Anno IV – Numero 991
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
FAD
in
farmaDAY
2. Un Farmaco per Tutti
3. ORDINE:
l’orgoglio
dell’appartenenza
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Resta incinta mentre è
già in attesa:le bimbe nate
insieme, ma non gemelle
5. Cartilagine da rigenerare
senza protesi
Prevenzione e
Salute
6. Tumore della vescica,
quali sono gli stili di vita
rischiosi?
7. Quali sono i sintomi
della polmonite?
8. Unghie che si sfaldano:
ecco come prevenirle e
curarle
Meteo Napoli
Mercoledì 16 Novembre
ï‚· Variabile
Minima: 10°C
Massima: 14°C
Umidità :
Mattina = 45%
Pomeriggio =60%
Mercoledì 16 Novembre 2016, S. Margherita
Proverbio di oggi….……..
‘O pesce fète d’ ‘a capa. Il pesce puzza dalla testa
RESTA INCINTA MENTRE È GIÀ IN ATTESA:
le BIMBE NATE INSIEME, ma non GEMELLE
Charlotte e Olivia sono state concepite a dieci giorni di
distanza e con un solo rapporto sessuale fra i genitori: un
fenomeno raro, noto come «superfetazione»
Quando nel 2006 a Kate Hill venne diagnosticata la
sindrome dell'ovaio policistico, la donna capì che era
quello il motivo per il quale non riusciva ad avere figli
naturalmente (la patologia impedisce infatti l'ovulazione).
Da qui la decisione di sottoporsi alla terapia ormonale, così
che lei e il marito Peter potessero continuare a coltivare la speranza di una
famiglia, e dieci mesi fa gli Hill sono diventati gli orgogliosi (e ancor'oggi
increduli) genitori di Charlotte e Olivia, nate entrambe nel dicembre del 2015
ma concepite a dieci giorni di distanza l'una dall'altra.
A rendere possibile quello che a Brisbane è stato salutato come un vero e
proprio miracolo è stato in realtà un raro fenomeno fisiologico (appena una
decina i casi accertati), scientificamente noto come «superfetazione», che si
verifica quando, dopo la fecondazione di un ovulo e la conseguente
formazione di un feto all'interno dell'utero, si manifesta spontaneamente un
altro ciclo mestruale e, quindi, la fecondazione di un altro ovulo.
Gravidanza gemellare dizigotica: In altre parole, Kate è rimasta incinta la
seconda volta mentre era già in stato interessante ed è riuscita a portare a
termine la gravidanza, diventata in questo caso gemellare dizigotica (ovvero,
derivata dalla fecondazione di due diverse cellule-uovo da parte di due diversi
spermatozoi), dando alla luce le bambine due giorni prima della data fissata
per il cesareo. «Di per sé, la superfetazione è estremamente rara -ma a
rendere questo caso ancora più unico c'è il fatto che io e mio marito abbiamo
avuto rapporti sessuali una sola volta e, anche se in genere le donne non
ovulano dopo essere rimaste incinta, il suo sperma è rimasto in vita ed attivo
dieci giorni per fecondare il secondo ovulo». (Salute, Corriere)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
SCIENZA E SALUTE
TUMORE DELLA VESCICA,
QUALI SONO GLI STILI DI VITA RISCHIOSI?
Smettere di fumare è un investimento per la prevenzione del tumore alla
vescica.
Il rischio di sviluppare questa neoplasia, infatti, si riduce
chiudendo definitivamente con le sigarette: dopo circa 15
anni le probabilità di ammalarsi sono circa pari a quelle dei
non fumatori. Lo dice l’Aiom, l’Associazione italiana di
Oncologia Medica che ha lanciato una campagna di
sensibilizzazione per la prevenzione del tumore alla vescica.
Le sigarette non danneggiano, come immediatamente si può
pensare, solo l’apparato respiratorio ma anche altri distretti
dell’organismo.
Il fumo di tabacco incrementa il rischio di sviluppare tumori
della vescica, del distretto testa-collo e del pancreas. Favorisce anche l’insorgenza di altri tumori come
quello a seno, prostata e colon-retto.
Quest’anno il tumore vescicale colpirà 26.600 italiani, di cui 5.200 donne. In 7 casi su 10, dice ancora
l’associazione, i tumori restano superficiali e sono dunque caratterizzati da una prognosi più
favorevole. Gli altri invece arrivano a interessare l’interno della parete vescicale e sono più aggressivi.
Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per questa forma di cancro è del 78%, un valore maggiore della
media europea.
Per favorire l’adozione di stili di vita corretti per abbassare il rischio di sviluppare questa neoplasia
l’Aiom ha ideato l’iniziativa “Non avere TUTimore, campagna di sensibilizzazione sul Tumore
Urotelialeâ€. Il tumore uroteliale rappresenta infatti il 90% di questi tumori (l’urotelio è il tessuto che
riveste internamente la vescica).
Ma quali sono i FATTORI DI RISCHIO associati agli stili di vita per il tumore alla vescica?
«Come detto il principale è il fumo di sigaretta che aumenta di 4-5 volte il rischio di sviluppare tale
neoplasia, più per gli uomini che per le donne. Il rischio aumenta anche in funzione dell’intensità e
della durata dell’esposizione al fumo di sigaretta», spiega il dottor Rodolfo Hurle, urologo
dell’ospedale Humanitas.
«Come documentato pochi mesi fa dall’Istituto per la Ricerca sul cancro (Iarc), l’associazione con
l’assunzione di caffè è debole. Il consumo di caffè non rappresenta un elemento di preoccupazione per
l’insorgenza di tumore alla vescica».
Una quota rilevante di questo tipo di tumori è invece correlato all’esposizione a sostanze chimiche sul
posto di lavoro: a partire dalla fine del XIX secolo – si legge nei Numeri sul Cancro in Italia 2016 – è
evidente l’aumento di incidenza del tumore uroteliale tra particolari categorie di lavoratori.
Quali sono queste sostanze cancerogene?
«Sostanze come le ammine-aromatiche nel settore tessile, gli antiossidanti-beta nella manifattura e
le naftilammine per i lavoratori della gomma», risponde in conclusione lo specialista.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
SCIENZA E SALUTE
CARTILAGINE DA RIGENERARE SENZA PROTESI
Ora la fantascienza è a portata di mano La nuova frontiera: materiali biomimetici
e cellule staminali
Ingegneria tissutale, cellule staminali e materiali biomimetici.
Termini che sembrano mutuati da un film di fantascienza sono
invece di uso comune per chi, come il prof. Donato Rosa, si occupa
di ricostruzione cartilaginea.
Una branca dell’ortopedia che nell’ultimo ventennio ha fatto passi
da gigante, tanto da riuscire in molti casi a ritardare o evitare
l’impianto di una protesi.
Napoli nelle scorse settimane al congresso organizzato dall’International cartilage repair society (Icrs),
sono state presentate novità che aprono il campo a nuove terapie rivoluzionarie e, in futuro, anche alla
creazione rigenerazione totale delle cartilagini.
E anche se questo è un futuro ancora al di là da venire, già oggi esistono terapie che in molti casi posso
ritardare anche di 10 anni la necessità di un intervento.
«Questo tipo di lesione – è per tutti gli ortopedici il problema più complesso da affrontare, tuttavia
abbiamo molte nuove armi e possiamo proporre ai pazienti soluzioni terapeutiche prima impensabili».
Se le cause di una lesione cartilaginea possono essere le più varie, il professore spiega che il problema
maggiore è sempre costituito dall’incapacità del corpo di autoriparare il danno.
«Le cellule cartilaginee – dice - non sono in grado di migrare e riparare una lesione, l’effetto è che
negli anni il danno tende ad aumentare, sino ad arrivare nei casi più gravi alla perdita completa della
capacità articolare. Ovviamente, il problema è più grave sulle articolazioni portanti, vale a dire quelle
di ginocchio e anca, ma anche la caviglia». Di qui l’importanza delle novità presentate a Napoli.
«Volendo semplificare –si può dire che abbiamo tre strade molto promettenti, l’impiego di :
1. materiali biomimetici; 2. cellule staminali ; 3. medicina rigenerativa
Soluzioni che spesso vengono integrate tra loro».
Quanto ai materiali biomimetici, «nascono dall’ingegneria dei tessuti. In laboratorio si creano tessuti o
materiali che siano sovrapponibili a quelli biologici. Ad oggi non abbiamo ancora una cartilagine
completamente creata in laboratorio, ma siamo molto vicini. L’innovazione principale riguarda
l’accoppiamento di biomateriali e cellule staminali».
Un grande passo in avanti perché questa chirurgia interessa soprattutto la fascia tra i 40 e 60 anni,
pazienti nei quali è fondamentale ritardare l’impianto di una protesi».
Non meno interessante l’uso di cellule staminali che, nel caso di specie, sono quelle mesenchimali.
«Vale a dire quelle adatte a costruire un tessuto come la cartilagine. Oggi si punta molto anche alla
terapia genica, che consente di modificare queste cellule per differenziarle al meglio e metterle in
condizione di ricreare rapidamente il tessuto che serve». A questo si aggiunge una frontiera non
chirurgica, vale a dire la medicina rigenerativa con impiego iniettivo anche di cellule mesenchimali
prelevate da tessuto osseo o adiposo o tessuto adiposo microframmentato.
Pare che il tessuto adiposo (facile da prelevare) sia capace di creare cellule staminali mesenchimali che
iniettate hanno un effetto rigenerativo molto forte.
Si sta arrivando anche all’impiego del cosiddetto cellular matrix, vale a dire l’impiego combinato di
fattori di crescita e acido ialuronico.
«In un futuro non lontanissimo – conclude Rosa – arriveremo a cancellare del tutto l’esigenza
dell’impianto di protesi». (Salute, Corriere del Mezzogiorno)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
SCIENZA E SALUTE
QUALI SONO I SINTOMI DELLA POLMONITE?
Se si sente parlare di polmonite è facile allarmarsi. In realtà le forme contratte
fuori dagli ospedali (più insidiose), si risolvono bene nella maggior parte dei casi,
a patto che i sintomi non vengano sottovalutati e si segua un’adeguata terapia per
il tempo necessario.
I rischi dopo i 65 anni: Nell’anziano è rischiosa anche per la presenza aggravante di co-morbilitÃ
(soprattutto cardiovascolari, respiratorie, insufficienza renale, diabete), di terapie immunosoppressive
(come il cortisone), di fattori quali fumo e alcol. Dopo i 65 anni lo pneumococco è responsabile fino al
60% di tutte le polmoniti; il batterio causa anche altre forme quali, soprattutto nei bambini, otiti,
faringiti e meningiti.
La polmonite batterica
I batteri sono la causa più comune di polmonite negli adulti e negli anziani. Il batterio più spesso
responsabile è lo Streptococcus pneumoniae. Le polmoniti batteriche comportano la formazione di
un essudato (liquido infiammatorio) che si accumula all’interno degli alveoli.
La polmonite non batterica
Le polmoniti non batteriche più comuni sono causate da virus (virus respiratorio
sinciziale, virus parainfluenzali e influenzali) e da germi “atipici†come
il Mycoplasma pneumoniae e la Chlamydia pneumoniae. Sono più frequenti
nell’infanzia e nei giovani e riguardano soprattutto il tessuto interstiziale (quello
compreso tra un alveolo e l’altro).
I sintomi: Sia le forme batteriche che quelle non batteriche sono caratterizzate da sintomi simili.
In genere i disturbi sono più sfumati e a esordio più graduale nelle polmoniti non batteriche:
 Febbre; Tosse; Fiato corto; Catarro (soprattutto nelle forme batteriche)
La diagnosi: Le modalità per la diagnosi sono:
 Un’attenta valutazione dei sintomi
 L’auscultazione dei polmoni con lo stetoscopio. Nelle polmoniti
batteriche
di solito si sentono gorgoglii, scricchiolii e brontolii che segnalano la
presenza di liquidi anomali (essudati). Nelle forme non batteriche, invece,
si sentono molto meno questi rumori che derivano dall’impegno alveolare
 Per confermare il sospetto si ricorre a una radiografia del torace e, in casi selezionati, alla Tac.
Queste indagini permettono di definire meglio l’estensione dell’infiammazione e aiutano a
distinguere le diverse forme tra loro.
Le cure
 Nella maggior parte dei casi la cura è basata sull’uso di antibiotici efficaci sia nelle forme
batteriche che in quelle causate da microrganismi atipici:
una risposta positiva alla terapia conferma i sospetti sull’origine della malattia
 Nelle polmoniti virali si somministrano farmaci sintomatici per alleviare la febbre e gli altri disturbi.
Solo in alcuni casi vengono curate anch’esse con antibiotici per il sovrapporsi di infezioni batteriche
 Qualora non sia stata chiarita l’esatta origine della polmonite gli antibiotici da utilizzare
vengono selezionati su basi probabilistiche e sull’esperienza in relazione all’età , ai fattori di rischio
della persona, ai microrganismi che circolano e alla gravità delle manifestazioni
 Quando i pazienti affetti da polmonite vengono ricoverati in ospedale la terapia può consistere
in: antibiotici iniettati per endovena e somministrazione di ossigeno per sostenere la respirazione
 È
sempre fondamentale seguire l’intero ciclo di terapia per evitare ricadute
e l’insorgenza di resistenze batteriche. (Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
PREVENZIONE E SALUTE
UNGHIE CHE SI SFALDANO:
ECCO COME PREVENIRLE E CURARLE
Indossare i guanti ed evitare il contatto con i prodotti chimici come detergenti e smalti a
volte non basta. Anche l’alimentazione può influire e con la giusta dieta è possibile
rafforzare unghie e capelli
Le unghie deboli che si sfaldano possono
dipendere
da
molteplici
fattori
come
l’invecchiamento e l’alimentazione, segnalando in
alcuni casi la presenza di “malesseri silentiâ€:
ecco perché è importante prestare la dovuta attenzione ai primi segnali d’allarme e interpretare
correttamente i sintomi, prevenendo l’indebolimento e i problemi di salute con i giusti consigli da
concordare sempre con il proprio medico.
Quando le temperature diminuiscono, la prima cosa da fare per difendere le mani dal freddo ed
evitare così lo sfaldamento delle unghie è indossare un paio di guanti.
I guanti andrebbero sempre indossati all’esterno, soprattutto in inverno, e quando si eseguono attivitÃ
a contatto con detergenti chimici come per esempio quando si lavano i piatti o si fanno le pulizie
domestiche.
Ai detergenti industriali, aggressivi sull’epidermide, bisognerebbe preferire i prodotti naturali, che a
parità di efficacia pulente sono anche più economici.
Attenzione anche alla manicure: lo smalto e altri prodotti comunemente utilizzati nei centri di bellezza
contengono infatti agenti chimici che a lungo andare possono danneggiare le unghie; è anche per
questo che sono sempre di più i fan dell’estetica bio.
Tra i rituali di bellezza quotidiana non può mancare la crema idratante, che nutre e ripara dai danni
provocati dagli agenti esterni come appunto il freddo.
Il segreto sta nell’applicarla di notte, prima di andare a dormire, indossando un paio di guanti di
cotone per favorirne una migliore penetrazione.
In alternativa alla lozione idratante si può utilizzare il gel, che si assorbe più velocemente senza lasciare
le mani unte.
Anche l’alimentazione è fondamentale: se la dieta è povera di minerali e vitamine, i capelli e le unghie
diventano più fragili e il rischio caduta aumenta.
Per sopperire a queste carenze bisognerebbe seguire una dieta varia ed equilibrata che
fornisca sostanze nutrienti come la:
 biotina,
 le vitamine semplici (A, B, C) e complesse,
 i minerali tra cui il ferro, lo zinco e il rame,
 le proteine e gli omega 3.
(Salute, Il Giornale)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: I Farmacisti Napoletani incontrano Padre Pio
Mercoledì 16 Novembre p.v. ore 20.45 – Sede Ordine.
Introduce V. Santagada e M. Di Iorio
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti
Anno IV – Numero 991
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
RACCOLTI FINORA 25.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai
seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa,
Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA
PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare –
Napoli
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione
dell’intera
Categoria
e
rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla
oneroso.
Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione
News, Medaglie alla Professione – Consegna
delle Medaglie trovi il regolamento sulle:
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE
della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordine
Nuovo/news/1570-regolamento-contributivolontari
Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio
volontario le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre aziende il
panel sarà aggiornato.
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 11
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991
PAGINA 12
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 991