Anno V – Numero 1089
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: farmaDAY-FAD
dal mese di Aprile, 30CF
2. Visita guidata a Pietrelcina
3. ORDINE: eventi mese di
Aprile
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Magnesio:
consumo
quotidiano
previene
cardiopatie,
ictus
e
diabete
5. Tumori del polmone:
triplicato il numero dei
pazienti vivi dopo 5 anni
6. Parlare mentre ci si
guarda
negli
occhi,
non è facile farlo
Prevenzione e Salute
7. Terapia
del
dolore,
quando assumere gli
integratori?
8. Rischio
flebiti
o
tromboflebiti:
ecco quando operare le
vene varicose
Meteo Napoli
Mercoledì 5 Aprile
ï‚· Variabile
Minima: 11° C
Massima: 18 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 62%
Mercoledì 05 Aprile 2017 – S.Vincenzo
Proverbio di oggi….……..
A gatta, quanno sent’à ddore dâ€o pesce,
maccarune nun ne vò cchiù.pazzea
MAGNESIO: CONSUMO QUOTIDIANO
PREVIENE CARDIOPATIE, ICTUS E
DIABETE
Il minerale potrebbe essere responsabile dei benefici della dieta
mediterranea
Il segreto degli effetti benefici della dieta mediterranea?
L’elevata presenza di magnesio. Lo sostiene uno studio
pubblicato sulla rivista Bmi Medicine, secondo cui il
minerale - che rappresenta uno degli elementi principali
di questo regime alimentare ed è contenuto soprattutto
nella verdura a foglia verde, nelle noci e nei legumi sarebbe in grado di proteggere da cardiopatie, ictus e
diabete.
“In passato era stato osservato che bassi livelli di magnesio nell’organismo
erano associati allo sviluppo di diverse malattie, ma finora non era stato
dimostrato il rapporto il magnesio nella dieta e i rischi per la salute.
La nostra meta-analisi fornisce una prova del collegamento tra il magnesio
contenuto negli alimenti e la riduzione del rischio di ammalarsiâ€.
I ricercatori hanno analizzato i risultati di 40 studi precedenti, condotti tra il
1999 e il 2016, che avevano coinvolto oltre un milione di persone residenti in
nove diversi Paesi. Al termine dell’indagine, hanno scoperto che le persone
che consumavano maggiori quantità di magnesio correvano un rischio più
basso
 del 10% di soffrire di malattie coronariche,
 del 12% di essere colpiti da ictus
 del 26% di sviluppare il diabete tipo 2,
rispetto a quelle che ne assumevano di meno. Inoltre, hanno osservato che
mangiare anche solo 100 mg di magnesio in più al giorno potrebbe abbassare
del 7% le possibilità di essere colpiti da ictus e del 19% quelle di soffrire di
diabete di tipo 2. (Salute, Sole 24ore)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1089
SCIENZA E SALUTE
TUMORI DEL POLMONE:
TRIPLICATO il NUMERO dei PAZIENTI VIVI DOPO 5 ANNI
Per la prima volta si parla di sopravvivenza a lungo termine per il 16 per cento dei malati.
L’esperto: «Con l’immunoterapia risultato importante»
Con oltre 41mila nuovi diagnosticati in Italia nel 2016 e circa 33mila
decessi, quello al polmone resta il tumore più diffuso e letale nel nostro
Paese e nel mondo. Per oltre un ventennio non si sono registrati progressi
nelle terapie, ma con l’arrivo dei nuovi farmaci immunoterapici le cose
stanno cambiando.
Il 16% dei pazienti vivi
Il trial, di fase I (la prima delle tre previste prima che una nuova cura venga definitivamente approvata),
ha coinvolto 129 pazienti con un carcinoma polmonare in stadio avanzato, già sottoposti a diversi cicli
di altre terapie: dopo in media 58 mesi di cura con NIVOLUMAB (nuovo farmaco immunoterapico giÃ
utilizzato nella cura del melanoma cutaneo) era ancora in vita il 16% dei partecipanti.
«È il primo studio che dimostra una sopravvivenza a lungo termine, ovvero a cinque anni dalla diagnosi,
con un immunoterapico per i pazienti con una neoplasia polmonare metastatica. Le statistiche
dimostrano come la maggioranza di questi malati muoia entro un anno e soltanto circa il 5% sia vivo
dopo 5 anni. Mentre questo traguardo viene raggiunto dal 16% dei pazienti trattati con Nivolumab».
«Quattro motivi per cui è un risultato epocale»
«Seppure gli studi di fase I abbiano dei limiti e necessitino di conferme e confronti su numeri più vasti
di partecipanti, questo risultato è importante sotto diversi aspetti.
 Primo, perché la sopravvivenza appare triplicata ed è un cambiamento epocale, il primo reale
passo in avanti negli ultimi 20 anni in una neoplasia particolarmente difficile da trattare.
 Secondo, perché ha un impatto su tutti i tipi di cancro al polmone: sia quelli di tipo squamoso
(più tipico dei fumatori), sia gli adenocarcinomi (che rappresentano la maggior parte dei
tumori).
 terzo, riguarda la stragrande maggioranza dei malati: quel 70-80% che hanno metastasi giÃ
quando scoprono la malattia.
 altro fattore rilevante, questo farmaco (come molti immunoterapici) consente una buona
qualità di vita: gli effetti collaterali, infatti, sono molto ridotti rispetto alla tradizionale
chemioterapia utilizzata finora». Tra le principali conseguenze indesiderate ci sono rash cutaneo
e diarrea, ma possono essere riconosciute per tempo e già si conosce come arginarle.
Il futuro: immunoterapici mixati o dati in sequenza
Per tutte queste ragioni, i dati iniziali vengono considerati particolarmente promettenti:
«Alla luce della tendenza già vista in precedenti studi con farmaci immuno-oncologici, in particolare nel
melanoma, è probabile che queste percentuali si mantengano anche negli anni successivi – e che
quindi si possa in futuro parlare di pazienti vivi a 10 anni anche per una patologia fino a oggi a prognosi
invariabilmente infausta». A marzo 2016 l’AIFA aveva stabilito la rimborsabilità di nivolumab nel
trattamento del melanoma avanzato e del tumore del polmone non a piccole cellule squamoso
avanzato. Lo scorso febbraio 2017 la molecola è stata approvata anche nel carcinoma a cellule renali e
nel tumore del polmone non a piccole cellule non squamoso avanzato. «Si stanno aprendo, per questo
e altri tipi di cancro, prospettive terapeutiche interessanti in molte neoplasie – con le strategie di
combinazione e sequenza delle terapie immuno-oncologiche a disposizione e di quelle in fase
sperimentale con farmaci diretti contro nuovi bersagli terapeutici». (Salute, Corriere)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1089
SCIENZA E SALUTE
PARLARE MENTRE CI SI GUARDA NEGLI OCCHI,
ECCO PERCHÉ NON È FACILE FARLO
Guardare una persona negli occhi mentre si parla a volte può risultare complicato e non
solo perché, magari, si sta nascondendo qualcosa.
Il motivo può essere semplicemente legato alle risorse di cui si
dispone. Il cervello, infatti, non sarebbe in grado di fare due azioni
contemporaneamente:
 fissare lo sguardo verso l’altro e cercare le parole giuste per
quella conversazione.
Insomma, si tratterebbe di due fenomeni non indipendenti che
potrebbero stridere tra loro.
«Spesso a confliggere sono due processi della stessa natura, ad esempio due compiti linguistici, che
sottostanno quindi allo stesso dominio cognitivo che in qualche modo è sottoposto ad iper-lavoro.
In questo caso no.
Il processo linguistico e quello visivo potrebbero interferire non tanto perché richiedono le stesse
risorse specifiche ma perché sfruttano le cosiddette risorse cognitive dominio-generale, quelle abilitÃ
trasversali a diverse funzioni cognitive e quindi utilizzate per svolgere compiti diversi», spiega il
dottor Paolo Amami, neuropsicologo e psicoterapeuta di Humanitas.
Ricercatori della Università di Kyoto, in Giappone, hanno coinvolto 26 volontari ai quali è stato chiesto
di risolvere dei giochi di associazione tra parole mentre guardavano dei volti sullo schermo di un
computer.
Alcuni di questi avevano lo sguardo rivolto all’utente altri no.
«Ai soggetti veniva riferito un sostantivo e loro, nel più breve tempo possibile, avrebbero dovuto
associare un verbo con cui poter creare una frase.
La generazione dei verbi cambiava in base a due parametri: la richiesta di recupero, una misura del
grado di “attrazione†dei verbi da parte del sostantivo, e la richiesta di selezione, ovvero il numero di
verbi adattabili al sostantivo.
Incrociando alto/basso recupero e alta/bassa selezione i ricercatori hanno creato quattro diversi
scenari».
«I partecipanti – continua lo specialista – evitavano il contatto visivo diretto solo quando veniva
sottoposto loro un termine ad alta richiesta di recupero e ad alta selezione, ovvero parole che
richiamavano dei verbi a loro adatti con qualche difficoltà in più».
Cosa succedeva a livello cerebrale quando le associazioni tra sostantivi e verbi erano più complesse?
«Secondo i ricercatori il cervello attivava dei processi linguistici e dei processi dominio-generali di
controllo e attenzione ai quali probabilmente fa riferimento anche il contatto visivo.
Quando il processo linguistico utilizza delle risorse dominio-generale ecco che i due processi entrano in
competizione, la produzione linguistica rallenta e i tempi di reazione sono maggiori».
Dal laboratorio alla vita di tutti i giorni.
Sarebbe questo il motivo per cui, quando si affrontano certi discorsi, è difficile guardare negli occhi
l’interlocutore? «Lo studio fornisce una possibile ipotesi per interpretare il fenomeno per il quale,
quando affrontiamo discorsi “onerosiâ€, è più probabile che lo sguardo devii.
Inoltre non dimentichiamo che nella vita reale pesano altre variabili che nell’esperimento non sono
state prese in considerazione, come per es. variabili di tipo emotivo». (salute, Humanitas)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1089
PREVENZIONE E SALUTE
TERAPIA DEL DOLORE, QUANDO ASSUMERE GLI
INTEGRATORI?
Un paziente affetto da dolore cronico deve prestare molta attenzione al proprio stile di
vita.
Alimentazione e integrazione, attività fisica e controllo del peso
corporeo sono gli aspetti su cui intervenire: «È compito del medico
definire una sorta di ricetta sartoriale che promuova uno stile di vita
corretto, finalizzato a prevenire la comparsa del dolore, ridurre l’uso
di farmaci e la comparsa di effetti collaterali ad essi associati».
Al
di
là dal
possibile
effetto
analgesico dei
singoli
alimenti, è fondamentale seguire una dieta equilibrata e varia, come
ad esempio quella mediterranea, senza trascurare l’attività fisica
regolare.
In questo modo sarà più facile gestire il proprio peso corporeo:
«Anche in terapia antalgica – aggiunge lo specialista – il sovrappeso non è un buon alleato, perché la
porzione grassa in eccesso si correla all’innesco di processi infiammatori e a un peggioramento nel
controllo del dolore».
Se la dieta svolge un ruolo preventivo e protettivo per il DOLORE CRONICO, che ruolo
riveste invece la supplementazione?
Ogni organismo umano può essere paragonato a un motore, «un motore che per funzionare in maniera
ottimale, oltre ad aver bisogno di manutenzione, può avvalersi di specifici additivi e solventi che
formano la miscela ideale di carburante per quel singolo motore nell’ottica di ciò che chiamiamo
precision medicine», sottolinea l’esperto.
Il dottor Intelligente è uno degli autori di una ricerca pubblicata lo scorso anno su Journal of Pain
Research in cui è sottolineato il ruolo dello stile di vita e il potenziale beneficio che deriva dall’includere
la nutrizione nella terapia del dolore all’interno della cosiddetta medicina di precisione.
Quando ricorrere invece all’integrazione?
: «Gli integratori vengono assunti per fornire un principio attivo disponibile nell’alimentazione ma non
in quantità sufficiente per spiegare il suo effetto. Pensiamo ad esempio alla curcuma: inserirla nella
dieta è utilissimo, ma per il trattamento del dolore nell’artrosi, ad esempio, potrebbe servire una
quantità tale che l’alimentazione da sola non riesce a fornire.
Ecco che allora è bene ricorrere agli integratori».
Il nuovo “Spuntino con…†su terapia del dolore e alimentazione
Come per la dieta, anche per gli integratori «è proibito il fai da te – conclude il dottor Intelligente – ; gli
alimenti e gli integratori specifici vanno assunti con raziocinio, all’interno di un più ampio programma
di gestione della salute del singolo paziente».
Per approfondire le relazione tra controllo del dolore e stile di vita partecipa alla diretta Facebook
della nuova puntata di “Spuntino con…†il prossimo lunedì 10 aprile alle 10.30.
In diretta sul canale di Marco Bianchi, e in compagnia dello chef della salute e divulgatore scientifico
di Fondazione Veronesi, ci sarà il dottor Intelligente.
Lo specialista risponderà alle domande che gli utenti porranno in tempo reale.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1089
PREVENZIONE E SALUTE
RISCHIO FLEBITI O TROMBOFLEBITI:
ECCO QUANDO OPERARE LE VENE VARICOSE
La prevenzione si può fare: dimagrire se si è sovrappeso, fare esercizio e seguire
una dieta equilibrata. Consigliato anche l’uso di calze elastiche
Le vene varicose sono dilatazioni e tortuosità delle vene superficiali, che
affliggono circa il 20-30% delle donne e il 10% degli uomini e possono causare
dolori e alterazioni cutanee, nonché esporre al rischio di complicanze, più o
meno gravi.
«Le varici sono la manifestazione più evidente dell’insufficienza venosa cronica,
condizione che prende avvio da una riduzione del tono dei vasi venosi e dal mal funzionamento delle
valvole che regolano la risalita del sangue dai piedi al cuore — spiega Roberto Chiesa, direttore della
cattedra di Chirurgia vascolare dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano .
Ciò favorisce il refluire di una certa quantità di sangue nelle parti più basse della gamba, dove tende a
ristagnare, provocando un aumento della pressione venosa».
Che cosa si può fare in prima battuta? «Prima che compaiano varici evidenti, si presentano in
genere disturbi circolatori (gambe pesanti, gonfiore alle caviglie, capillari superficiali, formicolii) che
non vanno trascurati.
Intervenendo presto con misure preventive, come specifiche calze elastiche e farmaci flebotonici che
proteggono i vasi venosi, è possibile attenuare i sintomi e, allo stesso tempo, rallentare la progressione
dell’insufficienza venosa.
D’aiuto anche accorgimenti nello stile di vita, come dimagrire se si è sovrappeso, fare esercizio e
seguire una dieta equilibrata.
Una volta che il danno è fatto e si hanno varici conclamate delle vene safene (grande e piccola) oppure
complicanze come flebiti, tromboflebiti, ulcere, spesso non resta che ricorrere al bisturi».
Quali sono le tecniche chirurgiche? «Le più utilizzate sono safenectomia mediante stripping e
ablazione con laser o radiofrequenza.
safenectomia mediante stripping: indicata per varici voluminose della grande safena e dei suoi vasi
collaterali. Viene eseguita con una piccola incisione all’inguine e un’altra alla caviglia o sotto il
ginocchio. Dopo aver isolato la vena, viene inserita al suo interno una sonda (stripper), la cui estrazione
consente l’asportazione della vena.
Nel corso dell’intervento si associano spesso anche le cosiddette varicectomie, che comportano
l’asportazione dei collaterali varicosi della safena attraverso millimetriche incisioni.
In genere l’intervento viene effettuato in anestesia spinale, selettiva sulla gamba da operare. A distanza
di poche ore il paziente può alzarsi, camminare, mangiare ed essere dimesso.
Si suggerisce sempre l’utilizzo durante il giorno di una calza elastica, almeno sino alla rimozione dei
punti, 8-10 giorni dopo l’intervento. Viene, inoltre, prescritta una terapia profilattica antitrombotica
per una decina di giorni. La ripresa di ogni attività , anche lavorativa, è abbastanza rapida».
E l’ablazione con laser o radiofrequenza? «Questa procedura, meno invasiva, è indicata
soprattutto per varici più piccole. In anestesia locale, con una piccola puntura sotto guida ecografica,
vengono inserite sonde nei vasi che, liberando energia sotto forma di calore, causano
un’infiammazione locale e limitata della parete interna della safena che ne provoca la occlusione e
quindi l’esclusione dal circolo, con gli stessi effetti della safenectomia per stripping. L’intervento,
eseguibile in day hospital, dura circa un’ora. Viene condotto in anestesia locale. Al termine
dell’operazione il paziente può alzarsi, camminare ed essere dimesso dopo poco ore, con il consiglio
all’utilizzo di una calza elastica e della profilassi antitrombotica». (Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1089
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di APRILE
DATA
Martedì
11 Aprile
Ore 21,00
TITOLO
FARMACI INNOVATIVI: Ruolo del Farmacista --- II PARTE
Prof. G. Pignataro; Prof. F. Frecentese
CF
15
+
(5 + 10 Fad)
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1089
Ordine: I Farmacisti Napoletani incontrano PADRE PIO:
VISITA GUIDATA GRATUITA A PIETRELCINA
L’Ordine in collaborazione con l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani di Napoli (UCFI-NA),
ha organizzato una visita guidata a Pietrelcina per Sabato 8 Aprile, p.v.
Al fine di consentire la massima diffusione agli iscritti e data
l’imminenza della manifestazione, si prega di far pervenire entro e non
oltre Lunedì 3 Aprile p.v., i nominativi dei Colleghi che intendono
partecipare al fine di permettere all’Ordine la migliore realizzazione
dell’evento.
PROGRAMMA
Ore 8.00 : Ritrovo dei partecipanti in area da definire e partenza in PULLMAN.
Ore 10.30: Celebrazione S. Messa
Ore 11.30: Visita guidata con Padre Enzo Gaudio
Ore 13.30: Pranzo
Ore 14.30: Visita a Piana Romana
Ore 17.30: Rientro
COME PARTECIPARE
La partecipazione per i Colleghi è GRATUITA mentre per gli
Accompagnatori NON iscritti all’Ordine il costo è di 15 Euro.
Il ricavato sarà devoluto al Convento dei Frati Minori Cappuccini di Pietrelcina.
Inviare un messaggio SMS o messaggio WHATSAPP al seguente numero indicando:
 Nome e Cognome
 Eventuale accompagnatore non Iscritto all’Ordine
Enzo Santagada, Presidente Ordine - Napoli: 339 81 77 933
I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei:
MADRID
Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in
contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali
tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo.
Come Partecipare
Si può prenotare
chiamando
l’Agenzia
0823 - 354433
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 8
Anno IV – Numero 1089
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
QUOTA SOCIALE 2017
E’ in riscossione la quota sociale 2017 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per
l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.
Gli ISCRITTI che NON HANNO ANCORA RICEVUTO L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine INSERENDO il proprio CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quota-sociale-2017
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio 2016 assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando
1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad
offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre
maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi
che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali.
Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
I Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità : 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3.Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.