Anno IV – Numero 997
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Un Farmaco
per Tutti
Giovedì 24 Novembre 2016, S. Flora, Cristo Re
Proverbio di oggi….……..
Nun se fa niente pe’ ssenza niente.
2. ORDINE: Caduceo d’oro
2016
3. ORDINE: Pharmexpo
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Vulvodinia, quel terribile
dolore
ai
genitali
femminili: come curarla
Prevenzione e
Salute
5. mappatura dei nei
6. Stili di Vita Corretti e
Terapie Personalizzate
Le
Armi
Contro
l'ipertensione
7. Quando il seno è troppo
grande, le nove cose da
sapere prima di ridurlo
8. Cos'è
l'ipertensione
arteriosa
Meteo Napoli
Giovedì 24 Novembre
ï‚· Variabile
Minima: 14°C
Massima: 20°C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 64%
Stili di Vita Corretti e Terapie Personalizzate
Le Armi Contro l'ipertensione
L'ipertensione può essere controllata con stili di vita corretti e
terapie sempre più personalizzate
Cliccando il seguente link troverete tutte le informazioni terapeutiche relative
al controllo dell’ipertensione.
https://www.adnkronos.com/salute/2016/04/08/stili-vita-correttiterapie-personalizzate-armi-controipertensione_nsCTBuBzLeFBisRvfUy5QL.html
MAPPATURA DEI NEI
Che cos'è la mappatura dei nei?
La mappatura dei nei consiste nell'acquisire in computer sia
le immagini macroscopiche dei nei sia quelle dermoscocpiche di essi.
Le immagini demoscopiche si acquisiscono con una apposita telecamera
dotata di lente che si appoggia su ogni neo per cogliere immagini non visibili a
occhio nudo. A cosa serve la mappatura dei nei?
La mappatura dei nei serve per poter capire se uno o più nei nel
tempo cambiano aspetto e diventano pericolosi, in modo da asportarli e
prevenire quindi la loro degenerazione in melanoma.
Come funziona la mappatura dei nei? Il paziente viene fatto spogliare e
sdraiare sul lettino. Il dermatologo provvederà a effettuare tramite l'utilizzo
del dermatoscopio un esame dei nevi presenti sulla pelle, provvedendo alla
loro mappatura. L'esame verrà poi ripetuto sull'altro lato del corpo. Le foto
cliniche e demoscopiche dei nevi vengono numerate e quindi archiviate per
poterle confrontare con le immagini nei mesi o anni successivi.
Sono necessarie norme di preparazione?
Per sottoporsi alla mappa dei nei occorre non essere abbronzati.
La mappatura dei nei è dolorosa o pericolosa?
Questo esame diagnostico risulta del tutto indolore e non invasivo, non è
minimamente pericoloso e non presenta alcuna controindicazione.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 997
SCIENZA E SALUTE
VULVODINIA, QUEL TERRIBILE DOLORE AI GENITALI
FEMMINILI: COME CURARLA
Compromette in maniera importante la qualità della vita delle donne che ne
soffrono ed è ancora una patologia poco conosciuta e sotto diagnosticata
La VULVODINIA è una patologia che colpisce circa il 12-14%
della popolazione femminile; si stima che solo in Italia soffrano
della condizione circa 4 milioni di donne; può comparire sia in
età infantile/adolescenziale che senile anche se il picco dei
casi si registra nella fascia di età 20-40 anni.
Il disturbo si caratterizza per il dolore forte e intenso della
zona vulvare, spesso descritto come urente, o simile a quello
provocato dalla puntura di spilli.
Il dolore può essere continuo o presentarsi a intervalli: molte donne ne denunciano l’acuirsi in fase
perimestruale; può essere spontaneo o provocato da compressione o stimoli tattili o associato alla
penetrazione, in questo caso si parla di dispareunia.
: «Per molte donne la condizione è aggravata anche dalla presenza di ipertono dei
NON SOLO
muscoli del pavimento pelvico- spiega la professoressa Anna Bernabei, ginecologo,
DOLORE
dirigente medico presso l’Università degli Studi di Siena- che contribuisce
all’aumento della sintomatologia dolorosa.
Inoltre sono spesso presenti comorbilità urologiche come cistiti ricorrenti, comorbilitÃ
colonproctologiche come stipsi e comorbilità ginecologiche come candidosi ricorrenti».
QUALITÀ
DELLA VITA
: Facile intuire che chi soffre di vulvodinia vede peggiorare pesantemente la
propria qualità di vita: può diventare difficile persino camminare, è impossibile
indossare un paio di pantaloni più attillati e talvolta è insopportabile persino il
contatto con la biancheria intima e non di rado, la penetrazione è del tutto impossibile.
Non è difficile comprendere, alla luce di quanto descritto, come vengano pesantemente compromesse
anche le relazioni di coppia.
: «Il disturbo è ancora poco conosciuto e sotto diagnosticato non solo a
CONDIZIONE SOTTO
causa della vergogna delle donne a parlarne e a cercare una soluzione
DIAGNOSTICATA
con l’aiuto del proprio medico di medicina generale o del ginecologo, ma
anche per la scarsa diffusione della conoscenza della malattia.
Questo ha comportato fino ad oggi un notevole ritardo diagnostico con conseguente riduzione dei
risultati terapeutici» chiarisce ancora la professoressa Bernabei.
QUALI SONO
LE CAUSE
: Il dolore della vulvodinia è di tipo periferico dovuto cioè a un’alterazione nella
trasmissione degli impulsi nervosi e in particolare di quelli dolorosi:
si tratta infatti di una vera e propria neuropatia.
Tale alterazione può essere indotta da tanti e diversi fattori irritanti ripetuti, come le infezioni vaginali,
il traumatismo ricorrente durante i rapporti sessuali a causa di un’insufficiente lubrificazione vaginale o
di un ipertono muscolare, l’incontinenza urinaria nelle diverse fasi della vita, ma potrebbe anche
essere una conseguenza di trattamenti messi in atto per curare altre patologie della vulva.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 997
: Il problema è sicuramente molto complesso e non esiste un trattamento unico, uguale per tutte le
donne:
la condizione può essere mitigata e correttamente affrontata soprattutto con una diagnosi tempestiva.
Si inizia curando l’alimentazione, bevendo almeno due litri di acqua al giorno, regolarizzando
la funzione intestinale, evitando di utilizzare detergenti intimi aggressivi, usando solo biancheria
intima di cotone bianco e evitando di utilizzare gli
PERCORSO TERAPEUTICO:
assorbenti interni.
dalla Biancheria alla scelta dei farmaci
«A parte gli accorgimenti del caso è necessario
intervenire con la terapia medica basata sia su
 integratori alimentari come quelli a base di palmitoiletanolamide che riducono il rilascio locale
di sostanze proinfiammatorie;
 di integratori per la sofferenza di nervi periferici;
 anche di integratori per la regolarizzazione della funzione intestinale e la pulizia delle vie
urinarie; sia su farmaci neurotropici, antiinfiammatori e utilizzando anche farmaci della classe
degli antidepressivi triciclici per il loro importante meccanismo miorilassante.
 Contemporaneamente è importante agire con una terapia locale vulvo-vaginale a
radiofrequenza ed elettroporazione che permette di ottenere ottimi risultati mediante
l’amplificazione degli effetti di farmaci che possono essere applicati localmente invece che
introdotti per via orale.
Si evitano così antipatici effetti collaterali sistemici. La fisioterapia locale con manipolazioni,
digitopressioni e stretching completano il quadro terapeutico». (Salute, La Stampa)
PREVENZIONE E SALUTE
QUANDO IL SENO È TROPPO GRANDE,
LE NOVE COSE DA SAPERE PRIMA DI RIDURLO
Secondo lʼAicpe, è opportuno sottoporsi a mastoplastica riduttiva da giovani per evitare
danni permanenti alla schiena
In Italia sono oltre cinquemila le donne che si operano
ogni anno per ridurre un seno troppo prosperoso, ma
c'è poca informazione riguardo i passi da fare prima di
sottoporsi all'intervento.
E' quanto afferma l'Aicpe (Associazione italiana di
chirurgia
plastica
LE CAUSE DELL’IPERTROFIA
estetica), secondo cui diminuire il volume un décolleté troppo
MAMMARIA
ingombrante "migliora la postura e l'autostima, ma è necessario
operarsi da giovani per evitare danni permanenti alla schiena".
"Chi decide a sottoporsi alla riduzione mammaria chirurgica lo fa in seguito a problematiche correlate
con il peso eccessivo delle mammelle", spiega Claudio Bernardi, tesoriere dell'Aicpe. "In termini medici
si chiama ipertrofia mammaria - aggiunge - e consiste nello sviluppo eccessivo della ghiandola
mammaria durante la pubertà o la gravidanza, fino a raggiungere il peso di qualche chilogrammo nelle
cosiddette gigantomastie.
A causarla sono fattori costituzionali, ormonali e anche una predisposizione ereditaria".
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
I CONSIGLI DEGLI
ESPERTI
Anno IV – Numero 997
Ecco di seguito le nove cose da tenere a mente prima di sottoporsi a
un'operazione di riduzione del seno.
1. Un seno troppo grande causa dolori fisici. Un seno eccessivo porta
inevitabilmente a modificare il proprio fisico e il comportamento.
"Ci sono donne che hanno atteggiamenti posturali viziati, dovuti sia al peso delle mammelle, sia alla
tendenza a nasconderle". "Questo causa cifosi (gobba) o rotazioni (scoliosi) della colonna vertebrale e
della gabbia toracica quando una mammella 'pesa' più dell’altra. Le dimensioni delle mammelle
spostano in avanti il baricentro della colonna vertebrale portando collo e spalle e sopportare un peso
importante causa dolori, difetti di postura e anche problemi dermatologici come fenomeni irritativi
della cute a livello del solco mammario. Non solo: può causare difficoltà nello svolgimento di normali
attività quotidiane e nella pratica sportiva e quasi sempre è associata a problemi nella vita di relazione.
2. Gli effetti sull'autostima. Molte donne non si sentono a proprio agio indossando alcuni vestiti,
come canottiere o abiti scollati, in quanto un seno grande tende ad attirare gli sguardi. "Dopo
l'intervento molte donne si sentono rinascere: possono indossare il vestito che vogliono senza
vergognarsi o senza sentire tutti gli sguardi puntati addosso. Inoltre riescono a eseguire esercizi
sportivi con più facilità . In generale, migliora la propria autostima e di conseguenza la vita sociale".
3. Prima ci si opera, meglio è. Per prevenire l'insorgenza e l'aggravarsi di problematiche psicofisiche
è necessario intervenire chirurgicamente in tempi precoci, ovvero una volta che lo sviluppo
puberale è terminato. "La conferma dell'utilità di intervenire il prima possibile sta nel fatto che
l'intervento correttivo eseguito in età non più giovanile, pur migliorando l'atteggiamento posturale
scorretto, non riuscirà mai a modificare eventuali curve patologiche della colonna vertebrale che si
sono create nel corso degli anni".
4. Un bel seno. L'intervento di riduzione mammaria ha come obiettivo non solo la diminuzione del
volume, ma anche il rimodellamento delle mammelle, che spesso appaiono deformate e
asimmetriche. Lo scopo è quello di ottenere una forma ottimale e la migliore simmetria possibile.
5. Prima dell'intervento. La preparazione pre-operatoria prevede analisi cliniche di routine e le
raccomandazioni abituali prima di un intervento chirurgico. "Nelle due settimane precedenti è
necessario eliminare il fumo e non assumere aspirina o antinfiammatori non steroidei che
aumentano il rischio di sanguinamento. È buona norma praticare un doccia con sapone
disinfettante la sera prima dell'intervento. Indispensabile lo screening ecografico o mammografico
6. L'operazione. L'intervento viene eseguito in anestesia generale, generalmente con un ricovero di
un giorno. Si asportano cute e tessuti mammari in eccesso, spostando l'areola più in alto e
rimodellando i rimanenti tessuti in una forma più piccola, più alta e proiettata. L'intervento di
solito non è doloroso: farmaci antidolorifici posso essere assunti solo se necessario. A seconda
dell'entità dell'intervento, la dimissione può avvenire nella stessa giornata dell'operazione o, al più
tardi, il giorno seguente all'intervento. Il recupero è molto rapido poiché la paziente, pur
convalescente, beneficia subito di un piacevole senso di "leggerezza".
7. Si allatta anche dopo il bisturi. Esistono attualmente delle tecniche chirurgiche particolarmente
sofisticate che consentono di asportare grandi quantità di tessuto e nello stesso tempo di lasciare
inalterata la struttura della ghiandola che rimane. Dopo l'intervento riduttivo, ciò che rimane del
parenchima ghiandolare è funzionante e la ragazza potrà allattare.
8. Le cicatrici. Bisogna mettere in conto che la riduzione mammaria lascia il segno: una cicatrice
circolare intorno all'areola, una verticale e molto spesso anche una a livello del solco mammario.
Le cicatrici residue si rendono meno evidenti con il tempo, ma sono permanenti.
9. In ospedale o no? È possibile eseguire l'intervento in una struttura pubblica in convenzione con
il Ssn solo nei casi di ipertrofia mammaria severa, dove si possa accertare clinicamente che
esistono disturbi funzionali importanti come danni alla colonna vertebrale. Non sono previsti
interventi di mastoplastica riduttiva in convenzione se lo scopo è meramente estetico. (Tgcom24)
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Anno IV – Numero 997
PREVENZIONE E SALUTE
COS'È L'IPERTENSIONE ARTERIOSA
L'ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata da una elevata pressione del
sangue nelle arterie, dovuta all’aumento della quantità di sangue circolante (ipervolemia)
e/o alla resistenza opposta dalle arterie al flusso del sangue a seguito di vasocostrizione o
irrigidimento delle pareti dei vasi.
Interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi.
La misurazione della pressione arteriosa avviene attraverso due
valori: la pressione massima o sistolica che si rileva in
corrispondenza della fase di contrazione del cuore e la pressione
minima o diastolica che coincide con la fase di rilasciamento del
muscolo cardiaco.
Si parla di ipertensione arteriosa sistolica quando aumenta solo la pressione massima e di
ipertensione diastolica quando risultano alterati i valori della pressione minima. Si
definisce ipertensione sisto-diastolica la condizione in cui entrambi i valori di pressione (minima e
massima) sono superiori alla norma.
Classicamente, e come conseguenza delle modificazioni che avvengono nell'organismo per effetto
dell'invecchiamento, gli anziani e i grandi anziani (ultranovantenni) soffrono più spesso di ipertensione
arteriosa sistolica isolata, con valori di pressione massima anche molto alti, e pressione minima bassa.
Le forme di ipertensione diastolica isolata, al contrario, sono più frequenti nei soggetti più giovani.
L'ipertensione arteriosa può essere classificata in primaria e secondaria.
Nell'ipertensione arteriosa primaria (o essenziale), che rappresenta circa il 95% dei casi di
ipertensione, non esiste una causa precisa, identificabile e curabile: gli elevati valori pressori sono il
risultato dell'alterazione dei meccanismi complessi che regolano la pressione (sistema nervoso
autonomo, sostanze circolanti che hanno effetto sulla pressione).
Nel restante 5% dei casi, invece, l'ipertensione è la conseguenza di malattie, congenite o acquisite, che
interessano i reni, i surreni, i vasi, il cuore, e per questo viene definita ipertensione secondaria.
In questi casi, l'individuazione e la rimozione delle cause (cioè, la cura della malattia di base) può
accompagnarsi alla normalizzazione dei valori pressori.
A differenza dell'ipertensione arteriosa essenziale, che classicamente interessa la popolazione adulta,
l'ipertensione secondaria interessa anche soggetti più giovani e spesso si caratterizza per valori di
pressione più alti e più difficilmente controllabili con la terapia farmacologica.
I valori normali per la popolazione adulta sono compresi entro i 140/90 mmHg.
Nei pazienti ad elevato rischio cardiovascolare (postinfartuati, scompensati o con altre patologie
cardiache) i valori raccomandati non dovrebbero superare i 130/80 mmHg.
Poiché la pressione arteriosa risente di alcuni fattori predisponenti (età , sovrappeso, diabete, fumo,
alcol, stress, sedentarietà ) il primo intervento terapeutico consiste nel modificare il proprio stile di vita
cercando di seguire un regime alimentare adeguato e di eliminare gli eventuali fattori di rischio.
Qualora la risposta alla modifica delle proprie abitudini di vita non basti è necessario ricorrere al
trattamento farmacologico. (AdnKronos)
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Anno IV – Numero 997
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
PHARMEXPO: La più grande fiera del centro sud Italia
dedicata al settore farmaceutico
Anche quest’anno l’Ordine sarà presente insieme a Fedefarma con il proprio stand
e con l’organizzazione di corsi ECM e convegni (vedi Tabella).
Appuntamento per la 9° edizione di Pharmexpo, alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal
25 al 27 Novembre 2016.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti
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PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 997
RACCOLTI FINORA 25.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai
seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa,
Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 997
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA
PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare –
Napoli
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione
dell’intera
Categoria
e
rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla
oneroso.
Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione
News, Medaglie alla Professione – Consegna
delle Medaglie trovi il regolamento sulle:
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE
della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordine
Nuovo/news/1570-regolamento-contributivolontari
Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio
volontario le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre aziende il
PANEL sarà aggiornato.
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MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
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