Anno V – Numero 1042
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
farmaco per Tuttiâ€
2. ORDINE: Assistenza legale
gratuita;
3. Sussidio di solidarietÃ
4. Convenzioni
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Lo sai che l’attività fisica
non fa solo bruciare
calorie?
6. Il seno meno sensibile,
dopo la mastoplastica. Si
lamentano 3 donne su 10.
Prevenzione e Salute
7. DOLORE
AL
GINOCCHIO: da che
cosa
può
essere
determinato? non sempre
è il menisco
8. Le quattro regole del
buon sonno
9. Stop ai sanguinamenti
delle gengive
Meteo Napoli
Mercoledì 01 Febbraio
ï‚· Variabile
Minima: 9° C
Massima: 14 °C
Umidità :
Mattina = 58%
Pomeriggio = 64%
Martedì 31 Gennaio 2017, S. Verdiana
Proverbio di oggi….……..
‘A femmena senza pietto è ‘nu stipo senza piatte.
LO SAI CHE L’ATTIVITÀ FISICA NON FA
SOLO BRUCIARE CALORIE?
Secondo un recente studio fare attività fisica non solo permette di
bruciare più calorie ma rilascia anche un ormone, chiamato
IRISINA, che sembra avere un’azione “dimagrante†poichè
aiuterebbe le proteine a “convertire†i grassi in energia impedendo
al tempo stesso la formazione di tessuto grasso.
In realtà , l’attività fisica aiuta a bruciare calorie ma non
ha un’azione diretta sul bruciare i grassi nei tessuti;
però, praticata ad alta intensità e frequenza, l’attivitÃ
fisica favorisce la mobilitazione dei trigliceridi che
vanno ad alimentare le reazioni chimiche per la produzione di energia
producendo così quell’effetto comunemente detto “bruciare grassiâ€.
Perdere peso grazie all’attività fisica dipende da molti fattori che includono
bruciare più calorie, mobilitare trigliceridi, agire sulla modulazione del
metabolismo, aumentare la massa muscolare che mantiene attivo il
metabolismo oltre, probabilmente, alla produzione di ormoni come l’ormone
irisina; ulteriori studi sono necessari per dimostrarne i benefici sull’uomo.
Per dimagrire però non è sufficiente fare un po’ di attività fisica, anche se
tutti i giorni, ma è necessario praticare attività fisica intensa: basti pensare
che solo per bruciare le calorie di due piatti di pasta, che equivalgono a circa
600 calorie a piatto, è necessario camminare a passo veloce per mezz’ora
tutti i giorni. In più, come è noto, praticare attività fisica leggera, come la
mezz’ora di camminata per esempio, se all’inizio favorisce l’aumento del
metabolismo basale e quindi fa perdere peso, quando l’organismo si adegua
si smette di dimagrire. Invece, l’attività fisica praticata ad elevate intensità ,
come correre o nuotare a stile libero per un’ora, oltre ad aumentare il
metabolismo basale aumenta anche la massa muscolare che, anche a riposo,
richiede di produrre energia e quindi favorisce il consumo di calorie anche a
riposo. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
PREVENZIONE E SALUTE
DOLORE AL GINOCCHIO: da che cosa può essere
determinato? NON SEMPRE È IL MENISCO
L’edema dell’osso spongioso del ginocchio è un’evenienza relativamente frequente che può
avere diverse cause da approfondire bene. Effettuare una corretta diagnosi permette
infatti di scegliere la strategia terapeutica più adatta, evitando, per esempio, un
intervento chirurgico sui menischi non necessario
QUANDO IL GONFIORE SUGGERISCE UN EDEMA OSSEO
L’edema osseo del ginocchio è una condizione caratterizzata
dall’accumulo di liquido nell’osso spongioso, la struttura interna del
femore e della tibia nelle loro estremità che formano l’articolazione del
ginocchio. L’osso spongioso ha una struttura simile a una spugna e serve
a rendere le ossa più leggere e, allo stesso tempo, più elastiche e meno fragili
LA STRUTTURA DELLE OSSA LUNGHE
Le ossa lunghe, come il femore e la tibia, hanno:
 una parte centrale (diafisi), che si presenta come una sorta di tubo,
contenente il midollo osseo.
