Anno II – Numero 171 AVVISO 1. Ordine: Visita al Tunnel Borbonico e Concerto Notizie in Rilievo Prevenzione e salute 2. Esami del sangue: emocromo: Elettroforesi proteine plasmatiche. 3. Sole, la stagione della prevenzione. Alimenti e Salute 4. Acido folico e gravidanza. Stili di vita e Salute 5. Le cure più pazze del mondo. 6. La terapia integrata per gli inestetismi degli arti inferiori: la biorivitalizzazione. Domande e Risposta 7. E’ vero che chi soffre di reumatismi sente il cambiamento del tempo? Martedì 06 Maggio 2013, S.S.Flavia, Fulvio, Augusto, Virginia DOMANDE E RISPOSTA È VERO CHE CHI SOFFRE DI REUMATISMI “SENTE” IL CAMBIAMENTO DEL TEMPO? Chi soffre di reumatismi prova dolori a ossa e muscoli. La sensibilità può aumentare in corrispondenza di alcuni fenomeni atmosferici, di solito pioggia e vento e, più in generale, dei cambiamenti di tempo. Più che il bello e il brutto tempo però, i responsabili dell’aggravamento di alcuni dolori sono l’alta e la bassa pressione atmosferica a essi legate. Ciò che viene percepito sono infatti le variazioni di pressione atmosferica segnalate dai barocettori, un particolare tipo di recettori presenti nel nostro corpo. Si trovano nella parete dei grossi vasi sanguigni e sono sensibili alle variazioni della pressione arteriosa: quando rilevano un cambiamento, inviano segnali al sistema nervoso centrale, sulla base dei quali avviene la regolazione del valore della pressione sanguigna. In condizioni normali il loro compito di controllo è del tutto indolore. Se però si trovano in tessuti sensibili, come per esempio le articolazioni colpite da una malattia reumatica, allora anche la reattività alle variazioni della pressione atmosferica esterna si somma agli effetti dell’infiammazione e provoca dolore. Chi soffre di reumatismi sente anche il tasso di umidità nell’aria e la presenza di vento. Entrambi infatti raffreddano le zone infiammate, che hanno invece bisogno di calore. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 171 GLI ESAMI DEL SANGUE Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto Esami per il RENE EMOCROMO Esami per il FEGATO Esami per CUORE e METABOLISMO Esami per il FERRO Esami Malattie Infettive Azotemia, Creatininemia MCHC, MCV, RDW, EMOGLOBINA, GLOBULI ROSSI, EMATOCRITO, GLOBULI BIANCHI, ELETTROFORESI DI PROTEINE PLASMATICHE Bilirubina, Gamma GT, Fosfatasi alcalina, Transaminasi Colesterolo, Trigliceridi, Glicemia, Troponina, D-Dimero, NT-pro-BNP, Proteina C-reattiva, Calcemia, Paratormone, Vitamina D, Calcitonina Sideremia, Transferrina serica, Ferritina Test per l’HIV Oggi parliamo di alcuni esami che rientrano nell’Emocromo; nei prossimi giorni tratteremo i vari altri esami. ELETTROFORESI DELLE PROTEINE PLASMATICHE CHE COSA SI MISURA: L’elettroforesi del plasma è una tecnica che analizza le proteine presenti nel plasma, cioè la parte liquida del sangue. Con questo esame vengono separate ed esaminate le seguenti proteine: l’albumina, la più abbondante, le alfa1 globuline, le alfa2 globuline, le beta globuline e le gamma globuline. Alcune proteine plasmatiche sono prodotte dal fegato, mentre altre vengono rilasciate nel sangue da cellule che fanno parte del sistema immunitario, il sistema di difesa naturale dell’organismo. Le proteine plasmatiche sono indicatori molto importanti, perché alterazioni delle loro concentrazioni possono mettere in luce un gran numero di malattie. COME SI FA IL TEST: L’esame viene eseguito su un campione di plasma. Per ottenerlo si effettua un prelievo di sangue dalla vena di un braccio e si separa la frazione contenente le cellule da quella liquida. Prima di effettuare il prelievo è necessario un digiuno di 10-12 h. Inoltre, si sconsiglia di sottoporsi all’esame se si è in trattamento con un antibiotico, perché potrebbe alterare i risultati. QUALI SONO I VALORI NORMALI E COME INTERPRETARE I VALORI ANOMALI: La concentrazione normale delle proteine plasmatiche totali è 6-8 g/dl. Proteina plasmatica albumina Valori normali 3,6-4,9 g/dl Se aumenta Se diminuisce disidratazione, vomito, diarrea, eccessiva sudorazione malnutrizione, digiuno prolungato, malassorbimento, malattie renali ed epatiche, alcolismo, ustioni, infiammazioni, ipertiroidismo, gravidanza alfa1 globuline malattie infiammatorie croniche, malattie malattie epatiche gravi, una malattia 0,2-0,4 infettive, infarto cardiaco, assunzione pillola ereditaria rara chiamata enfisema g/dl contraccettiva, gravidanza congenito, malattie renali alfa2 globuline 0,4-0,8 g/dl beta globuline 0,6-1 g/dl gamma globuline 0,9-1,4 g/dl malattie renali, malattie infiammatorie croniche e acute, infezioni, infarto cardiaco, sindrome di Down, diabete, alcuni tumori malattie epatiche gravi, diabete, ipertiroidismo, rottura dei globuli rossi (emolisi), artrite reumatoide anemia da carenza di ferro, alcuni casi di mieloma multiplo, ipercolesterolemia, gravidanza malnutrizione, cirrosi alcune malattie del sistema immunitario dette gammopatie, mieloma multiplo, alcune malattie ereditarie del sistema malattie epatiche croniche, infezioni, alcuni immunitario tumori, artrite reumatoide, lupus PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 171 SOLE, LA STAGIONE DELLA PREVENZIONE Si torna a prendere la tintarella con i primi caldi. Precauzioni, difese e regole per pelle, capelli e occhi. Così i consigli utili di primavera Con le tanto attese belle giornate, riprende la vita all’aria aperta. A tutto beneficio del nostro organismo visto che sole e luce stimolano la sintesi della vitamina D, migliorano l’umore, attenuano i dolori muscolari. Ma si espone, soprattutto la pelle, a piccoli stress perché non ha il tempo di prepararsi a produrre più melanina per difendersi dai raggi Uvb ed Uva. Le temperature in salita, inoltre, possono peggiorare eventuali problemi della pelle stimolando la produzione di sebo in quella grassa o disidratando quella secca. Per aiutare la pelle, bisogna cambiare la texture delle creme di viso e corpo perché si avverte la necessità di idratare di più. Chi ha la pelle grassa, cerca invece consistenze meno untuose. Ma utile per tutti la fotoprotezione. «Il sole primaverile è molto insidioso: la pelle, infatti, si arrossa poco e sembra meno dannoso». Invece, la protezione solare deve diventare una routine quotidiana a partire proprio da questi giorni. Le ultime evidenze scientifiche hanno dimostrato, infatti, che dal sole non bisogna più proteggersi solo per evitare le scottature e gli eritemi provocati dagli Uvb, ma piuttosto per difendersi dai raggi Uva che fanno danni più profondi a livello del Dna. «La foto-protezione andrebbe fatta anche in inverno, specie per prevenire i danni dell’esposizione cronica al sole - spiega Enzo Berardesca, dir. della clinica di dermatologia dell’Istituto San Gallicano di Roma - Questo vale soprattutto per i fototipi chiari, ma anche chi ha la carnagione scura ha bisogno di proteggersi per prevenire le rughe». Oltre ai bambini, che hanno la pelle più delicata, e agli anziani che producono meno melanina, anche gli uomini sono considerati vulnerabili ai rischi dell’esposizione solare. «Pur con una pelle più spessa, gli uomini tendono a proteggersi di meno, non usano i solari in città e non possono contare sull’effetto barriera svolto dalle creme idratanti e dal make up che spesso includono uno schermo solare» dice Berardesca. Per difendersi, è fondamentale scegliere bene la protezione solare tenendo conto del proprio foto-tipo (da 1 pelle chiara a 5 pelle olivastra), e usarne la giusta quantità. «Mediamente ne mettiamo una quantità scarsa e dimentichiamo di fare più applicazioni ogni 2-3 ore. Invece, bisogna metterne in abbondanza», chiarisce l’esperto. Ma la medicina anti-aging sostiene che il segreto per non subire i danni del sole sta nell’abbinare in città solari con anti-ossidanti in crema, gel o fluido da applicare una decina di minuti prima del solare. Gli antiossidanti di ultima generazione associano un pool di sostanze che rafforza fino a otto volte la protezione anti-radicalica dei solari. Si tratta di prodotti a base di acido L-ascorbico, antiossidante in grado di proteggere la pelle dai danni degli ultravioletti e aumentare la produzione di collagene, e di alfa tocoferolo, che completa l’azione antiossidante della vitamina C. Poi l’acido ferulico, che neutralizza le reazioni ossidative indotte dalle raggi, e la floretina che garantisce una protezione ad ampio spettro. Gli anti-ossidanti si possono assumere anche per bocca con i nutraceutici. «Oltre alle vitamine A ed E, al coenzima Q10 e al licopene - spiega il dermatologo - ha dimostrato una buona efficacia il Polypodium leucotomos, una sostanza estratta da una felce dell’America centrale che ha potente azione antiossidante e agisce come un vero e proprio spazzino dei radicali liberi». Si possono assumere a partire da ora per un’azione anti-age oppure tre settimane prima delle vacanze per una funzione foto-protettiva. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA LA STAGIONE DELLA PREVENZIONE Anno II – Numero 171 PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 171 STILI DI VITA E SALUTE LE CURE PIÙ PAZZE DEL MONDO C'è che si cura con la pipì delle mucche, chi si fa baciare dalle tartarughe o si infila tubicini di gomma tra naso e gola. Insomma, paese che vai, medicina che trovi. E se alcune terapie, oltre che impressionanti, sono alquanto discutibili perchè prive di ogni fondamento scientifico e pericolose dal punto di vista igienico-sanitario, altre sono diventate fenomeni di moda largamente pubblicizzate nei paesi occidentali. In questa gallery abbiamo raccolto le più strane, singolari e impressionanti. Api contro la sinusite: Un bimbo palestinese affetto da sinusite cronica si sottopone, suo malgrado, a una seduta di apipuntura in una centro specializzato di Gaza. Il veleno delle api viene utilizzato fin dall'antichità per curare numerosi disturbi: artrite, sciatica, poliartrite, nevrite, nevralgia,gotta, tendinite. Secondo la medicina ufficiale, questa pratica, molto in voga anche nell'Europa dell' Est, non ha alcuna base scientifica. In cura dal "Doctor fish": Farsi curare da un pesce? Quello che solo pochi anni fa sembrava uno scherzo, oggi è l’ultima tendenza in fatto di bellezza. Si immergono i piedi in apposite vasche piene di pesci Garra rufa obtusas che, cibandosi delle cellule morte, lasciano la pelle morbida e levigata, procurando un piacevole solletico. Nella tradizione turca, da secoli questi pesciolini vengono utilizzati nelle piscine termali per la cura di disturbi dermatologici, in primis la psoriasi ma anche acne ed eczemi (nella foto i pesciolini nuotano intorno alla faccia di un signore immerso in una piscina termale di Kangal, in Turchia). Intorno agli anni ’60 questa pratica, dalla quale deriva il soprannome di “doctor fish”, si è diffusa in tutto l’Oriente, per poi arrivare in Europa e in America. Lo scorso ottobre tuttavia la Health Protection Agency (Hpa), un'agenzia governativa inglese, ha messo in guardia sui possibili rischi provocati da virus e batteri che potrebbero essere trasmessi dai pesci o dalle cattive condizioni igieniche dell’acqua in cui ci si immerge. Sepolti e contenti: Questo poveretto non sta pagando pegno per una scommessa persa. Finire "sepolto vivo" dalle parti di El Dakrour, in Egitto è stata una sua libera scelta. Si pensa infatti che la sabbia della zona curi sia i dolori reumatici sia l'impotenza maschile. Solo però se sfruttata correttamente. Cioè facendosi ricoprire di sabbia, completamente nudi, nelle ore più calde del giorno, quando il termometro sfiora i 35 gradi! Per completare la cura un bel bagno alla sorgente di Siwa: le sue acque secondo la tradizione, guarirebbero da psoriasi e dermatiti varie. Fondamenti scientifici? Nessuno. PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 171 SCIENZA E SALUTE ACIDO FOLICO e GRAVIDANZA L'ACIDO FOLICO è una vitamina del gruppo B molto importante per l'organismo, in particolare durante il periodo della gravidanza. L'ac. folico, infatti, serve per la costruzione delle nuove cellule e del materiale genetico. Durante la gravidanza, esso contribuisce allo sviluppo del condotto neurale, che comincia la sua formazione subito dopo il concepimento e diventa in seguito la colonna vertebrale del bambino. Le donne che assumono sufficiente acido folico prima del concepimento e che continuano ad assumerlo durante la gestazione riducono notevolmente i rischi di deficienze del condotto neurale, come ad esempio la spina bifida. Le donne in gravidanza dovrebbero assumere 0.4 mg di acido folico tutti i giorni. Per garantirsene il giusto apporto nella forma ideale per la salute del feto, è bene variare i cibi ricchi di acido folico che si mangiano. La scelta è ampia, i cibi più ricchi di questa vitamina sono: agrumi, vegetali a foglia verde scuro, noci, legumi, cereali integrali e tutti i prodotti (pane, cereali) arricchiti di questa vitamina. Assicurarsi la sufficiente quantità giornaliera di ac. folico ha anche altri vantaggi:esso, riduce il livello di omocisteina, i cui alti livelli sono stati associati a danni alle pareti dei vasi sanguigni. La carenza di questa vitamina è stata anche associata a disturbi cardiaci, cancro, problemi neurologici. Come le donne in gravidanza, anche le persone anziane devono prestare attenzione alla quantità di ac. folico che introducono nel loro corpo, poiché con l'avanzare dell'età si ha una diminuzione del suo assorbimento. (Donna, Salute) LA TERAPIA INTEGRATA PER GLI INSESTETISMI DEGLI ARTI INFERIORI: LA BIORIVITALIZZAZIONE La comparsa di teleangectasie degli arti inferiori, espressione di una alterazione della funzionalità della circolazione venosa periferica, è spesso associata ad accumuli adiposi localizzati in corrispondenza delle cosce e delle ginocchia ed a gonfiori coinvolgenti prevalentemente le gambe e le caviglie. Si tratta di problemi molto diffusi, a causa dei quali si sviluppa l’esigenza, da parte del sesso femminile, di ridare e mantenere eleganza ed armonia alle proprie gambe. La “BIORIVITALIZZAZIONE” degli arti inferiori è la terapia integrata in grado di eliminare il problema dei capillari e di realizzare contemporaneamente un rimodellamento armonioso del profilo delle gambe, migliorando la circolazione del sangue, facilitando il riassorbimento di tossine depositate localmente e riducendo gli accumuli localizzati di tessuto adiposo. Si tratta di un approccio integrato e personalizzato rivolto alla presenza, a livello degli arti inferiori, di turbe circolatorie, ristagno di liquidi ed accumuli adiposi, situazioni che, una volta instauratesi, tendono ad autoalimentarsi nel tempo. Come si effettua: Le teleangectasie (i”capillari”) vengono trattate mediante la microscleroterapia e l’utilizzazione del laser vascolare transdermico, mentre l’azione sul grasso e sul gonfiore si realizza tramite la microiniezione, eseguita a più livelli, di prodotti ad azione lipolitica, drenante e disintossicante tessutale, impiegando sostanze pressoché prive di effetti collaterali. Quali sono i vantaggi?: E’ una terapia globale indirizzata al miglioramento circolatorio, al riassorbimento di tossine dannose per l’organismo ed al rimodellamento del profilo del corpo; · Consente di trattare contemporaneamente il disturbo circolatorio e l’accumulo adiposo; · È un trattamento ambulatoriale, e non necessita di anestesia; · Il numero di sedute, settimanali e della durata di circa 45 min. l’una; · I risultati sono visibili nel giro di poche settimane. (Salute, Donne)