Anno V – Numero 1167
Mercoledì 26 Luglio 2017 – S.S. Anna e Gioacchino
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Eventi Mese di Luglio
3. Ordine: Assistenza legale
gratuita;
sussidio
di
solidarietÃ
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Cisti al seno, quando è
necessario
l’intervento
chirurgico?
5. Mal di testa, un anticorpo
monoclonale ci salverÃ
6. ANSIOLITICI:
ecco
perché possono migliorare
le relazioni interpersonali
Prevenzione e Salute
7. “Cosa fare per ridurre il
rischio di un secondo
ictus?
8. Qual è il numero di peti
"giusto" al giorno?
Meteo Napoli
Mercoledì 26 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 21° C
Massima: 28 °C
Umidità :
Mattina = 64%
Pomeriggio = 46%
Proverbio di oggi………
'O carro s'acconcia p' 'a via Le cose si aggiustano strada facendo
COSA FARE PER RIDURRE IL RISCHIO
DI UN SECONDOs’inchina, mostra il sedere
Chi troppo ICTUS?
Gli eventi cardio-cerebrovascolari sono tra le principali cause di
disabilità a livello mondiale.
Secondo la Stroke American Foundation circa un
paziente su quattro colpito da ictus rischia nel corso
della sua vita di essere colpito da un secondo
evento: «Senza controllo dei fattori di rischio, nei
cinque anni successivi al primo ictus si hanno più
probabilità della popolazione generale di andare incontro a un nuovo evento»,
ricorda la dott.sa Simona Marcheselli, Resp. dell’Unità operativa di Neurologia
d’urgenza e Stroke Unit di Humanitas.
«Una recidiva è più probabile in caso di ictus ischemico piuttosto che di ictus
emorragico, così come di attacco ischemico transitorio, sempre nei primi
giorni dopo il primo evento. Bisognerà fare attenzione a non scambiare
l’attacco ischemico transitorio per una crisi epilettica dovuta alle conseguenze
del primo ictus che lascia una “cicatrice†nel cervello; questa cicatrice può
dare origine a crisi epilettiche di solito parziali», avverte la specialista.
ATTENZIONE A FIBRILLAZIONE E PRESSIONE ALTA
La prevenzione del secondo ictus è dunque possibile: fino all’80% dei casi
questo evento può essere evitato. «Dopo un primo ictus è fondamentale
verificare che la terapia sia adeguata e che non siano comparsi nuovi fattori di
rischio come, ad es., la fibrillazione atriale».
«Sarà utile inoltre prevenire o gestire altri fattori di rischio cardiovascolare
come l’ipertensione, la dislipidemia e il diabete mellito».
La prevenzione del secondo ictus passa anche attraverso il controllo degli
stessi fattori di rischio dell’ictus che si raccomanda alla popolazione generale:
«Il paziente dovrà seguire uno stile di vita salutare caratterizzato certamente
dall’astensione del fumo di sigaretta, da un’alimentazione adeguata, dalla
gestione del peso corporeo e a seconda del grado di disabilità presentato dopo
l’ictus, da una certa quota di attività fisica aerobica regolare». (Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1167
SCIENZA E SALUTE
CISTI AL SENO,
QUANDO È NECESSARIO L’INTERVENTO CHIRURGICO?
Come in tutto il corpo anche nel seno possono formarsi delle cisti.
Sono dei piccoli “palloncini†di dimensioni, forma e consistenza variabili che possono essere avvertiti
anche al tatto.
Sono comunque formazioni benigne che raramente rendono
necessario l’intervento chirurgico, «ma possono essere un motivo di
preoccupazione per le donne, soprattutto quando sono di grosse
dimensioni e la loro crescita è stata improvvisa», ricorda il
dottor Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center.
Se le dimensioni sono significative le cisti possono essere anche
rilevate semplicemente con un esame clinico altrimenti con i classici
esami strumentali: «In particolare l’ecografia mammaria, ma anche la mammografia che dovrebbe
essere eseguita a intervalli regolari dalle donne, o con una risonanza magnetica, nei casi in cui questo
esame sia necessario, ad esempio con ecografia e mammografia non dirimenti.
Utile per individuare una eventuale cisti è anche l’autopalpazione», sottolinea lo specialista.
Una cisti può essere però anche dolorosa
«Oltre alla sensazione di presenza di corpo estraneo, a differenza della maggior parte dei noduli, una
cisti può provocare dolore, soprattutto se è cresciuta in tempi brevi: più di rado può essere
accompagnata anche da arrossamento cutaneo.
Contro il dolore si può assumere un antinfiammatorio ed indossare un reggiseno più comodo».
