Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
  • Home
  • Attività
    • Commissioni
    • Eventi
  • Ordine
    • Uffici
    • Storia
    • Statuto
    • Deontologia
    • Albo Professionale
    • Libro Centenario
    • Carta dei servizi
    • Giuramento del Farmacista
    • Organigramma
  • Servizi
    • ECM →
      • Prenota ECM
    • Circolari Ordine
    • Circolari FOFI
    • Iscrizione
    • farmaDAY
    • Autocertificazioni
    • Per il Cittadino →
      • Guardie Mediche
      • Distretti
      • Presidi
      • Farmacie ~ Punto Salvavita
      • Farmacie e Parafarmacie
      • Detrazione Fiscale
      • Informazioni sui Farmaci
      • Furto ricettari
    • Concorsi
    • Richieste →
      • Tesserini
    • Per il Farmacista →
      • Leggi, Decreti e Normative
      • Enpaf
      • Prenotazione corso di tutoraggio inoculazione
    • Tirocini
    • Modulistica
  • Galleria
    • Immagini
    • Video
  • News
    • Rassegna Stampa
    • News
Anno V – Numero 1036 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita; 3. Sussidio di solidarietà 4. Convenzioni Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Pane e patatine bruciacchiati, attenti all’acrilammide (e al rischio di cancro) 6. Telefoni mentre ti alleni? sforzi vanificati Prevenzione e Salute 7. Lo sai che l’alluce valgo non dipende dalle scarpe? 8. Attività fisica, farla solo nel weekend basta? 9. Il primo segno dell’artrosi al ginocchio? Dolore nel salire le scale Meteo Napoli Martedì 24 Gennaio ï‚· Pioggia Minima: 8° C Massima: 12 °C Umidità: Mattina = 74% Pomeriggio = 78% Martedì 24 Gennaio 2017, S. Francesco di Sales Proverbio di oggi….…….. S'e' pperzo 'o stampo. Non ce ne sarà mai più uno simile LO SAI CHE L’ALLUCE VALGO NON DIPENDE DALLE SCARPE? Chi non ha una predisposizione familiare all’alluce valgo può continuare ad indossare le scarpe preferite anche strette e a punta perché le scarpe non sono la causa dell’alluce valgo. Fastidioso, doloroso e anti estetico, l’alluce valgo, molto temuto in particolare dalle donne perché causa una deformazione del piede vicino all’alluce che rende difficile indossare scarpe di ogni tipo e, nei casi più gravi può rendere difficile anche il camminare con pantofole, non dipende dal tipo di scarpe ma da una certa familiarità e predisposizione – spiega il Leonardo Maradei, Resp. di Unità Operativa Chirurgia del piede dell’ospedale Humanitas. L’uso di scarpe a punta può tuttavia accelerare il processo, cioè farlo comparire prima, ma non è certamente la causa dell’alluce valgo che può non comparire mai in donne che usano camminare con scarpe strette, con il tacco alto e a punta. Per spere se si è predisposti all’alluce valgo, è sufficiente dare un’occhiata ai piedi della mamme, oppure della zia o nonna perché, se una di loro ce l’ha è più probabile che le figlie sviluppino alluce valgo. Infatti, l’alluce valgo è una patologia del piede prevalentemente femminile che colpisce molto raramente i maschi. Se la mamma ha l’alluce valgo, è possibile rallentarne l’insorgenza indossando scarpe comode non strette sulla punta e con poco tacco, fare ginnastica con il piede con esercizi di stretching dell’articolazione che spingono l’articolazione del piede e le dita verso l’alto e verso il basso. (salute Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 PREVENZIONE E SALUTE ATTIVITÀ FISICA, FARLA SOLO NEL WEEKEND BASTA? Gli sportivi del weekend possono stare tranquilli: fare attività fisica solo il fine settimana, nel rispetto delle linee guida internazionali, è comunque benefico. A suggerire un’associazione tra questo modo di fare attività fisica e la riduzione della mortalità è uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine. I ricercatori hanno messo a confronto le abitudini di 63.591 individui di almeno 40 anni di età che tra il 1994 e il 2012 avevano comunicato periodicamente quanta attività fisica avessero svolto nelle quattro settimane precedenti. Il team ha identificato diversi profili: 1. i sedentari, 2. chi svolgeva attività fisica regolarmente nell’arco della settimana 3. i cosiddetti weekend warriors, i guerrieri del fine settimana, ovvero chi svolgeva 150 minuti di attività fisica a intensità moderata o 75 a intensità più vigorosa in una o due sessioni tra sabato e domenica (o comunque in una o due occasioni a settimana). 