Anno V – Numero 1124
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
Farmaco per tuttiâ€;
2. Concorso straordinario
3. ORDINE: corso sulle
manovre di I° soccorso
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. “INFARTO, arrabbiarsi
può
scatenarloâ€,
VERO o FALSO?
5. Perché nella corsa può
comparire dolore a fianco
e fegato?
Prevenzione e Salute
6. Endometriosi,
nemica
della fertilità e della
sessualità delle donne
7. Ascessi e fistole perianali
8. Colon Irritabile
Meteo Napoli
Venerdì 26 Maggio
ï‚· Variabile
Minima: 15° C
Massima: 25 °C
Umidità :
Mattina = 71%
Pomeriggio = 60%
Venerdì 26 Maggio 2017 – S. Filippo Neri
Proverbio di oggi….……..
Cu n’uocchio guarda a jatta e cu n’ate frje o’ pesce
“INFARTO, arrabbiarsi può scatenarloâ€,
Chi FALSO?
VERO Otroppo s’inchina, mostra il sedere
Alcuni credono che “arrabbiarsi a morte†e cioè arrabbiarsi così tanto
da sentire il cuore scoppiare, possa
scatenare l’infarto. Vero o falso?
L’abbiamo chiesto alla dott.ssa Maddalena
Lettino, resp. dell’Unità operativa di Cardiologia
dello Scompenso Humanitas.
VERO
“Arrabbiarsi tanto può scatenare
davvero l’infarto soprattutto nelle persone che
già presentano una malattia coronarica ancora
asintomatica o che presentano alti livelli di rischio cardiovascolare come le
persone obese, ipertese, affette da sindrome metabolica – spiega l’esperta.
In realtà , soprattutto quando ad arrabbiarsi sono le donne, talvolta può
svilupparsi quella che negli ultimi cinque anni è diventata una malattia sempre
più nota, ovvero la cardiomiopatia da stress, malattia del muscolo cardiaco che
si presenta con tutti i segni dell’infarto senza esserlo realmente e senza
presentare spesso una prognosi così sfavorevole.
All’esordio si manifestano condizioni identiche a quelle che sperimenta un
paziente con infarto cardiaco come malessere, sudorazione e dolore toracico;
persino l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma mostrano un quadro di
infarto senza che si possa trovare alcuna patologia coronarica.
L’evoluzione di questa cardiomiopatia è fortunatamente spesso benigna. La sua
causa è ancora ignota, anche se si sa che arrabbiarsi può scatenarla, che spesso
si risolve completamente nel tempo senza lasciare esiti e che non si tratta con i
farmaci che si impiegano nella cura dell’infarto.
Va da sè che imparare a gestire lo stress anche attraverso attività fisiche
“tranquillizzantiâ€, come lo yoga e il pilates anche praticato in acqua, non solo
aiuterebbe a non arrabbiarsi così tanto ma anche a prevenire diverse forme di
malattie cardiovascolare.†(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124
PREVENZIONE E SALUTE
ENDOMETRIOSI, NEMICA DELLA FERTILITÀ E DELLA
SESSUALITÀ DELLE DONNE
L’endometriosi ha la stessa incidenza del diabete ma è una malattia poco conosciuta .
Colpisce solo le donne, in Italia stime parlano di tre milioni di donne colpite ma manca un registro
nazionale.
Come spiega il dr Carlo De Cicco, ginecologo del Policlinico
Campus Bio-medico di Roma la malattia consiste nella crescita
dell’endometrio, il tessuto che ricopre l’utero, fuori dall’utero.
Con la mestruazione il tessuto si infiamma e sanguina
provocando forti dolori.
Sono dolori simili a quelli mestruali ma molto più intensi, che si
possono avere anche durante i rapporti sessuali e in tutta la
zona pelvica.
Come racconta Mario Malzoni, dir. del centro di chirurgia
pelvica avanzata dell’omonima clinica: «Fondamentale per la diagnosi della malattia è l’ecografia
pelvica realizzata in un centro di riferimento per la malattia».
In particolare per i casi di ENDOMETRIOSI INFILTRANTE che ha attaccato quindi altri organi vicini
all’utero la diagnosi va fatta «nei centri di riferimento con esperti. Non sempre c’è dolore
nell’endometriosi infiltrante anche se in genere con una anamnesi accurata il dolore emerge».
Molto importante è poi farsi operare da mani esperte perché gli interventi posso andare a toccare la
«riserva ovarica», e quindi la fertilità .
Gli interventi sono in laparoscopia, una tecnica che consiste in una sonda introdotta attraverso
l’ombelico e nonostante si tratti di una tecnica poco invasiva ma praticata in anestesia generale se non
fatta correttamente, le aderenze si riformano.
Curarsi può rappresentare una roulette russa a partire dalla diagnosi, in capo ai ginecologi che non
sempre sono adeguatamente informati della malattia.
Le cure non ci sono, dopo le operazioni chirurgiche la malattia torna e una terapia farmacologica a
base di estrogeni aiuta a tenere sotto controllo la patologia.
La pillola «è come un paio di scarpe, bisogna trovare quella adatta all’assetto ormonale della paziente».
I costi di mancata diagnosi sono molto alti e anche i tempi assai lunghi. A questi si associano i costi
farmacologici, le cure riabilitative ed i giorni di lavoro persi, in media cinque al mese, i costi sociali e di
vita: un’indagine conoscitiva del Senato ha evidenziato che
 nel 73% dei casi la malattia cambia la vita
 nel 77% dei casi se si ha una relazione, ci si separa o divorzia.
Inoltre se la malattia non è presa in tempo porta a infertilità : oltre la metà delle donne che ne soffrono
hanno dai 29 ai 39 anni e scoprono la malattia quando provano ad avere un figlio, perché il dolore
associato alla mestruazione viene giudicato dal medico normale.
Rimanere incinta può essere molto difficile:
«L’endometriosi non determina in senso assoluto infertilità , dipende dal tipo di manifestazione della
malattia:
quella ovarica è associata a infertilità perché la donna ovula meno e gli ovociti prodotti sono meno
performanti, se invece l’endometriosi è presente a livello peritoneale la donna può concepire.
Si dice che l’infertilità non è data dalla malattia ma dall’infiammazione conseguente alla malattia».
La soluzione può essere ricorrere alla fecondazione assistita e congelare le uova prima degli interventi
«di pulizia» anche se i costi sono tutti a carico della paziente. (Salute, Il Secolo XIX)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124
PREVENZIONE E SALUTE
ASCESSI E FISTOLE PERIANALI
Gli ascessi e le fistole perianali rientrano tra le più comuni patologie anorettali.
: è una raccolta di pus che si forma in prossimità dell’ ano e del retto ed è la
conseguenza di un’ infezione che si sviluppa in
corrispondenza di piccole ghiandole presenti nel canale anale.
Esistono alcune condizioni che possono favorire la formazione di un
ascesso ma nella maggior parte dei casi si sviluppa in condizione di
benessere.
La sintomatologia è caratteristica e comprende dolore intenso sordo
continuo, febbre e una tumefazione sottocutanea calda ed arrossata.
In alcune circostanza la tumefazione può non essere visibile e l’unico
sintomo essere rappresentato dal dolore. In presenza di un ascesso e’
necessario provvedere ad un drenaggio ovvero ad un incisione che possa
permettere la fuoriuscita del pus e la guarigione della cavità .
In base alle dimensioni, alla sede ed alle caratteristiche della raccolta può essere eseguito
ambulatorialmente o richiedere un ricovero utilizzando diverse tecniche anestesiologiche.
Nella maggior parte dei casi, superato il periodo postoperatorio il problema è risolto definitivamente;
esiste tuttavia la possibilità che si formi un nuovo ascesso e questo e’ purtroppo
FISTOLA
imprevedibile e non prevenibile. Esiste infine la possibilità che si formi una fistola.
: è l’ evoluzione di un ascesso ed è un tramite che si forma tra l’ ultimo tratto di intestino,
ovvero il retto e la cute che circonda l’ ano.
La sintomatologia classica è costituita dalla presenza di una tumefazione simile ad un foruncolo attorno
all’ ano attraverso la quale fuoriesce in maniera intermittente materiale purulento, ematico e a volte
fecale.
La diagnosi in genere viene posta mediante una visita, anche se in casi particolari e soprattutto nelle
recidive l’ utilizzo di esami quali l’ endoscopia, l’ecografia transanale, la risonanza magnetica e la
manometria anorettale possono essere utilizzato per definire meglio le caratteristiche anatomiche ed i
rapporti con le strutture circostanti ed in particolare gli sfinteri, ovvero le strutture muscolari che
controllano la continenza.
La terapia è chirurgica e consiste nella asportazione o apertura del tramite fistoloso in modo da
permetterne la guarigione con varie tecniche.
Il decorso postoperatorio in genere è un poco fastidioso perche la ferita deve guarire gradualmente e le
secrezioni si riducono progressivamente, ma non doloroso.
E’ una patologia che tende con una certa frequenza a recidivare e anche qui la prevenzione della
eventuale recidiva e’ impossibile.
In conclusione gli ascessi e le fistole perianali rappresentano due fasi diverse della stessa malattia che
può condizionare pesantemente la qualità della vita e che richiede una diagnosi precoce ed un adeguato
trattamento chirurgico in genere curativo.
(Salute, Donna)
ASCESSO
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124
PREVENZIONE E SALUTE
COLON IRRITABILE
Anche se è una malattia benigna, è comunque in grado di condizionare la qualità di
vita di chi ne è affetto
COLPISCE PIÙ SPESSO LE PERSONE EMOTIVE O QUELLE CHE
HANNO UNO STILE DI VITA FRENETICO E STRESSANTE
La sindrome del colon irritabile può interessare chiunque, indipendentemente
dall’età e dal sesso. È dunque più diffusa nelle società industrializzate, dove ne è
affetto il 15% circa della popolazione.
CAUSE: vanno ricercate in vari fattori: genetici, alimentari, ambientali,
psicologici (ansia-depressione), immunitari e ormonali.
Alla base dei disturbi vi è un aumento della sensibilità del colon che diviene
“irritabile†nei confronti degli stimoli esterni, oltre a
COME si un’alterazione dello svuotamento intestinale.
SCOPRE
: Si può parlare di sindrome dell’intestino irritabile quando sono presenti tre sintomi
principali: dolore o fastidio, presente da almeno tre mesi, soprattutto durante il giorno,
che si riduce con l’eliminazione di feci e gas, alterata eliminazione delle feci (stitichezza o diarrea,
oppure stitichezza alternata a diarrea) a volte associata a presenza di muco eccessiva produzione di gas
intestinali, con distensione dell’addome e fastidiosi rumori intestinali.
La diagnosi è clinica, cioè non la si ottiene con esami di laboratorio o strumentali, ma soltanto sulla base
dei sintomi lamentati dal malato e dai riscontri ottenuti durante la palpazione dell’addome, che in
genere evidenzia un colon contratto e dolorante.
Tuttavia, bisogna precisare che a volte non è possibile diagnosticare la sindrome dell’intestino
irritabile sulla sola base dei sintomi escludendo altre malattie benigne o maligne del colon, ma si deve
sottoporre il malato a esami come la colonscopia o la radiologia. Un dolore all’addome o un’alterazione
nell’evacuazione delle feci che ha fatto la sua comparsa per la prima volta dopo i 50 anni, devono
necessariamente essere indagati con la colonscopia.
: Anche se è difficile guarire definitivamente dalla sindrome del colon irritabile, è stato
osservato che con il tempo le crisi diventano sempre più rare e gli episodi meno dolorosi.
Non solo
Infatti, il malato impara a riconoscere e a evitare tutto quello che è dannoso per il
Farmaci
proprio intestino, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione.
I principali consigli per un’alimentazione corretta sono due:
 “riempire†il colon con fibre per ridurne la spasticità e favorire una facile eliminaz. di feci e gas
ï‚· ridurre il gonfiore addominale, eliminando quegli alimenti che favoriscono la sua comparsa.
Tra questi, ci sono soprattutto i legumi e alcuni vegetali (carciofi, cavoli, cavolfiore, verza, cipolle e, in
minor misura, patate e melanzane), oltre alla frutta eccessivamente matura o zuccherina (fichi, uva,
cachi, albicocche).
Tra i vegetali vanno preferiti i finocchi, le verdure amare e la rucola, mentre tra la frutta è bene mangiare
mele e pere.
A volte, la sola corretta alimentazione non è sufficiente a eliminare il disturbo, per cui è necessario
intervenire caso per caso con farmaci contro la spasticità del colon o che regolano lo svuotamento
dell’intestino. Inoltre, oggi si fa ampio utilizzo dei probiotici, che introducono nell’intestino miliardi di
batteri vivi (lattobacilli e bifidobatteri), in grado di regolarizzare lo svuotamento del colon e di ridurre il
gonfiore addominale. (Più sani più belli)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124
SCIENZA E SALUTE
PERCHÉ NELLA CORSA PUÒ COMPARIRE DOLORE A
FIANCO E FEGATO?
Il “dolore al fianco del runner†è un dolore tipico che può comparire, almeno una volta, nella
zona del fegato degli appassionati della corsa sia che si tratti di corridori amatoriali, cioè
chi pratica la corsa saltuariamente come attività fisica per mantenersi in forma, sia che si
tratti di runner, cioè di professionisti che corrono le maratone o le
lunghe distanze come le ultra maratone.
Il dolore al fianco destro dove si trova il fegato è un tipo di dolore che può
insorgere soprattutto durante l’allenamento o la corsa di medio-alta intensità ,
anche se non c’è alcuna relazione dimostrata tra dolore al fianco e l’essere più
o meno allentati in uno sport come la corsa.
Può capitare quindi che durante la corsa anche il runner più allentato possa
sentire un dolore al fianco e pensare che sia riferito al fegato perché compare nell’area sottocostale
destra. La causa potrebbe essere dovuta :
all’accumulo di sangue che si ha a livello epatico in seguito allo sforzo fisico durante
la corsa – spiega il dr R. Ceriani, specialista in Medicina Generale ed Epatologia di
Humanitas.
L’aumento dell’afflusso di sangue è legato alla difficoltà del ritorno venoso al cuore destro
che porta il fegato a “gonfiarsiâ€, si distende la membrana che lo ricopre, detta membrana glissoniana,
che è innervata, determinando così un dolore al fianco che talvolta è così acuto da dare la sensazione di
“togliere il fiato†costringendo il runner a rallentare l’intensità della corsa o addirittura fermarsi. Anche il
diaframma, ovvero il muscolo che divide il torace dall’addome, potrebbe essere coinvolto nell’insorgenza
del dolore al fianco del runner soprattutto in seguito ad una respirazione non corretta ed affannosa che
determina stiramento e quindi infiammazione dei ligamenti diaframmatici.
Generalmente è sufficiente diminuire lo sforzo e quindi rallentare l’intensità della corsa o fermarsi per
qualche minuto perché il dolore gradualmente scompaia.
Se il disturbo dovesse protrarsi a lungo dopo lo sforzo fisico è utile invece sottoporsi ad una visita medica
ed a eventuali approfondimenti diagnostici per la valutazione dello stato di salute del fegato.
La visita medica può aiutare ad escludere anche altre cause correlate al dolore al fianco come la:
 presenza di calcoli in colecisti,
 duodenite, cioè la presenza di un’infiammazione nel duodeno ovvero il tratto più alto
dell’intestino tenue o infiammazioni intestinali. (Salute, Humanitas)
È VERO CHE ESISTONO PERSONE CHE HANNO ALCUNI
ORGANI INVERTITI?
Esistono: sono quelle colpite da una rara anomalia congenita,
conosciuta dai medici come situs viscerum inversus.
Le persone che presentano questa malformazione nascono con alcuni organi
collocati in posizione speculare rispetto a quella naturale: per esempio, con
 il cuore, lo stomaco e la milza a destra
 l’appendice e il fegato a sinistra.
Benché grave, l’anomalia è generalmente compatibile con una normale funzionalità dell’organismo
(anche quando non solo uno, ma tutti gli organi si trovino fuori dalla loro sede naturale), tanto che la si
scopre in genere solo in seguito a radiografie, richieste per altri motivi. (Focus)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1124
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2017
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.
Il giorno 29 Maggio 2017 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la
sede dell’Ordine sita in - Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla
discussione del seguente Ordine del giorno:
1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2016;
2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2016;
3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2017;
4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchioâ€
Di seguito schema generale del corso.
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
3/A
3/B
3/C
3/D
3/E
3/F
3/G
4/A
4/B
4/C
4/D
4/E
4/F
5/A
5/B
5/C
5/D
5/E
5/F
5/G
5/H
5/I
TITOLO
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
QUESTIONARIO n.3
Mal di Gola 1
Mal di Gola 2
Mal di Gola 3
Mal di Gola 4
Mal di Gola 5
Mal di Gola 6
QUESTIONARIO n. 4
Rinite 1
Rinite 2
Rinite 3
Rinite 4
Rinite 5
Rinite 6
Rinite 7
Rinite 8
Rinite 9
Data N.
1
2
3
4
5
6
7
18-Mag
19-Mag
22-Mag
23-Mag
24-Mag
25-Mag
26-Mag
16
17
18
19
20
21
22
29-Mag
30-Mag
31-Mag
5-Giu
6-Giu
7-Giu
23
24
25
26
27
28
8-Giu
9-Giu
12-Giu
13-Giu
14-Giu
15-Giu
16-Giu
19-Giu
20-Giu
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Modulo
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
7/A
7/B
7/C
8/A
8/B
8/C
TITOLO
QUESTIONARIO n. 5
Tosse 1
Tosse 2
Tosse 3
Tosse 4
Tosse 5
Tosse 6
Tosse 7
Tosse 8
Tosse 9
QUESTIONARIO n. 6
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARIO n. 7
Patologie dell’Orecchio 1
Patologie dell’Orecchio 2
Patologie dell’Orecchio 3
QUESTIONARIO n.8
Data N.
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
30-Giu
3-Lug
38
39
40
41
42
43
44
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
7-Lug
10-Lug
11-Lug
50
51
52
Si può partecipare al corso
fino al 25 Giugno 2017
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124
Modulo 3/G:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
INFLUENZA e RAFFREDDORE (VII)
Casi Pratici che si presentano in Farmacia di
soggetti affetti da Raffreddore e/o Influenza.
E’ venerdì pomeriggio. Un uomo di trent’anni chiede al Farmacista per il
suo bambino di 4 anni un consiglio per alleviare i sintomi di mal di
orecchio. Il bambino ha avuto un raffreddore qualche giorno fa ma
sebbene gli altri sintomi siano passati gli è rimasto un noioso mal di
orecchie. Inoltre, il suo viso è arrossato e caldo e negli ultimi giorni è
stato molto litigioso e irritato. Il padre e la mamma sono molto
preoccupati per la condizione del figlio.
Punto di vista del Farmacista: essendo un bambino di 4 anni evidenzia i segni di
una infezione alle orecchie. In aggiunta al mal di orecchie il bambino ha un malessere
generale e può essere febbricitante. In questi casi il trattamento con farmaci OTC è
inadeguato eccetto forse nel consigliare un analgesico-antipiretico in attesa che il
medico controlli il bambino. Il Paracetamolo potrebbe essere una buon consiglio,
tenere il bambino in ambiente caldo e confortevole e raccomandare il padre del
bambino, che nel caso in cui i sintomi dovessero peggiorare, di contattare la domenica
il medico.
Punto di vista del Medico: la storia del bambino è tipica di una otite media. Le
gocce nelle orecchie non sono adeguate; se i sintomi non migliorano con il
paracetamolo è opportuno l’impiego di un antibiotico come la Amoxicillina.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI
AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
Consegna dei Farmaci
all’Elemosiniere del Santo
Padre,
Arcivescovo
KONRAD KRAJEWSKI,
“L’uomo che aiuta i poveri
per conto del
Papa FRANCESCOâ€.
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1124