Anno V – Numero 1025
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
farmaco per Tuttiâ€
2. Ordine: Assistenza legale
gratuita;Sussidio di solidarietÃ
3. Concorso Ordinario:
graduatoria definitiva
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Meningite, ecco perché è
inutile la corsa alla
vaccinazione
Prevenzione e Salute
5. Le feste scombussolano il
fegato: come evitare i
danni e ripartire
6. Tumore all’ovaio: che
cosa è e come difendersi
7. Sindrome del tunnel
carpale, di notte è
importante indossare un
tutore
Meteo Napoli
Lunedì 09 Gennaio
ï‚· Variabile
Minima: 1°C
Massima: 7°C
Umidità :
Mattina = 54%
Pomeriggio = 62%
Lunedì 09 Gennaio 2017, S. Adriano
Proverbio di oggi….……..
E chiacchiere nun jéncheno ‘a panza..
LE FESTE SCOMBUSSOLANO IL FEGATO:
COME EVITARE I DANNI E RIPARTIRE
Se dopo i bagordi natalizi vi sentite come dopo un’indigestione o
avete scarsa energia durante la giornata potrebbe
essere il vostro fegato che è andato «fuori sincrono»
Nelle feste è normale: si beve di più, si va a letto più tardi
del solito, si mangia una fetta di panettone di troppo e si
dorme di giorno. Non è solo la linea a risentirne: anche il nostro fegato.
Tutte queste attività alterano i nostri ritmi circadiani, una sorta di complesso
“orologio interno†all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo
naturale del giorno e della notte. IL LAVORO DEL FEGATO
Il “lavoro†del fegato, che aiuta a regolare il metabolismo, viene
scombussolato da una vita sregolata in merito a sonno, cibo e consumo di
alcol. Se dopo i bagordi natalizi vi sentite come dopo un’indigestione o avete
scarsa energia per ripartire potrebbe essere il fegato a essere andato “fuori
sincronoâ€. I ritmi circadiani sono importanti infatti per aiutare quest’organo
ad anticipare le esigenze del corpo lungo la giornata: come fare scorta di
energia dopo i pasti e rilasciarla quando dormiamo.
Recenti studi hanno mostrato quanto il consumo di alcol colpisce proprio i
ritmi circadiani. Il fegato potrebbe quindi essere lento a gestire i processi più
importanti che regola: la disintossicazione e la digestione.
Alcol e cibo: anche i cambiamenti a breve termine nel sonno o nella dieta
possono influenzare la capacità del fegato di contribuire alla digestione dei
grassi. Un’assunzione moderata di alcol per un mese interrompe in modo
significativo il funzionamento dell’orologio interno del fegato.
Come regolarsi: per non danneggiare il nostro organo pur essendo nel
periodo di festeggiamenti, cerchiamo di evitare i comportamenti “estremiâ€:
 andiamo a letto più tardi, senza superare le 2 ore dopo il consueto orario;
 facciamo una passeggiata la mattina;
 proviamo a mangiare a orari regolari e se beviamo un pò di più, cerchiamo
di mantenerci entro 2-3 bicchieri e non in tutti i pasti. (Salute, Corriere)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
SCIENZA E SALUTE
MENINGITE, ECCO PERCHÉ È INUTILE
LA CORSA ALLA VACCINAZIONE
Il contagio mette paura ma dobbiamo evitare di intasare gli
ospedali per un po’ di febbre. Per capire se i sintomi sono quelli
della meningite chiamare medico o 118
L’epidemia di meningite?
NON C’È. L’EMERGENZA? NON ESISTE?
E allora perché nei centri vaccinali c’è coda, le farmacie sono «prese d’assalto» e i Pronto Soccorso
sono intasati da persone che chiedono di essere vaccinate (o curate) per la temibile infezione?
 Perché la meningite fa, giustamente, paura.
I casi di cronaca degli ultimi mesi hanno messo sotto gli occhi di tutti la gravità della malattia e
l’importanza di difendersi, visto che oggi è possibile farlo. Il problema è che la situazione è, per così
dire, «degenerata», perché i dati dicono chiaramente che non c’è un aumento dei casi rispetto agli
ultimi due anni e quindi, come sottolinea Ranieri Guerra, dir. generale della Prevenzione al Ministero
della Salute:
«Non c’è nessun motivo che giustifichi un’improvvisa vaccinazione di massa in base alla casistica
attuale della malattia».
