Anno V – Numero 1092
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: assistenza legale
gratuita
2. Concorso straordinario
3. Visita guidata a Pietrelcina
4. ORDINE: eventi mese di
Aprile
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Quelle
involontarie
perdite di urina
6. Le
nuove
frontiere
dell’artroscopia:
sarà anche “rigenerativaâ€
Prevenzione e Salute
7. Tumori
testa-collo,
quali sono i fattori di
rischio?
8. Rabbia costante? Ecco i
rischi per la salute:
«Aumentano le possibilitÃ
di morte prematura»
9. 15 minuti per curare il
giradito
Meteo Napoli
Lunedì 10 Aprile
ï‚· Variabile
Minima: 11° C
Massima: 19 °C
Umidità :
Mattina = 70%
Pomeriggio = 45%
Lunedì 10 Aprile 2017 – S. Terenzio
Proverbio di oggi….……..
E mort a criatur e nu'n simm chiu cumbare
QUELLE INVOLONTARIE PERDITE DI
URINA
Un argomento che coinvolge molte donne: quelle piccole
perdite di urina involontarie. È un problema che riguarda
anche le giovanissime, dai 30-35 anni, che soffrono di
incontinenza, perlopiù in forma leg
Il problema può essere causato da fattori
diversi, fisici, per esempio durante la
gravidanza o dopo il parto, per il sovrappeso,
ma a volte anche per motivi psicologici, legati
all’ansia.
L’incontinenza leggera è certamente più facile
da gestire, può comunque creare non pochi
problemi psicologici.
L'incapacità di controllare la minzione si
associa, intanto, a un giudizio negativo di chi ci
circonda, legato soprattutto a mancanza di
igiene, odori sgradevoli, a poca cura della
persona.
Ecco perché chi ne soffre si vergogna di
parlarne, anche con il proprio medico.
Non sentirsi a posto con se stessi può modificare le proprie abitudini di vita
quotidiana.
Anche le relazioni sociali vengono compromesse.
Chi non si sente a posto nel proprio intimo ha paura e vergogna di incontrare
nuove persone.
Oggi esistono fortunatamente numerosi prodotti per gestire il problema,
assorbenti minuscoli e potentissimi che assorbono perfettamente i liquidi e
antiodore per non sentirsi a disagio con chi ci circonda e soprattutto star bene
con se stessi. (Salute, Sani e Belli)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1092
PREVENZIONE E SALUTE
TUMORI TESTA-COLLO,
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?
L’insieme dei tumori che possono interessare gli organi della testa e del collo vengono
accomunati in un’unica categoria: i tumori del distretto testa-collo, appunto.
Ne fanno parte i tumori della lingua, cavo orale, orofaringe, rinofaringe, ipofaringe, faringe e laringe,
ma anche cavità nasali e seni paranasali, ghiandole salivari, tiroide orecchio e osso temporale, orbita
e base del cranio.
Per queste neoplasie la diagnosi precoce è fondamentale per assicurarsi una buona prognosi: i tumori
rilevati tempestivamente e senza interessamento dei linfonodi hanno tassi di guarigione che vanno dal
75% al 100% dei casi, si legge nei Numeri sul Cancro in Italia 2016.
Quali sono i fattori di rischio di questi tumori e, di conseguenza, come poterne prevenire l’insorgenza?
1. Fattori di rischio non modificabili
I tumori del distretto testa-collo colpiscono prevalentemente il sesso maschile:
come riferisce l’Aiom nei Numeri del Cancro in Italia 2016, il rischio di sviluppare
una neoplasia in queste sedi è maggiore per gli uomini (1 su 40) rispetto alle
donne (1 su 182). Anche l’età è un fattore di rischio non modificabile: tanto per i
maschi quanto per le femmine il rischio sale con l’invecchiamento.
Negli uomini tra 50 e 69 anni di età i tumori del distretto testa-collo rappresentano la quinta forma di
tumore più frequente. «La familiarità , invece, seppur annoverabile tra i fattori di rischio non
modificabili, non viene considerata tra quelli principali», aggiunge il dr Raffaele Cavina, responsabile
della Sezione di Tumori testa-collo, esofago di Humanitas.
2. Fumo
Il principale fattore di rischio modificabile associato agli stili di vita è invece
l’assuefazione al fumo di sigaretta. In particolare sono i tumori del cavo orale,
dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe ad essere correlati con questa
dipendenza.
Smettere di fumare, o non cominciare affatto, è un pilastro della prevenzione oncologica anche per
queste forme di tumore. «Non solo il fumo attivo ma anche quello passivo aumenta il rischio di
insorgenza di questi tumori».
