Anno VI – Numero 1191
Venerdì 29 Settembre 2017 – S.S. Arcangeli
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Elezioni per il rinnovo del
consiglio
direttivo
dell’ordine e del Collegio
dei Revisori dei conti,
23-24-25 Settembre 2017
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Il
«mistero»
delle
mandorle:
sono
ipercaloriche ma aiutano a
dimagrire
4. MasSpec, la penna per
decifrare in pochi secondi
la Tipologia di un tumore
Prevenzione e Salute
5. Per vivere a lungo bisogna
dormire
almeno
8 ore a notte"
6. Più sale per chi ha la
pressione bassa!!
7. “Tumore
intestino,
mangiare poca carne rossa
riduce il rischio?
Meteo Napoli
Venerdì 29 Settembre
ï‚· Variabile
Minima: 16° C
Massima: 24 °C
Umidità :
Mattina = 64%
Pomeriggio = 61%
Proverbio di oggi………
Chi vo’ male a chesta casa ha da crepà ’ primma ca trase!
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1191
SCIENZA E SALUTE
Il «mistero» delle MANDORLE:
sono IPERCALORICHE ma AIUTANO a DIMAGRIRE
Nell’ambito di un’alimentazione controllata questo tipo di frutta secca riduce il grasso
totale e viscerale (il più pericoloso)
Per non ingrassare - e ancora più per dimagrire - non sarÃ
controindicato un alimento con 600 chilocalorie a etto?
Sembrerebbe di no, almeno quando si tratta di frutta secca a
guscio come le mandorle.
I risultati dello studio
Lo indica uno studio appena pubblicato su The Journal of
Nutrition.
In questa ricerca, 86 adulti sovrappeso o obesi hanno seguito due
diete ipocaloriche, uguali come apporto energetico, ma con
mandorle (15% delle calorie totali, in media 38 grammi al giorno) oppure senza.
Dopo tre mesi, la perdita di peso è risultata simile nei due gruppi ma la riduzione del grasso totale era
maggiore (di circa un chilo) in chi si era attenuto alla dieta con le mandorle, che ha anche mostrato una
maggiore perdita di grasso viscerale (il
più pericoloso perché associato al rischio
di malattie cardiache).
Alternanza di frutta secca
Una delle ipotesi dei ricercatori riguarda
l’elevato contenuto di grassi insaturi
delle mandorle che, in presenza di
restrizione calorica, aumenterebbe
l’ossidazione dei grassi con riduzione
preferenziale del grasso viscerale.
«Oltre a questo possibile ruolo degli
acidi grassi insaturi — aggiunge
Mariangela Rondanelli, professore di
Scienze e tecniche dietetiche applicate
dell’Università di Pavia — anche
l’elevato contenuto di fibra e di proteine
delle mandorle potrebbe contribuire a
spiegare il risultato.
Fibra e proteine, infatti, possono aiutare ad aumentare il senso di sazietà . Inoltre, grazie a magnesio e
fosforo, a tirosina e triptofano, tutte sostanze ben rappresentate nelle mandorle, vi può essere anche un
miglioramento del tono dell’umore che aiuta l’aderenza alla dieta.
E anche se queste osservazioni vanno confermate, bisogna ricordare che la frutta secca oleosa è fra gli
alimenti maggiormente rivalutati dalla recente ricerca specie per il possibile ruolo protettivo nei
confronti delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumori».
Via libera, quindi, nell’ambito di una dieta equilibrata, in porzioni controllate (circa 30 g al giorno) e
alternandone i tipi. Se le noci, infatti, sono ricche in particolare di acido alfa linolenico (un acido grasso
della serie omega 3), nei pinoli abbondano proteine e magnesio, nelle mandorle la fibra e, come nelle
nocciole, la vitamina E, potente antiossidante. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1191
PREVENZIONE E SALUTE
"PER VIVERE A LUNGO BISOGNA DORMIRE ALMENO
8 ORE A NOTTE"
Ne è convinto il professor Matthew Walker, direttore del Center for Human Sleep
all’università di Berkeley in California. Nel suo ultimo libro, Why we sleep, lancia un segnale
d’allarme sulla nuova "epidemia da privazione del sonno"
Chi dorme non piglia pesci, recita il vecchio proverbio.
Più dormi e più a lungo vivi, lo corregge la scienza moderna.
