Anno V – Numero 1153
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
Farmaco per tuttiâ€; Visita del
Cardinale di Napoli
2. Eventi Mese di Luglio
3. FAF in farmaDAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. L'abbronzatura?
DÃ dipendenza come una
droga
5. La dipendenza dal sesso
è simile a quella da
stupefacenti
6. Cinque cattivi odori del
corpo
che
non
andrebbero mai ignorati
Prevenzione e Salute
7. Lo sai che gli spuntini
notturni fanno male al
cuore?
8. Ossessioni
e
compulsioni: che cosa
sono
9. Più ami più vivi a lungo?
Meteo Napoli
Giovedì 6 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 22° C
Massima: 31 °C
Umidità :
Mattina = 72%
Pomeriggio = 43%
Giovedì 6 Luglio 2017 – S. Maria Goretti
Proverbio di oggi….……..
E' succieso 'o quarantotto E' successo il finimondo
L'ABBRONZATURA?
Chi troppo s’inchina, mostra il sedere
DÀ DIPENDENZA COME UNA DROGA
L'esposizione ai raggi UV stimola la produzione di endorfine,
sostanze dall'effetto oppiaceo: ecco perché, nonostante i rischi
per la pelle, continuiamo ad esporci al Sole come lucertole.
Nonostante gli avvertimenti degli esperti sui danni del Sole all'epidermide, in
molti ci ostiniamo a rosolarci sulle spiagge, in cerca
dell'abbronzatura perfetta.
All'origine di questa spasmodica ricerca di raggi UV
potrebbe esserci un meccanismo di dipendenza simile a
quello provocato da alcune droghe.
L'esposizione cronica agli ultravioletti stimola nel nostro
corpo il rilascio di beta-endorfine, gli ormoni del
benessere: sarebbe proprio questo meccanismo chimico di assuefazione che
rende difficile regolare la nostra esposizione ai raggi solari. (Focus)
LA DIPENDENZA DAL SESSO È
SIMILE A QUELLA DA STUPEFACENTI
Nel cervello dei pazienti il porno produce lo stesso effetto
riscontrato in quello dei tossici alla vista della droga
I meccanismi cerebrali scatenati dalla dipendenza
dal sesso sono analoghi a quelli che si attivano nelle
tossicodipendenze.
In un paziente, la reazione a stimoli sessuali come
quelli della pornografia può ricalcare quella di un
tossicodipendente alla vista della droga.
Queste persone possono essere ossessionate dal sesso al punto da non poter
fare a meno di pensarci e di desiderare di fare attività sessuale in ogni
momento della giornata. (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
PREVENZIONE E SALUTE
CINQUE CATTIVI ODORI DEL CORPO
CHE NON ANDREBBERO MAI IGNORATI
Dopo un allenamento molto impegnativo o aver mangiato un hamburger con cipolle chi ci sta
intorno potrebbe decisamente non sopravvivere all’odore che emaniamo.
Per la verità , nella maggioranza dei casi una bella doccia, un po’ di deodorante e un dentifricio alla menta
potrebbero risolvere la situazione. Ma non è sempre così. Questo perché l’odore che emana il corpo può
avere a che fare con la salute. Alcune malattie infatti producono un odore unico e caratteristico.
Eccone cinque che potrebbero segnalare un problema più serio di una doccia saltata.
1. Il «profumo» del diabete
L’odore di acetone, quello classico del solvente per smalto che in bocca può
risultare quasi fruttato, è tipico dei pazienti con diabete di tipo 1 ed è il
risultato della cosiddetta chetoacidosi: in sostanza l’organismo del diabetico,
che non ha insulina, non riesce a usare il glucosio come fonte di energia e,
per ottenerla, utilizza gli acidi grassi come «benzina».
Nel processo si formano corpi chetonici che provocano l’odore di acetone nell’alito.
Un segno tipico, ma come spiega Gabriele Riccardi, dir. dell’Unità di Diabetologia e Malattie del
Metabolismo dell’università Federico II di Napoli:
«Non è l’unico né il primo:
il diabete di tipo 1 si manifesta con altri sintomi molto più eclatanti,
 dall’abbondanza di urina alla sete eccessiva,
 fino all’astenia e alla notevole perdita di peso non spiegata da altre cause.
