Anno V – Numero 1138
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
Farmaco per tuttiâ€;
2. Eventi Mese di Giugno
3. FAF in farmaDAY
4. Sussidio e consulenza
legale gratuita
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Come si fa a capire se si è
allergici
ai
farmaci:
i test per scoprirlo
6. Quanti sono davvero
allergici al cibo?
7. Infezioni
vaginali,
come si riconoscono e
come si curano?
Prevenzione e Salute
8. Pressione
Arteriosa,
come misurarla a casa
9. FENTANYL, la droga
che uccide in un solo
respiro
10. Artrite, i consigli per non
sovraccaricare
le
articolazioni
Meteo Napoli
Venerdì 16 Giugno
ï‚· Sereno
Minima: 21° C
Massima: 29 °C
Umidità :
Mattina = 49%
Pomeriggio = 59%
Venerdì 16 Giugno 2017 – S. Aureliano
Proverbio di oggi….……..
'A gatta,quanno nun pò arrivà ò llardo,dice ca fète
e
Pressione Arteriosa, come misurarla a casa
Molte persone devono misurarsi la pressione
Chi troppo s’inchina, mostra il sedere
arteriosa a casa.
Ma gli apparecchi utilizzati sono del tutto accurati?
Secondo una recente ricerca, il 70% delle misurazioni
effettuate tra le mura domestiche sarebbero scorrette.
Come assicurarsi una buona misurazione dei valori pressori?
Studio: sono stati testati diversi apparecchi per la misurazione della pressione.
 nel 70% dei casi le letture erano errate di almeno 5 mm/Hg.
Nel 30% dei casi le variazioni erano invece di circa 10 mm/Hg.
Le misurazioni erano più inaccurate negli uomini che nelle donne;
Ci sono diversi fattori che potrebbero contribuire agli errori nelle misurazioni, a
cominciare dalle Caratteristiche delle braccia o dei vasi sanguigni.
Che le misurazioni della pressione sanguigna siano accurate è di fondamentale
importanza «per il controllo della terapia di tutti i pazienti con ipertensione».
«Per loro la misurazione domiciliare è essenziale per monitorare l’efficacia
della terapia prescritta; per questo è bene che l’apparecchio utilizzato a casa sia
preciso nelle rilevazioni dei valori pressori.
In particolare è cruciale la misurazione domiciliare quando il paziente ha
ricevuto la prima diagnosi di ipertensione o nei pazienti in cui il controllo dei
valori pressori è più difficoltoso. La misurazione a casa serve dunque per tarare
la terapia sulle condizioni del singolo paziente».
IL DIARIO PRESSORIO: In che modo controllare la propria pressione a casa?
«Un paziente deve misurare la pressione più volte al giorno, anche per ridurre
le probabilità di errore degli apparecchi. Non c’è un momento “ideale†nell’arco
della giornata in cui misurarla». È bene misurarla prima o dopo i pasti?
È indicato non consumare particolari alimenti – es. il caffè – prima di misurare
la pressione? «No. Questa va misurata indipendentemente dalle attivitÃ
giornaliere». «Il consiglio è quello di segnare i valori della pressione
arteriosa rilevati a casa, con data e ora. In questo modo si potrà creare un
diario pressorio che il paziente dovrà portare con sé a ogni controllo clinico
programmato dal proprio medico». (Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
PREVENZIONE E SALUTE
COME SI FA A CAPIRE SE SI È ALLERGICI AI FARMACI:
I TEST PER SCOPRIRLO
Il fenomeno è diffuso, ma spesso i disturbi sono scambiati per «normali» effetti collaterali.
Distinguere i due casi è importante per non correre rischi
Non è l’allergia alle noccioline o alle uova, agli acari della polvere o ai pollini di ambrosia, la causa più
frequente di choc anafilattico, una reazione allergica tanto grave e generalizzata da poter mettere a
rischio la vita, bensì l’allergia ai farmaci.
Un problema spesso sottovalutato, che invece stando alle stime riguarda dal 2 all’8% della popolazione e
ha ripercussioni pesanti:
ogni anno in Europa si registrano circa 2 mila morti per reazione anafilattica a farmaci secondo i dati
diffusi all’ultimo congresso della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic).
QUALI SONO I MEDICINALI COINVOLTI
I numeri degli allergici in Italia
Per di più le reazioni avverse ai farmaci, quelle che provocano
dal 3 al 6% degli accessi in ospedale e riguardano
il 10-15% dei pazienti ricoverati, in 1 caso su 5
I numeri degli allergici in Italia
sarebbero dovute proprio a vere allergie, non
sarebbero insomma meri effetti collaterali.
«I medicinali più spesso coinvolti sono i più
utilizzati, ovvero Antibiotici, come penicilline e
cefalosporine, e Antinfiammatori non steroidei,
dal
comunissimo
acido
acetilsalicilico
all’ibuprofene — spiega Giorgio W. Canonica,
presidente Siaaic —.
I primi danno una reale reazione anafilattica, che
si scatena indipendentemente dalla dose, con il
coinvolgimento del sistema immunitario; gli
antinfiammatori invece provocano una reazione
anafilattoide, simile ma in genere meno grave e
dose-dipendente, cioè più intensa all’aumentare
della quantità di farmaco assunta».
Anche altri medicinali come Gastroprotettori,
Anestetici e mezzi di contrasto possono dare
allergie, ma meno spesso, e si può diventare allergici in qualsiasi momento della vita, anche dopo anni di
uso senza problemi; gli allergologi spiegano che il problema è consistente in tutta Europa, sebbene con
qualche differenza legata all’uso dei diversi medicinali nei vari Paesi.
«In Italia per es. sono frequenti le reazioni alla penicillina, in Spagna sono più comuni le allergie ai
sulfamidici. Al di là di ciò che induce la sensibilizzazione, però, è fondamentale riconoscere il problema:
troppi banalizzano una reazione insolita dopo aver assunto una medicina pensando che basti non
prenderla più, invece occorre indagare. Se durante una cura sentiamo prurito ai palmi di mani e piedi,
compare una tosse stizzosa o il timbro di voce cambia è bene parlarne al medico». Limitarsi a smettere
la terapia e non riprendere il farmaco è un azzardo, perché in assenza di una diagnosi di allergia
potrebbe capitare di vederselo somministrare per es. in una situazione di emergenza. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
SCIENZA E SALUTE
QUANTI SONO DAVVERO ALLERGICI AL CIBO?
Uno studio ridimensiona il numero delle "vere" allergie alimentari.
Di allergie e intolleranze alimentari si parla sempre di più, e nella vita quotidiana ci si imbatte in
continuazione in persone che si definiscono allergiche o intolleranti a qualche alimento.
Ma quante ne soffrono davvero? Sorprendentemente, non c’è una risposta precisa.
Un nuovo studio quantifica il fenomeno, fornendo un quadro più definito della reale diffusione del
disturbo nella popolazione occidentale.
MENO DEL PREVISTO. Un gruppo di ricercatori della Harvard Medical School ha analizzato i dati
sanitari di 2,7 milioni di adulti, registrati nell’area di Boston, individuando circa 97mila casi di persone che
si erano presentate in ospedale o erano andati dal medico per una reazione avversa causata dal cibo:
orticaria, vomito, difficoltà respiratorie, starnuti, fino allo shock anafilattico.
Complessivamente, la percentuale di persone con allergie al cibo è risultata del 3,6%, equivalente a
meno di una persona su 25 per la popolazione degli USA, un n. inferiore a quanto si riteneva fino ad ora.
STIME VARIABILI. Le stime più recenti indicavano infatti come affetta da una qualche allergia
alimentare il 5% degli adulti e l’8% dei bambini.
Ma le cifre variano anche di molto, e addirittura oscillano tra l’uno e il 20%. Uno dei motivi è che spesso
queste statistiche si basano su sintomi riportati da pazienti e su test non standardizzati. Distinguere e
diagnosticare tra allergie e intolleranze alimentari, inoltre, non è semplice neppure per i medici.
ALLERGIE VS INTOLLERANZE. La scienza fa una distinzione precisa tra allergie e intolleranze
alimentari. Sono considerate allergie le reazioni di ipersensibilità a un cibo in cui è coinvolto il sistema
immunitario, che riconosce come nemico da attaccare una particolare proteina contenuta in
quell'alimento e gli scatena contro una categoria di anticorpi chiamati immunoglobuline, le quali a loro
volta, tramite una catena di reazioni, provocano i sintomi tipici: dal gonfiore al prurito fino alla caduta
della pressione sanguigna e, nei casi più gravi, difficoltÃ
respiratorie e choc anafilattico.
