Anno IV – Numero 1007
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Un Farmaco
per Tutti
2. ORDINE: Caduceo d’oro
2016
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Artrite
reumatoide:
cos'è ?
4. Leucemia
mieloide
cronica: non più cure a
vita per i malati
5. Tumori: prevenzione e
dieta sono la risposta,
vero o falso?
Prevenzione e
Salute
6. Sangue occulto nelle
feci: tumore o altro?
Meteo Napoli
Venerdì 9 Dicembre
ï‚· Variabile
Minima: 6°C
Massima: 15°C
Umidità :
Mattina = 51%
Pomeriggio = 62%
Venerdì 9 Dicembre 2016, S. Siro
Proverbio di oggi….……..
Appriesso a’ ‘e rrisa vene ‘o chianto....
ai momenti di felicità subentra sempre un momento di dolore..
ARTRITE REUMATOIDE: COS'È ?
Gonfiore alle articolazioni, rigidità mattutina, dolore alla
palpazione, tumefazione calda ma non arrossata.
Sono alcuni dei sintomi dell'artrite reumatoide, "una malattia infiammatoria
che colpisce lo 0,5% della popolazione adulta, per cui in Italia si possono
stimare 250-300 mila pazienti.
Insorge in media a 55 anni, ma abbiamo anche casi in età giovanile e altri
dopo gli 80 anni.
Le donne sono più colpite, con un rapporto di 4 a 1".
"Dal 2010 - abbiamo criteri semplificati per consentire una diagnosi rapida,
che è cruciale per un trattamento precoce. Prima potevano passare anni di
dolori per arrivare a una diagnosi. Mentre il fattore tempo è fondamentale,
perché dopo 12 mesi dai primi sintomi il rischio di mortalità di questi pazienti
è tre volte superiore a quello della popolazione normale.
Mentre intervenire entro il periodo 'finestra' di 12 settimane dall'esordio
consente di portare il 50% dei pazienti in remissione e il 25% addirittura a
sospendere i farmaci dopo 12 mesi, come se fossero guariti".
"Ancora oggi però - vediamo pazienti 'tardivi', che arrivano alla diagnosi ben
oltre i 12 mesi dall'esordio dei sintomi. In questi casi il rischio maggiore è
legato alle comorbidità secondarie, che sono di tipo cardiovascolare e
respiratorio, e possono portare a morte prematura".
Se la ricerca farmacologica negli ultimi anni è andata avanti, molti pazienti
"con diagnosi precoce riescono ad andare in remissione anche senza ricorrere
ai nuovi farmaci biologici. In altri casi questi divengono inevitabili, ma c'è un
10% di pazienti tardivi che non risponde nemmeno alle terapie biologiche
attualmente disponibili. Ecco perché, per evitare tutte le comorbidità e
contrastare al meglio la malattia, è fondamentale seguire attentamente la
terapia e in casi di problemi con alcuni medicinali parlarne con il
reumatologo, senza interrompere le cure". Il consiglio: "non sottovalutare
dolori articolari che non passano dopo due settimane." (salute, Adnkronos)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1007
SCIENZA E SALUTE
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA:
NON PIÙ CURE A VITA PER I MALATI
Era letale, oggi oltre l’80% dei pazienti è vivo a 10 anni dalla diagnosi. Grazie a
farmaci efficaci, studi confermano che si può sospendere la terapia o ridurre il
dosaggio
RIDURRE NOTEVOLMENTE O
ADDIRITTURA SOSPENDERE LA TERAPIA
È questo il prossimo obiettivo, raggiungibile e vicino, a cui puntare per
i malati di LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA.
Lo hanno annunciato gli esperti riuniti al congresso annuale della
Società Americana di Ematologia, dove sono stati presentati diversi
studi che confermano e approfondiscono la possibilità , per alcuni pazienti giudicati «eleggibili», di
interrompere i trattamenti dopo un quinquennio di cure e i necessari controlli.
«Un tempo sempre mortale, con una sopravvivenza media di circa 4 anni, questa è oggi una forma di
leucemia che, grazie allo sviluppo e all’impiego di farmaci denominati inibitori delle tirosin
chinasi, consente sopravvivenze a 10 anni superiori all’80%.
Questo tipo di trattamento è continuativo e nella maggior parte dei casi dovrà essere probabilmente
somministrato per tutta la vita per tenere a bada il tumore. La ricerca sta aprendo nuove prospettive».
LO STUDIO EUROPEO: SOSPENDERE LA CURA SI PUÃ’
Negli ultimi anni i farmaci disponibili per la cura della leucemia mieloide cronica
 Imatinib, Nilotinib e Dasatinib in prima linea;
 Bosutinib e Ponatinib in seconda linea
si sono rivelati così efficaci che si è potuta esplorare l’eventualità di fermare a un certo punto la
somministrazione della terapia.
«Un vasto studio europeo condotto su oltre 800 pazienti - rafforza le prove a favore del fatto che, una
volta ottenuta una risposta molecolare profonda e stabile, si può sospendere la terapia.
In questo modo circa la metà dei pazienti resta in risposta, ma hanno una malattia minima residua
tracciabile: ovvero sono “guariti†clinicamente, ma non biologicamente.
A seguito di questo studio le prossime raccomandazioni per la terapia della leucemia mieloide cronica
diranno che se un paziente è stato trattato per almeno 4 o 5 anni, se ha ottenuto una risposta
molecolare profonda (testimonia la quasi scomparsa del tumore) e se tale risposta è stabile (almeno
un anno), allora quel paziente è candidabile per la sospensione del trattamento, avendo almeno 50
probabilità su 100 di restare in remissione.
E se la risposta molecolare si perde, si riprende la terapia e tutto torna come prima, senza pericoli
aggiuntivi».
Sperimentazione inglese: ridurre il dosaggio è un’opzione sicura
«Quest’indagine esplora un’ altra “politicaâ€, ovvero la riduzione della terapia senza la sospensione
completa. Un’ area importante perché, in base alle nostre conoscenze attuali, anche ad essere
ottimisti, non più della metà dei pazienti potranno interrompere le cure in modo stabile.
E del rimanente 50% che ne facciamo? abbassare il dosaggio dei farmaci, e quindi pure gli effetti
indesiderati, può essere un’opzione sicura per un numero di persone superiore a quanto credessimo».
Anche in questo caso la sperimentazione dimostra poi che, se la malattia si ripresenta, ricominciando il
trattamento si riesce nuovamente ad avere la situazione sotto controllo.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Circa 850 nuovi casi ogni anno in Italia
?
Anno IV – Numero 1007
: La leucemia mieloide cronica è un raro tumore del
sangue di cui si diagnosticano circa 850 nuovi casi
ogni anno nel nostro Paese.
 Rarissima in bambini e adolescenti, questa neoplasia è più frequente con l’avanzare dell’età .
«La grande efficacia delle cure ha quasi azzerato il ricorso al trapianto di midollo osseo, un tempo
unico trattamento in grado di guarire i pazienti.
 La sopravvivenza di chi si ammala oggi, grazie ai molti farmaci efficaci, è oggi molto vicina
all’aspettativa di vita della popolazione generale.
E gli effetti collaterali dei trattamenti sono generalmente ben tollerati, per cui queste persone riescono
ad avere una buona qualità di vita e condurre un’esistenza normale». (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
TUMORI: PREVENZIONE E DIETA SONO LA RISPOSTA,
VERO O FALSO?
Nel calendario della salute, ottobre è il mese dedicato alla salute femminile per
antonomasia. Prevenzione, cure e trattamenti dei tumori sono protagonisti di
questo periodo.
Nella nostra epoca, confermano i dati, una donna su dieci si ammala
di tumore al seno. Proprio perché così diffuso, è importante imparare a
riconoscere in anticipo i primi segnali di questo “maleâ€, incentivando
l’importanza della prevenzione secondaria, fatta di screening e controlli
periodici dopo i 35 anni.
«Ogni DONNA, ad es., dovrebbe sottoporsi ad un’ecografia mammaria e ad una visita senologica ogni
12-18 mesi e, varcata la soglia dei 40 anni, associare a questi due esami anche la mammografia.
Grazie alle nuove strumentazioni diventa possibile diagnosticare un eventuale tumore al seno ancora
in fase precocissima, ossia quando non risulta nemmeno palpabile.
Una diagnosi tanto tempestiva, si traduce in un’elevata probabilità di guarigione, che sfiora anche il
98% dei casi», spiega il dr Claudio Andreoli, senologo di Humanitas Medical Care.
MANGIARE SALUTARE : Per quanto la genetica ricopra un ruolo centrale nella comparsa dei tumori,
anche uno stile di vita sano e corretto può rivelarsi un alleato prezioso per la salute della donna.
Sempre più studi, dimostrano come una dieta ipocalorica, accompagnata da una regolare attivitÃ
fisica, contribuiscano a contrastare potenziali forme tumorali, in particolare nelle donne over 50.
«Un’alimentazione equilibrata, e non certo una dieta perenne e avvilente, è il migliore regalo che una
donna possa fare a se stessa. Sono semplicissime le regole cui attenersi:
 assicurarsi quotidianamente il giusto apporto di grassi omega 3 (salmone, sgombro, tonno)
 non farsi mai mancare fibre e i sali minerali di frutta e verdura,
 preferire farine integrali e legumi
 limitare il consumo di alcol»
Oltre al peso corporeo, un altro fattore cruciale da monitorare è il livello di insulina: infatti picchi di
glicemia (ossia di glucosio nel sangue) determinano un aumentato rilascio anche di ormoni sessuali e di
altri fattori di crescita, che a loro volta stimolano la proliferazione delle cellule tumorali.
Un limitato consumo di alimenti raffinati, come il pane bianco e le farine 00, in favore invece di frutta
e verdura, appare la misura più efficace per rallentare l’assorbimento del glucosio e aiutare a
mantenere il proprio peso forma. (salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1007
PREVENZIONE E SALUTE
SANGUE OCCULTO NELLE FECI: TUMORE O ALTRO?
La presenza del sangue occulto nelle feci indica un minimo, lento (e
spesso) intermittente sanguinamento nel tratto digestivo.
Tale perdita ematica, il più delle volte asintomatica, non consente di definire la natura
e la sede del sanguinamento. Ogni tratto del canale alimentare può essere sede del
sanguinamento e le patologie possono andare da cause benigne (emorroidi ) a
patologie molto più gravi (tumori). Per accertarne la causa sono, quindi, necessari
accertamenti mirati dopo valutazione medica.
Cosa si intende per “SANGUE OCCULTO†Il test del sangue occulto nelle feci (Fecal
Occult Blood Test - FOBT) viene eseguito per la ricerca del sangue che non è visibile ad
occhio nudo (da cui il termine “occultoâ€) e che, quindi, non altera il colore delle feci. Dal
sangue “occulto†differisce, invece, il sangue “visibileâ€, ossia macroscopicamente evidente,
che può variare (in base alla sua sede di origine) dal rosso chiaro al rosso scuro al nero piceo.
QUALI SONO LE CAUSE: La presenza del sangue occulto nelle feci indica un minimo, lento (e spesso)
intermittente sanguinamento nel tratto digestivo. Tale perdita ematica, il più delle volte asintomatica,
non consente di definire la natura e la sede del sanguinamento. Ogni tratto del canale alimentare può
essere sede del sanguinamento e le patologie possono andare da cause benigne (emorroidi) a
patologie molto più gravi (tumori).
SANGUE OCCULTO E TUMORE (screening del cancro colorettale) Il test del sangue occulto
costituisce un importante esame per lo screening del cancro colo rettale. Studi epidemiologici hanno
accertato che la ricerca del sangue occulto (con successiva colonscopia nei pazienti risultati positivi)
comporta, rispetto al gruppo di controllo, una riduzione della mortalità per cancro colon rettale.
Sulla base di tali evidenze il FOBT è stato ufficializzato come test di screening per il cancro colo rettale
(CCR) per uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 70-74 anni.
Nel caso il test risultasse positivo all’utente sarà consigliato di eseguire la colonscopia.
In Italia si registrano circa 46.000 casi all’anno di CCR e circa 15 mila decessi.
Il tumore del colon in genere si sviluppa da piccole formazioni benigne, i polipi (o più precisamente
adenomi), che sono più frequenti con l’avanzare dell’età .
Solo una piccola parte di questi polipi si trasformerà in tumore ed essendo tale processo molto lento
(10-15 anni) sarà possibile intervenire con una diagnosi precoce.
La diagnosi precoce del tumore colon è importante in quanto la sopravvivenza è legata proprio allo
stadio della malattia al momento della diagnosi, con il 94% di sopravvivenza a 5 anni nei pazienti con
malattia localizzata, contro il 9% di sopravvivenza quando la malattia è nella fase di metastatizzazione.
Per la ricerca del sangue occulto nelle feci sono
COME SI RICERCA IL SANGUE OCCULTO ? disponibili due test:
 il test al GUAIACO (gFOBT) e il test immunochimico (iFOBT o FIT = Fecal Immunochemical Test).
Per ciascun metodo c’è una precisa modalità di raccolta del campione e di esecuzione dell’esame.
test chimico al GUAIACO: utilizza un agente chimico che reagisce con l’attività perossidasica
dell’emoglobina (Hb) contenuta nei globuli rossi.
La reazione, purtroppo, è influenzata anche da sostanze non-emoglobiniche, di provenienza
alimentare, che hanno attività perossidasica e che possono dare false diagnosi di positività .
Ugualmente il test al guaiaco non è in grado di distinguere le Hb provenienti dai vari distretti digestivi,
per cui viene rilevata ogni fonte di emorragia (bocca, gengive, esofago, stomaco, ecc.).