Tutte le donne possono sviluppare le cisti mammarie, con una maggiore predisposizione per le donne
che si stanno avvicinando alla menopausa:
«Con le variazioni ormonali tipiche del periodo perimenopausale è più facile che si formino o che, se giÃ
presenti, aumentino di volume in poco tempo.
Altri fattori di rischio associati allo stile di vita non sono stati riscontrati così come non è emerso un
chiaro legame con la contraccezione orale».
IN ALCUNI CASI SONO NECESSARI ULTERIORI ESAMI
L’ecografia è anche l’esame con cui si ha la certezza che quella “pallina†sottopelle sia una cisti: «Se è
una semplice cisti, se è di grandi dimensioni, si può provare ad aspirare il liquido che contiene anche per
rendere meno dolorosa la sua presenza.
Non si tratta però di un intervento risolutivo poiché il liquido all’interno potrebbe riformarsi.
Se invece l’esame rileva la presenza di una cisti complessa, con un “corpo estraneo†al suo interno, si
procede con un ulteriore esame, citologico o bioptico, per valutarne il contenuto ed escludere la
presenza di patologie diverse, quali ad esempio i papillomi o addirittura tumori».
Questo è poi l’unico caso in cui si potrebbe intervenire chirurgicamente con l’asportazione:
«Tendenzialmente, in presenza di semplici cisti, di dimensioni non notevoli, si preferisce tenerle sotto
controllo nel tempo», conclude il dottor Sagona.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1167
SCIENZA E SALUTE
MAL DI TESTA, un Anticorpo Monoclonale ci salverÃ
Uno studio presentato al congresso della European Academy of Neurology ha dimostrato
l'efficacia
di
Erenumab,
un
anticorpo
monoclonale contro l'emicrania.
Non è il solo, una nuova classe di medicinali, gli antiCGRP,
potrebbero
in
breve
arrivare
alla
commercializzazione contro un disturbo che riguarda il
12% della popolazione.
È UN dolore pulsante, martellante, l’emicrania, la forma
di cefalea che colpisce il 12% degli adulti, il 3% in forma
cronica:
 15 attacchi al mese.
La soluzione, in un futuro prossimo, potrebbe essere un anticorpo monoclonale.
Uno studio clinico presentato al III Congresso della European Academy of Neurology che si è tenuto
qualche settimana fa ad Amsterdam e che è stato condotto su pazienti adulti tra i 18 ei 65 anni affetti da
emicrania cronica (18 giorni al mese di attacchi) e costretti ad 'abusare' di farmaci, indica infatti che
Erenumab, un anticorpo anti-CGRP, confrontato con un placebo, dimezza la frequenza degli attacchi e in
media li riduce di 6,6 giorni al mese.
CGRP, calcitonin gene related peptide o in italiano peptide correlato al gene della calcitonina, è una
piccola catena di 37 aminoacidi (i costituenti delle proteine) e un potente vasodilatatore e un
neurotrasmettitore che è stato individuato nei primi anni 80 all’università di San Diego. Studiandone il
ruolo nel sistema nervoso si è scoperto che CGRP viene liberato in eccesso quando insorge il mal di testa,
e che i suoi livelli plasmatici aumentano in concomitanza di un attacco mentre tornano a concentrazioni
normali quando l’attacco finalmente si risolve. Ebbene, Erenumab agisce neutralizzando CGRP, in
particolare occupando in modo selettivo i suoi recettori sul trigemino, e quindi impedendo al peptide di
provocare dolore.
NON È L’UNICO ANTICORPO MONOCLONALE.
Erenumab (per cui l’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali, ha recentemente accettato di esaminare la
domanda di autorizzazione al commercio), non è però l’unico anticorpo monoclonale contro l’emicrania
in dirittura d’arrivo. “Da anni si lavora sul CGRP e da 3-5 anni abbiamo 4 molecole anti-CGRP in studio.
Oggi tutti i trial sono nella fase più avanzata di sperimentazione e per qualcuno potrebbe essere
prossimo il vaglio dell’Aifa - dice Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e
dolore dell’Irccs San Raffaele Pisanaâ€.
“Erenumab - continua - è l’unico che neutralizza CGRP occupandone il recettore, gli altri tre,
(Eptinezumab, Galcanezumab, Fremanezumab) vanno invece a bloccare non il recettore ma lo stesso
peptide, con effetti sostanzialmente ugualiâ€.
E a questo proposito Barbanti cita un dato: il 75% dei soggetti con emicrania cronica trattati con
anticorpi anti-CGRB ha ridotto del 50% il numero di attacchi, il 45% li ha ridotti del 75 %.
(Salute, Repubblica)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1167
SCIENZA E SALUTE
ANSIOLITICI: ecco perché possono migliorare
le Relazioni Interpersonali
Nelle persone a disagio in contesti sociali, basse dosi di Benzodiazepine riescono a
incrementare la competitività attivando particolari neuroni
ï‚· La riunione pianificata con capo e colleghi vi fa sentire sotto
pressione anche se non c’è nulla di cui temere?
 Un’app del telefono smette di funzionare e siete già in crisi?
Non preoccupatevi, è del tutto normale:
rientrate in quel campione di popolazione, sempre più numeroso, che gli
psicologi definiscono ansiosi per carattere.
Ma se il vostro essere perennemente apprensivi e tesi mina anche i vostri rapporti sociali, non solo sul
lavoro ma specialmente nella vita di tutti i giorni, forse c’è un rimedio.
Scienziati dell’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL, in Svizzera) hanno dimostrato, con uno
studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry il 18 luglio, che assumere dosi minime di ansiolitico
può migliorare l’abilità di una persona di sentirsi a proprio agio e di competere con gli altri in un
contesto sociale, grazie all’effetto che il farmaco esercita sui neuroni di un particolare circuito cerebrale
associato ai meccanismi di motivazione e ricompensa.
DIVERSI TIPI DI ANSIA
Particolari situazioni, episodi di stress, lutti, ma anche il ricevimento di una cattiva notizia possono
scatenare attacchi di panico, insonnia e ansia per un certo periodo:
 i moderni farmaci sono molto efficienti in questi casi perché, oltre a riportare rapidamente a
uno stato di calma, agiscono anche sul tono dell’umore.
Gli ansiolitici, in queste circostanze, vengono quindi assunti al bisogno: terminato lo stato di crisi non c’è
più bisogno del loro supporto.
Ma, come detto, ci sono persone che soffrono di un’ansia costante, sempre sottopelle e pronta ad
affiorare, specialmente quando ci si relaziona con altre persone.
Diversi studi hanno mostrato che questa ansia è molto più deleteria, perché influisce negativamente
sull’autostima: fa sentire di esser trascurati o rifiutati innescando così altra ansia, portando a un circolo
vizioso.
Che si ripercuote proprio nella progressiva perdita di capacità di mantenere una buona vita sociale.
In questi casi l’uso degli ansiolitici, come le Benzodiazepine, non si è rivelato altrettanto efficace quanto
contro gli attacchi di panico, tanto che la comunità scientifica ha abbandonato questa possibilità di
trattamento già da tempo alla luce degli scarsi risultati dei Trials Clinici.
Ma ora lo studio degli scienziati dell’università elvetica afferma il contrario.
Cosa hanno scoperto di nuovo?
QUESTIONE DI DOSI (BASSE)
Nei laboratori dell’EPFL sono stati condotti esperimenti sui ratti e si è visto che la somministrazione di
un modesto dosaggio di Diazepam (una delle benzodiazepine più diffuse sul mercato) ha aiutato sia gli
esemplari molto ansiosi sia quelli moderatamente affetti da ansia a superare i loro svantaggi nella
competizione sociale.
La stessa posologia, cioè non così elevata come quella raccomandata per gli attacchi di panico, non ha
però funzionato sui topi a basso livello di ansietà .
La “cura†si è pertanto rivelata efficace nei soggetti che effettivamente sperimentano sensazioni
abbastanza sostenute di tensione e irrequietezza. Ma come e perché funziona questo meccanismo?
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1167
La Chimica degli Ansiolitici sui circuiti del cervello
Le benzodiazepine, spiegano gli stessi ricercatori, agiscono sull’area tegmentale ventrale (VTA), una delle
zone dell’encefalo dove risiedono i neuroni preposti, tra l’altro, a sovraintendere i processi
di motivazione e ricompensa.
Con l’uso degli ansiolitici la VTA a sua volta aumenta il rilascio di dopamina (il neurotrasmettitore
responsabile dello stato dell’umore e di altre funzioni del comportamento) nei neuroni del nucleus
accumbens, altra area del cervello che gioca un ruolo chiave nella gestione dell’ansia e delle interazioni
sociali, come dimostrato in precedenti studi condotti dagli scienziati dell’EPFL.
Questo effetto comporta l’incremento dell’attività dei mitocondri del nucleus accumbens, le “centrali
elettriche†delle cellule, che forniscono quindi più energia ai neuroni.
Secondo quanto affermato nello studio, il tutto si traduce, in definitiva, in un miglioramento delle
capacità del cervello nell’ambito della competitività nella sfera sociale.
PERCHÉ LO STUDIO È IMPORTANTE
Prima di tutto, affermano i ricercatori, è stato scoperto che i mitocondri hanno una importante
funzione nei processi di gestione dell’ansia e saranno quindi i prossimi “bersagli†di farmaci mirati a
curare i disturbi del comportamento.
In secondo luogo, e prossimo passo della ricerca, l’attività dei mitocondri si può migliorare non solo per
via farmacologica, ma anche tramite l’alimentazione.
Il lavoro apre dunque la strada all’impiego di nuove metodologie che possano, ad es. tramite apposita
dieta, modificare i meccanismi dei circuiti cerebrali che controllano le disfunzioni umorali senza
l’impiego degli ansiolitici. (Salute, Panorama)
SCIENZA E SALUTE
QUAL È IL NUMERO DI PETI "GIUSTO" AL GIORNO?
Secondo uno studio recente la media sarebbe di 20 puzzette al dì, ma la frequenza può
variare per diversi motivi. E c'entra anche con la nostra salute.
Buone notizie per chi soffre di... flatulenza. Secondo la rivista Healthy and
Natural World, la media, per così dire, perfetta di "puzzette" si
aggirerebbe intorno alle 20 al giorno, ma la loro frequenza può variare in
base alle abitudini alimentari che abbiamo.
DIETA VEGANA. Chi segue una dieta vegana, ricca di fibre e carboidrati,
emetterebbe infatti un numero leggermente maggiore di flatulenze
rispetto agli onnivori, ovviamente per effetto della natura solforica di
molte verdure di cui si nutre in abbondanza.
CHE PUZZA! Una frequenza di molto superiore alle 20 al giorno, così come un odore eccessivamente
sgradevole, potrebbero invece essere sintomi di intolleranze al lattosio o (in casi più rari) di intestino
irritabile, con relativa difficoltà a digerire. In questo caso meglio farsi controllare da uno specialista e
correggere l'alimentazione.
SANA ABITUDINE. Emettere flatulenze, comunque, sarà sicuramente imbarazzante e spiacevole ma è
anche segno di una sana attività intestinale e può persino aiutare a prevenire molte malattie. I
ricercatori dell’Università di Exeter hanno infatti dimostrato che il Solfuro di Idrogeno, uno dei gas più
puzzolenti prodotti dal nostro corpo, sarebbe in grado di proteggere i mitocondri (Organelli Intracellulari
Produttori di Energia), scongiurando diabete, attacchi cardiaci e ictus. (Salute, Focus)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 1167
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
FAD in farmaDAY:
un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentili Colleghi,
Vi comunichiamo che l’11 LUGLIO u.s. è stato pubblicato su Farmaday l'ultimo micro modulo che ha
concluso il corso FAD in farmaDAY
"Sintomi in Farmacia – Ruolo del FARMACISTA
(Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite, Patologie
dell’Orecchio)" che consente l’acquisizione di ben 30 CF.
RISULTATI
hanno partecipato al corso più di 800 Colleghi che hanno fruito 30 CF leggendo
solamente il farmaDAY
1. Tutti coloro che avranno completato il percorso potranno stamparsi l'attestato del Corso o
richiederlo inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
2. Tutti coloro che NON hanno completato il percorso avranno la possibilità di completarlo fino
al 31 Luglio
Per i Colleghi che NON hanno Partecipato
Abbiamo deciso di prorogare fino al 31 LUGLIO le iscrizioni per dare loro un ulteriore possibilità a
fruire del Corso che, ricordiamo, consente l'acquisizione di ben 30 Crediti Formativi.
COME PARTECIPARE
Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
a)
b)
c)
d)
e)
Nome,Cognome;
In 48 ore sarà inviata una Username e una Password
Luogo e Data di Nascita;
Codice Fiscale;
personale all’indirizzo e-Mail da Voi indicato
Num. di Iscrizione all'Albo;
Indirizzo mail;
f) Num. Telefonico: sarà utilizzato solo per comunicazioni ufficiali dell'Ordine.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1167
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link
sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la
Raccolta dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordi
neNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 70.000 CONFEZIONI DI
FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI
ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di
Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
ORDINE: Discussione alla CAMERA dei DEPUTATI della
Mozione sul progetto “Un Farmaco per Tuttiâ€
Lunedì 17 Luglio, ore 13.00,
Se Vuoi Vedere la Registrazione della discussione
alla Camera dei Deputati, basta cliccare sul
seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_co
ntent&view=article&layout=edit&id=1808
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1167
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio 2016 assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando
1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad
offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2017.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza
ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine
di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di
realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e
Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico,
pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della
Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura e bagno galvanico argento)
3. Gemelli da polso personalizzati