Anno V – Numero 1036
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
farmaco per Tuttiâ€
2. Ordine: Assistenza legale
gratuita;
3. Sussidio di solidarietÃ
4. Convenzioni
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Pane
e
patatine
bruciacchiati,
attenti
all’acrilammide (e al
rischio di cancro)
6. Telefoni mentre ti alleni?
sforzi vanificati
Prevenzione e Salute
7. Lo sai che l’alluce valgo
non dipende dalle scarpe?
8. Attività fisica, farla solo
nel weekend basta?
9. Il
primo
segno
dell’artrosi al ginocchio?
Dolore nel salire le scale
Meteo Napoli
Martedì 24 Gennaio
ï‚· Pioggia
Minima: 8° C
Massima: 12 °C
Umidità :
Mattina = 74%
Pomeriggio = 78%
Martedì 24 Gennaio 2017, S. Francesco di Sales
Proverbio di oggi….……..
S'e' pperzo 'o stampo. Non ce ne sarà mai più uno simile
LO SAI CHE L’ALLUCE VALGO NON DIPENDE
DALLE SCARPE?
Chi non ha una predisposizione familiare all’alluce valgo può
continuare ad indossare le scarpe preferite anche strette e a punta
perché le scarpe non sono la causa dell’alluce valgo.
Fastidioso, doloroso e anti estetico, l’alluce valgo, molto temuto in
particolare dalle donne perché causa una
deformazione del piede vicino all’alluce che
rende difficile indossare scarpe di ogni tipo
e, nei casi più gravi può rendere difficile
anche il camminare con pantofole, non
dipende dal tipo di scarpe ma da una certa
familiarità e predisposizione – spiega
il Leonardo Maradei, Resp. di UnitÃ
Operativa Chirurgia del piede dell’ospedale
Humanitas.
L’uso di scarpe a punta può tuttavia accelerare il processo, cioè farlo
comparire prima, ma non è certamente la causa dell’alluce valgo che può non
comparire mai in donne che usano camminare con scarpe strette, con il tacco
alto e a punta.
Per spere se si è predisposti all’alluce valgo, è sufficiente dare un’occhiata ai
piedi della mamme, oppure della zia o nonna perché, se una di loro ce l’ha è
più probabile che le figlie sviluppino alluce valgo.
Infatti, l’alluce valgo è una patologia del piede prevalentemente femminile
che colpisce molto raramente i maschi.
Se la mamma ha l’alluce valgo, è possibile rallentarne l’insorgenza
indossando scarpe comode non strette sulla punta e con poco tacco, fare
ginnastica con il piede con esercizi di stretching dell’articolazione che
spingono l’articolazione del piede e le dita verso l’alto e verso il basso.
(salute Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
PREVENZIONE E SALUTE
ATTIVITÀ FISICA, FARLA SOLO NEL WEEKEND BASTA?
Gli sportivi del weekend possono stare tranquilli: fare attività fisica solo
il fine settimana, nel rispetto delle linee guida internazionali, è comunque benefico.
A suggerire un’associazione tra questo modo di fare attività fisica e
la riduzione della mortalità è uno studio pubblicato su Jama Internal
Medicine.
I ricercatori hanno messo a confronto le abitudini di 63.591 individui
di almeno 40 anni di età che tra il 1994 e il 2012 avevano comunicato
periodicamente quanta attività fisica avessero svolto nelle quattro
settimane precedenti.
Il team ha identificato diversi profili:
1. i sedentari,
2. chi svolgeva attività fisica regolarmente nell’arco della settimana
3. i cosiddetti weekend warriors, i guerrieri del fine settimana, ovvero chi svolgeva 150 minuti
di attività fisica a intensità moderata o 75 a intensità più vigorosa in una o due sessioni tra
sabato e domenica (o comunque in una o due occasioni a settimana).
150 o 75 minuti sono le soglie raccomandate dalle linee guida internazionali.
MORTALITÀ PIÙ BASSA TRA GLI SPORTIVI REGOLARI
Rispetto agli inattivi, tra i weekend warriors il rischio di mortalità generale era più basso del 30%,
quello per malattie cardiovascolari del 40% e quello per cancro del 18%.