 Due estremità (epifisi), che formano le superfici articolari, la cui
struttura interna è costituita da osso spongioso.
 L’osso spongioso è formato da sottili strutture colonnari, le
trabecole, che generano piccole cavità , collegate tra loro,
contenenti midollo osseo, vasi sanguigni, nervi e tessuto adiposo.
I SINTOMI DELL’EDEMA OSSEO
Dolore intenso, localizzato soprattutto ai condili femorali in caso di
sindrome midollare e a condili femorali e/o ai piatti tibiali in caso di
edema post-traumatico. Il dolore si accentua con il carico (anche il
semplice camminare a lungo). A volte, nella sindrome midollare, il
dolore passa da un condilo all’altro o, più di rado, dal condilo al piatto
tibiale.
LE CAUSE
Escludendo patologie collaterali (come infezioni e/o tumori), le principali
cause dell’edema osseo del ginocchio sono:
 traumi diretti, per esempio una contusione.
 Microtraumi ripetuti che comportano una sollecitazione anomala
dell’osso spongioso (spesso si verificano negli sportivi).
 Traumi distorsivi, per esempio con rottura del crociato anteriore.

Sindrome midollare dell’osso spongioso, condizione che
sembrerebbe avere origine da un’ischemia temporanea dell’osso spongioso.
La diagnosi dopo un trauma
L’edema osseo può essere evidenziato con la risonanza magnetica.
Dopo un trauma l’edema osseo è rilevabile subito in questo modo.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
La diagnosi in seguito a dolore
In caso di sindrome midollare capita,
invece, spesso che l’edema diventi visibile alla risonanza solo alcune
settimane dopo l’insorgenza del dolore.
A volte questa indagine può evidenziare contemporanee lesioni meniscali, a
cui potrebbero essere attribuiti i sintomi. Per distinguere tra le due
condizioni è quindi buona regola ripetere la risonanza dopo alcune
settimane, mentre bisogna evitare un intervento affrettato sui menischi (perché in caso di sindrome
midollare non risulta risolutivo).
: In fase acuta, soprattutto in caso di trauma, sono utili gli
Le CURE
impacchi
di ghiaccio e
i
farmaci antidolorifici.
La terapia richiede sempre un lungo periodo di riposo, con sospensione
dell’attività fisica anche per mesi.
Per accelerare la risoluzione può giovare la magnetoterapia (è consigliabile il
noleggio del macchinario così da poter effettuare il trattamento, che dura
alcune ore, comodamente a domicilio).
Nelle forme più importanti si è rivelata utile la somministrazione per via endovenosa di farmaci della
classe dei bifosfonati (es. neridronato), di norma usati nell’osteoporosi. (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
IL SENO MENO SENSIBILE, DOPO LA MASTOPLASTICA.
SI LAMENTANO 3 DONNE SU 10
Gli interventi di mastoplastica additiva riducono la sensibilità del
seno in 3 casi su 10.
A svelarlo è uno studio pubblicato sull'Aesthetic Surgery Journal, che ha analizzato
diversi indicatori della qualità della vita in più di 60 pazienti operate per aumentare
la taglia del reggiseno.
Dai dati raccolti attraverso dei questionari inviati tramite e-mail è emerso che anche
se il 93% delle donne si dichiara soddisfatta o molto soddisfatta dall'intervento,
 il 27% è tutt'altro che felice del risultato raggiunto in termini di sensibilità della pelle.
I PERCHÉ DELL'INTERVENTO. Lo studio ha permesso di analizzare anche le motivazione che
spingono le donne a sottoporsi ad una mastoplastica additiva.
 Nel 65% dei casi chi sceglie di aumentare le dimensioni del proprio seno lo fa spinto da
motivazioni cosmetiche.
 Il 48% delle pazienti riporta, invece, ragioni emotive, in particolare, un'autostima ridotta –
 nel 22 e nel 10% dei casi a spingere all'intervento sono ragioni personali o fisiche.
