Anno V – Numero 1026
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
farmaco per Tuttiâ€
2. Ordine: Assistenza legale
gratuita;Sussidio di solidarietÃ
3. Concorso Ordinario:
graduatoria definitiva
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Perché l'alcol scadente ci
fa stare così male?
5. Il dolore al torace,
quando il cuore si
“inceppaâ€
Prevenzione e Salute
6. Befana e denti, dopo il 6
gennaio meno dolci e
snack in ufficio?
7. A cosa serve il cerume,
ma soprattutto bisogna
toglierlo o no? tutte le
risposte
Meteo Napoli
Martedì 10 Gennaio
ï‚· Variabile
Minima: 2° C
Massima: 8 °C
Umidità :
Mattina = 54%
Pomeriggio = 62%
Martedì 10 Gennaio 2017, S. Aldo
Proverbio di oggi….……..
L’ammore d’ ‘o lietto fa scurda’ chello d’ ‘o pietto
L’amore dei sensi fa dimenticare quello sentimentale
PERCHÉ L'ALCOL SCADENTE CI FA STARE
COSÌ MALE?
In questi giorni di festa potreste anche averlo sperimentato:
non tutte le sbronze sono uguali. Quelle da alcolici di bassa
qualità lasciano postumi peggiori. Per quale ragione?
Dal tipo di alcol che si consuma dipendono
anche tempi e modalità di smaltimento dei
"postumi". I drink di bassa qualità contengono
maggiori quantità di congeneri, molecole
organiche prodotte durante il processo di
fermentazione delle bevande alcoliche che
per il nostro corpo risultano particolarmente difficili da smaltire.
Queste sostanze sono contenute in particolare negli alcolici di colore scuro,
come vino rosso, whiskey e brandy. Uno studio compiuto nel 2006 su alcuni
studenti olandesi ha dimostrato che i drink con le maggiori quantità di
congeneri danno anche i peggiori sintomi da sbronza.
NON FILTRATE. Un'altra ricerca, del 2010, rileva che queste molecole
influenzano il modo in cui la sbornia viene percepita, e non le prestazioni
(come memoria, tempi di reazioni, attenzione) che si registrano dopo aver
alzato il gomito. Il motivo per cui i drink più economici in genere contengono
maggiori quantità di congeneri risiede nella loro lavorazione: le molecole
nocive vengono filtrate durante i processi di distillazione, che nel caso delle
bevande di bassa qualità sono meno accurati.
AGGRAVANTE. Inoltre, le bollicine di anidride carbonica spesso aggiunte ai
drink più scadenti hanno l'effetto di aggravare i sintomi della sbornia. Forse,
ipotizzano i ricercatori, perché l'aumento di volume causato dalle bolle
spinge lo stomaco a rilasciare il suo contenuto nell'intestino tenue, dove
l'assorbimento dell'alcol nel sangue è più rapido. (Salute, Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1026
SCIENZA E SALUTE
IL DOLORE AL TORACE, QUANDO IL CUORE SI “INCEPPAâ€
Parlando di dolore al torace è necessaria una premessa: le malattie vascolari sono
sempre più frequenti nel mondo occidentale e sono per lo più causate da un’alimentazione
spesso troppo ricca di grassi e da una vita caratterizzata da un alto grado di sedentarietà .
Non sempre è facile comprendere quando le arterie cominciano ad avere problemi, ma ci sono
precisi segnali che possono rappresentare preziosi campanelli
d’allarme, come sottolinea il dottor Guido Belli, responsabile
del Laboratorio di Emodinamica di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Quali sono i segnali che potrebbero indicare la presenza di
una malattia cardiovascolare?
«Il primo di tutti i segnali di un problema al cuore è
 il dolore toracico,
 poi ci sono le palpitazioni,
 la mancanza eccessiva di fiato,
 il batticuore.
A volte segnalano presenza di patologie vascolari anche lo svenimento, la cosiddetta sincope, o
l’edema periferico cioè il gonfiore alle gambe dovuto al ristagno del sangue senza ossigeno».
Il dolore al torace può avere anche altre cause.
Quando possiamo essere certi che sia dovuto a problemi vascolari?