È difficile in altri termini dover ricorrere ad annusare l’alito di acetone per sospettare la malattia. Questo
sintomo, invece, può essere utile da valutare quando un paziente arriva in pronto soccorso in coma: il
coma può avere motivi neurologici, metabolici o altro e l’alito di acetone è un’indicazione importante per
il medico, che così si indirizza subito a risolvere un problema connesso col diabete di tipo 1».
2. Piedi che puzzano: il piede dell’atleta
Calzare tutti i giorni scarpe da ginnastica e non essere molto amanti dell’igiene
(due comportamenti tipici degli adolescenti) può effettivamente provocare un
odore molto sgradevole ai piedi. Ma se l’odore è davvero cattivo e persistente
potrebbe trattarsi del piede d’atleta. «La patologia è effettivamente
caratterizzata dal cattivo odore, ma devono essere presenti anche altri sintomi. La pelle tra le dita dei
piedi deve essere arrossata, secca, screpolata, addirittura possono presentarsi piccole ferite».
Il piede d’atleta nasce da un mix di infezione fungina iniziale e infezione batterica che si va a
sovrapporre alla prima.
In pratica i funghi danneggiano la cute rendendola più molle e fragile e questo apre la porta al
successivo attacco dei batteri.
Per di più se ci si gratta per il fastidio causato dalla patologia e poi si toccano altre aree del corpo
l’infezione può estendersi , specie in altre zone tipicamente poco asciutte, come le ascelle e l’inguine,
che pure incominciano a emanare cattivi odori.
Inoltre, possono esserci conseguenze più serie: si può sviluppare una “cellulite» (che nulla ha a che fare
col problema di cui si lamentano spesso le donne e che tecnicamente si definisce panniculopatiaedemato- fibro -sclerotica).
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
La cellulite propriamente detta è un’infiammazione dei tessuti profondi che può coinvolgere anche il
tessuto adiposo e può dar vita a delle fibrosità permanenti.
Le cure, ovviamente, ci sono:
 si possono utilizzare spray o creme antifungine acquistabili, senza prescrizione, in farmacia, ma
bisogna aver pazienza e applicarle mattino e sera per 4-5 settimane in modo da dar tempo alla
cute di ricostituirsi.
Se la patologia persiste bisogna rivolgersi a un medico perché può essere necessaria un trattamento con
medicine per bocca.
Un piede d’atleta cronico può poi far sospettare la presenza di altre malattie che indeboliscono l’intero
organismo e quindi abbassano le difese immunitari, come accade in chi soffre di
diabete, anemia, patologie epatiche.
3. Feci maleodoranti: intolleranza al lattosio
Le feci e i gas intestinali maleodoranti possono essere un segnale di intolleranza al
lattosio (zucchero contenuto nel latte e nei latticini), causata da una carenza
dell’enzima lattasi nell’intestino tenue.
Il lattosio non digerito viene spedito nel colon (invece che entrare in circolo
attraverso il sangue), dove avviene la fermentazione che causa il cattivo odore. Spesso il paziente
intollerante soffre anche di mal di pancia e diarrea.
Esiste poi il malassorbimento, problema più lieve e che nella maggior parte dei casi non dà alcun
sintomo.
«Il cattivo assorbimento di lattosio è molto diffuso nella popolazione - e viene diagnosticato tramite un
test del respiro: se l’esito è positivo, al paziente viene spesso consigliata una dieta senza latte e derivati.
Un errore, perché in questo modo la persona si priva di nutrienti fondamentali: in molti casi è sufficiente
ridurre la quantità di latticini. La dieta restrittiva va prescritta solo in caso di intolleranza conclamata.
Mentre in caso di semplice malassorbimento i disturbi possono essere sovente collegati ad altre
patologie, come l’intestino irritabile, e quindi non beneficiano in alcun modo della rinuncia al lattosio».
Per avere una diagnosi di malassorbimento il Breath test deve dare un esito di +20 ppm (o più) sostenuto
nel tempo (almeno 2 rilevazioni) rispetto al valore base; prima dell’esame il paziente ingerisce una
determinata quantità di lattosio.
Se durante il test la persona mostra anche sintomi (mal di pancia, diarrea) viene fatta la diagnosi di
intolleranza. «Il disturbo è genetico e non esiste una terapia, perché non c’è modo di indurre la
produzione di enzima lattasi.
