Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno V – Numero 1087 AVVISO Ordine 1. ORDINE: farmaDAY-FAD dal mese di Aprile, 30CF 2. Visita guidata a Pietrelcina 3. ORDINE: eventi mese di Aprile Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. DI notte al bagno? troppo sale nella dieta 5. il primo contraccettivo ormonale per lui: come funziona e quali sono gli effetti collaterali Prevenzione e Salute 6. Quello che le donne non dicono: disturbi intimi per 7 pazienti oncologiche su 10 7. Calcoli biliari, il rischio scende grazie a vitamina c e attività fisica 8. Perché ho la bocca secca e bruciore alla lingua? Meteo Napoli Lunedì 3 Aprile ï‚· Variabile Minima: 12° C Massima: 23 °C Umidità: Mattina = 50% Pomeriggio = 62% Lunedì 03 Aprile 2017 – S. Riccardo Proverbio di oggi….…….. ‘O purpo se coce int’ a l’acqua soja. Il polpo cuoce nella propria acqua DI NOTTE AL BAGNO? TROPPO SALE NELLA DIETA Il bisogno di correre in bagno durante la notte potrebbe essere associato a un eccessivo consumo di sale. Secondo gli esperti, ridurre l'assunzione giornaliera di cloruro di sodio potrebbe aiutare a contrastare la NICTURIA, una disfunzione dell'apparato urinario che determina la necessità di urinare durante il riposo notturno. Questo disturbo, che colpisce oltre la metà degli ultracinquantenni, può rappresentare un vero e proprio problema, perché provoca affaticamento, irritabilità e una sensazione di stordimento al mattino. Nel corso della ricerca, gli autori hanno condotto due esperimenti: 1. nel primo hanno chiesto a 223 persone affetta da nicturia di consumare circa il 25% di sale in meno al giorno, passando da un consumo quotidiano medio di 10,7 g di cloruro di sodio, a uno di 8 grammi. 2. Nella seconda sperimentazione, invece, hanno chiesto ad altri 98 pazienti di aumentare l'apporto giornaliero di sale, passando da una media di 9,9 grammi a una di 11 grammi. L'indagine ha rilevato un'associazione tra il consumo di sale e il bisogno di urinare durante il riposo. È, infatti, emerso che i partecipanti incaricati di assumere una quantità inferiore di sale avevano meno necessità di andare in bagno durante la notte: vi si recavano in media 1,4 volte a notte, mentre prima di cambiare dieta lo facevano 2,3 volte. Al contrario, i volontari che erano stati invitati a consumare dosi maggiori di sale avevano sperimentato un aumento della necessità di recarsi al bagno durante il riposo notturno, passando da una media di 2,3 volte a notte, a una di 2,7 volte. Lo studio dimostra che oltre ad aiutare a tenere la pressione sanguigna sotto controllo, ridurre l'introito giornaliero di sale potrebbe offrire ulteriori benefici, a partire dal trattamento della nicturia. (Salute, Sole 24ore) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1087 PREVENZIONE E SALUTE QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO: DISTURBI INTIMI PER 7 PAZIENTI ONCOLOGICHE SU 10 L’atrofia vulvo-vaginale causata dalla carenza di estrogeni provoca irritazioni, dolore durante i rapporti sessuali fino a cistiti ricorrenti e infezioni vaginali. Ma anche dopo un tumore si può recuperare l’intimità perduta Ne soffre una donna su due in menopausa, e ben sette pazienti oncologiche su dieci. Secchezza, irritazione, dolori durante i rapporti sessuali fino a disturbi dell’apparato urinario come cistiti ricorrenti, infezioni vaginali, incontinenza urinaria:  sono i sintomi dell’atrofia vulvo-vaginale, condizione cronica dovuta alla progressiva modificazione della struttura del tessuto vaginale e vulvare in conseguenza della carenza di estrogeni. I sintomi sono più frequenti - e a volte anche più severi - proprio tra le donne con una storia oncologica alle spalle, in menopausa indotta. Ma, anche dopo un tumore, si può recuperare l’intimità perduta. L’atrofia vulvo-vaginale, però, rappresenta ancora un tabù per molte donne e solo una su dieci ne parla col medico. Da qui l’importanza di sensibilizzare le donne, e anche i medici, su questa condizione cronica che ha un impatto sulla qualità di vita, ma anche nella coppia. DISTURBI SOTTOVALUTATI «L’atrofia vaginale è ancora sottovalutata e sotto-diagnosticata. Il 63% delle donne non sa che è una condizione che può peggiorare col tempo, mentre il 75% si aspetta che siano i medici a iniziare la discussione sui sintomi della menopausa. Per le donne che hanno una storia oncologica alle spalle la menopausa prematura può avere un impatto ancora più forte, soprattutto se in giovane età». APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE L’incidenza dell’atrofia vulvo-vaginale moderata-severa nelle pazienti oncologiche è anche superiore a quella riscontrata nelle donne in menopausa naturale. «In Italia vivono circa 700mila donne con diagnosi di carcinoma mammario e sono circa 50mila i nuovi casi diagnosticati ogni anno. Se l’incidenza di disturbi vaginali è già molto frequente nelle donne in menopausa, questa percentuale sale ulteriormente nelle donne che hanno avuto un tumore:  il 70% riporta disturbi della funzione sessuale». «Ogni anno circa 200mila donne possono considerarsi guarite dal tumore alla mammella ma, pur sessualmente attive, si trovano a vivere la condizione di menopausa. L’atrofia vulvo-vaginale ha un forte impatto sulla loro qualità di vita e, per questo, sarebbe necessario un approccio multidisciplinare e specialistico per dare loro risposte adeguate». IMPATTO SULLA COPPIA «Non è solo un disturbo femminile, ma una condizione che ha un impatto anche sull’uomo. Pur sapendo che si tratta di un problema ormonale, il partner può sentirsi rifiutato e andare incontro a una serie di patologie maschili “menopausa-correlate” come, per es., l’eiaculazione precoce o la disfunzione erettile». RIMEDI : Ma è possibile recuperare l’intimità di coppia? «Grazie ai progressi della ricerca scientifica anche le donne con storie di tumore possono utilizzare dei presidi terapeutici di natura non ormonale una volta che l’iter terapeutico oncologico è stato completato». «Servono iniziative di sensibilizzazione per la popolazione e anche per i medici in modo da incentivare le donne a comunicare il loro disagio anche emotivo - al proprio ginecologo, cosa che oggi non avviene spesso». (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1087 SCIENZA E SALUTE IL PRIMO CONTRACCETTIVO ORMONALE PER LUI: COME FUNZIONA e quali sono gli EFFETTI COLLATERALI Il primo contraccettivo ormonale maschile funziona attraverso una semplice iniezione da ripetere a distanza di alcune settimane, che ha l’effetto di abbattere per un periodo limitato il numero di spermatozoi attivi e quindi ridurre il rischio di gravidanze indesiderate. I test sono giunti alla fase 2 di sperimentazione clinica – in cui comincia la valutazione di efficacia – e il tasso di successo del nuovo contraccettivo appare sovrapponibile a quello di altri metodi contraccettivi comuni, tuttavia l’incidenza di effetti collaterali è tale da richiedere ulteriori approfondimenti. «Sebbene le iniezioni sono efficaci nel ridurre il tasso di gravidanze, la combinazione ormonale deve essere studiata più a fondo per ottenere un buon equilibrio tra efficacia e sicurezza» ha spiegato Mario Philip Reyes Festin dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che coordina le sperimentazione. Il test su 320 uomini tra i 18 e i 45 anni : Mentre per le donne esiste oggi la possibilità di ricorrere a diversi tipi di anticoncezionali di tipo ormonale – come la pillola, il cerotto o l’anello – le uniche possibilità di contraccezione nell’uomo sono ridotte all’uso del preservativo e alla vasectomia, con quest’ultima che ha effetti irreversibili sulla fertilità. «Lo studio mostra che è possibile avere un contraccettivo ormonale per gli uomini che riduce il rischio di gravidanze non pianificate» ha affermato Mario Philip Reyes Festin dell’Oms, che ha reso noti – sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism – i risultati del test sperimentale condotto su 320 uomini di età compresa tra i 18 e i 45 anni, arruolati Australia, Cile, Germania, India, Indonesia, Italia e Regno Unito. Tutti gli uomini sono stati sottoposti, a distanza di otto settimane, a un’iniezione di testosterone undecanoato, una forma di testosterone, unito a un progestinico chiamato NORETISTERONE ENANTATO. L’intento dello studio era quello di verificare che il nuovo composto ormonale riducesse la concentrazione di spermatozoi per ogni millilitro di liquido seminale al di sotto di 1 milione, quando 15 milioni per millilitro è il numero normalmente presente negli uomini fertili. Depressione e sbalzi d’umore I risultati della ricerca hanno mostrato che il nuovo composto ormonale è efficace nel 96% dei casi, dimostrando un tasso di successo sovrapponibile a quello di altre strategie anticoncezionali come lo stesso preservativo. Una volta interrotta l’iniezione di ormoni, inoltre, il 95% degli uomini a mostrato un ritorno ai valori normali nel numero di spermatozoi nell’arco di un anno. A preoccupare maggiormente i ricercatori, tuttavia, è l’incidenza di effetti collaterali, riconducibili soprattutto a disturbi dell’umore e depressione, che hanno interessato rispettivamente il 5% e il 3% dei pazienti arruolati nel trial. «È possibile che anche solo modificando la tempistica delle iniezioni si possano avere minori effetti collaterali, particolarmente quelli correlati all’umore» avvertono gli scienziati, che si preparano a sperimentare nuove formulazioni e nuove tempistiche di quello che potrebbe diventare il primo contraccettivo ormonale maschile a trovare la via del commercio. (Salute, La Stampa) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1087 PREVENZIONE E SALUTE CALCOLI BILIARI, IL RISCHIO SCENDE GRAZIE A VITAMINA C E ATTIVITÀ FISICA Quando si parla di calcoli si pensa subito ai calcoli renali, ma c’è un’altra sede in cui possono formarsi dei “sassolini”: la cistifellea, ovvero la sacca che raccoglie la bile prodotta dal fegato per digerire i grassi che introduciamo con l’alimentazione. Sono i calcoli biliari o calcoli della colecisti, dalle dimensioni variabili, frutto proprio della solidificazione della bile. La presenza dei calcoli biliari può essere accompagnata da sintomi come la nausea e il dolore addominale ma può essere anche silente; in ogni caso i calcoli sono una possibile causa di infiammazione della cistifellea, dei dotti biliari e del fegato. Come prevenirne la formazione? Diversi i fattori associati a un aumento del rischio di calcoli alla cistifellea Alcuni dei fattori associati non sono modificabili, come l’appartenenza al sesso femminile e la familiarità, altri invece lo sono e chiamano in causa lo stile di vita. Tra questi il sovrappeso, soprattutto se i chili di troppo sono concentrati sul girovita, e l’obesità, la sedentarietà e il diabete. Il National Institute of Health americano ricorda come le persone obese, tendenzialmente, presentino maggiori livelli di colesterolo che la cistifellea poi non riesce a sciogliere. «Tra i fattori di rischio modificabili della calcolosi biliare, oltre all’obesità, c’è anche il dimagrimento troppo rapido e il digiuno», aggiunge il dottor Stefano Bona, responsabile della sezione di Chirurgia Generale e Day Surgery di Humanitas. MANGIARE MENO GRASSI SATURI È UTILE? «Sebbene la formazione dei calcoli nella colecisti sia legata alla concentrazione di colesterolo nella bile, l’esatto ruolo dei grassi introdotti con la dieta non è noto. I calcoli sembrano comunque essere più frequenti nei soggetti con elevati livelli di trigliceridi e bassi livelli di colesterolo “buono”. Sono fattori protettivi invece l’attività fisica, la vitamina C e forse il caffè». A differenza dei calcoli renali, invece, bere tanta acqua sarebbe un’arma spuntata per la prevenzione dei calcoli alla cistifellea:  «Bere molto previene la formazione dei calcoli renali poiché diluisce le urine mentre non ha influenza sulla formazione di calcoli biliari», sottolinea il dottor Bona. Infine ci sono due fattori di rischio che associano la calcolosi biliare al sesso femminile: «L’assunzione dei contraccettivi orali a base di ormoni estro-progestinici e le alterazioni ormonali che si verificano in corso di gravidanza», conclude lo specialista. (Salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1087 DOMANDE E RISPOSTE PERCHÉ ho la BOCCA SECCA e BRUCIORE alla LINGUA? Domanda: egregio Dottore le chiedo un consulto per un problema alla bocca. i sintomi sono: bocca secca e bruciore sulla lingua e sul palato. Leggendo i siti medici, penso di aver contratto la xerostomia. Prendo da alcuni anni UROREC 8 mg, LOSAPREX 50 mg, SIVASTIN 20 mg. Ho letto che questo problema è una conseguenza dei farmaci che giornalmente assumo. Oppure c' entra la gastroduodenite con reflusso gastrico? che ho da tanto tempo ma non prendo farmaci a parte quando non ne posso fare a meno il gastro protettore (ANADIR o NEXIUM). Cosa fare? Risposta: non penso che la sintomatologia riferita, s. della bocca urente o xerostomia, sia imputabile ai farmaci che assume, è molto raro. La sua storia clinica manca di numerosi dettagli, ad es. non mi dice se il disturbo peggiora con gli alimenti o le bevande, se è presente o peggiora nel corso del giorno o della notte, se ha lesioni nel cavo orale, se fuma o se assume alcolici e tanto altro. Le consiglierei una valutazione odonto-stomatologica che è fondamentale successivamente se necessario la visita internistica. Doserei eventualmente la vitamina B12 e folati nel sangue. Se è presente anche un coinvolgimento degli occhi con scarsa lacrimazione, allora saranno necessarie alcune indagini immunologiche. La s. da reflusso gastro-esofageo comporta bruciore in gola, non bocca secca. (OK, Salute e benessere, Prof. Riccardo Volpi) CHE FARE IN CASO DI CONTINUI DOLORI ADDOMINALI? Domanda: Sono 15 anni che soffro di terribili dolori addominali che sono andati peggiorando di anno in anno e spesso è capitato che sono rimasta allettata per giorni. Ho solo 30 anni e ad oggi sono stata operata prima di ernia inguinale bilaterale, appendicite, ernia ombelicale e negli ultimi anni, tramite laparoscopia, mi hanno tolto delle aderenze. Nel 2014 altro regalino dal mio corpo, sub-occlusione intestinale con tanto di ricovero per una settimana in ospedale, hanno tentato di risolvere con sondino gastrico e lasciandomi a stecchetto, purtroppo non ho risolto dato che sono andata peggiorando e adesso ho continui dolori addominali soprattutto sul lato destro, crampi allo stomaco e nausea tant'è che sono alcuni giorni che non riesco a ingerire quasi nulla. Da ieri ho notato che si è formata alla base della lingua una patina gialla. Incontrato vari specialisti e fatto tantissimi esami, con la colonscopia è uscito che ho una piccola infiammazione all’ intestino e con la gastroscopia che ho un'ernia iatale, gli esami del sangue sono nella norma tranne la vit B12 che è variata. Risposta: il dolore addominale è spesso un sintomo non specifico che richiede pertanto molto tempo prima di un corretto inquadramento diagnostico. Nel suo caso, lei segnala "una piccola infiammazione" riscontrata alla colonscopia che andrebbe meglio etichettata. Ritengo pertanto indispensabile che in casi come il suo sia osservato l'ileo endoscopicamente e se emergesse un'alterazione di test come crasi ematica, VES, PCR e calprotectina fecale completare lo studio come un clisma-RM (cioè una risonanza magnetica del piccolo intestino). (OK, Salute e benessere, Dr. S. Peralta) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1087 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di APRILE MESE DATA APRILE Martedì 4 Aprile Ore 21,00 Martedì 11 Aprile Ore 21,00 TITOLO FARMACI INNOVATIVI: Ruolo del Farmacista CF --- I PARTE 15 + Prof. G. Pignataro; Prof. F. Frecentese FARMACI INNOVATIVI: Ruolo del Farmacista --Prof. G. Pignataro; Prof. F. Frecentese II PARTE (5 + 10 Fad) PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1087 Ordine: I Farmacisti Napoletani incontrano PADRE PIO: VISITA GUIDATA GRATUITA A PIETRELCINA L’Ordine in collaborazione con l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani di Napoli (UCFI-NA), ha organizzato una visita guidata a Pietrelcina per Sabato 8 Aprile, p.v. Al fine di consentire la massima diffusione agli iscritti e data l’imminenza della manifestazione, si prega di far pervenire entro e non oltre Lunedì 3 Aprile p.v., i nominativi dei Colleghi che intendono partecipare al fine di permettere all’Ordine la migliore realizzazione dell’evento. PROGRAMMA Ore 8.00 : Ritrovo dei partecipanti in area da definire e partenza in PULLMAN. Ore 10.30: Celebrazione S. Messa Ore 11.30: Visita guidata con Padre Enzo Gaudio Ore 13.30: Pranzo Ore 14.30: Visita a Piana Romana Ore 17.30: Rientro COME PARTECIPARE La partecipazione per i Colleghi è GRATUITA mentre per gli Accompagnatori NON iscritti all’Ordine il costo è di 15 Euro. Il ricavato sarà devoluto al Convento dei Frati Minori Cappuccini di Pietrelcina. Inviare un messaggio SMS o messaggio WHATSAPP al seguente numero indicando:  Nome e Cognome  Eventuale accompagnatore non Iscritto all’Ordine Enzo Santagada, Presidente Ordine - Napoli: 339 81 77 933 I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei: MADRID Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo. Come Partecipare Si può prenotare chiamando l’Agenzia 0823 - 354433 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 8 Anno IV – Numero 1087 REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania QUOTA SOCIALE 2017 E’ in riscossione la quota sociale 2017 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Gli ISCRITTI che NON HANNO ANCORA RICEVUTO L’AVVISO DI PAGAMENTO, POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine INSERENDO il proprio CODICE FISCALE al seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quota-sociale-2017 ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio 2016 assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine Martedì dalle 14.30 alle 16.30. I Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3.Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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