Anno V – Numero 1064
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
farmaco per Tuttiâ€
2. ORDINE:
Campagna
Prevenzione CA Prostata
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. In
quanto
tempo
digeriamo?
4. Sovrappeso, il grasso
protegge dal freddoâ€, vero
o falso?
5. Quali sono le cause del
dolore pelvico?
Prevenzione e Salute
6. Asma e alimentazione,
attenzione a frutta e
verdura
7. Influenza, stagione quasi
conclusa ma occhio ai
'virus cugini'
Giovedì 02 Marzo 2017 – S. Basileo
Proverbio di oggi….……..
Dà tte da fà : ca 'a jurnata è 'nu muòrze!
IN QUANTO TEMPO DIGERIAMO?
Per percorrere i 10-12 metri del nostro sistema digerente, una
pietanza sostanziosa può impiegare anche 80 ore.
Tutto inizia nella bocca, dove il cibo viene masticato in circa un minuto. Il bolo
alimentare prosegue poi il suo percorso nell’esofago,
attraversandolo in pochi secondi, e si ferma nello stomaco
per un tempo variabile: ciò che è ormai liquido resta qui
solo per pochi min., i carboidrati si fermano per 1-2 ore, i
grassi per 5 ore o più, le proteine dalle 3 alle 4 ore.
INTESTINO VARIABILE: Dopo la tappa nello stomaco il cibo passa
nell’intestino tenue. Per percorrerlo tutto impiega dalle 3 alle 10 ore, mentre i
movimenti peristaltici, che procedono come onde e sono prodotti dalla
muscolatura delle pareti, lo fanno avanzare verso l’intestino crasso, l’ultima
porzione del canale digerente. Ormai trasformato in una poltiglia che deve
solo essere assimilata, il cibo resta nel crasso dalle 48 alle 72 ore. I tempi di
transito comunque cambiano da persona a persona, così come i relativi tempi
di evacuazione delle feci.
QUOTA SOCIALE 2017
E’ in riscossione la quota sociale 2017 di EURO 150,00 di cui
Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.
Meteo Napoli
Giovedì 02 Marzo
ï‚· Variabile
Minima: 7° C
Massima: 15 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 62%
Si comunica che in questi giorni, l’Istituto di Credito incaricato della
riscossione, sta recapitando gli AVVISI DI PAGAMENTO relativi alla Tassa di
iscrizione all’ Ordine per l’anno 2017. Il pagamento della quota annuale è
obbligatorio per conservare l’iscrizione all’Albo.
GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO L’AVVISO DI
PAGAMENTO, ANCHE DOPO LA SCADENZA DEL 28/02/2017, POSSONO
SCARICARLO dal sito dell’Ordine INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/
1381-quota-sociale-2017
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1064
SCIENZA E SALUTE
SOVRAPPESO, IL GRASSO PROTEGGE DAL FREDDOâ€,
VERO O FALSO?
Molti pensano che il grasso delle persone in sovrappeso le aiuti a proteggersi
dal freddo grazie al potere isolante che il grasso corporeo avrebbe nei confronti
del freddo. Vero o falso?
L’abbiamo chiesto alla professoressa Daniela Lucini, Responsabile
della Sezione di Medicina dell’Esercizio e Patologie funzionali
dell’Ospedale Humanitas.
FALSO
“Non esistono prove scientifiche a dimostrazione che il grasso corporeo di chi è in sovrappeso aiuti a
sentire meno il freddo grazie alla funzione isolante del tessuto adiposo.
Infatti, non è necessario avere grasso ed essere in sovrappeso per non sentire freddo in inverno dal
momento che la percezione del freddo, così come del caldo, è molto individuale e dipende da vari
fattori – spiega l’esperta. –
Del resto, molte persone in sovrappeso, a prescindere dalla quantità di grasso presente nel pannicolo
adiposo, percepiscono il freddo proprio come le persone magre perché la sensazione di freddo non
dipende dalla quantità di grasso presente nel corpo ma da più fattori che coinvolgono il sistema
nervoso, ormonale, e quello vascolare.
In merito al sistema nervoso, nelle persone in sovrappeso è spesso presente un ipertono del sistema
nervoso simpatico, cioè il sistema deputato al controllo delle funzioni involontarie come il battito
cardiaco e la circolazione del sangue, responsabile dell’ipertensione per esempio, che si associa anche a
cambiamenti nella percezione del caldo e del freddo.
Dall’altro canto però, le PERSONE MOLTO MAGRE tendono a sentire di più il freddo perché:
 i vasi sanguigni si trovano in prevalenza nel tessuto magro più in “periferia†e quindi verso
l’esterno del corpo,
mentre nelle PERSONE IN SOVRAPPESO
 i vasi sanguigni si trovano anche nel tessuto adiposo che si trova sotto la cute e quindi più
“internoâ€.
Per questo motivo, nelle persone magre il sangue, scorrendo più all’esterno tende a disperdere il calore
che induce vasocostrizione e riduzione della circolazione periferica e questo favorisce una maggiore
sensibilità al freddo rispetto alle persone in sovrappeso o con una percentuale maggiore di
tessuto grasso.
Infine, le persone in sovrappeso sono diverse anche dal punto di vista ormonale, dal momento che la
presenza di una certa quantità di grasso corporeo favorisce una maggiore produzione di ormoni, e
anche questo può influenzare la percezione del freddo.â€
(Salute, Humanitas)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1064
PREVENZIONE E SALUTE
ASMA E ALIMENTAZIONE, ATTENZIONE A FRUTTA E
VERDURA
In che modo l’alimentazione può aiutare chi soffre di asma a gestire la malattia?
Il consiglio per evitare un peggioramento dei suoi sintomi è quello di seguire un’alimentazione sana e
bilanciata che abbia come obiettivo il mantenimento di un peso corporeo nella norma:
ï¶ il sovrappeso è infatti nemico dei pazienti asmatici perché, a
sua volta, può peggiorarne la qualità di vita, la risposta alla
terapia e la prognosi.
Ne parliamo con la dott.ssa Francesca Puggioni, specialista in
Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’ospedale Humanitas.
In Italia – ogni anno circa 9 milioni di persone si ammalano di allergie
respiratorie dovute alla presenza di allergeni nell’aria e quattro
milioni di essi ricorrono a cure.
I pollini, assieme agli acari, rientrano fra i cosiddetti triggers
dell’asma allergico, ovvero quelle sostanze che possono scatenare un attacco di asma.
Negli ultimi anni, la patologia è in aumento in diversi Paesi, dagli Stati Uniti all’Europa occidentale, dove
l’incidenza sarebbe raddoppiata nel giro di una decade.
E su questo incremento proprio l’obesità e la sedentarietà , o comunque gli scarsi livelli di attività fisica,
potrebbero aver pesato nel definire questa tendenza.
IN CASO DI ASMA SI HA BISOGNO DI UNA DIETA SPECIALE
Il regolare esercizio fisico è uno dei pilastri di uno stile di vita salutare per il paziente asmatico assieme
alla corretta alimentazione.
Naturalmente l’attività fisica dovrà essere svolta secondo le indicazioni mediche per evitare che si
trasformi in un boomerang e peggiori il suo stato di salute.
Dieta sana e movimento sono finalizzati al mantenimento del peso corporeo. Attenzione però al
consumo di frutta e verdura:
«Il paziente allergico asmatico necessita proprio di una dieta speciale», avverte la dottoressa Puggioni.
«Il consiglio generale di assumere frutta e verdura non può essere applicato al paziente allergico
perché in moltissimi casi chi è sensibilizzato ad allergeni inalanti, dai pollini agli acari della polvere,
soffre anche di allergie alimentari che riguardano proprio la frutta e la verdura».
«In questi casi è quindi fondamentale che si segua un approccio medico scientifico che porti alla
diagnosi corretta e, soprattutto, a una prescrizione personalizzata sia della dieta che della terapia
farmacologica. Si deve arrivare a una corretta diagnosi delle allergie alimentari e si deve comunicare
correttamente al paziente cosa può e cosa non deve mangiare. Bisogna lavorare in sinergia con il
paziente stesso, tenendo in considerazione anche il suo gusto e le sue preferenze, e anche con il
dietologo per approntare una dieta gestibile con la qualità di vita del paziente stesso.
LE ALLERGIE ALIMENTARI POSSONO MODIFICARSI NEL TEMPO
«Occorre fornire idee su cosa si può consumare a casa e fuori casa, al ristorante o in mensa, ad
esempio, per far sì che la dieta possa essere seguita dal paziente senza costringerlo a completi
stravolgimenti. Servono indicazioni chiare semplici e pratiche da applicare nella vita quotidiana, come
ricordare al paziente che cuocere gli alimenti può diminuire molto il potere allergenico. Infine bisogna
sottoporre il paziente a periodica rivalutazione perché nel corso della vita, e a secondo del tipo di
terapia che si effettua, le allergie, in particolare quelle alimentari, possono modificarsi sia per tipo che
per sintomi o intensità », conclude la specialista.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1064
SCIENZA E SALUTE
QUALI SONO LE CAUSE DEL DOLORE PELVICO?
In Italia ben una donna su quattro soffre di dolore pelvico cronico, una condizione
che può derivare da problemi di natura urologica, ginecologica e intestinale.
Sebbene questo disturbo possa essere molto debilitante e avere un impatto negativo su diversi aspetti
della vita (dall’umore all’intimità di coppia), molte ci convivono a lungo prima di decidersi a parlarne
con il medico. Tre donne su 10 dichiarano di essere state visitate da almeno tre medici prima di arrivare
a una diagnosi.
UN TORMENTO QUOTIDIANO
Il dolore pelvico è molto diffuso, soprattutto tra le donne. Viene
avvertito a livello della pelvi, la struttura anatomica che comprende la
cavità del bacino e gli organi e i tessuti in essa contenuti. Può essere
acuto o cronico. Il dolore pelvico acuto è un dolore transitorio, come le
classiche fitte trafittive, legate per esempio alla stitichezza o al ciclo
mestruale; quello cronico dura per oltre sei mesi. All’inizio è lieve, ma
con il passare del tempo aumenta di intensità fino a diventare un tormento quotidiano.
LE POSSIBILI CAUSE
Il dolore pelvico cronico può avere diverse cause e spesso più fattori
concorrono all’insorgenza dei sintomi dolorosi:
1) problemi alla vescica - l’abuso di antibiotici nel trattamento di
cistiti ricorrenti può «rovinare» l’urotelio (il tessuto che riveste
l’interno della vescica) e dare il «la» alla malattia pelvica
infiammatoria cronica.
Il dolore pelvico cronico può essere causato anche dalla cistite interstiziale;
2) malattie intestinali - la sindrome del colon irritabile e le malattie infiammatorie croniche
intestinali (rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn) possono comportare alterazioni in senso
negativo della flora batterica intestinale, con ripercussioni sulla vescica e causare dolore pelvico;
3) cause ginecologiche - la più importante causa ginecologica è l’endometriosi, una malattia
infiammatoria cronica in cui il tessuto endometriale, che fisiologicamente riveste la parete
interna dell’utero, viene a trovarsi in sedi anomale (ovaie, vescica, colon);
4) prostatiti (nell’uomo) - talvolta il dolore pelvico può interessare anche gli uomini, in particolare
in presenza di prostatiti abatteriche, caratterizzate da un processo infiammatorio cronico;
5) le infezioni da micoplasmi (Chlamydia trachomatis, Ureoplasma urealyticum) possono
provocare l’uretrite, con dolore bruciante all’uretra, e disturbi irritativi del collo della vescica.
I SEGNI E I SINTOMI
Il dolore a barra sopra il pube è il sintomo più classico. Spesso il dolore viene descritto come un crampo
violento, una morsa, una pugnalata, oppure come sordo e
continuo. Attraverso le vie nervose, il dolore si può irradiare
alla coscia e al fianco o alla zona lombare, simulando una colica
renale. In diverse donne, al dolore si associa la vulvodinia, cioè
una sensazione dolorosa localizzata ai genitali esterni. Possono
essere presenti anche disturbi urinari, come urgenza e minzioni
frequenti. La varietà dei sintomi riscontrabili in chi presenta
dolore pelvico cronico può essere fatta risalire a una sorta di
«cortocircuito» delle strutture nervose deputate alla sua elaborazione, responsabile
dell’automantenimento della sensazione dolorosa.
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1064
In genere la diagnosi è «di esclusione»:
occorre indagare le possibili patologie a
carico di ogni organo pelvico, escludendole
fino ad arrivare a trovare un «colpevole». Dopo un’attenta analisi della storia
del paziente, si valutano gli accertamenti più indicati. Tra gli esami a cui si
ricorre più di frequente rientrano la radiografia e l’ecografia dell’addome. Se si
ipotizzano problemi urologici, indagini utili sono la citologia urinaria, la
cistoscopia e l’uroflussogramma.
COME SI FA LA DIAGNOSI
LE POSSIBILI CURE
Il trattamento dipende dalla causa/cause sottostanti e può contare su
una vasta gamma di farmaci:
1) i classici antidolorifici (paracetamolo, antinfiammatori non
steroidei, COX-2 antagonisti);
2) gli analgesici neuropatici (antidepressivi triciclici, «anticonvulsivi»);
3) gli antidolorifici maggiori (oppiodi, morfina);
4) i glicosaminoglicani, validi alleati in presenza di alcune patologie dell’apparato urinario (cistite
interstiziale, prostatite, vescica neurologica). (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
INFLUENZA, STAGIONE QUASI CONCLUSA MA OCCHIO AI
'VIRUS CUGINI'
Epidemia influenzale quasi al termine, ma nelle settimane di marzo che anticipano
la primavera risorgono i virus 'cugini'.
"Stiamo uscendo dal periodo epidemico delle sindrome influenzali spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università degli Studi di
Milano, Fabrizio Pregliasco –
Quello che resta è una coda di 1-2 settimane in cui assisteremo, come
ogni fine stagione, a diversi casi di sindromi simil-influenzali dovute a
'virus cugini' con manifestazioni gastroenteriche".
Secondo il bollettino diffuso oggi dai medici sentinella Influnet, circa
151.000 italiani si sono ammalati nella settimana dal 20 al 26 febbraio, per un totale dall’inizio della
sorveglianza di circa 4.793.000 casi.
La curva epidemica continua dunque la sua discesa, raggiungendo un livello di incidenza pari a 2,49 casi
per mille assistiti.
E con una diminuzione del numero di casi in tutte le fasce d’età . I più colpiti restano i bambini sotto i 5
anni: l'incidenza è pari a 6,41 casi per mille assistiti.
In Lombardia, nella Provincia autonoma di Bolzano, in Liguria, in Toscana, nel Lazio, in Puglia e in
Abruzzo, infine, l’incidenza è tornata ai livelli di base.
Quella che si conclude, sottolinea l'esperto, è "una stagione influenzale vivace per la presenza del virus
A H3N2, che sapevamo sarebbe stato protagonista.
Una stagione non elevatissima come numero di casi - osserva Pregliasco - che ha avuto un inizio
brusco e anticipato prima delle vacanze natalizie e che ha fatto sentire molto i suoi effetti:
 nel giro di pochissime settimane i casi sono raddoppiati fino a toccare il loro picco".
(Salute, Humanitas)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1064
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
PROGETTO “UN FARMACO PER TUTTI†:
TRASMISSIONE “TUTTA SALUTE†– RAI 3
Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.