«Sì, il dolore al torace può avere svariate cause. Quello che deve preoccuparci dal punto di vista della
salute del cuore è la cosiddetta “angina†che si manifesta soprattutto in età avanzata. Volendolo
descrivere possiamo dire che si tratta di un dolore dovuto a una sensazione di compressione al centro
del petto e che può diramarsi, in profondità , anche fino alla parte bassa del torace. Per questo motivo
viene spesso confuso con un’indigestione».
Qual è la causa fisica del dolore al torace?
«Il dolore al torace, quando è di origine vascolare, è dovuto al fatto che nel cuore non arriva
abbastanza sangue perché si è venuto a creare un problema nei condotti che conducono, appunto, il
sangue al cuore. Si viene per questo a creare una situazione che può essere assimilabile a quella di
un crampo muscolare, che cessa solo quando il cuore non torna a essere irrorato dal sangue come si
deve».
Come si possono prevenire le malattie vascolari e quindi il sorgere di dolore al torace?
«Le incrostazioni che si formano nelle arterie che possono frenare il normale defluire del sangue
possono essere evitate osservando uno stile di vita sano. Per prima cosa bisogna smettere di fumare,
se lo si fa. Poi occorre prestare attenzione all’alimentazione:
 i cibi da tenere sotto controllo sono quelli che contengono grandi quantità di grassi che si vanno
a depositare sulle pareti interne delle arterie.
 In secondo luogo bisogna mantenere una costante attività fisica che dia impulso al cuore
favorendo la corretta circolazione del sangue in tutto l’organismo».
E quando invece siamo già arrivate al forte dolore al torace, come ci dobbiamo
comportare?
«Un dolore toracico intenso e persistente deve essere sottoposto all’attenzione del medico e, se
necessario, non bisogna esitare a chiamare il 118».
(Salute, Humanitas)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1026
PREVENZIONE E SALUTE
BEFANA E DENTI, DOPO IL 6 GENNAIO MENO DOLCI E
SNACK IN UFFICIO?
Dopo la Befana – quest’anno dopo il primo, pieno weekend di gennaio – in tanti
torneranno a lavoro. Le abbuffate e le scorpacciate di dolci per tanti saranno
archiviate prima delle prossime festività e si ritornerà alla normale routine
alimentare.
Per qualcuno questa routine è fatta anche di spuntini e
snack calorici sul posto di lavoro.
Perché non inserire tra i buoni propositi per il 2017 anche
quello di rivedere queste pratiche che possono aggredire la
salute dei denti?
Lo scudo resta sempre l’igiene orale.
Forse dovremmo accettare i consigli dei dentisti inglesi della
Faculty of Dental Surgery che hanno criticato la cosiddetta
“cake culture†sul luogo di lavoro?
Il ritorno dalle vacanze con i prodotti tipici dei luoghi in cui
si sono trascorse le feste e poi compleanni, promozioni,
pensionamenti sono sempre l’occasione per soddisfare il
palato con torte, biscotti e dolciumi vari.
Ma secondo i dentisti inglesi sono anche l’occasione per creare qualche insidia alla salute:
 la “cake culture†alimenta sovrappeso, obesità e carie.
Servirebbe un cambio di prospettiva. In ufficio e sul posto di lavoro va incoraggiata un’alimentazione
più salutare per difendere la salute dei denti:
 perché non ridurre le porzioni delle prelibatezze consumate in queste occasioni, considerare
alternative a basso contenuto di zuccheri, riservare i dolciumi al pranzo ed evitare gli
snack dolci?
Come sempre vincono il buon senso e la moderazione:
«Non sarà una fetta di torta mangiata occasionalmente a minacciare la salute del cavo orale», dice il
dottor Alfonso Pricolo, odontoiatra dell’ospedale Humanitas.
«Se invece in ufficio, più volte nell’arco della giornata e quotidianamente, si mangiano dolciumi e
snack, senza un’adeguata igiene orale, allora il discorso cambia. In quel caso il nostro sorriso è in
pericolo».
Come curare l’igiene orale sul posto di lavoro?