Le riduzioni del rischio, però, erano simili tra questi sportivi e gli individui che, sebbene attivi, non
rispettavano i livelli di attività fisica settimanali raccomandati.
Secondo alcuni dati, infine, i rischi di mortalità erano più bassi tra chi si allenava regolarmente.
Lo studio, presenta delle limitazioni: la popolazione analizzata non è perfettamente rappresentativa e i
dati sull’attività fisica sono stati autoriferiti e quindi suscettibili di errore. In ogni caso, concludono, non
è emerso alcun rapporto di causalità fra livelli di attività fisica e riduzione della mortalità .
ESSERE O DIVENTARE WEEKEND WARRIOR
È UNA BUONA SOLUZIONE PER FARE ATTIVITÀ FISICA?
«Fare attività fisica una volta a settimana a intensità maggiore è vantaggioso per la salute a patto che
l’individuo sia in salute e allenato», risponde la prof.ssa Daniela Lucini, resp. della Sezione di Medicina
dell’Esercizio dell’ospedale Humanitas.
«Se l’apparato muscoloscheletrico è in forma, non si soffre di disturbi come anche un semplice mal di
schiena, allora è possibile concentrare la quantità settimanale di attività fisica in una sola occasione.
Anche l’età è un fattore di cui tener conto, ma la condizione necessaria e sufficiente per fare attivitÃ
fisica in questo modo – è quella di godere di una buona salute cardiorespiratoria e muscolo-articolare».
Lo studio suggerisce, tuttavia, che il rischio di mortalità era più basso in chi si allenava regolarmente:
«L’ideale sarebbe suddividere i 150 o 75 minuti nell’arco della settimana in modo tale da mantenere
attivo il metabolismo sempre, abituando l’organismo al movimento costante.
Fare attività fisica in questo modo è più vantaggioso in alcuni situazioni come, ad es., per chi è affetto
da diabete per cui è consigliabile controllare la glicemia con un movimento che sia quotidiano».
IL MESSAGGIO DA MEMORIZZARE È: “MUOVETEVI!â€
«La quantità di attività fisica può essere modulata a seconda delle esigenze per raggiungere le soglie
raccomandate ma anche sotto questi livelli va bene. Qualsiasi cosa in più della sedentarietà è sempre
ben accetto: anche una camminata a passo veloce una volta a settimana va bene sebbene le ricadute in
termini di prevenzione cardiovascolare siano poco rilevanti». (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
SCIENZA E SALUTE
PANE E PATATINE BRUCIACCHIATI, ATTENTI
ALL’ACRILAMMIDE (E AL RISCHIO DI CANCRO)
Niente cibi bruciacchiati. Attenzione soprattutto a pane tostato e patate, tanto amati
dagli anglosassoni, che vanno preparati «dorati», non troppo abbrustoliti.
Il richiamo arriva dalla Food Standards Agency, l’agenzia responsabile
per la sicurezza e l’igiene alimentari in Gran Bretagna che lancia la
campagna «Go for gold» (ovvero «scegliete l’oro»), che mira a spiegare
alla popolazione come cucinare al meglio per minimizzare l’esposizione
a una sostanza catalogata come probabilmente cancerogena negli esseri
umani, l’ACRILAMMIDE.
SCEGLIERE LA COTTURA GIUSTA
Come ricorda l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA,), l’acrilammide è una sostanza
chimica che si forma naturalmente negli alimenti amidacei durante la cottura ad alte temperature
come frittura, cottura al forno e alla griglia, tostatura e quando si cucina arrosto.
A cui vanno aggiunti i processi di trasformazione industriale a oltre 120 gradi e bassa umidità .
Il principale processo chimico che causa ciò è noto come «reazione di Maillard» ed è la stessa reazione
che rende i cibi abbrustoliti e anche più gustosi. Per questo la campagna nel Regno Unito ammonisce:
preparate i cibi dorati e non marroncini, come diventano quando sono troppo abbrustoliti.
LUNGO L’ELENCO DEI PRODOTTI CHE
CONTENGONO ACRILAMMIDE
: L’acrilammide si forma a partire da alcuni zuccheri e
da un aminoacido (soprattutto asparagina) che sono
presenti naturalmente in molti alimenti.
