Anno II – Numero 170 AVVISO 1. Ordine: Visita al Tunnel Borbonico e Concerto Notizie in Rilievo Lunedì 06 Maggio 2013, S.S. Giuditta, Violante Farmacista si suicida a Pomigliano d’Arco: era rimasto senza lavoro. Francesco Carlucci, farmacista e informatore scientifico, non riusciva più a far fronte alle esigenze più elementari come l'affitto di casa che non pagava da quattro mesi“. „ Farmaci e salute 2. Nuova cura per i linfomi mantellari. Prevenzione e salute 3. Esami del sangue: emocromo: Globuli bianchi. Alimenti e Salute 4. Molecole contenute nel cioccolato efficaci come calmanti. 5. Le strategie per non farsi tradire dal cibo crudo Stili di vita e Salute 6. Le cure più pazze del mondo. Scienza e Salute 7. Policistosi ovarica, inositolo, integratori proteici, Vitamina D3. Tragedia a Pomigliano d'Arco. Francesco Carlucci, farmacista e informatore scientifico di 61 anni, si è suicidato. Rimasto senza lavoro, non riusciva più a far fronte alle esigenze più elementari del vivere quotidiano, come l'affitto di casa che non pagava da quattro mesi. L'uomo si è scusato con un biglietto per il 'disturbo' che il ritrovamento del suo corpo avrebbe arrecato ai carabinieri.“ Il Presidente dell’Ordine anche a nome dell’intera Categoria esprime la piena vicinanza ed il profondo cordoglio alla Famiglia del Collega Carlucci, colpita da una simile tragedia. “Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime”. Sant’Agostino VISITA AL TUNNEL BORBONICO E CONCERTO “MAGGIO DEI MONUMENTI” Si terrà il prossimo 12 Maggio con inizio alle ore 17.45, presso la Sala Agorà del Tunnel Borbonico di Napoli. COME PARTECIPARE: gli Iscritti che vogliono partecipare, 130 posti disponibili, possono prenotarsi on-line sul sito dell’Ordine o presso gli Uffici dell’Ordine entro e non oltre le ore 14,00 del 7/5/2013. Gli interessati, subito dopo aver effettuato la prenotazione dovranno ritirare l'invito personale gratuito, presso la sede dell'Ordine, entro e non oltre il giorno 8 Maggio p.v. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 170 GLI ESAMI DEL SANGUE Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto Esami per il RENE EMOCROMO Azotemia, Creatininemia MCHC, MCV, RDW, EMOGLOBINA, GLOBULI ROSSI, EMATOCRITO, GLOBULI BIANCHI, elettroforesi delle proteine plasmatiche Bilirubina, Gamma GT, Fosfatasi alcalina, Transaminasi Esami per il FEGATO Esami per CUORE e METABOLISMO Esami per il FERRO Esami Malattie Infettive Colesterolo, Trigliceridi, Glicemia, Troponina, D-Dimero, NT-pro-BNP, Proteina C-reattiva, Calcemia, Paratormone, Vitamina D, Calcitonina Sideremia, Transferrina serica, Ferritina Test per l’HIV Oggi parliamo di alcuni esami che rientrano nell’Emocromo; nei prossimi giorni tratteremo i vari altri esami. GLOBULI BIANCHI CHE COSA SI MISURA - L’emocromo è anche definito esame emocromocitometrico, che letteralmente significa misurazione del colore del sangue e del numero delle sue cellule. Di fatto questo esame consente di determinare: ■ il numero di tutte le cellule del sangue, cioè globuli rossi (eritrociti), globuli bianchi (leucociti) e piastrine (trombociti); ■ la formula leucocitaria, ossia la percentuale dei diversi tipi di globuli bianchi: neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili e basofili; GLOBULI BIANCHI globuli bianchi Valori Normali 4-10,8 mila/microlitro neutrofili 40-75 % linfociti 20-45 % monociti 3-7 % eosinofili 1-5 % basofili 0-1 % Se aumentano infezioni, infiammazione, leucemie, traumi, stress infezioni batteriche e fungine, malattie infiammatorie, alcuni tipi di leucemia Infezioni, infiammazione infezioni virali, alcuni tipi di leucemie e tumori del midollo osseo, radioterapia allergie, infezioni di parassiti, scarlattina alcuni tipi di leucemie, infezioni croniche, reazioni allergiche verso gli alimenti e in seguito a radioterapia Se diminuiscono malattie autoimmuni, infezioni gravi, malattie del midollo osseo, assunzione di alcuni farmaci (metotrexato) infezioni gravi, chemioterapia Malattie del sistema immunitario (lupus), stadi terminali dell’AIDS alcune malattie del midollo osseo, alcuni tipi di leucemie insufficienza renale cronica, shock anafilattico, traumi, interventi chirurgici, uso di farmaci cortisonici PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 170 FARMACI E SALUTE NUOVA CURA PER I LINFOMI MANTELLARI Studio tedesco sostiene un cambio di chemioterapia, più efficace e meno tossica: una combinazione di due farmaci I risultati di uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista The Lancet, dimostrano che l’associazione bendamustina più rituximab in pazienti con linfoma mantellare indolente raddoppia la sopravvivenza libera da progressione di malattia, rispetto al trattamento standard CHOP (ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina, prednisone) più rituximab. «Sotto la voce "linfoma" si possono elencare almeno una trentina di forme diverse di tumori del sangue - spiega Pierluigi Zinzani, prof. Dir. Scuola di Specializzazione in Ematologia all’Università di Bologna -, che a loro volta necessitano di terapie differenti. Ad oggi si utilizza spesso la polichemioterapia, cioè un mix di alcuni farmaci che consente di poter guarire, o far convivere per molti anni con la malattia, un’elevata percentuale di pazienti. Ma sono in fase finale di sperimentazione o già in arrivo sul mercato alcuni nuovi medicinali, più efficaci e spesso meglio tollerati perché hanno minori effetti collaterali». LO STUDIO - Quella "a cellule mantellari" (il nome particolare deriva dal fatto che fatto che colpisce i linfociti B presenti in una determinata zona dei linfonodi chiamata, appunto, mantello) è una forma poco comune di linfoma non Hodgkin di cui, in Italia, si registrano ogni anno circa 700 nuovi casi. La sperimentazione tedesca ha coinvolto oltre 500 malati con linfoma non Hodgkin mantellare. Metà circa dei partecipanti ha ricevuto la cura standard (schema CHOP più rituximab), l’altra metà il "nuovo" mix di bendamustina e rituximab: RISULTATI: negli appartenenti a questo secondo gruppo, sia nei più giovani che negli anziani, la sopravvivenza libera da progressione di malattia è stata di 69,5 mesi, contro 31,2 mesi di quelli trattati con la terapia tradizionale e la tossicità del trattamento è risultata inferiore con un minor tasso di effetti collaterali (alopecia, nausea e vomito, neuropatie periferiche). E sono diminuite in maniera significativa anche le infezioni, che sono un effetto collaterale importante della chemioimmunoterapia. (Salute, Corriere) Molecole contenute in cioccolato efficaci come calmanti I polifenoli contenuti nel cioccolato fondente sono un ottimo calmante. Lo afferma uno studio dell'univ. australiana di Swinburne pubblicato dal 'Journal of Psychopharmacology'. Lo studio ha riguardato 72 uomini e donne in buona salute tra i 40 e i 65 anni a cui per un mese e' stata prescritta una bibita al giorno contenente 500 mg, 250 o zero di polifenoli estratti dal cacao. Al termine dello studio, il gruppo che aveva il contenuto maggiore ha mostrato una maggiore calma e contentezza rispetto agli altri. "Non abbiamo invece trovato evidenze di miglioramenti nelle capacità cognitive - e gli effetti sull'umore si sono verificati solo nel gruppo con 500 mg al giorno". (AGI) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 170 ALIMENTI E SALUTE LE STRATEGIE per NON FARSI TRADIRE dal CIBO CRUDO Servono corretti trattamenti termici. È soprattutto il pesce a creare problemi. Anche a casa occorre essere prudenti Tartare di pesce o di carni, alici marinate, maionese, tiramisu: sono fra i più comuni piatti di preparazione domestica realizzati con alimenti di origine animale crudi o poco cotti. Gli appelli a prestare attenzione sono sempre più frequenti. Ultimo quello lanciato dai ricercatori dell'Ist. zooprofilatico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta che. in una ricerca, pubb. online su Veterinary Parasitology, hanno verificato che su 195 pesci, appartenenti a 22 specie diverse, il 2,6% conteneva nell’intestino larve appartenenti al parassita Anisakis. Tali larve, se vitali, possono causare problemi di varia gravità: nausea, vomito, dolori addominali, e sono anche in grado di causare reazioni allergiche. PESCE CRUDO - «In effetti - commenta L. Serracca, resp. del Lab. di Microbiologia marina nel citato Istituto Zooprofilattico e coautore dello studio - il consumo di pesce crudo può rappresentare un rischio in quanto le larve dall'intestino del pesce possono migrare verso il tessuto muscolare e venire accidentalmente ingerite. In Italia la parassitosi da Anisakis è la più importante malattia trasmessa da prodotti ittici». Che fare, dunque? «Bisogna sempre fare molta attenzione, a cominciare dalla cucina di casa risponde Paolo Aureli, microbiologo ed esperto di sicurezza alimentare -. Se il pesce crudo che si consuma nei ristoranti deve, per legge, essere trattato a temperature idonee (a -20°C per almeno 24 ore), non sempre si seguono queste precauzioni a casa. Infatti, le alici marinate di preparazione casalinga sono la più frequente causa di manifestazioni cliniche dell'Anisakis. Nel caso dei congelatori casalinghi, che non permettono di raggiungere la temperatura minima necessaria, bisogna prolungare i tempi di congelamento, in funzione del numero di stellette (ad esempio, se la temperatura è -15°C, sono necessarie almeno 96 ore)». TERMOMETRO - «In ogni caso - che si tratti di pesce, carne, uova o latte crudo, il modo migliore per garantire la sicurezza è quello di sottoporli a un adeguato trattamento termico. Non si parla di temperature particolarmente alte o di tempi lunghissimi. Per esempio, per il pesce bisogna raggiungere almeno 65°C al cuore del prodotto, temperatura misurata per 15 secondi; per carni "delicate", come hamburger e polpettoni, le temperature sono di almeno 70°C (per il pollame 72°C)». «Per essere sicuri del raggiungimento di queste temperature, forniamoci di un apposito termometro: costa poco ed è facilmente reperibile» conclude Aureli. (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 170 STILI DI VITA E SALUTE LE CURE PIÙ PAZZE DEL MONDO C'è che si cura con la pipì delle mucche, chi si fa baciare dalle tartarughe o si infila tubicini di gomma tra naso e gola. Insomma, paese che vai, medicina che trovi. E se alcune terapie, oltre che impressionanti, sono alquanto discutibili perchè prive di ogni fondamento scientifico e pericolose dal punto di vista igienico-sanitario, altre sono diventate fenomeni di moda largamente pubblicizzate nei paesi occidentali. In questa gallery abbiamo raccolto le più strane, singolari e impressionanti. Domani le altre cure. Il Vitellino Magico: Berreste mai dell'acqua utilizzata per lavare il cadavere di un vitello nato morto a causa di una malformazione? No? Nemmeno noi. Eppure per gli abitanti della Cambogia si tratta di una pozione magica capace di curare i disturbi più vari, dai reumatismi al mal di stomaco. La resistenza di queste superstizioni è favorita dal bassissimo reddito della popolazione, - meno di un dollaro al giorno - che rende impossibile l'accesso alla medicina moderna. Un chirurgo... anellato: Una donna russa si sottopone a un salasso a base di sanguisughe in un laboratorio moscovita. Questi molluschi, utilizzati in medicina da oltre 2500 anni per la loro capacità di aspirare ed asportare il sangue dell'organismo al quale si attaccano, oggi sono molto utilizzati nei centri di chirurgia plastica. Il loro morso veicola infatti nel paziente un potente anticoagulante e si rivelano utilissime nella sostituzione della circolazione venosa delle zone operate: le sanguisughe vengono cioè impiegate per aspirare e rimuovere il "sangue sporco" dei pazienti in aree dove i vasi venosi sono ancora in fase di ricostruzione. Pipì di Mucca: Gli abitanti di un villaggio cambogiano raccolgono l'urina di una mucca, considerata un potentissimo medicinale in grado di curare praticamente ogni malanno. L'idea alla base di questa superstizione, assolutamente priva di qualsiasi riscontro scientifico, è che l'urina contenga sostanze "buone" come sali minerali o vitamine, che devono essere reintegrati nel corpo per farlo stare bene. Come ti libero il naso: Raffreddore? Sinusite? Secondo la disciplina Yoga si curano innanzi tutto pulendo le vie respiratorie. Con irrigazioni e lavaggi ma anche con metodi decisamente più impressionanti, come il Rubber Neti. Si pratica inserendo nella cavità nasale un catetere di gomma lubrificato e facendolo uscire dalla bocca. Questa operazione libera le vie aree da qualsiasi impedimento meccanico, favorendo così la respirazione. (Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 170 SCIENZA E SALUTE POLICISTOSI OVARICA, Inositolo, integratori proteici, Vitamina D3. Per molto tempo il trattamento della POLICISTOSI OVARICA si è basato sulla scelta di contraccettivi orali o su farmaci induttori dell'ovulazione: i primi venivano utilizzati principalmente per la loro capacità di migliorare i sintomi legati all'iperandrogenismo e all'irsutismo mentre gli altri venivano scelti in occasione di un eventuale desiderio riproduttivo. I contraccettivi (il più famoso dei quali è certamente il DIANE) spesso erano l'unico strumento per interrompere l'amenorrea (assenza delle mestruazioni) e garantendo flussi da sospensione (artificiali) proteggevano anche dal rischio di iperplasia endometriale particolarmente presente nelle pazienti obese. Gli induttori (il più famoso il CLOMID) non potevano certamente essere somministrati cronicamente ed avevano come solo alternativa la chirurgia attraverso la resezione ovarica cuneiforme o più recentemente lovarian drilling (una serie di piccole perforazioni condotte generalmente in laparoscopia sulla superficie dell'ovaio. Tra i contraccettivi orali, i farmaci induttori dell'ovulazione e la chirurgia sono stati per lungo tempo le uniche opzioni terapeutiche fino a quando è apparsa sempre più evidente una importante componente metabolica sia nella POLICISTOSI OVARIVA che nella MICROPOLICISTOSI OVARICA (la sua variante più leggera e più diffusa). E' in particolare il ruolo dell'insulina che attira l'attenzione dei ricercatori; il lavoro condotto presso l'Univ. di Ancona dimostrava un'alterata risposta insulinemica in pazienti affette da Policistosi Ovarica e Micropolicistosi. Col passare degli anni le terapie attive sul metabolismo insulinemico ed in particolare l'uso della METFORMINA hanno cambiano nettamente la strategia terapeutica con importanti successi per le pazienti. Gli antidiabetici orali, somministrati generalmente in associazione con la pillola contraccettiva per il loro possibile rischio teratogeno, hanno consentito una vera terapia della Policistosi Ovarica consentendo anche di raggiungere in tempi più rapidi quegli obiettivi dietetici ed estetici spesso necessari. Si è sempre più compreso che lo stile di vita e l'alimentazione erano i veri punti cardine di ogni strategia terapeutica e che la vera cura della policistosi non poteva basarsi solo sulla somministrazione di contraccettivi orali. Questa rivoluzione concettuale si estese anche ai trattamenti di induzione dell'ovulazione che sembrarono subito più efficaci quando associati alla Metformina ed alla dieta. Ma gli antidiabetici orali oltre al possibile rischio per il feto hanno comunque talvolta effetti collaterali e la dimostrazione che un simile obiettivo poteva essere raggiunto con l'INOSITOLO ha determinato un importante innovazione terapeutica. La DIETA e l'ATTIVITA' FISICA hanno trovato alla luce di questi nuovi mutamenti concettuali un rinnovato interesse e ora molte ragazze ora mestruano ed ovulano spontaneamente senza l'ausilio di alcun farmaco. Nell'ambito di queste nuove strategie ed in particolare dell'intervento metabolico hanno trovato spazio anche alcuni INTEGRATORI PROTEICI che oltre a determinare un maggior consumo energetico influenzano positivamente anche il metabolismo glucidico-insulinemico consentendo di risolvere in modo ancora più rapido e senza effetti collaterali molte situazioni altrimenti gestibili solo con farmaci; sempre più frequente l'associazione di integratori proteici con inositolo nell'ambito di programmi dietetici e di attività fisica aerobica. Sempre per quando riguarda strategie innovative di trattamento merita attenzione la Vitamina D3. Il dato è molto recente ma sembra che nelle donne affette da policististosi Ovarica e Micropolicistosi Ovarica esista spesso una carenza più o meno importante della VITAMINA D3 e che la correzione di questo deficit possa avere effetti molto positivi. (Salute, Donna)