Anno VI – Numero 1178
Mercoledì 13 Settembre 2017 – S. Aurilio
AVVISO
Proverbio di oggi………
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Eventi Mese di Settembre
3. Elezioni per il rinnovo del
consiglio
direttivo
dell’ordine e del Collegio
dei Revisori dei conti,
23-24-25 settembre 2017
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. DIABETE,
come
«disintossicarsi» dalla voglia
di zucchero (e guadagnare
salute)
5. La sindrome dell’ovaio
policistico:
una cura
personalizzata
6. Una Rivoluzione nella
Prevenzione degli Infarti
7.
Prevenzione e Salute
8. Ci si può ubriacare
mangiando cioccolatini al
liquore?
Meteo Napoli
Mercoledì 13 Settembre
ï‚· Variabile
Minima: 19° C
Massima: 25 °C
Umidità :
Mattina = 78%
Pomeriggio = 76%
'A scopa nova scopa buono sulo tre gghiuòrne.
ELEZIONI per il RINNOVO del CONSIGLIO
Chi troppo s’inchina, mostra il sedere
DIRETTIVO dell’ORDINE e del COLLEGIO
dei REVISORI dei CONTI,
23-24-25 SETTEMBRE 2017
Elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo e
del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine,
per il triennio 2018-2020
Le votazioni si svolgeranno presso la sede dell’Ordine, Via
Toledo 156-Napoli:
 Sabato 23 Settembre 2017 dalle ore 9,00 alle ore 21,00;
 Domenica 24 Settembre 2017 dalle ore 9,00 alle ore 21,00;
 Lunedì 25 Settembre 2017 dalle ore 9,00 alle ore 21,00;
CI SI PUÃ’ UBRIACARE MANGIANDO
CIOCCOLATINI AL LIQUORE?
In teoria sì, ma è complicato.
In teoria sì, ci si può ubriacare mangiando cioccolatini al
liquore, ma ne servono davvero molti e forse sopraggiungerebbero prima i
sintomi di un’indigestione piuttosto che quelli di una sbornia.
Dipende poi dalla gradazione alcolica del liquore, da quanto ne contiene ogni
cioccolatino (in media 16 ml), dal peso e dal sesso della persona che li mangia:
l’organismo delle donne contiene meno acqua e più grasso di quello degli uomini
e, poiché l’alcol si distribuisce solo nell’acqua, a parità di quantità di alcol ingerita
la concentrazione nel sangue sarà maggiore per le donne.
Sempre in tema gastronomico, attenti anche ai cibi cotti nell’alcol:
 il calore non lo fa evaporare del tutto, perché l’alcol forma con l’acqua una
miscela in cui il vapore ha il medesimo rapporto alcol/acqua del liquido.
Durante la bollitura, la composizione della miscela non cambia e, a fine cottura, il
liquido non evaporato che resta nella pietanza conterrà ancora dell’alcol. (Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178
SCIENZA E SALUTE
DIABETE, come «disintossicarsi» dalla
voglia di zucchero (e guadagnare salute)
Lo zucchero aggiunto non è un toccasana di salute, ormai è molto
chiaro: possiamo e dobbiamo farne a meno.
È vero per i diabetici, ma anche per chiunque voglia restare sano e mantenere il peso forma: i consigli
per «disintossicarsi» e trovare alternative gustose ma salutari si trovano in «La dieta anti-diabete.
Consigli e ricette per combatterlo e prevenirlo di Elena Meli (Ed. Giunti Demetra)», con la prefazione
della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi.
Ecco i trucchi più utili per dire addio agli zuccheri aggiunti, senza rimpianti
Perché lo Zucchero fa Male
Gli zuccheri aggiunti sono dannosi non solo perché fanno aumentare troppo e
troppo in fretta la glicemia, comportando un iperlavoro del pancreas che deve
produrre tanta insulina per smaltirli (uno sforzo che, alla lunga, porta dritti alla
resistenza all’insulina e al diabete); lo zucchero semplice infatti fa ingrassare,
perché apporta calorie “vuote†senza un valore nutrizionale, ed è pro-infiammatorio al punto da favorire
la comparsa di malattie cardiovascolari; ha inoltre effetti negativi sul fegato e sul cervello, altera la flora
batterica intestinale e le scorte minerali dell’organismo, in più pare possa essere considerato una
concausa di tumore.
Perché serve
D’altro canto lo zucchero è essenziale: due terzi del glucosio in circolo
servono per far funzionare il cervello, che in caso di calo drastico della
glicemia perde capacità di concentrazione e memoria.
Lo zucchero utile per il cervello, però, non è la zolletta aggiunta al caffè ma
quello che si ricava consumando carboidrati complessi che si trovano in cibi
ricchi di sostanze nutritive come cereali integrali, verdura, legumi, frutta.
L'equivoco dello zucchero di canna
Tanti credono che lo zucchero di canna o quello integrale siano scelte più
salutari e che basti abbandonare lo zucchero raffinato bianco per mettersi
l’anima in pace.
Sbagliato: dal punto di vista calorico sono molto simili (le calorie dello zucchero
di canna integrale sono 350 per etto contro 392 di quello bianco) così come
analoghi sono gli effetti sulla glicemia, mentre il potere dolcificante è un poco
inferiore e quindi si tende a metterne un po’ di più.
Cambia anche il contenuto in sali minerali e vitamine, più elevato negli zuccheri “scuri†(che, attenzione,
a volte sono colorati con il caramello!) ma non sufficiente a raccomandarne l’uso perché per arrivare al
fabbisogno giornaliero si dovrebbe eccedere parecchio con le dosi.
Tanti Zuccheri da riconoscere
Lo zucchero «incriminato»non è solo il saccarosio, costituente base di
zollette e simili, ma anche gli zuccheri aggiunti nei prodotti industriali come
gli sciroppi o gli estratti di malto, le maltodestrine, gli sciroppi di fruttosio:
 tutti fanno aumentare molto (e velocemente) la glicemia, per cui
occorre leggere bene le etichette per non rischiare di esagerare con
il consumo.
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178
Gli Zuccheri nascosti: Il problema infatti sono gli zuccheri aggiunti dove non ci si aspetta di trovarli:
salse e sughi, aceto balsamico, zuppe e minestroni pronti, pane confezionato, cereali per la colazione,
yogurt, alimenti impanati, per non parlare delle bibite, sono tutti prodotti industriali in cui viene
aggiunto zucchero per i più vari motivi, dal miglioramento del gusto all’effetto
addensante.
Come leggere le etichette: Leggere l’etichetta è il modo migliore per difendersi
dall’eccesso di zuccheri nascosti: più in alto sono gli zuccheri in tutte le loro forme,
più è alta la quantità presente e più è meglio lasciare il prodotto sullo scaffale.
Essenziale anche guardare le informazioni nutrizionali:
la riga da considerare è quella “carboidrati, di cui zuccheriâ€, in cui viene indicata la “dose†di zucchero
semplice presente.
La Dose giusta: L’OMS indica in 50 grammi al giorno la dose di zuccheri da non superare, pari a circa il
10 per cento delle calorie giornaliere; è allo studio l’ipotesi di dimezzare la quantità permessa e
certamente chi vuole stare attento alla linea o è diabetico può ridurre il dosaggio giornaliero.
Per semplicità , pensiamo che un cucchiaino di zucchero equivale a 5 grammi: in una giornata non
dobbiamo superarne dieci, meglio ancora se ci fermiamo a cinque.
Non è così difficile esagerare, purtroppo: basta prendere uno yogurt alla frutta e leggere le informazioni
nutrizionali per scoprire che spesso in una porzione ci sono dai 15 ai 25 g di zucchero, ovvero 3-5
cucchiaini.
Gli Zuccheri «Buoni»
Il dolce piace e possiamo cedere di tanto in tanto alla tentazione, ma solo se
scegliamo zuccheri “buoniâ€, prima di tutto quelli della frutta: mele, fragole, ciliegie
contengono fruttosio, ma anche fibre, vitamine e sali minerali che fanno da
“antidoti†metabolici agli effetti negativi dello zucchero. Quando si vuole dolcificare
una bevanda, poi, meglio usare il miele: ha calorie e indice glicemico simili allo zucchero da tavola, ma è
anche ricco di sostanze nutritive e rispetto alla zolletta è più difficile esagerare.
Il Fruttosio, Sì o No?
Per molto tempo i diabetici (e non solo loro) hanno utilizzato il fruttosio in
sostituzione dello zucchero standard: dolcifica una volta e mezzo rispetto al
saccarosio e ha un indice glicemico basso (fa crescere poco glicemia e insulina), ma
oggi sappiamo che è più facile abusarne perché è meno saziante del glucosio e attiva
meno i centri cerebrali della gratificazione, importanti per darsi uno “stopâ€. In più viene metabolizzato
dal fegato, che quindi può andare più facilmente incontro a steatosi, ovvero l’accumulo di grasso a livello
epatico. Tutto questo però vale soprattutto per gli edulcoranti e non per il fruttosio “buono†che si trova
nella frutta, che invece viene riconosciuto dall’organismo in un contesto positivo e non fa danni.