PIÙ SICURE, MA NON MENO DEPRESSE. Se prima dell'operazione il 6% delle pazienti aveva
ricevuto una diagnosi di depressione, i cambiamenti riportati dopo l'intervento sono in egual misura nel
senso sia del miglioramento, sia del peggioramento della situazione. Tuttavia, la mastoplastica ha
aumentato la motivazione per lo svolgimento delle attività quotidiane nel 27% delle pazienti, mentre il
26% delle donne ha dichiarato di essere stato protagonista di un miglioramento delle capacità di
socializzazione. Per il 73% delle intervistate l'operazione ha significato il raggiungimento della
percezione di sé come di una “persona completaâ€.
PIÙ LAVORO PER I CHIRURGHI. Secondo lo studio, “la percentuale relativamente alta di pazienti
che hanno sperimentato una riduzione della sensibilità della pelle del seno dopo l'operazione può
rappresentare una sfida per il chirurgoâ€.(Salute, Sole 24 ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
SCIENZA E SALUTE
LE QUATTRO REGOLE DEL BUON SONNO
Gli indicatori dello studio Usa: addormentarsi entro 30 minuti e un solo risveglio notturno.
Se non va così, ci si alza stanchi.
DORMIRE L’85% DEL TEMPO DI PERMANENZA A LETTO
Il segnale inequivocabile è al risveglio la mattina.
Se le gambe faticano ad attivarsi, se il torpore non si dissolve e permane
come una nebbiolina, se l'aspetto anche dopo una bella doccia resta
quello di un pugile un po' suonato, significa che la notte appena
trascorsa è stata un disastro. E che l'insonnia ancora una volta ha
regnato sovrana.
«Il senso di ristoro dovrebbe essere immediato. Il problema è che la gente non ha imparato a
correggere gli errori».
«Ben vengano le raccomandazioni della National Sleep Foundation, la prestigiosa organizzazione
statunitense impegnata nel campo dell'educazione sociale».
Ora, in un nuovo documento divulgativo, la Fondazione Usa conferma l'efficacia di quattro mosse per
auto-diagnosticare una sindrome che è condivisa da circa 9 milioni di italiani.
1. La prima delle quattro regole del buon sonno è dormire almeno l’85% del tempo di
permanenza a letto.
2. ADDORMENTARSI ENTRO 30 MINUTI
Importante è anche il tempo che si impiega per addormentarsi. Secondo la fondazione americana non
devono passare più di 30 minuti da quando ci si è messi a letto.
3. RISVEGLI? MASSIMO UNO A NOTTE
Terzo, un sonno caratterizzato da risvegli frequenti non è un buon sonno: se
ci si risveglia più di una volta per notte è il segnale che qualcosa non va
come dovrebbe.
4. MEGLIO ALZARSI (PER STANCARSI)
Quarto: i risvegli non devono superare i 20 minuti. Se si soffre d’insonnia,
meglio alzarsi per favorire l’arrivo della stanchezza piuttosto che restare
stesi.
Le semplici indicazioni degli americani hanno l'approvazione di importanti società scientifiche.
Secondo la Fondazione, il 27% della popolazione impiega almeno mezz'ora ad addormentarsi. Le
ricerche - dovrebbero essere indirizzate verso l'approfondimento dei fattori che inibiscono o
favoriscono l'insonnia avvalendosi anche di dispositivi tecnologici che servono a monitorare cosa
succede nelle ore del desiderato ronfare.
QUALCHE CONSIGLIO PRATICO
Assirem, associazione per l'educazione e la ricerca nella medicina del sonno,
ha riassunto alcune regolette in una guida.
I sonnellini diurni, tanto per cominciare, sono controproducenti in quanto
riducono la necessità di sonno la sera. È concessa solo una breve siesta
dopo pranzo, mai nel tardo pomeriggio.
Non guardare l'orologio durante la notte, meglio nasconderlo.
Non è solo questione di ore: «In media il fabbisogno è di 7-8 ore, ma la differenza la fa la qualità e non
la durata. Se la prima manca, uno scarso rendimento durante il giorno è da mettere in conto».
Alimentazione corretta e stili di vita, per es. meglio non fare sport la sera, sono fondamentali.