150 o 75 minuti sono le soglie raccomandate dalle linee guida internazionali. MORTALITÀ PIÙ BASSA TRA GLI SPORTIVI REGOLARI Rispetto agli inattivi, tra i weekend warriors il rischio di mortalità generale era più basso del 30%, quello per malattie cardiovascolari del 40% e quello per cancro del 18%. Le riduzioni del rischio, però, erano simili tra questi sportivi e gli individui che, sebbene attivi, non rispettavano i livelli di attività fisica settimanali raccomandati. Secondo alcuni dati, infine, i rischi di mortalità erano più bassi tra chi si allenava regolarmente. Lo studio, presenta delle limitazioni: la popolazione analizzata non è perfettamente rappresentativa e i dati sull’attività fisica sono stati autoriferiti e quindi suscettibili di errore. In ogni caso, concludono, non è emerso alcun rapporto di causalità fra livelli di attività fisica e riduzione della mortalità. ESSERE O DIVENTARE WEEKEND WARRIOR È UNA BUONA SOLUZIONE PER FARE ATTIVITÀ FISICA? «Fare attività fisica una volta a settimana a intensità maggiore è vantaggioso per la salute a patto che l’individuo sia in salute e allenato», risponde la prof.ssa Daniela Lucini, resp. della Sezione di Medicina dell’Esercizio dell’ospedale Humanitas. «Se l’apparato muscoloscheletrico è in forma, non si soffre di disturbi come anche un semplice mal di schiena, allora è possibile concentrare la quantità settimanale di attività fisica in una sola occasione. Anche l’età è un fattore di cui tener conto, ma la condizione necessaria e sufficiente per fare attività fisica in questo modo – è quella di godere di una buona salute cardiorespiratoria e muscolo-articolare». Lo studio suggerisce, tuttavia, che il rischio di mortalità era più basso in chi si allenava regolarmente: «L’ideale sarebbe suddividere i 150 o 75 minuti nell’arco della settimana in modo tale da mantenere attivo il metabolismo sempre, abituando l’organismo al movimento costante. Fare attività fisica in questo modo è più vantaggioso in alcuni situazioni come, ad es., per chi è affetto da diabete per cui è consigliabile controllare la glicemia con un movimento che sia quotidiano». IL MESSAGGIO DA MEMORIZZARE È: “MUOVETEVI!” «La quantità di attività fisica può essere modulata a seconda delle esigenze per raggiungere le soglie raccomandate ma anche sotto questi livelli va bene. Qualsiasi cosa in più della sedentarietà è sempre ben accetto: anche una camminata a passo veloce una volta a settimana va bene sebbene le ricadute in termini di prevenzione cardiovascolare siano poco rilevanti». (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 SCIENZA E SALUTE PANE E PATATINE BRUCIACCHIATI, ATTENTI ALL’ACRILAMMIDE (E AL RISCHIO DI CANCRO) Niente cibi bruciacchiati. Attenzione soprattutto a pane tostato e patate, tanto amati dagli anglosassoni, che vanno preparati «dorati», non troppo abbrustoliti. Il richiamo arriva dalla Food Standards Agency, l’agenzia responsabile per la sicurezza e l’igiene alimentari in Gran Bretagna che lancia la campagna «Go for gold» (ovvero «scegliete l’oro»), che mira a spiegare alla popolazione come cucinare al meglio per minimizzare l’esposizione a una sostanza catalogata come probabilmente cancerogena negli esseri umani, l’ACRILAMMIDE. SCEGLIERE LA COTTURA GIUSTA Come ricorda l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA,), l’acrilammide è una sostanza chimica che si forma naturalmente negli alimenti amidacei durante la cottura ad alte temperature come frittura, cottura al forno e alla griglia, tostatura e quando si cucina arrosto. A cui vanno aggiunti i processi di trasformazione industriale a oltre 120 gradi e bassa umidità. Il principale processo chimico che causa ciò è noto come «reazione di Maillard» ed è la stessa reazione che rende i cibi abbrustoliti e anche più gustosi. Per questo la campagna nel Regno Unito ammonisce: preparate i cibi dorati e non marroncini, come diventano quando sono troppo abbrustoliti. LUNGO L’ELENCO DEI PRODOTTI