhi a livello del sopracciglio (sovra orbitario) o sotto
gli occhi cioè vicino agli zigomi (sotto orbitario) ma anche
alla radice del naso, a livello frontale o al vertice della testa
possono riferirsi a sinusite, meglio nota tra gli esperti come
rinosinusite.
Oltre a occhi doloranti, congestione nasale, produzione di muco
(rinorrea), modificazione dell’olfatto e talvolta del gusto, e dolori
facciali, non devono essere trascurati fra i sintomi di sinusite, anche
se meno frequenti, tosse, febbre, ovattamento auricolare e alitosi –
spiega il dottor Luca Malzezzi, Otorinolaringoiatra dell’ospedale
Humanitas. – Esiste inoltre una correlazione fra sinusite e altre patologie, le più frequenti sono la
sensibilizzazione allergica o asma. Per questo motivo la sinusite non è una patologia che insorge nel
solo periodo invernale, ma può limitarci, con i suoi sintomi, per tutto l’anno.
In alcuni casi la sinusite può comparire con dolore facciale improvviso a seguito di variazioni di
pressione atmosferica come può accadere durante l’atterraggio in aereo, simile a quello che ognuno di
noi ha provato una volta nella vita a carico delle orecchie, e che ci porta a considerare i frequent flyer
con questo problema fra i candidati a chirurgia endoscopica rinosinusale.
Non esiste una vera e propria prevenzione della sinusite che nelle forme croniche significa soprattutto
evitare le complicanze polmonari: comunque, evitare di esporsi al freddo dopo aver fatto il bagno o
attività in acqua come il nuoto può evitare l’insorgenza di sinusite.
Inoltre, in caso di sinusite sono consigliati lavaggi nasali e utilizzo di spray steroidei, anche per lunghi
periodi nell’anno, oltre ad antibiotici e antinfiammatori soprattutto durante le fasi acute in inverno.
(Salute, Humanitas)
OK dell’Europa al CABOZANTINIB
per il CARCINOMA RENALE avanzato
Via libera della Commissione Europea per l'approvazione di cabozantinib compresse per il
trattamento del carcinoma renale avanzato in pazienti che
hanno ricevuto una precedente terapia anti-angiogenica.
Cabozantinib è generalmente classificato come MET/VEGFR inibitore.
In realtà la sua natura è più complessa e può spiegare il
comportamento davvero unico di questo farmaco. Cabozantinib è
infatti un MET, RET, VEGFR, KIT, FLT e AXL inibitore. Nel corso di uno
studio clinico di fase 3 condotto su pazienti affetti da carcinoma renale
in stadio avanzato, il farmaco ha evidenziato miglioramenti clinicamente significativi in tutti e tre i
parametri chiave di efficacia:
 sopravvivenza globale, progressione libera da malattia e tasso di risposta obiettiva.
Nello studio clinico sopracitato che ha valutato cabozantinib versus everolimus (standard terapeutico),
cabozantinib ha dimostrato una riduzione del 42% del tasso di progressione di malattia ed il 34% del
tasso di morte, con una PFS (progressione libera da malattia) mediana di 7,4 mesi versus 3,8 mesi con
everolimus. (Salute, Adnkronos)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 953
PREVENZIONE E SALUTE
PER AVERE UNA MENTE GIOVANE ANCHE
DA VECCHI BISOGNA FARE SPORT A 50 ANNI
A parità di fattori che entrano in gioco nell’invecchiamento del cervello, gli
individui fisicamente attivi nella mezza età presentavano un rischio ridotto di
declino cognitivo
Per assicurarsi un CERVELLO GIOVANE in età anziana
bisogna fare sport quando si è nella mezza etÃ
: lo dimostra un ampio studio finlandese durata oltre 25 anni, che ha
coinvolto 3.050 coppie di gemelli, pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease.
UNO STRUMENTO DI PREVENZIONE
È emerso che, a parità di tutti i fattori che possono entrare in gioco nell’invecchiamento del cervello
(malattie croniche come ipertensione o diabete, obesità , vizio del fumo o dell’alcol) e
indipendentemente da sesso e livello di istruzione, gli individui che erano fisicamente attivi nella
mezza età (svolgendo un’attività fisica moderatamente intensa), da anziani presentavano un rischio
ridotto di declino cognitivo.
In particolare, quando gli autori hanno confrontato il rischio di deficit cognitivo di un partecipante
rispetto al suo gemello, si è visto che
 chi faceva sport 25 anni prima presentava una mente più giovane del sedentario.
Dunque l’attività fisica costituisce uno strumento di prevenzione importante, con un impatto
potenzialmente notevole sull’incidenza della demenza, malattia che ad oggi resta senza una cura.
VANTAGGI DELLO SPORT IN ETÀ MATURA
«Il lavoro conferma quanto risulta da altri studi precedenti riguardo ai benefici dell’attività fisica per il
cervello nell’età matura.
Il movimento agirebbe anche prevenendo i depositi di sostanza amiloide causa dell’Alzheimer
nell’anziano, aumentando la vascolarizzazione cerebrale, potenziando le connessioni sinaptiche e
favorendo la neurogenesi, vale a dire la produzione di nuove cellule nervose.
Per ottenere questo scopo l’attività deve essere continuativa e regolare, almeno tre volte alla
settimana, di intensità almeno moderata e comprendere esercizi sia di tipo aerobico che di
mantenimento e sviluppo della forza». (Salute, Corriere)
PERCHÉ SI DICE 'INFINOCCHIARE'?
Il verbo infinocchiare si utilizza come sinonimo di raggirare, imbrogliare,
ingannare.
Il termine deriva chiaramente da finocchio, ma per quale motivo ha assunto nel
tempo questo significato?
Il motivo va ricercato in una peculiarità del finocchio: se consumato crudo, la sua
aromaticità è in grado di alterare i sapori. In particolar modo maschera il sentore di aceto che può
assumere il vino se è di scarsa qualità o è mal conservato. Proprio per questo motivo gli osti di una
volta, per rifilare vino inacidito agli avventori del proprio locale, servivano antipasti a base di
finocchio. In questo modo i clienti, con la bocca alterata dal gusto del finocchio, non si accorgevano del
bidone che gli veniva rifilato e bevevano senza lamentarsi. Venivano quindi "infinocchiati".
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 953
PREVENZIONE E SALUTE
IL PIEDE, «CASA» PER 200 TIPI DI FUNGHI
Talloni, dita e unghie sarebbero le parti del corpo più ricche in specie fungine che
vivono insieme in un delicato equilibrio
A guardarli così, a occhio nudo, non sembrerebbero così affollati, eppure i
piedi sono la parte del corpo che ospita la maggior varietà di funghi.
Ce ne sarebbero quasi 200 tipi diversi, almeno secondo quanto è stato
pubblicato sull’autorevole rivista Nature da alcuni genetisti e dermatologi.
LO STUDIO - L’esperta di genetica J. Segre ha coordinato una ricerca che
ha coinvolto dieci volontari sani la cui pelle è stata esaminata con l’intento
di valutare con quali e quanti funghi fosse popolata.
Quattordici le zone del corpo che sono state coinvolte nell’indagine:
 petto, fronte, braccia, narici, testa, mani e le diverse parti del piede.
«Grazie all’estesa analisi del materiale genetico dei microrganismi, siamo riusciti a individuare con
precisione le varie specie di funghi che abitano sul corpo e abbiamo visto che
 la zona dei piedi è quella che ne presenta sempre la maggior varietà ».
Ben 80 tipi diversi di funghi abiterebbero sul tallone, 60 popolerebbero le unghie dei piedi mentre tra le
dita degli arti inferiori si anniderebbero altre 40 varietà di questi microrganismi.
Per contro, testa, fronte e petto non arriverebbero a ospitarne neppure dieci specie.