O perlomeno lo corregge uno studioso, il prof. Matthew Walker,
direttore del Center for Human Sleep all’università di Berkeley in
California e ora autore di “Why we sleep†(Perché dormiamo), un
libro che lancia un segnale d’allarme sulla nuova “epidemia da
privazione del sonnoâ€: la chiama proprio così, come se fosse un virus contagioso.
“E lo è davvero, perché la vita d’oggi ci spinge a dormire sempre meno, senza tenere sufficientemente
conto degli effetti pericolosi del fenomenoâ€. Fortunatamente, per questo genere di epidemia esiste la
cura. E’ a disposizione di chiunque e non costa niente: basta dormire.
Perché secondo Walker l’equazione è drammaticamente semplice:
 meno dormi, meno vivi. In altre parole l’insonnia, voluta o sofferta, ci accorcia la vita.
Il numero delle malattie collegate alla “privazione del sonno è lungo e spaventoso:
 morbo di Alzheimer, cancro, diabete,
 obesità , disturbi mentali.
“Ogni aspetto della nostra vita biologica viene intaccato e condizionato dal riposo notturnoâ€. “E
purtroppo nessuno fa abbastanza per cambiare le coseâ€.
Nessuno ha mai visto, in effetti, cartelli dentro ospedali e ambulatori che esortano la gente a dormire di
più. Invece per l’autore è una priorità della nostra salute di cui bisogna urgentemente tenere conto.
Il suo libro suggerisce che una buona “dieta†di sonno sarebbero otto ore a notte. Un traguardo che a
molti di noi appare irraggiungibile.
Ma la soglia sotto la quale non bisognerebbe assolutamente scendere, ammonisce il prof. di Berkeley, è
sette ore di sonno a notte:
 chi ne dorme di meno mette a rischio la propria salute e di conseguenza diminuisce la probabilitÃ
di vivere più a lungo.
Il problema, riconosce Walker, è che l’etica del lavoro, così come fin dalla più giovane età quella della
studio, ci incita a dormire sempre meno per fare sempre più cose.
E non si tratta soltanto di lavorare o studiare: ci sono la palestra, i corsi di ogni genere per adulti e
bambini, le lingue da imparare o perfezionare, per tacere dello smart phone che attraverso i social
network ci tiene svegli anche quando le palpebre si chiudono sugli occhi come due saracinesche
automatiche.
Basta qualche cifra a chiarire come è cambiato il nostro rapporto con il sonno. Nel 1942, meno dell’8%
della popolazione, in Europa e Stati Uniti, sopravviveva con 6 ore di sonno o meno a notte.
Nel 2017, una persona su due dorme 6 ore o meno di 6 ore per notte: il 50%.
Lavoro straordinario, trasporti più lunghi per lavoratori pendolari, intrattenimento moltiplicato, ansia,
depressione, alcol e caffeina, sono tutte cause della trasformazione, secondo gli esperti. “Tutti nemici
del sonnoâ€. E poi ce n’è un altro: “Nella società occidentale odierna, ci si vergogna a dire che si dorme
molto. Dormire poco viene considerato un distintivo di onore, qualcosa di cui vantarsi. E’ imbarazzante
ammettere in pubblico che si dormono otto ore per notte. Si fa la figura del pigro, per non dire
dell’anormaleâ€. (Salute, Repubblica)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1191
SCIENZA E SALUTE
MasSpec, la penna per decifrare in pochi secondi la
Tipologia di un TUMORE
All’apparenza, può sembrare una penna laser: soltanto un po’ più lunga di quelle che si
utilizzano come puntatori.
Ma in realtà si tratta di uno strumento molto innovativo la cui
efficacia, se confermata nei necessari trial clinici, s’appresta a
rendere ancora più accurata la chirurgia oncologica.
Lo strumento ideato da un gruppo di ricercatori dell’Università del
Texas e presentato attraverso le colonne della rivista «Science
Translational Medicine» sembra avere le carte in regola per bruciare i tempi con cui lavorano gli
anatomopatologi. Se per avere informazioni più dettagliate sulla natura di un tumore oggi occorre
attendere anche dieci giorni, il dispositivo messo a punto ad Austin potrebbe permettere ai chirurghi di
avere informazioni dettagliate sulla neoplasia che stanno rimuovendo nell’arco di pochi secondi.
Un’opportunità che renderebbe ancora più fine l’approccio chirurgico, riducendo drasticamente i tempi
di definizione della migliore strategia terapeutica.
Come funziona “MASSPEC�
: La «penna», testata su 253 tessuti tumorali umani
comprendenti porzioni di neoplasie polmonari, ovariche, tiroidee
e della mammella, s’è rivelata in grado di riprodurre una corretta diagnosi nel 96% dei casi.
Il tutto attraverso un esame condotto direttamente in sala operatoria: dunque in grado di fornire agli
specialisti una risposta nel corso dell’intervento chirurgico per l’asportazione di una massa tumorale.
Un aspetto non di secondo piano, se dalla definizione dei confini del tessuto da rimuovere dipende
anche il rischio di vedere ripresentarsi la neoplasia.
«MasSpec», questo il nome dato al dispositivo, è uno strumento palmare dotato di un ugello monouso
che, una volta posto a contatto con il tessuto sospetto, preleva un campione del materiale biologico.
Lo strumento risulta collegato a uno spettrometro di massa, in grado di comparare i metaboliti prodotti
dal tessuto tumorale con quelli inseriti in un database di dati analoghi.
Nei test finora condotti il responso, disponibile in dieci secondi, ha definito con elevata sensibilità la
natura di un tessuto: anche in quelle zone al limite tra il tessuto tumorale e quello sano, su cui spesso si
gioca la partita più importante per definire il buon esito di un intervento.
VERSO UNA MIGLIORE ACCURATEZZA CHIRURGICA
«Se sopraggiungerà anche la validazione nel corso degli studi clinici, la spettrometria di massa potrebbe
diventare un’opportunità per affinare la diagnosi già nel corso di un intervento chirurgico e di
identificare fin da subito le micrometastasi».
Oltre che efficace, il processo si rivelerebbe a basso impatto per i pazienti. Il fine ultimo, «è quello di
offrire loro una chirurgia più precisa e sicura».
In effetti anche se la massimizzazione del tessuto rimosso viene vista come la soluzione più rassicurante
per continuare a vivere dopo il cancro, un intervento troppo demolitivo può avere pure conseguenze
negative. Nel caso del tumore al seno, oltre alla componente psicologica che tocca le donne, c’è da
considerare l’entità del dolore postoperatorio.
Mentre, nel caso delle neoplasie tiroidee, una chirurgia troppo demolitiva, può determinare una
riduzione della fonazione e della capacità di regolare i livelli di calcio: micronutriente fondamentale per
un corretto funzionamento dei muscoli e del tessuto nervoso.
(Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1191
PREVENZIONE E SALUTE
PIÙ SALE PER CHI HA LA PRESSIONE
BASSA, MA CON MODERAZIONE
Il consumo alimentare di sale, non bisogna mai dimenticarlo,
influisce sulla nostra pressione arteriosa.
Da una parte le persone ipertese possono abbassare in modo sensibile i valori della pressione sistolica
(massima) e diastolica (minima) con un uso attento del sale, molto inferiore ai 5 g al giorno che è il limite
massimo consentito per mantenere il nostro organismo in salute. Dall’altra parte ci sono invece molte
persone, quelle che soffrono di pressione bassa, che possono avvicinare il loro consumo a quel limite.
Quali persone possono consumare sale in quantità leggermente superiore alle altre?
«Tutte quelle che soffrono di pressione bassa sintomatica, che è la pressione arteriosa che produce
spossatezza e capogiri e in alcune circostanze può portare anche a svenimenti. Il limite dei 5 grammi può
essere da loro avvicinato, sì, purché ne restino comunque al di sotto».
Il fatto di essere ipotesi, dunque, non dà liberta assoluta di consumo di sale…
«No, il sale oltre i limiti non è mai salutare per il nostro organismo in generale e non può essere
considerato uno strumento per risolvere un problema di pressione bassa. Questo perché se consumando
maggiori quantità di sale si possono in parte risolvere problemi di pressione, dall’altra si rischia di creare
o acuire problemi che riguardano il sistema cardiovascolare».
In generale, quale deve essere il rapporto tra chi soffre di pressione bassa e
l’alimentazione?
