Anno IV – Numero 993
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
FAD
in
farmaDAY
2. Un Farmaco per Tutti
3. ORDINE:
l’orgoglio
dell’appartenenza
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Le donne soffrono di
ansia più degli uominiâ€,
vero o falso?
5. Il freddo non fa male e
gli
antibiotici
non
servono, sfatati i falsi miti
sul raffreddore
6. Toxoplasmosi,
come
evitarla senza rinunciare
al gatto.
Prevenzione e
Salute
7. Forfora: ecco da cosa
potrebbe causata e come
eliminarla
Meteo Napoli
Giovedì 16 Novembre
ï‚· Variabile
Minima: 10°C
Massima: 16°C
Umidità :
Mattina = 45%
Pomeriggio = 60%
Venerdì 18 Novembre 2016, S. Oddone
Proverbio di oggi….……..
O pesce gruosso se magna ‘o piccerillo.
LE DONNE SOFFRONO DI ANSIA PIÙ DEGLI
UOMINIâ€, VERO O FALSO?
Molti pensano che le donne, per loro natura,
soffrano di ansia più degli uomini. Vero o falso?
Le donne soffrono di ansia più degli uomini probabilmente
a causa della paura di non essere all’altezza delle
importanti aspettative sociali che, ancora oggi,
VERO
gravano su di esse. L’ansia delle donne, aldilà del poter essere
spiegata nello specifico da una biochimica del cervello diversa da quella
degli uomini, ha senza dubbio origine, in parte, nel fatto che le donne devono
ancor oggi corrispondere a un modello sociale caratterizzato da altruismo,
accondiscendenza, predisposizione alla cura degli altri. Devono inoltre essere
brave, belle, mai stanche, comprensive, mamme, lavoratrici, eccetera.
L’ansia che deriva dalla paura di non riuscire a fare tutto rischia di
trasformarsi in panico immobilizzante, in particolar modo quando si
accompagna a tachicardia, disturbi del sonno, sudorazione eccessiva, senso di
soffocamento, nervosismo, difficoltà di concentrazione, atteggiamento
negativo, problemi di memoria. Sono infatti campanelli d’allarme di uno stato
d’ansia che devono indurre le donne a fermarsi e riflettere sull’origine del
malessere. Può essere d’aiuto individuare i pensieri associati che spesso
sono legati a distorsioni, come per esempio il tutto o niente, mai o sempre,
evitando di ingigantire o generalizzare e riconoscendo che spesso chi è molto
esigente con se’ stesso lo è anche con gli altri. Inoltre, contro l’ansia aiuta
ridimensionare le cose e imparare, in alcuni casi, a lasciar correre e a
delegare, dando più spazio ai desideri pur in presenza dei doveri. Infine,
dedicare del tempo a se stesse e alle proprie passioni, perché decomprimere
è necessario, imparando a dirsi “brave†e gratificandosi senza aspettare che
siano gli altri a farlo. Se l’ansia prende il sopravvento e mette a rischio
relazioni familiari o professionali, rivolgersi ad uno specialista aiuta a capire
quali sono i reali pericoli per i quali l’ansia vuole metterci in allerta, e
soprattutto imparare un nuovo modo per gestirla.†(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 993
SCIENZA E SALUTE
IL FREDDO NON FA MALE E GLI ANTIBIOTICI NON
SERVONO, SFATATI I FALSI MITI SUL RAFFREDDORE
Gli esperti hanno redatto una guida in nove punti per non sbagliare diagnosi e
terapia
Per le vie respiratorie è più pericoloso un ambiente
affollato che una partita a calcio d’inverno al parco
ed è più utile lavarsi bene le mani che prendere
farmaci
Sono solo alcuni dei falsi miti sul raffreddore "sfatati" da parte degli esperti.
Con il termine "raffreddore", precisano, s'intende
 "un insieme di sintomi come scolo dal naso, tosse, febbricola, che sono provocati da
un'infezione virale".
I medici del Centro Medico Santagostino di Milano hanno realizzato una guida in nove punti dedicata
soprattutto ai più piccoli.
1. Il raffreddore non è causato dal freddo - Il freddo con il raffreddore c'entra poco. Possiamo
dire che alcune condizioni favoriscono l'aderenza dei virus. Un importante stress termico, come
passare da un ambiente molto caldo ad uno molto freddo senza adeguare l'abbigliamento, può
essere una condizione favorente. Per stress termico si intende un brusco passaggio da una
condizione a un'altra: giocare a calcio al parco in pieno inverno coperti solo con un maglioncino
leggero e coprirsi meglio alla fine del gioco non è affatto dannoso per la salute. Lo è invece restare
in un ambiente molto caldo con giacche e cappotti e poi uscire al freddo con una temperatura
corporea troppo alta e coperti di sudore.
2. Portare i bambini al parco nelle giornate fredde non è pericoloso - Certamente non lo è,
perché la trasmissione dei virus fra le persone è difficile all'aperto. Molto più facile è la diffusione
di virus e batteri in ambienti chiusi, come ludoteche e asili nido. Giocare al parco è un'attivitÃ
salutare anche in pieno inverno. Passeggiare nelle vie di grande traffico, invece, può essere un
problema, non solo per i bambini.
3. Gli antibiotici non servono per il raffreddore - Gli antibiotici non hanno alcuna utilità nelle
infezioni virali e abusarne favorisce la crescita di batteri resistenti. Sono invece utili in caso di
complicanze, come bronchiti, otiti medie e sinusiti. Ad esempio, una secrezione nasale giallastra
per 3-4 giorni rientra nella normale evoluzione di una rinite da virus. Se però persiste oltre una
settimana, vuol dire che c'è del muco infetto nei seni paranasali e, in quel caso, la terapia
antibiotica è utile. Deve però essere prescritta dal medico, a dosi corrette e per un tempo
sufficiente.
4. Il raffreddore passa da solo - Nella stragrande maggioranza dei casi il raffreddore passa da
solo e non è necessaria alcuna terapia, ad eccezione di una corretta igiene nasale ed
eventualmente di qualche giorno di riposo. Vale la pena ricordare che, se si respira
prevalentemente dalla bocca, il filtro esercitato dalla mucosa nasale viene saltato ed è più facile
avere una complicanza batterica. Per questo è importante tenere sempre il naso pulito, lavandolo
spesso con soluzione fisiologica tiepida.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 993
5. I lavaggi nasali sono importantissimi - Per lavare il naso ci sono vari metodi.
Il più semplice è quello di utilizzare una siringa senza ago da 5, 10 o 20 ml, in funzione dell'età del
bambino.
La posizione può essere sdraiata su un fianco, per i lattanti, a capo reclinato in avanti e
leggermente ruotato di lato, per i bambini un po' più grandi e per gli adulti.
Nella narice che è posizionata più in alto si introduce lentamente la soluzione fisiologica,
intiepidita, e la si vedrà uscire dall'altra narice.
L'operazione può essere ripetuta più volte di seguito.
6. Non bisogna modificare l'alimentazione - Non serve assolutamente modificare la dieta:
da qualche tempo si è diffusa l'idea che il latte favorisca la secrezione bronchiale e che quindi vada
sospeso in caso di tosse. È una cosa che non ha nessun senso.
La dieta del bambino deve essere comunque equilibrata e il latte e i suoi derivati non devono
mancare. Il latte di riso e il latte di soia non sono equivalenti, dal punto di vista nutrizionale, ai latti
animali.
Solo in caso di febbre elevata è opportuno ridurre l'apporto di grassi, e il latte ne contiene, e
aumentare l'apporto di carboidrati, ma solo per tempi brevi.
7. Igiene, un'ottima prevenzione - È certamente utile che tutti abbiano l'abitudine di lavarsi bene
e spesso le mani, con acqua e sapone.
È anche utile pulire spesso le superfici orizzontali, come banchi e scrivanie, perché i virus
permangono a lungo su tutte le superfici.
È utile, se c'è in famiglia un neonato o un piccolo lattante, che chi è raffreddato non stia a contatto
con il piccolo o si lavi bene le mani e indossi una mascherina quando deve accudirlo.
Gli stessi virus che in un ragazzino o in un adulto causano un semplice raffreddore, nei piccolissimi
possono causare sintomi importanti.
8. I farmaci sintomatici non guariscono - I farmaci sintomatici servono solo per tenere sotto
controllo un sintomo, quindi per sentirsi meglio.
Non hanno alcuna azione sulla causa, ma in qualche caso consentono di riposare meglio.
La febbre, ad esempio, è soltanto un sintomo e non è di per sé pericolosa, anzi, è un indice
dell'attivazione delle difese.
Se però è molto elevata, impedisce il riposo e causa perdita di liquidi. In quel caso, oltre a idratarsi
bevendo molti liquidi, eventualmente zuccherati, può essere utile assumere del paracetamolo.
9. Entro certi limiti, un bambino deve ammalarsi - Entro certi limiti è normale ed è anche utile
che un bambino si ammali. Il suo sistema immunitario deve imparare a riconoscere virus e batteri.
Inoltre essere ammalati ed essere consolati, per un bambino, è una delle tante esperienze che
aiutano a crescere.
Un piccolo di un anno, che frequenta l'asilo nido e si ammala una volta al mese in autunno e
inverno, è un bambino assolutamente normale.
Certo, qualcuno è più forte e si ammala meno spesso, ma non è questa la regola. In qualche caso,
però, le infezioni sono davvero troppo frequenti e si verificano anche in primavera/estate.
In quei casi può essere utile rivolgersi al pediatra per qualche accertamento ed eventualmente per
una terapia preventiva. (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 993
SCIENZA E SALUTE
TOXOPLASMOSI, COME EVITARLA SENZA RINUNCIARE
AL GATTO
L’infezione di origine parassitaria mette a rischio le donne in gravidanza poiché può
essere trasmessa al feto tramite le feci dell’animale. ma esistono accorgimenti per evitarla
Le preoccupazioni, per chi ha dei gatti in casa,
scattano nelle prime settimane di gravidanza.
L’animale può rimanere in casa o è il momento di
metterlo alla porta? È questa la domanda che si
pongono quasi tutte le donne in dolce attesa,
preoccupate dalla possibilità di contrarre dall’animale
la toxoplasmosi:
un’infezione
di
origine
parassitaria (Toxoplasma Gondii il nome del
patogeno che ne è responsabile) trasmissibile al feto,
che come conseguenza potrebbe registrare un
alterato sviluppo del sistema nervoso centrale. Ma è davvero impossibile continuare a far convivere
una donna incinta con un gatto?
:
«Il problema è conosciuto, ma va
ridimensionato», sgombra il campo dai dubbi Alda
Natale, dirigente veterinario presso il laboratorio di sierologia e malattie pianificate della struttura
complessa di Padova e Adria dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie.
«Il gatto, sul piano epidemiologico, è fondamentale per il mantenimento del ciclo vitale della
toxoplasmosi. Ma l’animale che vive in un ambiente domestico, che si alimenta soltanto con
croccantini o cibi cotti, ha un rischio molto basso di espellere il parassita con le feci.
Ben diversa può invece essere la situazione se si entra a contatto con un gatto selvatico».
O comunque con un animale che, pur vivendo in casa, ha la possibilità di muoversi in un giardino. A
dare il là alla trasmissione del patogeno sono quasi sempre i felini giovani.
Se si è a contatto con loro, è sufficiente comunque una pulizia adeguata della lettiera, che nel caso di
una famiglia che aspetta un bambino non deve essere assolta dalla donna incinta.
È bene sapere che la forma del parassita espulsa dal gatto è molto resistente e può sopravvivere nel
suolo anche per più di un anno. Più che il contatto diretto con l’animale, a porre a rischio la gestante è
il contatto con il terreno e con eventuali ortaggi su di esso coltivati.
Ecco perché la prevenzione della toxoplasmosi chiama in causa anche la dieta.
INDICAZIONI PER LA TAVOLA : Tra le principali fonti di infezione per la donna ci sono gli ortaggi,
la frutta fresca (che deve essere lavata sotto l’acqua corrente), le verdure poco cotte e la carne. Anche
polli, ovini e suini possono infettarsi per contatto diretto con un suolo contaminato.
Motivo per cui occorre fare attenzione anche alla carne e consumarla sempre ben cotta. Come
documentato da uno studio europeo pubblicato all’inizio del secolo sul «British Medical Journal», dal
trenta al 63% dei casi di infezione sono dovuti all’assunzione di prodotti di origine animale non
preparati a dovere. È quindi necessario evitare di assaggiare la carne mentre la si prepara e lavarsi
molto bene le mani sotto acqua corrente dopo averla toccata.
Spesso le donne incinte accantonano, per l’intera durata della gravidanza, insalata, fragole, wurstel,
speck, prosciutto crudo, bresaola, salame e pesto non congelato. Nessun problema, ma è bene anche
sapere che i prodotti di origine vegetale possono essere consumati: purché ben lavati.
Così come le carni indicate, se cotte in maniera corretta. Anche gli strumenti con cui si maneggiano
questi alimenti devono essere igienizzati in maniera adeguata, per ridurre il rischio di contagio.
TOXOPLASMOSI: QUALE PREVENZIONE?
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PREVENZIONE E TRATTAMENTO
Anno IV – Numero 993
: Tutte le donne, se inconsapevoli di una precedente
infezione
(possibile, visto
che
spesso
risulta
asintomatica), effettuano il test per la toxoplasmosi nelle prime otto settimane di gravidanza.
In caso di positività - ovvero di precedente esposizione al patogeno - la donna viene infatti considerata
protetta, per la presenza di anticorpi diretti contro il Toxoplasma Gondii.
In caso contrario, alla gestante si richiedono altri due controlli nel corso della gravidanza, a venti e a
trentasei settimane, per escludere la possibilità di essersi infettata in corso d’opera.
Di fronte a una positività , alla donna viene somministrato un trattamento antibiotico mirato.
Se l’infezione è confermata, il nascituro, anche se apparentemente sano, dovrà comunque essere
seguito per tutto il primo anno di vita, al fine di escludere danni cerebrali e visivi che potrebbero
insorgere nei mesi successivi.
I feti contagiati nelle prime settimane di gravidanza sono quelli che subiscono le conseguenze più gravi
dell’infezione congenita. (salute, La Stampa)
PREVENZIONE E SALUTE
FORFORA: ECCO DA COSA POTREBBE CAUSATA E COME
ELIMINARLA
Stress e funghi potrebbero essere la causa di questo fastidiosissimo problema che,
quotidianamente, causa disagio e imbarazzo in moltissime persone. Conoscerla meglio,
però, può aiutare a combatterla
Grassa o secca, la forfora è una patologia diffusissima quanto tenace e
difficile da combattere; secondo alcuni dermatologi, tra le principali
cause di questa patologia del cuoio capelluto ci sarebbe proprio
lo STRESS.
La forfora non è altro che il residuo rilasciato dai capelli per far spazio
alle nuove cellule;
nella maggior parte dei casi capita che le cellule morte vengano rimosse senza nemmeno
accorgersene, magari dopo la doccia.
Per chi invece ne soffre in maniera più grave, la forfora può essere però un problema vistoso e
alquanto imbarazzante con ricadute anche sul piano sociale.
In particolare, i medici ritengono che la produzione eccessiva di cellule morte potrebbe essere dovuta
a un fungo noto come Malassezia.
Sulla comparsa delle scagliette bianche influirebbe anche lo stress.
Da uno studio condotto su un campione di 82 persone affette da depressione e ansia è emerso che più
dell’80% soffriva contestualmente di forfora.
Nei momenti di tensione, il nostro organismo produrrebbe i glucocorticoidi, degli ormoni in grado di
alterare la composizione del cuoio capelluto e di favorire la proliferazione del fungo Malassezia.
Stando a questa spiegazione, lo stress e la forfora sarebbero quindi due fenomeni strettamente
correlati.
Nell’attesa di ricevere una conferma ufficiale da parte della comunità scientifica, si può ricorrere ai
ripari utilizzando uno shampoo e un balsamo specifici per il trattamento di questa patologia.
Per non aggredire ulteriormente la cute si possono inoltre utilizzare prodotti biologici a base di
ingredienti naturali, delicati ma non per questo meno efficaci.
Inoltre, diventa di fondamentale importanza la necessità di tenere a bada lo stress.
Tra i rimedi più semplici da non sottovalutare resta quello di concedersi un sonno di almeno 8 ore a
notte, magari coadiuvato da un massaggio rilassante quando la tensione è ai massimi livelli.
(Salute, Il Giornale)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 993
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: grande partecipazione alla serata
“ I Farmacisti Napoletani incontrano Padre Pioâ€
Hanno partecipato:
 Dr Giovanni Scarale, Medico Personale di Padre Pio, al capezzale di Padre Pio negli ultimi
momenti di vita
 Padre Enzo Gaudio, Coordinatore Regionale dei Gruppi di Preghiera della Campania – Convento
di Pietrelcina
A conclusione della serata Preghiera e Benedizione con le RELIQUIE di Padre Pio (Foto)
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti
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PAGINA 8
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RACCOLTI FINORA 25.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai
seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa,
Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
PAGINA 9
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Anno IV – Numero 993
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA
PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare –
Napoli
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione
dell’intera
Categoria
e
rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla
oneroso.
Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione
News, Medaglie alla Professione – Consegna
delle Medaglie trovi il regolamento sulle:
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE
della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordine
Nuovo/news/1570-regolamento-contributivolontari
Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio volontario le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre aziende il PANEL sarà aggiornato.
PAGINA 10
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Anno IV – Numero 993
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
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Anno IV – Numero 993
PAGINA 12
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