Se vuoi vedere la registrazione della Nostra partecipazione in diretta alla trasmissione “TUTTA
Salute†andata in onda ieri su RAI 3 basta cliccare
sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/or
dineNuovo/?option=com_content&view
=article&layout=edit&id=1675
Questi i Risultati: Farmacie che hanno aderito al progetto- ad oggi 96
RACCOLTI 46.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti
ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa, Elemosiniere del
Santo Padre – ROMA; Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
FARMACIE : COME ADERIRE
Clicca sul link sottostante e compila il format in modo da avere
le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore
per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/n
ews/1097-un-farmaco-per-tutti
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1064
ORDINE: LA PRIMAVERA della PREVENZIONE a NAPOLI
CAMPAGNA INFORMATIVA DI PREVENZIONE AL
CARCINOMA DELLA PROSTATA, SENO E MELANOMA
L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione PRO ONLUS –
Prevenzione e Ricerca in Oncologia e Federfarma Napoli ha predisposto “La
Primavera della Prevenzione†sul Carcinoma alla Prostata, Seno e Melanoma.
Calendario:
 Marzo – mese per la prevenzione del CA alla Prostata – Illuminato il Maschio Angioino di AZZURRO
 Aprile – mese per la prevenzione del Carcinoma al Seno - Illuminato il Castel dell’Ovo di ROSA
 Giugno - mese per la prevenzione del Melanoma - Illuminato la Colonna Spezzata di Arcobaleno
Il Mese di Marzo è dedicato alla
Prevenzione del Carcinoma alla
Prostata.
Il 1 e il 19 Marzo il MASCHIO
ANGIOINO si illuminerà di
AZZURRO per dire “Forza
Napoletani ….fate prevenzione!
Con il
CAMPER della Prevenzione
saranno effettuate
VISITE GRATUITE
nelle varie Piazze di Napoli secondo
il Calendario riportato nella
locandina
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1064
ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA
PREVENZIONE AL CARCINOMA DELLA PROSTATA
L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione PRO
ONLUS – Prevenzione e Ricerca in Oncologia e Federfarma Napoli ha
predisposto una locandina informativa che riporta le raccomandazioni ed i consigli
per la salute della prostata
Le Locandine e
i Volantini
saranno
distribuiti nei
prossimi giorni
a tutte le
farmacie di
NAPOLI e
PROVINCIA.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 9
Anno IV – Numero 1064
ORDINE: i prossimi EVENTI del Mese di MARZO
DATA
Lunedì
6 Marzo,
ore 21.00
TITOLO
NOTE
WOUND MANAGEMENT IN FARMACIA
5 Crediti
Formativi
Sede Ordine
Strumenti per il Counseling efficace nella gestione delle lesioni Cutanee
L’ENPAF incontra l’ ORDINE:
Mercoledì
8 Marzo,
ore
10.00-18.00
Venerdì
10 Marzo,
ore 21.00
il giorno 8 Marzo p.v. a partire dalle ore 10:00 e fino alle 18:00, saranno
presenti i funzionari dell’Enpaf per affrontare tutte le problematiche
riguardanti il sistema contributivo e previdenziale proprio dell’Enpaf; sarÃ
fornita assistenza ai Colleghi che interverranno rispondendo a tutte le
problematiche sollevate
Serata Cannabis
La CANNABIS in FARMACIA:
Proprietà , Modalità di Allestimento e Aspetti Normativi
Interverranno: Prof. F. Barbato, Prof.ssa A. Miro, Dott. U. Trama,
Dott. M. Fusco, Dott. E. Nava, Dott.ssa S. Creazzola
Sede Ordine
10 Crediti
FAD
Sede Ordine
Incontro sul tema:
Martedì
21 Marzo
Ore 21.00
Grazie .... le faremo sapere
Come scrivere un Curriculum Vitae
e affrontare un colloquio di lavoro
ORDINE: ad APRILE parte la II° edizione di FAD in
farmaDAY (30 CF): un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a
disposizione dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione Residenziali gratuiti allo scopo di fornire
Formazione attinente alla professione.
Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali presenta numerose difficoltà .
Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire dal mese di
Aprile, farmaDAY riparte con una grande NOVITA’
La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice,
GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY
Nei prossimi giorni Vi saranno fornite maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione