Anno V – Numero 1102
Lunedì 24 Aprile 2017 – S. Fedele
AVVISO
Proverbio di oggi….……..
Ordine
1. ORDINE: assistenza legale
'E fierre fann' 'e maste Con buoni attrezzi si fanno buoni
lavori)
gratuita
2. Concorso straordinario
3. ORDINE:
FAD
in
farmaDAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Antinfiammatori? Non
per l'artrosi
5. riso rosso fermentato
utile per il colesterolo
alto? i dubbi degli esperti
6. prolasso dell’utero: come
si interviene?
Prevenzione e Salute
7. Il sesso fa bene alla
salute:
allontana
l'influenza e mette di
buonumore
8. FASCITE PLANTARE,
gli
esercizi
per
lo
stretching e il rinforzo
muscolare
Meteo Napoli
Lunedì 24 Aprile
ï‚· Variabile
Minima: 11° C
Massima: 19 °C
Umidità :
Mattina = 74%
Pomeriggio = 42%
ANTINFIAMMATORI? NON PER L'ARTROSI
Nuove terapie e tanta prevenzione
Primo: non rassegnarsi;
Secondo: stare lontani degli antinfiammatori.
Terzo:
puntare su terapie
prevenzione.
innovative
e
E da questi tre passi che transita, secondo il
prof. Marco Lanzetta, l'approccio migliore a un
problema dolorosamente condiviso da 5 milioni di italiani:
l'artrosi. Una malattia che finora è stata affrontata come un male senza
rimedio, da alleviare a suon di farmaci o risolvere con una protesi.
Uno schema obsoleto, secondo Lanzetta. Primo chirurgo a eseguire - nel 2000
- un trapianto di mano in Italia, dal 2005 si è dedicato alle malattie croniche
delle articolazioni. Il principio da cui si parte è, per così dire, matematico.
«A 60 anni, oggi, si è giovani: non si può pensare di darla vinta a una malattia
di fatto invalidante», dice Lanzetta.
L'artrosi consiste nel deterioramento delle cartilagini articolari, che non
funzionano più a dovere, avvicinano le ossa tra loro e scatenano difficoltà nei
movimenti. «Ora possiamo cucire addosso al paziente una terapia iperpersonalizzata ed efficace. Il punto di non ritorno c'è solo quando il tessuto
della cartilagine è scomparso. Allora bisogna affidarsi alla chirurgia. Quando il
danno è meno grave, abbiamo grandi possibilità ».
Tra le nuove terapie ci sono il laser e le cellule staminali, già sperimentate
per ricostruire i tessuti colpiti dall'artrosi.
La tecnica più consolidata è però quella delle infiltrazioni. Iniezioni a base di
cortisone per alleviare il dolore o con sostanze come l'acido ialuronico, utili a
lubrificare l'articolazione. «Devono essere radioguidate, da fare con sonde
aghiformi». Il fattore principale dell'artrosi resta comunque quello ereditario
e l'imperativo è la prevenzione: peso, alimentazione e sport.
«Chi è a rischio si sente dire di non fare attività fisica, ma con i muscoli poco
tonici le articolazioni si usurano comunque. Il segreto è scegliere attivitÃ
mirate. Come il nuoto, bene anche la camminata e lo yoga». (La Stampa)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1102
SCIENZA E SALUTE
RISO ROSSO FERMENTATO utile per il COLESTEROLO
alto? I dubbi degli esperti
Si usano per controllare i livelli di colesterolo nel sangue. Ma gli integratori a base di riso
rosso fermentato possono dare effetti collaterali e la loro efficacia resta da provare
Gli integratori a base di riso rosso fermentato sono largamente utilizzati anche
in Italia per tenere sotto controllo il livello del colesterolo nel sangue, che se
troppo elevato rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari,
prima causa di morte nei Paesi occidentali.
Ma pur non essendo riconosciuti come veri e propri farmaci, ciò non toglie che
possano dare origine a effetti collaterali. Motivo per cui la loro assunzione, esattamente come accade
per le statine, deve essere tenuta sotto stretto controllo da parte di un medico.
IL RUOLO DELLA MONACOLINA K
Da qualche anno gli integratori contenenti riso rosso fermentato sono entrati a far parte della strategia
di prevenzione cardiovascolare. Merito di una sostanza in esso contenuta, la monacolina K, che «ha un
effetto paragonabile a quello delle statine, sostanze che invece sono contenute nei farmaci
anticolesterolo». Con tutti i pro e i contro di questi ultimi, però: compresi gli effetti indesiderati.
LO STUDIO: Su questi si sono concentrati gli scienziati italiani, che hanno approfondito il profilo di
rischio degli integratori contenenti riso rosso fermentato attraverso l’analisi delle segnalazioni
spontanee di sospette reazioni avverse. Sono state documentate 55 reazioni avverse provocate dagli
integratori a base di riso rosso fermentato:
 consistenti in dolori muscolari, rabdomiolisi (rottura delle cellule muscolari),
 reazioni gastrointestinali, danni epatici e reazioni cutanee
INTEGRATORE NON E' SINONIMO DI SICUREZZA
L’utilizzo degli integratori a base di riso rosso fermentato è di norma di due tipi:
 spontaneo (il meno prudente)
 o indicato dallo specialista dopo aver verificato l’intolleranza di un paziente al farmaco.
Dalla ricerca emerge come il profilo di rischio di questi prodotti di origine naturale - sia del tutto
paragonabile a quello delle statine, che assieme agli antipertensivi (Sartani e Ace-inibitori)
rappresentano i farmaci più prescritti in Italia. Un’evidenza che suggerisce di «continuare a monitorare
la sicurezza degli integratori alimentari, al fine di definire meglio il loro profilo di rischio».
LA MONACOLINA K: A ciò occorre aggiungere che ulteriori riscontri sono richiesti anche in merito
alla presunta capacità della monacolina K di elevare i livelli del colesterolo Hdl. Anche in questo senso
l’utilizzo degli integratori, al fine di raggiungere il miglioramento del profilo lipidico, sarebbe stato
sdoganato in assenza di prove oltremodo solide. Ciò non esclude un possibile effetto protettivo
nella prevenzione primaria, ma l’uso di questi integratori nella pratica clinica dipenderÃ
dall’identificazione, dalla caratterizzazione e dallo sviluppo di preparati a base di riso rosso fermentato
formulati dopo aver provato in maniera solida un’efficacia nel miglioramento dell’assetto lipidico».
FITOTERAPIA E SALUTE DEL CUORE: PRUDENZA COL FAI-DA-TE
Un disco giallo nei confronti dei prodotti di origine vegetale usati per la prevenzione cardiovascolare con indicazioni per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, dello scompenso cardiaco, della
cardiopatia ischemica, e dell’arteriopatia periferica - è giunto in un lavoro apparso sull’American
Journal of Cardiology hanno documentato la scarsa efficacia e sicurezza di 42 sostanze erboristiche:
 tra cui l’aglio, il cardo mariano, il biancospino, l’olio di lino, la soia, il tè verde e il ginseng.
Il loro impiego, interferirebbe con l’assunzione dei farmaci tradizionali e potrebbe determinare un
«allontanamento» dalle terapie convenzionali. (Fondazione Veronesi)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 3
Anno IV – Numero 1102
SCIENZA E SALUTE
PROLASSO DELL’UTERO: COME SI INTERVIENE?
Protesi sintetiche o biologiche mostrano esiti simili nella riparazione del prolasso
dell’utero. Quando si può conservare l’organo, quali sono i sintomi, le alternative al bisturi
Quando si può evitare la rimozione dell’organo e si procede con un trattamento chirurgico riparativo
del prolasso uterino, non c’è differenza fra le diverse protesi
utilizzate.
Poco importa che si usi un materiale sintetico piuttosto che
uno biologico per far fronte alla condizione che rischia di toccare da
vicino quasi una donna su due e alla cui comparsa concorrono
diversi fattori:
 il numero di gravidanze, la tipologia del parto (soprattutto se
vaginale o con lungo travaglio),
 l’invecchiamento (è più frequente nelle donne in menopausa),
 l’obesità e la contemporanea presenza della broncopneumopatia cronico ostruttiva
L’esito dell’impianto protesico non dipenderebbe dalla natura del materiale utilizzato e si pone come
alternativa rispetto alla rimozione dell’utero (isterectomia).
STUDIO SU THE LANCET: Gli studiosi hanno confrontato le procedure chirurgiche protesiche di
correzione del prolasso transvaginale. Due le opzioni:
 l’impiego di reti sintetiche
 l’innesto biologico che prevede l’utilizzo di strutture preesistenti.
Alla ricerca hanno partecipato 685 donne. A un anno dall’intervento, è stato chiesto loro di riferire la
presenza di sintomi (ingombro vaginale) e un punteggio relativamente alla qualità della vita.
Non è emersa nessuna differenza significativa, da questo controllo così come da quello effettuato un
anno più tardi, al fine di verificare la comparsa di differenti condizioni nelle pazienti sottoposte a una
tecnica operatoria piuttosto che all’altra.
Efficacia, sintomi, qualità della vita ed effetti avversi risultavano del tutto paragonabili tra i due gruppi
di pazienti.
I COMMENTI
Differenti però sono stati i punti di vista registrati in due commenti pubblicati a supporto della ricerca.
«Lo studio aggiunge riscontri interessanti in termini di sicurezza ed efficacia delle procedure che
impiegano reti sintetiche nelle donne con incontinenza urinaria da sforzo, dimostrando che questo
materiale protesico è sicuro ed efficace».
«I risultati confermano i limiti della chirurgia riparativa del prolasso uterino», a cui la maggior parte
delle donne preferisce ricorrere soprattutto in età fertile, per non perdere la possibilità di affrontare
un’altra gravidanza.
PROLASSO DELL’UTERO: cosa è e come si riconosce
: Il prolasso uterino consiste
nel distacco dell’utero dalla
sua parete, con lo scivolamento all’interno della vagina. Alla base c’è una perdita di elasticità da parte
del pavimento pelvico, che si osserva anche negli uomini a seguito dell’asportazione della prostata.
I sintomi del prolasso, sono «principalmente la sensazione di peso viscerale, a livello vaginale o
perineale. In assenza di sintomi, alcune donne scoprono di avere un prolasso durante l’igiene intima».
Per la diagnosi, oltre a un esame pelvico, potrebbe essere utile associare anche un’ecografia perineale
o vaginale e nei casi più complessi una risonanza magnetica nucleare.
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1102
Per i casi più gravi, come quelli acclusi allo studio, il ricorso alla chirurgia
è inevitabile.
La pratica riparativa è quella eseguita più di frequente.
Negli ultimi anni, però, complice anche un richiamo ufficiale da parte della Food and Drug
Administration, è calato l’uso delle reti sintetiche nella gestione terapeutica dei prolassi uterini di terzo
grado. Tutto ciò a vantaggio della conservazione del tessuto nativo.
«Perché il tempo è servito a smentire l’ipotesi che l’uso delle reti riducesse le recidive senza dare
complicanze, poiché entrambe rimangono un problema serio nella gestione del prolasso uterino»,
prosegue l’esperto.
COME SI INTERVIENE
TERAPIE E ESERCIZI NEI CASI MENO GRAVI
Più conservativo è invece l’approccio nei casi meno gravi di prolasso dell’utero.
«Nelle forme di primo e secondo grado si può adoperare il pessario (un anello che viene inserito in
vagina per bloccare il prolasso degli organi pelvici) o una terapia farmacologica a base di estrogeni .
Ciò non permette di escludere comunque il ricorso alla chirurgia, nel caso in cui col passare degli anni i
sintomi dovessero diventare più pesanti».
Sempre nello stesso numero di The Lancet, un altro articolo ha evidenziato l’importanza degli esercizi
di Kegel, che permettono di rafforzare il pavimento pelvico e dunque di rimandare l’appuntamento con
la sala operatoria, in tutti quei casi considerati meno gravi.
Ciò che non è ancora chiaro è se esista una strategia di allenamento - frequenza, durata, intensità determinante nell’evitare la comparsa dei sintomi.
A oggi, «poiché la maggior parte dei casi di prolasso diventano sintomatici solo dopo la menopausa, è
necessario un follow-up molto lungo per stabilire l'effetto preventivo della ginnastica», chiosa Janny
Dekker, dell’Università di Groningen. (Salute, Fondazione Veronesi)
PREVENZIONE E SALUTE
IL SESSO FA BENE ALLA SALUTE: ALLONTANA
L'INFLUENZA E METTE DI BUONUMORE
Fa bene all'umore, alla coppia e anche alla salute.
Il sesso, almeno secondo alcuni studi che hanno
analizzato gli effetti dell'attività sessuale sulla salute delle
persone, è quasi una panacea di tutti i mali.
Lo studio pubblicato su 'Archives Of Sexual Behaviour',
che ha analizzato il questo legame su 300 donne, ha evidenziato che divertirsi sotto le lenzuola
incrementa la produzione di ossitocina e serotonina:
 Ossitocina: è un ormone che ha degli effetti molto positivi sull'umore aiutando a eliminare lo
stress;
 serotonina: un neurotrasmettitore che ha una funzione antidepressiva.
Una ricerca della Queens University di Belfast ha stabilito che fare sesso tre volte a settimana potrebbe
«effettivamente dimezzare il pericolo di infarto o ictus e l'idea che gli uomini più a rischio è in gran
parte sbagliata», avvertono gli esperti. Un gruppo di scienziati - riporta il 'Daily Mail' - ha collegato
l'attività sessuale ad un aumento dei livelli di immunoglobina A (IgA) che si trova nella saliva e nel
rivestimento nasale, uno scudo contro l'influenza e il raffreddore.
Infine, ci sono prove scientifiche che il sesso possa avere degli effetti protettivi sulla salute degli uomini
aiutando ad incrementare la loro longevità . (Salute, Leggo)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1102
SCIENZA E SALUTE
FASCITE PLANTARE, gli esercizi per lo stretching e il
rinforzo muscolare
Come recuperare da una fascite plantare? In che modo lo stretching e
la riabilitazione possono aiutarci a guarire da questa condizione particolarmente
dolorosa a carico del piede?
Ne parliamo con la dott.ssa Lara Castagnetti, osteopata e specialista in
Medicina Fisica e Riabilitativa di Humanitas.
Chi pratica sport lo sa bene: mettere a dura prova la pianta del piede
può portare all’insorgenza di questa infiammazione che spesso
costringe al riposo.
La fascite plantare interessa la fascia plantare, ovvero quella porzione
di tessuto fibroso che unisce il calcagno alla base delle dita. Il dolore si
concentra tendenzialmente proprio all’altezza del tallone. Movimenti ripetitivi che sollecitano
continuamente la pianta del piede come la corsa, ma anche alcuni difetti dell’anatomia del piede come
il piede piatto, sono alcuni dei fattori di rischio della fascite plantare.
FASCITE E SPINA CALCANEARE
«Tuttavia non sono solo gli sportivi a essere esposti a questo rischio. Anche il sovrappeso e l’obesità ,
utilizzare scarpe non idonee, praticare attività fisica senza le dovute precauzioni, condizioni come la
rigidità della caviglia che limitano la mobilità , tenere a lungo determinate calzature come le scarpe
antinfortunistiche possono portare all’insorgenza della fascite», precisa la dottoressa Castagnetti.
Quali sono i sintomi più frequentemente riferiti dai pazienti?
«In tanti avvertono dolore alla pianta del piede quando, al risveglio, lo poggiano a terra. Sebbene il
dolore tenda ad affievolirsi con l’iniziale movimento, nel corso della giornata ritorna per via della
prolungata posizione eretta e del carico alla fascia del piede. Il dolore è spesso localizzato al tallone ma
si irradia al resto della pianta plantare. Il tallone, inoltre, può essere contemporaneamente interessato
dalla presenza del cosiddetto sperone calcaneare, una formazione ossea a forma di spina che si può
formare sul calcagno proprio per via della fascia che “tira†costringendo l’osso ad allungarsi».
Il vero problema resta però la fascite. Chi ne è colpito può ricorrere allo stretching e svolgere particolari
esercizi per recuperare dall’infortunio.
ECCO ALCUNI CONSIGLI DELLA SPECIALISTA:
ï‚·
ï‚·
ï‚·
ï‚·
ï‚·
Stiramento del soleo: «É il muscolo che si inserisce sul tendine d’Achille; ha perso di elasticità e
va quindi allungato con lo stretching per renderlo più elastico»;
Stretching della fascia plantare: «Seduti, si poggia il piede sulle punte delle dita. Si può
raggiungere lo stesso obiettivo accovacciandosi stando sempre sull’avampiede o “tirando†verso
di sé le dita dei piedi con le mani. La mancata dorsiflessione delle dita dei piedi, ovvero non si
muovono verso l’alto, contribuisce all’insorgenza del disturbo»;
Rinforzo della muscolatura: «Si chiede al paziente di prendere degli oggetti da terra con le dita
dei piedi. Anche camminare sull’avampiede ha lo stesso scopo»;
Foot roller: «Sono dei piccoli cilindri acquistabili nei negozi specializzati che si fanno scorrere
sotto il piede per massaggiare e rilasciare la fascia plantare. Alcuni possono essere messi in
freezer per fornire anche un effetto analgesico e alleviare il dolore»;
Recuperare la mobilità della caviglia: «Quando necessario, le caviglie rigide vanno rimesse in
movimento. Si fanno muovere su e giù anche grazie al supporto di un elastico che viene fissato
alla caviglia e alla gamba di una sedia». (Salute, Humanitas)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1102
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: il 26 Aprile parte la II° Edizione di FAD in
farmaDAY (30 CF): un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione
obbligatoria ECM in modo semplice,
GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria,
seguendo il notiziario farmaDAY
30 Crediti
ECM
COME PARTECIPARE
a) Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
1. Nome, Cognome; 2. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!), 3. luogo e data di nascita,
4. n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; 5. n. tel. mobile che verrà utilizzato
esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso
b) In tempi brevi riceverai le credenziali con una USERNAME e una PASSWORD PERSONALE
insieme alle istruzioni per fruire del Corso
c) All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof.
V. Santagada, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del corso o argomenti similari e
conterrà un link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
d) Il Titolo del Corso : “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse,
Sinusite,Patologie dell’Orecchioâ€
e) Cliccandoci sopra si aprirà la pagina contenente i vari moduli.
Al termine di ogni Modulo dovrai rispondere al questionario di fine modulo che Ti consentirÃ
di passare al modulo successivo e così via.
Una volta terminato il corso potrai accedere al modulo di assegnazione dell’attestato ECM
che potrai liberamente scaricare e stampare. Ma non finisce qui!! Avrete a disposizione un
tutor on-line a cui vi potrete rivolgere in caso di difficoltà .
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1102
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite,Patologie dell’Orecchioâ€
Di seguito schema generale del corso.
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
1/A
1/B
1/C
1/D
1/E
1/F
1/G
1/H
1/I
TITOLO
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Data
N.
Modulo
TITOLO
Data N.
26-Apr
27-Apr
28-Apr
2-Mag
3-Mag
4-Mag
5-Mag
8-Mag
9-Mag
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
5/A
5/B
5/C
5/D
5/E
5/F
5/G
5/H
5/I
Rinite 1
Rinite 2
Rinite 3
Rinite 4
Rinite 5
Rinite 6
Rinite 7
Rinite 8
Rinite 9
8-Giu
9-Giu
12-Giu
13-Giu
14-Giu
15-Giu
16-Giu
19-Giu
20-Giu
29
30
31
32
33
34
35
36
37
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
30-Giu
3-Lug
38
39
40
41
42
43
44
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug
Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug
Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug
50
51
52
QUESTIONARO n.1
2/A
2/B
2/C
2/D
2/E
2/F
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
QUESTIONARO n. 5
1
2
3
4
5
6
10-Mag
11-Mag
12-Mag
15-Mag
16-Mag
17-Mag
10
11
12
13
14
15
18-Mag
19-Mag
22-Mag
23-Mag
24-Mag
25-Mag
26-Mag
16
17
18
19
20
21
22
QUESTIONARO n.2
3/A
3/B
3/C
3/D
3/E
3/F
3/G
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
1
2
3
4
5
6
7
QUESTIONARO n.3
4/A
4/B
4/C
4/D
4/E
4/F
Mal di Gola 1
Mal di Gola 2
Mal di Gola 3
Mal di Gola 4
Mal di Gola 5
Mal di Gola 6
QUESTIONARO n. 4
29-Mag
30-Mag
31-Mag
5-Giu
6-Giu
7-Giu
23
24
25
26
27
28
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
1
2
3
4
5
6
7
8
9
QUESTIONARO n. 6
7/A
7/B
7/C
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARO n. 7
8/A
8/B
8/C
QUESTIONARIO n.8
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1102
REGIONE CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE
DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio 2016 assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a
seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo
di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti
un servizio di assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di
sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i
problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali.
Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
I Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.