I più importanti gruppi di alimenti che contribuiscono all’esposizione all’acrilammide sono
 i prodotti fritti a base di patate, il caffè, i biscotti, i cracker, i pani croccanti e il pane morbido.
ACRILAMMIDE CANCEROGENA? PROVE LIMITATE E POCO CONVINCENTI SULL’UOMO
Il 4 giugno 2015 l’EFSA ha pubblicato la sua prima valutazione completa dei rischi da acrilammide negli
alimenti. Gli esperti del gruppo scientifico chiamati a valutare i contaminanti nella catena alimentare
hanno ribadito le loro precedenti valutazioni in base alle quali l’acrilammide presente negli alimenti
può aumentare il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori per tutte le fasce d’età .
Le prove ricavate da studi su animali mostrano che
 l’acrilammide e il suo metabolita, la glicidammide, sono genotossiche e cancerogene:
danneggiano cioè il Dna e provocano il cancro.
Le prove desunte da studi sull’uomo che l’esposizione alimentare all’acrilammide provochi il cancro
sono invece limitate e poco convincenti.
A fronte delle abitudini alimentari radicate in Gran Bretagna (soprattutto per quanto concerne pane
tostato e l’ampio consumo di patate, fritte e arrosto), le autorità anglosassoni hanno però deciso di
mettere a punto una campagna di educazione alimentare.
LIMITARE I CIBI POTENZIALMENTE DANNOSI PER PRUDENZA
In realtà la campagna «Go for gold» nasce da un vasto studio sull’alimentazione
degli inglesi in cui gli esiti mettono in luce che la popolazione anglosassone
consuma livelli troppo elevati di sostanze chimiche e ignora persino l’esistenza di
molte di queste contenute nei cibi. «Per prudenza è bene limitare quei cibi che
possono essere potenzialmente dannosi per la salute, ma la nostra ricerca evidenzia che molte persone
neppure conoscono queste sostanze, come l’acrilammide.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
Lo scopo della nostra campagna è dunque educare la popolazione, in modo che faccia attenzione nella
scelta e nella cottura dei vari cibi. Bastano pochi piccoli cambiamenti, minime attenzioni, per limitare il
consumo di elementi potenzialmente nocivi. Sull’altro fronte stiamo lavorando con l’industria e le
istituzioni per ridurre il contenuto di acrilammide e altre sostanze chimiche negli alimenti».
TUMORI E METODO DI COTTURA:
LE PROVE ESISTONO
 Barbecue
 grigliate,
 fritture,
 affumicature e preparazioni «saltate in padella»
sono già da tempo stati indicati come metodi di cottura metodi considerati nocivi perché a causa delle
alte temperature si sprigionano sostanze cancerogene, come gli IDROCARBURI POLICICLICI
AROMATICI O LE AMMINE ETEROCICLICHE.
Il legame pericoloso appare evidente per diversi tumori dell’apparato digerente, soprattutto quello
allo stomaco, ma una ricerca aveva evidenziato che potrebbe salire il rischio anche di altre neoplasie,
come quelle del rene. (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
TELEFONI MENTRE TI ALLENI? SFORZI VANIFICATI
Il cellulare non deve essere usato mentre si pedala o si corre perchè questo riduce intensitÃ
della ginnastica e compromette equilibrio dello sportivo
Può andare bene usarlo sempre, durante il giorno: quando si è in
metropolitana come sul divano, in ufficio o al ristorante. C’è un
momento, però, in cui il cellulare dovrebbe essere lontano dalle nostre
mani: durante l’attività sportiva.
Il rischio, diversamente, è quello di non vedere capitalizzati i propri sforzi.
Parlare al telefono o inviare un sms mentre si pedala sulla cyclette o si corre sul tapis roulant riduce
l’intensità di un allenamento e compromette anche l’equilibrio dello sportivo.
Conclusioni negative che vanno ad aggiungersi a quelle estetiche e alle ripercussioni sul sonno che
osserva chi non riesce a lasciare smartphone e tablet fuori dalla camera da letto.