CHE CONTENGONO ACRILAMMIDE : L’acrilammide si forma a partire da alcuni zuccheri e da un aminoacido (soprattutto asparagina) che sono presenti naturalmente in molti alimenti. I più importanti gruppi di alimenti che contribuiscono all’esposizione all’acrilammide sono  i prodotti fritti a base di patate, il caffè, i biscotti, i cracker, i pani croccanti e il pane morbido. ACRILAMMIDE CANCEROGENA? PROVE LIMITATE E POCO CONVINCENTI SULL’UOMO Il 4 giugno 2015 l’EFSA ha pubblicato la sua prima valutazione completa dei rischi da acrilammide negli alimenti. Gli esperti del gruppo scientifico chiamati a valutare i contaminanti nella catena alimentare hanno ribadito le loro precedenti valutazioni in base alle quali l’acrilammide presente negli alimenti può aumentare il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori per tutte le fasce d’età. Le prove ricavate da studi su animali mostrano che  l’acrilammide e il suo metabolita, la glicidammide, sono genotossiche e cancerogene: danneggiano cioè il Dna e provocano il cancro. Le prove desunte da studi sull’uomo che l’esposizione alimentare all’acrilammide provochi il cancro sono invece limitate e poco convincenti. A fronte delle abitudini alimentari radicate in Gran Bretagna (soprattutto per quanto concerne pane tostato e l’ampio consumo di patate, fritte e arrosto), le autorità anglosassoni hanno però deciso di mettere a punto una campagna di educazione alimentare. LIMITARE I CIBI POTENZIALMENTE DANNOSI PER PRUDENZA In realtà la campagna «Go for gold» nasce da un vasto studio sull’alimentazione degli inglesi in cui gli esiti mettono in luce che la popolazione anglosassone consuma livelli troppo elevati di sostanze chimiche e ignora persino l’esistenza di molte di queste contenute nei cibi. «Per prudenza è bene limitare quei cibi che possono essere potenzialmente dannosi per la salute, ma la nostra ricerca evidenzia che molte persone neppure conoscono queste sostanze, come l’acrilammide. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 Lo scopo della nostra campagna è dunque educare la popolazione, in modo che faccia attenzione nella scelta e nella cottura dei vari cibi. Bastano pochi piccoli cambiamenti, minime attenzioni, per limitare il consumo di elementi potenzialmente nocivi. Sull’altro fronte stiamo lavorando con l’industria e le istituzioni per ridurre il contenuto di acrilammide e altre sostanze chimiche negli alimenti». TUMORI E METODO DI COTTURA: LE PROVE ESISTONO  Barbecue  grigliate,  fritture,  affumicature e preparazioni «saltate in padella» sono già da tempo stati indicati come metodi di cottura metodi considerati nocivi perché a causa delle alte temperature si sprigionano sostanze cancerogene, come gli IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI O LE AMMINE ETEROCICLICHE. Il legame pericoloso appare evidente per diversi tumori dell’apparato digerente, soprattutto quello allo stomaco, ma una ricerca aveva evidenziato che potrebbe salire il rischio anche di altre neoplasie, come quelle del rene. (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE TELEFONI MENTRE TI ALLENI? SFORZI VANIFICATI Il cellulare non deve essere usato mentre si pedala o si corre perchè questo riduce intensità della ginnastica e compromette equilibrio dello sportivo Può andare bene usarlo sempre, durante il giorno: quando si è in metropolitana come sul divano, in ufficio o al ristorante. C’è un momento, però, in cui il cellulare dovrebbe essere lontano dalle nostre mani: durante l’attività sportiva. Il rischio, diversamente, è quello di non vedere capitalizzati i propri sforzi. Parlare al telefono o inviare un sms mentre si pedala sulla cyclette o si corre sul tapis roulant riduce l’intensità di un allenamento e compromette anche l’equilibrio dello sportivo. Conclusioni negative che vanno ad aggiungersi a quelle estetiche e alle ripercussioni sul sonno che osserva chi non riesce a lasciare smartphone e tablet fuori dalla camera da letto. POSTURA A RISCHIO PER CHI FA SPORT COL CELLULARE TRA LE MANI L’ultima evidenza emerge da due studi pubblicato sulla rivista «Computers in Human Behavior and Performance Enhancement & Health». Ma vista la diffusione di fare sport tenendo il cellulare tra le mani, le conclusioni possono essere considerate valide per una fetta ben più ampia della popolazione. Per smanettare con il telefono, siamo infatti costretti a rallentare l’intensità dell’esercizio: con una prevedibile ricaduta sui risultati. Ma, ed è l’aspetto su cui gli scienziati hanno posto maggiormente l’attenzione, un simile atteggiamento mette a repentaglio anche la postura. NESSUN PROBLEMA PER CHI ASCOLTA LA MUSICA : «Se si parla al cellulare o si scrive un sms mentre si cammina, l’attenzione viene suddivisa su due attività. In questo modo si disturba la stabilità posturale e ci si espone al rischio di cadute o lesioni muscolo-scheletriche». La deduzione è stata abbastanza logica, dopo aver osservato la diversa reazione di chi usava il cellulare rispetto a chi faceva sport tenendo le mani libere. Nessun problema, invece, se si usa lo smartphone per ascoltare la musica. In definitiva, il messaggio è chiaro. Almeno quelle 2-3 ore a settimana in cui riusciamo a fare attività sportiva, togliamo la suoneria e lasciamo il cellulare negli spogliatoi. (Salute, La Stampa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 PREVENZIONE E SALUTE IL PRIMO SEGNO DELL’ARTROSI AL GINOCCHIO? DOLORE NEL SALIRE LE SCALE Questa difficoltà è il primo indizio della patologia che nemmeno una radiografia scopre in fase precoce: dopo, il male arriva anche camminando, stando in piedi o sedendosi L’artrosi è un problema comunissimo: stando alle stime in Italia riguarda circa il 16% della popolazione generale, con picchi che sfiorano il 70% nelle donne con più di 70 anni. In poco meno di un caso su tre l’articolazione che ne fa le spese è il ginocchio: come riconoscerla prima possibile, per provare a curarsi e ridurre il rischio di una progressione sempre più dolorosa della malattia? Secondo uno studio pubblicato su Arthritis Care and Research bisogna fare attenzione a quanto siamo “sciolti” nel fare le scale:  il dolore nel salire i gradini sarebbe infatti il primo segnale dell’artrosi al ginocchio. : Lo ha scoperto Philip Conaghan, docente di medicina DOLORE NEL SALIRE LE SCALE muscoloscheletrica all’università di Leeds in Inghilterra, analizzando i dati di oltre 4600 pazienti con artrosi al ginocchio o ad alto rischio per la malattia (ad esempio perché sovrappeso o con un’anomalia dell’allineamento fra femore e tibia che provoca ginocchio valgo o varo). Ogni anno, per sette anni, tutti i partecipanti hanno risposto a un questionario che indagava il dolore e le difficoltà di ciascuno nel compiere i movimenti della vita di ogni giorno. Ebbene, salire le scale è la prima situazione in cui il fastidio e il dolore connessi con l’artrosi diventano evidenti: solo quando la malattia è in fase più avanzata il sintomo compare anche camminando, sedendosi e infine pure quando si è sdraiati a letto. PER UNA DIAGNOSI PRECOCE : «Oggi non abbiamo molte possibilità di intervento sull’artrosi del ginocchio, se non il trattamento sintomatico del dolore e la sostituzione dell’articolazione nei casi più gravi – osserva Conaghan –. Purtroppo abbiamo anche scarse conoscenze per una diagnosi davvero precoce, che invece potrebbe darci gli strumenti per intervenire presto e quindi con una maggiore probabilità di successo: i pazienti di solito arrivano dal medico quando il dolore è già consistente e la perdita di funzionalità elevata, se li intercettassimo tempestivamente potremmo provare ad agire prima che si siano instaurati danni strutturali». Stando all’esperto inglese, le radiografie individuano i casi in cui c’è già una lesione articolare considerevole e non servirebbero perciò alla diagnosi precoce; valutare il dolore e il suo andamento invece potrebbe essere più utile, come dimostrano i dati raccolti in Inghilterra. «Salire le scale, che comporta flettere l’articolazione caricandola di un peso, è il primo movimento che fa emergere un dolore in caso di artrosi al ginocchio ed è perciò un “marcatore” precoce della patologia, oltretutto semplice da individuare. Se compare il fastidio in questa condizione, quasi certamente c’è un problema “meccanico” dell’articolazione riconducibile all’artrosi: chi è a rischio perciò dovrebbe fare attenzione all’eventuale comparsa di dolore salendo le scale. Se succede è bene parlarne al medico per intervenire quanto prima, ad esempio perdendo i chili di troppo se si è in sovrappeso». (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 ORDINE: LUCI ED OMBRE SULLE VACCINAZIONI: COSA SAPERE - RUOLO DEL FARMACISTA Lunedì 30 Gennaio 2017 – Sede Ordine ore 21.00 VACCINAZIONI: servono? Sono sicure? Quali sono i vaccini obbligatori? Emergenza MENINGITE? Per una scelta consapevole parliamone con il Prof. Giulio TARRO, Virologo. FEDERFARMA NAPOLI : RIELETTO DI IORIO Guiderà Federfarma Napoli per un altro triennio Caratterizzata dalla massiccia affluenza di 626 titolari di farmacia sugli oltre 770 iscritti aventi diritto di voto, si sono concluse le votazioni per il rinnovo del Consiglio direttivo di Federfarma Napoli per il triennio 2017– 2019. La lista guidata dal presidente uscente, Michele Di Iorio, ha riportato ancora una volta, una significativa affermazione confermandosi per la quinta volta consecutiva quella più capace di coagulare attorno a se un crescente numero di consensi. Il Consiglio Direttivo, rispetto alla precedente tornata elettorale, vede l’ingresso di nuovi rappresentanti di Categoria capaci di garantire una più ampia rappresentanza delle farmacie dislocate sul territorio dell’intera provincia di Napoli ed un significativo incremento della “quota rosa”. Il Consiglio neo eletto sarà convocato nei prossimi giorni per procedere, così come previsto dallo statuto sindacale dei titolari di farmacia alla designazione delle cariche sociali. L’investitura del Presidente, dunque, sarà formalizzata proprio nel corso del primo Direttivo. Ampiamente prevedibile, la conferma della leadership di Di Iorio; sarà ancora lui, infatti, a guidare l’Associazione che racchiude tutte le farmacie di Napoli e della Provincia «L’impegno che la mia squadra intende assumere per il prossimo triennio - dichiara Michele Di Iorio è continuare a garantire il non riprodursi delle emergenze finanziarie che hanno caratterizzato l’attività di Federfarma Napoli degli ultimi anni frenando lo sviluppo della farmacia napoletana nonché di programmare iniziative tese a migliorare ed ampliare la gamma dei servizi offerti dalle stesse farmacie. I sondaggi, anche quelli più recenti, ci dicono che La Farmacia si conferma come il servizio di pubblica utilità più apprezzato dai cittadini; mi auguro che i tre anni che abbiamo davanti - continua Di Iorio – possano favorire, grazie all’attività del nostro sindacato in collaborazione con l’Ordine Professionale, la definitiva affermazione del nuovo modello della farmacia dei servizi; un modello che Federfarma ha già messo a punto, sia dal punto di vista informatico, che da quello dell’aggiornamento professionale dei singoli titolari di farmacia “……….. PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1036 CONVENZIONI: SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article &layout=edit&id=1493 AZIENDA E SITO https://tufano.euronics.it/ ACCORDO DI CONVENZIONE https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/CONV ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. https://www.otofarma.it/ https://www.centroathenanapoli. it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa rio_Centro_ATHENA.pdf https://www.centroflegreo.net/ https://www.centrofutura.net/ https://www.centromanzoni.com/ https://www.therapiccenter.it/ https://www.dinastar.it/ https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf

Formati farmaDAY

  • farmaDAY PDF
  • farmaDAY iBooks
 

 

 

ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Sede via Toledo, 156 - 80132 - Napoli

Tel. 081 5510648 - Fax. 081 5520961

email: info@ordinefarmacistinapoli.it

pec: ordinefarmacistina@pec.fofi.it

C.F. 00813000635

 

 

Privacy Note Legali FAQ URP Elenco siti tematici

Italian Arabic Chinese (Traditional) Danish English French German Greek Hungarian Irish Japanese Portuguese Russian Spanish Swedish Turkish Welsh
986929

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo