Anno V – Numero 1160
Lunedì 17 Luglio 2017 – S. Alessio
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€; i
“Un
2. Eventi Mese di Luglio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. La prima birra
ai
probiotici
4. Il caffè allunga a vita,
basta una tazzina al giorno
Prevenzione e Salute
5. Le persone generose
vivono una vita più felice
6. Farmaci in vacanza, 7
consigli per conservarli
bene
7. Il bacio, un vero elisir: ci
fa dormire meglio, abbassa
il colesterolo e previene
persino la carie e le rughe
Meteo Napoli
Lunedì 17 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 20° C
Massima: 29 °C
Umidità :
Mattina = 56%
Pomeriggio = 45%
Proverbio di oggi………
'E det d' 'a man nunn so' tutt'egual
(Le dita della mano non sono tutte uguali)
LA PRIMA BIRRA AI PROBIOTICI
Chi troppo s’inchina, mostra il sedere
Altro che yogurt! Una bionda arricchita di batteri buoni promette
(anche) di regolarizzare l'intestino: la scienza è scettica, ma intanto
la formula è stata brevettata.
Non è per me, lo faccio per l'intestino:
prima o poi potrebbe capitarvi di dirvi
qualcosa del genere per giustificare
l'ennesima pinta. Un gruppo di ricercatori
dell'Università Nazionale di Singapore ha infatti ideato una birra ai probiotici,
che contiene ceppi vivi di un batterio naturalmente presente nell'intestino
umano.
Funziona?
: I novelli birrai affermano che il loro prodotto, al 3,5% di
gradazione alcolica, può favorire la salute dell'intestino e
rafforzare le difese immunitarie.
E anche se la scienza ufficiale ha più volte espresso dubbi sulla reale efficacia
dei probiotici - soprattutto se somministrati alle persone sane, senza squilibri
intestinali - l'ultima creazione è senza dubbio interessante.
NATURALI ANTAGONISTI. La presenza nella birra degli acidi del luppolo
limita di norma la crescita e la sopravvivenza dei probiotici, quei microrganismi
vivi la cui assunzione non comporta rischi per la salute e che sono utilizzati in
vario modo nell'industria alimentare (soprattutto nei latticini).
LA SOLUZIONE. I ricercatori hanno utilizzato un microrganismo che utilizza gli
zuccheri presenti nel mosto di malto per produrre un acido lattico che
conferisce alla birra un sapore aspro e deciso.
Il probiotico in questione, il Lactobacillus paracasei L26, si trova giÃ
naturalmente nell'intestino umano, e potrebbe essere coinvolto nella
regolazione del sistema immunitario.
SOTTO BREVETTO. A prescindere dall'efficacia della bevanda, nel mercato
sempre più consistente delle birre artigianali anche questa bionda "arricchita"
potrebbe trovare una sua fetta di estimatori. (Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1160
SCIENZA E SALUTE
Il CAFFÈ ALLUNGA a VITA, basta una tazzina al giorno
Due nuovi studi su Annals of Internal Medicine suggeriscono che il consumo di caffeina è
associato a un minore rischio di mortalitÃ
IL CAFFÈ PUÒ ALLUNGARE LA VITA
Lo sostengono due importanti studi pubblicati oggi in
contemporanea su Annals of Internal Medicine.
Uno di questi è il primo studio europeo su larga scala – oltre
520.000 sono i soggetti coinvolti, da 10 Paesi europei – sul
rapporto tra assunzione di caffè e rischio di mortalità , ed è firmato da 48 ricercatori da tutto il mondo
coordinati da Marc Gunter, epidemiologo dell’International Agency for Research on Cancer.
Il secondo studio invece, ha investigato sull’associazione tra caffè e mortalità su una coorte multietnica
di 185.000 afroamericani, nippoamericani, latinoamericani e caucasici. Trovando che i benefici del caffè
sono simili per tutte le etnie, e ottenendo risultati numerici del tutto analoghi a quelli europei, tanto che
i due studi si possono sintetizzare così:
 Rispetto a chi non beve caffè, chi consuma una tazza di caffè (da 235 mL, la nostra tazzina è
invece intorno ai 40 mL) al giorno ha un rischio inferiore del 12% di morte da tutte le cause
(disturbi cardiaci, cancro, ictus, diabete, problemi respiratori e renali).
 Va ancora meglio a chi consuma tre o più tazze: il rischio di mortalità , rispetto ai non bevitori, è
più basso del 18%.
I soggetti sono stati seguiti per un periodo medio di 16 anni (durante il quale sono deceduti 41.693).
Come si può spiegare l’effetto salvifico del caffè?
«Il caffè contiene numerosi composti, come
 i polifenoli (potenti antiossidanti vegetali),
 gli acidi clorogenici (anch’essi composti fenolici),
 i diterpeni (presenti in resine e balsami vegetali).
E tutti questi hanno proprietà antiossidanti». I benefici maggiori riportati dallo studio sono per
l’apparato digerente (rispetto ai non bevitori di caffè, chi consuma più di tre tazze di caffè, se maschio, ha
una mortalità inferiore del 59% e, se donna, inferiore del 40% ).
Oltre un terzo delle cause di morte per malattie del tratto digestivo considerate nello studio riguarda il
fegato. «Per questo effetto c’è una spiegazione convincente.
Chi consuma caffè ha un migliore profilo enzimatico del fegato: lo abbiamo visto analizzando i biomarker
di una parte del campione, i 16.000 soggetti per cui quei dati erano disponibili».
«Inoltre il consumo di caffè è associato anche a un migliore controllo del glucosio e un più basso tasso di
infiammazione nell’organismo:
 chi beve caffè ha valori inferiori di proteina C reattiva, che è un marcatore di infiammazione.
Tutto ciò contribuisce a spiegare perché i bevitori di caffè hanno un rischio di morte inferiore».
Una caratteristica interessante – che rincuorerà i fan del “decaf†– è che non è la caffeina alla radice di
questo presunto “effetto panacea†del caffè: «L’associazione tra caffè e ridotto rischio di morte è stata
riscontrata indipendentemente dalla presenza di caffeina nel caffè consumato».
«Ipotizziamo quindi che siano le altre sostanze contenute nel caffè ad avere l’effetto salutare».
«Nello studio è stato visto che la riduzione è dovuta specificamente a un effetto protettore sulle malattie
dell’apparato digerente e quelle cardiovascolari». Il ruolo degli antiossidanti ottenuto da 2 o 3 tazze di
caffè sembra pari se non superiore a quello ottenuto consumando frutta e verdura 3 volte al giorno».
(Salute, Repubblica)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1160
PREVENZIONE E SALUTE
LE PERSONE GENEROSE VIVONO UNA VITA PIÙ FELICE
Le persone generose conducono una vita più felice di quelle egoiste.
Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da un
gruppo di ricerca internazionale coordinato da Philippe N. Tobler dell’UniversitÃ
di Zurigo (Svizzera), secondo cui
 gli individui che si preoccupano del benessere del prossimo sarebbero
più soddisfatti di quelli che pensano soltanto ai loro interessi.
Nel corso della ricerca, gli autori hanno reclutato 50 volontari e li hanno
informati che nelle prossime quattro settimane avrebbero ricevuto 25 franchi
svizzeri (circa 23 euro) a settimana.
Li hanno quindi invitati a pensare a come li avrebbero utilizzati:
 25 sono stati incaricati di spenderli per qualcuno che conoscevano,
 all’altra metà dei soggetti è stato chiesto di usarli per loro stessi.
Successivamente, tutti i partecipanti hanno dovuto assumere una serie di decisioni riguardanti
atteggiamenti generosi. In particolare, dovevano stabilire di donare a una persona che conoscevano una
somma di denaro, le cui dimensioni variavano in base al costo per il donatore:
per esempio, potevano offrire 5 franchi al costo di 2 franchi, oppure 20 franchi al costo di 15.
Mentre i partecipanti erano intenti a compiere queste scelte, i ricercatori ne hanno misurato l'attivitÃ
cerebrale, concentrandosi su tre aree specifiche:
 la giunzione temporo-parietale (coinvolta nell’elaborazione dei comportamenti prosociali e
generosi), lo striato ventrale (associato alla felicità ) e la corteccia orbitofrontale (coinvolta nella
valutazione dei pro e dei contro durante i processi decisionali).
Gli scienziati hanno osservato che queste tre aree cerebrali hanno interagito in modo diverso, a seconda
del fatto che i partecipanti si stessero comportando in modo altruistico o egoistico. Prima dell’inizio
dell’esperimento e dopo la sua conclusione, hanno chiesto ai volontari quanto fossero felici.
Al termine dell’indagine è emerso che
 i volontari che si erano comportati in modo generoso, dopo aver concluso la prova erano PIÙ
FELICI di quelli che avevano pensato soltanto a loro stessi.
Questo dato non è stato influenzato dalla quantità di soldi che si era disposti a donare: il grado di felicitÃ
era lo stesso, indipendentemente dal fatto che si volessero regalare cifre elevate o modeste.
“Non è necessario diventare un martire che si auto-sacrifica per sentirsi più felice – spiega il dottor
Tobler -. È sufficiente essere un po’ più generosiâ€.
Gli autori hanno anche osservato che comportarsi in modo generoso ha attivato l'area cerebrale
responsabile dell’altruismo(giunzione temporo-parietale) e ha intensificato l'interazione tra questa zona
e l'area associata alla felicità (striato ventrale).
“È interessante osservare che l'intenzione di essere altruisti genera, da sola, un cambiamento neuronale
prima che l'azione venga effettivamente messa in atto.
Promettere di comportarsi in modo generoso potrebbe essere utilizzata come strategia per rafforzare il
comportamento desiderato, da un lato, e per sentirsi più felici, dall'altroâ€. (Salute, Sole 24Ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1160
PREVENZIONE E SALUTE
FARMACI IN VACANZA, 7 Consigli per Conservarli Bene
Un vademecum per la sicurezza quando la temperatura sale troppo
Le malattie e piccoli disturbi, si sa, non vanno in vacanza, e, qualunque
sia la meta del relax estivo, in valigia non possono mancare i farmaci
prescritti dal nostro medico, che assumiamo abitualmente come, ad es.,
i medicinali per la pressione alta, il diabete o la pillola anticoncezionale
e quelli senza obbligo di ricetta, di automedicazione che portiamo con
noi per affrontare fastidi di salute che possono rovinarci le vacanze,
come disturbi gastro-intestinali, mal di testa, scottature ed eritemi.
Affinché anche i farmaci siano protetti dai rischi dei nostri viaggi, bisogna però tenere a mente che
vanno trasportati e conservati nel modo corretto evitando gli eccessi di temperatura che
potrebbero avere su di essi effetti non trascurabili. Questi i consigli che arrivano da ASSOSALUTE
(l'Associazione nazionale farmaci di automedicazione).
1 - Leggere sempre attentamente le modalità di conservazione indicate dai foglietti illustrativi:
se non ci sono indicazioni precise, è bene conservare i farmaci in un luogo fresco e asciutto a una
temperatura non superiore ai 25°, evitando sempre l'esposizione diretta a fonti di calore. Inoltre,
alcuni medicinali, ad es. l'insulina, prevedono una conservazione in frigorifero; in caso di trasporto
è quindi bene usare un contenitore termico, in quanto agenti atmosferici come eccessiva luce e
sbalzi di temperatura possono deteriorare il medicinale. Quando la temperatura di conservazione è
indicata, non rispettarla potrebbe rendere il prodotto inefficace e a volte dannoso per la salute .
2 - Evitare forti sbalzi di temperatura: se si affronta un lungo viaggio in auto, non lasciare i farmaci nel
bagagliaio che potrebbe surriscaldarsi eccessivamente e preferire piuttosto trasportarli
nell'abitacolo condizionato, se possibile in una borsa non esposta direttamente al sole. Anche le
temperature troppo basse possono essere dannose: per questo, se si viaggia i n aereo è sempre
meglio tenere la valigetta dei farmaci nel bagaglio a mano e non nella stiva, dove la temperatura
scende anche di molti gradi sotto lo zero.
3 - Attenzione all'umidità : meglio evitare di conservare i farmaci in stanze troppo umide, come può
essere un bagno non ben areato, per non far alterare capsule, compresse e cerotti medicati. In
particolare, prodotti come strisce per test diagnostici - specie quelle utilizzate per verificare la
glicemia, per la gravidanza o l'ovulazione - potrebbero danneggiarsi in quanto sensibili all'umidità .
4 - Preferire formulazioni solide: rispetto a quelle liquide contenenti acqua, sono meno sensibili alle
alte temperature. Se il farmaco in questione è disponibile in diverse formulazioni è bene, se
possibile e se non ci sono controindicazioni, scegliere quella in capsule o compresse .
5 - Occhio all'aspetto: se il medicinale che si utilizza appare diverso nell'aspetto, prima di assumerlo è
bene consultare il medico o chiedere consiglio a un farmacista. Se il medicinale risulta alterato nel
colore, nell'odore o nella consistenza, è probabile che vi sia stata un'alterazione.
6 - Non confondere le confezioni: si dovrebbe evitare di inserire farmaci diversi in una sola confezione
per risparmiare spazio in valigia, poiché la confezione dei farmaci aiuta a renderli sempre
riconoscibili, oltre a riportare dati essenziali quali la data di scadenza e contenere il foglietto
illustrativo. Una buona abitudine è quella di non trasportare diverse pillole sfuse nello stesso
contenitore, in quanto potrebbero contaminarsi a vicenda.
7 - Attenzione agli spray: in caso se ne faccia uso, utilizzare contenitori termici per la loro
conservazione. È bene evitare temperature elevate e la diretta esposizione al sole. Infatti, oltre a
essere liquidi e più sensibili al calore, le confezioni di metallo in cui sono contenuti si surriscaldano
facilmente. Se si portano spray in spiaggia, andrebbero tenuti in una borsa all'ombra e in luogo
areato.
(Salute & Benessere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1160
PREVENZIONE E SALUTE
IL BACIO, UN VERO ELISIR: ci fa Dormire Meglio, abbassa
il Colesterolo e previene persino la Carie e le Rughe
Migliora l'umore, riduce l'ansia, allevia il dolore, abbassa la pressione sanguigna, ci fa
dormire meglio.
E ancora: abbassa il colesterolo, ci mantiene in forma, previene
le carie e la comparsa delle rughe. Dietro un semplice bacio
possono celarsi una moltitudine di effetti benefici per la nostra
salute, sia quella fisica che mentale.
Secondo gli esperti il bacio avrebbe un vero e proprio potere
terapeutico. «Gli innamorati si baciano, tanto, ovunque: questo aumenta l'autostima - riduce
depressione o ansia, aumenta la creatività dell'individuo e ne giova anche il sonno. Il perché sta
nel fatto che il bacio attiva tutta una serie di reazioni chimiche che fanno star bene emotivamente,
ma anche fisicamente».
Numerosi studi scientifici evidenziano che Allevia il dolore. Diverse ricerche
Le ENDORFINE
hanno dimostrato che quando si bacia la soglia che attiva i recettori del
dolore si alza e questo ci farebbe sentire meno dolore fisico. Secondo i
ricercatori, il grande potere antidolorifico del bacio sarebbe dovuto al rilascio delle endorfine,
sostanze prodotte dall'ipofisi situata nel lobo anteriore del cervello.
Si tratta di neurotrasmettitori che hanno caratteristiche antidolorifiche e fisiologiche molto sim ili a
quelle dell'oppio e della morfina. Durante il bacio, queste sostanze vengono prodotte e hanno
l'effetto di abbassare la sensibilità al dolore. Baciarsi, quindi, potrebbe ad es .
 alleviare una dolorosa emicrania o il mal di schiena.
 Rinforza il sistema immunitario.
In soli dieci secondi, con un bacio si scambiano ben 80 milioni di batteri, la maggior parte dei quali
possono essere considerati «alleati» della nostra salute.
La saliva, infatti, contiene una parte del microbiota, cioè la nostra riserva interna di batteri buoni.
Per cui lo scambio batterico che avviene quando ci si bacia stimola il sistema immunologico facendo
aumentare gli anticorpi. Fa bene al cuore. Letteralmente.
L'adrenalina che si sprigiona con un bacio fa pompare più sangue al cuore, diminuendo la pressione
sanguigna e il colesterolo LDL, tutti nemici del cuore.
Numerosi studi hanno poi dimostrato che baciare aumenta il battito cardiaco migliorando la
circolazione sanguigna. Previene le rughe. Quando si bacia, si fa più esercizio fisico di quanto si può
immaginare. I ricercatori hanno calcolato che con un bacio si fanno ben 34 muscoli facciali e 112
muscoli posturali. Un'attività , questa, che contribuisce a mantenere un buon tono muscolare e a
prevenire cedimenti. Tradotto: si previene l'insorgenza delle rughe.
RIDUCE LO STRESS. Il bacio è un potentissimo inibitore del cortisolo, il noto «ormone dello stress».
Sembra che l'unione delle labbra stimoli l'ossitocina, antagonista del cortisolo.
In uno studio, i ricercatori hanno misurato il livello di ossitocina e quello di cortisolo in alcune
coppie di studenti che si baciavano. Sia negli uomini che nelle donne si è registrata una diminuzione
di cortisolo, un chiaro segnale di rilassamento. Tuttavia, la riduzione di cortisolo si verifica solo in
chi si bacia spesso. Previene le carie e ci mantiene in forma.
I DENTI: il bacio fa aumentare la produzione di saliva, favorendo la rimozione dei residui di cibi e dei
batteri responsabili della carie. (Salute, Il Mattino)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1160
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
FAD in farmaDAY:
un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare
all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentili Colleghi,
Vi comunichiamo che l’11 LUGLIO u.s. è stato pubblicato su Farmaday l'ultimo micro modulo che ha
concluso il corso FAD in farmaDAY
"Sintomi in Farmacia – Ruolo del FARMACISTA
(Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite, Patologie
dell’Orecchio)" che consente l’acquisizione di ben 30 CF.
RISULTATI
hanno partecipato al corso più di 800 Colleghi che hanno fruito 30 CF leggendo
solamente il farmaDAY
1. Tutti coloro che avranno completato il percorso potranno stamparsi l'attestato del Corso o
richiederlo inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
2. Tutti coloro che NON hanno completato il percorso avranno la possibilità di completarlo fino
al 31 Luglio
Per i Colleghi che NON hanno Partecipato
Abbiamo deciso di prorogare fino al 31 LUGLIO le iscrizioni per dare loro un ulteriore possibilità a
fruire del Corso che, ricordiamo, consente l'acquisizione di ben 30 Crediti Formativi.
COME PARTECIPARE
Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
a)
b)
c)
d)
e)
Nome,Cognome;
In 48 ore sarà inviata una Username e una
Luogo e Data di Nascita;
Password personale all’indirizzo e-mail da
Codice Fiscale;
Voi indicato
Num. di Iscrizione all'Albo;
Indirizzo mail,
f) Num. Telefonico: sarà utilizzato solo per comunicazioni ufficiali dell'Ordine.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1160
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 70.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI
AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania,
Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
ORDINE: SERATA STRAORDINARIA in
OCCASIONE della VISITA del CARDINALE di
Napoli, S.E. Crescenzio SEPE, presso la
Sede dell’ORDINE
Lunedì 3 Luglio, ore 20.30, Sede OrdineMetropolita di Napoli
Arcivescovo
Se vuoi vedere la registrazione della Visita del Cardinale S.E. Crescenzio
SEPE, presso la sede dell’Ordine, basta cliccare sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article&layout=edit&id=1801
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1160
ORDINE: CAMPAGNA INFORMATIVA
DI PREVENZIONE AL MELANOMA
L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma
ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanomaâ€.
CALENDARIO visite gratuite per la
Prevenzione del MELANOMA
Un gruppo di Dermatologi è a disposizione dei
Cittadini per un CONSULTO GRATUITO presso la
Sede dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di
Napoli secondo il Calendario riportato nella
locandina
LUGLIO: Venerdì 21 Luglio ore 16.00 – 19.00