«Fuori casa, in ufficio, tutti dovrebbero avere a portata di mano uno spazzolino.
Certamente dopo la pausa pranzo è indispensabile lavarsi i denti, come se fossimo a casa, per
rimuovere la placca e abbassare il pH del cavo orale dopo il consumo di bibite zuccherate o dolciumi.
Se dopo uno snack di metà mattina – suggerisce lo specialista – non si hanno a disposizione due minuti
per lavarsi i denti, allora si può masticare un chewing gum allo xylitolo e al fluoro che, oltre a ridurre
la carica batterica, in parte può rimuovere i residui tra i denti».
Appena possibile, però, sarà necessario lavarsi i denti:
«Quello che realmente assicura l’igiene orale è l’azione meccanica dello spazzolino.
Non lo fa né il collutorio né il dentifricio che possono invece solo rinfrescarci l’alito».
(Salute, Humanitas)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1026
PREVENZIONE E SALUTE
A COSA SERVE IL CERUME, MA SOPRATTUTTO BISOGNA
TOGLIERLO O NO? TUTTE LE RISPOSTE
Ha proprietà antibiotiche ed è nato per difenderci dagli insetti. I meccanismi di
pulizia e cosa non fare mai: dai lavaggi, ai bastoncini di cotone. Più qualche
curiosità sulle balene
CHE COS’È IL CERUME E COME SI FORMA
«Il cerume - spiega Claudio Albizzati, del servizio di
otorinolaringoiatria dell’ospedale Multimedica di Milano - è il
risultato del duro lavoro di due tipi di ghiandole che si trovano nel
terzo più esterno del condotto uditivo:
 quelle sebacee, che producono sebo,
 e le apocrine modificate ceruminose, a cui si deve la “fabbricazione†della sostanza base che
forma il cerume».
Le ghiandole apocrine sono simili alle ghiandole mammarie, per questo più vengono toccate, più
cerume producono, motivo per il quale non bisogna pulirsi le orecchie (vedi la scheda 5 sotto). Le
cellule all’interno del canale uditivo infatti sono uniche nel corpo umano, perché migrano. L’orecchio
ha un sistema tutto suo per tenersi pulito, simile ad un nastro trasportatore che spinge la cera verso
l’esterno. Si ritiene che i normali movimenti della mandibola (mentre mangiamo o parliamo) diano
origine a questo processo.
A COSA SERVE IL CERUME: LE PROPRIETÀ: «Prima di tutto il cerume funziona come lubrificante,
poi impedisce, fra l’altro, l’ingresso di insetti e altro materiale indesiderato, infine è una barriera
contro le infezioni da funghi e probabilmente anche da quelle sostenute da batteri. Dovrebbero essere
argomenti sufficienti a convincerci che la produzione di cerume è indice di un orecchio sano e non di
un orecchio sporco». La protezione contro gli insetti è dovuta alla natura appiccicosa della sostanza
base del cerume, mentre quella contro le infezioni è dovuta alla lisozima, un enzima antibatterico.
I DIVERSI TIPI DI CERUME E I POPOLI
«Non tutti produciamo lo stesso cerume , quello di caucasici e neri è diverso per consistenza da quello
degli asiatici, che peraltro manca del caratteristico odore. Non sorprende quindi che questa
“vituperata†secrezione sia servita anche per studiare migrazioni di popolazioni».
La distinzione è tra due tipi diversi di cerume: secco o cosiddetto “a squame†proprio degli asiatici e
umido o “appiccicoso†proprio delle altre popolazioni e la diversità è dovuta a uno specifico gene.
L’ANNOSO DIBATTITO: PULIRSI LE ORECCHIE O NO?
Se vogliamo sentire bene non puliamoci le orecchie. Non è l’invito a un’igiene
approssimativa. Detergere bene il padiglione è sacrosanto, ma fermiamoci lì:
il condotto uditivo lasciamolo stare, perché se la cava bene da solo, salvo
eccezioni, e non gradisce intrusioni. Chi pensa di levarsi il cerume
dall’orecchio non si fa affatto un favore. Va bene - si dirà - ma quando è
troppo è troppo: se forma un “tappo†finisce che ci impedisce di sentire bene e magari ci fa venire
anche le vertigini o ci fa “sentire i fischi†(i più o meno famosi “acufeniâ€).
