Anno IV – Numero 975
Lunedì 24 Ottobre 2016, S. Antonio M.C.
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
farmaDAY
2. ORDINE:
FAD
in
Concorso
straordinario
3. ORDINE: Un Farmaco
per Tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Perché le INIEZIONI si
fanno sui Glutei?
5. Una mela al giorno
toglie davvero il medico
di torno: scoperte nel
succo
proprietÃ
antitumorali
6. Lo stress fa alzare il
gomito
agli
uomini
(ma non alle donne)
Prevenzione e
Salute
7. Iincontinenza urinaria:
cosa fare
8. Perché nella corsa può
comparire
dolore a
fianco e fegato?
Proverbio di oggi….……..
Cu n’uocchio guarda a jatta e cu n’ate frje o’ pesce.
Un occhio al gatto e uno al pesce, quando friggi.
SITO DELL’ORDINE:
RAGGIUNTI 800.000 CONTATTI
Ieri il sito ha superato quota ottocentomila (800.000) visitors
Questo traguardo significa molto per il nostro Ordine e per gli obiettivi che il
sito si è posto: rapidità di informazione e trasparenza, due
fattori fortemente voluti da questo Consiglio direttivo.
Uno strumento strategico per la comunicazione non solo tra i
Farmacisti iscritti al nostro Ordine ma anche con Colleghi di
altre province e soprattutto con i cittadini con punte di 700
visite al giorno.
Gli 800.000 contatti sono una “dote†da consegnare all’intero Consiglio
direttivo e lo stimolo all’impegno di ciascuno.
800.000 VOLTE GRAZIE
AD OGNUNO DI VOI
Perché le INIEZIONI si fanno sui Glutei?
Sono soltanto le iniezioni cosiddette intramuscolari che si fanno
prevalentemente sui glutei.
Meteo Napoli
Lunedì 24 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 15°C
Massima: 20°C
Umidità :
Mattina = 61%
Pomeriggio =66%
Per la precisione, immaginando di dividere il
gluteo in quattro parti con due linee
perpendicolari che si incrociano al centro, le
iniezioni si fanno sulla parte superiore esterna.
Questa zona ha il vantaggio di avere uno strato
superficiale di spessore ridotto: perciò, l’ago
deve penetrare poco per raggiungere il
sottostante muscolo, che è il grande gluteo. Così, non c’è il rischio di
incontrare nervi, lo sciatico, che passa invece in corrispondenza della parte
superiore interna. (Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 975
PREVENZIONE E SALUTE
UNA MELA al GIORNO TOGLIE Davvero il MEDICO di
TORNO: SCOPERTE nel SUCCO PROPRIETÀ
ANTITUMORALI
Il succo del frutto ha effetti di prevenzione sul cancro al colon retto, anche se non è ancora
chiaro il modo con cui sostanze chiamate polifenoli contrastano il tumore
La mela non è soltanto un concentrato
di ANTIOSSIDANTI utili all'organismo, ma anche una
fonte di molecole con PROPRIETÀ ANTITUMORALI
E' quanto emerge da una ricerca condotta dall'Istituto di scienze
dell'alimentazione del Cnr e pubblicata sulla rivista Scientific Reports.
Secondo gli studiosi, il succo di mela ha effetti di prevenzione sul cancro al colon retto, anche se non è
ancora chiaro il meccanismo molecolare, cioè il modo in cui sostanze chiamate polifenoli contrastano
il tumore.
"Noi abbiamo studiato per la prima volta in modo specifico proprio quali molecole antiossidanti vanno
ad agire e su quali specifiche proteine della cellula", ha spiegato Angelo Facchiano, coautore della
ricerca.
Studi recenti hanno inoltre evidenziato che il consumo giornaliero di mele permette di ridurre le
prescrizioni di farmaci e, per quanto riguarda le donne, di avere una vita sessuale migliore.
INTERAZIONE TRA ANTIOSSIDANTI E PROTEINE - Sapere che un certo tipo di cellula è "il
bersaglio cui mirare è importante, ma non sufficiente - ha aggiunto Facchiano -.
Per avere una visione completa e mettere a punto eventuali terapie è necessario conoscere quali sono
i meccanismi molecolari e quali proteine sono coinvolte".
Gli scienziati hanno effettuato al computer un gran numero di test per individuare quali interazioni
avvengano tra i composti antiossidanti presenti nelle mele e le proteine umane.
"Si tratta di una metodologia che offre grandi potenzialità e opportunità , tra cui quella di limitare la
necessità di esperimenti di laboratorio che richiederebbero l'uso di reagenti costosi e strumentazioni
complesse", hanno osservato gli studiosi.
POLIFENOLI
CONTRO IL CANCRO
Le analisi si sono focalizzate su tre tipi di mela (annurca, red
delicious, golden delicious) al fine di identificare e quantificare i principali
composti antiossidanti in essi contenuti.
"I polifenoli della mela ostacolano in particolare la replicazione ed espressione del Dna nelle cellule
cancerose del colon, in particolare questo impedisce loro di duplicarsi e far crescere la massa
tumorale".
ANTITUMORALI NATURALI - "Abbiamo scoperto inoltre che le proteine sulle quali i polifenoli
potrebbero agire sono le stesse con cui interagiscono alcuni farmaci antitumorali recentemente
sviluppati".
L'ipotesi, su cui sarà necessario effettuare ulteriori studi, è quindi che alcuni composti presenti nelle
mele abbiano un effetto preventivo agendo proprio sugli stessi meccanismi che vengono "colpiti" dai
farmaci. (Salute, Tgcom24)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 975
SCIENZA E SALUTE
INCONTINENZA URINARIA: COSA FARE
L’incontinenza Urinaria è un problema clinico misconosciuto ma purtroppo molto
frequente, si calcola che solo nel nostro Paese ci siano almeno 5 milioni di persone che
presentano questo disturbo urologico, spesso vissuto con vergogna, paura e chi ce l’ha lo
tiene nascosto come fosse una colpa da espiare e un segreto che non è bene svelare
neppure ai propri parenti o amici più stretti.
Le più comuni forme d’incontinenza sono quelle da sforzo e da urgenza, a
queste due se ne può aggiungere una terza, detta mista, che ha appunto i
sintomi e le caratteristiche delle prime due.
Nell’incontinenza da sforzo vi è il problema di perdere in modo involontario
le urine e questo può essere scatenato da un colpo di tosse improvviso, una
risata incontrollata oppure uno starnuto. La causa di questo tipo d’incontinenza è dovuta
generalmente ad un problema dello sfintere dell’uretra, il canalino che porta fuori l’urina dalla vescica,
oppure ad una mancanza dell’attività muscolare e delle fasce che costituiscono il pavimento
pelvico. Le fughe di urina, che possono variare da qualche goccia a una perdita più importante, in
questa situazione clinica mancano di alcun preavviso e non sono precedute dalla sensazione di una
vescica piena.
Nell’incontinenza da urgenza la perdita non voluta di urine
è sempre contemporanea o preceduta dalla “voglia
urgente†di urinare; qui la causa è generalmente
dovuta ad una attività esagerata della muscolatura liscia
della vescica che è caratterizzata da un muscolo, chiamato
detrusore, che tende a contrarsi in modo anarchico e senza
il controllo della volontà .
CHE COSA SCATENA UN’INCONTINENZA URINARIA
Le situazioni cliniche che portano ad un’incontinenza da sforzo nell’uomo sono quelle presenti
soprattutto dopo un trattamento chirurgico per asportare un tumore della prostata mentre nella
donna questa può essere secondaria ad una gravidanza oppure durante o dopo un parto“complicatoâ€,
può presentarsi con la menopausa per il fisiologico calo degli estrogeni che scatena un deficit nel
trofismo generale dell’apparato uro-genitale mettendo in evidenza un danno che non si era
manifestato prima.
Anche fistole vescico-vaginali e uretero-vaginali, causate da traumi o lesioni ginecologiche, possono
portare a incontinenza urinaria
Alcool, caffeina, presi in quantità eccessive, possono aumentare il tono simpatico a livello del
detrusore e scatenare quindi un’incontinenza. Il fumo di sigaretta per un problema indiretto legato
all’eventuale e relativa tosse che può essere una causa scatenante il disturbo urologico. L’obesità ,
spesso anche associata ad un’attività fisica modesta, può causare
un’incontinenza da sforzo da aumento delle pressioni
intraddominali e quindi anche della vescica; in alcuni casi il
semplice ritorno ad un peso forma risolve il problema senza alcuna
altra indicazione terapeutica.
Più raramente si ha un’incontinenza da urgenza in presenza di
una ipertrofia prostatica benigna spesso presente in uomini che
hanno superato i 45 anni di età . (Figura: Ipertrofia prostatica benigna)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 975
Per capire qual è il problema, in molti casi bisogna arrivare ad una
attenta valutazione clinica della particolare situazione clinica che si
deve affrontare. In prima istanza, dopo un’accurata anamnesi e la raccolta della storia clinica del
paziente, si parte da alcune valutazioni molto semplici, di primo livello, come un esame delle urine, la
raccolta del diario minzionale: qui il paziente deve scrivere, per diversi giorni, quante volte e quanto
ha bevuto e urinato, l’ora e la quantità delle urine fatte e/o perse, il test del pannolino(in inglese Pad
Test): qui, in presenza di un’incontinenza da sforzo, un pannolino viene pesato prima e dopo una serie
di esercizi ed attività ginniche per arrivare a capire se le perdite sono più o meno significative;
infine si fanno anche compilare dei questionari mirati.
Le indagini di secondo livello vengono di solito indicate dal neuro-urologo e
comprendono tutte le indagini urologiche tradizionali (ecografie, urografie
con immagini cistouretrografiche minzionali, risonanza magnetica nucleare
ed altro ancora) ed infine una mirata e completa valutazione urodinamica.
QUALI SONO LE POSSIBILI TERAPIE
Oggi le terapie sono diverse, complesse e spesso il trattamento corretto
passa attraverso un approccio combinato: terapie farmacologiche, riabilitative, chirurgiche possono
essere indicate da sole o anche in modo simultaneo.
Il primo approccio è sempre quello di indicare esercizi che rafforzano e migliorano l’utilizzo della
muscolatura coinvolta nel meccanismo della continenza, in particolare quella del pavimento pelvico
(esercizi di Kegel, bio-feedback, ed altro).
Il passaggio successivo prevede l’utilizzo di alcuni farmaci che bloccano o limitano l’attività del
detrusore, come gli Antimuscarinici o i Beta3-agonisti, oppure che aumentano l’attività dello sfintere,
come la Duloxetina, ancora si possono utilizzare alcune creme a base di estrogeni.
Se queste terapie non portano ai risultati sperati, può essere allora utilizzata, attraverso
somministrazione diretta nella parete vescicale e quando è presente un’iperattività non controllata del
detrusore, anche della tossina botulinica.
In presenza di stati irritativi particolari della parete vescicale si utilizzano altre strategie come la
somministrazione per infusione endovescicale di glicosaminoglicani, come l’acido ialuronico o
il condroitinfosfato)
Il terzo livello è costituito dalle strategie chirurgiche, oggi ci si orienta soprattutto versotecniche di tipo
mini-invasivo, che cercano di recuperare un buon supporto al complesso costituito dalla vescica e
dall’uretra. In alcune situazioni cliniche particolari è necessario anche correggere un eventuale
prolasso delle strutture anatomiche della pelvi o ricorrere a procedure più complesse come
l’inserimento di una protesi gonfiabile dello sfintere urinario.
Questo è un dispositivo che viene posizionato a livello dell'uretra prossimale, quando lo sfintere striato
dell'uretra non funziona più e non trattiene le urine, per restituire il regolare controllo della minzione;
questo succede ad esempio dopo un intervento a livello della prostata.
La protesi (come compare nella figura) ha tre componenti:
 una cuffia, posizionata intorno all'uretra;
 una pompa, messa nello scroto che attiva il dispositivo,
 ed un serbatoio che viene posizionato in prossimità della vescica.
Quando attivata, la protesi simula molto bene la funzione dello sfintere uretrale striato.
In alcuni casi, poi, si può indicare anche l’uso di assorbenti; oggi è disponibile una vasta gamma di
misure, di capacità di assorbenza e di eliminazione dei fastidiosi e sgradevoli odori che possono
limitare la vita sociale e di relazione della persona che ha un’incontinenza urinaria.
Anche il catetere vescicale, con relativa sacca di raccolta delle urine, posta all’arto inferiore, può
avere, in alcuni casi, la sua indicazione mirata anche se dovrebbe essere considerata una misura
terapeutica temporanea. (Salute, La Stampa)
COME SI FA LA DIAGNOSI
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 975
PREVENZIONE E SALUTE
PERCHÉ NELLA CORSA PUÒ COMPARIRE DOLORE A
FIANCO E FEGATO?
Il “dolore al fianco del runner†è un dolore tipico che può comparire, almeno una volta,
nella zona del fegato degli appassionati della corsa sia che si tratti di corridori amatoriali,
cioè chi pratica la corsa saltuariamente come attività fisica per mantenersi in forma, sia
che si tratti di runner, cioè di professionisti che corrono le maratone o le lunghe distanze
come le ultra maratone.
Il dolore al fianco destro dove si trova il fegato è un tipo di dolore che può
insorgere soprattutto durante l’allenamento o la corsa di medio-alta
intensità , anche se non c’è alcuna relazione dimostrata
tra dolore al fianco e l’essere più o meno allentati in uno sport come
la corsa.
Può capitare quindi che durante la corsa anche il runner più allentato possa
sentire un dolore al fianco e pensare che sia riferito al fegato perché compare nell’area sottocostale
destra. La causa potrebbe essere dovuta :
all’accumulo di sangue che si ha a livello epatico in seguito allo sforzo fisico durante
la corsa – spiega il dr R. Ceriani, specialista in Medicina Generale ed Epatologia di
Humanitas.
L’aumento dell’afflusso di sangue è legato alla difficoltà del ritorno venoso al cuore
destro che porta il fegato a “gonfiarsiâ€, si distende la membrana che lo ricopre, detta membrana
glissoniana, che è innervata, determinando così un dolore al fianco che talvolta è così acuto da dare la
sensazione di “togliere il fiato†costringendo il runner a rallentare l’intensità della corsa o addirittura
fermarsi. Anche il diaframma, ovvero il muscolo che divide il torace dall’addome, potrebbe essere
coinvolto nell’insorgenza del dolore al fianco del runner soprattutto in seguito ad una respirazione non
corretta ed affannosa che determina stiramento e quindi infiammazione dei ligamenti diaframmatici.
Generalmente è sufficiente diminuire lo sforzo e quindi rallentare l’intensità della corsa o fermarsi per
qualche minuto perché il dolore gradualmente scompaia.
Se il disturbo dovesse protrarsi a lungo dopo lo sforzo fisico è utile invece sottoporsi ad una visita
medica ed a eventuali approfondimenti diagnostici per la valutazione dello stato di salute del fegato.
La visita medica può aiutare ad escludere anche altre cause correlate al dolore al fianco come la:
 presenza di calcoli in colecisti,
 duodenite, cioè la presenza di un’infiammazione nel duodeno ovvero il tratto più alto
dell’intestino tenue o infiammazioni intestinali. (Salute, Humanitas)
LO STRESS FA ALZARE IL GOMITO AGLI UOMINI
(MA NON ALLE DONNE)
Lui annega lo stress nel bicchiere, lei se è stressata tende a bere meno: come il
genere influisce sul consumo d'alcol.
Se trascorrerete una serata a cena con amici stressati dal lavoro, è probabile che tendano ad esagerare
con l'alcol. Soprattutto se sono maschi. Uomini e donne reagiscono allo stress in modo diverso, e i
primi si abbandonano più facilmente alla bottiglia nelle situazioni che generano ansia. È quanto
riportato in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Addiction.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 975
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE
Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine
MESE
DATA
Lunedì
24 Ottobre
Ore 21.00
Ottobre
Martedì
25 Ottobre
Ore 19.30
Giovedì 27
Ottobre
Ore 21.00
Venerdì
28 Ottobre
Ore 20.45
TITOLO
CF
Serata MONOTEMATICA
10
CONOSCERE E PREVENIRE IL MELANOMA:
FAD
RUOLO DEL FARMACISTA
L’OMEOPATIA: VERITÀ E STATO DELL’ARTE
NOTE
Prof. P. Ascierto
Ist. Naz. Tumori
“G. Pascaleâ€
IL DIABETE IN FARMACIA TRA DISPOSITIVI MEDICI INNOVATIVI, AUTOCONTROLLO
GLICEMICO E CORRETTE INDICAZIONI PER L’INIEZIONE INSULINICA
Sessione II° Parte
CORSO TEORICO-PRATICO DI PRIMO SOCCORSO
(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)
12
per
4 Sessioni
Prof.
M. Santomauro
COME PRENOTARSI:
RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM
collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;
Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD
LUNEDÌ 24 OTTOBRE, ore 21.00
Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascaleâ€
Nel corso dell’evento si parlerà dei: Fattori
predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come
individuare il Melanoma, Il Trattamento,
Ruolo del Farmacista
OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico di Primo Soccorso PHTC, 12 CF
VENERDÌ 28 OTTOBRE, ore 20.45
 L’obiettivo del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti un
metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di
rischio di complicanze per un traumatizzato e le conoscenze ed
abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di
base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe
avanzate (118);
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 975
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI†:
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE
COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e
compila il form in modo da avere
le informazioni utili riguardo il
luogo di consegna del
contenitore per la raccolta dei
farmaci.
https://www.ordinefar
macistinapoli.it/ordi
neNuovo/news/1097un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA
23.000 CONFEZIONI di
FARMACI e DISPOSITIVI
Donati ai seguenti ENTI
ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di
Tonia, Emergency,
UNITALSI Campania,
Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre
Teresa di Calcutta,
Ordine di Malta, Croce
Rossa
FARMACISTI
VOLONTARI:
Come Aderire
I
Colleghi
VOLONTARI
che
intendono
partecipare
al
progetto
potranno
farlo
contattando
gli
Uffici
dell’Ordine o inviando una email all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 975
REGIONE CAMPANIA:
COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO:
“Pubblicata sul BURC la Commissione
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 975
Modulo 6/F
La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE
CONSAPEVOLE
OBESITÀ 6
L’elaborazione del cibo ed il nutrimento rappresentano sia la tendenza a
prendere cura di sé nei rapporti con gli altri, sia condivisione con gli altri.
Donare cibo ha, quindi, una forte valenza sociale.
Il cibo può anche rappresentare un linguaggio attraverso il quale si
esprimono alcuni aspetti della nostra vita.
 Identità economica: offrire cibi preziosi significa denotare la
propria ricchezza.
 Identità sociale: soprattutto in passato, la quantità e la qualità del
cibo erano in stretto rapporto con l’appartenenza a un certo
gradino della scala gerarchica.
 Identità religiosa: il pane e il vino dei cristiani vanno ben oltre la
loro materialità .
 Identità filosofica: le diete vegetariane e vegane sono legate al rispetto della natura
vivente.
 Identità etnica: il cibo come segno di solidarietà nazionale.
Fino a non molto tempo fa il cibo era sinonimo di differenze sociali e culturali specie tra etnie
differenti. Addirittura poteva essere utilizzato per schernire altre persone con abitudini alimentari
differenti dalle nostre.
Successivamente con l’avvento della globalizzazione e la presenza nella nostra società di abitudini
alimentari diverse si è assistito ad un progressivo compenetrarsi di culture gastronomiche diverse
fino ad arrivare alla attuale cucina “fusion†che ingloba caratteristiche di diverse tradizioni.
Quindi:
Attualmente l’alimentazione è uno dei display più importanti per delimitare barriere ideologiche,
etniche, politiche, sociali, o al contrario uno dei mezzi più utilizzati per conoscere le culture “altreâ€,
per mescolare le civiltà , per tentare la via dell’interculturalismo; il cibo è anche un meccanismo
rivelatore dell’identità etnica, culturale, sociale [Scholliers 2001].
L'alimentazione infatti è una voce importante nella costruzione dell'identità personale, di genere
[Counihan 1999] di classe, etnica e molti sociologi e antropologi hanno riscoperto il tema
dell'alimentazione, in passato sottovalutato anche per il suo carattere quotidiano, a torto
considerato banale...
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it