Pro e contro dei dolcificanti sintetici
Gli edulcoranti sintetici non fanno male, come hanno accertato autorità come
l’European Food Safety Agency; tuttavia non sono la scelta ideale perché il nostro
organismo si è evoluto senza conoscerli e quindi non “accendono†nel nostro cervello i
segnali della sazietà e della gratificazione, così dopo aver mangiato un biscotto in cui
c’è un dolcificante è più probabile finire per prenderne un altro. Inoltre, non “disintossicano†dal gusto
dolce che dovrebbe essere il vero obiettivo di una buona alimentazione, raggiungibile portando in tavola
cibi naturalmente dolci come la frutta o il latte.
I consigli per «disintossicarsi»: Ridurre pian piano le dosi di zucchero è possibile: non dolcificare più
caffè, tè e tisane o lo yogurt aiuta, così come smettere di correggere l’acidità del sugo di pomodoro con
la puntina di zucchero. Scegliere cibi molto profumati e aromatici aiuta a sentire meno la voglia di dolce,
così come optare per dessert cremosi: un dolce al cucchiaio preparato con poco zucchero è più gradevole
e gratifica di più la voglia di dolce di una torta secca ugualmente poco dolcificata. (Salute, Corriere)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178
SCIENZA E SALUTE
LA SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO:
UNA CURA PERSONALIZZATA
La Sindrome dell’Ovaio Policisticoè il disturbo ormonale più frequente fra le donne.
Si stima, infatti, che circa il 5-10% della popolazione femminile in età fertile ne soffra in varia misura. I
consigli del dottor Gabriele Siesto, ginecologo di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care
Arese.
CHE COS’È L’OVAIO POLICISTICO?
Nelle donne affette da questa patologia, il sistema endocrino
ha difficoltà nell’individuare a livello ovarico il “follicolo
dominanteâ€, che normalmente regola il ciclo mestruale.
L’ovaio, che lavora più lentamente, assume un particolare
aspetto dovuto a numerose cisti follicolari (da cui il nome
policistico o micro-policistico), rendendolo facilmente
riconoscibile tramite ecografia. Questa anomalia è
uno sbilanciamento ormonale a favore della parte
androgenica (ormoni mascolinizzanti).
QUALI SONO I SINTOMI?
I sintomi più comuni, che si possono presentare da soli o in combinazione, sono: l’irregolarità mestruale,
che può portare a infertilità , e l’aumento degli ormoni maschili (iperandrogenismo), con conseguente
irsutismo (crescita di peli superflui), acne e alopecia (perdita di capelli). A questi disturbi spesso si
associano il sovrappeso, l’obesità e l’insulino-resistenza, condizione che può predisporre al diabete in
età adulta.
Le cause?
“Le cause di questo disturbo non sono note. I motivi potrebbero essere genetici, infiammatori,
ambientali, ma molto probabilmente si tratta di una sommatoria di tutti questi fattoriâ€, spiega il
ginecologo.
COME SI PIÒ CURARE L’OVAIO POLICISTICO?
Per curare la Sindrome dell’Ovaio Policistico bisogna considerare diverse variabili tra cui: l’età della
donna, l’entità dei sintomi (si passa da casi eclatanti a condizioni più leggere) e l’eventuale ricerca di una
gravidanza.
“Nel tempo si è visto come il supporto di vari specialisti (endocrinologo, diabetologo, dermatologo,
nutrizionista) potesse essere utile per curare questa sindrome. Un approccio integrato multidisciplinare
può, infatti, rappresentare la risposta più efficace per personalizzare la terapia per ogni paziente.
I disturbi possono variare molto da donna a donna e ogni paziente avrà obiettivi diversi a seconda delle
fasi della propria vitaâ€, afferma il dottor Siesto.
“Per questo, oltre alla terapia ormonale per via orale, il ginecologo, insieme agli altri specialisti, può
ricorrere a una serie di altri rimedi, come gli ipoglicemizzanti orali, l’utilizzo di prodotti a base di inositolo
o di particolari probiotici e supporti nutrizionali mirati al controllo del peso.â€
Pertanto, esistono molte opzioni di trattamento:
 è necessario, però, decidere insieme al ginecologo di riferimento quale risponda meglio
alle proprie esigenze.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178
SCIENZA E SALUTE
Una Rivoluzione nella Prevenzione degli INFARTI
Un antinfiammatorio riduce nettamente il rischio di recidive e, si scopre, protegge dal
cancro: è la più importante novità terapeutica dalla scoperta dei farmaci anti-colesterolo
Un farmaco antinfiammatorio potrebbe avere un ruolo importante nella salute del cuore.
Un potente antiflogistico iniettato in pazienti che hanno giÃ
subito un infarto si è dimostrato in grado di ridurre il rischio
di un nuovo evento cardiovascolare, con in più un
positivo effetto collaterale: quello di dimezzare il rischio di
morte per tumore.
Lo studio pubblicato sul New England Journal of
Medicine sembra chiarire che i processi infiammatori a
carico delle arterie sono un fattore di rischio spesso
sottovalutato: un quarto delle persone reduci da infarto
avrà un altro attacco nei cinque anni successivi, nonostante
l'assunzione di statine, i farmaci (non privi di effetti
collaterali) più utilizzati per tenere a bada il colesterolo
alto. Da qui il sospetto che limitare il colesterolo non basti,
e che dietro ad alcune ricadute possa esserci una
condizione di infiammazione trascurata.
Arterie ostruite da placche di colesterolo:
il processo di aterosclerosi che può dar luogo a
eventi cardiovascolari inizia come un fenomeno
infiammatorio, cui si aggiunge, col tempo,
l'accumulo di lipidi.
LO STUDIO. I ricercatori del Brigham and Women's hospital di Boston hanno coinvolto nel trial più di
diecimila pazienti con un infarto alle spalle, i cui esami del sangue avessero registrato un'infiammazione
in corso.
Nello studio, chiamato CANTOS (Canakinumab Anti-inflammatory Thrombosis Outcomes Study),
finanziato dall'azienda farmaceutica Novartis e durato 4 anni, tutti i pazienti hanno continuato il
trattamento con alte dosi di statine; alcuni hanno poi ricevuto, ogni tre mesi, iniezioni di un potente
antinfiammatorio - il Canakinumab - altri di placebo.
BENEFICI. Nel primo gruppo si è registrata una riduzione del 15% del rischio di eventi cardiovascolari
(attacchi di cuore fatali e non, e ictus) nonché una diminuzione del 30% della necessità di eventi
chirurgici cardiovascolari (come quello per il bypass).
L'antinfiammatorio non ha ridotto il rischio di morte in assoluto, né abbassato il colesterolo nei pazienti
trattati. Ma ha dato alcuni effetti collaterali, come un aumento del rischio di morte per infezione in un
paziente ogni mille e, in positivo, un dimezzamento della mortalità per ogni tipo di cancro.
PROGRESSO. In particolare, per ragioni ancora sconosciute, il Canakinumab sembra contrastare la
progressione del tumore al polmone: la probabilità di morire per questa causa nei pazienti trattati è
scesa del 75%.
Mentre questo secondo, inatteso aspetto sarà indagato in ulteriori studi, la ricerca è stata salutata molto
positivamente da chi si occupa di salute cardiovascolare:
 sarebbe la prima vera rivoluzione dopo la scoperta dei benefici di dieta, attività fisica e rinuncia al
fumo, e della riduzione del colesterolo. (Salute, Focus)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: CAMPAGNA di PREVENZIONE al MELANOMA:
CONTROLLA i TUOI NEI
L’Ordine in collaborazione con il Comune di Napoli, la Fondazione melanoma
ONLUS e Federfarma Napoli ha predisposto “La Prevenzione sul Melanomaâ€.
CALENDARIO visite gratuite per la
Prevenzione del MELANOMA
in collaborazione con un gruppo di Dermatologi
guidati dal Prof. P. ASCIERTO
SETTEMBRE:
1. Lunedì 18 ore 16.00 – 19.00
2. Venerdì 22 ore 16.00 – 19.00
3. Mercoledì 27 ore 16.00 – 19.00
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTIâ€
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link
sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la
Raccolta dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordi
neNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI
FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI
ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di
Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
ORDINE: Discussione alla CAMERA dei DEPUTATI della
Mozione sul progetto “Un Farmaco per Tuttiâ€
Lunedì 17 Luglio, ore 13.00,
Se Vuoi Vedere la Registrazione della discussione
alla Camera dei Deputati, basta cliccare sul
seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_co
ntent&view=article&layout=edit&id=1808
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1178