Le intolleranze sono invece tutte le reazioni in cui non
entra in gioco il sistema immunitario, per esempio quelle
causate da carenza dell’enzima che deve digerire un certo
alimento (la più tipica è quella al lattosio, lo zucchero
contenuto nei latticini), oppure da una reazione ad alcuni
cibi ricchi di sostanze come l’istamina, presente nel vino, nella birra, nel cioccolato, nel tonno, o la
tiramina, contenuta in molti formaggi stagionati.
La distinzione appare netta, ma nella realtà riconoscere un’allergia, distinguerla da un’intolleranza,
diagnosticarla e curarla non è banale.
SE IL PROBLEMA È LA NOCCIOLINA. Secondo una ricerca recente, molte diagnosi di allergia
all’arachide, assai diffusa nei paesi del nord Europa e negli Stati Uniti, più rara in Italia, sono false.
E le persone che reagiscono a un tipo di frutta a guscio, potrebbero in realtà non avere problemi con
altre, anche se i test diagnostici risultano positivi. Ben il 96% dei partecipanti allo studio, allergico
all’arachide, ha potuto consumare senza problemi altri tipi di frutta a guscio.
PAESE CHE VAI, ALLERGIA CHE TROVI. La frequenza nella popolazione di allergie alimentari varia
inoltre molto da un posto all’altro: in Europa, nocciola e mela sono i due cibi che portano più
frequentemente gli abitanti a rivolgersi all’ospedale. Un allergene “emergente†è costituito dai semi di
girasole, mentre in Svizzera è diffusa l’allergia al sedano rapa. (Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
PREVENZIONE E SALUTE
FENTANYL, la droga che uccide in un solo respiro
Un oppioide sintetico fino a 100 volte più potente della morfina rappresenta un pericolo reale
per chi ne abusa, ma anche per medici e poliziotti: l'inalazione di poche particelle può risultare
letale.
L'epidemia di abuso di oppiacei che da qualche tempo preoccupa
gli Stati Uniti non accenna a placarsi: secondo alcuni dati
preliminari diffusi qualche giorno fa dalla US Drug Enforcement
Administration, nel 2016 i casi di overdose sarebbero aumentati del
20% rispetto all'anno precedente, con oltre 59 mila decessi dovuti
all'abuso di stupefacenti.
L'ultima e più grave minaccia nella famiglia degli analgesici è un oppioide sintetico chiamato Fentanyl,
da 50 a 100 volte più potente della morfina:
inizialmente sviluppato negli anni '60 per uso clinico, si sta ora diffondendo tra le droghe di strada dove
spesso è mischiato e spacciato con eroina o altre sostanze.
In ambito clinico è impiegato in cerotti transdermici, lecca-lecca o pastiglie per la terapia del dolore
cronico dei malati di tumore; in ambito criminale viene sintetizzato dai cartelli della droga messicani a un
costo più basso di quello necessario per produrre eroina, con cui spesso viene mischiato per renderla più
potente.
Il cantante americano Prince sarebbe morto il 21 aprile 2016 proprio per un'overdose di Fentanyl,
farmaco che assumeva per alleviare il dolore causato da un operazione alla gamba.
Il Fentanyl, infatti, è così potente che è facile andare in overdose, anche inavvertitamente ed è molto
difficile dosarne la quantità giusta: quella in grado di uccidere una persona potrebbe essere giusta per
alleviare il dolore di un’altra.
Uno dei partecipanti a uno studio australiano sul Fentanyl commentò l’efficacia del farmaco dicendo che
una volta provata «non si può tornare indietro», perché gli altri oppiacei, a confronto «sono merda».
RESPIRO FATALE. La sua crescente popolarità è un pericolo sia per chi ne fa uso, sia per addetti alla
sicurezza e personale sanitario: la sola inalazione di poche particelle di Fentanyl può risultare letale. Lo
scorso mese, un ufficiale di polizia dell'Ohio è collassato per aver respirato minuscole tracce della droga
che stava scuotendo via dalla divisa: l'uomo non è deceduto, ma ha avuto bisogno di quattro dosi
consecutive di trattamento per overdose.
DALLA NASCITA. Secondo quanto riportato dai CDC, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle
malattie americani, tra 2014 e 2015 le morti per overdose dovute agli oppioidi sintetici come il Fentanyl
sarebbero cresciute del 72%. Soltanto nel 2014 più di 18 mila statunitensi sono morti per overdose da
oppioidi regolarmente prescritti. Di questi, 700 decessi sono dovuti al Fentanyl: se il numero vi sembra
statisticamente irrilevante è perché il farmaco, per la sua pericolosità , è prescritto pochissimo.
La dipendenza da analgesici avrebbe fatto impennare anche il numero di nascite di bambini con
astinenza neonatale (una patologia causata dalla brusca cessazione, al momento del parto, della
somministrazione di sostanze chimiche - spesso stupefacenti - assunti dalla madre durante il periodo
di gestazione e trasferite al feto). Nella Virginia occidentale, lo stato americano con il più grave bilancio
di vittime per overdose nel 2015, stanno aumentando i neonati con dipendenza da Carfentanyl, un
derivato del fentanyl 10 mila volte più potente della morfina.
PRECAUZIONE. Proprio per il rischio che il normale commercio di un oppioide potesse degenerare in
abuso, qualche giorno fa la FDA ha ritirato, per la prima volta con questa motivazione, un analgesico
(l'Opana ER) dal mercato. (Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
SCIENZA E SALUTE
INFEZIONI VAGINALI,
COME SI RICONOSCONO E COME SI CURANO?
Possono essere prese in palestra, in piscina e praticando quegli sport per cui si
indossano indumenti che non fanno traspirare le zone intime. Ma cosa sono e come si
curano le infezioni vaginali?
Che cosa sono le infezioni vaginali? Come si riconoscono? Che
sintomi hanno e come si curano?
PERCHE´ LE INFEZIONI VAGINALI SONO
RICORRENTI IN CHI FREQUENTA LA PALESTRA?
«Non solo in palestra, ma anche in piscina e in tutte le attività sportive che necessitano di indumenti
sintetici, che fanno traspirare poco le zone intime e predispongono alle vaginiti.
I miceti, per es., sono funghi che danno origine a micosi come la candida, frequente nelle nuotatrici
oppure nelle ragazze che fanno ginnastica artistica e attività correlate, proprio perché il costume
sintetico e il sudore creano un ambiente umido che ne facilita la crescita e lo sviluppo.
La stessa tuta da ginnastica, anche se meno frequentemente, può essere causa di vaginiti. Naturalmente
c’è anche una componente personale che le favorisce come, per esempio, l’attività sessuale o una
predisposizione personale relativa a una minor difesa dell’ambiente vaginale, come la povertà della
presenza del bacillo di Doderline, che previene le infezioni».
QUALI SONO IN GENERALE LE CAUSE DELLE INFEZIONI VAGINALI?: «In generale, le cause sono
l’attività sessuale (sono più frequenti nell’età fertile e si riducono in maniera importante nell’età senile) e
l’utilizzo di indumenti intimi sintetici e colorati, i pantaloni stretti e l’utilizzo dei collant».
COME SI POSSONO PREVENIRE LE INFEZIONI VAGINALI?: «La prevenzione parte prima di tutto
dalle abitudini di vita. Se, per es., le vaginiti sono frequenti dopo i rapporti sessuali, sarebbe meglio usare
metodi contraccettivi di barriera come il profilattico e far eseguire indagini microbiologiche anche al
partner.
Nel caso delle donne sportive, poi, sarebbe meglio utilizzare capi di cotone oppure cambiare gli
indumenti intimi anche durante l’attività sportiva se è di lunga durata.
Nel caso del nuoto, poi, meglio il costume di cotone oppure cambiarsi con uno asciutto appena
possibile».
COME SI RICONOSCONO LE VAGINITI?: «Spesso danno prurito e perdite
Come si Curano
vaginali che possono essere bianche come il latte cagliato oppure giallo-verdi e
maleodoranti (in quest’ultimo caso possono dare anche un po’ di fastidio)».
le VAGINITI?
«La terapia è topica, cioè locale. Basta mettere ovuli o creme vaginali per 3-5
giorni in base al tipo di germe interessato e si risolvono. Eccezionalmente, nel caso di infezioni ripetute e
recidive, si devono usare farmaci assunti per bocca sotto forma di pastiglie. Qualche volta è necessario
che anche il partner segua una cura». (dott. D. Vitobello)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
DATA
TITOLO
VaccinarSÌ:
Informazioni sulle Vaccinazioni
VENERDÌ
16
Giugno
Ore 21,00
Cosa Conoscere e Cosa Cambia –
Tutto quello che il Farmacista deve Sapere
Cosa c’è da sapere.
Parliamone con il prof. Carlo Tascini, Direttore Prima Divisione Malattie
Infettive, Ospedale Cotugno, Azienda Ospedaliera dei Colli, Napoli
La partecipazione all`evento eroga un corso FAD di 30 CF
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2017.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione,
 l’importo del fondo di solidarietÃ
 le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza
legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e
per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità : Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
Modulo 5/G:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
RINITE (VII)
Trattamento e Consigli del Farmacista per Alleviare i Sintomi della Rinite Allergica (II)
ANTISTAMINICI TOPICI
Trattamenti Nasali: Azenastina e Levocabastina sono usati per la rinite allergica (il trattamento
dovrebbe cominciare 2-3 settimane prima dell'inizio della stagione della febbre da fieno).
Azelastina e Levocabastina sono disponibili come spray nasali acquosi.
Azelastina e Levocabastina possono essere usati dagli adulti e dai bambini sopra i 5 anni.
Il paziente deve mantenere la testa dritta durante l'uso per evitare che il liquido goccioli nella gola.
Trattamenti Oculari: Levocabastina in gocce oculari può essere usata dai bambini al di sopra dei 12
anni e dagli adulti per il trattamento della congiuntivite allergica stagionale.
Interazioni degli Antistaminici:
Effetti Collaterali degli Antistaminici:
alcool, ipnotici e sedativi, ansiolitici, barbiturici, Sonnolenza (guidare, rischio professionale), costipazione ed effetti
anticolinergici (triciclici, triesfenilide), antidepressivi anticolinergici
triciclici, antiaritmici, diuretici
Avvertenze: ostruzione prostatica, Glaucoma
Interazioni degli Antistaminici: i potenziali effetti sedativi dei più vecchi antistaminici sono incrementati dall'alcool, dagli
ipnotici, dai sedativi e dagli ansiolitici.
Dovrebbe essere ricordato il contenuto di alcool di alcuni medicinali OTC.
La concentrazione plasmatica degli antistaminici non sedativi può essere aumentata dal Ritonavir; la concentrazione
plasmatica della Loratadina può essere aumentata dall'Amprenavir e dalla Cimetidina.
Effetti Collaterali degli Antistaminici: il maggior effetto secondario dei più vecchi antistaminici è la loro capacità di
provocare sonnolenza.
La loro attività può provocare inoltre bocca secca, visione offuscata, costipazione, ritenzione urinaria.
Questi effetti possono aumentare se il paziente sta assumendo un'altra medicina con effetti anticolinergici
(es.: Antidepressivi Triciclici, Neurolettici).
A dosi veramente elevate, gli antistaminici hanno effetti eccitatori piuttosto che depressivi sul sistema nervoso centrale
(SNC).
Tali effetti sembrano presentarsi con più probabilità nei bambini quando si raggiungono livelli tossici.
Di conseguenza, è stato suggerito che gli antistaminici dovrebbe essere usati con cura in pazienti epilettici.
Comunque, ciò sembra essere un rischio in gran parte teorico.
Gli antistaminici dovrebbero essere evitati dai pazienti con glaucoma ad angolo stretto (chiuso), dato che gli effetti
anticolinergici prodotti possono aumentare la pressione intraoculare.
Essi potrebbero essere usati con cautela dai pazienti con affezione epatica o ipertrofia prostatica.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI
AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
Consegna dei Farmaci
all’Elemosiniere del Santo
Padre,
Arcivescovo
KONRAD KRAJEWSKI,
“L’uomo che aiuta i poveri
per conto del
Papa FRANCESCOâ€.
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138
PAGINA 9
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FARMACISTA
Anno IV – Numero 1138