3. Alcol: Dopo il fumo di sigaretta è l’alcol l’altro grande fattore di rischio per i
tumori del distretto testa-collo. L’esposizione a questi due fattori – è causa del
75% delle neoplasie in queste sedi.
Pertanto, chi fuma e consuma bevande alcoliche in eccesso è a maggior rischio
rispetto a chi è esposto agli effetti di uno solo di questi due fattori.
L’alcol – si comporterebbe come un solvente per le sostanze chimiche
contenute nel tabacco agevolandone l’azione dannosa nei confronti delle cellule umane. Inoltre l’alcol
potrebbe ostacolare la capacità di queste cellule di riparare i danni al proprio DNA causati da questi
agenti chimici tossici.
L’Aiom richiama infine l’esposizione professionale alle polveri di legno come fattore di rischio per il
cancro delle fosse nasali e seni paranasali
«A questi fattori di rischio vanno aggiunte infine le condizioni sociali disagiate.
L’incidenza dei tumori testa-collo è maggiore nelle persone a basso livello socio-economico che
trascurano la cura della propria salute».
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1092
4. VIRUS:
Il Papilloma virus umano è una delle cause note di tumore orofaringeo (tonsille e base
della lingua). L’HPV, oltre a essere responsabile del tumore della cervice uterina, può
esserlo anche di alcuni tumori del distretto testa-collo e delle neoplasie all’ano e agli organi genitali.
Particolarmente esposti sono i giovani di entrambi i sessi. Per questo motivo è bene che anche i
maschi, oltre alle femmine, procedano alla vaccinazione contro il Papilloma.
Il nuovo Piano vaccinale ha esteso la vaccinazione anti-HPV ai maschi undicenni.
Anche un altro virus può determinare l’insorgenza di un tumore del distretto testa-collo: il tumore
indifferenziato del rinofaringe, piuttosto raro, può essere infatti causato dal virus di Epstein-Barr, il
microorganismo responsabile, tra le altre cose, della mononucleosi. (Salute, Humanitas)
SCIENZA E SALUTE
RABBIA COSTANTE? Ecco i rischi per la salute:
«Aumentano le possibilità di morte prematura»
Arrabbiarsi da morire: non solo una frase fatta, ma un rischio che possono correre
soprattutto gli uomini.
Secondo uno studio americano,
CHI HA FREQUENTI ATTACCHI D'IRA HA MAGGIORI
PROBABILITÀ DI SCOMPARIRE PREMATURAMENTE.
STUDIO: I ricercatori della Iowa State University hanno monitorato 1.307 maschi per un periodo di
circa 40 anni, dimostrando che quelli che si arrabbiano più spesso hanno un rischio di morte prematura
1,57 volte maggiore rispetto agli uomini meno iracondi del campione.
Sembra dunque che 'infiammarsi' facilmente faccia peggio a chi si
arrabbia che a chi subisce lo scatto d'ira.
Gli scienziati hanno iniziato a raccogliere i dati annualmente tra il 1968 e il 1972, ponendo
semplicemente la domanda: «Ti arrabbi facilmente?». Ogni volta che i partecipanti hanno risposto di sì
gli studiosi hanno osservato un aumento del rischio di morte, anche dopo aver corretto il peso di
variabili come il reddito, la situazione familiare e la propensione al fumo.
L'età media degli uomini all'inizio dello studio era di 30 anni e si è osservato che gli effetti
dell'arrabbiatura sono a lungo termine: si rischia di morire prematuramente nei successivi 35 anni.
Tuttavia, per gli irascibili non c'è nulla da fare: è stato osservato che i partecipanti allo studio con
queste caratteristiche avevano comunque un rischio maggiore di morte precoce.
«Non si tratta semplicemente di perdere le staffe ogni tanto.
È normale avere un pomeriggio 'no', o addirittura un anno in cui si è più irascibili. Chi ha un maggior
rischio di morire prima è invece costantemente arrabbiato. La nostra domanda non fotografa la collera
transitoria, ma una predisposizione a questo stato psichico».
