Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno IV – Numero 959 AVVISO Ordine 1. ORDINE: FAD in farmaDAY 2. ORDINE: Iniz. terremoto 3. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” 4. ORDINE: sussidio per i Colleghi inoccupati Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Pidocchi come i batteri: diventano sempre più resistenti ai trattamenti Prevenzione e Salute 6. “make-up, non rimuoverlo bene fa perdere le ciglia”, vero o falso? 7. Le differenze tra ischemia e infarto 8. Attenti ai graffi dei gatti, il rischio può essere la bartonellosi Meteo Napoli Lunedì 3 Ottobre ï‚· Variabile Minima: 18°C Massima: 24°C Umidità: Mattina = 85% Pomeriggio =76% Lunedì 03 Ottobre 2016, S. Gerardo Proverbio di oggi….…….. Int’ e carcere e int’ ‘e malatie cunosc’ l’amicizia mia “MAKE-UP, NON RIMUOVERLO ADEGUATAMENTE FA PERDERE LE CIGLIA”, VERO O FALSO? Molto di moda il make-up con ciglia finte e multistrati di mascara, quando si tratta di trucco di occhi e ciglia molti credono che non rimuovere adeguatamente il make-up possa far perdere le ciglia. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al professor Antonio Costanzo, direttore dell’Unità di Dermatologia dell’Ospedale Humanitas. “Contrariamente a quanto molti FALSO credono il make-up di occhi e ciglia anche se non adeguatamente rimosso non sembra avere un effetto diretto sulla perdita di ciglia e sopracciglia. Significa che il make-up delle ciglia che rende lo sguardo delle donne così femminile e attraente, se non eccessivamente pesante, potrebbe anche essere rimosso velocemente la sera prima di andare a dormire senza per questo indebolire le ciglia. Tuttavia un make-up particolarmente pesante se non rimosso adeguatamente può indebolirle e renderle meno folte e spesse, oltre a dare seri problemi alla salute dell’occhio – spiega l’esperto. – Anche se le ciglia sembrano essere peli molto resistenti, come per i capelli e l’alopecia androgenetica, anche ciglia e sopracciglia possono essere affette da una particolare forma di alopecia chiamata alopecia areata che può provocare la perdita di ciglia e sopracciglia. Si tratta di una forma autoimmunitaria di perdita di peli e di capelli che, anche se non sempre correlata alla perdita di capelli, spesso si tratta di forme associate tanto che chi perde i capelli spesso tende a perdere anche ciglia e sopracciglia.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 959 SCIENZA E SALUTE LE DIFFERENZE TRA ISCHEMIA E INFARTO Come riconoscere un evento transitorio da un problema più serio e come comportarsi in entrambi i casi. La prima distinzione da fare è se l’ischemia (ovvero la riduzione di ossigeno che arriva al cuore) dura più o meno di 15 minuti. CHE COS’È L’ISCHEMIA CARDIACA L’ischemia cardiaca è una riduzione della quantità di sangue, e quindi di ossigeno, che arriva al cuore, dovuta a un restringimento di un’arteria coronarica. L’ischemia cardiaca può essere transitoria oppure protratta nel tempo e sfociare nell’infarto. La causa principale dell’ischemia cardiaca è l’aterosclerosi, ossia la formazione di placca all’interno dei vasi sanguigni. LE CORONARIE L’ossigeno arriva al cuore trasportato dal sangue attraverso arterie chiamate coronarie. ISCHEMIA MIOCARDICA Quando in una o più di queste arterie si riduce lo spazio in cui passa il sangue oppure il vaso stesso si chiude (a causa di una placca), si verifica l’ischemia miocardica. L’ischemia può essere transitoria oppure protrarsi e sfociare nell’infarto. ROTTURA DELLA PLACCA L’infarto spesso avviene per l’occlusione di una coronaria, evento che di frequente si verifica per la rottura della placca e la conseguente formazione di un coagulo che blocca il flusso sanguigno attraverso l’arteria. La conseguenza è la necrosi (morte) del tessuto cardiaco a valle del blocco. Se l’attacco dura meno di 15 minuti Quando si verifica un’ischemia cardiaca, si possono avere quadri clinici distinti. L’ischemia transitoria (angina pectoris) determina dolore o senso di costrizione al centro del petto che può irradiarsi alle aree circostanti. L’attacco dura in genere meno di 10-15 minuti. Il dolore aumenta con lo sforzo e regredisce con il riposo. L’ischemia transitoria può essere accompagnata da mancanza di fiato (dispnea). Se si sospetta un’ischemia miocardica transitoria occorre consultare il medico, il quale può richiedere l’esecuzione di alcuni esami di primo livello come l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma sotto sforzo. Se questi esami non sono conclusivi, ma permane il dubbio, si possono fare indagini più specifiche come la risonanza magnetica da stress e la Tac coronarica. Se i test sono positivi si esegue la coronarografia che indirizzerà al trattamento più idoneo. Esiste anche un’ischemia silente: non sono presenti sintomi e si riesce a scoprire solo se la si sospetta (per la presenza di fattori di rischio) e si eseguono alcuni esami specifici. È più comune nei diabetici. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Se l’atacco dura più di 15 minuti Anno IV – Numero 959 Se l’ischemia dura più di 15 minuti si ha l’infarto cardiaco: nella maggior parte dei casi si verifica quando si chiude del tutto una coronaria, causando un’ischemia più marcata e duratura. I sintomi sono gli stessi dell’angina pectoris, ma il dolore non è transitorio e in genere è più intenso; con il riposo il dolore non passa. Altri sintomi possibili sono  mancanza di fiato (dispnea),  nausea,  pallore,  intensa sudorazione. In presenza di un dolore al torace che ha le caratteristiche di quello cardiaco e che dura più di 10-20 minuti, bisogna chiamare subito il 118. In ospedale la prima cosa che viene fatta è l’elettrocardiogramma. In contemporanea si eseguono alcuni esami del sangue per dosare sostanze che si liberano dal cuore durante l’infarto e si procede in tempi brevissimi al trattamento. COME SI RICONOSCE IL DOLORE CARDIACO (Causato dall’ischemia) Di solito il tipico dolore causato da un’ischemia cardiaca inizia dietro allo sterno (al petto), opprime come una morsa e tende a irradiarsi soprattutto al braccio sinistro, al collo e all’angolo della mandibola sinistra. DITO O MANO APERTA? Se alla domanda «dove sente il dolore?» la persona indica un punto esatto con il dito, di solito, non c’è da preoccuparsi; se si tocca il petto con la mano aperta è probabile che ci sia un problema cardiaco. POSSIBILI CURE: L’ANGIOPLASTICA In base alla gravità, l’ischemia cardiaca si può trattare con farmaci mirati, con un’angioplastica o con un bypass coronarico. L’angioplastica consiste nella dilatazione della coronaria ostruita tramite un palloncino gonfiabile, seguita dal posizionamento di uno stent, una sorta di rete metallica, o riassorbibile, per mantenere il lume del vaso dilatato. IL BYPASS CORONARICO Il bypass coronarico consiste nello scavalcare il restringimento del vaso coronarico inserendo un condotto vascolare che fa da ponte fra l’aorta e l’arteria coronaria. I condotti usati per l’innesto sono segmenti di vena prelevati dalla gamba dello stesso paziente o, più di recente, condotti arteriosi (per esempio arterie mammarie). (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 959 PREVENZIONE E SALUTE ATTENTI AI GRAFFI DEI GATTI, IL RISCHIO PUÃ’ ESSERE LA BARTONELLOSI Secondo dati americani, sarebbe infetto il 35% dei mici, ma nessun allarmismo: la possibilità di essere contagiati è bassa Chiunque possieda o sia spesso a contatto con i gatti, sa benissimo che a causa della loro natura (a volte meno amichevole di quella di un cane) può capitare di venire graffiati o morsi. In genere non è nulla di grave ma esiste il rischio di contrarre una patologia chiamata bartonellosi. L’invito a fare attenzione – in particolare se ad essere graffiati sono