Anno II – Numero 147 AVVISO 1. I farmacisti napoletani incontrano i farmacisti Europei: Praga Notizie in Rilievo Professione 2. Farmacie. “il ricavo viene ormai dall’extrafarmaco. Per il futuro puntare sui servizi. Scienza e Salute 3. Tumore, un farmaco li fa “dimagrire” Prevenzione e Salute 4. Carenza Vitamina D provoca Preeclampsia 5. Scaccia il mal di testa con l’automassaggio 6. Per un intestino in salute più verdura a foglia verde 7. Alito cattivo? 10 domande e risposte • Curiosità 8. Perché alcuni cibi ci piacciono e altri no? Venerdì 29 Marzo 2013, S. Secondo martire SUL SITO DELL’ORDINE IL VIDEO DEL CORSO TEORICO-PRATICO di RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE e DEFIBRILLAZIONE CARDIACA PRECOCE SEMIAUTOMATICA Nella Home page e/o nella sezione galleria video del sito istituzionale (www.ordinefarmacistinapoli.it), il video della simulazione del primo soccorso cardio rianimatorio. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/in dex.php?option=com_banners&task=click &bid=8 PERCHÉ alcuni CIBI ci PIACCIONO e ALTRI NO? Molto dipende dai condizionamenti che riceviamo da piccoli. Infatti, più la dieta è variata fin da bambini, più si sapranno apprezzare cibi con caratteristiche organolettiche diverse da adulti. L’influenza inizia già fra i 2 e i 5 mesi di vita: il latte materno, infatti, cambia sapore a seconda di ciò che mangia la mamma. Ed è stato dimostrato che i gusti che si imparano ad apprezzare da lattanti saranno poi ricercati da grandi. I farmacisti Napoletani incontrano i Farmacisti Europei: PRAGA SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 147 PROFESSIONE Farmacie."Il RICAVO viene ormai dall’EXTRAFARMACO. PER IL FUTURO PUNTARE SUI SERVIZI" Gli utili non sono più garantiti dalla ricetta Ssn e dalla fascia C. Per salvaguardare la marginalità si dovrà quindi da un lato completare la riforma della remunerazione e dall’altro allargare l’extrafarmaco, in particolare ai servizi. È quanto emerso da una ricerca condotta dal Ceis per conto di Federfarma. “Le analisi condotte dicono che oggi nessuna farmacia consegue un utile dalla ricetta Ssn. Dalla FASCIA C riescono invece a tirare fuori qualcosa solo le farmacie medio-grandi, ma per tutte la vera fonte di ricavi tali da giustificare l’attività d’impresa è l’extrafarmaco”. Così Federico Spandonaro, direttore del Ceis Tor Vergata di Roma, ha presentato la sua ricerca sulle prospettive della distribuzione farmaceutica, realizzata per conto di Federfarma. Dallo studio è emersa una fotografia in chiaroscuro, compreso lo stato di salute dell’impresa farmacia. “La conferma - ha spiegato Spandonaro - arriva dal fatto che l’utile delle piccole farmacie è in media molto contenuto, attorno ai 24mila euro prima delle tasse, e diventa risicato per le rurali sussidiate, circa 19mila. Sembrano salvarsi soltanto le farmacie urbane, che (grazie all’area di libera vendita) registrano un utile prima delle imposte attorno ai 110mila euro. Grosso modo lo stipendio di un dirigente medico del Ssn”. Per salvaguardare la marginalità, quindi, bisognerà da un lato portare a compimento la riforma della remunerazione e dall’altro allargare l’extrafarmaco, dove una riflessione approfondita la meritano i servizi. “Dati e indagini - ha ricordato il direttore del Ceis Tor Vergata - dicono che ormai gli italiani che per l’assistenza spendono di tasca propria sono il 60%. La parte del leone in questa spesa la fanno le cure odontoiatriche, ma subito dopo c’è l’assistenza agli anziani. I servizi sociosanitari saranno certamente uno dei fronti dove nei prossimi anni le farmacie potrebbero giocare un ruolo decisivo”. E per farlo, non occorre aspettare le convenzioni con il Ssn o accordi con Asl e ospedali. “I fondi integrativi privati possono diventare un interlocutore interessato delle farmacie- ha ricordato Spandonaro - e poi c’è la domanda diretta, quella di pazienti e famiglie. La competizione, qui, si giocherà sulla qualità del servizio”. Sull’ETICO RIMBORSATO, invece, la battaglia da combattere dovrà essere difensiva. “Sarà già un buon risultato convincere la politica a non abbassare ulteriormente il budget annuale per la Sanità”, è il parere dell’economista, “anche se gli argomenti ci sono: attualmente, infatti, il nostro paese spende in media il 35% in meno dell’Europa a 12”. Infine, sono stati sfatati alcuni luoghi comuni: “Non è vero che dai margini della farmacia c’è ancora spazio per tagliare (tolti sconti e detrazioni, la spettanza netta del farmacista si riduce di un terzo) e non è vero che il Ssn spende troppo; semmai - spende male, ma non è colpa del federalismo e tornare indietro significherebbe solo peggiorare”. (Farmacista online) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 147 PREVENZIONE E SALUTE Ricerca: CARENZA Vitamina D provoca PRE-ECLAMPSIA Trovato un legame tra basse dosi di vitamina D e esiti avversi della gravidanza. Lo studio della Univ. of Calgary, Canada, e' stato pubblicato sulla rivista British Medical Journal. Gli scienziati hanno scoperto un link fra l'insufficienza di vitamina D e alcune patologie come il diabete gestazionale e la preeclampsia, rischi di infezioni, restrizioni alla crescita del feto e le nascite di neonati sottopeso. Gli studiosi hanno analizzato dati provenienti da 31 studi compiuti fra il 1980 e il 2013 che hanno coinvolto fra 95 e 1100 partecipanti. Le donne incinta con un livello di vitamina D 5-OH basso avevano maggiori probabilita' di sviluppare diabete gestazionale (0,49% in più) e maggiori probabilità (0,79%) di sviluppare preeclampsia. Mentre c'era una maggiore probabilità di dare alla luce bambini che pesavano poco, non c'era nessun significativo rischio di avere una minore lunghezza o circonferenza della testa del bimbo alla nascita. (AGI) SCACCIA IL MAL DI TESTA CON L'AUTOMASSAGGIO Impara a «impastare» viso e orecchie: con la digitopressione puoi calmare il dolore al capo, specie nei casi di cefalea tensiva Il mal di testa ti ha messo ko? Per combattere il dolore, prima di ripiegare sui farmaci, hai a disposizione tanti rimedi fai da te. Tra tutti, uno sembra essere particolarmente efficace: l'automassaggio. Ovvero il massaggio fatto a se stessi, che è utile per calmare doloretti e fastidi. NON CI CREDI? Prova! Ti basta seguire i consigli redatti dal massiofisioterapista N. Ferrara, dalla fitoterapeuta D. Giachetti, dagli esperti di riabilitazione P. Buselli e V. Rucco. MA QUANDO SERVE L'AUTOMASSAGGIO? Esistono molti tipi di mal di testa, dall'emicrania alla cefalea a grappolo, e molte cause che lo possono provocare, dai disturbi visivi all'artrosi cervicale, dalle discopatie agli scompensi posturali. Quando scoppia un attacco, in genere premere sulle tempie può attenuare il dolore (digitopressione). Un automassaggio è utile specie in caso di cefalea tensiva, provocata da tensione muscolare. Ma se tendi a soffrire in maniera ricorrente di mal di testa, ti conviene consultare il medico prima di praticarlo. • Inizia con la digitopressione: porta i pollici a sinistra e a destra del naso, all'altezza degli occhi, e sistemali nella parte interna del sopracciglio. Fai una pressione, leggera ma decisa, per dieci minuti: cerca di mantenere sempre la stessa intensità. Dopo, rilascia lentamente. • Tira la pelle dal viso dal centro verso l'esterno, in direzione delle orecchie, usando tutte e due le mani e imitando il gesto che fai al mattino quando ti lavi la faccia. Ripeti una decina di volte. • Anche l'automassaggio dei lobi delle orecchie può aiutarti, grazie al suo effetto miodistensivo: afferra tra pollice e indice il lobo dell'orecchio e massaggialo con piccoli cerchi concentrici per dieci minuti. (Fonte: A. Corica - OK Salute e benessere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 147 SCIENZA E SALUTE TUMORI, UN FARMACO LI FA "DIMAGRIRE" La molecola agisce sul metabolismo della cellule cancerose senza intaccare i tessuti sani Sfruttare la "fame" di grassi delle cellule tumorali per bloccarne il metabolismo. Uno studio italiano ha dimostrato che è possibile senza danneggiare i tessuti sani circostanti. La ricerca è stata condotta dall'Università di Bologna e dall'Ibp-Cnr di Napoli e pubblicata su The Journal of the National Cancer Institute. La scoperta apre nuove e promettenti prospettive terapeutiche nella lotta contro i tumori. IL PUNTO DEBOLE DEL CANCRO - Dall'Univ. di Bologna fanno sapere: "L'intuizione alla base dello studio è che le cellule tumorali, a causa della loro velocità di crescita e dalle specifiche alterazioni metaboliche che le caratterizzano, siano strettamente dipendenti dal metabolismo degli acidi grassi per produrre, tra l'altro, le membrane delle cellule figlie". I ricercatori hanno dimostrato che utilizzando un farmaco sperimentale, denominato ST1326, si riesce a inibire il sistema della carnitina aciltransferasi. Un sistema necessario per il trasporto degli acidi grassi all'interno del mitocondrio - la centrale energetica della cellula - dove avviene il loro metabolismo. EFFETTO TOSSICO SELETTIVO - I professori Montanaro e Peluso che hanno condotto la ricerca spiegano: "In questo modo vengono compromessi la produzione e il mantenimento delle riserve cellulari di una molecola, l'acetato, indispensabile per generare nuovi lipidi, costituenti essenziali delle membrane cellulari. Il farmaco ha dimostrato di avere un effetto tossico selettivo, colpendo preferenzialmente le cellule tumorali. Rispetto alle cellule sane, quelle neoplastiche risultano essere infatti molto più sensibili al farmaco, accumulano nel citoplasma i lipidi che non vengono metabolizzati e non sono in grado di generarne di nuovi e quindi di proliferare". (Fonte: Tgcom Salute) PER UN INTESTINO IN SALUTE PIÙ VERDURE A FOGLIA VERDE Mantenere una flora batterica in salute è fondamentale per promuovere il benessere dell'intestino. Fra gli alleati di chi insegue questo obiettivo ci sono anche le verdure a foglia verde, come i broccoli e il cavolo, che secondo uno studio pubb. su Nature Immunology dai ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research di Melbourne (Australia) svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione dell'attività di cellule del sistema immunitario che eliminano dall'intestino i batteri nemici della salute. Gli scienziati hanno infatti scoperto che lo sviluppo di queste cellule è controllato da T-bet, un gene già noto perché attivato dalle proteine presenti nei vegetali appartenenti alla famiglia delle crucifere, come, appunto, i broccoli. “Siamo molto interessati a capire in che modo i prodotti di queste verdure riescono a parlare a T-bet per produrre [le cellule del sistema immunitario] - ha spiegato G. Belz. Ci darà più informazioni su come il cibo che mangiamo influenza il nostro sistema immunitario e i batteri dell'intestino”. (Fonte: S. Soligon. Salute, Sole 24 ore) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 147 ALITO CATTIVO? 10 DOMANDE E RISPOSTE 1. Ho l'alito cattivo: cos'è? "L'alitosi è un disturbo che si manifesta con l'emissione di odore sgradevole attraverso l'atto espiratorio e la fonazione", "La maggior parte degli individui - il 40% dei soggetti con età superiore ai 40 anni - presenta 'alito cattivo' dopo il risveglio mattutino o dopo il consumo di particolari cibi". 2. Cosa accade nella mia bocca? "La causa principale dell'alitosi sono i batteri presenti nella bocca, che generano composti solforati volatili". Ma non solo: "I denti affetti da carie non trattate o con restauri non precisi possono diventare siti di cattivo odore". La visita dal dentista è sempre consigliata. 3. Ho sentito parlare di 4. Credo che il cattivo odore tonsilloliti: cosa sono? "Definiti arrivi dallo stomaco: è possibile? anche calcoli tonsillari, chi soffre "L'alitosi da cause gastrodi tonsilliti ricorrenti presenta intestinali non è molto comune delle fessure o cripte tonsillari nei ma tra le cause è riportata la quale residui di saliva, cibo, placca tendono a stenosi pilorica, causata da tumori, cicatrici o ulcere consolidare in un materiale di colore bianco o gastriche/duodenali". Il cattivo odore che deriva da giallastro maleodorante". questa patologia è come "odore di uova marce". 5. Quali cibi devo evitare? "Aglio, cipolla e spezie, ma anche asparagi e formaggi come il gorgonzola e le bevande alcoliche". 6. Spray, caramelle e chewinggum: servono davvero? "Tutti questi prodotti contengono, generalmente, sostanze aromatizzanti in grado di 'coprire' l'alito cattivo solo per un breve periodo". 7. Ci sono cibi che alleviano il 8. Assumo dei farmaci, mio problema? "Se l'alitosi è potrebbero essere una delle presente soprattutto la mattina cause? "I farmaci antidepressivi, al risveglio è utile effettuare una ansiolitici, neurolettici, colazione con cibi anche solidi, che rimuovono il antiparkinson - diminuiscono la biofilm sopralinguale, con aggiunta di frutta che produzione di saliva con conseguente riduzione stimola la salivazione". Inoltre è importante bere dell'autodetersione della bocca". sempre molta acqua perché aumenta la salivazione, mangiare frutta e verdura, ridurre il consumo di carne e integrare con probiotici per ripristinare la flora batterica gastrointestinale. 9. Pulizia: cosa fare a casa? "Le pratiche di igiene orale vanno fatte almeno 2 volte al giorno usando correttamente spazzolino, dentifricio, collutorio e filo interdentale. In caso di alitosi, diventa indispensabile l'uso serale di un collutorio specifico per questo fenomeno e l'uso mattutino di un pulisci-lingua per eliminare l'accumulo di batteri nelle zone difficili da raggiungere con lo spazzolino". 10. I colluttori sono tutti uguali? Ci sono batteri "buoni" che vanno preservati? "I batteri presenti in bocca sono 'buoni' perché la proteggono da alcuni agenti patogeni". "In certe condiz. si può creare uno squilibrio della flora batterica orale con aumento dei batteri Gram negativi che sono i responsabili delle gengiviti e dell'alitosi", quindi "i collutori dovrebbero essere selettivi verso questo tipo di batteri".