Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1025 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita;Sussidio di solidarietà 3. Concorso Ordinario: graduatoria definitiva Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Meningite, ecco perché è inutile la corsa alla vaccinazione Prevenzione e Salute 5. Le feste scombussolano il fegato: come evitare i danni e ripartire 6. Tumore all’ovaio: che cosa è e come difendersi 7. Sindrome del tunnel carpale, di notte è importante indossare un tutore Meteo Napoli Lunedì 09 Gennaio ï‚· Variabile Minima: 1°C Massima: 7°C Umidità: Mattina = 54% Pomeriggio = 62% Lunedì 09 Gennaio 2017, S. Adriano Proverbio di oggi….…….. E chiacchiere nun jéncheno ‘a panza.. LE FESTE SCOMBUSSOLANO IL FEGATO: COME EVITARE I DANNI E RIPARTIRE Se dopo i bagordi natalizi vi sentite come dopo un’indigestione o avete scarsa energia durante la giornata potrebbe essere il vostro fegato che è andato «fuori sincrono» Nelle feste è normale: si beve di più, si va a letto più tardi del solito, si mangia una fetta di panettone di troppo e si dorme di giorno. Non è solo la linea a risentirne: anche il nostro fegato. Tutte queste attività alterano i nostri ritmi circadiani, una sorta di complesso “orologio interno” all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte. IL LAVORO DEL FEGATO Il “lavoro” del fegato, che aiuta a regolare il metabolismo, viene scombussolato da una vita sregolata in merito a sonno, cibo e consumo di alcol. Se dopo i bagordi natalizi vi sentite come dopo un’indigestione o avete scarsa energia per ripartire potrebbe essere il fegato a essere andato “fuori sincrono”. I ritmi circadiani sono importanti infatti per aiutare quest’organo ad anticipare le esigenze del corpo lungo la giornata: come fare scorta di energia dopo i pasti e rilasciarla quando dormiamo. Recenti studi hanno mostrato quanto il consumo di alcol colpisce proprio i ritmi circadiani. Il fegato potrebbe quindi essere lento a gestire i processi più importanti che regola: la disintossicazione e la digestione. Alcol e cibo: anche i cambiamenti a breve termine nel sonno o nella dieta possono influenzare la capacità del fegato di contribuire alla digestione dei grassi. Un’assunzione moderata di alcol per un mese interrompe in modo significativo il funzionamento dell’orologio interno del fegato. Come regolarsi: per non danneggiare il nostro organo pur essendo nel periodo di festeggiamenti, cerchiamo di evitare i comportamenti “estremi”:  andiamo a letto più tardi, senza superare le 2 ore dopo il consueto orario;  facciamo una passeggiata la mattina;  proviamo a mangiare a orari regolari e se beviamo un pò di più, cerchiamo di mantenerci entro 2-3 bicchieri e non in tutti i pasti. (Salute, Corriere) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 SCIENZA E SALUTE MENINGITE, ECCO PERCHÉ È INUTILE LA CORSA ALLA VACCINAZIONE Il contagio mette paura ma dobbiamo evitare di intasare gli ospedali per un po’ di febbre. Per capire se i sintomi sono quelli della meningite chiamare medico o 118 L’epidemia di meningite? NON C’È. L’EMERGENZA? NON ESISTE? E allora perché nei centri vaccinali c’è coda, le farmacie sono «prese d’assalto» e i Pronto Soccorso sono intasati da persone che chiedono di essere vaccinate (o curate) per la temibile infezione?  Perché la meningite fa, giustamente, paura. I casi di cronaca degli ultimi mesi hanno messo sotto gli occhi di tutti la gravità della malattia e l’importanza di difendersi, visto che oggi è possibile farlo. Il problema è che la situazione è, per così dire, «degenerata», perché i dati dicono chiaramente che non c’è un aumento dei casi rispetto agli ultimi due anni e quindi, come sottolinea Ranieri Guerra, dir. generale della Prevenzione al Ministero della Salute: «Non c’è nessun motivo che giustifichi un’improvvisa vaccinazione di massa in base alla casistica attuale della malattia». CHIAMARE IL MEDICO o il 118 PRIMA di ANDARE al PRONTO SOCCORSO Oggi c’è chi va di corsa in ospedale, magari perché ha soltanto un po’ di febbre, temendo di avere contratto una forma letale di meningite. Se i sintomi sono quelli della meningite è sacrosanto farlo (una telefonata al medico o al 118 potrà chiarirlo), in caso contrario però sarebbe meglio non appesantire il lavoro dei dipartimenti di emergenza che, fra l’altro, in questo periodo hanno il loro bel daffare con un’altra infezione, cioè l’influenza, e le polmoniti che la possono complicare. Ma non si rischia così di scoraggiare la vaccinazione? Dopo tutto quello che è stato detto e scritto sull’importanza dei vaccini e sui danni procurati dalle campagne anti-vacciniste? «Nient’affatto» chiarisce Guerra: «Chi è bene che si vaccini lo deve fare, seguendo i normali calendari vaccinali e consultando il proprio medico in merito all’opportunità e ai tempi». Per chi è indicata la VACCINAZIONE Giusto per ricordarlo, le categorie più a rischio (per le quali quindi la vaccinazione è più utile) sono i:  BAMBINI PICCOLI e gli ADOLESCENTI. Alcuni vaccini sono raccomandati e offerti gratuitamente. Oggi è prevista la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A, C, Y, W è suggerito anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati, e per chi si reca in Paesi dove sono presenti i sierogruppi contenuti nel vaccino. Inoltre il vaccino è fortemente raccomandato in chi è affetto da alcune patologie (talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite) o in presenza di particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi, frequentano discoteche o dormono in dormitori, reclute militari, e per chiunque debba recarsi in regioni del mondo dove la malattia meningococcica è comune). Il vaccino contro il meningococco B, attualmente offerto in alcune regioni nel primo anno di età, sarà probabilmente presto raccomandato per i bambini più piccoli a livello nazionale. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 Tornando alle code. Il ministero della Salute ha assicurato che non ci sono problemi di approvvigionamento, ma allora perché in qualche città ci sono stati più disagi che in altre? Ovvio che in alcuni centri urbani ad alta densità gli «assalti» ai punti vaccinali possono essere stati maggiori per ragioni demografiche, ma, in ogni caso, il problema va comunque letto in chiave locale, perché sono le singole Regioni a dover verificare la disponibilità di vaccini in relazione al potenziale consumo. «L’unico, parziale, problema di approvvigionamento c’è in questo momento in Sicilia, dove è stata aumentata molto l’offerta del vaccino tetravalente, ma la Regione riesce comunque a garantire la vaccinazione per il meningococco C» puntualizza ancora Guerra. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE I quesiti sull’approvvigionamento TUMORE ALL’OVAIO: CHE COSA È E COME DIFENDERSI 1. CHE COSA È Il tumore ovarico è la neoplasia che colpisce le ovaie, cioè gli organi riproduttivi femminili situati nell’addome. È causata dalla moltiplicazione incontrollata delle cellule ovariche che, come in ogni altro tipo di tumore, se maligne, si propagano ad altri organi (metastasi). Tutte le donne sono a rischio di tumore ovarico 2. I NUMERI DELLA MALATTIA IN ITALIA Il tumore all’ovaio è il sesto più diagnosticato tra le donne e rappresenta la quinta causa di morte nelle donne di età tra i 50 e i 69 anni. La percentuale di mortalità è superiore al 60%. Ogni anno 3.000 donne muoiono a causa di questo tumori e le nuove diagnosi ogni anno sono 6.000. Secondo un’indagine Airtum le donne con questa malattia erano 37.829 (dati 2014) 3. I 3 TIPI di TUMORE A parte i tumori benigni, come la cisti ovarica, i tumori maligni dell’ovaio sono di tre tipi:  Tumori epiteliali: originano dalle cellule epiteliali che rivestono le ovaie. Rappresentano il 90% delle neoplasie ovariche maligne;  Tumori germinali: Originano dalle cellule germinali che danno origine agli ovuli. Rappresentano il 5% circa delle neoplasie ovariche maligne;  Tumori stromali: Originano della cellule che producono gli ormoni femminili. Rappresentano circa il 4% circa delle neoplasie ovariche maligne 4. I SINTOMI Il tumore dell’ovaio presenta sintomi non specifici spesso comuni ad altre patologie minori che rendono difficile la diagnosi precoce. È quindi molto importante che ogni donna impari a riconoscere per tempo i segnali che possono indicare il manifestarsi della malattia. Se questi sintomi sono frequenti e persistenti bisogna rivolgersi al medico. I sintomi più diffusi sono: ï‚· Sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto; Gonfiore persistente all’addome; ï‚· Fitte addominali; Bisogno frequente di urinare; Perdite ematiche vaginali; Stitichezza a diarrea 5. I PASSI DELLA DIAGNOSI: Ad oggi per il tumore ovarico non esistono strumenti di prevenzione come il vaccino o il pap test per il tumore della cervice uterina così come non esistono test di screening precoce come la mammografia per il tumore al seno. Solo una diagnosi tempestiva che rileva il tumore ovarico in fase iniziale può migliorare significativamente la prognosi. In caso di sintomi frequenti e ricorrenti, procedere subito a: • Visita medica e ginecologica; • Ecografia ginecologica; • Valutazione dei marcatori tumorali • Tac addominale e PET ; • Gastroscopia e colonscopia; PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 6. GLI STADI DELLA MALATTIA: Il carcinoma ovarico può essere diagnosticato in diversi stadi. Una buona o una cattiva prognosi dipendono dallo stadio del tumore al momento della diagnosi che deve essere il più tempestivo possibile. ï‚· STADI INIZIALI  Tumore limitato alle ovaie. Sopravvivenza a 5 anni: 90%  Tumore su una o entrambe le ovaie esteso agli organi pelvici. Sopravvivenza a 5 anni: 75-80% ï‚· STADI AVANZATI  Tumore su una o entrambe le ovaie esteso agli organi pelvici e/o con metastasi a linfonodi della stessa zona. Sopravvivenza a 45 anni: 45%  Con presenza di metastasi anche a distanza della zona delle ovaie (fegato, polmoni) Sopravvivenza a 5 anni: 25% 7. IL TRATTAMENTO: Chirurgia: la chirurgia è utilizzata per porre la diagnosi della malattia e per la stadiazione del tumore ovarico, oltre che per rimuoverlo il più radicalmente possibile. È quindi fondamentale che questa operazione sia effettuata da un chirurgo oncologo ginecologo specializzato in questo tipo di tumore. Se la malattia viene asportata radicalmente il guadagno in termini di sopravvivenza per la paziente arriva a 40 mesi rispetto a pazienti in cui l’intervento chirurgico non ha asportato completamente la malattia. Chemioterapia: la chemioterapia di prima e seconda linea rimane, dopo la chirurgia, il trattamento cardine per il trattamento del carcinoma ovarico. Terapia biologica: in associazione alla chemioterapia, recentemente si sono affermate nuove terapie biologiche rappresentate dalla terapia anti-angiogenica che arresta il processo di sviluppo dei vasi sanguigni di cui il tumore ha bisogno per diffondersi in altre regioni del corpo e dai Parp Inibitori che si sono rivelati particolarmente efficaci nelle pazienti con mutazioni BRCA. 8. FATTORI DI RISCHIO: Nella popolazione femminile il rischio di sviluppare un tumore ovarico è dell’1,8% ma esso aumenta o diminuisce in presenza di precisi fattori. La conoscenza dei fattori di rischio e di protezione è importante per migliorare la diagnosi tempestiva.  