ESSERE CONTINUAMENTE IRACONDI AUMENTA IL BATTITO CARDIACO E LA PRESSIONE
SANGUIGNA
Uno studio su 'Circulation', ha dimostrato che rabbia e ostilità negli uomini (ma non nelle donne)
aumentano il rischio di fibrillazione atriale. La rabbia, tuttavia, non va nemmeno repressa. Ci sono
diversi lavori che provano come trattenersi possa aumentare la pressione sanguigna e le malattie di
cuore, soprattutto quando le persone pensano di essere state trattate in modo ingiusto. Secondo gli
esperti, esprimere la collera può far bene, a patto che si tratti di episodi occasionali. (Salute, Il Mattino)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1092
SCIENZA E SALUTE
LE NUOVE FRONTIERE DELL’ARTROSCOPIA:
SARÀ ANCHE “RIGENERATIVAâ€
Impiegata per ricucitura di legamenti e saldatura di fratture, adesso diventa
funzionale per migliorare le condizioni di tessuti
ossei minati dall’età avanzata
Dagli Anni 90 l’avvento dell’artroscopia ha rappresentato l’ultima
svolta dell’ortopedia. Tutto ciò che è successo dopo non ha
condizionato nello stesso modo l’approccio chirurgico né i
vantaggi per il paziente. Oggi sono quasi 300mila gli interventi
realizzati in questo modo ogni anno lungo la Penisola.
LA SVOLTA NEL TIPO DI INTERVENTI
Vent’anni fa, di fronte ai primi riscontri, c’era chi si interrogava per capire se fosse una moda o una
necessità . Nel tempo, invece, l’artroscopia s’è rivelata per quel che è:
 un’opportunità alla ricucitura di legamenti alla saldatura di alcune fratture senza dover aprire
il distretto interessato.
Menischi, legamenti crociati, caviglie, polsi e gomiti: in tutte queste sedi oggi si interviene in tempi
ridotti e con la garanzia di poter assicurare recuperi più veloci.
Se la svolta all’inizio fu messa a disposizione quasi esclusiva degli atleti, sciatori e calciatori in primis,
oggi è a disposizione dell’intera popolazione.
Il motivo del successo si spiega con un dato: un atleta che si infortunava a un ginocchio un tempo
rischiava la fine della carriera. Oggi, se trattato con le nuove tecniche chirurgiche artroscopiche, nel
90% dei casi recupera la funzionalità in modo vicino alla normalità e dopo un periodo di
convalescenza e riabilitazione può ritornare come prima.
«Ma i benefici non sono uguali per tutti. In seguito a una caduta sugli sci, a un infortunio stradale o
riportato durante una partita di calcetto cui segue un danno alle articolazioni di braccia e gambe,
l’artroscopia permette di ritornare in pieno possesso delle proprie capacità fisiche.
Fondamentale, però, è far seguire all’intervento un’adeguata riabilitazione».
Per una svolta già acquisita, ce n’è un’altra che a breve potrebbe fare capolino nei reparti di
ortopedia: la medicina rigenerativa.
Verso l’era della medicina
Si tratta di novità che in un prossimo futuro promettono di
diventare un modo per conservare articolazioni ben funzionali
RIGENERATIVA?
anche col passare degli anni, permettendo una buona efficienza
fisica anche in età matura. Un “lifting†che consentirà di ringiovanire legamenti e cartilagini.
«Ci sono diverse vie per riparare o rigenerare questi tessuti. Le più interessanti sono almeno due:
 l’utilizzo delle cellule mesenchimali prelevate dal midollo osseo
 l’utilizzo del plasma ricco di piastrine».
Le prime si differenziano in tessuto osseo e cartilagineo e potranno dunque trovare impiego per la
rigenerazione di difetti contenuti della cartilagine articolare.
Il plasma, invece, viene iniettato nel distretto della malattia (ginocchio, spalla, caviglia, anca, tendine,
muscolo o legamento), all’interno del quale vengono rilasciati i fattori di crescita che stimolano la
rigenerazione e la guarigione del tessuto lesionato richiamando le staminali mesenchimali adulte.
Opportunità di “autorigenerazione†che potranno trovare impiego anche nella popolazione adulta
colpita da osteoartrosi precoce, una forma degenerativa che colpisce le cartilagini già dopo i
quarant’anni e compromette lo svolgimento anche di una blanda attività sportiva. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1092
15 MINUTI PER CURARE IL GIRADITO
Rosicchiarsi le unghie fino a farle sanguinare o tirare insistentemente una pellicina
dal dito della mano o del piede sono brutte abitudini che possono avere come
conseguenza il giradito (o patereccio), caratterizzato da dolore, infiammazione e
arrossamento attorno all'unghia.
In termini medici si chiama perionissi e significa appunto "infiammazione
attorno all'unghia". Il disturbo è causato dall'ingresso nei tessuti circostanti di
batteri che vivono nell'ambiente esterno o sulla pelle stessa, soprattutto lo
Streptococcus pyogenes e, in percentuali minori, lo Pseudomonas aeruginosa e
l'Escherichia coli. Per prevenirlo, ma anche per non peggiorare la ferita, è
importante indossare sempre guanti in gomma o in lattice sottile durante i
lavori domestici, quando si fa giardinaggio o se si utilizzano strumenti taglienti o appuntiti. Non si
tratta di un disturbo serio, ma non dev'essere sottovalutato: se non curato, potrebbe causare un '
infiammazione cronica e problemi all'articolazione.
Per disinfettare la zona e favorire la guarigione è bene evitare soluzioni
3 MINUTI PER FARE UN
alcoliche o aggressive, che potrebbero causare dolore. Sono utili i
IMPACCO DI MELALEUCA?
rimedi naturali, che esercitano proprietà antisettiche, cicatrizzanti e
lenitive. Si può per es. preparare un impacco a base di olio essenziale
di melaleuca (tea tree oil) in gocce: ne bastano 3 o 4, dissolte in un cucchiaino di olio di oliva o di
mandorle dolci. Si applica sul dito malato, si massaggia e si avvolge in una garza sterile.
Una volta che il dito affetto da patereccio presenta una diminuzione
2 MINUTI PER APPLICARE
del gonfiore e del rossore, è possibile applicare una pomata
UNA POMATA ANTIBIOTICA
antibiotica di automedicazione, reperibile in farmacia, per
combattere l'azione dei germi. Per proteggere la zona e aiutare
l'azione della crema, è consigliabile mettere un cerotto o una garza, solo per il tempo necessario a
permettere all'antibiotico di agire.
Immergere il dito della mano o del piede interessato in una bacinella
8 MINUTI PER BAGNARE
di acqua calda e sale è un rimedio facile e di grande efficacia. È
IL DITO IN ACQUA E SALE
sufficiente far scaldare in una pentola due litri d'acqua e sciogliervi
almeno 3 cucchiai da cucina di sale grosso, mescolando bene per far
sciogliere il sale e farlo diffondere nell'acqua. Il sale ha un'azione antisettica e antinfiammatoria, aiuta a
lenire il gonfiore e l'arrossamento, mentre il caldo umido favorisce la fuoriuscita del pus facendo
maturare l'infezione. Il trattamento va ripetuto 3 volte al giorno per 2 o 3 giorni.
Non esagerare con lo smalto: I dermatologi avvertono: meglio non esagerare perché smalti coprenti,
colle e unghie finte possono creare disturbi sia alle unghie sia al contorno delle unghie stesse. Anche l'uso
ripetuto di forbicine, lime e bastoncini per respingere le pellicole può irritare la base ungueale, favorendo
l'insorgenza del giradito. Inoltre, dipingere spesso le unghie significa impedire loro di respirare. È
importante lasciare le unghie libere dallo smalto almeno per una settimana al mese .
Due tipi: superficiale e profondo: gli esperti ne distinguono 2 tipi: superficiale e profondo.
Quello superficiale è il più comune: colpisce la zona attorno all'unghia e qualche volta i polpastrelli,
riguarda essenzialmente la prima e la seconda falange e si manifesta con un'infiammazione che causa
gonfiore attorno all'unghia, pelle lucida, arrossamento, dolore intenso e qualche volta febbre .
Il giradito profondo è una complicanza del giradito superficiale e si verifica quando i germi riescono a
penetrare più in profondità . L'infezione può raggiungere ossa e articolazioni causando forme di artrite,
infiammazioni delle ossa, dei tendini o di tutta la mano. In quest'ultimo caso la mano è gonfia e arrossata e
non si riesce a muovere le dita. Se è colpita la guaina del tendine flessore, il dito indice assume una forma a
uncino. Se non si interviene, si rischia una forma di setticemia. Rivolgersi al medico. (Come stai)
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Anno IV – Numero 1092
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di APRILE
DATA
TITOLO
CF
MARTEDÌ
11 APRILE
Ore 21,00
FARMACI INNOVATIVI: Ruolo del Farmacista
Prof. G. Pignataro; Prof. F. Frecentese
15
(5 + 10 Fad)
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di
appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha
ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica
professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della
giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio
farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del
Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura e bagno galvanico argento)
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1092
Ordine: I Farmacisti Napoletani incontrano PADRE PIO:
VISITA A PIETRELCINA
Sabato u.s. l’Ordine in collaborazione con l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani di Napoli
(UCFI-NA), ha fatto visita a Pietrelcina: terra di Padre Pio.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1092
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
QUOTA SOCIALE 2017
E’ in riscossione la quota sociale 2017 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per
l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.
Gli ISCRITTI che NON HANNO ANCORA RICEVUTO L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine INSERENDO il proprio CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quota-sociale-2017
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio 2016 assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando
1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad
offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre
maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi
che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali.
Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
I Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità : 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3.Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.