i bambini – arriva dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti (Cdc). Secondo i dati diffusi dai Cdc, il 35% dei gatti sarebbe potenzialmente portatore di questa malattia. Potenzialmente, perché nella maggior parte dei casi il graffio di un micio si risolve in unaferita superficiale, mentre in altri si infetta localmente e si cura con l’assunzione di antibiotici. Raramente la ferita è così grave da dover applicare dei punti di sutura e raramente si contrae la bartonellosi: gli stessi Cdc americani hanno infatti sottolineato che i rischi di contagio sono bassi. Secondo i dati Usa, ogni anno vengono colpite da bartonellosi circa 12.000 persone, di cui la maggior parte sono bambini tra i 5 e i 9 anni, probabilmente perché più portati a giocare con i gatti. Questa patologia è veicolata dal batterio della bartonella, che entra nella cute delle persone attraverso il graffio del felino. Ma quali sono i gatti “a rischio”? Le Cure Essendo trasmessa dalle pulci, più il gatto è randagio e poco pulito, più è plausibile che sia portatore della patologia. Di conseguenza, l’utilizzo di adeguati trattamenti contro le pulci annulla le possibilità che il gatto diventi portatore della malattia. Come fare a capire se il gatto è affetto da bartonellosi? Nella maggior parte dei casi è impossibile, perché nei mici la patologia è asintomatica: il batterio entra nel loro sangue e resta latente per mesi. Quando si manifesta, invece, l’infezione ha su di loro lo stesso effetto che ha sull’uomo:  febbre, dolori muscolari, ingrossamento dei linfonodi. Nei casi più gravi, però, l’infezione può arrivare anche al cervello e al cuore. Se da un lato è bene non creare allarmismo, dall’altro è opportuno adottare delle semplici precauzioni. Per esempio, l’utilizzo di prodotti antipulci sul gatto per tutto l’anno (anche in inverno!) ed evitare contatti troppo stretti con gatti randagi o gatti che comunque potrebbero essere infestati da pulci. Oltre alla pulizia del micio, è importante anche l’igiene personale: lavarsi sempre le mani dopo aver accarezzato un gatto è buona abitudine, da insegnare anche ai bambini. Per il resto, godetevi il vostro micio, perché i benefici nell’avere in casa un animale domestico, cane o gatto che sia, sono tanti, sia psicologici che fisici. (OK, salute e benessere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 959 PIDOCCHI COME I BATTERI: DIVENTANO SEMPRE PIÙ RESISTENTI AI TRATTAMENTI Occorre affidarsi ai farmaci se si vuole vincere la lotta contro i parassiti: non esistono prove che i rimedi casalinghi come maionese o olio d’oliva possano avere effetti Se i “superbatteri” stanno seriamente preoccupando il mondo scientifico, visto che non rispondono più agli antibiotici che fino a qualche anno riuscivano ad eliminarli, all’orizzonte si annuncia una nuova guerra che, più che i ricercatori, potrebbe coinvolgere mamme e papà. È quella contro i pidocchi, visto che anche questi parassiti stanno diventando sempre meno sensibili ai farmaci che li combattono. A lanciare l’allarme è una ricerca condotta negli Stati Uniti da e pubblicata sulla rivista Paediatric Dermatology parlano chiaramente di superlice, ovvero di “superpidocchi” capaci di continuare a riprodursi alla faccia di trattamenti. I farmaci disponibili : Le sorprese non mancano: se nelle prime ricerche principi attivi come le piretrine e la permetrina riuscivano quasi infallibilmente a debellare i pruriginosi ospiti del cuoio capelluto, negli ultimi studi valutati il loro effetto positivo sarebbe osservabile in circa un caso su quattro, anche se impiegati in combinazione. Per fortuna, fanno rilevare gli esperti d’oltreoceano, esistono altri composti farmacologici in grado di vincere le resistenze dei parassiti. Insomma: anche se siamo ancora a livelli di attenzione e non di allarme, quello dei “superlice” è un problema che negli Usa viene valutato e che richiede sempre più l’intervento del medico e di farmaci da prescrizione. «Il tasso di fallimenti dei prodotti come quelli sopracitati appare cresciuto drammaticamente in diverse aree degli Stati Uniti. Questo porta a un aumento dei costi e delle giornate perdute a scuola o sul lavoro, oltre che della frustrazione nei nostri pazienti» Un’infezione «democratica» I bambini, si sa, vanno più soggetti a queste infestazioni, probabilmente perché i loro capelli sono più fini di quelli degli adulti. Non bisogna però pensare che i rischi siano legati all’igiene. L’infezione da pidocchi è infatti estremamente democratica e interessa tutte le classi sociali. L’unica curiosità, sempre pensando agli Stati Uniti, viene dal fatto che per ragioni totalmente sconosciute i pidocchi paiono avere una sorta di idiosincrasia per i capelli dei bambini di colore, che solo raramente diventano sede della loro riproduzione. Di certo, sempre secondo gli esperti, occorre comunque affidarsi ai farmaci se si vuol vincere la resistenza degli sgraditi ospiti: non esistono prove che i rimedi casalinghi come maionese o olio d’oliva possano avere un qualche effetto sui parassiti. Insomma: per combattere i pidocchi e il conseguente prurito occorrono tempo e le cure giuste. Per impostare la terapia mirata occorre individuare le lendini (una sorta di “uova” dei parassiti) che in qualche modo ricordano la forfora. Tuttavia c’è un elemento che consente di riconoscerle senza difficoltà: se si scuotono leggermente i capelli in cui si trovano le sottilissime scaglie biancastre, quando si tratta di forfora queste scivolano via senza difficoltà, mentre rimangono tenacemente attaccate ai capelli se si tratta di lendini di parassita. Come bisogna procedere: Sul fronte dei consigli pratici, oltre alle cure, occorre ricordare che i pidocchi non “saltano” da una persona all’altra. L’importante è eliminare tutte le lendini, meglio utilizzando un pettine a dentini fitti. Pettini e spazzole debbono poi essere lavati con preparati antiparassitari per ridurre il rischio di ricadute. Allo stesso modo occorre lavare a 60 gradi in lavatrice lenzuola, federe e asciugamani; ogni vestito entrato in contatto con i capelli in cui è stato presente il parassita va lavato a secco. (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” : Progetto per contrastare la povertà sanitaria. Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini. A lato, l’elenco delle farmacie che ad oggi hanno aderito al progetto. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefa rmacistinapoli.it/ord ineNuovo/news/1097 -un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA 23.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa Anno IV – Numero 959 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 959 CONVENZIONI: Servizi e Agevolazioni per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; Le imprese ammesse alla Convenzione sono indicate in una apposita Sezione del Portale Istituzionale dell’Ordine (Home page, News) L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article&layout=edit&id=1493 ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 959 SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY Modulo 1/A 1/B 1/C 2/A 2/B 2/C 3/A 3/B 3/C 3/D 3/E 4/A 4/B 5/A 5/B 6/A 6/B TITOLO Data Malattie Croniche 1 Malattie Croniche 2 Malattie Croniche 3 QUESTIONARO n.1 Cambiamento 1 Cambiamento 2 Cambiamento 3 QUESTIONARO n.2 Sindrome Metabolica 1 Sindrome Metabolica 2 Sindrome Metabolica 3 Sindrome Metabolica 4 Sindrome Metabolica 5 QUESTIONARO n.3 26-set 27-set 28-set 28-set 29-set 30-set 03-ott 03-ott 04-ott 05-ott 06-ott 07-ott 10-ott 10-ott Ipertensione 1 Ipertensione 2 Diabete 1 Diabete 2 Obesità 1 Obesità 2 11-ott 12-ott 13-ott 14-ott 17-ott 18-ott N. Modulo 1 2 3 6/C 6/D 6/E 6/F 6/G 6/H 6/I 6/L Obesità 3 Obesità 4 Obesità 5 Obesità 6 