Anno IV – Numero 984
Lunedì 7 Novembre 2016, S. Ernesto
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
farmaDAY
2. ORDINE:
FAD
in
Concorso
straordinario
3. Un Farmaco per Tutti
4. ORDINE: assistenza legale
gratuita
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Integratori e prodotti
erboristici
possono
interferire con i farmaci
per la chemioterapia
6. Vacanza in montagna
per
i
cardiopatici?
con i giusti accorgimenti
non è pericolosa
Prevenzione e
Salute
7. Il parassita che entra dai
piedi scalzi (e fa danni a
distanza di tempo)
8. Cosa succede alla pelle
dopo il tatuaggio?
9. Caduta dei capelli in
autunno:
come
rimediare?
Meteo Napoli
Lunedì 7 Novembre
ï‚· Variabile
Minima: 12°C
Massima: 22°C
Umidità :
Mattina = 52%
Pomeriggio =64%
Proverbio di oggi….……..
Chi cumanna nun suda. Chi comanda non suda.
Integratori e prodotti erboristici possono
interferire con i farmaci per la
chemioterapia
«Per esempio, in alcuni casi potrebbe essere utile frazionare i pasti,
mangiando piccole porzioni di cibo più spesso nel corso della
giornata.
In situazioni che lo richiedano è invece
consigliabile
cambiare
modalitÃ
di
preparazione dei cibi, utilizzando cotture che
facilitino la digestione oppure che stimolino
l’appetito, o ancora che modifichino la
consistenza del cibo per facilitare la
masticazione e la deglutizione.
In altri casi, come quelli di diarrea persistente, è invece necessario limitare le
fibre», prosegue la dottoressa Pastore.
«È importante non demonizzare a priori nessuna fra le categorie alimentari,
seguire una dieta equilibrata ed evitare mode e stili dietetici non supportati
da evidenze scientifiche.
Occorre inoltre fare molta attenzione a tutti i prodotti non farmacologici che
si assumono, come integratori o prodotti erboristici, che spesso non vengono
considerati durante l’anamnesi, mentre è importante comunicare ai medici
oncologi
se
si
assumono
perché
possono
interagire
con
i farmaci chemioterapici, come nel caso di pompelmo, ginseng, aloe,
echinacea, iperico (ma ce ne sono molti altri!).
In generale, sia in termini di prevenzione che durante le terapie
oncologiche – è bene tenere come riferimento la dieta mediterranea, di cui il
nostro Paese è un degno ed antico rappresentante, che è un ottimo
strumento in quanto promuove corrette abitudini alimentari».
(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
PREVENZIONE E SALUTE
IL PARASSITA CHE ENTRA DAI PIEDI SCALZI
(e fa danni a distanza di tempo)
I sintomi che provoca lo «Strongyloides stercoralis» sono vaghi e non gravi: prurito, dolori
addominali, disturbi respiratori.
Ma se le difese immunitarie sono compromesse, il parassita prolifera in
modo incontrollato e può invadere tutti gli organi e gli apparati
Un anziano parente dice di aver contratto molti anni fa una parassitosi
(strong qualcosa...), scoperta a distanza di anni quando è diventata
“pericolosa†in un momento in cui era immunodepresso.
Il parassita sarebbe entrato nel suo corpo attraverso la pelle integra: possibile?
La malattia è la strongiloidosi e deriva il suo nome dal parassita Strongyloides stercoralis le cui larve
microscopiche si trovano nel terreno (contaminato da feci umane e forse anche di cane), e penetrano
attraverso la cute anche integra, più frequentemente quella dei piedi, ovviamente se si cammina scalzi.
È evidente che con il diffondersi dell’igiene (e l’abitudine alle scarpe) questa infezione diventa sempre
più rara, ma è ancora diffusa nei Paesi in via di sviluppo.
Nel Nord Italia vi sono migliaia di casi di questa parassitosi nella popolazione di età geriatrica.
I casi riconosciuti sono la punta di un iceberg, e una volta che la malattia è disseminata è spesso troppo
tardi.
NUOVE GENERAZIONI DI LARVE
Per intervenire efficacemente, bisogna perciò sospettarne l’esistenza per tempo. E qui si intrecciano
due ordini di problemi: il fatto che il parassita può effettivamente non dare (quasi) segno di sé per anni
e il fatto che l’insegnamento della parassitologia è quasi scomparso dalle nostre Facoltà di medicina.
Il parassita perpetua il suo ciclo biologico nell’organismo umano sviluppando nuove “generazioni†di
larve che arrivano allo stadio adulto sempre nel corpo umano.
In questo modo garantisce la propria sopravvivenza nell’ospite per tutta la vita di quest’ultimo, a meno
che non venga riconosciuto e “eliminatoâ€.
Tra le strategie di sopravvivenza di un parassita, naturalmente, vi è anche la necessità di non creare
troppi danni all’ospite e non farlo morire prematuramente.
Strongyloides non fa eccezione e di solito i sintomi che provoca sono vaghi e non gravi:
 prurito, saltuari dolori addominali, qualche volta disturbi respiratori ricorrenti simili all’asma.
Ma se le difese immunitarie dell’ospite sono compromesse, il parassita prolifera in modo incontrollato,
e può invadere tutti gli organi e gli apparati: è la cosiddetta «strongiloidosi disseminata», mortale in
oltre la metà dei casi.
RICERCA DEGLI ANTICORPI NEL SANGUE
Non è facile riconoscerla perché i sintomi sono spesso quelli di una sepsi, e raramente si pensa che
responsabile possa essere il parassita. Un banale esame di laboratorio, l’emocromo, può indurre al
“sospetto†(prima che si sviluppi la forma grave) se si osserva un aumento degli eosinofili, un tipo
particolare di globuli bianchi.
L’esame delle feci è poco sensibile, meglio la ricerca degli anticorpi nel sangue.
TERAPIA: Per la cura, il farmaco più indicato è l’ivermectina, un composto con un ampio spettro di
indicazioni. È registrato in alcuni paesi dell’Ue tra cui Francia, Olanda e Germania, non in Italia. Invece,
un altro farmaco, l’albendazolo, è registrato in Italia anche per questa indicazione, pur essendo poco
efficace contro lo Strongyloides. Per trattare correttamente un paziente in Italia, si deve importare
l’ivermectina dall’estero per “uso compassionevoleâ€. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
PREVENZIONE E SALUTE
COSA SUCCEDE ALLA PELLE DOPO IL TATUAGGIO?
La pratica del tatuaggio a fini cosmetici è oggi molto frequente soprattutto tra i giovani
occidentali ma sono in aumento anche le reazioni avverse dopo il tatuaggio.
Molti non considerano infatti che il tatuaggio sulla pelle non è un semplice disegno artistico, ornativo e
cosmetico.
In alcuni casi, il tatuaggio può essere la causa di effetti
collaterali indesiderati sulla pelle provocati da allergie per
esempio, oltre ad aumentare il rischio di infezioni
sistemiche anche gravi se non effettuato, vale il caso di
dirlo, ad opera d’arte.
Tra
le
più
importanti
conseguenze
derivanti
dall’effettuazione di un tatuaggio senza dubbio ci sono
 le infezioni, sia nel luogo di iniezione dell’inchiostro,
come per es. le infezioni batteriche da streptococchi
o stafilococchi, che si manifestano pochi giorni dopo
il tatuaggio con rossore, gonfiore, calore e dolore nell’area del tatuaggio,
 sia infezioni sistemiche nei casi più gravi, quali epatite B, epatite C o HIV dovute all’uso di
materiale non sterile e all’assenza delle più elementari norme di igiene da parte del tatuatore.
Inoltre è importante fare attenzione alle possibili reazioni allergiche, prevalentemente ai coloranti, e
in particolare al colore rosso, che si manifestano con arrossamento e prurito localizzato nell’area
del tatuaggio colorato con il rosso, per es., ma non con il verde, mentre potrebbero comparire con il
colore giallo se viene mescolato al solfuro di cadmio.
Questo genere di reazioni allergiche sono in genere dovute all’uso di più sostanze organiche e
inorganiche per realizzare la sfumatura della colorazione desiderata che nel caso del coloro rosso può
contenere solfuro di mercurio noto già ai tempi dei greci e dei romani e considerato tossico per l’uomo
e l’ambiente.
Inoltre, dopo l’effettuazione del tatuaggio potrebbero comparire altre dermatosi come per esempio
 reazioni granulomatose locali che si manifestano con la formazione di piccoli granulomi
soprattutto nella aree colorate di rosso che, sul tatuaggio, possono apparire come piccole
cicatrici.
Infine, i rischi meno frequenti quali rossore e rigonfiamento sul tatuaggio dopo effettuazione di una
risonanza magnetica o rischio di cancro cutaneo se vengono utilizzati inchiostri contenenti sostanze
tossiche e potenzialmente cancerogene.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
SCIENZA E SALUTE
VACANZA IN MONTAGNA PER I CARDIOPATICI?
Con i giusti accorgimenti non è pericolosa
La montagna non è più un territorio proibito ai cardiopatici.
Oggi è possibile prevedere per ciascuno gli eventuali rischi per il cuore stimando con precisione gli
effetti dell’altitudine sul sistema cardiocircolatorio,
garantendo così una «salita in sicurezza».
«Valutando le condizioni specifiche di ciascuno – ha dichiarato
il prof. Piergiuseppe Agostoni, coordinatore dell’Area di
Cardiologia Critica del Centro Cardiologico Monzino attualmente possiamo essere molto precisi nello stabilire se
una persona può raggiungere l’alta quota, quale tempo di
acclimatamento deve rispettare, fino a quali altezze può spingersi, quali farmaci eventualmente deve
assumere per stare meglio. Oppure, se già assume una terapia stabiliamo come dobbiamo
modificarla ed eventualmente rafforzarla».
Gli effetti dell’alta quota sul nostro organismo
Si sa che gli effetti dell’alta quota si
fanno
sentire
molto
presto
sull’organismo umano:
 all’aumentare dell’altitudine, infatti, le risposte dei sistemi cardiaco, respiratorio e anche
ematopoietico sono immediate.
E i tentativi di compensazione per riportare un’adeguata ossigenazione ai tessuti periferici, come
l’aumento della frequenza del respiro, della frequenza cardiaca e della massa eritroide, si osservano
già prima di raggiungere quota 2500 metri.
In altre parole, prima ancora di arrivare in vetta, ogni organismo sano e malato risponde subito alla
carenza di ossigeno, l’ipossia, che interessa organi, tessuti e cellule e vie metaboliche ed ha anche
effetti sulla pressione arteriosa, mettendo così a dura prova il cuore.
Oltre alla diminuzione della quantità di ossigeno presente nell’aria, in quota poi è limitata la
capacità dell’organismo di utilizzare l’ossigeno.
Aumenta così il rischio di infarto e ictus per gli individui già sofferenti.
Se in montagna si pratica sport, il rischio a cui ci si espone è ancora maggiore perché il fabbisogno di
ossigeno dell’organismo aumenta. «I rischi dell’alta quota per il cuore sono noti da tempo».
«Oggi abbiamo nuove conoscenze, tecnologie e strumenti che ci permettono di stabilire il livello di
rischio per ciascuno, e di intervenire su quel rischio abbassandolo».
CON QUALCHE PRECAUZIONE, LA MONTAGNA È PRECLUSA A POCHI
I turisti che si spingono oltre i 2500 metri sono 100 milioni nelle sole Alpi e nelle altre zone vanno dai
30 ai 40 milioni ogni anno.
Oltre a loro, ci sono le decine di milioni gli abitanti in alta quota che con l’ipossia cronica e il mal di
montagna convivono.
E se per chi soffre di malattie respiratorie croniche, ad esempio bronchiti o malattie ostruttive
croniche, la montagna resta vietata, non è così per il cardiopatico.
Cautela e precauzione sono sempre necessarie, in particolare per chi soffre di particolari condizioni
che richiedono un’adeguata copertura farmacologica, tuttavia, spiega lo specialista, «ogni caso è
diverso dall’altro e deve essere valutato nella sua specificità . Due accorgimenti validi sempre però ci
sono: sottoporsi a uno sforzo graduale e salire piano». (Salute, Il Secolo XIX)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
CADUTA DEI CAPELLI IN AUTUNNO: COME RIMEDIARE?
Quali sono i fattori responsabili della caduta dei capelli, come combatterla in modo
naturale e quando invece è il caso di seguire una cura.
La caduta dei capelli viene vissuta soprattutto dalle donne con un’apprensione
eccessiva, specialmente durante l’autunno, periodo in cui tale caduta tende
notevolmente a intensificarsi. In realtà la perdita dei capelli stagionale è un
fenomeno temporaneo, naturale e reversibile, che andrebbe semplicemente
affrontato senza troppi allarmismi.
Per saperne di più è stato interpellato il prof. Marcello Monti, resp. di Dermatologia all’Istituto Clinico
Humanitas e docente di dermatologia all’università di Milano.
Che cosa fare in caso di caduta dei capelli? «Per prima cosa suggerisco che cosa non bisogna
fare, e cioè farsi prendere dal ‘panico della caduta dei capelli’. Questa condizione, infatti, per via
psicosomatica, ne accentua la caduta. Se ci si accorge che i capelli stanno cadendo o diradandosi è
consigliabile recarsi da un dermatologo per approfondirne la causa. I rimedi, infatti, sono
strettamente legati alle cause.
Si deve tenere presente che i fattori responsabili della caduta dei capelli sono veramente tanti:
 la predisposizione genetica (che è quella più importante),
 gli ormoni o, meglio, la risposta dell’organismo agli ormoni,
 la nutrizione del sangue ai capelli,
 le diete drastiche che causano numerose carenze (soprattutto di ferro),
 lo stress prolungato e l’uso di alcuni farmaci.
Anche interventi chirurgici e traumi psichici o fisici inducono un periodo di caduta dei capelli così
come il periodo subito dopo il parto, con le sue improvvise variazioni ormonali».
Che cosa fare in caso di caduta stagionale? «Mediamente si stima che ciascuno arrivi a perdere
quotidianamente tra i 50 e i 70 capelli al giorno, ma nel periodo autunnale la caduta dei capelli tende
a intensificarsi, e nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno fisiologico di ricambio naturale: i
capelli hanno un loro ciclo di crescita che durante l’autunno e la primavera, mesi in cui ci accorgiamo di
perderli, tende ad accelerare a causa del cambiamento climatico. In questi casi la perdita dei capelli è
dovuta al “rinnovamentoâ€. Trattandosi quindi di una caduta fisiologica e naturale, tutto tende a
tornare normale nel giro di poche settimane.
Shampoo medicati (e le lozioni) o gli integratori possono essere utilizzati sia quando la perdita dei
capelli è stagionale, sia quando è legata a fattori transitori come stress, stanchezza e scompensi
ormonali, per cui l’organismo ha bisogno di rimettersi in forma. In tutti gli altri casi, quelli in cui la
caduta del capello non è di natura provvisoria, bisogna seguire una cura tricologica».
Si può prevenire la caduta di capelli? «Purtroppo nella maggioranza dei casi la caduta dei capelli
non è prevenibile, anzi, spesso non è neanche prevedibile.
Di solito i capelli iniziano a cadere senza un preavviso e spesso senza una causa nota. Si può capire il
panico che l’evento produce. In tali circostanze, per rallentare e arrestarne la caduta, è consigliabile
rivolgersi a uno specialista per individuare la causa specifica che comporta la perdita dei capelli».
Come si può combattere la caduta stagionale? «In fase acuta è possibile agire sul problema
assumendo integratori alimentari a base di vitamine dei gruppo B ed E, e Sali minerali, in modo da
accelerare la fase di ricrescita successiva alla caduta.
Per quanto riguarda l’alimentazione, durante il periodo della caduta, bisognerebbe privilegiare frutta
e verdura di stagione, tutti i pesci ricchi di Omega3, latticini, uova e legumi.
I capelli, soprattutto in questa fase, non andrebbero mai lavati troppo spesso, in media due lavaggi
a settimana, usando prodotti delicati non aggressivi o uno shampoo anti-caduta. (Humanitas, Salute)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 984
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI NOVEMBRE
Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine
MESE
NOVEMBRE
DATA
Martedì
8
Novembre
Ore 20.45
Venerdì
11
Novembre
Ore 20.45
Domenica
13
Novembre
ore 9.00
Venerdì
18
Novembre
Ore 20.45
Domenica
27
Novembre
Ore 9.00
TITOLO
Presentazione del libro
“ SULLE ORME DELLA SCLEROSI MULTIPLAâ€
di Maria De Giovanni
CF
NOTE
III° Parte
CORSO TEORICO - PRATICO DI PRIMO SOCCORSO
(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)
12
per 4
sessioni
Prof.
M. Santomauro
Sessione 3 Omeopatia
Omeopatia e Omotossicologia.
I farmaci omotossicologici e gli integratori
alimentari nelle malattie gastroenterologiche
IV° Parte
CORSO TEORICO - PRATICO DI PRIMO SOCCORSO
(PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)
20
per 5
sessioni
-
12
per 4
sessioni
Prof.
M. Santomauro
Sessione 4
Omeopatia e Omotossicologia.
La nutraceutica fisiologica
20
per 5
-
sessioni
COME PRENOTARSI:
RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM
collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando
1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di
assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di
consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
Nelle foto sottostanti, l’arrivo dei Farmaci raccolti con il Progetto “Un Farmaco per Tutti†e donati alla
Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix di Zinviè in Benin
Napoli, Farmaci donati Padre Marius Yabi O.C., Chirurgo e Dir. Sanitario dell’Ospedale “La Croixâ€
I
Ospedale
Catalogazione dei Farmaci Donati
RACCOLTI FINORA 25.000 CONFEZIONI di FARMACI e
DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta,
Ordine di Malta, Croce Rossa,
Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
REGIONE CAMPANIA:
COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO:
“Pubblicata sul BURC la Commissione
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunitÃ
professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di
rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica
professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero
della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo
brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore,
realizzato in occasione del Centenario della Nascita
dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura,
coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)
2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura e bagno galvanico argento)
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
Modulo 8/B
La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE
CONSAPEVOLE
DIETA MEDITERRANEA : il paradosso francese
Forse avrete sentito parlare del paradosso francese. O forse no.
Per cui vediamo di chiarirci le idee in proposito.
Negli anni 80 l’università di Bordeaux formulò una
teoria
secondo
la
quale,
paragonando
l’alimentazione americana con quella francese, si
osservava che i nostri cugini di oltre alpe si
ammalavano meno di malattie cardiovascolari pur
essendo, rispetto agli americani, grandi consumatori
di grassi saturi, in parole povere grandi mangiatori di formaggio.
Questa caratteristica fu giustificata dal fatto che in Francia si fa gran consumo di vino, soprattutto
rosso, che contiene una sostanza, il resveratrolo, in grado di prevenire in modo efficace infarto ed
ictus.
Ne deriva che un consumo moderato di vino al giorno funzionerebbe da ottimo preventivo, oltre a
deliziare il palato del “pazienteâ€.
La quantità di vino consigliata in un giorno partì da 2 bicchieri per aumentare via via fino a
rasentare il livello di alcolismo.
Questa notizia, che in un primo momento fu accettata dall’opinione
pubblica, fece impennare in America il consumo di vino rosso del 41%.
Ulteriori studi hanno, invece, dimostrato che non esiste differenza tra la
percentuale di malattie in Francia rispetto al resto dell’Europa
mediterranea.
È vero che alle nostre latitudini ci si ammala meno di infarto rispetto al
nord Europa oppure rispetto all’America, ma questo fenomeno ben
conosciuto, sappiamo essere dovuto non al vino rosso, ma alla diversa alimentazione ed ai diversi
stili di vita che ci contraddistinguono.
Di controparte, bisogna dire che ricerche un po’ più serie, hanno verificato che un consumo
moderato di vino, un bicchiere a pasto o poco più, proprio grazie al resveratrolo contribuisce a
mantenere in salute la parete dei vasi sanguigni ed ha azione antiossidante ed antitumorale.
Per cui con piacere vi auguriamo buon appetito con un brindisi molto moderato.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA
PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare –
Napoli
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione dell’intera Categoria e
rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla
oneroso.
Sul sito dell’Ordine, nella Home page,
sezione News, Medaglie alla Professione –
Consegna delle Medaglie trovi il
regolamento sulle:
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE
della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/or
dineNuovo/news/1570-regolamentocontributi-volontari
Ad oggi hanno già contribuito con
patrocinio volontario le aziende riportate
nel panel.
Man mano che aderiranno altre aziende il
panel sarà aggiornato.
Nel caso in cui non siate inclusi negli elenchi che seguono,
si prega di darne comunicazione agli Uffici dell’Ordine
PAGINA 11
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 12
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984
PAGINA 13
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 984