Anno V – Numero 1070
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
farmaco per Tuttiâ€
2. ORDINE:
Concorso
Straordinario
3. ORDINE: eventi mese di
Marzo
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Lo sai che anche i giovani
possono
soffrire
di
disfunzione erettile?
5. Tumore al pancreas,
patologia in crescita:
i sintomi da tenere
d’occhio
Venerdì 10 Marzo 2017 – S. Simplicio
Proverbio di oggi….……..
Chi nasce ciuccio, ciuccio se ne more.
AVVISO
La CANNABIS in FARMACIA:
Proprietà , Modalità di Allestimento e Aspetti Normativi
Stasera 10 MARZO alle ore 21:00, presso la sede dell’Ordine sarà affrontata
questa importante tematica dal punto di vista terapeutico, modalità di
prescrizione, posologia e modalità d’uso.
Interverranno: Prof. F. Barbato, Prof.ssa A. Miro, Dott. U. Trama,
Dott. M. Fusco, Dott. E. Nava, Dott.ssa S. Creazzola
TEST: QUANTO È SANO IL TUO CUORE?
Sei domande per conoscere il vostro rischio di infarto o ictus nei
prossimi 10 anni
Prevenzione e Salute
6. Tumore seno, l’esercizio
fisico contro gli effetti
collaterali delle terapie
7. La «mania» del senza
glutine potrebbe esporre a
rischio diabete
8. Allergia
ai
pollini,
i probiotici per alleviare i
sintomi?
Meteo Napoli
Venerdì 10 Marzo
ï‚· Variabile
Minima: 8° C
Massima: 16 °C
Umidità :
Mattina = 64%
Pomeriggio = 52%
: Il test consiste in sei semplici domande, che hanno
lo scopo di quantificare il rischio di sviluppare un
LE DOMANDE
evento cardiovascolare (infarto o ictus) in base a sei
fattori di rischio: sesso, abitudine al fumo, diabete, età , pressione arteriosa e
colesterolemia.
IL PROFILO DI RISCHIO: Il rischio cardiovascolare è calcolato in base alle
vostre risposte e indica la percentuale di persone con il vostro stesso profilo
che sono attese ammalarsi nei prossimi 10 anni.
I LIMITI DEL TEST: Il test è pensato per donne e uomini di età compresa fra 40
e 69 anni che non hanno avuto precedenti problemi cardiovascolari.
Non è utilizzabile per le donne in gravidanza.
Il test, non fornisce risultati utili per valori estremi dei fattori di rischio:
 pressione arteriosa sistolica (massima) superiore a 200 mmHg o
inferiore a 90 mmHg e
 colesterolemia totale superiore a 320 mg/dl o inferiore a 130 mg/dl.
Al fine della valutazione del rischio cardiovascolare i valori degli esami clinici
di glicemia e colesterolemia sono validi se eseguiti da non più di tre mesi.
(Salute, Corriere) Clicca il link di seguito e potrai valutare il tuo cuore:
https://www.corriere.it/salute/cuore/
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1070
PREVENZIONE E SALUTE
TUMORE SENO, L’ESERCIZIO FISICO CONTRO GLI
EFFETTI COLLATERALI DELLE TERAPIE
Prevenzione, ma non solo. Quando si parla di tumore al seno i benefici dell’attivitÃ
fisica vanno oltre il campo della prevenzione e si estendono anche a quello del
trattamento.
Laddove possibile, infatti, un’attività fisica regolare sarebbe in grado di
contrastare
l’affaticamento
da
radioterapia
nelle
donne
con tumore mammario.
La radioterapia può essere usata come trattamento adiuvante dopo un
intervento chirurgico di asportazione del tumore per minimizzare il
rischio di recidiva. Tra i suoi effetti collaterali c’è proprio la fatica: le pazienti si sentono spossate
soprattutto dopo le prime settimane di trattamento. Se possibile, oltre al riposo, sarebbe utile dedicare
un po’ di tempo, magari ogni giorno, al movimento.
ESERCIZIO FISICO CALIBRATO su
PROPRIO STATO di SALUTE
Secondo un recente studio pubblicato su Breast,
 l’attività fisica riuscirebbe ad alleviare il senso di
fatica dovuto alla radioterapia.
I ricercatori hanno condotto una revisione di nove studi relativi a poco più di 800 partecipanti. Alcuni
studi hanno effettivamente dimostrato l’efficacia del movimento nel diminuire la fatica rispetto ai
gruppi di controllo.
Pertanto, sebbene servano ulteriori studi per confermare i risultati, il team suggerisce che un tipo
di esercizio fisico svolto sotto supervisione medica e che combini attività aerobica e di resistenza,
potrebbe essere benefico per le donne con tumore al seno.
«Lo studio si aggiunge a un filone di ricerca che ha individuato i diversi benefici dell’attività fisica, uno
strumento utile per contenere il rischio di tumore al seno e quello di recidiva ma anche per alleviare gli
effetti collaterali delle terapie per carcinoma mammario».
«L’importante – è svolgere attività fisica principalmente di tipo aerobico, dalla camminata a passo
veloce alla bicicletta al nuoto, considerando le proprie condizioni fisiche, senza eccedere nelle “dosi†e
valutando anche il proprio stato di allenamento pregresso».
Ma perché il movimento aiuterebbe a gestire il rischio di tumore al seno?
Un possibile meccanismo è stato valutato da alcuni ricercatori in uno studio pubblicato su Breast
Cancer Research and Treatment.
Quando ci si mette in movimento, nell’organismo si innescano delle reazioni metaboliche e ormonali
dovute alla produzione di MIOCHINE, molecole prodotte dal sistema muscolo scheletrico, e di
CATECOLAMINE, una classe di neurotrasmettitori come l’adrenalina.
«A queste variazioni metaboliche sono associati degli effetti fisiologici che potrebbero mediare l’effetto
positivo del movimento sulla progressione del tumore al seno.
Il metabolismo ormonale, la produzione e azione dell’insulina e l’infiammazione sarebbero inoltre
condizionati dall’attività fisica».
(Salute, Humanitas)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1070
SCIENZA E SALUTE
LO SAI CHE ANCHE I GIOVANI POSSONO SOFFRIRE DI
DISFUNZIONE ERETTILE?
Spesso si è portati a credere che la disfunzione erettile sia un
problema che colpisce i maschi nelle fase più avanzate della vita.
Invece, di disfunzione erettile possono soffrire anche i giovani, di cui molto
spesso si vergognano a parlare perché si tratta di un problema che minaccia
la virilità del giovane maschio, le cui cause hanno radici psicologiche.
Uno studio condotto in collaborazione con il Dipartimento di Urologia
dell’ospedale San Raffaele, ha dimostrato che l’incapacità di affrontare la
vita adulta liberandosi dalle pressioni e aspettative da parte della famiglia d’origine, oltre alla difficoltÃ
di relazionarsi con le donne può indurre giovani di età compresa tra 18 e 25 anni a
sviluppare disfunzione erettile.
Esiste infatti una relazione tra disfunzione erettile nei giovani adulti e aspetti emotivi, relazionali e
affettivi della loro vita.
Lo studio ha coinvolto 40 giovani che soffrivano di disfunzione erettile da almeno 6 mesi e avevano
una relazione stabile da almeno 3-6 mesi, che conducevano vite normali come per es. studenti
universitari o giovani entrati nel mondo del lavoro da almeno un anno in attività lavorative di vario
genere. I risultati hanno dimostrato che, quando la disfunzione erettile si presenta in soggetti giovani,
sono presenti anche sentimenti di inadeguatezza e bassa autostima, oltre a una non definita immagine
di sé. In questi giovani, più che la prescrizione di terapie farmacologiche per la disfunzione erettile,
terapia per altro prescritta ai giovani dello studio ma non assunta da nessuno di loro, ha condotto alla
remissione dei sintomi il counselling con sessuologi e psicologi, a dimostrare l’importanza del fattore
psicologico sull’insorgenza della disfunzione erettile giovanile. (Salute, Humanitas)
LA «MANIA» DEL SENZA GLUTINE POTREBBE ESPORRE
A RISCHIO DIABETE
È una scelta alimentare diventata di moda in certi ambienti ma è potenzialmente dannosa
per chi non ha la celiachia. Il gluten free manca di diversi nutrienti
Non è così raro vedere persone che, pur non essendo celiache, decidono di
seguire una dieta senza glutine pensando (erroneamente) di mangiare in modo
più salutare. L’aveva fatto anche Gwyneth Paltrow propugnando un regime
alimentare gluten free per sentirsi meglio.
REGIME ALIMENTARE RISCHIOSO : In realtà questa scelta, salvo che per i
celiaci, può rivelarsi dannosa e nello specifico sono recentemente emerse prove che può addirittura
aumentare in persone sane il rischio di sviluppare il diabete.
Lo afferma una ricerca condotta presso la Harvard University di Boston. Gli esperti hanno seguito per
30 anni quasi 200 mila individui. Nel corso del periodo di osservazione, gli epidemiologi hanno
registrato quasi 16 mila diagnosi di diabete. È emerso che a parità di fibre alimentari ingerite (che
proteggono di per se stesse dal diabete) chi mangia cibi normalmente contenenti glutine (come pane,
pasta, cereali, pizza) ha un rischio diabete del 13% inferiore.
DIETE POVERE DI MOLTI NUTRIENTI: Le diete senza glutine sono divenute negli ultimi anni molto
popolari, ma mentre sono indispensabili per i celiaci, mancano di nutrienti preziosi come vitamine e
minerali e sono povere di fibre alimentari, protettive contro obesità e malattie metaboliche.
(Salute, Corriere)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1070
PREVENZIONE E SALUTE
ALLERGIA AI POLLINI,
I PROBIOTICI PER ALLEVIARE I SINTOMI?
Naso che cola e occhi irritati sono alcuni tra i sintomi tipici dell’allergia di stagione
ai pollini.
Un modo per ridurne l’entità potrebbe essere assumere
dei probiotici, suggeriscono dei ricercatori della University of
Florida (USA).
Non tutti i probiotici funzionerebbero contro le allergie, ma una
particolare combinazione di bifidobatteri e lattobacilli, due delle
famiglie più note di probiotici, potrebbero invece farlo. Tuttavia
sull’efficacia di queste sostanze non ci sono ancora dati definitivi:
ne parliamo con la dottoressa Francesca Puggioni, specialista in
Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’ospedale Humanitas.
I ricercatori hanno coinvolto 173 individui colpiti da una forma non grave di allergia e li hanno
casualmente assegnati a due gruppi: per otto settimane in primavera hanno fatto assumere al primo
gruppo i probiotici mentre al secondo un placebo.
Con un questionario online i partecipanti hanno riferito il livello di disagio dovuto ai sintomi allergici; il
team ha anche analizzato il loro DNA per determinare se il microbioma fosse cambiato grazie
all’assunzione di probiotici.
A conclusione di questo periodo è emerso che i soggetti del primo gruppo avevano goduto di una
migliore qualità di vita con sintomi più lievi a carico di occhi e naso. Lo studio è stato pubblicato su
American Journal of Clinical Nutrition.
L’ipotesi è che i probiotici potrebbero riuscire a regolare la risposta immunitaria dell’organismo
aumentando la percentuale di Cellule T regolatorie; la loro attività renderebbe l’allergia più tollerabile
e i sintomi meno invalidanti.
«Non possiamo esprimere al momento un giudizio definitivo sull’efficacia assoluta
dei probiotici nelle malattie allergiche.
Esistono molti studi che riguardano l’assunzione di probiotici in gravidanza da parte di madri che
soffrono di allergie e che sembrano essere promettenti: alcuni di questi indicano una riduzione della
sintomatologia allergica nei neonati ma i risultati non sono ancora completamenti convincenti e
significativi.
Sicuramente lo studio dei probiotici come terapia coadiuvante nei pazienti allergici merita
approfondimenti e ulteriori valutazioni», è il giudizio della dottoressa Puggioni.
QUALI SAREBBERO I LORO VANTAGGI ANCHE RISPETTO ALL’ASSUNZIONE DI FARMACI?
«Non è assolutamente corretto effettuare un confronto tra la terapia farmacologica e l’assunzione
di probiotici perché i farmaci per le malattie allergiche non possono mai essere sostituite da questi.
Possiamo pensare a un’integrazione in casi specifici per favorire una corretta risposta del sistema
immunitario.
È mandatorio che le persone che soffrono di allergie eseguano con attenzione precisione e costanza la
terapia farmacologica (farmaci, immunoterapia allergene specifica, farmaci biologici)», conclude
l’esperta.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1070
PREVENZIONE E SALUTE
TUMORE AL PANCREAS, PATOLOGIA IN CRESCITA:
I SINTOMI DA TENERE D’OCCHIO
È un tumore aggressivo, letale, difficile da diagnosticare in fase precoce.
Nel 2020 colpirà a livello globale 418 mila persone e
diventerà la seconda causa di morte per cancro in
Europa
Il tumore del pancreas è in aumento in tutto il mondo e in Italia negli ultimi cinque anni il numero di
casi è cresciuto del 18% tanto che nel 2016 vi saranno 13.500 nuove diagnosi.
I sintomi sono generali, difficili da decifrare e così quando la diagnosi arriva è spesso troppo tardi
anche per la chirurgia. Per il momento, diventa quindi fondamentale cercare di ridurre il rischio di
sviluppare la malattia, adottando uno stile di vita sano e prestando attenzione all’alimentazione.
La prevenzione primaria e l’attenzione ai sintomi sono fondamentali.