MICROBIOMI IN EQUILIBRIO - Non è notizia nuova che il corpo sia una casa stabile per
microscopici e invisibili ospiti. Batteri e virus albergano costantemente sia al suo interno, basta
pensare alla flora intestinale, sia all’esterno sulla pelle, dove tra l’altro sono presenti in gran varietà a
livello delle braccia.
«Tra i microrganismi i funghi sono i più complicati da far crescere e analizzare in laboratorio ecco
perché ci sono più informazioni sui batteri che popolano il nostro corpo.
Nonostante vi sia una vasta rappresentanza di questi microrganismi, in particolare sui piedi, solo la
metà delle varietà presenti potrebbero essere dannose, specialmente nel caso in cui, per malattia o
indebolimento del sistema immunitario, prendessero il sopravvento su quelle innocue.
Sarebbe infatti una rottura del consueto equilibrio tra le specie fungine a causare infezioni, mentre in
condizioni normali la grande varietà di questi microrganismi contribuirebbe, grazie anche alla
produzioni si sostanze acide, a mantenere il pH giusto per una pelle sana.
CALDO E UMIDO - Ma cosa rende il piede così "accattivante" per i funghi?
Per gli esperti, sarebbe questione di temperatura e umidità .
Le estremità inferiori, racchiuse nelle varie calzature, vivrebbero in ambienti madidi e caratterizzati da
grandi sbalzi termici, condizioni ideali per favorire lo sviluppo di funghi, senza contare poi che i piedi
sono la parte più a contatto con il suolo. Quale sia, però il significato della presenza di quasi 200 tipi di
funghi su tallone e zone limitrofe non è ancora ben chiaro.
«I dati che abbiamo raccolto - potranno servire per meglio comprendere come si sviluppano e come
contrastare le infezioni fungine e perché certe persone sembrano essere più soggette di altre a
contrarle». Questione non da poco, visto che sembra soffrire di patologie della pelle causate da funghi
circa il 60% delle persone sane.
Un modo per proteggersi però c’è, per evitare arrossamenti, desquamazioni e fastidiosi pruriti ai piedi,
tipici di queste infezioni come per es. il cosiddetto piede d’atleta, la regola è quella di:
 calzare scarpe comode e traspiranti,
 utilizzare detergenti che rispettino il pH naturale della pelle
 indossare sempre le ciabatte in ambienti pubblici e negli spogliatoi delle strutture sportive.
(Salute)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 953
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA
I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE
POPOLAZIONI COLPITE
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma
Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo
Terremoto Centro Italia 2016†finalizzato a sostenere le attività di solidarietà .
Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal
terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito
le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà .
I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto
Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito
Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli
Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687
BCPTITNN
CONVENZIONI:
Servizi e Agevolazioni per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a
tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del
Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino
Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità :
Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli
Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
Le imprese ammesse alla
Convenzione sono indicate in
una apposita Sezione del Portale Istituzionale dell’Ordine (Home page, News)
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni.
PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&vi
ew=article&layout=edit&id=1493
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 953
ORDINE: CONVEGNO Lunedì 26 Settembre, 2016
Si porta a conoscenza che lunedì 26 Settembre, ore 17.00 Hotel Royal Continental –
Napoli, convegno su “Regioni in Piano di Rientro: Verso una Nuova Governanceâ€
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 953
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI†:
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
Il progetto ha come finalitÃ
l’utilizzo di farmaci, le cui
confezioni siano integre, ma
anche di presidi medico
chirurgici o integratori e
dispositivi medici non ancora
scaduti
provenienti
da
donazione spontanea da parte
di cittadini.
A lato, l’elenco delle farmacie
che ad oggi hanno aderito al
progetto.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e
compila il form in modo da
avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del
contenitore per la raccolta dei
farmaci.
https://www.ordinefa
rmacistinapoli.it/ord
ineNuovo/news/1097
-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA
23.000 CONFEZIONI
di FARMACI e
DISPOSITIVI Donati ai
seguenti ENTI
ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di
Tonia, Emergency,
UNITALSI Campania,
Stelle in Strada,
Suore della CaritÃ
Madre Teresa di
Calcutta, Ordine di
Malta, Croce Rossa