Vero, però se bisogna proprio toglierlo meglio non fare da soli. «Normalmente il cerume migra da solo
verso l’esterno, insieme con la pelle del condotto uditivo, in piccole scaglie, senza bisogno di nessun
intervento». «Se però ristagna e diventa un tappo, va rimosso da uno specialista». Spesso questo
procedimento però si rende necessario solo nel caso di persone che portano apparecchi acustici che
impediscono all’orecchio di svolgere le sue normali funzioni, come quella della pulizia.
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
NO ai bastoncini di cotone
Anno IV – Numero 1026
Premesso quindi (vedi la scheda precedente) che la pulizia
all’interno del condotto uditivo va fatta fare solo dallo specialista
e in casi selezionati facciamo un po’ di chiarezza sui vari metodi
usati (spesso fai-da-te).
 I bastoncini di cotone: «Vanno benissimo per altri usi, se però si introducono nel condotto
uditivo per togliere il cerume c’è il rischio che invece lo spingano più in fondo», dice il professor
Albizzati. «Fra l’altro anche toccare continuamente la zona non fa altro che incrementare la
produzione del cerume perché si verifica un “effetto mungitura†nei confronti della ghiandole
apocrine, che così aumentano la loro attività ».
 Il lavaggio auricolare: «Il lavaggio auricolare praticato con siringa, anche se tradizionale chiarisce Claudio Albizzati - , può dare luogo a complicazioni come acufeni, rottura del timpano
e lacerazioni del condotto, stando a un recentissimo studio scozzese, in un caso su mille, cioè
moltissimo, visto quanto è diffusa questa procedura».
 La “speratura dell’orecchioâ€: è una pratica della medicina “alternativa†che utilizza una candela
fatta come un tubo cavo di cera d’api o paraffina da inserire nell’orecchio e bruciare
all’estremità esterna. L’idea è che il calore all’interno della candela attiri il cerume fuori dal
condotto uditivo. Una teoria assolutamente non suffragata in alcun modo.
 La micro-aspirazione: il metodo più usato (e con successo) dallo specialista è la microaspirazione, con l’intera procedura che viene eseguita mentre di guarda nel condotto uditivo
con un microscopio.
QUALCHE CURIOSITÀ
In passato il cerume per le sue proprietà di lubrificazione è stato
utilizzato nella preparazione di balsami per le labbra e per le punture di insetti.
Nel corso della vita cambia:
 gli anziani, per esempio, ne producono di più, e altrettanto accade anche nel corso di
alcune patologie.
 Varia anche a seconda delle stagioni: siccome ha proprietà igroscopiche, d’estate si
gonfia e ne abbiamo di più.
Infine: «Recenti ricerche - spiega Claudio Albizzati - suggeriscono che può anche indicare un accumulo
di sostanze inquinanti nel corpo, come nel caso della presenza di metalli pesanti nell’ambiente e che il
suo odore potrebbe invece essere utilizzato per diagnosticare alcune malattie genetiche».
IL CERUME DELLE BALENE COME GLI ANELLI DI ACCRESCIMENTO DEGLI ALBERI
La più notevole scoperta scientifica degli ultimi tempi relativa al cerume è quella di un tappo auricolare
di cera di 24 centimetri di una balena blu. A differenza degli esseri umani, che riversano all’esterno il
loro cerume nel corso dei mesi, le balene lo conservano e quindi il caratteristico accumulo di cera
registra gli eventi della vita dei mammiferi come gli anelli degli alberi rivelano l’alternarsi delle stagioni
aride e umide.
Il cerume in particolare è stato analizzato da Sascha Usenko, uno scienziato ambientale presso
la Baylor University di Waco, in Texas. Lui e il suo team hanno scoperto che durante i 12 anni di vita la
balena era entrata in contatto con 16 diversi tipi di sostanze inquinanti come i pesticidi.
Il cerume aveva anche registrato alti livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, in corrispondenza del
raggiungimento della maturità sessuale da parte dell’animale, quando l’esemplare (un maschio) si era
trovato in competizione per una femmina.
(Salute, Corriere)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1026
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne
ws/1097-un-farmaco-per-tutti
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1026
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1026
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di
assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di
appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha
ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica
professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della
giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio
farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del
Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura
e bagno galvanico argento)
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1026
CONCORSO ORDINARIO Regione Campania:
PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA
Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 - DD n 13 del 6 febbraio 2009 rettificato
con DD n 17 del 17 febbraio 2009 Concorso ordinario per la formazione di una
graduatoria unica per l’assegnazione di sedi farmaceutiche da conferire al privato
esercizio in Regione Campania Rettifica graduatoria approvata con DD n 108
del 18 marzo 2016
Cliccando i seguenti link puoi visionare il decreto dirigenziale e la graduatoria definitiva
Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016
https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA
CH_ID=151375
Allegato graduatoria
https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA
CH_ID=151376
ORDINE: PUBBLICATO in G.U. il D.L. “Mille- Prorogheâ€
REQUISITO DELL’IDONEITÀ
Si informa che è stato pubblicato il decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244 recante
“Proroga e definizioni di termini (GU serie generale n. 304 del 30 dicembre 2016)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 10
Anno IV – Numero 1026
ORDINE: Vietata la Prescrizione e l’Allestimento
di Preparazioni Magistrali contenenti il
principio attivo SERTRALINA ed altri
Riferimenti: DM 22.12.2016 “Divieto di prescrizione di preparazioni magistrali contenenti il principio
attivo Sertralina ed altri†Pubblicato nella GU n. 1 del 2.1.2017.
Cari Colleghi,
Si informa che con decreto 22 dicembre 2016, pubblicato nella G.U. del 2 gennaio u.s e in vigore dal
medesimo giorno di pubblicazione, il Ministero della Salute ha vietato la prescrizione e l’allestimento
di preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i seguenti principi attivi:
Sertralina
Buspirone
Acido Ursodesossicolico
Pancreatina f.u. IX ed
5-idrossitriptofano
Tè verde e.s. Caffeina
Citrus Aurantium e.s. Sinefrina
Fucus e.s. Iodio totale
Tarassaco e.s. Inulina
Aloe e.s. titolato
Boldo e.s. Boldina
Pilosella e.s. Vitex
Teobromina
Guaranà e.s. caffeina
Rabarbaro e.s. Reina
Finocchio e.s.
Cascara e.s Cascarosidi
1-(beta-idrossipropil) Teobromina
Acido Deidrocolico
Bromelina
Caffeina
Cromo
d-fenilalanina
deanolo-p-acetamido benzoato;
Fucus Vesciculosus estratto secco
L-(3acetiltio-2(S)-metilpropionil)-L-propil-L-fenilalanina
Fenilefrina;
Senna
Spironolattone;
Teobromina;
L-Tiroxina;
Triiodotironina;
Zonisamide;
Naltrexone;
Oxedrina;
Fluvoxamina;
L-carnosina
Idrossizina;
Inositolo;
Slendesta.
E' fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti i
suddetti principi attivi in combinazione associata tra loro.
E' fatto, altresì, divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di allestire per il medesimo paziente due
o più preparazioni magistrali singole contenenti uno dei principi attivi sopra elencati.
Si segnala, inoltre, che fatti salvi i divieti e le limitazioni vigenti alla data di entrata in vigore del
presente decreto, a scopo cautelativo è fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire
preparazioni magistrali contenenti principi attivi finora noti per essere impiegati nelle preparazioni
galeniche a scopo dimagrante, per i quali non esistono studi e lavori apparsi su pubblicazioni
scientifiche accreditate in campo internazionale che ne dimostrino la sicurezza in associazione.
Tenuto conto della rilevanza della tematica, la Federazione degli Ordini ha ritenuto opportuno
chiedere al Ministero della salute, all’AIFA e all’Istituto Superiore di Sanità di attivare, con urgenza, un
momento di confronto, per approfondire alcuni aspetti tecnici. Sarà , pertanto, cura della scrivente
fornire ulteriori aggiornamenti in merito.