E i farmaci? Non vanno demonizzati, servono a facilitare il recupero dei bioritmi normali.(Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
PREVENZIONE E SALUTE
STOP AI SANGUINAMENTI DELLE GENGIVE
La colpa è della placca batterica, che aggredisce i tessuti gengivali
Il 70% degli italiani ha qualche problema alle gengive. Le più diffuse sono le gengiviti, cioè
infiammazioni fastidiose che fanno sì che le gengive si gonfino e
sanguinino anche con il più morbido degli spazzolini. La colpa è
della placca batterica che si deposita sui denti e sul colletto
dentale, che può aumentare al punto da trasformarsi in tartaro, la
patina che si deposita soprattutto vicino agli sbocchi più grandi
delle ghiandole salivari (le zone più sotto attacco sono la parte
interna degli incisivi inferiori e l’esterna dei primi molari superiori)
causando gengiviti che possono diventare croniche.
Alla lunga le gengiviti, se non vengono curate, possono degenerare
in paradontite, cioè arrivare ai tessuti gengivali più profondi con conseguenze gravi, fino alla
perdita dei denti. Attenzione, non è un evento raro, succede nel 30% dei casi: conta anche la
predisposizione genetica e il vizio del fumo, che altera la microcircolazione gengivale. Esistono
semplici strategie per limitare il sanguinamento delle gengive, ma se la situazione non cambia nel
giro di un paio di settimane, l’appuntamento con l’odontoiatra non è più rinviabile.
CAMPANELLI D’ALLARME
Il primo segnale per capire se qualcosa non va sono proprio le tracce di sangue quando ci laviamo i
denti: non è affatto banale, perché se è tutto ok le gengive non sanguinano mai. Se invece capita
passando lo spazzolino o il filo interdentale, c’è un’inizio di infiammazione. Altri campanelli
d’allarme sono: il colore alterato; il gonfiore; l’alito pesante.
Il VADEMECUM per avere una bocca senza problemi
1. IGIENE ORALE CORRETTA. Lavarsi i denti dopo i pasti, mattina e sera, per 2 minuti, non in
orizzontale ma dalla gengiva verso la punta, sul lato esterno, interno e la superficie masticante. Alla
sera è indispensabile il filo interdentale passato negli spazi tra dente e dente o l’uso dello
spazzolino elettrico. Tra una pulizia e l’altra dal dentista non dovrebbero passare più di 6/12 mesi.
2. IL DENTIFRICIO GIUSTO. Per inattivare i residui di placca e prevenire le alterazioni gengivali
esistono dentifrici antibatterici che possono essere usati quotidianamente, a base di clorexidina a
bassissime dosi o miscele di fluoruri amminico e stannoso.
3. COLLUTORIO. I collutori molto alcolici non sono consigliabili, perché a lungo andare disidratano
le mucose, peggiorando la situazione. Meglio i collutori con miscele di fluoruro, facendo sciacqui
che non durino oltre un minuto. Il collutorio antisettico a base di clorexidina va prescritto.
4. GEL A BASE DI CLOREXIDINA CONCENTRATA. Su consiglio del farmacista, per i casi più acuti e
se ci sono anche afte.
5. INTEGRATORI DI VITAMINA C. Utili per rinforzare il tessuto gengivale fragile.
6. CURE DOLCI. Per gengiviti, ascessi, stomatiti o afte: sciacqui a base di pomplemo, 5 gocce di
estratto in un bicchiere d’acqua, 3 volte al giorno, per 15 giorni. Per avere la bocca fresca: una
tisana di un mix di foglie di timo, menta piperita salvia in parti uguali. Filtrare, lasciare raffreddare e
usare come collutorio per un paio di sere.
7. A TAVOLA. Nella fase acuta è meglio evitare i cibi piccanti o aspri, l’aceto, il vino e la frutta
secca. (Sani e Belli)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio 2016 assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli
iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad
una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di
rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare
una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che
richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e
tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura
e bagno galvanico argento)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1042
CONVENZIONI:
SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di
apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino
professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità :
Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli
Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni.
PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article
&layout=edit&id=1493
AZIENDA E SITO
https://tufano.euronics.it/
ACCORDO DI CONVENZIONE
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/CONV
ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
https://www.otofarma.it/
https://www.centroathenanapoli.
it/
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa
rio_Centro_ATHENA.pdf
https://www.centroflegreo.net/
https://www.centrofutura.net/
https://www.centromanzoni.com/
https://www.therapiccenter.it/
https://www.dinastar.it/
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF
FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf