Anno V – Numero 1127
Mercoledì 31 Maggio 2017 – Visitazione B.V. Maria
AVVISO
Proverbio di oggi….……..
Ordine
'Na bona matenata fa 'na bona jurnata
1. ORDINE: Progetto “Un
Farmaco per tuttiâ€;
2. Concorso straordinario
3. FAF in farmaDAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. “Seno
svuotato,
inevitabile
dopo
la
gravidanzaâ€, vero o falso?
5. Sessualità , caffè alleato
dell'uomo: 3 tazzine al
giorno anti-flop naturale
6.
Prevenzione e Salute
7. Per proteggersi dal sole
basta solo l’ombrellone?
8. Cefalea tensiva, come
curare il mal di testa che
affligge il 75% degli italiani
9. Vestiti nuovi, meglio
lavarli prima di indossarli
Meteo Napoli
Mercoledì 31 Maggio
ï‚· Variabile
Minima: 17° C
Massima: 28 °C
Umidità :
Mattina = 64%
Pomeriggio = 58%
“SENO SVUOTATO, INEVITABILE DOPO LA
Chi VERO o FALSO?
GRAVIDANZAâ€, troppo s’inchina, mostra il sedere
Dopo la gioia della nascita del proprio bambino, uno dei timori delle
neomamme è che non sia possibile evitare di ritrovarsi con il seno
svuotato dopo le modifiche a cui sono sottoposti i tessuti
durante gravidanza e allattamento.
“: Anche se è vero che i tessuti che
compongono
la
mammella
potrebbero non tornare allo stato
precedente la gravidanza e quindi, in alcuni casi,
il seno potrebbe risultare svuotato, non tutte le
donne si ritrovano con questo problema dopo
l’allattamento.
Alcune donne infatti sono più predisposte alla perdita di elasticità del
seno dopo una gravidanza – spiega il professore.
La genetica è fondamentale e determina in gran parte la probabilità di aver a
che fare, dopo gravidanza e allattamento, con il cedimento del seno svuotato
nella parte alta della mammella. Qualora il difetto estetico del seno svuotato
rischiasse di diventare un disagio psicologico, può aiutare rivolgersi alla
chirurgia plastica per ricreare il cono mammario della giovane età e precedente
a gravidanza e allattamento. L’intervento di mastopessi, cioè di lifting del seno,
viene effettuato senza protesi mammarie e serve a riposizionare il seno in alto,
senza aumentarne il volume. Significa che l’intervento di mastopessi senza
protesi non regala qualche taglia in più al seno, anche se l’effetto dopo
l’intervento potrebbe sembrare quello. Inoltre, proprio perché non ci sono
protesi, il risultato è completamente naturale. Infine, anche se in rari casi, a
distanza di anni potrebbe essere necessario un ritocco, per contrastare l’effetto
del tempo sui tessuti. Più frequenti invece possono essere i ritocchi in donne
che, per proprie caratteristiche genetiche, tendono a sviluppare cicatrici
particolarmente evidenti e per questo antiestetiche. In questi casi, vengono
programmati minimi interventi di revisione delle cicatrici, che avvengono in day
hospital.†(Salute, Humanitas)
FALSO
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127
PREVENZIONE E SALUTE
PER PROTEGGERSI dal SOLE BASTA SOLO
L’OMBRELLONE?
Mettersi sotto l’ombrellone per proteggersi dalle scottature?
Non è sufficiente. Né lo è spalmarsi una crema solare ed esporsi ai raggi del sole. Per un’efficace
protezione dall’azione dei raggi ultravioletti è bene ricorrere a più armi.
Ricordiamo che prendere il sole in modo giudizioso significa fare prevenzione contro il melanoma, il
tumore della pelle più pericoloso. Il commento del professor Antonio Costanzo, responsabile di
Dermatologia di Humanitas e docente di Humanitas University
Una ricerca pubblicata su Jama Dermatology ha messo a
confronto la protezione data esclusivamente da
un ombrellone da spiaggia con quella di una crema solare ad
alto fattore di protezione.
Al test hanno partecipato 81 individui, uomini e donne, dalla
pelle chiara casualmente assegnati a due gruppi: i primi hanno
trascorso 3 ore e mezza a partire da mezzogiorno ad agosto
sotto un ombrellone mentre i secondi hanno passato lo stesso
lasso di tempo direttamente esposti al sole ma dopo aver
spalmato una crema con fattore di protezione 100.
Da 22 a 24 ore dopo sono stati ispezionati viso, collo, petto,
braccia e gambe dei partecipanti alla ricerca di scottature. Il sole aveva lasciato segni di eritema cutaneo
su 32 soggetti del primo gruppo (il 78%) e su 10 del secondo (il 25%).
Ciò dimostra che né ripararsi sotto l’ombrellone né applicare una crema è efficace al 100% contro il
rischio scottature.
Alcuni ricercatori che hanno condotto lo studio sono impiegati in una multinazionale nel settore della
cosmesi.
SE PER L’OMBRELLONE C’È IL RISCHIO DI SUBIRE L’AZIONE DEI RAGGI UV INDIRETTI E RIFLESSI PER LA
CREMA IL RISCHIO È DI APPLICARLA MALE?
«Esattamente, la quantità di crema applicata che è usata per valutare il fattore protettivo è di 2 mg/cm2.
Se applicassimo questa quantità , con la maggior parte delle creme ad alta protezione, la pelle
apparirebbe molto untuosa. La quantità media di crema applicata è tra il 25% e il 60% di quanto
necessario. Ma il rapporto quantità di crema/fattore protettivo è esponenziale e non lineare, quindi
mediamente applichiamo un fattore protettivo attorno a 3-6. Questo spiega le scottature anche in chi
applica la crema 100», ricorda lo specialista.
UTILI ANCHE GLI INTEGRATORI CON BETA CAROTENE
: Bene quindi applicare la crema ad
alto fattore di protezione più volte
(ogni 2 ore?) e dopo il bagno in mare o la doccia?
«Sì – risponde il professore – anche se questo comporta un notevole utilizzo di crema. Si può anche
potenziare l’attività della crema assumendo integratori contenenti beta carotene e altre sostanze a
specifica attività protettiva (ad es. polypodium leucotomos)».
Ecco dunque i consigli per una protezione ideale dal sole: crema applicata con criterio, cappelli o
indumenti leggeri, ombrellone o comunque ombra, e niente tintarella nelle ore centrali della giornata:
«Tutto questo associato all’assunzione di integratori dal mese precedente l’esposizione al sole è il modo
migliore per evitare le scottature», conclude il professor Costanzo.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127
PREVENZIONE E SALUTE
CEFALEA TENSIVA,
COME CURARE il MAL DI TESTA che AFFLIGGE
il 75% degli ITALIANI
Il dottor Diego Frigoli spiega come riconoscere questa patologia e come attenuare
tutti i sintomi più gravi
ll 75% degli italiani soffrono di cefalea tensiva ma sanno poco o nulla di questo disturbo che spesso è il
modo con il quale l'organismo manifesta ansia o disagio.
A spiegare come riconoscerla e curarla è il dottor Diego
Frigoli, psichiatra, psicoterapeuta e fondatore del pensiero
ecobiopsicologico, presidente della Scuola di Specializzazione
in Psicoterapia Istituto Aneb.
COS’È LA CEFALEA TENSIVA?
"Vi sono diversi tipi di cefalea, le più conosciute sono
ï‚· la tensiva
ï‚· a grappolo
ï‚· trigemina,
che differiscono dall’emicrania.
La cefalea tensiva è la forma più diffusa, ne soffre il 75% della popolazione, soprattutto donne. Compare
in media attorno ai 15 anni ma si sono riscontrati dei casi anche in preadolescenza".
QUALI SONO LE CAUSE?
"Le cause spesso sono riconducibili a problemi emotivi che inducono i muscoli a irrigidirsi, in particolare i
muscoli del collo e del capo, il trapezio e lo sternocleidomastoideo che generano la sintomatologia
dolorosa. Inoltre potrebbero essere causa di mal di testa la cattiva occlusione dentaria e la scorretta
postura. È stata anche riconosciuta una cefalea senza tensione muscolare, di origine esclusivamente
psichica. Spesso è associata a stati depressivi e ansiosi".
QUANTO TEMPO DURA UN EPISODIO CEFALICO?
"Dipende, le crisi di dolore possono durare da meno di un’ora ( esattamente 30 min.) a cinque, sette
giorni. Il disturbo diventa cronico se si presenta ogni due tre giorni".
QUALI SONO I SINTOMI DELLA CEFALEA TENSIVA?
"I sintomi principali della cefalea tensiva sono il dolore intenso e di tipo oppressivo chiamato
generalmente cerchio alla testa, inoltre il dolore non è pulsante ed è bilaterale, si avverte anche
pressione dietro gli occhi.
Dietro l’emergere della cefalea vi sono cause sia fisiologiche ma anche componenti psicologiche. La
forma idiopatica della cefalea rappresenta un fenomeno di grande importanza da diversi punti di vista,
ovvero in ambito medico, psicologico e sociale.
Purtroppo nella cura della cefalea si tende a considerare il sintomo e non si tiene conto della causa che lo
determina. Gli antidolorifici danno giovamento creando un sollievo momentaneo ma non curano il
motivo per cui il dolore si è manifestato".
POTREBBE CHIARIRCI MEGLIO QUESTO CONCETTO?
"I nostri organi e le nostre funzioni veicolano messaggi ed emozioni che non sempre riusciamo a
esprimere tramite il linguaggio verbale.
La cefalea sembra colpire la sede dei nostri pensieri che fanno parte di nostre componenti intime che
non sempre comunichiamo a chi ci circonda. Il nostro pensiero è unico, differisce da un individuo all’altro
è nascosto a chi non vogliamo o non possiamo esprimerlo".
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127
COME S’INSERISCE IN TAL SENSO LA COMPRENSIONE DELLA CEFALEA?
"La cefalea espressa dal dolore rappresenta il desiderio di allontanare i pensieri che potrebbero creare
disequilibrio poiché intollerabili. Il dolore paralizza la fluidità del nostro pensiero che non riesce a
comunicare liberamente con il nostro mondo emotivo".
CHI SOFFRE DI CEFALEA TENSIVA CHE TIPO DI CARATTERISTICHE PECULIARI EVIDENZIA?
"Gli individui colpiti da cefalea evidenziano un’attività razionale molto intensa e una scarsa capacità di
esprimere all’esterno le proprie emozioni.
Il dolore funge da difesa per l’enorme carico di pensieri che ingorgano l’individuo. In tal senso
quest’ultimo evita di avvicinarsi a contraddizioni inconsce che non riuscirebbe a risolvere in alcun modo.
Di fatti molti individui si ammalano di cefalea per la difficoltà a vivere le proprie frustrazioni e ansie, le
proprie delusioni sul piano psichico. L’individuo affetto da tale problematica sposta sul corpo il conflitto
interno espresso tramite il sintomo del dolore".
QUALE TERAPIA OLTRE A QUELLA FARMACOLOGICA POTREBBE ESSERE UTILE?
"L’agopuntura appare molto efficace nella cura del dolore dovuto a tale patologia, poiché permette di
allentare le contrazioni tensive muscolari, riducendo il dolore nell’ 80% dei casi.
Gli aghi creano un microcircuito nei punti in cui vengono inseriti: sul piede, sulla gamba e sulla mano
oltre che sul collo, all’incirca dieci o dodici aghi (a seconda dei casi) che provocano debolissime correnti
(millesimi di volt). Inoltre ritengo sia utile, per comprendere le cause del disagio, intraprendere un
percorso psicoterapico, in cui si tenga conto dell’importanza del processo di somatizzazione. In tal senso
il modello ecobiopsicologico evidenzia come la somatizzazione sia il processo mediante il quale il corpo
s’incarica di comunicare a se stessi e agli altri la presenza di contenuti disturbanti per la coscienza.
In questo senso la cefalea costituirebbe una codificazione di contenuti affettivi ed emotivi difficili o
talvolta impossibili da mentalizzare.
Gli psicoterapeuti che si avvalgono di tale modalità operativa, nella presa in carico dei pazienti, sono
molto attenti al continuum mente-corpo e a ciò che quest’ultimo comunica.
La psicoterapia ecobiopsicologica ha condotto i nostri pazienti affetti da cefalea a migliorare la loro
qualità di vita fino alla recessione del sintomo, grazie a un processo di consapevolezza e di elaborazione
delle cause che hanno determinato il disturbo". (Salute, Tgcom24)
PREVENZIONE E SALUTE
VESTITI NUOVI, MEGLIO LAVARLI PRIMA di INDOSSARLI
I vestiti nuovi devono essere lavati prima di essere indossati perché il rischio è che le
sostanze chimiche utilizzate per dare ai capi sui manichini un look senza pieghe
possano essere responsabili di eruzioni cutanee, pruriti e reazioni allergiche.
Questo il consiglio del prof. Donald Belsito, dermatologo del Columbia University Medical Center di New
York, in un articolo del Wall Street Journal.
Secondo l'esperto i vestiti dovrebbero essere lavati almeno una
volta, non appena si arriva a casa se è possibile utilizzare la
lavatrice, perché possono ospitare batteri e insetti lasciati da
persone che hanno provato gli articoli in negozio.
Il professor Belsito, poi, punta il dito in particolare contro la
formaldeide, che viene applicata ad alcuni vestiti per impedire
pieghe e ridurre la possibilità di muffa, ma che è anche legata all'irritazione della pelle e a reazioni
allergiche, mentre alcuni scienziati credono che possa addirittura aumentare il rischio di cancro.
Infine, l’esperto spiega che anche i coloranti possono anche essere un problema:
 molti tessuti sintetici, infatti, ottengono la loro tonalità da coloranti azoici come l'anilina, che
possono causare una reazione cutanea grave in coloro che sono allergici. (Salute, Il Messaggero)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127
PREVENZIONE E SALUTE
SESSUALITÀ, CAFFÈ ALLEATO DELL'UOMO:
3 TAZZINE AL GIORNO ANTI-FLOP NATURALE
Caffè alleato delle performance sessuali.
Fino a tre al giorno rappresentano un anti-flop naturale, oltre a essere una dose sicura per la fertilità .
A scagionare la bevanda tanto amata degli italiani sono gli
esperti della Società italiana di andrologia, sulla base degli
ultimi dati discussi al congresso nazionale Sia a Milano
Marittima.
«La caffeina è
 un inibitore aspecifico delle fosfodiesterasi - che
aumenta la concentrazione del Gmp ciclico
“messaggero†del segnale di vasodilatazione e di
rilassamento del tessuto erettile
spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore all'università Federico II di Napoli.
In pratica, può agire come un “viagra naturale†anche se in modo meno esclusivo e selettivo
sull'organo».
Questo meccanismo, secondo l'esperto, «comporta la riduzione fino a un terzo del rischio di disfunzione
erettile in chi consuma fino a tre tazzine rispetto a chi non beve o ne beve una quantità superiore».
La caffeina va, così, ad aggiungersi «alle sostanze che favoriscono il benessere sessuale, molte delle quali
sono contenute nei cibi della tradizione italiana:
 la dieta mediterranea, infatti - sottolinea - aumenta dal 72% al 95% la quota di spermatozoi sani e
di elevata qualità , stando ad uno studio italiano discusso durante il congresso».
Oltre a seguire una dieta sana, chi vuole scongiurare il flop in camera da letto non deve trascurare
l'esercizio fisico, perché la sedentarietà è una minaccia per la salute sessuale maschile.
«Una regolare attività fisica migliora la qualità del liquido seminale e dell'erezione, ma un esercizio
costante spesso prevede un impegno di tempo poco compatibile con la vita quotidiana» afferma Andrea
Salonia, consigliere Sia, associato di Urologia all'università Vita-Salute San Rafafele di Milano e ideatore
di passSIApp.
Un'app scaricabile gratuitamente su tutti gli smartphone, per aiutare gli uomini a monitorare la quantitÃ
di moto giornaliera attraverso la conta dei passi.
«L'abbiamo anche testata - prosegue Salonia - su un gruppo di pazienti con disfunzione erettile, ma non
in terapia, spronandoli a misurarsi con se stessi e a quantificare i passi fatti nell'arco di tre mesi
consecutivi.
Non abbiamo prescritto alcun farmaco, ma abbiamo consigliato di utilizzare la app, con la
raccomandazione di aumentare quanto più possibile il numero di passi quotidiani per superare la soglia
dei diecimila passi al giorno».
(Salute, Il Mattino)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1127
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di GIUGNO
DATA
TITOLO
MARTEDÌ
6 Giugno
Ore 21,00
Focus sulla SINDROME di SJOGREN
Presentazione del libro “Dietro la Sindrome di Sjogren†e proiezione del
cortometraggio “L’AMANTE SJOGRENâ€
GIOVEDÌ Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di:
15
TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;
Giugno
INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport
Ore 21,00
IV PARTE
VENERDÌ
16
Giugno
Ore 21,00
Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II
VaccinarSÌ: inf ormazioni sulle Vaccinazioni
Cosa Conoscere e Cosa Cambia –
Tutto quello che il Farmacista deve Sapere
prof. C. Tascini, Direttore Prima Divisione Malattie Infettive, Osp. Cotugno
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchioâ€
Di seguito schema generale del corso.
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
TITOLO
4/A
4/B
4/C
4/D
4/E
4/F
Mal di Gola 1
Mal di Gola 2
Mal di Gola 3
Mal di Gola 4
Mal di Gola 5
Mal di Gola 6
QUESTIONARIO n. 4
Rinite 1
Rinite 2
Rinite 3
Rinite 4
Rinite 5
Rinite 6
Rinite 7
Rinite 8
Rinite 9
QUESTIONARIO n. 5
5/A
5/B
5/C
5/D
5/E
5/F
5/G
5/H
5/I
Data N.
29-Mag
30-Mag
31-Mag
5-Giu
6-Giu
7-Giu
23
24
25
26
27
28
8-Giu
9-Giu
12-Giu
13-Giu
14-Giu
15-Giu
16-Giu
19-Giu
20-Giu
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Modulo
TITOLO
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
Tosse 1
Tosse 2
Tosse 3
Tosse 4
Tosse 5
Tosse 6
Tosse 7
Tosse 8
Tosse 9
QUESTIONARIO n. 6
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARIO n. 7
Patologie dell’Orecchio 1
Patologie dell’Orecchio 2
Patologie dell’Orecchio 3
QUESTIONARIO n.8
7/A
7/B
7/C
8/A
8/B
8/C
Data N.
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
30-Giu
3-Lug
38
39
40
41
42
43
44
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
7-Lug
10-Lug
11-Lug
50
51
52
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127
Modulo 4/C:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
MAL di GOLA (III)
Importanza e Significato delle Domande e delle Risposte (II)
4. TERAPIA IN CORSO: il Farmacista, prima di suggerire qualsiasi tipo di trattamento, deve accertare se il
paziente fa uso di altri farmaci. Inoltre, il Farmacista dovrebbe stabilire con quali rimedi il paziente ha giÃ
tentato di trattare i sintomi. Se sono stati somministrati uno o più farmaci senza miglioramento, si consiglia di
contattare il proprio medico. E’ importante conoscere quali altri farmaci il paziente assume nello stesso
periodo, quindi il Farmacista deve raccogliere le informazioni con una certa attenzione.
Gli inalatori di steroidi (es. beclometasone o budesonide) possono provocare raucedine e infezioni da candida
alla gola e alla bocca. Generalmente i pazienti tendono a preferirli e spesso li usano anche a dosi elevate. Tali
infezioni possono essere prevenute sciacquando la bocca con acqua dopo aver fatto le inalazioni. Vale la
pena anche controllare la tecnica d' inalazione. Le tecniche mediocri con inalatori che misurano il dosaggio
possono portare a grandi quantità di farmaco inalato che si depositano sul fondo della gola. Se si sospetta
che il problema sia questo, bisogna discutere con il dottore se quest' apparecchiatura aiuterà l’inalazione o se
c’è bisogno di un diverso inalatore. Alcuni pazienti che prendono carbimazolo e presentano un mal di gola
dovrebbero immediatamente smettere di assumerlo. Un effetto collaterale raro del carbimazolo è
l'agranulocitosi (soppressione della produzione di cellule bianche del midollo osseo).
Sintomi (I)
Raffreddore, catarro e tosse possono essere associati ad un mal di gola. Ci potrebbero essere anche febbre e
dolori generali. Si tratta della classica sintomatologia delle infezioni virali minori fini a se stesse. La raucedine
che dura da più di 3 settimane e la difficoltà ad ingoiare (disfagia) sono entrambe indicazioni per un consulto
medico.
RAUCEDINE: si manifesta quando c'è un’infiammazione delle corde vocali e della laringe. La laringite è
causata tipicamente da un virus che provoca l'infezione. È associata al mal di gola e di solito provoca la
raucedine e l’abbassamento della voce. Gli antibiotici non servono ma sono necessari solo consigli utili su
come trattare i sintomi (vedi il trattamento sotto) incluso il riposo della voce. L' infezione si ristabilisce in un
paio di giorni. Quando questa infezione si manifesta nei bambini, neonati o ragazzini può causare laringotracheite acuta in cui si ha difficoltà nella respirazione e affanno. In questa situazione si raccomanda il
consulto medico. Quando la raucedine persiste per più di 3 settimane, specialmente quando non è associata
ad un’infezione acuta, è necessario il consulto medico. Ci sono molte cause di raucedine persistenti alcuni tra
i quali abbastanza serie. Per es. si può presentare un cancro laringeo e la raucedine può essere il primo ed
unico sintomo. Il medico prescriverà una visita specialistica otorino al paziente per una diagnosi più accurata.
DISFAGIA: nelle infezioni più gravi i sintomi che si possono presentare sono la difficoltà ad ingoiare. Può
accadere quando un ascesso si sviluppa nella regione delle tonsille. In questo caso si dovrà intervenire
chirurgicamente per far assorbire l'ascesso e sarà necessaria una cura ad alto dosaggio di antibiotici via
intramuscolare. La febbre ghiandolare (mononucleosi infettiva) è una delle cause virali di mal di gola che
spesso crea evidente disagio e può provocare disfagia. Se ciò è sospettato si raccomanda una diagnosi più
accurata. La disfagia quando non è associata ad un mal di gola, ha bisogno sempre di un consulto medico.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI
AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
Consegna dei Farmaci
all’Elemosiniere del Santo
Padre,
Arcivescovo
KONRAD KRAJEWSKI,
“L’uomo che aiuta i poveri
per conto del
Papa FRANCESCOâ€.
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127
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FARMACISTA
Anno IV – Numero 1127