Anno V – Numero 1139
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
Farmaco per tuttiâ€;
Lunedì 19 Giugno 2017 – S. Romualdo
Proverbio di oggi….……..
Nisciuno è nato ‘mparato
e
2. Eventi Mese di Giugno
3. FAF in farmaDAY
4. Sussidio e consulenza
legale gratuita
IL CEROTTO HI-TECH
CHE PROTEGGE DAL SOLE
Notizie in Rilievo
«My UV Patch» aderisce come un tatuaggio e, dialogando con lo
smartphone, avverte quando i raggi diventano dannosi.
Scienza e Salute
5. Come si fa a capire se si è
allergici
ai
farmaci:
i test per scoprirlo
6. Quanti sono davvero
allergici al cibo?
7. Infezioni
vaginali,
come si riconoscono e
come si curano?
Prevenzione e Salute
8. Pressione
Arteriosa,
come misurarla a casa
9. FENTANYL, la droga
che uccide in un solo
respiro
10. Artrite, i consigli per non
sovraccaricare
le
articolazioni
Meteo Napoli
Lunedì 19 Giugno
ï‚· Sereno
Minima: 21° C
Massima: 29 °C
Umidità :
Mattina = 49%
Pomeriggio = 59%
Chi troppo s’inchina, mostra il sedere
Un cuore azzurro composto da tanti quadratini più chiari o scuri, sottile come
un capello (appena 15 micron),
aderente come un tatuaggio.
Si chiama My UV Patch e l'hanno
messo a punto nei laboratori di
l'Oréal per proteggere meglio la
pelle dai raggi solari.
Funziona in modo semplice ma
efficace: fatto con componenti
elettronici flessibili e resistenti
all'acqua, si applica su qualunque
parte del corpo e dura tre giorni
(anche se ci si bagna);
 quando è esposto alla luce
del sole, i suoi quadratini
fotosensibili
cambiano
I quadratini AZZURRI di My
colore man mano che
Uv Patch dell’Oreal
cambiano colore quando
vengono colpiti dai raggi Uv
l’esposizione è eccessiva
(le radiazioni ultraviolette presenti anche
con le nuvole).
Il cerottino «parla» a una app sullo smartphone, avvisando quando, in base al
proprio fototipo e alla località in cui ci si trova, l'esposizione ai raggi solari
diventa eccessiva e rischia di fare danni. E in tal caso fornisce i consigli giusti.
My Patch, presentato all'ultimo Ces (Consumers electronic show) a Las Vegas, è
disponibile gratuitamente in un centinaio di farmacie italiane (l'elenco
completo su www.saveyourskin.it)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139
PREVENZIONE E SALUTE
PREVENZIONE E SALUTE
QUANDO E PERCHÉ SI MANIFESTA LA MIOPIA:
TUTTO QUEL CHE C’È DA SAPERE E I RIMEDI
È il difetto visivo più frequente al mondo ed è causata da un bulbo oculare più lungo
del normale che fa vedere male da lontano.
Il problema può insorgere a tutte le età anche se spesso si sviluppa
nell’adolescenza per poi stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni. Esiste
anche una familiarità per la miopia: quando lo sono entrambi i
genitori, i figli hanno alte probabilità di diventarlo. Le cause, i
sintomi, la diagnosi e le cure di questa patologia oculare.
1. Che cos’è: La miopia è un difetto visivo legato al fatto che i
raggi luminosi provenienti da oggetti lontani cadono su un
piano posto davanti alla retina, generando un’immagine
retinica confusa. Il risultato è che gli oggetti lontani
appaiono sfuocati.
2. Le cause: Le cause principali della miopia sono :
 un bulbo oculare più lungo del normale (miopia assiale)
 una curvatura maggiore della norma della cornea (potrebbe
essere spia di cheratocono) o del cristallino
 un eccessivo potere refrattivo del cristallino (la lente all’interno
dell’occhio è più “potente†della norma). Questo avviene
soprattutto nella cataratta, condizione che colpisce il nucleo del
cristallino, facendolo addensare e aumentando così il suo indice
di rifrazione.
3. I sintomi: I sintomi tipici della miopia sono:
 visione sfuocata quando si guardano gli oggetti lontani. Quanto
maggiore è il difetto visivo, tanto minore è la distanza alla
quale si vede bene
 necessità di strizzare gli occhi, socchiudendo le palpebre, per cercare di mettere a fuoco gli oggetti
lontani
 affaticamento della vista e mal di testa per il continuo sforzo di messa a fuoco.
4. La diagnosi: La diagnosi di miopia avviene durante la visita oculistica, con la quale si misura
innanzitutto l’acutezza visiva, che esprime la prestazione visiva raggiungibile da ciascun occhio. Si
misura in decimi facendo leggere sui tabelloni appositi lettere o numeri. Quanto più piccoli sono i
simboli riconosciuti tanto maggiore è l’acutezza visiva (gli occhi sani hanno una capacità visiva di 10
decimi).
Per determinare con precisione l’entità del difetto visivo si ricorre anche all’instillazione di gocce
cicloplegiche, che provocano la dilatazione della pupilla e una difficoltà nella messa a fuoco.
La miopia si misura in diottrie.
Per es., se a una persona mancano tre diottrie all’occhio destro, significa che con quell’occhio riesce a
vedere da 7 metri una lettera che una persona non miope distingue da 10 metri di distanza. Sulla base
dell’entità del difetto, la miopia si può distinguere, in
lieve (fino a 3 diottrie), media (da 3 a 6 diottrie), elevata (oltre le 6 diottrie).
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139
5. Le CURE - Occhiali e lenti a contatto
I metodi più comuni per correggere la miopia sono gli occhiali da vista e le
lenti a contatto. Quali sono le indicazioni: nei bambini e negli adolescenti
fino ai 14-16 anni è preferibile la correzione con occhiali. Nel bambino è
utile seguire qualche accorgimento pratico:
 preferire modelli in cui il margine superiore della montatura arriva
al sopracciglio per evitare che il bambino, quando rivolge lo
sguardo verso l’alto, veda fuori dalla lente
 usare lenti infrangibili
 fare in modo che l’occhiale venga portato praticamente sempre (è importante che al cervello arrivino
immagini nitide, per evitare uno stimolo al peggioramento del difetto).
Le lenti a contatto, se ben tollerate e curate con le dovute
attenzioni, hanno il pregio di offrire una visione più completa di
tutto il campo visivo, essendo sferiche e appoggiate direttamente
sulla cornea.
6. Le CURE- Chirurgia refrattiva
Un’altra opzione di trattamento per correggere la miopia è la chirurgia
refrattiva. Si avvale dell’uso del laser a eccimeri che agisce modificando
la curvatura della cornea e, di conseguenza, il suo potere refrattivo
(capacità di ingrandimento), permettendo la focalizzazione
dell’immagine sulla retina. Esistono due tipi principali di interventi :
Le indicazioni:
 la chirurgia refrattiva andrebbe eseguita, salvo eccezioni, solo quando la miopia è stabile da
almeno un anno;
 la scelta del tipo di intervento viene presa dal chirurgo in base a vari fattori, come per esempio il
grado di miopia, lo spessore corneale e le esigenze della singola persona;
 una corretta visita preoperatoria che preveda esami specifici, come la misura dello spessore
corneale, la mappatura della cornea, la valutazione del diametro pupillare, è fondamentale per
selezionare correttamente i candidati all’operazione nonché ridurre al minimo le probabilità di
effetti collaterali come aloni e distorsioni visive. (Salute, Corriere)
IL CIOCCOLATO FA BENE AL CUORE
Chi lo consuma è a minor rischio di infarti e ictus. Lo afferma uno studio realizzato
su oltre 20 mila persone.
Chi l’ha detto che per rimanere in salute bisogna sempre e comunque rinunciare al cioccolato? Al
contrario, secondo uno studio chi ne consuma 100 g. al giorno risulta più protetto da infarti e ictus.
STUDIO: ha coinvolto oltre 20 mila persone monitorate per 12 anni sulle proprie abitudini a tavola. Dalle
analisi è emerso che in chi mangia cioccolato con regolarità (100 g al giorno) il rischio infarto è ridotto
dell’11%. Non solo, in queste persone in caso di evento cardiovascolare la mortalità è ridotta del 25%.
Anche nel caso dell’ictus il rischio è risultato più basso del 23%.
Non solo FLAVONOIDI : Da sempre il cioccolato al latte viene considerato meno salutare di quello
fondente. Dai dati emerge però che anche il primo ha effetti paragonabili al secondo. Questo potrebbe
indicare che non sono solo i flavonoidi ad esercitare l’effetto protettivo ma anche altri composti come
acidi grassi e calcio. Non dimentichiamoci che 100 g. di cioccolato contengono anche 33 g. di grassi e
500 calorie. Nell’attesa di stabilire il reale ruolo causa-effetto i ricercatori sono sicuri di un dato: non
sembrano esserci prove che il cioccolato debba essere evitato in chi è a rischio cardiovascolare.
(La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139
SCIENZA E SALUTE
UN MASCHIO SU MILLE HA IL CANCRO AL SENO
La malattia tumorale non è esclusivamente femminile
Il cancro al seno non è soltanto un affare da Donne:
pur in casi rari, uno su mille, può riguardare anche i maschi
.
Se è vero che il rischio è troppo basso per giustificare un'azione informativa su larga scala, è altrettanto
vero che gli uomini non dovrebbero disinteressarsi della questione.
Come spiega l'oncologo senologo William Jacot, in forza
all'Istituto dei tumori di Montpellier, nel caso maschile la
diagnosi è spesso più tardiva di quanto avviene nelle
donne, poiché non c'è sensibilizzazione e non esistono
campagne di screening su misura.
Gli uomini dovrebbero coscienziosamente badare a se
stessi e scoprire da soli i sintomi di un'eventuale malattia:
per esempio,
 la presenza di una ciste al petto,
 di un gonfiore
 di una contrazione della mammella,
 di un'ulcera,
 la percezione di un linfonodo gonfio sotto l'ascella.
In questi casi occorre rivolgersi a un medico per esaminare la situazione ed effettuare controlli clinici.
C'è chi ha spiegato di aver individuato la malattia, che non dava alcun sintomo, semplicemente
attraverso alcuni massaggi con l'olio ai quali si era sottoposto dopo aver contratto una bronchite.
Il massaggiatore si era quindi accorto di una piccola protuberanza di circa 7 millimetri sotto il seno
sinistro.
Così sono state avviate in tempo le cure prima che il tumore dilagasse e fosse magari troppo tardi
intervenire.
In Francia i casi maschili sono nell'ordine di qualche centinaio all'anno. Eppure la mortalità è significativa,
anche se in arretramento:
i decessi sono stati
 200 nel 2009,
 170 nel 2010
 106 nel 2011.
Negli ultimi anni è stato varato un vasto programma di ricerca su questa patologia e i primi dati
evidenziano che gran parte dei tumori (intorno al 90%) si manifesta in un'età compresa fra 57 e 79 anni.
Solo il 77% dei pazienti riceve un trattamento anti-estrogeno, mentre la cura dovrebbe raggiungere il
90% dei malati. Il tasso di estrogeni, ormoni che vengono prodotti dallo stesso organismo, è un grosso
fattore di rischio.
Uno studio evidenzia che un tasso elevato di estrogeni riscontrato all'età di 50 anni moltiplica per 2,5 il
pericolo di ammalarsi di tumore a 67 anni. Il legame fra estrogeni e cancro si rafforza ulteriormente tra i
maschi più giovani, che abbiano meno di 67 anni. (Salute, Italia Oggi)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139
SCIENZA E SALUTE
NEVRALGIA DEL TRIGEMINO, UNA FITTA LANCINANTE
CHE DURA POCHISSIMO
In genere è interessato soltanto un lato del volto, quasi sempre nella parte centrale e
inferiore
Il dolore è terribile, improvviso, scatenato magari da una
carezza, dal lavarsi i denti, da un soffio d’aria.
La nevralgia del trigemino riguarda 1 persona su 25 mila, quasi
sempre sopra i 50 anni. «In circa il 70% dei casi a provocarla è una
compressione del nervo da parte di un’arteria: ciò crea un
conflitto con il trigemino, lo irrita, danneggiando la guaina di
mielina che lo riveste e provocando una specie di corto circuito
che produce il dolore - spiega Angelo Franzini, dir. Neurochirurgia
dell’Istituto Besta di Milano.
L’unico fattore di rischio noto per la nevralgia del trigemino è la sclerosi multipla, che provoca la
demielinizzazione dei nervi. Esiste una discreta quota di casi in cui non c’è conflitto fra arteria e nervo né
una sclerosi multipla: si può pensare a un tumore che preme sul nervo o ad altre cause».
: «Con la raccolta della storia clinica e dei sintomi: il dolore è infatti
caratteristico. È molto violento, improvviso e dura pochissimo, per poi ripetersi
Come si arriva
a distanza di minuti o ore: un dolore che dura mezz’ora non è mai nevralgia del
alla DIAGNOSI?
trigemino.
Inoltre, il dolore è limitato a metà viso e quasi sempre interessa la parte
centrale e inferiore del volto. Con questi segni ci si può già orientare; spesso, poi, viene prescritta una
risonanza magnetica per escludere sclerosi multipla, masse tumorali o altre malattie.
L’esame può anche verificare la presenza di un conflitto vascolare, ma non sempre riesce a distinguerlo
con certezza».
Quali sono le possibili terapie?: «Durante la crisi si può fare ben poco: le cure servono soprattutto
per prevenire gli attacchi. Il primo passo è la terapia con farmaci e il più efficace è l’antiepilettico
carbamazepina: va preso tutti i giorni, iniziando con dosi basse e proseguendo fino alla remissione, per la
quale possono servire anche mesi.
Quando torna la nevralgia, che purtroppo non guarisce da sola e anzi tende a peggiorare, provocando
attacchi sempre più ravvicinati e gravi, si incrementa il dosaggio.
I farmaci risolvono circa il 30% dei casi; negli altri, dopo 4-5 anni gli effetti collaterali superano i benefici e
si passa alla neurochirurgia.
In chi ha meno di 70 anni e un conflitto vascolare dimostrato si propone la decompressione vascolare,
intervento attraverso cui si appone un “cuscinetto†sull’arteria per evitare che prema sul trigemino. Il
metodo è risolutivo in circa il 70% dei pazienti; se la nevralgia torna, ma anche nei soggetti più anziani e
nei casi in cui il disturbo non è provocato dalla pressione di un’arteria, si può optare per la
radiochirurgia, che consiste nell’irradiare il trigemino per provocarvi piccole alterazioni che eliminano il
dolore.
Nel 60-70% dei casi ciò ottiene una remissione temporanea, ma la radiochirurgia non può essere
eseguita più di due volte nello stesso soggetto.
Nei casi in cui la nevralgia torna a farsi sentire si passa alle procedure percutanee che, con un palloncino
o il calore, danneggiano il nervo in modo più profondo.
Questi metodi possono essere ripetuti più volte, ma vi si ricorre dopo aver provato tutto il resto, perché
provocano una perdita della sensibilità nella zona innervata». (Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1139
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2017.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà ; le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza
legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e
per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità : Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchioâ€
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
TITOLO
Data
N.
Modulo
TITOLO
5/H
5/I
Rinite 8
Rinite 9
QUESTIONARIO n. 5
Tosse 1
Tosse 2
Tosse 3
Tosse 4
Tosse 5
Tosse 6
Tosse 7
19-Giu
20-Giu
36
37
6/H
6/I
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
38
39
40
41
42
43
44
7/A
7/B
7/C
Tosse 8
Tosse 9
QUESTIONARIO n. 6
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARIO n. 7
Patologie dell’Orecchio 1
Patologie dell’Orecchio 2
Patologie dell’Orecchio 3
QUESTIONARIO n.8
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
8/A
8/B
8/C
Data
N.
30-Giu
3-Lug
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
7-Lug
10-Lug
11-Lug
50
51
52
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139
Modulo 5/H:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
RINITE (VIII)
Trattamento e Consigli del Farmacista per Alleviare i Sintomi della Rinite Allergica (III)
Decongestionanti: decongestionanti orali o topici possono essere usati da soli per ridurre la congestione nasale o in
combinazione con un antistaminico. Essi possono essere utili nei pazienti che usano un farmaco preventivo come il
cromoglicato di sodio, il beclometasone, con i quali la congestione può impedire
al farmaco di raggiungere la mucosa nasale.
I decongestionanti topici possono causare decongestione di rimbalzo,
specialmente con un uso prolungato. Essi non potrebbero essere usati per più di
una settimana. I decongestionanti sono simpaticomimetici come la
pseudoefedrina e la fenilpropanolammina.
Sono disponibili gocce oculari che contengono un antistaminico e un
simpaticomimetico in combinazione e possono essere utili per i fastidiosi sintomi
agli occhi, in particolar modo quando i sintomi sono intermittenti.
Gli effetti simpaticomimetici sono in genere la vasocostrizione, la riduzione dell'irritazione e il rossore. In alcuni pazienti la
vasocostrizione causa bruciore quando questi farmaci vengono applicati per la prima volta. Le gocce oculari non
dovrebbero essere usate da pazienti che hanno un glaucoma o che usano lenti a contatto molli.
Steroidi in spray nasali: Beclometasone spray nasale e il triamcinolone spray nasale acquoso possono essere usati per il
trattamento della rinite allergica stagionale.
Lo spray nasale a base di steroidi è il trattamento di scelta per i sintomi nasali da moderati a gravi. L'azione degli steroidi
riduce l'infiammazione che si manifesta come risultato dell'azione degli allergeni.
Un uso regolare è essenziale per ottenere un pieno beneficio e il trattamento dovrebbe essere continuato per tutta la
stagione della febbre da fieno.
Se i sintomi della febbre da fieno persistono, è probabile che occorrano parecchi giorni prima che si raggiunga l'effetto
completo del trattamento. Secchezza della gola ed emorragie del naso sono occasionali.
Beclometasone e triamcinolone spray nasali non dovrebbero essere prescritti a donne incinte o a persone affette da
glaucoma.
Cromoglicato di sodio: questo è disponibile come OTC in gocce nasali o spray in gocce oculari. E' disponibile un
prodotto OTC come spray nasale che contiene cromoglicato di sodio con una piccola quantità di decongestionante.
La quantità di decongestionante sarebbe troppo piccola per produrre la congestione di rimbalzo.
Il cromoglicato può essere efficace come una profilassi se usato correttamente. Il trattamento dovrebbe iniziare almeno
una settimana prima del probabile inizio della stagione di febbre da fieno e da allora in poi il farmaco dovrebbe essere
usato continuamente. Il cromoglicato in gocce oculari può essere efficace per il trattamento dei sintomi agli occhi che non
sono controllati dagli antistaminici. Il farmaco dovrebbe essere usato continuamente per ottenere un completo beneficio.
Le gocce oculari dovrebbero essere applicate 4 volte al dì. Esse contengono il benzalconio cloruro e non dovrebbero
essere usate da chi usa lenti a contatto molli.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI
AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
Consegna dei Farmaci
all’Elemosiniere del Santo
Padre,
Arcivescovo
KONRAD KRAJEWSKI,
“L’uomo che aiuta i poveri
per conto del
Papa FRANCESCOâ€.
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1139