Obesità 7 Obesità 8 Obesità 9 Obesità 10 QUESTIONARO n. 4 7/A 7/B 8/A 8/B 8/C 8/D 8/E 9/A 9/B Dieta Mediterranea 1 Dieta Mediterranea 2 Dieta Paradosso Francese Prova Costume Mangiare Colorato Km Zero Caffè Ricette QUESTIONARIO n.5 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 TITOLO Data N. 19-ott 20-ott 21-ott 24-ott 25-ott 26-ott 27-ott 28-ott 28-ott 18 19 20 21 22 23 24 25 31-ott 01-nov 02-nov 03-nov 04-nov 07-nov 08-nov 09-nov 10-nov 10-nov 26 27 28 29 30 31 32 33 34 TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI COLPITE L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo Terremoto Centro Italia 2016” finalizzato a sostenere le attività di solidarietà. Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà. I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687 BCPTITNN PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 959 Modulo 2/C: La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE IL CAMBIAMENTO COMPORTAMENTALE - 3 Uno dei principali rischi che si possono incontrare nel cambiamento comportamentale è la DISSONANZA COGNITIVA. Questa si manifesta come scusa creata dal soggetto, spesso contro sé stesso, per evitare il cambiamento. Una storia realmente accaduta all’interno di una setta americana dimostra questo fenomeno in maniera chiara. Vediamolo insieme “La dissonanza cognitiva non sempre è così facilmente riducibile. Un esempio viene fornito dallo studio su una setta che aspettava la fine del mondo. La fondatrice della setta annunciò di aver ricevuto un messaggio dai "Guardiani" dello spazio profondo. Un certo giorno ci sarebbe stata un'inondazione enorme. Si sarebbero salvati solamente i veri fedeli, che sarebbero stati raccolti a mezzanotte del giorno prefissato da dischi volanti (la tecnologia è avanzata considerevolmente dai giorni dell'Arca di Noè). Il Giorno del Giudizio i membri della setta si riunirono in attesa del cataclisma annunciato. L'orario previsto per l'arrivo del disco volante arrivò e passò, la tensione cresceva con il passare delle ore. Alla fine la leader della setta ricevette un altro messaggio: Il mondo era salvo come premio alla fiducia dei fedeli. Ci furono scoppi di gioia, e i credenti diventarono più fedeli che mai (Festinger, Riecken and chachter, 1956). Visto il fallimento di una profezia così precisa, ci si sarebbe aspettati l'opposto. Una contraddizione di un evento preannunciato dovrebbe presumibilmente portare all'abbandono delle credenze che hanno condotto a quella previsione. Ma la teoria della dissonanza cognitiva dice altrimenti. Con l'abbandono della convinzione che ci fossero i Guardiani, la persona che una volta l'aveva creduto avrebbe dovuto accettare una dissonanza dolorosa tra lo scetticismo attuale e le sue precedenti credenze e azioni. La sua precedente fede sarebbe ora apparsa estremamente sciocca. Alcuni membri della setta erano andati così lontano da perdere il lavoro e spendere tutti i loro risparmi; senza la fede nei Guardiani azioni del genere avrebbero in retrospettiva perso tutto il loro significato. Alla luce dei nuovi eventi, la dissonanza sarebbe stata insopportabile. Fu ridotta di significato con il credere nel nuovo messaggio che sosteneva la convinzione originale. Dal momento che altri membri della setta lo accettarono senza indugio, la ASPETTANDO IL GRANDE COCOMERO convinzione venne addirittura rafforzata. Ora potevano pensare a se stessi non come a dei matti, ma come a risoluti e leali membri di una banda piccola e coraggiosa la cui fede aveva salvato il mondo.” La dissonanza cognitiva, in pratica, è quel fenomeno per cui il fumatore che ha deciso di smettere dopo due o tre giorni ricomincia perché, visto le condizioni di inquinamento del pianeta, il fumo è il male minore! Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. www.ecm-corsi.it

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