CHIAMARE IL MEDICO o il 118 PRIMA di ANDARE al PRONTO SOCCORSO
Oggi c’è chi va di corsa in ospedale, magari perché ha soltanto un po’ di febbre, temendo di avere
contratto una forma letale di meningite. Se i sintomi sono quelli della meningite è sacrosanto farlo
(una telefonata al medico o al 118 potrà chiarirlo), in caso contrario però sarebbe meglio non
appesantire il lavoro dei dipartimenti di emergenza che, fra l’altro, in questo periodo hanno il loro bel
daffare con un’altra infezione, cioè l’influenza, e le polmoniti che la possono complicare.
Ma non si rischia così di scoraggiare la vaccinazione? Dopo tutto quello che è stato detto e scritto
sull’importanza dei vaccini e sui danni procurati dalle campagne anti-vacciniste?
«Nient’affatto» chiarisce Guerra: «Chi è bene che si vaccini lo deve fare, seguendo i normali calendari
vaccinali e consultando il proprio medico in merito all’opportunità e ai tempi».
Per chi è indicata la VACCINAZIONE
Giusto per ricordarlo, le categorie più a rischio (per le quali quindi la vaccinazione è più utile) sono i:
 BAMBINI PICCOLI e gli ADOLESCENTI.
Alcuni vaccini sono raccomandati e offerti gratuitamente.
Oggi è prevista la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età ,
mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti.
Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A, C, Y, W è suggerito anche per gli adolescenti
che non sono stati vaccinati, e per chi si reca in Paesi dove sono presenti i sierogruppi contenuti nel
vaccino. Inoltre il vaccino è fortemente raccomandato in chi è affetto da alcune patologie (talassemia,
diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite) o in presenza di
particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi, frequentano
discoteche o dormono in dormitori, reclute militari, e per chiunque debba recarsi in regioni del mondo
dove la malattia meningococcica è comune).
Il vaccino contro il meningococco B, attualmente offerto in alcune regioni nel primo anno di età , sarÃ
probabilmente presto raccomandato per i bambini più piccoli a livello nazionale.
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
Tornando alle code. Il ministero della Salute ha assicurato
che non ci sono problemi di approvvigionamento, ma allora
perché in qualche città ci sono stati più disagi che in altre?
Ovvio che in alcuni centri urbani ad alta densità gli «assalti» ai punti vaccinali possono essere stati
maggiori per ragioni demografiche, ma, in ogni caso, il problema va comunque letto in chiave locale,
perché sono le singole Regioni a dover verificare la disponibilità di vaccini in relazione al potenziale
consumo.
«L’unico, parziale, problema di approvvigionamento c’è in questo momento in Sicilia, dove è stata
aumentata molto l’offerta del vaccino tetravalente, ma la Regione riesce comunque a garantire la
vaccinazione per il meningococco C» puntualizza ancora Guerra. (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
I quesiti sull’approvvigionamento
TUMORE ALL’OVAIO: CHE COSA È E COME DIFENDERSI
1. CHE COSA È
Il tumore ovarico è la neoplasia che colpisce le ovaie, cioè gli organi riproduttivi
femminili situati nell’addome. È causata dalla moltiplicazione incontrollata delle
cellule ovariche che, come in ogni altro tipo di tumore, se maligne, si propagano
ad altri organi (metastasi). Tutte le donne sono a rischio di tumore ovarico
2. I NUMERI DELLA MALATTIA IN ITALIA
Il tumore all’ovaio è il sesto più diagnosticato tra le donne e rappresenta la quinta causa di morte nelle
donne di età tra i 50 e i 69 anni. La percentuale di mortalità è superiore al 60%. Ogni anno 3.000 donne
muoiono a causa di questo tumori e le nuove diagnosi ogni anno sono 6.000. Secondo un’indagine
Airtum le donne con questa malattia erano 37.829 (dati 2014)
3. I 3 TIPI di TUMORE
A parte i tumori benigni, come la cisti ovarica, i tumori maligni dell’ovaio sono di tre
tipi:
 Tumori epiteliali: originano dalle cellule epiteliali che rivestono le ovaie.
Rappresentano il 90% delle neoplasie ovariche maligne;
 Tumori germinali: Originano dalle cellule germinali che danno origine agli ovuli.
Rappresentano il 5% circa delle neoplasie ovariche maligne;
 Tumori stromali: Originano della cellule che producono gli ormoni femminili. Rappresentano
circa il 4% circa delle neoplasie ovariche maligne
4. I SINTOMI
Il tumore dell’ovaio presenta sintomi non specifici spesso comuni ad altre
patologie minori che rendono difficile la diagnosi precoce. È quindi molto
importante che ogni donna impari a riconoscere per tempo i segnali che
possono indicare il manifestarsi della malattia. Se questi sintomi sono frequenti
e persistenti bisogna rivolgersi al medico. I sintomi più diffusi sono:
 Sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto;
Gonfiore persistente all’addome;
ï‚· Fitte addominali; Bisogno frequente di urinare; Perdite ematiche vaginali; Stitichezza a diarrea
5. I PASSI DELLA DIAGNOSI: Ad oggi per il tumore ovarico non esistono strumenti di
prevenzione come il vaccino o il pap test per il tumore della cervice uterina così come non esistono
test di screening precoce come la mammografia per il tumore al seno.
Solo una diagnosi tempestiva che rileva il tumore ovarico in fase iniziale può
migliorare significativamente la prognosi. In caso di sintomi frequenti e ricorrenti, procedere subito a:
• Visita medica e ginecologica; • Ecografia ginecologica;
• Valutazione dei marcatori tumorali
• Tac addominale e PET ;
• Gastroscopia e colonscopia;
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
6. GLI STADI DELLA MALATTIA: Il carcinoma ovarico può essere diagnosticato in diversi stadi.
Una buona o una cattiva prognosi dipendono dallo stadio del tumore al momento della diagnosi che
deve essere il più tempestivo possibile.
ï‚· STADI INIZIALI
 Tumore limitato alle ovaie. Sopravvivenza a 5 anni: 90%
 Tumore su una o entrambe le ovaie esteso agli organi pelvici. Sopravvivenza a 5 anni: 75-80%
ï‚· STADI AVANZATI
 Tumore su una o entrambe le ovaie esteso agli organi pelvici e/o con metastasi a linfonodi della
stessa zona. Sopravvivenza a 45 anni: 45%
 Con presenza di metastasi anche a distanza della zona delle ovaie (fegato, polmoni)
Sopravvivenza a 5 anni: 25%
7. IL TRATTAMENTO: Chirurgia: la chirurgia è utilizzata per porre la diagnosi della malattia e per
la stadiazione del tumore ovarico, oltre che per rimuoverlo il più radicalmente possibile. È quindi
fondamentale che questa operazione sia effettuata da un chirurgo oncologo ginecologo specializzato
in questo tipo di tumore. Se la malattia viene asportata radicalmente il guadagno in termini di
sopravvivenza per la paziente arriva a 40 mesi rispetto a pazienti in cui l’intervento chirurgico non ha
asportato completamente la malattia.
Chemioterapia: la chemioterapia di prima e seconda linea rimane, dopo la chirurgia, il trattamento
cardine per il trattamento del carcinoma ovarico.
Terapia biologica: in associazione alla chemioterapia, recentemente si sono affermate nuove terapie
biologiche rappresentate dalla terapia anti-angiogenica che arresta il processo di sviluppo dei vasi
sanguigni di cui il tumore ha bisogno per diffondersi in altre regioni del corpo e dai Parp Inibitori che si
sono rivelati particolarmente efficaci nelle pazienti con mutazioni BRCA.
8. FATTORI DI RISCHIO: Nella popolazione femminile il rischio di sviluppare un tumore ovarico è
dell’1,8% ma esso aumenta o diminuisce in presenza di precisi fattori.
La conoscenza dei fattori di rischio e di protezione è importante per migliorare la diagnosi tempestiva.
 Età : il tumore colpisce in maggioranza dopo i 55 anni e dopo la menopausa;
 Stili di vita scorretti: quali obesità , fumo e assenza di esercizio fisico;
 Storia familiare: sono più a rischio le donne con madre e/o sorella e/o figlia affetta da tumore
dell’ovaio, della mammella o dell’utero;
 Alterazione del patrimonio genetico: le alterazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 aumentano il
rischio di malattia di 30/50 volte;
 Gravidanze e menopause: sono più a rischio le donne che non hanno avuto
figli o in menopausa o che non hanno fatto uso di pillola anticoncezionale o
che hanno sofferto di endometriosi
9. FATTORI DI PROTEZIONE:
 Chemioprevenzione: l’assunzione della pillola anticoncezionale per un periodo di almeno 4 anni
riduce del 50% il rischio di malattia
 Vita riproduttiva: il rischio si riduce a seguito di gravidanza e di pluriparità ;
 Sorveglianza: sottoporsi a controlli ginecologici almeno annuali presso centri specializzati
facilita la diagnosi tempestiva;
 Test genetico: sottoponendosi al test BRCA - un semplice prelievo di sangue - una donna sana
può sapere se ha una predisposizione al tumore ovarico e può intraprendere un percorso per
ridurre il proprio maggior rischio,
 Chirurgia profilattica: nelle donne con mutazione BRCA l’asportazione delle ovaie e delle tube
uterine riduce del 96% il rischio di tumore all’ovaio. (Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
PREVENZIONE E SALUTE
SINDROME DEL TUNNEL CARPALE, DI NOTTE È
IMPORTANTE INDOSSARE UN TUTORE
La sindrome del tunnel carpale è tra i disturbi più comuni, in particolare tra le donne.
È dovuta alla compressione del nervo mediano che decorre lungo il braccio e raggiunge le dita
passando all’interno di uno stretto canale a livello del polso.
Di solito i sintomi iniziali sono il formicolio ma anche il dolore alle prime
dita della mano che si manifesta prevalentemente di notte.
Per cercare di alleviare il dolore notturno è bene indossare un tutore,
come spiega il dr Alberto Lazzerini, ortopedico dell’Unità Operativa di
Chirurgia della Mano in Humanitas.
«Per ridurre i disturbi quando si dorme è utile un tutore con il quale
mantenere il polso in posizione neutra.
I tutori si possono acquistare nei punti vendita dedicati ma si possono utilizzare tranquillamente anche
le polsiere rigide che utilizza chi fa pattinaggio», suggerisce lo specialista.
Cos’altro si può fare per gestire l’intorpidimento e il formicolio di pollice e prime dita di notte?
«Ciascun paziente impara a gestirsi autonomamente, cercando e trovando la posizione migliore con la
quale minimizzare i fastidi nelle ore notturne.
C’è chi dorme con la mano in alto, chi con il braccio fuori dal letto, chi la muove per controllare i
disturbi. In ogni caso non c’è una regola che vada bene per tutti».
«Allo stesso modo – ciascun soggetto colpito dalla sindrome impara a capire quali sono i movimenti
che farebbe bene a evitare, dal tenere a lungo il telefono in mano al prendere una tazzina di caffè.
Se svolge un lavoro da scrivania impara anche a trovare la giusta posizione del polso per non avvertire
dolori e fastidi quando utilizza mouse e tastiera del Pc».
La sindrome del tunnel carpale trova soluzione solo con l’intervento chirurgico
In attesa di essere sottoposti a intervento di decompressione del nervo mediano cosa è possibile
fare?
«I massaggi, gli esercizi, l’applicazione di caldo e freddo in alcuni casi possono alleviare in parte
il dolore.
Si tratta comunque di palliativi, strategie sintomatiche certamente non risolutive.
Lo stesso effetto è stato valutato, in alcuni pazienti, nel ricorso all’agopuntura».
I massaggi e gli esercizi, però, sono piuttosto utili dopo l’intervento chirurgico:
«Ai pazienti raccomandiamo di massaggiare la regione in cui si è formata la cicatrice – ricorda il dottor
Lazzerini – dal momento che la cicatrice stessa può essere all’inizio piuttosto dura e anche dolorosa.
A seconda invece del grado di compromissione della funzione motoria si possono prescrivere degli
esercizi: se il danno motorio è significativo a causa di una grave compressione, si definiscono delle
sedute di riabilitazione con esercizi finalizzati al rapido recupero delle attività ».
C’È INFINE UNA CORRELAZIONE TRA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE E FUMO DI SIGARETTA?
«Una correlazione diretta non c’è. In ogni caso il fumo facilita i processi degenerativi e ostacola
quelli rigenerativi. Pertanto – conclude l’esperto – il fumatore colpito da tale sindrome ha
meno chance di ripresa dopo l’intervento chirurgico». (Salute, Humanitas)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne
ws/1097-un-farmaco-per-tutti
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di
assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di
appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha
ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica
professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della
giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio
farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del
Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura
e bagno galvanico argento)
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1025
CONCORSO ORDINARIO Regione Campania:
PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA
Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 - DD n 13 del 6 febbraio 2009 rettificato
con DD n 17 del 17 febbraio 2009 Concorso ordinario per la formazione di una
graduatoria unica per l’assegnazione di sedi farmaceutiche da conferire al privato
esercizio in Regione Campania Rettifica graduatoria approvata con DD n 108
del 18 marzo 2016
Cliccando i seguenti link puoi visionare il decreto dirigenziale e la graduatoria definitiva
Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016
https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA
CH_ID=151375
Allegato graduatoria
https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA
CH_ID=151376
ORDINE: PUBBLICATO in G.U. il D.L. “Mille- Prorogheâ€
REQUISITO DELL’IDONEITÀ
Si informa che è stato pubblicato il decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244 recante
“Proroga e definizioni di termini (GU serie generale n. 304 del 30 dicembre 2016)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 10
Anno IV – Numero 1025
ORDINE: Vietata la Prescrizione e l’Allestimento
di Preparazioni Magistrali contenenti il
principio attivo SERTRALINA ed altri
Riferimenti: DM 22.12.2016 “Divieto di prescrizione di preparazioni magistrali contenenti il principio
attivo Sertralina ed altri†Pubblicato nella GU n. 1 del 2.1.2017.
Cari Colleghi,
Si informa che con decreto 22 dicembre 2016, pubblicato nella G.U. del 2 gennaio u.s e in vigore dal
medesimo giorno di pubblicazione, il Ministero della Salute ha vietato la prescrizione e l’allestimento
di preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i seguenti principi attivi:
Sertralina
Buspirone
Acido Ursodesossicolico
Pancreatina f.u. IX ed
5-idrossitriptofano
Tè verde e.s. Caffeina
Citrus Aurantium e.s. Sinefrina
Fucus e.s. Iodio totale
Tarassaco e.s. Inulina
Aloe e.s. titolato
Boldo e.s. Boldina
Pilosella e.s. Vitex
Teobromina
Guaranà e.s. caffeina
Rabarbaro e.s. Reina
Finocchio e.s.
Cascara e.s Cascarosidi
1-(beta-idrossipropil) Teobromina
Acido Deidrocolico
Bromelina
Caffeina
Cromo
d-fenilalanina
deanolo-p-acetamido benzoato;
Fucus Vesciculosus estratto secco
L-(3acetiltio-2(S)-metilpropionil)-L-propil-L-fenilalanina
Fenilefrina;
Senna
Spironolattone;
Teobromina;
L-Tiroxina;
Triiodotironina;
Zonisamide;
Naltrexone;
Oxedrina;
Fluvoxamina;
L-carnosina
Idrossizina;
Inositolo;
Slendesta.
E' fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti i
suddetti principi attivi in combinazione associata tra loro.
E' fatto, altresì, divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di allestire per il medesimo paziente due
o più preparazioni magistrali singole contenenti uno dei principi attivi sopra elencati.
Si segnala, inoltre, che fatti salvi i divieti e le limitazioni vigenti alla data di entrata in vigore del
presente decreto, a scopo cautelativo è fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire
preparazioni magistrali contenenti principi attivi finora noti per essere impiegati nelle preparazioni
galeniche a scopo dimagrante, per i quali non esistono studi e lavori apparsi su pubblicazioni
scientifiche accreditate in campo internazionale che ne dimostrino la sicurezza in associazione.
Tenuto conto della rilevanza della tematica, la Federazione degli Ordini ha ritenuto opportuno
chiedere al Ministero della salute, all’AIFA e all’Istituto Superiore di Sanità di attivare, con urgenza, un
momento di confronto, per approfondire alcuni aspetti tecnici. Sarà , pertanto, cura della scrivente
fornire ulteriori aggiornamenti in merito.