Esistono però in commercio prodotti caseari con quantità minime di lattosio e inoltre - nei casi di
intolleranza conclamata - è possibile fare uso di pastiglie che contengono l’enzima e che consentono, una
tantum, di mangiare un gelato o bere un bicchiere di latte o uno yogurt».
4. Urine dall’odore sgradevole: infezione delle vie urinarie
Di norma la pipì dovrebbe essere limpida, di colore giallo paglierino e inodore.
Può succedere però che abbia un odore molto sgradevole.
Il sintomo può dipendere da molti fattori, tra cui l’alimentazione (asparagi,
cavolfiori, aglio) oppure l’utilizzo di alcuni antibiotici.
«Le urine maleodoranti però possono essere facilmente anche sintomo di infezioni urinarie:
quando i batteri entrano nel tratto urinario e nell’uretra (il piccolo canale che consente all’urina di
fuoriuscire), e poi si moltiplicano nella vescica causano l’infezione».
Nel caso di cistiti, pielonefriti (infezioni renali), uretriti, l’odore è causato da alcuni batteri come Proteus,
Pseudomonas, Providencia, Morganella che trasformano l’urea (componente dell’urina), in ammoniaca.
In questi casi l’odore caratteristico è quello di ammoniaca o candeggina.
Se l’odore sgradevole si manifesta saltuariamente e scompare nell’arco di 48 ore non c’è da
preoccuparsi. Se persiste per 3 o 4 giorni è opportuno rivolgersi al medico.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
Alitosi: può essere segnale di apnee notturne
Si parla di alitosi quando l’odore che esce dalla bocca diventa spiacevole.
«Il timore di avere un alito cattivo rappresenta il 30% dei motivi per cui i pazienti
si recano dall‘odontoiatria»:
«La maggior parte dei casi di alitosi è a partenza orale, ed è dovuta alla iper
proliferazione della flora batterica o biofilm orale che a sua volta metabolizza le proteine presenti nel
cavo orale in aminoacidi che a loro volta producono gas maleodoranti contenenti derivati dallo zolfo».
Questo fenomeno si può verificare sia per una cattiva igiene orale, sia per secchezza del cavo orale come
per esempio si può verificare in forti russatori, magari affetti anche da apnee notturne, dove la
secchezza delle fauci con mancanza di saliva incoraggia una maggiore crescita batterica.
Detto questo bisogna dire che spesso l’origine dell’alitosi è la lingua, ove tra le papille possono crescere i
batteri che danno luogo al cattivo odore, anche se una lingua patinata non è sinonimo di alitosi mentre è
vero che i pazienti affetti da paraodontopatia hanno 6 volte più frequentemente lingua patinata e alitosi.
Anche le gengive sono causa di alitosi specialmente quando presentano tasche retrattive o presenza di
tartaro che incoraggiano una crescita anomala di batteri;
cause meno frequenti sono rappresentate da patologia rinosinusale, patologia delle tonsille, reflusso
esofageo, patologie sistemiche affliggenti fegato, polmoni, reni, neoplasie, diabete. (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
LO SAI CHE GLI SPUNTINI NOTTURNI
FANNO MALE AL CUORE?
In estate, complici le serate fuori o le cene con gli amici, è difficile non farsi tentare da uno
spuntino di mezzanotte o da un dopo cena, che però ha un effetto nocivo su peso e salute del
cuore.
Molte persone hanno l’abitudine di mangiare poco prima di andare a
dormire, alcuni addirittura per placare la fame spesso fanno spuntini
notturni – spiega la dott.ssa Maddalena Lettino, resp. dell’Unità operativa di
Cardiologia dello Scompenso di Humanitas. – Purtroppo però queste abitudini
fanno male al cuore. Infatti, chi mangia in maniera disordinata spesso
concentra l’assimilazione di calorie e nutrienti nella seconda parte della
giornata, molte volte dopo aver saltato la colazione, e spingendosi a mangiare anche fino a tarda sera. In
queste occasioni inoltre capita di consumare pasti ricchi di grassi o zuccheri, e difficilmente si tratta di
pasti sani ed equilibrati.
Come evitare gli spuntini di mezzanotte? 4 semplici consigli
Come suggeriscono gli esperti dell’American Heart Association, per evitare di farsi tentare dallo spuntino
di mezzanotte è importante seguire questi semplici consigli:
1.
distribuire i pasti durante la giornata, dalla mattina alla sera in un periodo di tempo ben
definito, riservando la notte a un significativo digiuno
2.
non saltare mai la colazione aiuta a ridurre la quantità di calorie che si assumono nel corso della
giornata
3.
riservare la quota maggiore di calorie alla prima parte della giornata per evitare che
l’alimentazione abbia un impatto negativo sui fattori di rischio cardiovascolare come il diabete
4.
mangiare uno snack prima di un pasto in cui si sa che si potrebbe eccedere con le calorie, in
modo tale da sedersi a tavola con lo stomaco non del tutto vuoto, evitando così le abbuffate.
(Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1153
PREVENZIONE E SALUTE
OSSESSIONI e COMPULSIONI: che cosa sono
Le ossessioni sono pensieri, impulsi, immagini ripetute; le compulsioni
sono atti mentali o impulsi ad agire
Le Ossessioni
 Pensieri, impulsi o immagini ripetuti e intrusivi, che si cerca di ignorare o
sopprimere con altri pensieri o azioni
 Sono riconosciute come appartenenti alla propria mente, ma indesiderate
Esempi tipici di Ossessioni
 Dubbio di avere o no compiuto un’azione ritenuta importante, come
chiudere la porta di casa
 Paura delle malattie o della contaminazione di se stessi o dell’ambiente in
cui si vive
 Tornare di continuo a pensare a immagini sgradevoli o a pensieri
peccaminosi per chi è religioso
Compulsioni
Le compulsioni sono atti mentali oppure impulsi ad agire (che possono diventare
ripetitivi), spesso in risposta alle ossessioni, per prevenire
qualcosa di temuto
Esempi tipici di Compulsioni
 Ordinare e riordinare simmetricamente oggetti come libri, soprammobili,
documenti
 Ripetersi frasi come: «ho chiuso il gas»; «non ho fatto del male a nessuno guidando»
 Verificare e riverificare di aver chiuso il gas o la portiera della macchina
Gesti scaramantici per evitare che qualcosa di temuto si avveri. (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
PIÙ AMI PIÙ VIVI A LUNGO?
Amare ed essere riamati allunga la vita
E’ quanto è stato evidenziato da una ricerca effettuata da un gruppo di
studiosi dell’Univ. di Melbourne (Australia), secondo cui un legame di
coppia saldo e affettuoso determina un rallentamento dell’orologio
biologico che scandisce il progredire dell’invecchiamento fisico. Le
pene d’amore fanno male al cuore. Non è solo un modo di dire: ora è
provato.
Affari di cuore: Lo studio ha preso in considerazione un gruppo di
uomini malati di cuore, rilevando che il rischio di sviluppare un infarto diminuiva notevolmente nei
soggetti che avevano accanto una moglie attenta, innamorata, prodiga di premure. (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: SERATA DEDICATA AL CAMBIAMENTO DELLA
PROFESSIONE
Lunedì 10 Luglio, ore 20.30 – Renaissance Naples Hotel Mediterraneo –
L’Ordine in collaborazione con la Business School ha organizzato
l’importante evento che ha come focus “Il Cambiamento della
Professioneâ€.
Si invitano i Colleghi a partecipare a questo evento.
Nel corso della serata sarà offerto un buffet nel Roof Garden Terrazza
Angiò, all’undicesimo piano.
Interverranno:
Presidente di
Federfarma Napoli,
Michele DI IORIO
Federfarma Servizi,
Antonello MIRONE
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1153
Modulo 7/C:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
SINUSITE (III)
Prevenzione e Trattamento
Nella sinusite acuta, scopi della terapia sono drenaggio e controllo dell’infezione.
Inalazioni di vapore, panni caldo-umidi sopra i seni affetti e bevande calde migliorano la
vasocostrizione nasale e favoriscono il drenaggio.
I vasocostrittori topici, come la Fenilefrina 0,25% spray ogni 3 ore, sono efficaci, ma
devono essere usati per un massimo di 5 giorni o per un ciclo ripetuto di 3 giorni di
assunzione seguiti da 3 giorni di sospensione fino a risoluzione della sinusite; i
vasocostrittori sistemici, come la Pseudoefedrina, 30mg per via orale (negli adulti) ogni 4-6
ore, sono meno efficaci.
Antibiotici: Nella sinusite acuta e in quella cronica gli antibiotici devono essere
somministrati per almeno 10 giorni e spesso per 14 giorni.
Nella sinusite acuta la terapia principale è costituita da Amoxicillina 500mg per via orale
ogni 8 ore associata o meno ad Acido Clavulanico. Ai pazienti allergici alla penicillina si
può somministrare Eritromicina 250 mg per via orale ogni 6 ore con
Trimetoprim/Sulfametossazolo 80/400mg ogni 6 ore. La terapia di seconda scelta comprende Cefuroxima 500mg ogni 12
ore o Moxifloxacina 400mg una volta al giorno.
Per i bambini, si utilizzano terapie antibiotiche simili, adattate in base al peso del paziente. I Fluorochinolonici, tuttavia,
non vengono utilizzati nei bambini a causa del timore di una prematura chiusura
delle cartilagini di accrescimento.
Sinusite cronica: nelle esacerbazioni di sinusite cronica nei bambini o negli
adulti, si usa un antibiotico a largo spettro, come Amoxicillina/Acido Clavulanico
875mg ogni 12 ore (12,5-25mg/Kg ogni 12 ore nei bambini), Cefuroxima, o, negli
adulti, Moxifloxacina.
Nella sinusite cronica una terapia antibiotica prolungata per 4-6 settimane
spesso porta alla completa guarigione. La sensibilità degli agenti patogeni isolati
dall’essudato del seno interessato e la risposta del paziente guidano la terapia
successiva.
La sinusite che non risponde alla terapia antibiotica può richiedere un intervento
chirurgico (sinusotomia mascellare, etmoidectomia o sinusotomia sferoidale) per
migliorare la ventilazione e il drenaggio e per rimuovere materiale mucopurulento denso, detriti epiteliali e mucosa
ipertrofica.
Questi interventi sono generalmente eseguiti per via intranasale con l’aiuto di un endoscopio. La sinusite frontale cronica
può essere trattata con obliterazione osteoplastica dei seni frontali o, in pazienti selezionati, per via endoscopica.
Il link che vi “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
ORDINE: CAMPAGNA INFORMATIVA
DI PREVENZIONE AL MELANOMA
L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma
ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanomaâ€.
Il Mese di LUGLIO è dedicato alla Prevenzione del MELANOMA
Un gruppo di Dermatologi è a disposizione dei Cittadini per un CONSULTO GRATUITO
presso la Sede dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli secondo il Calendario
riportato nella locandina
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA
PREVENZIONE AL MELANOMA
L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma
ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto una locandina informativa che
riporta le raccomandazioni ed i consigli per la prevenzione del Melanoma
Le Locandine e
i Volantini
saranno
distribuiti dal
mese di Luglio
a tutte le
farmacie di
NAPOLI e
PROVINCIA.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153
ORDINE: SERATA STRAORDINARIA in OCCASIONE della
VISITA del CARDINALE di Napoli, S.E. Crescenzio SEPE,
presso la Sede dell’ORDINE
Lunedì 3 Luglio, ore 20.30, Sede Ordine- Arcivescovo Metropolita di Napoli
Nel corso della serata si è parlato del Progetto “Un Farmaco per Tutti†che ha come obiettivo quello di
contrastare
la
PovertÃ
Sanitaria.
Ad oggi hanno aderito 131
Farmacie.
Nel corso dell’incontro, in una
cornice di Colleghi delle grandi
occasioni e alla presenza di
autorità Istituzionali e di
Categoria, il presidente Enzo
Santagada ha consegnato al
Cardinale
di
Napoli
S.E.
Crescenzio SEPE una targa per
aver insegnato alla Nostra
Professione, con il Suo Magistero all’insegna della carità e attraverso il progetto solidale “Un Farmaco
per Tutti†che “Dio Ama chi Dona con Gioiaâ€.
Alla cerimonia erano presenti in tantissimi, la sala convegno stracolma e una partecipazione attiva ha
reso l’atmosfera coinvolgente soprattutto quando è entrato il Cardinale di Napoli. Un lungo applauso ha
salutato il suo arrivo e i partecipanti si sono tutti alzati per omaggiarlo.
Alcuni dei Momenti della Serata
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1153