Anno V – Numero 1046
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
farmaco per Tuttiâ€
2. ORDINE: Assistenza legale
gratuita;
3. Sussidio di solidarietÃ
4. Convenzioni
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Pazienti
paralizzati
comunicano grazie a una
cuffia che legge il pensiero
6. La 'bambina-albero' e la
malattia della pelle che le
deturpa il volto
Prevenzione e Salute
7. 10 cose che (forse) non
sai sulle feci
8. Palestra, sette errori per
cui rischiate di farvi male
(sul serio)
Meteo Napoli
Martedì 07 Febbraio
ï‚· Variabile
Minima: 7° C
Massima: 15 °C
Umidità :
Mattina = 54%
Pomeriggio = 64%
Martedì 07 Febbraio 2017, S. Teodoro
Proverbio di oggi….……..
Chi troppo s’acala, ‘o culo mmòsta
Chi troppo s’inchina, mostra il sedere.
PAZIENTI PARALIZZATI comunicano
grazie a una cuffia che legge il pensiero
Alcune persone, affette da Sla e impossibilitate a muovere perfino
gli occhi, sono riuscite a rispondere "sì" o "no" a una serie di
domande grazie a unʼinterfaccia cervello-computer
Pazienti completamente paralizzati, che non
possono muovere neppure gli occhi, sono riusciti
a comunicare con il pensiero grazie a una cuffia in
grado di "leggere" nella loro mente.
Si tratta di un successo senza precedenti.
Pubblicato sulla rivista Plos Biology, lo studio ha
permesso a quattro pazienti in fase terminale di Sla (Sclerosi laterale
amiotrofica) di rispondere "sì" o "no" a domande precise.
Gli individui presi in esame vengono definiti locked-in ("chiusi" dentro il
proprio corpo): essi sono coscienti ma impossibilitati a comunicare con il
mondo esterno.
IL LINGUAGGIO DEL PENSIERO - La nuova interfaccia uomo-computer
sviluppata dagli studiosi svizzeri può tradurre i segnali del cervello in risposte
comprensibili. Ma come è stato reso possibile tutto questo?
Ai pazienti sono state poste varie domande personali cui si poteva rispondere
"sì" o "no". Mentre i pazienti pensavano la risposta, il dispositivo misurava i
cambiamenti di ossigenazione del sangue e l'attività elettrica del cervello,
addestrando il sistema a interpretare il segnale come un "sì" o come un "no".
Gli scienziati hanno utilizzato l'interfaccia basata sulla "spettroscopia
funzionale nel vicino infrarosso", che riesce a captare il pensiero del paziente
decodificandolo e tranciandolo al computer.
Qualora questa tecnologia venisse implementata e i medesimi risultati
registrati su più pazienti, la cuffia hi-tech potrebbe davvero migliorare la vita
quotidiana delle persone completamente paralizzate. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
PREVENZIONE E SALUTE
10 COSE CHE (FORSE) NON SAI SULLE FECI
Vinto il naturale riserbo, per non dire ribrezzo, nel considerare questa materia, ecco 10
curiosità scientifiche e tecnologiche sulle feci.
QUANTA NE FACCIAMO? Cerchiamo di farla sparire in fretta, eppure,
nell’arco di una vita, ognuno di noi ne produce almeno 6 tonnellate. Ogni
volta che mangiamo ci vogliono dalle 2 alle 8 ore affinché il pasto attraversi i 7
metri dell’intestino, dove subisce una straordinaria serie di trasformazioni
chimiche per essere assimilato dall’organismo.
Nell’intestino tenue enzimi e succo pancreatico trasformano chimicamente le
molecole, in modo che possano essere assorbite dalla parete intestinale.
Ciò che avanza prosegue verso il colon, dove, prima dell’espulsione, viene disidratato e poi
concentrato.
PER QUANTO TEMPO SI PUÒ FARE A MENO DI FARLA? L’atto dell’evacuazione è molto
soggettivo e dipende dal tipo di alimentazione, dalla quantità di fibre ingerite, dallo stile di vita,
dall’attività fisica. L’attività è regolare se espletata 3-4 volte a settimana.
Può anche capitare, come fatto isolato, che si evacui una sola volta in una settimana, come accade
quando si è in vacanza e si cambiano abitudini alimentari e orari.
Un caso limite: agli astronauti, se non introducono fibre, può accadere di andare di corpo una volta in
un mese. Ma non fa bene: nei casi gravi si arriva a dolori cronici e occlusione intestinale.
PERCHÉ PUZZA? E SI PUÒ FARLA PUZZARE DI MENO? La colpa dell'odore sgradevole è soltanto
di alcuni composti, in particolare le tracce di zolfo e le le molecole di ammoniaca e trimetilammina.
I giapponesi, sensibili alla puzza, hanno sviluppato alcune pillole che, nell’intestino, disgregano le
molecole di ammoniaca e trimetilammina. Delle “Etiquette Upâ€, in commercio dal 1994, è stato
venduto oltre un milione di flaconi, mentre le concorrenti “Etiquetteâ€, nella foto, lanciate nel 1997, in 6
mesi hanno venduto più di 600 mila confezioni: sulla scatola c’è scritto
«la gente è responsabile dei propri odori».
Le “Odafreeâ€, vendute negli Usa, promettono risultati strabilianti dopo
solo tre giorni di utilizzo. Unico effetto collaterale, la cacca si colora di
verde.
ARMA DI DISTRUZIONE? Pamela Dalton, ricercatrice del centro
Monell di Chimica dei sensi di Filadelfia (Usa), è una grande esperta di puzze.
Soprattutto di quella della cacca. Danton - si fa fatica a crederlo, ma è proprio così - ha lavorato a un
progetto militare degli Usa per realizzare una bomba puzzolente, non letale ma in grado di togliere al
nemico ogni spirito aggressivo.
La cacca si è dimostrata la più efficace nel mettere in fuga l’esercito più agguerrito.
Se fosse letale, il nome è facile da trovare: "la morte marrone".
UN ODORE CHE VA AL CERVELLO L'odore di feci ci coinvolge nel profondo.
L’ha dimostrato, con una serie di test, sempre Pamela Dalton (quella della bomba
della didascalia precedente).
Quando annusiamo odori sgradevoli, come per esempio quello della carne che sta
marcendo, il cervello reagisce coinvolgendo l’area della corteccia olfattiva
primaria.
Ma quando si tratta di cacca, si attiva il sistema limbico, la parte più interna del
cervello, associata alle reazioni più primordiali ed emotive.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
: Le feci umane sono composte per il 75% di liquidi e per il 25% di
materiale solido, per lo più fibre di cellulosa e cheratina.
Il 30% del peso a secco eÌ costituito da batteri, provenienti dalla flora intestinale, mentre un altro 15%
sono sostanze inorganiche, sopratutto calcio e fosfati, che, ripuliti e separati, potrebbero diventare essenziali per il futuro dell'umanità .
ORO MARRONE. Secondo Carlo Leifert, docente dell’UniversitaÌ britannica di Newcastle «corriamo il
rischio, nel giro di 60 anni, di esaurire le risorse naturali di fosforo, soprattutto minerale, estratte in
Nord Africa: sono fondamentali per arricchire i terreni agricoli». Per scongiurare il rischio di non poter
più coltivare grano e altri prodotti essenziali, si potrebbero usare come fertilizzanti le deiezioni umane.
In Europa è proibito.
CHI LA TRAPIANTA È sgradevole al pensarci, per chi la somministra e per chi la riceve…
È la “batterioterapia fecaleâ€, detta anche trapianto fecale.
È usata per contrastare il Clostridium difficile, batterio che si trova normalmente nella flora intestinale
ma se prende il sopravvento può causare diarrea o una patologia grave come la colite
pseudomembranosa.
La batterioterapia fecale consiste nel ricolonizzare l’intestino del malato con la flora batterica “buonaâ€,
che compete col batterio.
Ottenuta da feci di un donatore sano, testate perché siano sicure, trattate, mixate con soluzione salina
e inserite con un sondino nasogastrico o un clistere.
La procedura è stata messa a punto dal gastroenterologo australiano Thomas Borody.
Controversa per la preoccupazione che si trasmettano infezioni e la mancanza di studi ampi
sull’efficacia, è usata da alcuni medici, dal Canada agli Usa.
CHI LA FA PIÙ GROSSA? Anche gli escrementi hanno il loro posto nel Guinness dei primati.
- I più piccoli sono quelli dell'acaro, che espelle palline grandi un millesimo di millimetro. Possono
però trasmettere all’uomo allergie.
- I più imponenti sono quelli dell’elefante che produce da quattro a sei deiezioni cilindriche alla volta.
Ciascuna di esse misura circa dieci centimetri di lunghezza e 12 di diametro. In un giorno ne vengono
emessi da undici a diciassette.
- I meno visibili sono quelli prodotti dalla balena azzurra (nella foto), che li abbandona nel mare: una
nuvola quasi trasparente, formata dai gusci dello zooplancton, il suo cibo principale.
- I più riconoscibili (e temuti per le malattie che possono portare), sono quelli di topo: piccoli cilindretti
scuri.
MA CHE BONTÀ! Un escremento di elefante pesa mezzo chilo e, appena deposto, viene colonizzato
da 4 mila scarabei. Gli insetti lo trasformano in tante palline e lo fanno rotolare fino alla tana, dove lo
sotterrano. Per loro eÌ una riserva di cibo
ENERGIA MARRONE La cacca? Non eÌ solo uno scarto: si può usare
per produrre corrente elettrica.
