Anno IV – Numero 968
Venerdì 14 Ottobre 2016, S. Callisto
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
farmaDAY
2. ORDINE:
FAD
in
Proverbio di oggi….……..
‘A cuntentezza vene da ‘o core.
Concorso
straordinario
3. ORDINE: Un
per Tutti
Farmaco
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. l'alcol
è
implicato
nell'insorgenza
di sette tumori
5. Tumori, sperimentato
un farmaco che "scioglie"
il cancro ai polmoni
senza chemioterapia
Prevenzione e
Salute
6. Correre fa bene al
cervello, la "sgambata"
attiva una sostanza che
ripara i neuroni
7. Allergia
agli
acari?
metti i peluche dei
bambini in freezer
Meteo Napoli
Venerdì 14 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 14°C
Massima: 24°C
Umidità :
Mattina = 60
Pomeriggio =44%
CORRERE FA BENE AL CERVELLO,
LA "SGAMBATA" ATTIVA UNA SOSTANZA
CHE RIPARA I NEURONI
Il "merito" è del cosiddetto fattore di crescita VGF
Lo sforzo fisico legato alla corsa innesca la
produzione di una molecola capace di
riparare danni al cervello, il
cosiddetto fattore di crescita VGF.
Ad affermarlo è uno studio pubblicato
dalla rivista Cell Reports.
I test sono stati effettuati su animali con deficit di sviluppo del cervelletto:
 gli esemplari che dedicavano parte della loro giornata a correre sulla
ruota, la loro longevità aumentava raggiungendo o superando
l'aspettativa di vita standard degli individui sani.
La "riparazione" da parte del fattore di crescita VGF avviene al livello del
materiale isolante dei nervi, la cosiddetta guaina mielinica.
Gli esperti hanno inoltre osservato che l'aumento di concentrazione della
molecola, indotto dalla corsa, persiste fin tanto che l'animale continua a
correre sulla ruota.
Il “Riparatore†di cellule nervose
- Come controprova del fatto che
sia proprio VGF a "riparare" il
cervello degli animali, i ricercatori hanno iniettato il fattore di crescita in altri
esemplari con le stesse anomalie del cervelletto, ai quali però non viene
consentito di correre. Il risultato?
Anche il secondo gruppo trae i medesimi benefici del primo e i danni neurali
risultano altrettanto "sanati".
(Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 968
SCIENZA E SALUTE
L'ALCOL È IMPLICATO NELL'INSORGENZA
DI SETTE TUMORI
Una revisione dei principali studi conferma una relazione tra consumo di alcol e
insorgenza di sette tumori
Non è solo questione di ebbrezza.
Limitare il consumo di bevande alcoliche mette
al riparo dal rischio di sviluppare un tumore.
Secondo un recente studio dell'Università di Otago, in Nuova Zelanda, uscito sulle pagine di Addiction,
 l’abuso di bevande dal tasso alcolico, potrebbe infatti accendere la miccia di ben sette forme
di neoplasie.
Tuttavia il rispetto o la riduzione delle soglie alcoliche raccomandate da recenti linee guida inglesi,
indurrebbero un effetto decrescente sulle probabilità di rischio indotto.
– La relazione di causa ed effetto tra i due fattori sarebbe molto
ALCOOL e (sette) TUMORI
stretta. Almeno stando ai risultati di una vasta metanalisi, attuata
da un gruppo di ricercatori neozelandesi estratti dal database di Medline e/o dagli archivi dell’Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro.
Il riesame del materiale scientifico avrebbe così permesso di arrivare a definire che:
l’alcol, in forti quantità e assunto in maniera costante, può essere ritenuto tra i responsabili di
alcune forme di tumore tra le più frequenti e diffuse.
La cui azione negativa non si limiterebbe soltanto a neoplasie del distretto cervico-facciale, quali
l’orofaringe, la laringe, fino all’esofago e al fegato, ma influenzerebbe anche l’insorgenza di tumori in
apparenza senza alcun rapporto diretto con l’alcool.
Ovvero tumori del colon, del retto e del seno.
«Non è possibile stabilire – precisa la ricercatrice – un livello soglia che azzeri il pericolo di ammalarsi,
mentre è chiaro che il rischio di malattia aumenta in proporzione al quantitativo di alcool assunto».
RISCHIO REVERSIBILE - Nonostante le prospettive poco confortanti, una buona notizia c’è.
«Vi è evidenza – che l’astensione dall’alcool contribuisce a ridurre sensibilmente il rischio di malattia,
specie per i tumori alla laringe, faringe e al fegato».
Un dato da non sottovalutare, anche in funzione delle ultime stime che attestano solo nel 2012
all’incirca circa mezzo milione di morti per tumore indotto dall’alcool, pari cioè al 5,8% dei decessi per
cancro in tutto il mondo.
Un trend che può essere frenato, e nelle migliori delle ipotesi arrestato, con la correzione di una
semplice abitudine alcolica.
(Fondazione Veronesi)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 968
SCIENZA E SALUTE
TUMORI, SPERIMENTATO un FARMACO che "SCIOGLIE"
il CANCRO ai POLMONI SENZA CHEMIOTERAPIA
I test sono stati condotti con successo in Australia. Il medicinale veniva già utilizzato nel
trattamento del melanoma
Un gruppo di ricercatori australiani ha sperimentato con successo un
farmaco che "scioglie" il cancro ai polmoni senza dover ricorrere alla
chemioterapia.
Il medicinale, già usato per il trattamento del melanoma,
"permetterà ai malati di cancro ai polmoni di vivere più a lungo e
meglio", ha detto l'oncologa Rina Hui, coordinatrice dello studio.
Dai test è emerso che il farmaco, dopo 12 mesi, ha fermato la diffusione del tumore in quasi metà dei
pazienti esaminati, dimostrandosi tre volte più efficace della chemioterapia.
Il rimedio, che contiene il principio attivo PEMBROLIZUMAB, discioglie letteralmente le cellule
cancerose nei polmoni", ha spiegato Hui aggiungendo:
"Possiamo segnare una svolta nella maniera di trattare il cancro ai polmoni, il più letale al mondo,
offrendo nuove speranze ai pazienti".
- La sperimentazione australiana si inserisce nell'ambito
Missione: individuare e distruggere di uno studio globale sul cancro ai polmoni e il farmaco
le cellule “CATTIVEâ€
Keytruda condotto su pazienti il cui cancro aveva
raggiunto anche altri organi.
Tutti i soggetti presi in esame avevano inoltre alti livelli di un marcatore che indica come le cellule
cancerose si "travestono" da cellule sane. Il medicinale antitumorale ha annullato proprio questo
"camuffamento", permettendo al sistema immunitario di cercare e attaccare le cellule maligne.
- "Questo farmaco ha dimostrato che i soggetti con
cancro ai polmoni in stadio avanzato e con un marker
specifico hanno una probabilità del 70% di vivere oltre 12 mesi senza bisogno di trattamento di
chemioterapia", ha sottolineato Hui.
"Normalmente il paziente è trattato con chemioterapia, ma se anche il trattamento risponde, il
beneficio non dura.
Il vantaggio del nuovo medicinale è invece che i pazienti che rispondono positivamente ne continuano
a beneficiare a lungo". (salute, Tgcom24)
CURIOSITA’
CRESCE LA SPERANZA DI VITA
Perché al CINEMA si usa mangiare i POP-CORN?
Pop corn come cervello.
L’usanza di sgranocchiare pop-corn al cinema risale al tempo della Grande Depressione americana:
grazie alla facilità nella preparazione e al basso costo, il “mais scoppiatoâ€
(traduzione di pop-corn) era uno dei cibi preferiti dagli spettatori.
L’abbinamento cinema e pop-corn divenne rapidamente un’abitudine:
nel 1947, l’85% dei cinema americani aveva la macchina per prepararli, mentre
due spettatori su tre li sgranocchiavano anche davanti alla televisione almeno
quattro sere alla settimana.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 968
PREVENZIONE E SALUTE
ALLERGIA AGLI ACARI?
METTI I PELUCHE DEI BAMBINI IN FREEZER
“Sterilizzare†i peluche lasciandoli una notte in freezer. In questo modo
gli acari scompaiono e il tuo bambino – o chi gli sta intorno –allergico a questi fastidiosi
parassiti respirerà meglio per circa un mese.
È uno dei consigli che la dottoressa Francesca Puggioni,
pneumologa dell’ospedale Humanitas, dà a tutti i genitori
preoccupati per la salute dei propri figli.
Spesso, infatti, i maggiori pericoli per l’apparato respiratorio si
nascondono in casa.
L’aria che circola nell’ambiente domestico può scatenare crisi
asmatiche o reazioni allergiche, complici tappezzeria, tende,
animali domestici fino agli impianti di condizionamento (caldo o freddo) che possono nascondere delle
muffe nocive:
«Pensiamo agli impianti di ventilazione.
Questi sistemi hanno dei filtri dove possono accumularsi sostanza tossiche, muffe e allergeni.
E’ fondamentale effettuare una pulizia periodica e utilizzare eventuali filri antipolline», dice la
dottoressa Puggioni.
Ma in che modo? «È fondamentale rivolgersi al medico specialista, l’allergologo o lo pneumologo,
descrivere le nostre giornate, in che tipo di ambienti ci troviamo a vivere.
Lo specialista potrà dunque prescrivere dei test diagnostici per individuare le sostanze incriminate. I
test non sono invasivi, sono a rapida esecuzione, senza rischi o effetti collaterali e coprono oltre il 90%
delle sostanze con cui una persona può entrare in contatto e che possono scatenare reazioni
allergiche alimentari, da contatto o da inalazione. In circa 20 minuti avremo i risultati del test».
DOPO UNA DIAGNOSI DI ALLERGIA COSA FARE PER CONTENERE
L’ESPOSIZIONE A QUESTE SOSTANZE IN CASA?
«Una volta individuata la sostanza che causa allergia non è necessario sconvolgere la propria vita, ad
esempio intensificando la frequenza delle pulizie domestiche o allontanando gli animali domestici.
A volte può essere sufficiente seguire piccoli ma efficaci consigli.
Un esempio? Perché togliere gli orsacchiotti di peluche ai bambini allergici agli acari quando basta
lasciarli una notte in freezer?
In questo modo saranno liberi dagli acari per circa un mese».
«Oppure perché eliminare i cuscini dai divani o le amate librerie?
Possiamo spruzzare degli spray anti-acaro, lasciarli agire per alcune ore e poi tornare a sedersi
comodamente in poltrona.
Anche pensare di dover pulire in maniera “ossessiva†è un errore.
Occorre solo avere l’accorgimento di utilizzare aspirapolvere con filtri Hepa e prendere l’abitudine
di spolverare con panni umidi per essere sicuri di debellare gli acari della polvere dalla nostra
abitazione», conclude la dottoressa Puggioni. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 968
PREVENZIONE E SALUTE
INFLUENZA, AUTORIZZATI I VACCINI:
PER CHI SONO RACCOMANDATI?
Nuova stagione influenzale, nuovo vaccino. A poche settimane dall’avvio della
campagna di vaccinazione l’Aifa ha autorizzato i vaccini influenzali per il 2016-2017.
È partito inoltre il monitoraggio del ministero della Salute sui casi di influenza con la rete dei “medici
sentinellaâ€.
Ma per quali persone è raccomandata la somministrazione del vaccino?
Chi farebbe bene a immunizzarsi contro i virus?
Anche per questa stagione la composizione dei vaccini influenzali è stata
definita sulla scorta delle raccomandazioni dell’Oms e dell’Ema.
Nei nuovi vaccini ci saranno i ceppi virali A/California/7/2009 (H1N1), già presente in quello della
stagione precedente, e due nuove varianti, A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008
(lineaggio B/Victoria).
Per i vaccini quadrivalenti l’Oms raccomanda l’inserimento del virus B/Phuket/3073/2013-like
(lineaggio B/Yamagata).
Il periodo individuato dal ministero della Salute per la campagna di vaccinazione è quello autunnale,
dalla metà di ottobre fino a fine dicembre, a meno di specifiche indicazioni, per via della situazione
climatica e dell’andamento temporale mostrato dalle scorse epidemie influenzali.
IL VACCINO PROTEGGE FINO A 6-8 MESI
Una volta somministrato, il vaccino comincia a spiegare i suoi effetti circa dopo due settimane e
protegge l’organismo per un periodo di 6-8 mesi per poi decrescere, spiega l’Aifa.
Ed è proprio per questo motivo e perché i ceppi virali in circolazione possono mutare, è
necessario vaccinarsi ogni nuova stagione influenzale.
Il ministero ha elencato le categorie per le quali il vaccino è raccomandato per la prevenzione
dell’influenza e, con essa, del rischio di ricovero e complicanze anche letali:
 Donne che all’inizio della stagione influenzale si trovino nel II e III trimestre di gravidanza. L’Oms nel
suo position paper più recente sull’influenza ritiene le donne incinte il più importante dei gruppi a
rischio per loro stesse e per il feto, ricorda l’Aifa;
 Persone con almeno 65 anni di età ;
 Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni con malattie che aumentano il
rischio di complicanze: croniche a carico dell’apparato respiratorio (dall’asma grave alla displasia,
dalla fibrosi cistica alla broncopneumopatia cronico ostruttiva); dell’apparato cardio-circolatorio,
comprese le cardiopatie congenite e acquisite; diabete mellito e altre malattie del metabolismo
(inclusi gli obesi con Indice di massa corporea >30) ; insufficienza renale/surrenale cronica ; malattie
degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; immunosoppressione indotta da farmaci;
malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali; malattie per le quali
sono programmati importanti interventi chirurgici; malattie associate a un aumentato rischio di
aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari) ; epatopatie croniche;
Importante che anche i medici si vaccinino contro l’influenza
ï‚·
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Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di
Sindrome di Reye in caso di influenza;
Persone di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
Medici e personale sanitario di assistenza; Soggetti addetti a servizi pubblici di primario
interesse collettivo e categorie di lavoratori; (Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 968
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE
Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine
MESE
DATA
Lunedi
17 Ottobre
Ore 21.00
Venerdì
21 Ottobre
Ore 20.45
Ottobre
Domenica
23 Ottobre
Ore 9.00
Lunedì
24 Ottobre
Ore 20.45
Venerdì
28 Ottobre
Ore 20.45
TITOLO
CF
NOTE
Presentazione del Libro:
Se Ho sbagliato, accetto correzioni: penso però che sia ...tardi!!!!
Autore: Prof. Renato SINNO, Decano dei Farmacisti di Napoli
12
Prof.
Sessione I° Parte
per
M. Santomauro
Corso Teorico-Pratico PHTC
4 Sessioni
(Pre Hospitalization Trauma Care)
Sessione 2 Omeopatia
Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari
fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo
Prof. P. Ascierto
Serata MONOTEMATICA
10
Ist. Naz. Tumori
Conoscere e Prevenire il Melanoma:
FAD
“G. Pascaleâ€
Ruolo del Farmacista
12
Prof.
Sessione II° Parte
per
M. Santomauro
Corso teorico-pratico PHTC
4 Sessioni
(Pre Hospitalization Trauma Care)
COME PRENOTARSI:
RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM
collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;
OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico PHTC, 12 CF
Venerdì 21 Ottobre, ore 20.45
 L’obiettivo primario del corso sarà quello di far acquisire ai
partecipanti un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle
situazioni di rischio di complicanze per un traumatizzato e di acquisire
le conoscenze ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione
con manovre di base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle
equipe avanzate (118);
 Acquisire la capacità di utilizzare correttamente i presidi per la
mobilizzazione ed immobilizzazione del traumatizzato;
Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD
Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45
Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale
Tumori “G. Pascaleâ€
Nel corso dell’evento si parlerà dei Fattori predisponenti, Prevenzione e Diagnosi,
Come individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del farmacista
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 968
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI†:
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE
COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e
compila il form in modo da
avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna
del contenitore per la raccolta
dei farmaci.
https://www.ordinef
armacistinapoli.it/o
rdineNuovo/news/1
097-un-farmacoper-tutti
RACCOLTI FINORA
23.000 CONFEZIONI di
FARMACI e DISPOSITIVI
Donati ai seguenti ENTI
ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di
Tonia, Emergency,
UNITALSI Campania,
Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre
Teresa di Calcutta,
Ordine di Malta, Croce
Rossa
FARMACISTI
VOLONTARI:
Come Aderire
I Colleghi VOLONTARI che
intendono partecipare al
progetto potranno farlo
contattando
gli
Uffici
dell’Ordine o inviando una email all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 968
AVVISO:
Esenzione, Esonero Formativo ECM per TUTORAGGIO INDIVIDUALE
Ogni Farmacista, a partire dal 2002, anno in cui inizia la fase a regime del Programma Nazionale di
E.C.M., deve ottemperare all’obbligo formativo; per il triennio 2014-2016 tale obbligo va da 105 a 150
Crediti Ecm in base al numero di crediti acquisiti nei trienni precedenti.
I regolamenti didattici dei corsi di Laurea Specialistica in Farmacia e in
Chimica e Tecnologia Farmaceutiche prevedono un TIROCINIO
PRATICO PROFESSIONALE della durata di SEI mesi, da svolgersi, prima
del conseguimento del titolo di laurea specialistica, presso una
Farmacia aperta al pubblico o in un Ospedale.
A tale proposito, Ti informo che a seguito della determina della
Commissione Nazionale Formazione Continua del 17 Luglio 2013, ai Farmacisti che svolgono attività di
tutoraggio all’interno di Tirocini Formativi e Professionalizzanti pre- e post laurea previsti dalla legge,
sono riconosciuti crediti formativi ECM nella misura di 4 CREDITI PER MESE DI TUTORAGGIO.
I crediti così acquisiti non possono eccedere il 60% del monte crediti triennale al netto degli esoneri,
delle esenzioni e delle riduzioni.
Infine, Ti ricordo che l’Ordine professionale è l’unico responsabile per il rilascio della certificazione
del soddisfacimento dell’obbligo formativo ECM.
A tale proposito, Ti informo che è disponibile una casella di posta elettronica
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. per l’Assistenza “ECM on-lineâ€.
Regione Campania:
Commissione Concorso Straordinario:
“Pubblicata sul BURC la Commissione
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 968
Modulo 5/B
La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE
CONSAPEVOLE
DIABETE 2
Criteri diagnostici della malattia diabetica secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità .
NORMOGLICEMIA
Glicemia a digiunoï‚£110 mg/dl oppure glicemia base ï‚£110 mg/dl e Glicemia a 2h <140 mg/dl (se
eseguito OGTT=Curva da Carico)
Alterata Glicemia a Digiuno (IFG)
Glicemia a digiuno 111-125 mg/dl e Glicemia a 120 <140 mg/dl (con OGTT)
Alterata Tolleranza al Glucosio (IGT)
Glicemia base<126 mg/dl e a 2h 140-199 mg/dl (OGTT 75 g) solo dopo test da carico di glucosio
DIABETE MELLITO
Glicemia basale126 mg/dl (confermata dopo ripetute determinazioni), oppure Glicemia a 2h 200
mg/dl (se eseguito OGTT)
Il valore di 126mg/dl come limite per la diagnosi di diabete è stato generato dal fatto che oltre tale
valore nei dati statistici su effetti collaterali compare con frequenza la retinopatia diabetica.
Attuale classificazione del diabete:
Diabete tipo 1 (o Insulino-dipendente) deriva da distruzione della beta cellule.
Può essere idiopatico o immuno mediato.
Diabete tipo 2 (o Non-insulino dipendente) deriva, in genere, da insulino-resistenza con relativo
deficit di insulina > deficit di secrezione insulinica con insulinico-resistenza
ALTRE SPECIFICHE FORME DI DIABETE
1.Diabete giovanile a insorgenza nell’età matura – MODY 1-6)
2.Difetto nel DNA mitocondriale
3.Difetto della conversione proinsulina > insulina
Diabete Mellito Gestazionale
Vediamo l’incidenza sul rischio
cardiovascolare di più fattori tra cui il
diabete:
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it