Età: il tumore colpisce in maggioranza dopo i 55 anni e dopo la menopausa;  Stili di vita scorretti: quali obesità, fumo e assenza di esercizio fisico;  Storia familiare: sono più a rischio le donne con madre e/o sorella e/o figlia affetta da tumore dell’ovaio, della mammella o dell’utero;  Alterazione del patrimonio genetico: le alterazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 aumentano il rischio di malattia di 30/50 volte;  Gravidanze e menopause: sono più a rischio le donne che non hanno avuto figli o in menopausa o che non hanno fatto uso di pillola anticoncezionale o che hanno sofferto di endometriosi 9. FATTORI DI PROTEZIONE:  Chemioprevenzione: l’assunzione della pillola anticoncezionale per un periodo di almeno 4 anni riduce del 50% il rischio di malattia  Vita riproduttiva: il rischio si riduce a seguito di gravidanza e di pluriparità;  Sorveglianza: sottoporsi a controlli ginecologici almeno annuali presso centri specializzati facilita la diagnosi tempestiva;  Test genetico: sottoponendosi al test BRCA - un semplice prelievo di sangue - una donna sana può sapere se ha una predisposizione al tumore ovarico e può intraprendere un percorso per ridurre il proprio maggior rischio,  Chirurgia profilattica: nelle donne con mutazione BRCA l’asportazione delle ovaie e delle tube uterine riduce del 96% il rischio di tumore all’ovaio. (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 PREVENZIONE E SALUTE SINDROME DEL TUNNEL CARPALE, DI NOTTE È IMPORTANTE INDOSSARE UN TUTORE La sindrome del tunnel carpale è tra i disturbi più comuni, in particolare tra le donne. È dovuta alla compressione del nervo mediano che decorre lungo il braccio e raggiunge le dita passando all’interno di uno stretto canale a livello del polso. Di solito i sintomi iniziali sono il formicolio ma anche il dolore alle prime dita della mano che si manifesta prevalentemente di notte. Per cercare di alleviare il dolore notturno è bene indossare un tutore, come spiega il dr Alberto Lazzerini, ortopedico dell’Unità Operativa di Chirurgia della Mano in Humanitas. «Per ridurre i disturbi quando si dorme è utile un tutore con il quale mantenere il polso in posizione neutra. I tutori si possono acquistare nei punti vendita dedicati ma si possono utilizzare tranquillamente anche le polsiere rigide che utilizza chi fa pattinaggio», suggerisce lo specialista. Cos’altro si può fare per gestire l’intorpidimento e il formicolio di pollice e prime dita di notte? «Ciascun paziente impara a gestirsi autonomamente, cercando e trovando la posizione migliore con la quale minimizzare i fastidi nelle ore notturne. C’è chi dorme con la mano in alto, chi con il braccio fuori dal letto, chi la muove per controllare i disturbi. In ogni caso non c’è una regola che vada bene per tutti». «Allo stesso modo – ciascun soggetto colpito dalla sindrome impara a capire quali sono i movimenti che farebbe bene a evitare, dal tenere a lungo il telefono in mano al prendere una tazzina di caffè. Se svolge un lavoro da scrivania impara anche a trovare la giusta posizione del polso per non avvertire dolori e fastidi quando utilizza mouse e tastiera del Pc». La sindrome del tunnel carpale trova soluzione solo con l’intervento chirurgico In attesa di essere sottoposti a intervento di decompressione del nervo mediano cosa è possibile fare? «I massaggi, gli esercizi, l’applicazione di caldo e freddo in alcuni casi possono alleviare in parte il dolore. Si tratta comunque di palliativi, strategie sintomatiche certamente non risolutive. Lo stesso effetto è stato valutato, in alcuni pazienti, nel ricorso all’agopuntura». I massaggi e gli esercizi, però, sono piuttosto utili dopo l’intervento chirurgico: «Ai pazienti raccomandiamo di massaggiare la regione in cui si è formata la cicatrice – ricorda il dottor Lazzerini – dal momento che la cicatrice stessa può essere all’inizio piuttosto dura e anche dolorosa. A seconda invece del grado di compromissione della funzione motoria si possono prescrivere degli esercizi: se il danno motorio è significativo a causa di una grave compressione, si definiscono delle sedute di riabilitazione con esercizi finalizzati al rapido recupero delle attività». C’È INFINE UNA CORRELAZIONE TRA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE E FUMO DI SIGARETTA? «Una correlazione diretta non c’è. In ogni caso il fumo facilita i processi degenerativi e ostacola quelli rigenerativi. Pertanto – conclude l’esperto – il fumatore colpito da tale sindrome ha meno chance di ripresa dopo l’intervento chirurgico». (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento) PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1025 CONCORSO ORDINARIO Regione Campania: PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 - DD n 13 del 6 febbraio 2009 rettificato con DD n 17 del 17 febbraio 2009 Concorso ordinario per la formazione di una graduatoria unica per l’assegnazione di sedi farmaceutiche da conferire al privato esercizio in Regione Campania Rettifica graduatoria approvata con DD n 108 del 18 marzo 2016 Cliccando i seguenti link puoi visionare il decreto dirigenziale e la graduatoria definitiva Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA CH_ID=151375 Allegato graduatoria https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA CH_ID=151376 ORDINE: PUBBLICATO in G.U. il D.L. “Mille- Proroghe” REQUISITO DELL’IDONEITÀ Si informa che è stato pubblicato il decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244 recante “Proroga e definizioni di termini (GU serie generale n. 304 del 30 dicembre 2016) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 10 Anno IV – Numero 1025 ORDINE: Vietata la Prescrizione e l’Allestimento di Preparazioni Magistrali contenenti il principio attivo SERTRALINA ed altri Riferimenti: DM 22.12.2016 “Divieto di prescrizione di preparazioni magistrali contenenti il principio attivo Sertralina ed altri” Pubblicato nella GU n. 1 del 2.1.2017. Cari Colleghi, Si informa che con decreto 22 dicembre 2016, pubblicato nella G.U. del 2 gennaio u.s e in vigore dal medesimo giorno di pubblicazione, il Ministero della Salute ha vietato la prescrizione e l’allestimento di preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i seguenti principi attivi: Sertralina Buspirone Acido Ursodesossicolico Pancreatina f.u. IX ed 5-idrossitriptofano Tè verde e.s. Caffeina Citrus Aurantium e.s. Sinefrina Fucus e.s. Iodio totale Tarassaco e.s. Inulina Aloe e.s. titolato Boldo e.s. Boldina Pilosella e.s. Vitex Teobromina Guaranà e.s. caffeina Rabarbaro e.s. Reina Finocchio e.s. Cascara e.s Cascarosidi 1-(beta-idrossipropil) Teobromina Acido Deidrocolico Bromelina Caffeina Cromo d-fenilalanina deanolo-p-acetamido benzoato; Fucus Vesciculosus estratto secco L-(3acetiltio-2(S)-metilpropionil)-L-propil-L-fenilalanina Fenilefrina; Senna Spironolattone; Teobromina; L-Tiroxina; Triiodotironina; Zonisamide; Naltrexone; Oxedrina; Fluvoxamina; L-carnosina Idrossizina; Inositolo; Slendesta. E' fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti i suddetti principi attivi in combinazione associata tra loro. E' fatto, altresì, divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di allestire per il medesimo paziente due o più preparazioni magistrali singole contenenti uno dei principi attivi sopra elencati. Si segnala, inoltre, che fatti salvi i divieti e le limitazioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, a scopo cautelativo è fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti principi attivi finora noti per essere impiegati nelle preparazioni galeniche a scopo dimagrante, per i quali non esistono studi e lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale che ne dimostrino la sicurezza in associazione. Tenuto conto della rilevanza della tematica, la Federazione degli Ordini ha ritenuto opportuno chiedere al Ministero della salute, all’AIFA e all’Istituto Superiore di Sanità di attivare, con urgenza, un momento di confronto, per approfondire alcuni aspetti tecnici. Sarà, pertanto, cura della scrivente fornire ulteriori aggiornamenti in merito.

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