I pionieri nel campo sono i cinesi che vogliono portare a 50 milioni, da
20 milioni che erano nel 2005, le abitazioni dotate di un sistema di
produzione del biogas dagli scarichi dei wc.
Negli Usa Shulin Chen, della Washington State University, ha creato
un digestore anaerobico capace di trattare gli escrementi trasformandoli in biogas e concime in 3
giorni, contro i 120 richiesti da un normale compostaggio.
Altri ricercatori americani sono riusciti a ricavare, dal letame bovino e suino, sostanze chimiche come i
glicoli (impiegati nei liquidi antigelo e nei deodoranti) di solito ricavati dal petrolio.
Fibre recuperate dal letame, e mischiate a materiale plastico, sono usate per produrre pavimenti per
esterni. E c’è chi i fanghi fognari li usa come gioielli:
 a Tokyo si vendono orecchini e fermacravatte prodotti solidificando i liquami delle fogne. (Focus)
Di che cosa è FATTA
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
PREVENZIONE E SALUTE
PALESTRA, SETTE ERRORI PER CUI RISCHIATE DI FARVI
MALE (SUL SERIO)
Anche le persone super-allenate o comunque in forma possono commettere gli stessi errori
dei principianti quando fanno attività fisica, rischiando così infortuni di varia natura.
1. NON FARE RISCALDAMENTO
Anche se il tempo a disposizione è limitato, saltare il riscaldamento è sempre una pessima mossa. «La
cosa peggiore che si può fare in palestra è mettersi ad armeggiare coi pesi senza che i muscoli siano
pronti per farlo - a maggior ragione dopo aver magari passato otto ore seduti in ufficio».
Il consiglio: «Per un corpo pronto all'azione, è fondamentale un riscaldamento dinamico , con esercizi
di allungamento mirati, che vadano ad interessare la parte posteriore del corpo».
2. ESAGERARE
È convinzione di molti che sollevare pesi sempre più pesanti e spingersi
subito al limite sia il modo più veloce per ottenere dei risultati. «In
realtà , è il modo più veloce per farsi male» .
Il consiglio: «Quando gli allenamenti cominciano a diventare troppo
facili, significa che è arrivato il momento di passare al livello successivo,
ma occorre sempre farlo gradualmente, per dare al fisico il tempo per
adattarsi alla nuova sfida».
3. ESSERE FUORI FASE
Fare allenamento quando non ci si sente bene espone il fisico al rischio di possibili infortuni: per quel
giorno meglio alleggerire il carico o saltare del tutto gli esercizi.
Il consiglio: «Quando si fa sollevamento pesi è importante ricordarsi di tenere sempre la schiena dritta
e di scaricare il peso sui talloni - e nel caso in cui non si è sicuri del movimento o della postura,
conviene chiedere aiuto all'istruttore».
4. SPINGERSI OLTRE LA SOGLIA DEL DOLORE
Come detto in precedenza, la tentazione di andare oltre i propri limiti per raggiungere i risultati più in
fretta è piuttosto comune, ma occorre sempre ascoltare il proprio corpo per capire se qualcosa non
funziona, perché allenarsi col dolore non rende più forti, bensì infortunati.
«La differenza fra indolenzimento muscolare e dolore è che il primo passa nel giro di un paio di giorni e
tende comunque a migliorare con lo stretching e il movimento, mentre il secondo persiste e può solo
rischiare di peggiorare».
Il consiglio: «Anche l'indolenzimento muscolare non è comunque da sottovalutare, perché potrebbe
essere un segnale altrettanto negativo. Se infatti lo si avverte su una gamba e non sull'altra potrebbe
indicare che si sta compensando in modo sbagliato a causa di un infortunio».
5. NON STACCARE MAI
C'è chi pensa che saltare un allenamento o prendersi un giorno di riposo sia controproducente per gli
obiettivi fitness che si vogliono raggiungere. «In realtà è vero il contrario, perché se non ci si concede
mai una pausa, non si possono vedere i cambiamenti in atto nel corpo, visto che non si dà tempo alle
cellule muscolari di ricostruirsi e ricrescere».
Il consiglio: il giorno di riposo non deve però trasformarsi in un giorno di totale pigrizia. Reavy
suggerisce di dedicarsi a «una combinazione di esercizi di attivazione, rilascio muscolare e
mobilitazione».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
Fare sempre e solo lo stesso allenamento, anche se svolto in modo
corretto, è un errore, perché rafforzando sempre gli stessi muscoli
più e più volte, si possono rischiare infortuni seri, come tendiniti o periostite tibiale.
Il consiglio: per non correre inutili rischi, sia Joubert che Reavy raccomandano il cross training (o
allenamento incrociato), una tecnica di allenamento basata su gesti atletici presi da discipline diverse,
anche in contrasto fra loro, che permette d'incrementare il potenziale organico generale in un'unica
sessione.
A seconda del tipo di movimenti e dei muscoli che
7. Indossare le SCARPE SBAGLIATE
vengono sollecitati, ogni attività fisica necessita di un
determinato tipo di calzatura. In altre parole, indossare delle scarpe da corsa (che sono disegnate
appositamente per il movimento in linea retta) per fare un allenamento di boxe (dove sono invece
richiesti dei continui spostamenti laterali) è il modo migliore per ritrovarsi con una distorsione alla
caviglia.
Il consiglio: investire in un paio di scarpe per il cross training, che combinano flessibilità e controllo
laterale. (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
6. Diventare RIPETITIVI
LA 'BAMBINA-ALBERO' E LA MALATTIA DELLA PELLE
CHE LE DETURPA IL VOLTO
Una ragazzina di dieci anni potrebbe essere il primo caso femminile di epidermodisplasia
verruciforme, una condizione rarissima che porta alla formazione di escrescenze, spesso
invalidanti, nota come la “sindrome dell'uomo alberoâ€
SAHANA KHATUN è una bambina di dieci anni del Bangladesh e potrebbe
essere il primo caso femminile documentato di epidermodisplasia
verruciforme, una rara malattia genetica meglio conosciuta con il nome
della sindrome dell'uomo albero.
LA MALATTIA. L'epidermodisplasia verruciforme è una dermatosi
ereditaria recessiva, anche se l'esatta eziogenesi della malattia è
sconosciuta: alcune forme infatti sono legate al cromosoma X, altre
sembrerebbero autosomiche dominanti, ovvero basta un solo gene
mutato perché la malattia si manifesti. La malattia è caratterizzata da
un'anormale suscettibilità alle infezioni di alcuni tipi di papilloma virus umano (hpv), ubiquitari e
normalmente innocui per la popolazione, ed è associata a rischio di carcinoma della pelle.
Si manifesta sulla pelle, con la crescita di escrescenze anomale, simili a verruche, placche irregolari
marrone-rossastre, lesioni seborroiche, che solitamente compaiono già in giovane età , prima dei
vent'anni, probabilmente per un difetto a livello del sistema immunitario.
La prima volta in una donna. Sahana che ha cominciato ad avere queste protuberanze simili alla
corteccia di un albero solo qualche mese fa. Protuberanze che all'inizio non avevano preoccupato
molto il padre di Sahana, fin quando non hanno cominciato a diffondersi sul viso della figlia: nel mento,
sulle orecchie, sul naso. I medici che hanno preso in carico il caso credono si tratti appunto di
epidermodisplasia verruciforme.
I CASI. si stima infatti che se ne conoscano solo altri quattro al mondo (tutti uomini), 200 si stima da
quando la malattia è stata scoperta, nel 1922, alcuni dei quali con protuberanze enormi, soprattutto
sulle mani e sui piedi, così grandi da essere invalidanti, impedendo a chi ne soffre anche solo di poter
usare le proprie mani. (Repubblica)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
CONCORSO ORDINARIO Regione Campania:
PUBBLICATE le SEDI e AVVIATA la FASE di INTERPELLO
D.G. 4 Direzione Generale Tutela salute e coor.to del Sistema Sanitario Regionale Decreto Dirigenziale n. 91 del 03.02.2017 - DD n 13 del 6 febbraio 2009 rettificato
con DD n 17 del 17 febbraio 2009 - concorso ordinario per la formazione di una
graduatoria unica per l'assegnazione di sedi farmaceutiche da conferire al privato
esercizio in regione Campania - determinazioni in ordine alla fase di Interpello
Cliccando i seguenti link puoi visionare il decreto dirigenziale e le linee Guida
Decreto Dirigenziale n. 91 del 03 . 02. 2017
https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102903&ATTA
CH_ID=152507
LINEE GUIDA - Procedimento per l’assegnazione e l’autorizzazione all’apertura ed
all’esercizio delle farmacie
1) INTERPELLO
https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102903&ATTA
CH_ID=152508
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una
comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il
sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da
poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo
brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario
della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura
e bagno galvanico argento)
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il format in modo da avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
RACCOLTI 35.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della
Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa, Elemosiniere del Santo Padre
– ROMA; Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1046
CONVENZIONI:
SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di
apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino
professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità :
Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli
Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni.
PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article
&layout=edit&id=1493
AZIENDA E SITO
https://tufano.euronics.it/
ACCORDO DI CONVENZIONE
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/CONV
ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
https://www.otofarma.it/
https://www.centroathenanapoli.
it/
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa
rio_Centro_ATHENA.pdf
https://www.centroflegreo.net/
https://www.centrofutura.net/
https://www.centromanzoni.com/
https://www.therapiccenter.it/
https://www.dinastar.it/
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF
FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf