Anno V – Numero 1157
Mercoledì 12 Luglio 2017 – S. Fortunato
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€; i
“Un
2. Eventi Mese di Luglio
3. FAF in farmaDAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Saltare i pasti? Fa venire
la pancetta
5. formicolio al mignolo?
6. potrebbe
essere
la
sindrome
del
canale
cubitale
Prevenzione e Salute
7. Perché
vengono
gli
attacchi di gotta?
8. Qual è il frutto che
contiene più acqua?
9. Che cosa provoca il
bruciore di stomaco?
Cause, diagnosi, cure e
consigli utili
10. L’isteroscopia,una tecnica
“amica†delle donne
Meteo Napoli
Mercoledì 12 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 24° C
Massima: 31 °C
Umidità :
Mattina = 56%
Pomeriggio = 67%
Proverbio di oggi………
A ‘o core nun se cummanna - Al Cuore non si Comanda.
“EVITARE SEMPRE IL SOLE DOPO LA
RIMOZIONE di un TATUAGGIOâ€, Vero osedere
Falso?
Chi troppo s’inchina, mostra il
Complice l’estate in arrivo, i pentiti dei tatuaggi temono di dover
rinunciare alla tintarella perché credono che dopo la rimozione di un
tatuaggio non si possa stare al sole. Vero o falso?
“VERO. È fondamentale non esporre al sole la porzione
di pelle in cui il tatuaggio è stato rimosso e applicare
invece uno stick ad altissima protezione solare o
utilizzare un bendaggio.
A seconda della tecnica utilizzata per la rimozione del
tatuaggio, l’esposizione al sole potrebbe infatti indurre reazioni infiammatorie,
croste e in alcuni casi iperpigmentazione post infiammatoria, cioè macchie
dove prima c’era il tatuaggio. Per evitarlo, è opportuno quindi applicare una
crema antinfiammatoria in modo da ridurre al minimo i rischi di ritrovarsi con
delle macchie sulla pelle al posto del tattoo.
Prima di decidere di rimuovere un tatuaggio, anche se quel segno sulla pelle
può dare ricordi tristi come la fine di un amore importante e quindi si vorrebbe
cancellarlo nel più breve tempo possibile, è opportuno scegliere con cura a chi
rivolgersi anche per evitare rischi.
La rimozione di un tatuaggio non rappresenta un rischio particolare per la
salute: il laser infatti agisce sulla pelle frammentando il pigmento
del tatuaggio e favorendo così la successiva rimozione dei frammenti da parte
dei macrofagi, ovvero le cellule spazzino del nostro sistema immunitario, e
quindi, almeno in teoria, la rimozione di un tatuaggio non rappresenta un
rischio sistemico. Tuttavia, nonostante la sicurezza del trattamento, è
opportuno rivolgersi ad un medico esperto in grado di capire quale potenza
utilizzare per rimuovere i vari colori che compongono il tatuaggio, e a centri
specializzati che dispongono di tecnologie laser innovative, spesso laser ad
alessandrite o laser Neodimio-YAG, in grado di trattare e rimuovere anche
i tatuaggi multicolore.†(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1157
SCIENZA E SALUTE
MALATTIA DI CROHN, QUANDO RICORRERE AI
SUPPLEMENTI DI VITAMINE E MINERALI?
La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale che pregiudica la
qualità di vita del paziente e che ne condiziona le scelte alimentari.
La patologia, che colpisce prevalentemente il piccolo
intestino, può interferire con la capacità dell’organismo di
assorbire determinati nutrienti.
Ecco perché la supplementazione di vitamine e/o
di minerali può essere necessaria. Ne parliamo con il
professor Silvio Danese, gastroenterologo e responsabile
del Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali di
Humanitas e docente di Humanitas University.
Tra i sintomi più frequenti della malattia di Crohn ci sono la
diarrea e i dolori addominali.
Cambiare la dieta può rivelarsi molto importante perché
aiuta a ridurre proprio l’intensità dei sintomi ed estendere il periodo che passa tra una riacutizzazione e
l’altra. Non ci sono regole generali per tutti i pazienti, ma le variazioni specifiche della dieta varieranno a
seconda delle caratteristiche della patologia.
Ad esempio in alcuni casi sarà necessario evitare gli alimenti ricchi di fibre, come frutta e verdura fresca o
i cereali integrali, in altri limitare l’apporto di grassi o di alimenti contenenti lattosio.
Decisive le Caratteristiche della MALATTIA
Per le problematiche associate all’assorbimento dei nutrienti e per le diverse abitudini alimentari seguite
dal paziente. la dieta potrebbe dunque essere integrata da supplementi:
«A incidere potrebbe essere anche il trattamento farmacologico, che a volte può interferire con
l’assorbimento di alcuni micronutrienti, o la semplice mancanza di appetito del paziente», ricorda il
professor Danese.
«In ogni caso sarà il medico che ha in cura il soggetto colpito a definire dosi e durata della
supplementazione. Questo sarà fatto alla luce delle caratteristiche della patologia, ad esempio del grado
di coinvolgimento della mucosa del piccolo intestino».
Quali sono i micronutrienti che più spesso vengono integrati?
«Tra le vitamine è spesso inadeguato l’apporto di vitamine A, C ed E, di vitamina D, B12 e acido folico e di
vitamina K. Ad esempio se la dieta prevede un ridotto consumo di cibi contenenti fibre, allora potrebbe
verificarsi una carenza di vitamine come la A e la C. Tra i minerali, invece, ricordiamo principalmente il
calcio, il ferro e lo zinco».
Quali sono i rischi associati alla carenza di questi nutrienti? «Un introito insufficiente di vitamina D e di
calcio aumenta il rischio di osteoporosi mentre la carenza di vitamina B12, folati e ferro è causa di diverse
forme di anemia. L’anemia da carenza di ferro è tra le principali manifestazioni extra-intestinali della
malattia infiammatoria intestinale», conclude il professor Danese. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1157
PREVENZIONE E SALUTE
TUTTO QUEL CHE C’È DA SAPERE SULL’ULCERA PEPTICA:
SINTOMI, DIAGNOSI E CURE
La scoperta di un germe più di trent’anni fa, l’Helicobacter pylori, ha rivoluzionato la storia
clinica dell’ulcera peptica e ha reso il suo trattamento molto più semplice.
Ma quali sono i segnali che dovrebbero farci bussare alla porta del medico
per una sospetta patologia? E come curare l’alimentazione mentre la
terapia fa il suo corso?
Ce lo spiega il prof. Silvio Danese, gastroenterologo all’ospedale Humanitas.
Stomaco e Intestino
L’ulcera peptica è una lesione della mucosa interna dello stomaco o del duodeno, ovvero la prima
porzione dell’intestino tenue:
«È proprio quest’ultima la forma di ulcera più frequente», ricorda Silvio Danese, gastroenterologo
all’ospedale Humanitas, coordinatore di Humanitas Immuno Center, responsabile del Centro Malattie
Infiammatorie Croniche Intestinali di Humanitas e docente di Humanitas University.
«Quella duodenale può colpire individui in età meno avanzata mentre l’ulcera gastrica interessa individui
più in là con gli anni». In generale, come riferisce l’Aigo, l’Associazione italiana Gastroenterologi ed
Endoscopisti ospedalieri, soffre di ulcera peptica una % compresa fra il 5 e il 10% degli italiani.
Dolore anche di Notte tra i Sintomi
Tra sterno e ombelico. In questo tratto dell’addome si possono avvertire dolore e bruciore, in momenti
diversi della giornata e in condizioni diverse: «Con l’ulcera duodenale si possono avvertire anche a
digiuno - spiega l’esperto - mentre, se la lesione ha interessato la mucosa dello stomaco, i sintomi si
manifestano tendenzialmente dopo i pasti.
La sua durata può andare da pochi minuti a diverse ore e può anche non farci chiudere occhio di notte.
Al dolore si possono accompagnare altri sintomi, quelli tipici della dispepsia, ovvero una certa difficoltà a
digerire, la nausea e la sazietà precoce; meno frequenti, invece, il vomito, la perdita di appetito, il
dimagrimento, l’anemia dovuta al sanguinamento interno evidentemente non trattato, e la presenza di
sangue nelle feci».
Le Cause
Negli anni ‘80 il lavoro pionieristico di due ricercatori australiani avrebbe reso
l’ulcera peptica una malattia meno misteriosa. Barry Marshall e Robin Warren
scoprirono la presenza dell’Helicobacter pylori, un germe in grado di provocare
infiammazione a livello gastrico. È questo il maggior colpevole delle ulcere
peptiche oltre che il responsabile di gastriti e tumore allo stomaco. Più del 90% delle ulcere duodenali è
imputabile all’infezione causata da questo battere mentre lo è il 70% di quelle gastriche.
Una percentuale inferiore – il 5% delle duodenali e il 15-20% delle gastriche – è invece riferibile
all’assunzione regolare di farmaci antinfiammatori non steroidei come l’aspirina o l’ibuprofene.
Più raramente a causare l’ulcerazione è una condizione chiamata sindrome di Zollinger-Ellison che si
caratterizza per l’eccessiva produzione di acidi nello stomaco.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1157
Il batterio e la diagnosi
Il lavoro di Marshall e Warren sarebbe stato premiato 20 anni dopo con il conferimento del Nobel per la
Medicina nel 2005. Curioso il modo in cui i due ricercatori arrivarono alla scoperta dell’infezione
da Helicobacter pylori. Il dottor Marshall oltre a vestire il camice bianco vestì anche i panni della “caviaâ€:
ingerì il battere per valutarne gli effetti. Nei giorni seguenti, dopo ogni pasto serale cominciò a sentirsi
gonfio e sazio vomitando ogni mattina. Diagnosi: gastrite. La presenza dell’Helicobacter può essere
asintomatica: il germe può dimorare sulla mucosa dello stomaco senza dar segni di sé. Risvegliandosi,
invece, può manifestare la sua pericolosità permettendo agli acidi di danneggiare la mucosa, anche nel
duodeno. La diagnosi dell’ulcera passa attraverso la diagnosi dell’infezione: «La presenza del batterio si
riscontra con test sierologici o con il breath test, il test del respiro, o con un esame delle feci», commenta
il professor Danese. «La gastroscopia è generalmente riservata a casi particolari. L’endoscopia, con
l’analisi di frammenti della mucosa di stomaco o intestino, viene considerata lo strumento migliore per la
diagnosi dell’ulcera».
Terapia: il Bersaglio è l’Helicobacter
L’obiettivo è l’eliminazione dell’Helicobacter, se presente:
«Il batterio andrà eradicato con l’assunzione di un cocktail di
antibiotici. Tra gli altri farmaci che vengono prescritti in caso di ulcera
peptica ci sono gli inibitori della secrezione acida gastrica, gli inibitori
della pompa protonica e i protettori della mucosa gastrica».
«I farmaci che bloccano la produzione di acidi – spiega il prof. Danese – ne riducono il rilascio nel tratto
digestivo promuovendo la guarigione dell’ulcera mentre gli antiacidi come gli inibitori della pompa
protonica possono alleviare i sintomi riducendo il dolore allo stomaco».
Cosa Mangiare (o non mangiare)
Appurate le cause dell’ulcera è possibile sgombrare il campo da equivoci
che associano l’ulcera all’alimentazione. Non sono i cibi troppo piccanti o
speziati a causare questa lesione della mucosa gastrointestinale.
Certamente possono acuire i suoi sintomi: «Piatti molto sapidi, elaborati,
ricchi di grassi, conditi con pepe e peperoncino possono rendere il dolore
più intenso o rallentare la digestione - commenta Silvio Danese - .
Durante la terapia è indicato seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura, come mele, carote, verdura
a foglia verde, e poi legumi, pesce, carne bianca e cereali integrali; meglio lo yogurt con probiotici e i
formaggi stagionati del latte che aumenta la secrezione di acidi».
Dalla tavola agli stili di vita: «È bene smettere di fumare, limitare il consumo di caffè ed evitare l’alcol. Chi
fuma corre un rischio maggiore di sviluppare un’ulcera peptica o di recidiva. Inoltre è importante non
mangiare prima di mettersi a letto».
Meno stress per non acuire i sintomi
Il legame tra la salute gastrointestinale e il benessere psichico è ormai noto ed è rilevante anche per
quanto riguarda l’ulcera peptica: «Non ci sono prove che ansia e stress causano questo disturbo - dice
l’esperto - tuttavia lo stress può peggiorare i sintomi. Per questo è bene cercare di contenere, per quanto
possibile, l’impatto delle attività più stressanti sulla propria vita dopo una diagnosi di ulcera peptica. Lo
stress, inoltre, può rallentare i tempi di guarigione». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1157
PREVENZIONE E SALUTE
L’ISTEROSCOPIA,
UNA TECNICA “AMICA†DELLE DONNE
tecnica diagnostica e chirurgica ormai diventata in alcuni casi insostituibile.
l’isteroscopia è una tecnica diagnostica e operativa, che consente cioè di fare sia una diagnosi, sia di
effettuare un trattamento chirurgico di alcuni tipi di patologie che si possono riscontrare a livello
dell’utero (polipi, fibromi sottomucosi,iperplasia endometriale,
cancro, setto uterino. lisi di aderenze intrauterine ecc.)
Attraverso l’isteroscopia è possibile valutare molto attentamente
l’interno dell’utero e poter effettuare una diagnosi di alcuni tipi di
patologie che ad es. sono state sospettate in base a particolari
sintomi della paziente, come perdite di sangue al di fuori del ciclo,
o in menopausa, o perché ad es. è stata fatta un’ecografia
transvaginale che ha messo in evidenza un endometrio ispessito
e/o con un aspetto disomogeneo.
: L’isteroscopia si effettua attraverso l’utilizzo uno strumento collegato ad una
Procedura
telecamera che viene introdotto all’interno dell’utero.
La cavità uterina viene distesa con un gas, la CO 2 in genere in caso di isteroscopia diagnostica, o con un
mezzo liquido in caso di isteroscopia operativa.
L’isteroscopia diagnostica è un esame che si fa in regime ambulatoriale, dura pochi minuti e non
necessita di anestesia (tranne casi particolari).
L’isteroscopia operativa può essere fatta in regime ambulatoriale anche senza anestesia nei casi di
piccole patologie (polipi di piccole dimensioni, biopsie, aderenze uterine isolate ad es.), oppure in sala
operatoria con anestesia generale, in caso di patologie maggiori come ad esempio polipi di grandi
dimensioni, istmocele, fibromi sottomucosi, setto uterino, ritenzione di materiale abortivo o placentare,
in genere in regime di Day Hospital, cioè con dimissione della paziente nell’arco della stessa giornata.
L’isteroscopia è una tecnica chirurgica “amica della donna†perché non necessita di incisioni chirurgiche
sull’addome e quindi non lascia cicatrici, in quanto gli strumenti chirurgici vengono introdotti attraverso
l’isteroscopio direttamente all’interno dell’utero e inoltre consente di curare la donna permettendole di
conservare l’utero e anche le mestruazioni e la fertilità se è una donna in età fertile.
Tutto questo è molto importante per la donna e per il rispetto della femminilità , sia da un punto di vista
fisico che psicologico.
Non meno importante poi l’aspetto legato ad un risparmio economico per la spesa del SSN perché
l’isteroscopia non richiede tempi di degenza ospedaliera, spese per esami e farmaci durante il ricovero,
ed elimina la necessità ove possibile, di interventi complessi, come ad es.
le miomectomie per via laparotomica (con taglio sull’addome) e in alcuni casi demolitivi come
l’asportazione dell’utero (isterectomie) che prima dell’avvento dell’isteroscopia costituivano le uniche
opzioni terapeutiche per la donna.
(Salute, la Stampa)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1157
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
FAD in farmaDAY:
un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare
all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentili Colleghi,
Vi comunichiamo che ieri 11 LUGLIO è stato pubblicato su Farmaday l'ultimo micro modulo che ha
concluso il corso FAD in farmaDAY
"Sintomi in Farmacia – Ruolo del FARMACISTA
(Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite, Patologie
dell’Orecchio)" che consente l’acquisizione di ben 30 CF.
RISULTATI
hanno partecipato al corso più di 800 Colleghi che hanno fruito 30 CF leggendo
solamente il farmaDAY
1. Tutti coloro che avranno completato il percorso potranno stamparsi l'attestato del Corso o
richiederlo inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
2. Tutti coloro che NON hanno completato il percorso avranno la possibilità di completarlo fino
al 31 Luglio
Per i Colleghi che NON hanno Partecipato
Abbiamo deciso di prorogare fino al 31 LUGLIO le iscrizioni per dare loro un ulteriore possibilità a
fruire del Corso che, ricordiamo, consente l'acquisizione di ben 30 Crediti Formativi.
COME PARTECIPARE
Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
a)
b)
c)
d)
e)
Nome,Cognome;
In 48 ore sarà inviata una Username e una
Luogo e Data di Nascita;
Password personale all’indirizzo e-mail da
Codice Fiscale;
Voi indicato
Num. di Iscrizione all'Albo;
Indirizzo mail,
f) Num. Telefonico: sarà utilizzato solo per comunicazioni ufficiali dell'Ordine.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1157
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI
AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
Consegna dei Farmaci
all’Elemosiniere del Santo
Padre,
Arcivescovo
KONRAD
KRAJEWSKI,
“L’uomo che aiuta i
poveri per conto del
Papa FRANCESCOâ€.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1157
ORDINE: CAMPAGNA INFORMATIVA
DI PREVENZIONE AL MELANOMA
L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma
ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanomaâ€.
CALENDARIO visite gratuite per la
Prevenzione del MELANOMA
Un gruppo di Dermatologi è a disposizione dei
Cittadini per un CONSULTO GRATUITO presso la
Sede dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di
Napoli secondo il Calendario riportato nella
locandina
LUGLIO: Venerdì 21 Luglio ore 16.00 – 19.00