Anno IV – Numero 973
Giovedì 20 Ottobre 2016, S. Irene
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
farmaDAY
2. ORDINE:
FAD
in
Concorso
straordinario
3. ORDINE: Un Farmaco
per Tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Melanoma
avanzato:
AIFA approva la 1°
combinazione di terapie
target
5. Bruxismo, colpisce 15
milioni di italiani
Prevenzione e
Salute
6. Trapianto capelli, ecco
perchè
sempre
più
persone lo vogliono
evitare
7. La curiosità è femmina,
proprio
come
la
prevenzione!
8. Legumi, cereali, frutta:
con le fibre scende il
rischio dei diverticoli
Meteo Napoli
Giovedì 20 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 14°C
Massima: 21°C
Umidità :
Mattina = 61%
Pomeriggio =66%
Proverbio di oggi….……..
‘A scopa nova scopa buono sulo tre gghiuòrne.
MELANOMA AVANZATO: AIFA approva
la 1° combinazione di terapie target
L’AIFa ha approvato la prima combinazione di terapie target,
cobimetinib e vemurafenib, per il trattamento dei pazienti adulti
con melanoma non operabile o metastatico, positivi alla mutazione
del gene BRAF V600.
La combinazione delle due molecole ha ricevuto
il via libera in Europa lo scorso novembre in
base ai dati dello studio coBRIM che ha
evidenziato come i pazienti con melanoma
avanzato con mutazione BRAF V600 non
trattati precedentemente vivano più di un anno senza peggioramento della
malattia.
VEMURAFENIB - COBIMETINIB
O
“L’approvazione da parte di AIFa della combinazione VEMURAFENIBCOBIMETINIB – rappresenta un grande passo in avanti per tutti i pazienti
italiani affetti da melanoma metastatico BRAF mutato.
I risultati ottenuti con la combinazione di vemurafenib e cobimetinib, segnano
una svolta importante: basti pensare che siamo passati da un tasso di
sopravvivenza nel melanoma avanzato o metastatico che, fino a pochi anni fa,
si misurava in mesi ai risultati attuali che ci permettono di arrivare a circa 2
anniâ€. “I passi in avanti nel trattamento di questa malattia registrati negli
ultimi 5 anni sono senza precedenti – aggiunge Paolo Ascierto, direttore
dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie
Innovative del ‘Pascale’ di Napoli –
 La combinazione delle due molecole è risultata più efficace rispetto
alla monoterapia a base di Vemurafenib.
Questo, sottolinea il ruolo fondamentale della combinazione di farmaci
nell’aiutare i pazienti con melanoma a vivere più a lungo senza
peggioramento". (Salute, Libero)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 973
PREVENZIONE E SALUTE
TRAPIANTO CAPELLI, ECCO PERCHÈ SEMPRE PIÙ
PERSONE LO VOGLIONO EVITARE
Il trapianto capelli non cura la perdita dei capelli, per chi soffre di calvizie la tendenza
degli ultimi anni, visti anche i benefici riscontrati, è a favore di Protocolli non invasivi di
Medicina Rigenerativa che puntano ad affrontare il problema in modo completo.
TRAPIANTO CAPELLI,
PERCHÈ NON CURA LA CALVIZIE?
Il trapianto di capelli non è una cura, lo sanno molto bene le
persone che dopo un trapianto di capelli vedendosi
nuovamente diradati o con risultati non soddisfacenti,
ripetono l’intervento più volte.
“In alcuni casi - spiega il Dott. Mauro Conti Direttore scientifico di HairClinic Italia, centro
internazionale specializzato in Medicina Rigenerativa nella cura alla calvizie - incontriamo pazienti con
5/6 interventi già eseguiti e con risultati finali abbastanza approssimativi.
La cosa che deve far ragionare è che siano ancora alla ricerca di una soluzione completa.
Il trapianto di capelli è la soluzione ideale solo se eseguito su una vera condizione di salute e solo dopo
aver curato la calvizie personale alla base.
Se il trapianto di capelli è inteso come una cura della calvizie non potrà mai fornire un risultato
definitivo e di buon valore estetico nel medio/lungo periodo.
Anche se la maggior parte dei capelli innestati non cadranno più, ci penserà l’evoluzione della
patologia e i vari effetti deleteri post trapianto di capelli, come lo shock loss, a ripresentare il conto al
paziente, che si ritroverà a perdere complessivamente i buoni risultati estetici ottenuti.
Ma ottenere una soluzione completa si può solo se si agisce in modo completo.â€
TRAPIANTO CAPELLI, IL RISULTATO ESTETICO NON È SEMPRE CERTO, PERCHÉ?
Un altro aspetto negativo è l’effetto estetico del solo trapianto di capelli fine a se stesso.
La maggior parte dei pazienti lamenta dopo breve tempo una bassa densità di capelli nella zona da
trattare e un effetto estetico non sempre naturale.
Questa situazione è dovuta al differente spessore dei capelli nell’area trattata, di fatto un capello
prelevato dalla zona donatrice (nuca) è molto più spesso di un capello nella zona diradata.
Questo effetto spesso/sottile nella stessa zona è assolutamente innaturale e anti estetico.
La condizione che impedisce di creare un' alta densità è sempre in relazione ai capelli sottili, piccoli,
danneggiati, presenti della zona da trattare, se il chirurgo eseguisse innesti ultra ravvicinati si
aumenterebbe il rischio di schok loss con la conseguente perdita di quei capelli sottili e fragili.
(Salute, Tgcom24)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 973
SCIENZA E SALUTE
BRUXISMO, COLPISCE OLTRE 15 MILIONI DI ITALIANI
La diffusione del disturbo è cresciuta in tutto il mondo
Sono oltre 15 milioni gli Italiani affetti da
BRUXISMO
Lo comunicano gli esperti dell'Accademia italiana di odontoiatria
protesica (Aiop), evidenziando che negli ultimi anni l’incidenza della
malattia è aumentata significativamente in tutto il mondo.
In Occidente, secondo le stime, il 12% delle persone soffrirebbe di
bruxismo notturno, mentre circa il 30% della forma diurna.
Il bruxismo è un disturbo che coinvolge l’apparato dentale e
mandibolare e colpisce persone di ogni età , compresi i bambini.
Può manifestarsi con il serramento e il digrignamento dei denti, ma può
assumere anche la forma del “serramento mandibolareâ€, che porta a mantenere i muscoli rigidi, in
una posizione fissa, senza alcun contatto dentale.
Quest’ultima condizione, in particolare, è considerata dagli esperti uno dei fenomeni emergenti del
nuovo millennio.
Fra le cause che favoriscono la diffusione di questo disturbo, spiegano esperti di Aiop, ci sono anche i
ritmi di vita sempre più frenetici e alcuni comportamenti a rischio, come fumo e consumo di alcolici.
Inoltre, può manifestarsi come effetto secondario di alcune droghe sintetiche.
Il disturbo può causare l’eccessiva e anomala usura dei denti e la presenza di scheggiature o
incrinature della dentatura naturale e dei lavori odontoiatrici - come corone, intarsi, faccette e
otturazioni.
Inoltre, spesso provoca difficoltà funzionali nei movimenti di apertura e chiusura della bocca,
indolenzimento dei muscoli masticatori e delle articolazioni temporo mandibolari.
“Tra i principali segnali spia che possono far sospettare il bruxismo - spiega Fabio Carboncini,
Presidente Aiop -, oltre a una dentatura danneggiata o consumata, vi sono il rumore notturno,
presente nel 25% dei casi, la sensazione di tensione mandibolare al risveglio o di dolore localizzato alle
arcate dentali e la ricorrenza di cefalee muscolo-tensiveâ€.
“Nel bruxismo diurno l’approccio cognitivo - comportamentale è probabilmente la migliore opzione
terapeutica disponibile: consente infatti di ottenere maggiori benefici nel lungo termine, favorendo la
consapevolezza individuale del fenomeno e facendo comprendere al paziente la necessità di
controllare la muscolatura masticatoria, mantenendola in posizione di riposo, durante la giornata –
prosegue l’esperto.
Occorre poi agire sugli stili di vita meno alcol, fumo e caffè, soprattutto la sera, ritmi più rilassati e una
buona qualità del sonno sono tutti fattori che aiutano ad allentare la tensione sui muscoli masticatori e
il loro sovraffaticamento.
In caso di bruxismo severo, è indicato l’uso delle placche intraorali in resina acrilica, i cosiddetti ‘bite’,
di norma utilizzati solo la notte, allo scopo di proteggere la dentatura, alleviare la pressione sulle
articolazioni mandibolari e distendere le fibre muscolari contratte.
Assolutamente controindicate sono invece le placche ‘fai da te’ che, comprate in farmacia, possono
addirittura accentuare il fenomenoâ€.
(Salute, Sole 24 Ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 973
PREVENZIONE E SALUTE
LA CURIOSITÀ È FEMMINA,
PROPRIO COME LA PREVENZIONE!
Il vento d’autunno, di questi primi giorni d’ottobre, porta con sé la
prevenzione al femminile: si torna a parlare, divulgare e promuovere la
buona abitudine della prevenzione per sconfiggere, fin sul nascere, i tumori femminili.
Sebbene la diagnosi precoce (tramite controlli regolari, pap
test, mammografie, ecografie annuali) rimanga lo strumento per
individuare un tumore ancora in fase iniziale (e quindi curabile),
l’informazione è una pre-condizione necessaria per “fare
squadra†contro il male del nostro secolo.
Ginecologo e
prevenzione?
senologo:
quale
contributo
alla
Il primo si occupa dell’apparato riproduttivo (vagina, ovaie, utero), mentre il secondo ha competenze
specifiche in ambito senologico.
Chiedilo al ginecologo
Il tumore alle ovaie è un nemico silenzioso, spesso asintomatico (almeno in fase iniziale) e non esistono
esami di screening specifici, diversamente da quanto avviene per il tumore al seno, al collo dell’utero e
al colon.
 Indizi da non sottovalutare. Nella maggior parte dei casi l’insorgenza è sporadica: i fattori di rischio
sono generalmente sfumati e vi si riconoscono il menarca precoce e la menopausa tardiva,
l’assenza di gravidanze e l’obesità . Di particolare interesse è invece la presenza di una mutazione
genetica a carico dei geni BRCA1 e BRCA2. Questa alterazione, che interessa meno del 20% di casi,
predispone la donna allo sviluppo del tumore ovarico e della mammella.
ï‚· Sintomi da ascoltare. Conoscere il proprio corpo significa anche prestare attenzione ai
cambiamenti a volte repentini e immotivati: in questa ottica, difficoltà di digestione, distensione
addominale, anoressia, nausea continua, irregolarità mestruali, addome gonfio e dolorante
potrebbero suggerire un controllo dal proprio ginecologo.
 Prevenzione da fare. Giocare d’anticipo assicura migliori risultati in termini di terapia. Aiutano in
questo senso visite ginecologiche regolari, combinate alla palpazione addominale ed alle ecografie
transvaginali.
Chiedilo alla radiologa senologa
ï‚·
Seno grande, grande pericolo? Il tumore al seno non tiene conto delle misure. In presenza di
noduli, l’unica differenza è la maggior facilità , di esplorazione delle strutture mammarie nei seni
piccoli.
 L’autopalpazione è solo l’inizio. Anche se eseguita con regolarità , l’autopalpazione non esime la
donna dagli esami specifici per la diagnosi precoce: mammografia ed ecografia, infatti,
consentono di individuare tumori tanto piccoli da non essere percettibili al tatto.
 Esami non intercambiabili: “Fare l’ecografia al seno non sostituisce la mammografia e viceversa.
Sono due esami diagnostici che utilizzano metodiche diverse (ultrasuoni l’uno, raggi X l’altro) per
accertare aspetti differenti della struttura mammaria†spiega la dottoressa Giuliana Zay.
 Questioni di famiglia. La questione dell’ereditarietà del tumore al seno è tema dibattuto.
In realtà , solo il 5% dei tumori mammari è ereditaria, questo significa che avere una parente colpita
da questo male, non si traduce nella matematica predisposizione alla malattia. (Salute, Humanitas)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 973
PREVENZIONE E SALUTE
LEGUMI, CEREALI, FRUTTA:
CON LE FIBRE SCENDE IL RISCHIO DEI DIVERTICOLI
Oltre la metà degli italiani adulti ha i diverticoli. Di questi fino a circa 2 persone su 10
potrebbero però dover fare i conti con la diverticolite.
Cosa mangiare per evitare queste
piccole “tasche†sulle pareti del
COLON s’infiammino?
Ancora una volta, per salvaguardare la salute intestinale, la
parole d’ordine è ‘fibre‘.
«Un’alimentazione scorretta, povera di fibre, è uno dei
fattori di rischio di malattia diverticolare», dice il
professor Silvio Danese, gastroenterologo e responsabile del
Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali
dell’ospedale Humanitas, intervenuto a Tutta Salute, programma in onda su Rai 3.
La presenza di queste piccole sacche nel colon, simili alle punte delle dita dei guanti, è piuttosto diffusa
nella terza età come risultato del processo di cedimento dei tessuti e delle fibre che sostengono
l’intestino:
 «A partire dai 40 anni la diverticolosi, ovvero la semplice, asintomatica formazione dei
diverticoli, diventa sempre più comune.
Certamente una dieta non equilibrata, la sedentarietà , ma anche l’alterazione della motilità intestinale
sono fattori di rischio», spiega il professore.
Se i sintomi invece cominciano a farsi sentire – primo fra tutti il dolore al basso ventre – allora la
situazione è in via di peggioramento e la diverticolosi si sta trasformando in malattia diverticolare.
Se i sintomi diventano sempre più invalidanti allora siamo all’infiammazione dei diverticoli,
la diverticolite.
NESSUNA PAURA PER I “SEMINIâ€: È MOLTO RARO CHE CAUSINO DIVERTICOLITE
L’assunzione di fibre è sempre consigliata per evitare l’intera catena di disturbi a carico dell’intestino:
«È indicato assumere fibre nelle dosi consigliate di 20-35 grammi al giorno:
 più frutta e verdura, più cereali integrali, più legumi e un’adeguata idratazione facilitano il moto
intestinale e prevengono l’alterazione della regolarità intestinale».
Anche la frutta e gli ortaggi con i “seminiâ€, come i kiwi o le melanzane, possono essere tranquillamente
consumati da chi ha ai diverticoli?
«Sì, la probabilità che siano questi semini a scatenare l’infiammazione è rarissima. Uno studio
americano condotto su 50mila individui – ricorda lo specialista – suggerisce addirittura il contrario,
ovvero che chi riduce il consumo di frutta e verdura, anche con semi, corre un rischio maggiore
di diverticolite».
La dieta con il giusto apporto di fibre insolubili resta indicata anche per il trattamento
della malattia diverticolare: «In questo caso il paziente assume antibiotici ad azione intestinale o
antinfiammatori intestinali e potrebbe prendere anche dei fermenti lattici», conclude il professor
Danes. (Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 973
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE
Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine
MESE
DATA
Venerdì
21 Ottobre
Ore 20.45
Ottobre
Domenica
23 Ottobre
Ore 9.00
Lunedì
24 Ottobre
Ore 20.45
Martedì
25 Ottobre
Ore 19.30
Venerdì
28 Ottobre
Ore 20.45
TITOLO
CF
NOTE
Sessione I° Parte
12
per
4 Sessioni
Prof.
M. Santomauro
Corso Teorico - Pratico di Primo Soccorso
(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)
Sessione 2 Omeopatia
Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari
fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo
Serata MONOTEMATICA
Prof. P. Ascierto
10
Conoscere e Prevenire il Melanoma:
FAD
Ruolo del Farmacista
L’Omeopatia: verità e stato dell’arte
Sessione II° Parte
Corso Teorico-Pratico di Primo Soccorso
(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)
12
per
4 Sessioni
Ist. Naz. Tumori
“G. Pascaleâ€
Prof.
M. Santomauro
COME PRENOTARSI:
RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM
collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;
OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico di Primo Soccorso PHTC, 12 CF
Venerdì 21 Ottobre, ore 20.45
 L’obiettivo primario del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti
un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di
rischio di complicanze per un traumatizzato e di acquisire le conoscenze
ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di
base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe avanzate
(118);
Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD
Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45
Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascaleâ€
Nel corso dell’evento si parlerà dei Fattori
predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come
individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del
Farmacista
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 973
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI†:
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE
COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e
compila il form in modo da avere
le informazioni utili riguardo il
luogo di consegna del
contenitore per la raccolta dei
farmaci.
https://www.ordinefar
macistinapoli.it/ordi
neNuovo/news/1097un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA
23.000 CONFEZIONI di
FARMACI e DISPOSITIVI
Donati ai seguenti ENTI
ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di
Tonia, Emergency,
UNITALSI Campania,
Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre
Teresa di Calcutta,
Ordine di Malta, Croce
Rossa
FARMACISTI
VOLONTARI:
Come Aderire
I
Colleghi
VOLONTARI
che
intendono
partecipare
al
progetto
potranno
farlo
contattando
gli
Uffici
dell’Ordine o inviando una email all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 973
REGIONE CAMPANIA:
COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO:
“Pubblicata sul BURC la Commissione
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania
Napoli: Convegno “Titolari di Farmacia Indipendenti e
Società di Farmacisti: un Legame Indissolubile
Apre i lavori Antonello Mirone – Presidente di Federfarma Servizi.
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 973
Modulo 6/D
La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE
CONSAPEVOLE
OBESITÀ 4
Vediamo alcuni documenti tratti da una iniziativa di educazione sanitaria organizzata dalla ASL di
Terni.
PROMOZIONE DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE CORRETTO.
Nutrirsi in modo sano ed adeguato sembra un problema sempre più difficile da risolvere, anche se
mai come oggi siamo stati ben informati su cosa e quanto dovremmo mangiare per mantenere il
peso forma, tenere a bada il colesterolo, garantirci il giusto apporto di vitamine e sali minerali ecc.
Dov’è dunque il problema?
Probabilmente è nella nostra psiche.
Esistono molte ragioni che esulano dal solo significato fisiologico che fanno del cibo un "oggetto"
così speciale da poter rappresentare simbolicamente tutti gli "oggetti" del mondo.
Tendiamo, infatti, a stabilire con il cibo un rapporto che assomiglia, sostituisce o compensa il
nostro rapporto con il mondo esterno, cioè con le persone e gli oggetti (concreti o astratti) che ne
fanno parte.
REGOLE BASE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI IMPOSTI CON UN REGIME ALIMENTARE
CONTROLLATO:
1. Avere chiari i propri obiettivi e le proprie motivazioni
2. Procedere a piccoli passi e porsi piccoli traguardi
3. Organizzarsi in modo tale da rendere semplici le piccole cose quotidiane che riguardano la
dieta
Per tutte queste motivazioni il FARMACISTA svolge un ruolo di “MOTIVATORE†fondamentale.
Ricordiamo, infatti, che secondo la legge 69 sui servizi in farmacia, il farmacista assume un ruolo di
educatore sanitario.
Peraltro tale ruolo gli è sempre stato riconosciuto e quindi apre la strada a tutta una serie di
iniziative a carattere educazionale che possono essere intraprese in farmacia.
Sulla base delle esperienze avute in questi anni di rapporto diretto con le farmacie territoriali
possiamo affermare che il canale farmacia si conferma come uno dei canali previlegiati per attivitÃ
di promozione ed educazione sanitaria. Attività che oltre alla remunerazione diretta di servizi che
possono essere organizzati porta ad un indotto di notevole importanza sia di immagine che
commerciale.
A tale proposito citiamo solo alcuni dei servizi trovati nelle farmacie territoriali:
 Analisi di primo grado su tutti i parametri significativi della sindrome metabolica
 Distribuzione di libretti educativi su argomenti correlati
 Servizio di consulenza alimentare con Nutrizionista o Dietista
 Vendita di prodotti correlati alla corretta alimentazione con spiegazioni alimentari
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it