«Le persone ipotese devono semplicemente salare gli alimenti poco più del
normale, evitando comunque quelli che sono già molto salati di base. Meglio non esagerare, quindi, con
salumi, formaggi e cibi simili che hanno, sì, un po’ di sale in più, ma che contengono anche molti grassi
che, se assunti in dosi eccessive, possono nuocere alla nostra salute. Al limite, per aumentare in modo
naturale la loro pressione, gli ipotesi possono integrare l’alimentazione con un po’ di liquirizia, benefica
per chi soffre di pressione bassa». (Salute, Humanitas)
“TUMORE INTESTINO, mangiare poca CARNE
Rossa Riduce il rischioâ€, Vero o Falso?
Alcuni sostengono che ridurre il consumo di carne rossa contribuisca a
proteggere l’intestino dal rischio di sviluppare tumore al colon-retto. Vero o falso?
“VERO. È dimostrato da diversi studi il contributo che l’alimentazione dà alla prevenzione del tumore
del colon-retto, con particolare attenzione al consumo di carne rossa. Insieme a un elevato consumo di
carne rossa, in particolare quella lavorata, come per esempio gli insaccati, favorirebbero l’insorgenza di
questa neoplasia che colpisce l’intestino anche abitudini alimentari che includano grassi di origine
animale e cibi ad alto contenuto calorico, come le bibite zuccherate, soprattutto se associate a una dieta
povera di fibre. Al contrario, seguire uno stile di vita sano, con un consumo regolare di frutta e verdura,
privilegiando l’apporto di carni bianche e pesce, cereali integrali e legumi, ha dimostrato ridurre il rischio
oncologico. Non solo alimentazione sana, ma anche abitudini sane contribuiscono a ridurre il rischio di
sviluppare il tumore al colon-retto: infatti, contribuiscono ad aumentare il rischio di tumore anche
l’abitudine al fumo di sigaretta, l’eccessivo consumo di alcol, la sedentarietà e il sovrappeso. Infine,
contribuisce a ridurre considerevolmente il numero di diagnosi di tumori intestinali anche sottoporsi agli
screening per l’individuazione dei polipi intestinali, ovvero le lesioni precancerose che possono evolvere
in senso maligno e dare origine al tumore al colon-retto.†(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1191
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ELEZIONI ORDINE: RAGGIUNTO IL QUORUM
HANNO VOTATO 1700 ELETTORI
Eletto in prima convocazione il nuovo Consiglio Direttivo dell’Ordine e quello del
Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia di Napoli per il triennio 2018/2020.
La validità dell’elezione, indetta in prima convocazione, era legata al superamento del quorum
rappresentato da 1585 elettori, ovvero quando
Elezione di 15 Componenti
hanno votato un terzo degli aventi diritto. (in foto il
del Consiglio Direttivo
momento dello scrutinio).
Consiglieri eletti
Ringrazio tutti i Colleghi che in questi tre giorni
Santagada Vincenzo
hanno offerto la loro disponibilità a far parte del
Balestrieri Bianca Rosa
Colesanti Silvio
seggio elettorale.
Carraturo Davide
Un ringraziamento particolare ai Colleghi che hanno
Di Maggio AnnaMaria
ricoperto con professionalità e disponibilità le
Fusco
Mariano
cariche Ordinistiche nell’ultimo Triennio ed ai
Iorio
Riccardo Maria
numerosi Colleghi che con abnegazione e senso di
Maggiore Tommaso
appartenenza si sono recati alle urne dando la loro
Magli
Elisa
fiducia.
Marzano Raffaele
Nava
Eduardo
Petrone Riccardo
Pisano
Giovanni
Stabile
Maria Luisa
Trama
Ugo
Elezione di 3 componenti Effettivi
del Collegio dei Revisori dei Conti
dell’Ordine dei Farmacisti della
Provincia di Napoli
Ascione Giovanni
Cantone Raffaele
Iengo Bianca
Componente Supplente del Collegio
dei Revisori dei Conti
Nocera Gennaro Maria
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1191
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†:
Approvata all’UNANIMITÀ la MOZIONE alla CAMERA
Concernente L’INIZIATIVA in MATERIA di RACCOLTA e
DONAZIONE dei FARMACI NON UTILIZZATI
Approvata all’unanimità nella seduta della Camera dei Deputati in data 14
Settembre 2017. Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.
Se Vuoi Vedere la Registrazione della dichiarazione di voto dell’On. Mara CARFAGNA alla
Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_conte
nt&view=article&layout=edit&id=1830
Seduta n. 850
Giovedì 14 Settembre
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1191
REGIONE CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA
VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2017.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà ; le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza
legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e
per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità : Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961