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1007
Per evitare FALSI POSITIVI bisogna attuare una serie di accorgimenti e restrizioni dietetiche
/farmacologiche/comportamentali nei giorni precedenti. In particolare:
1) evitare carni rosse crude o semicrude e salumi di ogni genere; pesce, rape, rafano o farmaci
come colchicina o sostanze antiossidanti (ad es. iodio ed acido borico).
2) Evitare inoltre fonti ricche di vitamina C (alimenti, farmaci ed integratori),
3) Evitare composti farmacologici contenenti ferro.
4) Evitare situazioni che possono determinare sanguinamento, come interventi odontoiatrici o
farmaci che possono causare sanguinamento digestivo, come anticoagulanti, aspirina, steroidi o
preparazioni a base di ferro.
Per aumentare la sensibilità diagnostica nel test al Guaiaco solitamente vengono raccolti tre campioni
di feci in tre giorni differenti.
Il test IMMUNOCHIMICO (definito anche “test di seconda generazioneâ€) reagisce esclusivamente con
l’emoglobina umana. Inoltre con il test immunochimico i sanguinamenti della parte alta del tratto
digestivo non vengono rilevati per le modifiche sull’Hb causate dagli acidi e dagli enzimi digestivi.
Ciò significa che viene rilevato solo la presenza del sangue occulto proveniente dal colon e dal retto
(polipi, tumori, angiodisplasie, diverticoli, emorroidi, ragade, ecc.).
L’esame ha dimostrato una migliore sensibilità (meno falsi negativi) e specificità (meno falsi positivi)
rispetto al test al guaiaco presentando inoltre il vantaggio di potersi effettuare con un solo prelievo e
di non richiedere restrizioni dietetiche.
COSA FARE SE IL SANGUE OCCULTO È POSITIVO: L’esame risulta positivo in circa 5-6 persone su
100, ma questo non significa necessariamente la presenza di polipi o tumori del colon. Ciò si verifica in
una parte dei casi (40% circa), mentre nel resto dei pazienti la positività può essere determinata da
patologie di scarso rilievo oncologico, come emorroidi, ulcere, fistole, diverticoli, angiodisplasie,
malattie infiammatorie, ecc. Per tale motivo è importante eseguire, in caso di positività del test, un
accertamento mirato, che è la colonscopia, per definire correttamente la diagnosi.
COSA FARE SE IL SANGUE OCCULTO È NEGATIVO: gli adenomi (polipi) ed i tumori in fase precoce
sanguinano ad intermittenza, per cui può succedere che ad un primo test, anche in presenza di una
lesione, il test risulti negativo. Per aumentare la probabilità di identificare un sanguinamento viene
consigliato di ripetere periodicamente il test. La frequenza ottimale, considerando anche il lento
sviluppo dei polipi e la loro trasformazione tumorale, è ogni due anni con il test immunochimico ed
annualmente con il test al Guaiaco.
DOMANDE E RISPOSTE DI UTILITÀ
Posso seguire il test durante il ciclo mestruale?
No. Il test va eseguito dopo 3-5 giorni dalla scomparsa evidente delle perdite di sangue
Soffro di stitichezza: per fare l’esame posso assumere un lassativo?
Certamente. Si comporti come fa di solito.
Ho le emorroidi e ogni tanto noto un po’ di sangue rosso: posso fare il test?
No. E’ bene eseguire il test nei momenti liberi dal sanguinamento
Il mio esame è positivo ma non voglio fare la colonscopia: esiste un’alternativa?
Ci sono le alternative (clisma opaco doppio contrasto, Colonscopia TAC, colonscopia con videocapsula,
colonscopia robotica), ma nessun esame è valido quanto la colonscopia per qualità d’immagine e,
soprattutto, per la possibilità di eseguire biopsie e polipectomie.
L’esame è positivo, ma ho fatto una colonscopia 6 mesi / 1 anno fa: può essere considerata valida?
Bisogna che la colonscopia venga valutata da un medico specialista che deciderà in merito.
Il test è positivo ma assumo farmaci Antiaggreganti (Aspirina, Tiklid, ecc.) o Anticoagulanti
(Coumadin, Sintrom, ecc.): ci può essere stata un’interferenza? Il sanguinamento può essere stato
causato dai farmaci, ma non può essere escluso un polipo sanguinante. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1007
RACCOLTI FINORA 28.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai
seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa,
Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
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ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA
PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare –
Napoli
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso.
Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle
Medaglie trovi il regolamento sulle:
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1570-regolamento-contributi-volontari
Ad oggi hanno già contribuito con patrocinio volontario le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre aziende il PANEL sarà aggiornato.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1007
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 11 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
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PAGINA 11
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