Anno V – Numero 1109
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: assistenza legale
gratuita
2. Concorso straordinario
3. ORDINE:
FAD
in
farmaDAY e corso Teorico
pratico sulle manovre di I°
soccorso
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Favismo, quali alimenti
evitare?
Prevenzione e Salute
5. Lo sai che lavare la barba
come i capelli RIDUCE I
BATTERI SUL VISO?
6. I 12 alimenti peggiori per
i diabetici (e le alternative
gustose e salutari)
7. Cuore: per ogni ora
passata seduti piu' rischio
cardiovascolare.
Meteo Napoli
Venerdì 5 Maggio
ï‚· Variabile
Minima: 14° C
Massima: 21 °C
Umidità :
Mattina = 70%
Pomeriggio = 59%
Venerdì 05 Maggio 2017 – S. Pellegrino M.
Proverbio di oggi….……..
Pare nu' maccarone senza pertuso - È un uomo senza personalitÃ
Lo sai che lavare la barba come i capelli
RIDUCE I BATTERI SUL VISO?
Lavare la barba come i capelli, ovvero anche ogni giorno con lo
stesso shampoo che si usa per i capelli e asciugarla bene, riduce la
presenza di microrganismi e batteri che possano causare follicoliti e
dermatiti – spiega il prof. Marcello Monti, dermatologo di Humanitas.
Con la barba o fresco di rasatura, l’uomo sul viso ha milioni di batteri e anche
se una barba folta fa pensare a una dimora ideale
per i microbi, anche la pelle imberbe non è da meno.
A sostenere questa ipotesi è uno studio pubblicato
su The Journal of Hospital Infection, che ha
dimostrato la presenza di una quantitÃ
di batteri sulla pelle del viso simile negli uomini con
e senza barba. Inoltre durante lo studio sui volti
sbarbati i ricercatori hanno trovato un microrganismo portatore di infezioni
ospedaliere presente anche sulla pelle dei barbuti ma in quantità molto
inferiore, ovvero lo Staphylococcus aureus, cioè un batterio resistente a un
antibiotico chiamato meticillina.
Secondo lo studio quindi un viso rasato favorirebbe maggiormente la
presenza dei batteri, come nei barbuti anche se in quantità inferiore, perché
rasatura, schiuma da barba e microabrasioni possono aumentare la carica
batterica di Staphylococcus aureus, come succede alle mani quando ci si lava di
frequente. Questo non significa però che la barba non sia un covo di batteri;
anzi, come i capelli, si sporca e si contamina con il contatto con le mani, si
popola di batteri, anche se spesso innocui e raramente portatori di infezioni.
Infine, alcuni microbi presenti sulla barba sarebbero addirittura benefici
secondo un altro lavoro inglese che ha scoperto le proprietà addirittura
antibiotiche di alcuni batteri, a significare che la barba potrebbe avere anche un
ruolo protettivo dal momento che la barba funziona anche come una barriera
per la pelle, protegge la cute dai raggi ultravioletti, rallentandone
l’invecchiamento e proteggendo gli eventuali nei presenti sul viso. (Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1109
SCIENZA E SALUTE
FAVISMO, QUALI ALIMENTI EVITARE?
I soggetti colpiti da favismo devono stare attenti anche all’ingestione di altri alimenti oltre
alle fave?
L’abbiamo chiesto alla dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.
Il favismo è legato ad un difetto congenito, pertanto ereditario,
un’intolleranza alimentare trasmessa su base ereditaria che si
caratterizza per la
 carenza di un enzima presente nei globuli rossi, il G6PD,
glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, molto importante per il
loro metabolismo perché li protegge dallo stress dai processi
ossidativi.
Questa carenza determina la distruzione dei globuli rossi e, quindi,
l’insorgenza di anemia emolitica con ittero, emoglobinuria, anemia
grave.
Le sue manifestazioni tendenzialmente fanno la loro comparsa qualche ora dopo l’ingestione di fave.
Anche l’assunzione di alcuni farmaci rientra fra i fattori scatenanti delle manifestazioni cliniche.
I sintomi non sono solo quelli legati all’anemia come pallore e debolezza ma anche ittero, febbre, urine
ipercolorate, fino alla compromissione delle condizioni generali.
Alcune persone affette da favismo non tollerano nemmeno l’esposizione ai pollini delle piantagioni di
fave né ai baccelli di fave fresche.
Le FAVE sono un alimento che va sempre evitato: cotte, crude o secche
«Le fave, in qualunque forma, sicuramente fungono da fattori scatenanti inibendo completamente
l’attività dell’enzima, già carente nelle persone affette da favismo.
Le sostanze ossidanti, alimenti o farmaci, denaturano l’emoglobina dei globuli rossi diminuendo la loro
capacità di trasportare ossigeno alle cellule del corpo scatenando la crisi emolitica e le conseguenze ad
essa correlate», spiega la specialista.
Oltre a queste, quali alimenti possono scatenare le manifestazioni cliniche del FAVISMO?
«Il favismo è una condizione mista, l’esposizione a sostanze trigger scatenanti, fave prima di tutto ma
non solo, riduce ulteriormente i globuli rossi che sono già carenti per il defict enzimatico.
Esistono più di 200 varianti del deficit, pertanto le reazioni possono essere differenti a seconda delle
condizioni della persona affetta da favismo, soprattutto se più fattori concomitano come stress e agenti
ossidativi. Con assoluta certezza le fave ma anche i piselli sono cause dirette ossidative, così come
molti farmaci».
«In via precauzionale è preferibile evitare anche tutti gli altri legumi compresa la soia e i prodotti da essa
derivati, piante come la Verbena Hybrida utilizzata come pianta ornamentale, estratti vegetali spesso
utilizzati nella medicina orientale, i mirtilli, il vino rosso ma anche sostanze utilizzate per i tatuaggi e
l’Henné diffuso come tintura per i capelli.
Per chi ama mangiare in ristoranti orientali o viaggia è consigliabile informarsi sugli ingredienti contenuti
nei cibi e conoscere la traduzione degli alimenti da evitare nelle varie lingue», conclude la specialista.
(Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 3
Anno IV – Numero 1109
PREVENZIONE E SALUTE
I 12 alimenti peggiori per i diabetici
(e le alternative gustose e salutari)
Per chi soffre di diabete è più facile di quanto si creda seguire una dieta salutare che eviti i
picchi di zucchero nel sangue, vero pericolo per i diabetici.
«Non è giusto porre divieti - chiarisce il professor Gabriele Riccardi, professore di Endocrinologia e
Malattie del Metabolismo all’Ateneo Federico II di Napoli - ma certi alimenti vanno certamente limitati.
Per tutto esiste una valida alternativa».
COME SCEGLIERE GLI ALIMENTI
Chi ha il diabete deve stare molto attento a quello che
mangia per mantenersi in salute. «L’obiettivo principale è
quello di evitare picchi di zucchero nel sangue» .
Caramelle e bevande zuccherate possono essere molto
pericolosi per i diabetici perché il corpo assorbe questi
zuccheri semplici in modo quasi istantaneo.
Bisogna fare attenzione anche a tutti i tipi di carboidrati e
agli alimenti con alti contenuti di grassi cattivi perché le
persone diabetiche sono ad altissimo rischio di sviluppare
malattie cardiache.
«Non ci sono divieti - una fetta di torta una volta alla settimana anche un diabetico se la può permettere
. I nostri sono suggerimenti salutari per offrire un’alternativa ad alimenti che non fanno bene e seguire
una dieta corretta senza troppe privazioni».
1. RISO BIANCO
Più riso bianco si mangia, maggiore è il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, secondo una revisione del
2012. Secondo uno studio che ha coinvolto oltre 350 mila persone coloro che mangiavano riso bianco
risultavano più a rischio diabete, e il rischio aumentava dell’11% per ogni porzione di riso in più al giorno.
Il riso bianco e la pasta possono causare picchi glicemici simili a quelli dello zucchero. Andrebbero limitati
il più possibile alimenti processati, fritti e fatti con farina bianca.
L’alternativa: riso integrale o parboiled
«I cereali integrali non provocano gli stessi picchi di zucchero nel sangue grazie alla fibra, che aiuta a
rallentare la corsa del glucosio nel sangue» spiega il professor Riccardi. Inoltre uno studio della Harvard
School of Public Health ha rilevato che il consumo di due o più porzioni di riso integrale a settimana è
associato a un rischio di diabete inferiore. «Un’alternativa valida è il riso paraboiled, quello che non
scuoce - suggerisce il diabetologo - perché il rilascio dell’amido è più lento come per il riso integrale e
non fa salire così velocemente la glicemia»
2. PIZZA
La pizza è un piatto ricco di carboidrati e non è certo un alimento da
mangiare tutti i giorni. Fa parte della tradizione culinaria italiana e anche i
diabetici possono mangiarla, basta non esagerare.
L’alternativa: pizza mignon alle verdure
«Chi soffre di diabete può mangiare la pizza una volta alla settimana con
un piccolo accorgimento: va scelta la porzione mignon ( o mezza pizza)
possibilmente con le verdure o i funghi. Da evitare condimenti come
salsiccia, wustel, patatine e salame piccante. Ottimo, se piace, l’impasto integrale»
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1109
3. BANANE MATURE, MELONI E UVA
Tutta la frutta fresca contiene fibre e vitamine, caratteristica che la rende salutare per tutti i tipi di dieta.
Ad ogni modo ci sono frutti che contengono più zucchero come banane mature, melone, uva, cachi, fichi
e mandarini che potrebbero causare picchi di glucosio nel sangue. Naturalmente tutto dipende sempre
dalle dosi.
L’alternativa: frutti meno zuccherini
La scelta migliore per chi è diabetico sono mele Granny smith, pere, arance, fragole, anguria, mirtilli e
frutti di bosco
4. FAST FOOD
I fast food sono decisamente luoghi poco salutari per tutti e per i diabetici
ancora di più. Ma ogni tanto, in compagnia di amici, anche chi soffre di diabete
può farsi la concessione, anche in questo caso, come per la pizza, piccoli
accorgimenti rendono tutto più salutare.
L’alternativa: hamburger semplice
Il prof. Riccardi propone hamburger semplici senza formaggio accompagnati da un’abbondante insalata.
5. CORNETTO A COLAZIONE
Per mantenere la glicemia sotto controllo sono da evitare il classico cornetto, le paste dolci, e i toast con
abbondante marmellata perché contengono farina bianca trasformata e sono ricchi di grassi, carboidrati
e sodio.
L’alternativa: torte di riso integrali o yogurt senza zucchero. «Il toast con la marmellata non è un tabù,
basta spalmarne un velo con una percentuale del 60% di frutta»
6. FRULLATI E SUCCHI DI FRUTTA
I frullati di frutta sembrano salutari, ma per un diabetico possono trasformarsi
in qualcosa di molto pericoloso perché sono pieni di zucchero e possono essere
dannosi quanto le lattine di bevande zuccherate. Anche i succhi di frutta sono
pieni di calorie e ricchi di zuccheri e andrebbero davvero evitati. compresi la
spremuta d’arancia etichettata senza zuccheri aggiunti e la spremuta casalinga
L’alternativa: meglio un frutto perché lo zucchero è molto meno concentrato rispetto al succo
L’alternativa: Meglio il frutto intero, perché lo zucchero è molto meno concentrato rispetto al succo. Il
frullato si può bere, ma se composto con frutta a basso contenuto di zuccheri e verdure, come cavoli e
spinaci (senza l’aggiunta di zuccheri!)
7. MISCELE DI FRUTTA SECCA E DISIDRATATA
Nei supermercati sono in vendita miscele di frutta secca, con guscio e disidratata: un mix di noci,
mandorle, nocciole, ma anche frutta disidratata come albicocca o uva passa. Il problema è che il
processo di disidratazione fa diventare molto concentrati anche gli zuccheri ed è facile esagerare con le
dosi dal momento che un’albicocca secca, a livello di zuccheri, è come un’albicocca fresca, solo molto più
piccola e la stessa cosa con l’uva passa, abusarne è un attimo.
L’alternativa: ci si può creare il proprio mix di semi di girasole, noci, mandorle, piccole quantità di cocco
non zuccherato. Per chi ha il diabete una manciata di frutta secca con guscio è salutare. No invece a
quella disidratata
8. CEREALI RAFFINATI
Cereali raffinati per colazione possono causare picchi di zucchero nel
sangue, anche se le reazioni variano da persona a persona.
L’alternativa: Per colazione si possono scegliere fiocchi d’avena senza
zucchero o cereali integrali (attenzione che non ci sia aggiunta di
zuccheri). Ottimi anche pane e grissini integrali.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1109
9. FORMAGGI
I formaggi fanno parte della tradizione culinaria italiana, sono ricchi di
grassi saturi e non vanno consumati in grandi quantità : non più di due/tre
volte alla settimana, ma questa è una regola generale che vale per tutti.
Per i diabetici sono da evitare i formaggi più ricchi di grassi che sono
mascarpone, gorgonzola, caciotta, formaggi stagionati.
L’alternativa: per chi soffre di diabete sono da preferire la ricotta di vacca,
il fioridilatte, primosale, i formaggi freschi un paio di volte alla settimana
10. BARRETTE ENERGETICHE E SPORT DRINK
A prima vista le barrette energetiche possono sembrare una scelta salutare come snack, ma la maggior
parte contengono alti livelli di zuccheri e carboidrati. Stessa cosa per gli sport drink.
L’alternativa: per merenda meglio qualche mandorla, un ghiacciolo (ci sono solo 10 grammi di zucchero),
un frutto, uno yogurt o un pacchetto di cracker integrali
11. PATATINE FRITTE
Le patatine fritte sono piene di carboidrati e grassi e una porzione abbondante può davvero risultare
devastante per un diabetico perché sono molto ricche di amido.
L’alternativa: «Le patatine fritte sono un problema per i diabetici perché contengono molto amido spiega il professor Riccardi - e la frittura non è certo salutare, ma è un problema secondario.
In alternativa va benissimo la verdura cotta ma una volta a settimana va bene anche il carciofo, la
zucchina o la melanzana fritta, facendo attenzione ad asciugare l’olio della frittura»
12. CARNI GRASSE
I diabetici sono ad alto rischio di malattie cardiache. Anche se la carne è ricca
di proteine e non contiene carboidrati (che aumentano lo zucchero nel
sangue), alcune fonti di proteine sono migliori di altre. Va evitata la carne
ricca di grassi saturi (come la carne rossa), i fritti, la carne impanata
L’alternativa: l’obiettivo è assumere il più possibile proteine di origine
vegetale come fagioli, piselli, lenticchie). Meglio pesce, frutti di mare e carne
bianca come pollo o tacchino che tendono a contenere meno grassi saturi. (Salute, Humanitas)
CUORE: PER OGNI ORA PASSATA SEDUTI
PIU' RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Non importa quanta attività fisica si faccia, ma ogni ora trascorsa seduti i livelli di
pericolosi depositi nelle arterie aumentano del 14 %, incrementando di conseguenza
il rischio di sviluppare malattie cardiache.
La troppa sedentarietà è stata collegata alle cosiddette calcificazioni
delle coronarie, ovvero a quelle placche di calcio che si depositano sulle
pareti arteriose causandone il restringimento.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato le immagini
delle Tac di oltre duemila soggetti adulti dopo aver monitorato il loro
livello di attività fisica tramite rilevatori di movimento. Grazie a questo sistema gli studiosi hanno potuto
verificare il tempo che ogni individuo ha trascorso seduto. Ebbene, dai risultati è emerso che ogni
persona trascorre seduta, in media, 5 ore al giorno. Tempo che aumenta nel caso di soggetti più anziani o
con un alto indice di massa corporea, nei diabetici o in chi soffre di ipertensione.
Lo studio ha inoltre mostrato che ogni ora trascorsa da seduti è associata a un aumento del 14% nella
formazione di calcificazioni coronariche. E l'attività fisica sembra non annullare l'effetto della troppa
sedentarieta'. "Ridurre la quantità di tempo che si passa seduti anche di una o due ore potrebbe avere
un impatto significativo e positivo sulla futura salute cardiovascolare". (Salute, Agi)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1109
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO
DATA
TITOLO
Venerdì Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di PRIMO SOCCORSO in caso di :
5 Maggio
TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;
Ore 21,00
INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport
I PARTE
Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II
Martedì 16 Maggio Ore 21,00
II PARTE
Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II
Martedì 23 Maggio Ore 21,00 –
III PARTE Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II
COME PARTECIPARE
CF
14
basta recarsi direttamente
presso la sede dell’Ordine e
accreditarsi.
ORDINE: grande successo per FAD in farmaDAY:
un nuovo modo di aggiornarsi
FAD in farmaDAY: nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare
all’obbligo dell’aggiornamento ECM
AVVISO:
per partecipare al corso ci si può iscrivere fino al 15 Giugno
COME PARTECIPARE
30 Crediti ECM
a. Inviare all’indirizzo infoecm.ordna@gmail.com la richiesta di fruizione del
Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
1. Nome, Cognome; 2. Codice Fiscale. , indirizzo mail (non PEC!!), 3. luogo e data di nascita,
4. n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; 5. n. tel. mobile che verrà utilizzato
esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso.
b. In tempi brevi riceverai le credenziali con una USERNAME e una PASSWORD PERSONALE
insieme alle istruzioni per fruire del Corso.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1109
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchioâ€
Di seguito schema generale del corso.
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
1/A
1/B
1/C
1/D
1/E
1/F
1/G
1/H
1/I
TITOLO
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Data
N.
Modulo
TITOLO
Data N.
26-Apr
27-Apr
28-Apr
2-Mag
3-Mag
4-Mag
5-Mag
8-Mag
9-Mag
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
5/A
5/B
5/C
5/D
5/E
5/F
5/G
5/H
5/I
Rinite 1
Rinite 2
Rinite 3
Rinite 4
Rinite 5
Rinite 6
Rinite 7
Rinite 8
Rinite 9
8-Giu
9-Giu
12-Giu
13-Giu
14-Giu
15-Giu
16-Giu
19-Giu
20-Giu
29
30
31
32
33
34
35
36
37
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
30-Giu
3-Lug
38
39
40
41
42
43
44
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug
Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug
Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug
50
51
52
QUESTIONARIO n.1
2/A
2/B
2/C
2/D
2/E
2/F
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
1
2
3
4
5
6
QUESTIONARIO n. 5
10-Mag
11-Mag
12-Mag
15-Mag
16-Mag
17-Mag
10
11
12
13
14
15
18-Mag
19-Mag
22-Mag
23-Mag
24-Mag
25-Mag
26-Mag
16
17
18
19
20
21
22
QUESTIONARIO n.2
3/A
3/B
3/C
3/D
3/E
3/F
3/G
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
1
2
3
4
5
6
7
QUESTIONARIO n.3
4/A
4/B
4/C
4/D
4/E
4/F
Mal di Gola 1
Mal di Gola 2
Mal di Gola 3
Mal di Gola 4
Mal di Gola 5
Mal di Gola 6
QUESTIONARIO n. 4
29-Mag
30-Mag
31-Mag
5-Giu
6-Giu
7-Giu
23
24
25
26
27
28
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
1
2
3
4
5
6
7
8
9
QUESTIONARIO n. 6
7/A
7/B
7/C
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARIO n. 7
8/A
8/B
8/C
QUESTIONARIO n.8
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1109
Modulo 1/G:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
Influenza (VI)
LA PREVENZIONE
1. Misure di igiene e protezione individuale
a) Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) fortemente
raccomandato;
b) Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o
tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) raccomandato;
c) Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie se in fase iniziale
raccomandato;
d) Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti
sanitari (ospedali) raccomandato.
2. La vaccinazione
Rappresenta
il
VACCINO SPLIT
Contenente virus influenzali frammentati
mezzo più efficace
VACCINO A SUBUNITA’
Contenente solo antigeni di superficie,
per prevenire la
emoagglutinina e neuraminidasi
malattia e le sue
VACCINO VIROSOMIALE
Contenente gli antigeni di superficie, emoagglutinine e
complicanze.
neuroaminidasi legati a virosomi come sistema
I vaccini a subunitÃ
carrier/adiuvante
sono meno reattivi
VACCINO ADIUVATO
Contenente antigeni di superficie emulsionati ad MF59,
e pertanto sono
adiuvante oleoso metabolizzabile
particolarmente
indicati per bambini ed adulti che abbiano presentato episodi di reazioni indesiderate a precedenti
vaccinazioni.
I vaccini viromiali vanno considerati come vaccini adiuvati, sono autorizzati per l’immunizzazione dei soggetti
dai 6 mesi in avanti. I vaccini adiuvati con MF59 sono autorizzati dei soggetti >65 anni.
La funzione degli adiuvanti è quella di potenziare la risposta immunitaria alla vaccinazione.
3. Gli antivirali
I virus dell’influenza possono acquisire resistenza agli antivirali. Per questo
motivo, l’uso profilattico degli antivirali non è raccomandato di routine durante
le epidemie stagionali di influenza.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1109
SCUOLA di SPECIALIZZAZIONE in:
VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO
La Scuola di Specializzazione Valutazione e Gestione del Rischio Chimico è finalizzata alla formazione di
figure professionali con specifiche competenze, necessarie per valutare e gestire i rischi derivanti dalla
produzione, dall'immissione sul mercato e dall'uso di sostanze chimiche e
loro miscele, nonchè i rischi legati all'intero ciclo di vita di prodotti
destinati ad usi specifici e regolamentati dalle recenti normative sociali,
di settore e di prodotto.
Il percorso formativo è rivolto a tutti coloro che operano nelle istituzioni
-pubbliche e private - interessate ad approfondire le tematiche tecnicoscientifiche, legislative e applicative correlate alla gestione delle sostanze
chimiche e alla valutazione del rischio chimico, così come previsto dalle
normative nazionali e comunitarie.
Per consultare il Bando e una brochure informativa sulla Scuola, basta
cliccare il seguente link:
https://www.farmacia.unina.it/documents/12375415/14099875/BandoSpRischio/963f45051f1a-4b0b-bda4-4a111b42b5e8
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
CONVEGNO :
Nuovi farmaci per l’epatite C –
Destinatari: l’evento ECM è rivolto a n° 100
professionisti della sanità tra le seguenti figure:
Farmacisti: (Ospedalieri e Territoriali)
Medici Chirurghi:
Infermieri:
Crediti: 6 crediti formativi
Iscrizioni: l’iscrizione obbligatoria ed a titolo gratuito, potrà essere effettuata compilando il form
disponibile sulla pagina dedicata all’evento del sito web klinksolutions.it