 Scarsa attività fisica, alimentazione ricca di grassi e zuccheri e chili di troppo
sono tutti fattori di rischio sui quali ciascuno di noi può agire per allontanare il rischio di ammalarsi:
«Evidenze indirette mostrano che l’obesità aumenta del 12% il rischio di questa malattia.
«Andrebbe quindi limitato il consumo di alcune sostanze, come i grassi e gli zuccheri, che agiscono su
meccanismi che facilitano la patogenesi del cancro».
Il pancreas, organo a forma di pera situato nell’addome tra lo stomaco e la colonna vertebrale,
produce diversi ormoni molto importanti, come l’insulina, e vari enzimi che consentono la digestione
da parte dell’intestino. Le conoscenze su questa neoplasia, però, sono ancora piuttosto limitate.
Inoltre, «a causa della non specificità dei sintomi, circa il 20% dei casi è diagnosticato in stadi iniziali
cioè quando possiamo intervenire con una chirurgia ad intento curativo».
I CAMPANELLI D’ALLARME che potrebbero suggerire un tumore del pancreas, sono piuttosto vaghi e
compaiono solo quando il tumore ha già iniziato a diffondersi o ha bloccato i dotti biliari.
Si va dall’inappetenza, perdita di peso, ittero improvviso (segnale di un tumore in crescita vicino ad un
dotto biliare), dolore all’addome e in alcuni casi diabete (a causa dell’incapacità delle cellule malate di
produrre insulina).
La chirurgia è l’intervento più efficace per un tumore così aggressivo, ma «solo un paziente su
cinque è operabile alla diagnosi. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni per tutti gli stadi è di poco
superiore al 7%, valore più alto della media europea ma comunque molto basso», puntualizza il
professor Pinto per il quale per poter affinare al meglio le armi contro questa neoplasia servirebbero
dei percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA) adeguati, dove team multidisciplinari
composti da chirurghi, oncologi, radioterapisti, patologi e radiologi garantiscano la presa in carico del
paziente, e che garantiscano volumi, tecnologie e professionalità adeguate.
«Questi PDTA renderebbero possibili la collaborazione e la condivisione delle competenze e
diventerebbero punti di riferimento importanti all’interno di reti oncologiche regionali».
Anche a causa dell’inappetenza e dei problemi gastrointestinali legati alla malattia e al trattamento
chemioterapico, la malnutrizione interessa l’80% dei pazienti.
Inoltre, ad ulteriore conferma dell’importanza dell’alimentazione, la Federazione Italiana delle
Associazioni Di Volontariato In Oncologia (FAVO) ha elaborato una «Carta», dopo un tavolo di lavoro
comune. «Nel documento sono stabiliti criteri scientifici fondamentali per garantire una valida
comunicazione tra clinici e pazienti su un aspetto delicato ed importante delle cure oncologiche come
l’alimentazione». (Salute, Il Secolo XIX)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1070
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: i prossimi EVENTI del Mese di MARZO
DATA
TITOLO
Serata Cannabis
Venerdì
10 Marzo,
ore 21.00
La CANNABIS in FARMACIA:
Proprietà , Modalità di Allestimento e Aspetti Normativi
NOTE
10 Crediti
FAD
Sede Ordine
Interverranno: Prof. F. Barbato, Prof.ssa A. Miro, Dott. U. Trama,
Dott. M. Fusco, Dott. E. Nava, Dott.ssa S. Creazzola
Martedì
21 Marzo
Ore 21.00
Incontro sul tema:
Grazie .... le faremo sapere
Come scrivere un Curriculum Vitae
e affrontare un colloquio di lavoro
ORDINE: ad APRILE parte la II° edizione di FAD in
farmaDAY (30 CF): un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a
disposizione dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione Residenziali gratuiti allo scopo di fornire
Formazione attinente alla professione.
Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali presenta numerose difficoltà .
Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire dal mese di
Aprile, farmaDAY riparte con una grande NOVITA’
La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice,
GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1070
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinariocampania
PROGETTO “UN FARMACO PER TUTTI†:
TRASMISSIONE “TUTTA SALUTE†– RAI 3
Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.
Se vuoi vedere la registrazione della Nostra partecipazione in diretta alla trasmissione “TUTTA
Salute†andata in onda ieri su RAI 3 basta cliccare sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/or
dineNuovo/?option=com_content&view
=article&layout=edit&id=1675
Questi i Risultati: Farmacie che hanno aderito al progetto- ad oggi 107
RACCOLTI 46.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI donati ai seguenti
ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa, Elemosiniere del
Santo Padre – ROMA; Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1070
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1070