Anno V – Numero 1117
Mercoledì 17 Maggio 2017 – S.Pasquale
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
sussidio
per
disoccupati
2. Concorso straordinario
3. ORDINE: corso sulle
manovre di I° soccorso
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. La pillola finta funziona
(anche se lo sai)
5. “Sindrome del Tunnel
Carpale, colpisce solo in
età avanzataâ€, vero o
falso?
Prevenzione e Salute
6. Per alleviare il dolore
cronico, bisogna dormire
di più.
7. Lotta al colesterolo:
cibi da evitare e consigli in
cucina
8. Ginocchio,
come
mantenere una buona
funzionalità del menisco?
Meteo Napoli
Mercoledì 17 Maggio
ï‚· Variabile
Minima: 17° C
Massima: 24 °C
Umidità :
Mattina = 64%
Pomeriggio = 45%
Proverbio di oggi….……..
E’ 'na pasta d’ommo
E' una pasta d' uomo – persona buona
“Sindrome del TUNNEL CARPALE, colpisce
solo in età avanzataâ€, vero o falso?
Quando si parla di sindrome del tunnel carpale, la patologia
delle mani più frequente soprattutto nelle donne, sono molte le persone
che credono sia una malattia che colpisce solo nelle età più avanzate.
Vero o falso?
Falso
“Sebbene sia vero che la sindrome del
tunnel carpale colpisce più frequentemente le donne in
menopausa, tuttavia si tratta invece di una delle patologie
della mano che colpisce anche le mani di giovani. Come nei
pazienti più anziani, anche nei giovani i sintomi principali
sono il formicolio, in particolare alle prime tre dita della mano. Anche quando il
formicolio si presenta nelle persone giovani, è importante alla comparsa dei
primi sintomi, cercare ulteriori segni specifici che confermino la diagnosi, senza
attendere che il formicolio passi spontaneamente. Infatti, se
il formicolio diventa cronico, cioè se è presente in modo continuo anche di
notte, e se è positiva l’elettromiografia, cioè l’esame che permette di fare la
diagnosi, è preferibile prendere in considerazione un approccio di tipo
chirurgico anche se si è giovani, perché quando si interviene nelle fasi iniziali
della malattia la chirurgia può essere risolutiva.
Le patologie delle mani, in modo particolare quelle degenerative come la
sindrome del tunnel carpale, nel caso della degenerazione del nervo, o l’artrosi,
nel caso di degenerazione delle articolazioni, arrivano quando la capacità di
autoriparazione viene superata dagli effetti dell’usura a cui sottoponiamo
costantemente le mani nelle molteplici attività giornaliere, alcune addirittura
inconsapevoli, come gesticolare mentre parliamo, afferrare oggetti al volo o
spostare una ciocca di capelli. Infatti, se consideriamo tutto il lavoro che ogni
giorno svolgono le nostre mani, è facile pensare che non esiste al mondo una
macchina che sappia svolgere lavori di così alta precisione, inclusi anche lavori
pesanti, in grado di funzionare così a lungo senza manutenzione e senza
“ammalarsiâ€.†(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1117
PREVENZIONE E SALUTE
LA PILLOLA FINTA FUNZIONA (ANCHE SE LO SAI)
È il cosiddetto effetto placebo: secondo un nuovo studio, il beneficio ci può essere anche quando
il paziente è consapevole che il "farmaco" è solo uno zuccherino.
Che una pillola, anche se finta, faccia effetto quanto e a volte anche più di una vera è risaputo. Tanto che
l’efficacia di un farmaco negli studi clinici viene spesso
misurata rispetto a quella del cosiddetto placebo, ossia
semplice zucchero.
Quello che viene di solito dato per scontato è che per
farla funzionare bisogna che chi prende la pasticca
fasulla sia convinto che sia vera.
Invece, pare che non sia così. Anche se il paziente è
consapevole di assumere solo qualche granello di
zucchero o di acqua, può darsi che ne tragga comunque
beneficio, e che i suoi sintomi siano alleviati.
SENZA TRUCCO, SENZA INGANNO. Lo dimostra una
analisi che ha preso in considerazione le poche ricerche
pubblicate sull’effetto placebo in cui, a differenza dei casi classici, al paziente era noto che gli veniva
somministrato un trattamento finto.
Anche senza inganno, rispetto al non far niente la pasticca di zucchero ha portato comunque
miglioramenti a pazienti che soffrivano di mal di schiena, depressione, rinite allergica, sindrome del colon
irritabile e disturbo da deficit di attenzione e iperattività . In uno studio recente, 80 pazienti con una
forma grave di sindrome del colon irritabile hanno avuto un miglioramento dei sintomi del 15% (rispetto
a chi non ha preso niente) assumendo "senza inganno" un farmaco finto. Una volta smesso il placebo, la
situazione è tornata a peggiorare.
IL POTERE DELLA SUGGESTIONE. Si tratta ancora di pochi studi, anche perché queste ricerche,
proprio per la forma del problema da indagare, non possono essere condotte con il metodo considerato
più attendibile, cioè in doppio cieco, ossia senza che sperimentatori e volontari sappiano chi sta
assumendo che cosa. L’efficacia del placebo senza inganno non è però un risultato del tutto
sorprendente per la medicina.
Innanzitutto, anche se è stato esplicitato che si trattava solo di un placebo, la pillola finta è stata spesso
accompagnata in questi studi da parole di incoraggiamento del tipo “non contiene nessun principio
attivo, ma a volte abbiamo osservato comunque dei miglioramentiâ€.
E che le aspettative generate dalla suggestione possano indurre davvero cambiamenti fisiologici, come la
produzione di endorfine antidolorifiche da parte del sistema nervoso, è un fatto dimostrato.
Un altro meccanismo all’opera potrebbe essere il condizionamento: la maggior parte di noi si aspetta un
qualche beneficio quando prende una medicina, come i cani studiati dal famoso fisiologo russo Ivan
Pavlov che, abituati a ricevere il cibo dopo il suono di un campanello, poi iniziavano a salivare anche solo
in risposta al suono. Può darsi che il corpo reagisca nello stesso modo, per il semplice fatto di buttare giù
una pillola, anche se non contiene niente.
MEDICI CHE INCORAGGIANO. Lo studio non dimostra certo che si possa fare a meno dei farmaci.
Come scrive in un articolo, Jeremy Howick, un ricercatore dell’università di Oxford, dà però indicazioni su
come sfruttare l’effetto placebo anche senza spacciare per vere pasticche finte. Per il ricercatore, «i
medici che danno messaggi positivi e si prendono il tempo per comunicare in modo empatico con i loro
pazienti possono produrre effetti benefici, che prescrivano un farmaco oppure no». (Focus)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1117
PREVENZIONE E SALUTE
PER ALLEVIARE IL DOLORE CRONICO,
BISOGNA DORMIRE DI PIÙ
Per contrastare il dolore cronico, sarebbe consigliabile dormire di più.
Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine dai ricercatori dell'Harvard Medical School di Boston
(Usa) ha, infatti, dimostrato che la carenza prolungata di sonno potrebbe
accrescere la sensibilità al dolore. A sua volta, la sofferenza fisica impedirebbe
di riposare bene, determinando un circolo vizioso che finirebbe per aumentare
il malessere del paziente.
Nel corso della ricerca, gli autori hanno misurato gli effetti della perdita di
sonno acuta o cronica su alcuni topi. Per impedire agli animali di dormire,
hanno utilizzato una strategia alternativa.
Non li hanno sottoposti a situazioni stressanti, ma li hanno fatti “divertireâ€: nel
momento in cui sarebbero dovuti andare a riposare, hanno fornito loro
giocattoli e li hanno coinvolti in attività dinamiche.
In pratica, gli esperti hanno riprodotto ciò che accade agli umani, che a volte rimandano il momento di
addormentarsi perché guardano la tv o leggono fino a tardi. Con questo escamotage, sono riusciti a
prolungare il periodo di veglia dei roditori fino a 12 ore in una sola sessione, oppure fino a 6 ore per 5
giorni consecutivi.
Successivamente, per misurarne la sensibilità al dolore, hanno sottoposto gli animali ad alcuni stimoli
dolorosi (caldo, freddo, pressione o presenza di capsaicina - la sostanza irritante contenuta nel
peperoncino piccante – nel cibo) e non dolorosi (rumori forti e improvvisi, diretti a suscitare spavento).
Hanno anche somministrato ai roditori alcuni farmaci antidolorifici, come l'ibuprofene e la morfina, o
sostanze che promuovono la veglia, come la Caffeina e il Modafinil, un farmaco usato per il trattamento
della narcolessia. L'esperimento ha dimostrato che la lucidità mentale e la vigilanza giocano un ruolo
importante e inaspettato nella determinazione della sensibilità al dolore.
Gli scienziati hanno, infatti, scoperto che dormire poco per un periodo prolungato di tempo aumenta il
malessere causato dalla sofferenza fisica. “Abbiamo scoperto che cinque giorni consecutivi di moderata
deprivazione del sonno possono aumentare notevolmente la sensibilità al dolore in topi altrimenti sani spiega Chloe Alexandre, che ha diretto la ricerca -. La risposta era specifica per il dolore e non era dovuta
a uno stato generale di sovra-eccitazioneâ€.
Sorprendentemente, gli analgesici comuni come l'Ibuprofene non hanno bloccato l'ipersensibilità al
dolore indotta dalla perdita di sonno. Anche la morfina è risultata poco efficace. Secondo gli esperti, ciò
suggerisce che i pazienti che utilizzano questi farmaci dovrebbero assumerne dosi maggiori per
compensare la perdita di efficacia dovuta alla carenza di sonno. Ma questo li esporrebbe anche a
maggiori rischi di effetti collaterali.
Al contrario, le sostanze dirette a promuovere la veglia, ossia la la caffeina e il modafinil, hanno
ostacolato con successo l'ipersensibilità del dolore causata non solo dalla perdita di sonno acuta, ma
anche da quella cronica. Gli studiosi sottolineano che nei topi che non erano stati sottoposti a privazione
del sonno, questi composti non avevano invece alcuna proprietà analgesica.
Alla luce dei risultati ottenuti, i ricercatori ritengono che i pazienti affetti da dolore cronico potrebbero
stare meglio se riuscissero a dormire di più durante la notte e se bevessero qualche caffè durante il
giorno. “Queste soluzioni, potrebbero aiutare a interrompere il ciclo del dolore cronico, in cui il dolore
disturba il sonno, che a sua volta stimola il dolore, che disturba ulteriormente il sonnoâ€.
(Salute, Sole 24Ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1117
PREVENZIONE E SALUTE
LOTTA AL COLESTEROLO:
CIBI DA EVITARE E CONSIGLI IN CUCINA
Troppo colesterolo può fare male alla salute.
Diversi studi scientifici hanno infatti associato suoi eccessi all'aumento del rischio di aterosclerosi, quel
fenomeno che restringendo il diametro interno delle arterie e aumentando la probabilità che si formino
dei trombi espone al rischio di gravi eventi cardiovascolari, inclusi infarti e ictus.
In particolare, a promuovere l'aterosclerosi è il cosiddetto colesterolo cattivo (detto anche LDL, acronimo
anglosassone con cui vengono indicate le particelle che lo trasportano nel sangue – le Low Density
Lipoproteins). Il colesterolo buono (o HDL, dall'inglese High Density Lipoproteins) non dovrebbe invece
scendere al di sotto di livelli considerati minimi, perché aiuta proprio ad eliminare gli eccessi di questa
molecola.
Alla base dell'aumento del colesterolo totale e di quello cattivo possono esserci dei fattori genetici, ma
non solo: anche l'alimentazione può giocare un ruolo determinante. Per questo fare attenzione ai grassi
portati nel piatto può aiutare a tenere sotto controllo i suoi livelli.
Il colesterolo può aumentare I
grassi
saturi
perché si mangiano cibi che ne possono
essere
sono ricchi. Tra questi sono abbondanti anche in
inclusi le uova, i molluschi e le alcuni oli tropicali,
carni rosse. In generale, è bene come l’olio di cocco e
ricordare che il colesterolo è una molecola di origine l’olio di palma.
animale.
I principali imputati dell’aumento del colesterolo sono però i cibi ricchi di
grassi saturi, che segnalano al fegato di aumentarne la produzione. Per questo
per tenerne sotto controllo il colesterolo è importante limitare la carne di
manzo ricca di grassi, l’agnello, il maiale, la pelle del pollame, il lardo e i
latticini prodotti a partire dal latte intero.
Per ridurre il contenuto di grassi saturi e
Un altro accorgimento
trans portati in tavola è utile anche
utile è eliminare il
preferire i metodi di cottura che non
grasso visibile della
prevedono l’uso di condimenti grassi,
carne.
come la bollitura.
I
prodotti
contenenti
grassi
Il pollame dovrebbe
idrogenati
o
parzialmente
essere cotto solo
idrogenati (come alcune margarine,
dopo essere stato
alcuni biscotti, torte e altri dolci
privato della sua
confezionati, alcuni cracker e
pelle.
patatine confezionate e i cibi offerti in alcuni esercizi
commerciali) sono invece pericolosi perché sono fonti di
grassi trans, che oltre a far aumentare il colesterolo
cattivo fanno diminuire quello buono.
(Salute, Sole 24Ore)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 5
Anno IV – Numero 1117
PREVENZIONE E SALUTE
GINOCCHIO, COME MANTENERE UNA BUONA
FUNZIONALITÀ DEL MENISCO?
Molte lesioni a carico del ginocchio interessano il suo menisco, il cuscinetto che fa da
ammortizzatore dell’intera articolazione.
Più che di menisco bisognerebbe parlare di menischi, al plurale, e non
solo perché nel ginocchio se ne trovano due ma perché questi tessuti
sono presenti anche in altre parti del corpo, come nell’articolazione
temporo-mandibolare. L’attenzione principale, in ogni caso, è rivolta al
ginocchio perché è qui che il menisco subisce i traumi più frequenti ed è
qui che si fanno sentire di più gli effetti della sua degenerazione: l’artrosi.
Ce ne parla il dottor Andrea Bruno, ortopedico e traumatologo di
Humanitas.
Il menisco è costituito da tessuto cartilagineo fibroso e serve le
articolazioni per garantirne il movimento; grazie al menisco la tibia aderisce al femore. Nel ginocchio ce
ne sono due, uno laterale a forma di cerchio quasi completo, e uno mediale a forma di semicerchio. In
che modo possiamo proteggere il menisco del ginocchio e preservarne la funzionalità ?
1. Controllo
del peso. «I chili in eccesso non fanno altro che sovraccaricare l’articolazione
del ginocchio. Perdere il 10-15% del proprio peso corporeo aiuta la biomeccanica del ginocchio e,
in caso di dolori articolari, aiuta a diminuire la sensazione di dolore».
2. AttivitÃ
3.
4.
5.
6.
Fisica. «Presentare un adeguato tono muscolare permette all’articolazione di
funzionare in maniera adeguata. Per ottenere questo è importante praticare regolarmente, e con
criterio, attività fisica che tonifichi la muscolatura degli arti inferiori», ricorda lo specialista.
Core stability. Non solo gambe. Per la salute delle ginocchia è bene potenziare anche la
muscolatura della parte superiore del corpo per migliorare la propiocezione: «L’obiettivo finale è
quello di ridurre l’incidenza di traumi e infortuni. Tonificando la parete addominale si aumenta la
stabilità del bacino e si riduce il rischio di infortuni. Per questo scopo sono importanti esercizi
mirati o attività fisica come il pilates, lo yoga, la fisiokinesiterapia posturale e propiocettiva».
Sport e ginocchio: L’indicazione del potenziamento del tronco vale in particolare per quegli
sport per cui sono frequenti i contatti che possono mettere in pericolo i menischi per via
dei traumi distorsivi a carico del ginocchio: «Dal calcio alla pallavolo, dallo sci al rugby al basket. Il
corretto allenamento e la preparazione atletica che mirino a sostenere propiocezione e core
stability servono proprio a ridurre le probabilità di subire un infortunio, ricordando sempre che il
“rischio zero†non esiste. Importante anche indossare calzature adeguate al proprio piede e in
buono stato».
Dieta sana: «Un regime alimentare bilanciato è uno dei pilastri fondamentali per il controllo del
peso e per mantenere un buon metabolismo. Tuttavia non c’è un tipo di alimentazione che vada
direttamente a rinforzare i tessuti del menisco. In commercio ci sono degli integratori
condroprotettori della cartilagine ma non ci sono forti evidenze scientifiche circa la loro efficacia.
In ogni caso la raccomandazione è di seguire sempre uno stile di vita sano, anche dopo aver subito
un trauma o con un processo degenerativo dell’articolazione in corso».
Idratazione: «Anche l’idratazione non ha un effetto diretto sul menisco ma indirettamente
contribuisce al benessere generale, a mantenere una buona funzionalità muscolare e quindi a
ridurre il rischio di farsi male», conclude il dottor Bruno. (salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1117
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO
DATA
TITOLO
MARTEDÌ
23
Maggio
Ore 21,00
Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di :
TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;
INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport
Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II
CF
14
COME PARTECIPARE
basta recarsi direttamente presso la
sede dell’Ordine e accreditarsi.
ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2017
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.
Il giorno 29 Maggio 2017 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno:
1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2016;
2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2016;
3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2017;
4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1117
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchioâ€
Di seguito schema generale del corso.
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
1/A
1/B
1/C
1/D
1/E
1/F
1/G
1/H
1/I
TITOLO
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Data
N.
Modulo
TITOLO
Data N.
26-Apr
27-Apr
28-Apr
2-Mag
3-Mag
4-Mag
5-Mag
8-Mag
9-Mag
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
5/A
5/B
5/C
5/D
5/E
5/F
5/G
5/H
5/I
Rinite 1
Rinite 2
Rinite 3
Rinite 4
Rinite 5
Rinite 6
Rinite 7
Rinite 8
Rinite 9
8-Giu
9-Giu
12-Giu
13-Giu
14-Giu
15-Giu
16-Giu
19-Giu
20-Giu
29
30
31
32
33
34
35
36
37
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
30-Giu
3-Lug
38
39
40
41
42
43
44
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug
Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug
Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug
50
51
52
QUESTIONARIO n.1
2/A
2/B
2/C
2/D
2/E
2/F
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
1
2
3
4
5
6
QUESTIONARIO n. 5
10-Mag
11-Mag
12-Mag
15-Mag
16-Mag
17-Mag
10
11
12
13
14
15
18-Mag
19-Mag
22-Mag
23-Mag
24-Mag
25-Mag
26-Mag
16
17
18
19
20
21
22
QUESTIONARIO n.2
3/A
3/B
3/C
3/D
3/E
3/F
3/G
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
1
2
3
4
5
6
7
QUESTIONARIO n.3
4/A
4/B
4/C
4/D
4/E
4/F
Mal di Gola 1
Mal di Gola 2
Mal di Gola 3
Mal di Gola 4
Mal di Gola 5
Mal di Gola 6
QUESTIONARIO n. 4
29-Mag
30-Mag
31-Mag
5-Giu
6-Giu
7-Giu
23
24
25
26
27
28
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
1
2
3
4
5
6
7
8
9
QUESTIONARIO n. 6
7/A
7/B
7/C
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARIO n. 7
8/A
8/B
8/C
QUESTIONARIO n.8
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1117
Modulo 2/F:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
RAFFREDDORE (VI)
10 regole antiraffreddore!
Una serie di consigli per guarire più in fretta dal raffreddore. Bere tanto, mangiare frutta e yogurt.
La temperatura della casa deve stare intorno ai 20°C.
1. Bevande
Quando siamo raffreddati sudiamo di più e perdiamo più liquidi a causa della rinorrea. È
importante bere più del solito, almeno 8-10 bicchieri d'acqua al giorno. Vanno benissimo anche
succhi di frutta, tè e spremute.
2. Mangiare o Digiunare?
L’organismo ha bisogno di essere regolarmente rifornito di carburante per superare la malattia. Chiaramente
mangiare a tutti i costi può essere controproducente. Usiamo buon senso.
3. Cibo
Preferire cibi leggeri: semolino, creme di riso, carne bianca ai ferri, verdura cotta, frutta cotta
dolcificata con miele, ecc.
4. Gelati
Possono essere l’arma segreta quando non riusciamo a mangiare. Assicurano infatti un buon apporto
calorico e svolgono un'azione rinfrescante.
5. Yogurt
Sarebbe opportuno mangiarlo ogni giorno perché aiuta a rinforzare le difese
dell'organismo.
6. Luoghi affollati e chiusi?
Se siamo malati cerchiamo di evitarli per non diffondere il virus. Se non lo siamo, consideriamo che
sono il luoghi di maggiore rischio contagio.
7. Stress
Una persona stressata è più debole e si ammala più facilmente.
8. Fumo di Sigaretta
Il fumo fa male. È un dato di fatto. Inoltre indebolisce le difese. Una ragione in più per smettere.
9. In Camera
Per favorire la respirazione è consigliabile umidificare la stanza con una vaschetta d'acqua o un asciugamano
bagnato sul calorifero. La temperatura non deve superare i 20-22°C e l'aria andrebbe cambiata ogni giorno.
10. Igiene Personale
Non va mai trascurata. Utilizzare sempre acqua tiepida e riscaldare la stanza da bagno prima
entrare in vasca o in doccia.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1117
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,