Anno IV – Numero 974
Giovedì 20 Ottobre 2016, S. Orsola
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
farmaDAY
2. ORDINE:
FAD
in
Concorso
straordinario
3. ORDINE: Un Farmaco
per Tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Il
punto
sulle
infiltrazioni
(iniezioni intra articolari)
Prevenzione e
Salute
5. “Infarto, arrabbiarsi può
scatenarloâ€, vero o falso?
6. Soffrite di calcoli renali?
provate a farvi un giro
sulle montagne russe
7. Diabete:
quanto
esercizio
fisico
per
prevenirlo?
Meteo Napoli
Venerdì 21 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 15°C
Massima: 20°C
Umidità :
Mattina = 61%
Pomeriggio =66%
Proverbio di oggi….……..
Facesse na culata (bucato) e ascesse o sole!
Me ne andasse bene una
“INFARTO, arrabbiarsi può scatenarloâ€,
VERO O FALSO?
Alcuni credono che “arrabbiarsi a morte†e cioè arrabbiarsi così
tanto da sentire il cuore scoppiare, possa scatenare l’infarto. Vero o
falso?
L’abbiamo chiesto alla dott.ssa Maddalena
Lettino, resp. dell’Unità operativa di
Cardiologia dello Scompenso Humanitas.
“Arrabbiarsi tanto può scatenare
VERO davvero l’infarto soprattutto nelle
persone che già presentano una malattia
coronarica ancora asintomatica o che
presentano alti livelli di rischio cardiovascolare come le persone obese,
ipertese, affette da sindrome metabolica – spiega l’esperta.
In realtà , soprattutto quando ad arrabbiarsi sono le donne, talvolta può
svilupparsi quella che negli ultimi cinque anni è diventata una malattia
sempre più nota, ovvero la cardiomiopatia da stress, malattia del muscolo
cardiaco che si presenta con tutti i segni dell’infarto senza esserlo realmente
e senza presentare spesso una prognosi così sfavorevole.
All’esordio si manifestano condizioni identiche a quelle che sperimenta un
paziente con infarto cardiaco come malessere, sudorazione e dolore toracico;
persino l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma mostrano un quadro di
infarto senza che si possa trovare alcuna patologia coronarica.
L’evoluzione di questa cardiomiopatia è fortunatamente spesso benigna. La
sua causa è ancora ignota, anche se si sa che arrabbiarsi può scatenarla, che
spesso si risolve completamente nel tempo senza lasciare esiti e che non si
tratta con i farmaci che si impiegano nella cura dell’infarto.
Va da sè che imparare a gestire lo stress anche attraverso attività fisiche
“tranquillizzantiâ€, come lo yoga e il pilates anche praticato in acqua, non solo
aiuterebbe a non arrabbiarsi così tanto ma anche a prevenire diverse forme
di malattie cardiovascolare.†(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 974
PREVENZIONE E SALUTE
SOFFRITE DI CALCOLI RENALI?
PROVATE A FARVI UN GIRO SULLE MONTAGNE RUSSE
Un esperimento ha confermato che muoversi facilita l’espulsione spontanea di piccoli
calcoli. La novità è che funzionano molto bene gli scossoni provocati dalle giostre
Due ricercatori della Michigan State University hanno portato
la scienza al luna park:
dopo aver sentito in studio il racconto di diversi pazienti che
riferivano di aver espulso i loro calcoli renali dopo un giro sulla
“Big Thunder Mountain Railroad†di Disney-Orlando hanno
deciso di provare di persona.
ADRENALINA E SCOSSONI
David Wartinger e il collega Marc Mitchell hanno costruito un
modellino di rene umano in gel di silicone trasparente e
l’hanno riempito con veri e propri calcoli renali umani. Sono
saliti sulla giostra in questione tenendo il rene artificiale tra di loro in uno zaino posizionato all’altezza
dei reni. Hanno fatto 20 giri seduti sulla prima vettura e poi in coda. I dati specifici dell’esperimento
(ripetuto poi per 200 volte) sono stati riassunti in un articolo pubblicato sul Journal of the American
Osteopathic Association: nelle corse in testa al treno il rene finto ha espulso 4 calcoli su 24, in quelle in
coda ne ha eliminati 23 su 36.
Esperimento che conferma una pratica
«Si tratta appunto di “un esperimento†— commenta il dottor Umberto Capitanio, urologo presso
l’IRCCS - Ospedale San Raffaele di Milano —, perché il modellino in plastica di un rene non riesce
comunque a riprodurre le caratteristiche peculiari dell’organo umano, come la peristalsi, perciò
risponde solo in parte al calcolo delle probabilità di fuoriuscita di un calcolo. Inoltre, in natura non
esiste un rene uguale a un altro». È risaputo che il movimento faciliti l’eliminazione dei calcoli renali e
infatti viene consigliato nella pratica medica. «Il tipico racconto è quello del paziente che espelle
calcoli scendendo le scale o durante una piccola corsa attorno a casa — conferma il professor
Capitanio —. Sono tra l’altro le due attività che indichiamo alle persone in cura».
«Vibrazioni positive»
«La “Roller Coaster Big Thunder Mountain†non è un tipo di giostra particolarmente veloce — dice
Wartinger —, né alta, però curva bruscamente a sinistra e a destra con forti vibrazioni in questo
senso». E questo sembra essere il tipo di movimento più “utile†all’espulsione dei calcoli: gli scossoni.
«Scendere le scale è un movimento “traumaticoâ€.
Non è mai capitata a un paziente la fuoriuscita di calcoli dopo aver fatto cinque piani in salita, ma
cinque piani in discesa sì.
La differenza notata dagli studiosi Usa tra il sedersi davanti o dietro sulle montagne russe riguarda
proprio le vibrazioni/oscillazioni: è come sedersi in fondo a un autobus o in coda sull’aereo: se ne
percepiscono di più».
; Il beneficio sembra fermarsi ai calcoli di dimensioni ridotte
EFFICACE SU CALCOLI PICCOLI
(compresi tra i 2 e i 6 mm di diametro), «calcoli che al 50%
sarebbero espulsi naturalmente dal nostro corpo». «Se sai
di avere un calcolo renale piccolo, puoi provare le giostre», invita Wartinger.
«La difficoltà solitamente è convincere il paziente a muoversi, visto che spesso può avere nausea,
dolore al fianco e malessere generale; però se se la sente di provare le montagne russe.… allora si
sieda dietro!». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 974
SCIENZA E SALUTE
IL PUNTO SULLE INFILTRAZIONI
(INIEZIONI INTRA ARTICOLARI)
La terapia infiltrativa è una procedura largamente utilizzata nelle patologie
infiammatorie e degenerative delle articolazioni dei vari distretti corporei. E' importante
conoscere i reali vantaggi e gli svantaggi delle sostanze utilizzate.
Per iniezione intra articolare si intende l’introduzione di una sostanza all’interno dell’articolazione
attraverso un portale che in genere è realizzato da un ago.
Questa procedura viene in genere utilizzata nelle
patologie infiammatorie e/o degenerative delle
articolazioni dei vari distretti corporei.
Esistono farmaci/sostanze che abitualmente
vengono utilizzati per questo scopo al fine di
trattare
le
patologie
infiammatorie
e/o
degenerative delle articolazioni e questi sono:
• Corticosteroidei
• Acido Ialuronico
• PRP (Platelet –Rich Plasma) anche detti fattori di accrescimento
CORTICOSTERIOIDEI
Sono sicuramente le sostanze più utilizzate sia in senso temporale che in senso quantitativo.
Questo farmaco infatti è da lungo tempo utilizzato come trattamento locale delle articolazioni affette
da patologie infiammatorie e degenerative.
L’utilizzo intra articolare di corticosteroidei può ridurre in modo evidente il dolore e ha sicuramente un
effetto anti infiammatorio sulle articolazioni affette da osteoartrite o da patologia degenerativa.
Ogni infiltrazione produce infatti generalmente una riduzione statisticamente significativa del dolore
nell’articolazione trattata.
L’efficacia comincia molto presto, in genere entro la prima settimana e il beneficio quasi sempre si
prolunga per circa 4-6 settimane ma raramente prosegue per molto tempo ancora.
In letteratura infatti soltanto uno studio randomizzato riferisce di un prolungamento dell’efficacia per
oltre 3 mesi.
Questi farmaci quindi sono molto utili e molto utilizzati nel trattamento del dolore e
dell’infiammazione articolare a seguito di osteoartrite o osteoartrosi sia per la facilità /familiarità di
utilizzo che per i risultati che comportano a breve-medio termine.
Esistono tuttavia delle controversie sull’uso sistematico delle infiltrazioni con corticosteroidei in quanto
da più studi sembra emergere, come conseguenza di questa procedura, un danno degenerativo della
cartilagine articolare (condrodegenerazione).
In ogni caso in letteratura non si consiglia di eseguire più di tre infiltrazioni nelle articolazioni affette da
tali patologie.
ACIDO IALURONICO: L’infiltrazione intra articolare con Sodio Ialuronato (Acido Ialuronico HA), è detta
anche VISCOSUPPLEMENTAZIONE.
Ad oggi risulta essere la pratica più diffusa in campo di infiltrazioni articolari. Questa procedura si è
dimostrata sicura ed efficace nel trattamento delle patologie articolari infiammatorie.
Numerosi studi, condotti anche attraverso metanalisi ed eseguite in collaborazione con COCHRANE,
concludono che questa terapia è sicura ed efficace nei pazienti affetti da osteoartrite del ginocchio.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 974
L’associazione US Food and Drug Administration ha approvato l’uso di diversi Acidi Ialuronici per
iniezione intra articolare nel trattamento del dolore articolare in presenza di osteoartrite; questo
elenco comprende:
 molecole estratte naturalmente,
 prodotti non cross-linkati
 prodotti cross linkati.
Tutti gli Acidi Ialuronici in commercio (negli Stati Uniti) sono ottenuti per
estrazione dalle creste di gallo eccetto un prodotto che invece è ottenuto
attraverso un processo di fermentazione batterica (streptococco).
L’FDA comunque non distingue i vantaggi e gli svantaggi derivanti dalla
modalità di estrazione e quindi considera tutti i prodotti con
caratteristiche sovrapponibili.
La classe degli Acidi Ialuronici si è dimostrata essere nel complesso un ottimo e sicuro presidio nel
trattamento delle artropatie croniche e acute.
Infatti, se si escludono le allergie specifiche, non vengono descritti effetti collaterali rilevanti, l’unico
evento
avverso
riportato
in
letteratura
è
il
dolore
locale
da
iniezione.
Si raccomanda quindi di eseguire la terapia infiltrativa solo da specialisti esperti in tale pratica.
In alcuni casi a seguito di infiltrazione articolare, sia essa di Corticosteroidei che di Acido Ialuronico, si
può verificare un episodio di reazione infiammatoria acuta locale che si manifesta come una reazione
infiammatoria severa acuta (SAIR) o come un evento pseudosettico.
Sembra che la causa di tutto ciò sia l’attivazione di un meccanismo immunologico locale (evento più
frequente con l’utilizzo di Acidi Ialuronici cross-linked).
In genere la reazione è autolimitantesi, di breve durata e si attenua fortemente con l’impiego locale di
ghiaccio.
In letteratura è stato notato come la durata dell’efficacia della terapia infiltrativa non sia correlata con
la permanenza intra articolare della sostanza iniettata ma duri molto più a lungo.
Per spiegare questo fenomeno sono stati chiamati in causa soprattutto i meccanismi biologici che
queste molecole attiverebbero all’interno dell’articolazione.
Per questo motivo negli Stati Uniti queste molecole sono considerate dei veri e propri farmaci e quindi
assoggettate alla stessa regolamentazione.
L’esatto meccanismo di azione dell’Acido Ialuronico è comunque a tutt’oggi non completamente
chiarito. Sono state formulate una serie di ipotesi avvalorate anche scientificamente e queste sono
conseguenza di un legame diretto con i recettori presenti sulla sinovia e sulla cartilagine (CD44) delle
articolazioni che a sua volta provocherebbe una attivazione biologica; questa attivazione biologica
comporterebbe:
• Una produzione endogena di Ialuronato
• Una barriera meccanica nei confronti dei nocicettori
• Una inibizione dei mediatori del dolore (PGE,bradichinine),
• Un effetto antiinfiammatorio (inibizione delle cellule mediatrici di infiammazione, inibizione
dell’attività delle proinfiammatoria delle cytokine),
• Un effetto benefico sulle cellule immunitarie
• Un effetto antiossidante
• Un ripristino delle caratteristiche viscoelastiche del liquido sinoviale (viscoelasticità ).
Uno studio infine ha ipotizzato che l’Acido Ialuronico inibisca la produzione dell’interleuchina 1beta
metalloproteinasi nel tessuto sinoviale delle articolazioni affette da osteoartrite.
L’infiltrazione di Acido Ialuronico sembrerebbe avere anche una funzione di condroprotezione quando
usata precocemente nelle osteortriti. La terapia infiltrativa con queste sostanze dovrebbe essere presa
in considerazione come presidio nel management delle patologie infiammatorie delle articolazioni.
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 974
Per PRP si intende il plasma arricchito di piastrine prelevato e
ricavato dal sangue dello stesso individuo.
L’utilizzo di PRP per infiltrazione intra articolare sta iniziando ad
essere una pratica abbastanza diffusa nel trattamento dell’osteoartrite e dell'osteoartrosi.
Questa procedura rilascerebbe un concentrato di fattori di crescita direttamente nella sede di
patologia.
In uno studio randomizzato di individui affetti da osteoartrite viene dimostrato come l’efficacia sul
dolore e sull’infiammazione di questa procedura sia molto evidente e il risultato si mantenga per 3-6
mesi.
Questa procedura dovrebbe comunque essere realizzata seguendo delle procedure ben determinate al
fine di evitare conseguenze che possono essere anche gravi.
Sono comunque in corso diversi studi clinici volti a dimostrarne il reale rapporto costo beneficio e i
rischi derivanti l’utilizzo di plasma umano per iniezione intra articolare. (Salute, la Stampa)
PREVENZIONE E SALUTE
PRP (Platelet – Rich Plasma)
DIABETE: QUANTO ESERCIZIO FISICO per PREVENIRLO?
Con 150 minuti settimanali si vedono già notevoli benefici. Chi fa di più vede diminuire
ulteriormente il rischio
UN PO' FA BENE, DI PIÙ FA MEGLIO". Con questo motto si
potrebbero riassumere i risultati di una rassegna di studi appena
pubblicata sulla rivista Diabetologia. Si tratta dello studio più
completo mai svolto sull'impatto dell'esercizio sul rischio di una
persona di sviluppare il diabete di tipo 2, indipendentemente da
altre variabili e fattori comportamentali come per esempio la dieta.
150 minuti a settimana
E' emerso che attenendosi alla raccomandazione generale di muoversi per almeno 150 minuti a
settimana, camminando di buon passo, andando in bicicletta o giocando un doppio a tennis, oppure
con un mix di tutte queste cose, il rischio di sviluppare la malattia può essere ridotto fino al 26%.
Analizzando i dati provenienti da 23 studi condotti tra Stati Uniti, Asia, Australia ed Europa, che hanno
coinvolto complessivamente oltre un milione di persone, i ricercatori sono riusciti a isolare l'effetto
dell'attività fisica da altri fattori comportamentali, per valutare al meglio il suo impatto sul rischio
diabete. Dopo aver studiato i dati hanno raggiunto due conclusioni importanti. La prima è che:
 qualsiasi quantità di esercizio fisico fa bene.
In sostanza non occorre diventare dei pentatleti per veder ridurre il rischio di sviluppare la malattia. La
seconda è che i benefici aumentano con l'aumentare del tempo dedicato all'attività fisica.
Un'ora al giorno. Si scopre così che le persone che svolgono un'ora di esercizio da moderato a
vigoroso ogni giorno, invece di limitarsi ai 150 minuti settimanali, possono veder ridurre il rischio di
contrarre il diabete di tipo 2 anche del 40%.
La rilevanza di questi risultati dipende dal fatto che la prevalenza del diabete di tipo 2 è in rapida
crescita a causa dell'aumento dei livelli di obesità e dovrebbe raggiungere quasi 600 milioni di casi in
tutto il mondo entro il 2035.
"Sappiamo già che l'attività fisica ha un ruolo importante da svolgere nella lotta contro la crescente
epidemia mondiale di diabete di tipo 2". "Questi nuovi risultati aggiungono ulteriori dettagli alla
nostra comprensione di come i cambiamenti nei livelli di attività fisica in tutte le popolazioni
potrebbero avere un impatto sull'incidenza della malattia. Essi inoltre prestano sostegno alle politiche
per aumentare l'attività fisica a tutti i livelli. Ciò significa costruire ambienti che rendano l'attivitÃ
fisica parte della vita di tutti i giorni". (Salute, Panorama)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 974
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE
Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine
MESE
DATA
Venerdì
21 Ottobre
Ore 20.45
Ottobre
Domenica
23 Ottobre
Ore 9.00
Lunedì
24 Ottobre
Ore 20.45
Martedì
25 Ottobre
Ore 19.30
Venerdì
28 Ottobre
Ore 20.45
TITOLO
CF
NOTE
Sessione I° Parte
12
per
4 Sessioni
Prof.
M. Santomauro
Corso Teorico - Pratico di Primo Soccorso
(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)
Sessione 2 Omeopatia
Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari
fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo
Serata MONOTEMATICA
Prof. P. Ascierto
10
Conoscere e Prevenire il Melanoma:
FAD
Ruolo del Farmacista
L’Omeopatia: verità e stato dell’arte
Sessione II° Parte
Corso Teorico-Pratico di Primo Soccorso
(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)
12
per
4 Sessioni
Ist. Naz. Tumori
“G. Pascaleâ€
Prof.
M. Santomauro
COME PRENOTARSI:
RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM
collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;
OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico di Primo Soccorso PHTC, 12 CF
Venerdì 21 Ottobre, ore 20.45
 L’obiettivo primario del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti
un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di
rischio di complicanze per un traumatizzato e di acquisire le conoscenze
ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di
base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe avanzate
(118);
Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD
Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45
Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascaleâ€
Nel corso dell’evento si parlerà dei Fattori
predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come
individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del
Farmacista
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 974
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI†:
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE
COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e
compila il form in modo da avere
le informazioni utili riguardo il
luogo di consegna del
contenitore per la raccolta dei
farmaci.
https://www.ordinefar
macistinapoli.it/ordi
neNuovo/news/1097un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA
23.000 CONFEZIONI di
FARMACI e DISPOSITIVI
Donati ai seguenti ENTI
ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di
Tonia, Emergency,
UNITALSI Campania,
Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre
Teresa di Calcutta,
Ordine di Malta, Croce
Rossa
FARMACISTI
VOLONTARI:
Come Aderire
I
Colleghi
VOLONTARI
che
intendono
partecipare
al
progetto
potranno
farlo
contattando
gli
Uffici
dell’Ordine o inviando una email all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 974
REGIONE CAMPANIA:
COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO:
“Pubblicata sul BURC la Commissione
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania
ORDINE: 22 Ottobre GIUBILEO Anno Santo della
Misericordia
L’Ordine in collaborazione con la Federazione e con l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani
(UCFI), ha deciso, in occasione del Giubileo, di prendere parte all’udienza papale dedicata
a tutti gli operatori sanitari italiani e denominata “Giubileo degli Operatori Sanitariâ€, che
si svolgerà il prossimo 22 Ottobre 2016.
Hanno aderito all’evento 75 Colleghi.
PROGRAMMA
Sabato 22 ottobre: Giubileo degli Operatori Sanitari Italiani
Ore 6,40: Partenza da Napoli – Stazione centrale
Ore 8.30: Accesso in Piazza San Pietro e sistemazione in un
settore dedicato
Ore 10.00: Udienza Giubilare di Papa Francesco
(è stata richiesta udienza riservata)
Ore 12.00: Rito di attraversamento della Porta Santa
Ore 13,00: Santa Messa
In un momento di particolare attenzione ed impegno nella
nostra Categoria, I'evento si propone come occasione di riflessione ed aggregazione.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 974
Modulo 6/D
La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE
CONSAPEVOLE
OBESITÀ 5
LA MEDICINA NASCE CON L’USO DEL CIBO
La nascita della medicina, a Oriente e a Occidente, ha nell’uso dei cibi il suo
elemento fondante. L’antico ideogramma cinese Yi, che indica medicina, è
composto, in alto, dall’immagine di un uomo malato e, in basso, dal carattere jiu,
che vuol dire vino, laddove con il vino si intende l’uso degli alimenti, anche
modificati dal medico, come medicina.
Nel Huang Di Nei Jing, il classico che fonda la medicina cinese, la cui redazione è
coeva a buona parte dei testi del Corpus hippocraticum (V sec a.C.), la centralitÃ
del cibo viene così sintetizzata: “Cura con i farmaci, guarisci con i cibiâ€.
Ancor oggi, la dietetica, che nei secoli è stata organizzata in un sistema complesso,
occupa un posto centrale nel sistema medico conosciuto con il nome di Medicina
Tradizionale Cinese, che larga diffusione sta avendo anche tra i medici e le
popolazioni occidentali.
La medicina è la scoperta dell’uso sapiente del cibo (Ippocrate)
Il legame che esiste tra cibo e salute è ben evidenziato in questo percorso:
CUCINARE
Elaborazione cibo vista come
sottomissione della natura
Acquisizione del significato di magia,
alchimia e trasformazione
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it