POSTURA A RISCHIO PER CHI FA SPORT COL CELLULARE TRA LE MANI
L’ultima evidenza emerge da due studi pubblicato sulla rivista «Computers in Human Behavior and
Performance Enhancement & Health».
Ma vista la diffusione di fare sport tenendo il cellulare tra le mani, le conclusioni possono essere
considerate valide per una fetta ben più ampia della popolazione.
Per smanettare con il telefono, siamo infatti costretti a rallentare l’intensità dell’esercizio: con una
prevedibile ricaduta sui risultati. Ma, ed è l’aspetto su cui gli scienziati hanno posto maggiormente
l’attenzione, un simile atteggiamento mette a repentaglio anche la postura.
NESSUN PROBLEMA PER CHI ASCOLTA LA MUSICA : «Se si parla al cellulare o si scrive un sms mentre
si cammina, l’attenzione viene suddivisa su due attività . In questo modo si disturba la stabilitÃ
posturale e ci si espone al rischio di cadute o lesioni muscolo-scheletriche». La deduzione è stata
abbastanza logica, dopo aver osservato la diversa reazione di chi usava il cellulare rispetto a chi faceva
sport tenendo le mani libere. Nessun problema, invece, se si usa lo smartphone per ascoltare la
musica. In definitiva, il messaggio è chiaro. Almeno quelle 2-3 ore a settimana in cui riusciamo a fare
attività sportiva, togliamo la suoneria e lasciamo il cellulare negli spogliatoi. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
PREVENZIONE E SALUTE
IL PRIMO SEGNO DELL’ARTROSI AL GINOCCHIO?
DOLORE NEL SALIRE LE SCALE
Questa difficoltà è il primo indizio della patologia che nemmeno una radiografia
scopre in fase precoce: dopo, il male arriva anche camminando, stando in piedi o
sedendosi
L’artrosi è un problema comunissimo: stando alle stime in Italia
riguarda circa il 16% della popolazione generale, con picchi che
sfiorano il 70% nelle donne con più di 70 anni.
In poco meno di un caso su tre l’articolazione che ne fa le spese è il
ginocchio:
come riconoscerla prima possibile, per provare a curarsi e ridurre il
rischio di una progressione sempre più dolorosa della malattia?
Secondo uno studio pubblicato su Arthritis Care and Research bisogna
fare attenzione a quanto siamo “sciolti†nel fare le scale:
 il dolore nel salire i gradini sarebbe infatti il primo segnale dell’artrosi al ginocchio.
: Lo ha scoperto Philip Conaghan, docente di medicina
DOLORE NEL SALIRE LE SCALE
muscoloscheletrica all’università di Leeds in Inghilterra,
analizzando i dati di oltre 4600 pazienti con artrosi al
ginocchio o ad alto rischio per la malattia (ad esempio perché sovrappeso o con un’anomalia
dell’allineamento fra femore e tibia che provoca ginocchio valgo o varo).
Ogni anno, per sette anni, tutti i partecipanti hanno risposto a un questionario che indagava il dolore e
le difficoltà di ciascuno nel compiere i movimenti della vita di ogni giorno.
Ebbene, salire le scale è la prima situazione in cui il fastidio e il dolore connessi con l’artrosi diventano
evidenti: solo quando la malattia è in fase più avanzata il sintomo compare anche camminando,
sedendosi e infine pure quando si è sdraiati a letto.
PER UNA DIAGNOSI PRECOCE : «Oggi non abbiamo molte possibilità di intervento sull’artrosi del
ginocchio, se non il trattamento sintomatico del dolore e la sostituzione dell’articolazione nei casi più
gravi – osserva Conaghan –.
Purtroppo abbiamo anche scarse conoscenze per una diagnosi davvero precoce, che invece potrebbe
darci gli strumenti per intervenire presto e quindi con una maggiore probabilità di successo:
i pazienti di solito arrivano dal medico quando il dolore è già consistente e la perdita di funzionalitÃ
elevata, se li intercettassimo tempestivamente potremmo provare ad agire prima che si siano
instaurati danni strutturali».
Stando all’esperto inglese, le radiografie individuano i casi in cui c’è già una lesione articolare
considerevole e non servirebbero perciò alla diagnosi precoce; valutare il dolore e il suo andamento
invece potrebbe essere più utile, come dimostrano i dati raccolti in Inghilterra.
«Salire le scale, che comporta flettere l’articolazione caricandola di un peso, è il primo movimento che
fa emergere un dolore in caso di artrosi al ginocchio ed è perciò un “marcatore†precoce della
patologia, oltretutto semplice da individuare.
Se compare il fastidio in questa condizione, quasi certamente c’è un problema “meccanicoâ€
dell’articolazione riconducibile all’artrosi: chi è a rischio perciò dovrebbe fare attenzione all’eventuale
comparsa di dolore salendo le scale.
Se succede è bene parlarne al medico per intervenire quanto prima, ad esempio perdendo i chili di
troppo se si è in sovrappeso». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
ORDINE: LUCI ED OMBRE SULLE VACCINAZIONI:
COSA SAPERE - RUOLO DEL FARMACISTA
Lunedì 30 Gennaio 2017 – Sede Ordine ore 21.00
VACCINAZIONI: servono? Sono sicure?
Quali sono i vaccini obbligatori?
Emergenza MENINGITE?
Per una scelta consapevole parliamone con il
Prof. Giulio TARRO, Virologo.
FEDERFARMA NAPOLI : RIELETTO DI IORIO
Guiderà Federfarma Napoli per un altro triennio
Caratterizzata dalla massiccia affluenza di 626 titolari di farmacia sugli oltre 770 iscritti aventi diritto di
voto, si sono concluse le votazioni per il rinnovo del Consiglio direttivo di Federfarma Napoli per il
triennio 2017– 2019.
La lista guidata dal presidente uscente, Michele Di Iorio, ha riportato ancora una volta, una
significativa affermazione confermandosi per la quinta volta consecutiva quella più capace di
coagulare attorno a se un crescente numero di consensi.
Il Consiglio Direttivo, rispetto alla precedente tornata elettorale, vede l’ingresso di nuovi
rappresentanti di Categoria capaci di garantire una più ampia rappresentanza delle farmacie dislocate
sul territorio dell’intera provincia di Napoli ed un significativo incremento della “quota rosaâ€.
Il Consiglio neo eletto sarà convocato nei prossimi giorni per procedere, così come previsto dallo
statuto sindacale dei titolari di farmacia alla designazione delle cariche sociali.
L’investitura del Presidente, dunque, sarà formalizzata proprio nel corso del primo Direttivo.
Ampiamente prevedibile, la conferma della leadership di Di Iorio; sarà ancora lui, infatti, a guidare
l’Associazione che racchiude tutte le farmacie di Napoli e della Provincia
«L’impegno che la mia squadra intende assumere per il prossimo triennio - dichiara Michele Di Iorio è continuare a garantire il non riprodursi delle emergenze finanziarie che hanno caratterizzato
l’attività di Federfarma Napoli degli ultimi anni frenando lo sviluppo della farmacia napoletana
nonché di programmare iniziative tese a migliorare ed ampliare la gamma dei servizi offerti dalle
stesse farmacie.
I sondaggi, anche quelli più recenti, ci dicono che La Farmacia si conferma come il servizio di pubblica
utilità più apprezzato dai cittadini; mi auguro che i tre anni che abbiamo davanti - continua Di Iorio –
possano favorire, grazie all’attività del nostro sindacato in collaborazione con l’Ordine Professionale,
la definitiva affermazione del nuovo modello della farmacia dei servizi;
un modello che Federfarma ha già messo a punto, sia dal punto di vista informatico, che da quello
dell’aggiornamento professionale dei singoli titolari di farmacia “………..
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1036
CONVENZIONI:
SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di
apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino
professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità :
Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli
Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni.
PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article
&layout=edit&id=1493
AZIENDA E SITO
https://tufano.euronics.it/
ACCORDO DI CONVENZIONE
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/CONV
ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
https://www.otofarma.it/
https://www.centroathenanapoli.
it/
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa
rio_Centro_ATHENA.pdf
https://www.centroflegreo.net/
https://www.centrofutura.net/
https://www.centromanzoni.com/
https://www.therapiccenter.it/
https://www.dinastar.it/
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF
FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf