Anno V – Numero 1122
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
Farmaco per tuttiâ€;
2. Concorso straordinario
3. ORDINE: corso sulle
manovre di I° soccorso
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Perché compaiono i
capelli bianchi da giovani?
5. Pelle, 15 cause comuni di
rash cutaneo
Prevenzione e Salute
6. 5 abitudini per rimanere
giovani a lungo
7. Borsite del ginocchio:
riposo,
ghiaccio
e
fisioterapia
per
il
recupero
Curiosità e Salute
8. Perché
si
“Limonare�
dice
Mercoledì 24 Maggio 2017 – B.V. Maria Ausiliatrice
Proverbio di oggi….……..
'E det d' 'a man nunn so' tutt'egual
PERCHÉChi troppo s’inchina, mostra il sedere
COMPAIONO
I CAPELLI BIANCHI DA GIOVANI?
Quando la chioma inizia a incanutire in giovane età e ci si
ritrova con i primi capelli bianchi già a 25 anni, nella maggior
parte dei casi si tratta di uno “scherzo genetico†.
Infatti, la canizie precoce è in genere l’espressione
di un “programma genetico†nel proprio DNA,
trasmesso dai genitori, che è alla base del comando
di non produrre più melanina, cioè la sostanza che
dà il colore alla pelle e ai capelli, che dai geni arriva
al bulbo pilifero. Anche se l’immagine che lo
specchio può rimandare è di una vecchiaia precoce
o ci si può vedere “malatiâ€, tuttavia quando
spuntano i primi capelli bianchi non ci si deve preoccupare che si stia
invecchiando prima del tempo o che si sia meno sani di chi sfoggia una
capigliatura ancora corvina perché la spiegazione è certamente genetica. Non è
un caso infatti che i membri di intere famiglie vedano la capigliatura di tutti i
componenti diventare bianca alla stessa età , anche se non si deve sottovalutare
il ruolo dello stress. (Salute, Humanitas)
Perché si dice
“LIMONARE�
Ci sono due possibili spiegazioni.
Meteo Napoli
Mercoledì 24 Maggio
ï‚· Variabile
Minima: 17° C
Massima: 26 °C
Umidità :
Mattina = 70%
Pomeriggio = 62%
Vi sono due possibili spiegazioni.
La prima sostiene che sia un modo di dire, originario della Lombardia, che
deriva dall’uso antico di molti fruttivendoli di vendere i limoni a due a due.
Da qui l’abitudine di indicare come “limoni†le giovani coppie e, per estensione,
del verbo “limonare†al posto di baciare.
La seconda, invece, richiama il movimento rotatorio necessario per spremere
manualmente l’agrume, a sua volta collegato alle lingue degli innamorati che si
muovono nel “bacio alla franceseâ€. (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1122
PREVENZIONE E SALUTE
5 ABITUDINI PER RIMANERE GIOVANI A LUNGO
Attività fisica regolare e una dieta corretta sono importanti ma non bastano:
bisogna anche essere positivi e capaci di coltivare solide relazioni. Ecco alcune buone
abitudini per combattere l’invecchiamento, alla luce delle ultime scoperte scientifiche.
Oggi in Italia ci sono più di 10mila centenari
Nel 2050 saranno 200 mila, dicono le stime. La scienza promette di
realizzare il sogno più antico dell’uomo: una vita lunghissima e in
buona salute. Non infinita, ma pur sempre lunga e in buona salute.
Come? La ricetta comprende
 la genetica, la medicina, l’alimentazione e gli stili di vita.
In alcuni casi gli ingredienti della longevità sono molto innovativi: diete speciali, infusioni di cellule
staminali, trasfusioni di plasma, farmaci all’avanguardia di vario tipo.
Ma in altri casi per invecchiare più lentamente e bene possiamo fare tutto “da soliâ€.
Si potrebbe riassumere il tutto col vecchio detto latino mens sana in corpore sano, a cui aggiungiamo una
giusta dose di ottimismo e qualche buon amico per condividere gioie e dolori.
Ci sono 5 buone abitudini capaci di migliorare la salute e l’equilibrio psicofisico e farci vivere più a lungo.
1. LA DIETA MEDITERRANEA. È noto che la dieta mediterranea, povera di carne e ricca di verdure,
cereali, frutta e legumi, riduce il rischio di sviluppare diverse patologie cardiovascolari, ossee e
neurologiche. Negli ultimi anni si è scoperto che questo tipo di alimentazione è però anche in grado di
rallentare l’invecchiamento.
Ad es., un recente studio ne ha messo in evidenza l’azione anti-aging sul cervello.
Quando invecchiamo, infatti, perdiamo cellule cerebrali e ciò influisce sulla capacità di apprendimento e
sulla memoria. Pare che il cervello degli anziani che seguono una dieta mediterranea perda meno massa
– si parla di minor atrofia – rispetto a coetanei che hanno abitudini alimentari diverse. In pratica è come
ritrovarsi un cervello più giovane della propria età anagrafica.
Inoltre la dieta mediterranea avrebbe un impatto positivo sulla qualità della vita negli anziani, limitando
gli effetti dell’osteoporosi in coloro che ne soffrono, nonché depressione e disabilità .
2. ATTIVITÀ FISICA REGOLARE. Anche in questo caso è risaputo che fare sport aiuta a rimanere in
salute, dov’è la novità ? Ebbene studi sempre più raffinati stanno mettendo in evidenza che l’attività fisica
rallenta l’invecchiamento, addirittura a livello cellulare.
Una ricerca pubblicata sull’American Journal of Epidemiology ha considerato campioni di sangue
prelevati da 1500 donne che avevano superato la menopausa, focalizzandosi sui telomeri, la parte
terminale dei cromosomi. Il nostro DNA, col passare degli anni va incontro a progressivi deterioramenti
con perdita d’informazione genetica. La funzione dei telomeri è quella di limitare questo fenomeno.
Purtroppo col tempo anche i telomeri si deteriorano, accorciandosi: telomeri più corti sono associati
all’invecchiamento fisiologico.
 i telomeri nelle donne sedentarie sono risultati più corti rispetto a quelli delle donne che
praticano un’attività fisica regolare.
Questo significa che, da un punto di vista biologico, le donne che non lasciano mai la sedia risultano più
vecchie delle coetanee sportive. Di quanto? Nello studio citato addirittura di 8 anni.
Un pò di sport fa bene anche al cervello. Una ricerca ha considerato un gruppo di oltre 600 settantenni
su un periodo di tre anni. Gli esami clinici hanno rivelato che il cervello degli sportivi, in questi 3 anni,
aveva subito una minor atrofia rispetto alle persone sedentarie. Tutto ciò indipendentemente dal fatto
che il soggetto abbia o meno svolto attività stimolanti da un punto di vista intellettuale, come la lettura.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1122
Anche in questo caso torniamo a parlare di telomeri, la parte
terminale
dei
nostri
cromosomi, che tendono ad
accorciarsi
con
l’invecchiamento. Secondo una ricerca,
3. la MEDITAZIONE:
pane non solo per lo spirito
 chi pratica regolarmente la meditazione avrebbe cellule con
telomeri più lunghi, dunque capaci di vivere, dividersi e
rimanere in salute più a lungo.
Gli effetti positivi sul cervello non sono da meno: bastano 8 settimane di meditazione per indurre
cambiamenti nelle regioni cerebrali collegate alla memoria, all’empatia e allo stress, con benefici
cognitivi e psicologici.
Un altro studio ha sottoposto a risonanza magnetica un gruppo di volontari che praticavano
abitualmente la meditazione, confrontando i risultati con quelli di altrettante persone non abituate a tale
pratica. La fisiologica perdita di materia grigia è stata meno netta in chi pratica la meditazione.
I motivi del fenomeno, tuttavia, non sono ancora stati chiariti.
4. COLTIVARE RELAZIONI SOCIALI. Da soli si invecchia male e più in fretta. Questa è la conclusione di
tanti studi condotti negli ultimi anni, che hanno dimostrato come la solitudine, nelle persone con più di
60 anni, sia un fattore predittivo di declino funzionale e decesso.
La mancanza di relazioni sociali, o l’insoddisfazione rispetto a quelle che si hanno, incide negativamente
sul nostro sistema immunitario, rendendolo più fragile soprattutto se si tratta di persone
anziane. L’impatto sulla salute sarebbe analogo a quello del fumo di sigaretta e addirittura superiore a
quello dell’obesità .
Un recente studio sull’invecchiamento condotto ad Harvard ha concluso che la capacità di coltivare
relazioni profonde (naturalmente anche in senso amicale) ha una ricaduta sulla qualità della vita
maggiore rispetto al successo e al denaro.
5. TANTO OTTIMISMO.
 I cattivi pensieri stressano e fanno invecchiare prima.
Ancora una volta, parte della responsabilità sarebbe dovuta ai telomeri:
 i depressi tendono infatti ad avere i telomeri dei leucociti più corti rispetto agli ottimisti.
Questo perché il cortisolo – l’ormone associato allo stress – limita la capacità delle cellule di attivare la
telomerasi, un enzima in grado di riparare i telomeri così da mantenere integri i cromosomi.
Il modo migliore per affrontare il tempo che passa è non farne un dramma.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, chi vive serenamente il
passare del tempo e la propria vecchiaia ha un’aspettativa di vita di 7,5 anni in più rispetto agli altri. Il
bello è che questo non cambia anche laddove si tenga conto delle condizioni socio-economiche. (Focus)
CURIOSITÀ E SALUTE
PERCHÉ il MEMBRO MASCHILE è detto anche PISELLO?
Le ipotesi sono diverse e l'uso in Italia è noto fin dal Trecento.
Sono molteplici le ipotesi per cui il membro maschile viene chiamato anche
pisello. La più verosimile e anche la più intuitiva fa derivare l’epiteto utilizzato
in tono ironico alla similitudine con il baccello di questa leguminosa, che è
allungato e arcuato.
PISELLUM. L’uso è noto in Italia fin dal Trecento, quando è attestato, nel latino tardo, il
termine pisellum, diminutivo di pisus (che indicava invece il legume).
RECORD. In italiano sono oltre 100 i termini che usano frutta e verdura per alludere ai genitali maschili e
femminili, al seno o ai glutei (pisello, banana, patata, meloni, pere, pesche etc). (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1122
SCIENZA E SALUTE
PELLE, 15 CAUSE COMUNI DI RASH CUTANEO
A volte la pelle si irrita, inizia a prudere e si ricopre di vescichette o scaglie: si tratta
di un rash cutaneo, un problema spesso associato al contatto con sostanze irritanti
che può però essere scatenato anche dall’ingestione di alcune sostanze
(inclusi alimenti e principi attivi di alcuni farmaci).
A volte le eruzioni cutanee possono essere il sintomo di pericolose reazioni, ad esempio
allergie; per questo in caso di dolore crescente, fastidi o pruriti alla gola, gonfiori,
difficoltà respiratorie, febbre superiore ai 38 °C, confusione, capogiri, forti dolori al
collo o alla testa o episodi ripetuti di vomito o diarrea è bene andare subito al pronto
soccorso.
L’associazione con altri sintomi, come dolori alle articolazioni, oppure morsi di insetti o
zecche dovrebbero invece portare il prima possibile nello studio del proprio medico. Quale
potrebbe essere la diagnosi?
Ecco alcune delle cause più comuni di rash cutaneo e i loro sintomi più tipici.
1. LA DERMATITE DA CONTATTO. Può sembrare una bruciatura. Spesso è localizzata a livello di mani e
braccia, dove scatena pruriti, arrossamenti o formazione di scaglie. La pelle può diventare ruvida, possono
formarsi vesciche che trasudano liquido e su cui si formano delle croste.
2. LA DERMATITE DA PANNOLINO. Colpisce i bambini ed è localizzata proprio nell’area pannolino. La
pelle appare rossa, irritata e calda al tatto.
3. PUNTURE DI INSETTO. La pelle si riscalda, si arrossa e si gonfia. L’irritazione è associata a dolore,
intorpidimenti o pizzicore.
4. INFEZIONI MICOTICHE. La pelle prude, si gonfia e si squama. Tutto può iniziare con arrossamenti o
formazione di squame.
5. LA QUINTA MALATTIA. E’ associata a mal di testa, fatica, febbre bassa, mal di gola e nausea. Il rash,
più frequente nei bambini, compare sulle guance, sulle braccia, sulle gambe e sul tronco.
6. L’IMPETIGINE. Frequente nei bambini, è caratterizzata da un rash pruriginoso e da vesciche piene di
liquido che si rompono facilmente. In genere i linfonodi sono ingrossati.
7. L’HERPES ZOSTER. Il rash si sviluppa a livello del dorso, oppure sul volto e a livello delle orecchie. E’
caratterizzato da chiazze rosse e pruriginose con vesciche piene di liquido che si rompono facilmente. Può
essere associato a febbre, brividi, mal di testa e fatica.
8. L’ECZEMA ALLERGICO. E’ associato a una sensazione di prurito e bruciore. La pelle, infiammata, può
ispessirsi, diventare ruvida, scaldarsi, essere sensibile al tatto o ricoprirsi di squame.
9. LA FEBBRE DA FIENO. Può essere associata alla comparsa di macchie rosse e prurito. I pomfi hanno
contorni ben definiti e diventano bianchi quando vengono premuti.
10. LA SCARLATTINA. E’ caratterizzata da piccoli foruncoletti rossi e conferisce alla pelle una consistenza
simile a quella della carta vetrata.
11. UN’ALLERGIA AI FARMACI. Può scatenare lievi rash associati a febbre e a difficoltà respiratorie.
12. LA FEBBRE REUMATICA. Può essere una complicazione della scarlattina o di infezioni alla gola. Sotto
alla pelle possono comparire piccoli foruncoli indolori; può presentarsi con un rash rialzato.
13. IL MORBILLO. In genere i foruncoletti, rossi e pruriginosi, compaiono prima sulla testa per poi
estendersi al resto del corpo e sono associati a macchie bianche in bocca.
14. LA CANDIDOSI. In genere è localizzata a livello delle pieghe cutanee (ad es. a livello delle ascelle). Lo
sfogo può essere rosso o bianco e in genere porta alla rottura della pelle.
15. LA MALATTIA DI LYME. E’ caratterizzata da chiazze rosse circondate da un alone più chiaro con
bordo rossastro. Il rash può essere caldo al tatto, non prude e non è associato a dolore. (Sole 24Ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1122
PREVENZIONE E SALUTE
BORSITE DEL GINOCCHIO:
RIPOSO, GHIACCIO E FISIOTERAPIA PER IL RECUPERO
Il ginocchio è una delle sedi in cui può sorgere una borsite.
Si tratta dell’infiammazione della borsa, la sacca che contiene il liquido lubrificante dell’articolazione, che
fa da cuscinetto fra i diversi tessuti come tendini e ossa. Traumi
ripetuti nel tempo, l’abitudine a tenere a lungo determinate
posizioni, ma anche un’infezione, possono favorire l’insorgenza di
questa condizione. Cosa fare quando si è colpiti da borsite del
ginocchio e, soprattutto, come poterla prevenire?
Ne parliamo con il dottor Piero Volpi, responsabile di Ortopedia
del Ginocchio e Traumatologia dello Sport di Humanitas.
Questo tipo di borsite è noto anche come “ginocchio della
lavandaiaâ€, per via della posizione tenuta dalle signore che, ginocchia per terra, lavavano i panni a
mano: «Esercitare una pressione ripetuta sull’articolazione, soprattutto a contatto con superfici rigide, è
una delle cause possibili della borsite, ma anche una contusione o dei traumi ripetuti nel tempo possono
esserlo», ricorda il dottor Volpi.
Ecco perché il rischio di BORSITE insidia anche chi si dedica allo sport
: «Pensiamo alla pallavolo in cui sono frequenti le cadute con le ginocchia per terra, ma anche ad altre
discipline come l’hockey in cui è utile indossare le ginocchiere. Un tempo anche i portieri di calcio le
utilizzavano».
Sebbene la professione che lega il suo nome alla borsite sia ormai andata in disuso, ce ne sono altre che
richiedono un inginocchiamento prolungato, come i piastrellisti o i giardinieri: «Anche per chi fa questi
lavori è importante ricorrere a delle protezioni che possano prevenire i micro-traumi ripetuti che portano
alla borsite», suggerisce il dottor Volpi.
Cosa fare nel caso in cui si sia colpiti dalla Borsite?
: «Se la borsite si presenta in una forma
lieve si può intervenire con una terapia
conservativa, evitando ulteriori traumi, applicando del ghiaccio e delle creme antiedemigene per ridurre
la tumefazione, il sintomo più evidente della borsite, riposandosi, se necessario assumendo degli
antidolorifici e, infine, facendo fisioterapia.
Una ginnastica lieve, la piscina o la cyclette possono infatti stimolare in modo leggero l’attivitÃ
muscolare dell’articolazione. Solo se la borsite diventa cronica si può pensare a un intervento chirurgico
per asportare la borsa», conclude lo specialista. (Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1122
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2017
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.
Il giorno 29 Maggio 2017 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la
sede dell’Ordine sita in - Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla
discussione del seguente Ordine del giorno:
1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2016;
2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2016;
3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2017;
4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchioâ€
Di seguito schema generale del corso.
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
3/A
3/B
3/C
3/D
3/E
3/F
3/G
4/A
4/B
4/C
4/D
4/E
4/F
5/A
5/B
5/C
5/D
5/E
5/F
5/G
5/H
5/I
TITOLO
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
QUESTIONARIO n.3
Mal di Gola 1
Mal di Gola 2
Mal di Gola 3
Mal di Gola 4
Mal di Gola 5
Mal di Gola 6
QUESTIONARIO n. 4
Rinite 1
Rinite 2
Rinite 3
Rinite 4
Rinite 5
Rinite 6
Rinite 7
Rinite 8
Rinite 9
Data N.
1
2
3
4
5
6
7
18-Mag
19-Mag
22-Mag
23-Mag
24-Mag
25-Mag
26-Mag
16
17
18
19
20
21
22
29-Mag
30-Mag
31-Mag
5-Giu
6-Giu
7-Giu
23
24
25
26
27
28
8-Giu
9-Giu
12-Giu
13-Giu
14-Giu
15-Giu
16-Giu
19-Giu
20-Giu
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Modulo
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
7/A
7/B
7/C
8/A
8/B
8/C
TITOLO
QUESTIONARIO n. 5
Tosse 1
Tosse 2
Tosse 3
Tosse 4
Tosse 5
Tosse 6
Tosse 7
Tosse 8
Tosse 9
QUESTIONARIO n. 6
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARIO n. 7
Patologie dell’Orecchio 1
Patologie dell’Orecchio 2
Patologie dell’Orecchio 3
QUESTIONARIO n.8
Data N.
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
30-Giu
3-Lug
38
39
40
41
42
43
44
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
7-Lug
10-Lug
11-Lug
50
51
52
Si può partecipare al corso
fino al 25 Giugno 2017
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1122
Modulo 3/E:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
INFLUENZA e RAFFREDDORE (V)
I Consigli del FARMACISTA: i DECONGESTIONANTI
I farmaci simpaticomimetici (es. fenilefrina) possono essere efficaci per ridurre la
congestione nasale.
I decongestionanti nasali funzionano diminuendo la dilatazione dei vasi sanguigni
della mucosa nasale.
Le membrane nasali vengono efficacemente contratte in modo da migliorare il drenaggio dei muchi e la
circolazione dell’aria attenuando così la sensazione di mancanza d’aria. Questi
farmaci possono essere somministrati per via orale o per via topica. Sono
disponibili sotto forma di sciroppi, capsule, spray nasali e gocce.
Se si consiglia l’impiego di spray nasali o di gocce, il Farmacista deve avvertire il
cittadino-paziente di non usare il prodotto per un periodo superiore a 7 giorni
poiché i farmaci simpaticomimetici possono dare una congestione di rimbalzo
quando sono utilizzati in modo topico e non per via orale. Gli effetti
decongestionanti di prodotti utilizzati in modo topico e a base di
Ossimetazolina, Nafazolina o Xilometazolina sono maggiori (> 6 ore) di quelli
forniti da preparazioni a base di Efedrina. Il Farmacista deve fornire al cittadino-paziente gli utili consigli circa
il corretto uso di gocce e spray nasali.
Alcuni di questi farmaci (es. efedrina, pseudoefedrina) quando presi per via orale possono
tenere il cittadino-paziente sveglio in seguito agli effetti stimolanti che hanno a livello del
sistema nervoso centrale. In generale, l’efedrina è più sensibile verso questo effetto rispetto
a quello prodotto dagli altri simpaticomimetici.
I farmaci simpaticomimetici per os possono causare stimolazione a livello cardiaco, aumentare la pressione
sanguigna e possono influenzare il controllo del diabete poiché aumentano i livelli di glucosio nel sangue.
Non vanno pertanto usati e consigliati a soggetti affetti da problemi diabetici, cardiaci, ipertensivi e di
ipertiroidismo.
Le interazioni tra simpaticomimetici e farmaci inibitori delle monoamminossidasi (MAO) sono una condizione
molto seria; pertanto è opportuno evitare e sconsigliare, in pazienti che fanno uso di inibitori delle MAO, la
somministrazione di simpaticomimetici sia per uso topico che per via orale.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1122
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI
AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
Consegna dei Farmaci
all’Elemosiniere del Santo
Padre,
Arcivescovo
KONRAD KRAJEWSKI,
“L’uomo che aiuta i poveri
per conto del
Papa FRANCESCOâ€.
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FARMACISTA
Anno IV – Numero 1122
PAGINA 9
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FARMACISTA
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