Anno VI – Numero 1196
Giovedì 05 Ottobre 2017 – S. Placido
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Insediamento
nuovo
Consiglio
Direttivo
dell’ordine e del Collegio
dei Revisori dei conti
3. Ordine: assistenza legale
gratuita,
sussidio
di
solidarietÃ
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. “gravidanza, integratori di
ferro
non
sempre
necessariâ€, vero o falso?
5. Come capire se una «botta
in testa» è grave?
Prevenzione e Salute
6. lupus, un trauma e un
forte stress potrebbero
scatenare la malattia
7. sei piccole anomalie della
pelle
che
potrebbero
segnalare un problema
serio
Meteo Napoli
Giovedì 5 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 16° C
Massima: 25 °C
Umidità :
Mattina = 65%
Pomeriggio = 60%
Proverbio di oggi………
Chello can un vuo’ sentì’, fa’ vedé’ ca nun siénte
“GRAVIDANZA, INTEGRATORI di FERRO
non SEMPRE NECESSARIâ€, VERO O FALSO?
Alcuni pensano che durante la gravidanza non sia sempre
necessario assumere integratori di ferro sostenendo che sia
sufficiente seguire un’adeguata alimentazione per non avere
problemi. Vero o falso?
“In
gravidanza
aumenta
FALSO
il fabbisogno di ferro e per questo
assumerlo con integratori è molto
importante. Nella maggior parte dei casi, infatti,
durante la gravidanza diventa insufficiente la
quantità di ferro che si assume con la dieta, anche
se ben equilibrata. Per evitare che si sviluppi una forma di anemia chiamata
anemia da carenza di ferro, una condizione fisiologica, cioè normale in
gravidanza, dovuta a un’espansione del volume del sangue e alla crescita dei
tessuti che inducono un aumento del fabbisogno di ferro, è importante non
farsi mancare né gli alimenti ricchi di ferro, né gli integratori di questo
prezioso minerale.
In particolare, gli alimenti più ricchi di ferro da assumere in gravidanza sono:
ï‚· carne e pesce non crudi (evitare anche prosciutto cotto e bresaola)
ï‚· verdure a foglia verde
ï‚· legumi secchi e frutta secca
Attenzione però: i vegetali sono molto ricchi di ferro nella forma non-eme che
non è assorbibile dal nostro organismo se non si associa a una fonte di
vitamina C; è sufficiente però associare gli agrumi, anche in forma di
spremuta da bere durante il pasto, agli alimenti vegetali ricchi di ferro per
aumentarne l’assorbimento.
Va invece evitata l’associazione di alimenti ricchi di ferro e Calcio, come
latticini e acque minerali, oppure caffè, cioccolato e vino rosso.â€
(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1196
PREVENZIONE E SALUTE
LUPUS, UN TRAUMA E UN FORTE STRESS POTREBBERO
SCATENARE LA MALATTIA
Come le altre malattie autoimmuni anche il lupus può essere scatenato da alcuni fattori ambientali,
come sappiamo da molto tempo.
Ad esempio, nei soggetti predisposti geneticamente, l’esposizione al
sole o una condizione di forte stress emotivo possono provocare la
comparsa dei sintomi di questa malattia infiammatoria anche dopo una
fase di remissione.
A questi potrebbero aggiungersi l’aver vissuto un evento traumatico e
il disturbo post-traumatico da stress, come suggerisce un recente
studio pubblicato su Arthritis & Rheumatology.
Ne parliamo con il prof. Carlo Selmi, Responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica di Humanitas.
I ricercatori hanno valutato il legame tra l’esposizione a un trauma e i sintomi del disturbo posttraumatico da stress con l’incidenza del lupus eritematoso sistemico su 54.763 donne seguite per 24
anni. È emersa una significativa associazione tra questi fattori e la malattia infiammatoria.
In particolare si è osservato
 un aumento del rischio di quasi tre volte fra le donne con un sospetto disturbo posttraumatico da stress
 aumento di più di due volte tra coloro che avevano avuto esperienza di un forte evento
traumatico come, ad esempio, un grave incidente d’auto.
I ricercatori hanno anche corretto i dati dalla possibile influenza della depressione – che spesso si
accompagna al disturbo post traumatico da stress – come fattore scatenante il lupus;
danno così maggiore rilevanza alle conclusioni dello studio e sottolineano ancora una volta come
il sistema immunitario sia influenzato da quello nervoso, come nel caso del sistema nervoso simpatico.
IL LUPUS
Il LES è la forma sistemica del lupus, ovvero quella che può colpire qualsiasi organo.
È caratterizzato dalla reazione abnorme del sistema immunitario che si rivolge contro i tessuti
dell’organismo non più riconosciuti come propri.
Fra gli organi più colpiti ci sono reni, cuore, polmoni, pelle, sistema nervoso ed articolazioni.
Questa malattia autoimmune colpisce in prevalenza il sesso femminile, con un rapporto di dieci a uno
rispetto al sesso maschile.
Le diagnosi arrivano spesso in età fertile, tra i 15 e i 45 anni di età .
Il lupus, inoltre, condivide con le altre patologie autoimmuni l’andamento ciclico con fasi di remissione e
di esacerbazione. E tra i fattori ambientali che possono scatenare i sintomi c’è proprio lo stress, come
riferiscono tanti pazienti mentre sono note da anni forme di LES scatenate da alcuni farmaci.
STRESS e LUPUS
L’associazione tra il disturbo post traumatico da stress e il lupus era già stata oggetto di ricerca in uno
studio condotto su un gruppo di veterani di guerra, fra le categorie più colpite da questo disturbo.
Ora questa nuova ricerca ne rafforza la relazione confermando lo stretto legame fra il benessere
psicologico e le malattie autoimmuni, qualcosa già suggerito con l’artrite reumatoide e la psoriasi.
L’effetto dell’esposizione al trauma e del disturbo post traumatico da stress sull’organismo sarebbe
caratterizzato da un aumento dei livelli di infiammazione.
Ad es. nelle persone con i sintomi di questo disturbo si registra un aumento dei livelli di molecole proinfiammatoriecircolanti come il TNF-α, la proteina C reattiva e l’interleuchina 6. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1196
PREVENZIONE E SALUTE
SEI PICCOLE ANOMALIE DELLA PELLE CHE POTREBBERO
SEGNALARE UN PROBLEMA SERIO
È molto probabile che la maggior parte delle persone si rivolga a un dermatologo se nota
sulla pelle un grosso neo scuro, o se compare uno sfogo che provoca prurito.
Non tutte le malattie della cute hanno però sintomi così evidenti e facili da individuare.
Ci sono segnali che non sembrano allarmanti ma potrebbero invece essere spia di qualcosa di molto
serio.
Ecco i sei «campanelli d’allarme» per i quali è meglio rivolgersi a un medico.
Un brufolo che non scompare o sanguina se lo si tocca
Se quel bubbone, del tutto simile a un brufolo senza pus, persiste
da più di due settimane, oppure se sanguina quando lo si
«spreme», in un adulto (e soprattutto in una persona anziana),
potrebbe essere in realtà una forma di tumore della pelle. Proprio
come una macchia rossastra oppure una sorta di crosticina di pelle
dura che non spariscono. «In effetti potrebbe trattarsi di un
carcinoma basocellulare (basalioma) o di un carcinoma
squamocellulare (spinalioma) – spiega Giuseppe Monfrecola,
direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia all’Università Federico II di
Napoli. Sono forme meno aggressive e letali del melanoma, ma molto più frequenti.
Compaiono soprattutto sulle zone più esposte alla luce del sole: faccia, braccia, gambe».In caso di
sospetto, il dermatologo lo asporta per praticare l’esame istologico in modo da avere una diagnosi certa.
Labbra sempre screpolate che non guariscono
Capita a molti di rovinarsi almeno una volta le labbra, magari
dopo una gita sulla neve o una scottatura solare o per bibite e
cibi ustionanti.
Di fronte però a chiazze rossastre e squamose soprattutto del
labbro inferiore, che persistono nel tempo e non migliorano
entro un paio di mesi di cure con un buon balsamo, è meglio
chiedere il parere di un medico:
 potrebbe trattarsi di cheilite attinica, un'alterazione ad
evoluzione potenzialmente maligna delle labbra molto
spesso causata dall’eccessiva esposizione al sole o dalle ripetute scottature.
«È più comune nei soggetti di cute chiara e il campanello d'allarme per un'evoluzione tumorale è dato
dalla comparsa di placche e croste irregolari – dice Monfrecola –.
Le labbra degli uomini sono più a rischio perché le donne sono generalmente più attente, proteggono
spesso la bocca con burrocacao e rossetto».
Anche in questo caso, davanti al dubbio di una patologia vera e propria, il dermatologo prescriverà prima
una terapia a base di farmaci applicati direttamente sulla parte in questione o anche un trattamento con
crioterapia o laserterapia. In casi persistenti o dubbi provvederà ad una biopsia per l’esame istologico.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1196
Una chiazza di pelle secca che non si riesce ad ammorbidire
Davanti ad aree di pelle arrossata e ricoperta da crosticine (squame)
resistenti alla costante applicazione di creme idratanti ed emollienti, dopo
un mese è bene farsi visitare da uno specialista.
Potrebbe infatti trattarsi di cheratosi attiniche, alterazioni cutanee note
dalla fine dell’Ottocento, ma a lungo sottovalutate e, di conseguenza,
sottostimate. Si presentano come piccole “chiazze†che possono assumere forme e colorazioni diverse,
ruvide al tatto e ricoperte da squame, con dimensioni che variano da pochi millimetri fino a diversi
centimetri di diametro. «Sono lesioni pre-cancerose non pericolose se correttamente trattate –
chiarisce Monfrecola -conseguenza di esposizioni prolungata al sole (raggi ultravioletti), che possono
però evolvere in carcinoma squamocellulare. Il trattamento tempestivo è fondamentale e oggi esistono
molte cure molto efficaci».
Le pieghe di collo, inguine o ascelle si scuriscono
Se le grinze della pelle in determinati punti si presentano ispessite o
vellutate, di colore più scuro (dal brunastro al nero) rispetto alle zone
circostanti potrebbe essere sintomo di una patologia nota come acanthosis
nigricans.
La presenza eccessiva di insulina nel sangue può infatti dare luogo a una
manifestazione cutanea caratterizzata da zone iperpigmentate, mal
delimitate, che compaiono tipicamente a livello delle pieghe cutanee (collo, ombelico, inguine, ascelle).
«L'acanthosis nigricans non è contagiosa o pericolosa – dice l’esperto -, ma talvolta segnala un problema
di salute generale che richiede attenzione.
Questa dermatosi, infatti, è comunemente associata a obesità , iperinsulinemia e sindrome dell'ovaio
policistico. Non esiste un trattamento specifico per questa alterazione della pelle, ma la gestione
terapeutica della condizione medica di base, di solito, può ripristinare la
normale pigmentazione delle zone colpite».
Le sopracciglia si assottigliano o si perdono peli e capelli
Un eccessivo assottigliamento dell’arco sopraccigliare può essere spia di un
problema alla tiroide, una ghiandola predisposta alla produzione di ormoni
che regolano, fra le altre funzioni, anche la crescita di peluria, peli e capelli. In
tal caso, con una visita dal medico si dovrà appurare quale sia la patologia
tiroidea in questione e poi, con la terapia adeguata (solitamente farmaci) la situazione tornerà alla
normalità .«Se invece si nota la caduta di interi ciuffi di capelli oppure la comparsa di zone glabre là dove
c’erano capelli o peli – dice Monfrecola – potrebbe trattarsi di alopecia areata, una malattia in cui il
sistema immunitario improvvisamente riconosce come “estranei†peli o capelli, causandone la perdita.
Talvolta, l’alopecia può anche associarsi ad un disturbo tiroideo, per cui è bene farsi visitare per curare,
oltre all’alopecia, anche un eventuale problema della ghiandola».
Una macchia sotto le unghie che non cresce
Può capitare che, dopo un brutto colpo, compaia una sorta di livido sotto
le unghie di piedi o mani. Potrebbe fare male e impiegare un bel po’ di
tempo a scomparire. Ma se si nota la presenza di una chiazza scura senza
che ci sia stato un episodio (come schiacciarsi la mano in una fessura o far
cadere un peso sul piede) e questa “macchia†non cresce, è bene andare
dal dermatologo.«Per quanto raro, potrebbe trattarsi di un melanoma subungueale – il più pericoloso
tumore della pelle, invasivo e potenzialmente letale. Diagnosticare questa forma di cancro nei suoi stadi
iniziali è fondamentale per avere maggiori probabilità di guarigione». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1196
SCIENZA E SALUTE
COME CAPIRE SE UNA «BOTTA IN TESTA» È GRAVE?
I disturbi possono arrivare diversi giorni dopo il trauma
Una «botta in testa» non è un’evenienza rara: è capitato a molti di sbattere
contro un’antina, di prendere una pallonata in fronte...
In genere in questi casi il trauma è lieve, ma non sempre.
Incidenti stradali, cadute, infortuni sportivi, domestici o sul lavoro sono
all’ordine del giorno e spesso è la testa a pagare il conto maggiore.
Si calcola che ogni anno in Italia almeno 200-300 persone per 100 mila abitanti
vengano ricoverate a causa di traumi cranici, escludendo quelli lievi.
CHE COSA COMPORTA UN TRAUMA CRANICO?
«I traumi cranici vengono distinti in lievi, medi e gravi in basi ai sintomi, ma anche alla dinamica
dell’incidente. Una cosa è urtare la testa contro uno sportello, un’altra, ben più grave, essere colpiti da un
martello o cadere dalla moto - spiega P. Cremonesi, resp. del Pronto Soccorso dell’Osp. Galliera di
Genova.
Un trauma LIEVE può anche non dare sintomi, o causare disturbi come un leggero mal di testa o un
lieve senso di stordimento.
Se c’è un taglio sul cuoio capelluto, si può perdere sangue, dal momento che vicino alla superficie della
pelle ci sono molti vasi sanguigni. Proprio per questo una lacerazione di questo tipo può sembrare molto
più grave di quanto in realtà sia.
Nei traumi MEDI i sintomi sono più insidiosi e comprendono forte mal di testa, vertigini, nausea e
vomito. La situazione degenera nei traumi gravi.
Oltre a pallore, vomito, nausea, cefalea, ci può essere perdita di coscienza e persino coma».
«Se il trauma è lieve non occorrono particolari precauzioni se non riposo e ghiaccio sulla eventuale
piccola ferita.
COME BISOGNA
Se però i sintomi peggiorano, meglio chiedere aiuto medico. In caso di traumi
COMPORTARSI?
medi o gravi bisogna recarsi al Pronto soccorso, o chiamare un’ambulanza se la
situazione è particolarmente preoccupante.
In attesa dei soccorsi possono giovare accorgimenti come:
 porre una borsa del ghiaccio sulla testa della vittima,
 interrompere eventuali sanguinamenti premendo con un panno pulito la ferita (a meno che si
sospetti un frattura del cranio),
 lasciare la persona distesa, facendo attenzione a non muovere il collo.
Ci sono, poi, COSE DA NON FARE, come rimuovere un oggetto sporgente da una ferita, agitare la
persona se sembra stordita, somministrare alcol, sonniferi o alimenti.
Una volta in ospedale, in genere, per valutare l’entità del danno si esegue una Tac del cranio.
Eventualmente si procede anche a radiografia del tratto cervicale o a risonanza magnetica».
Che cosa si può fare sul fronte della prevenzione? «Non tutte le lesioni alla testa sono prevenibili,
ma alcuni accorgimenti riducono i rischi. In primo luogo mettere sempre il caso in bicicletta, in moto,
sugli sci o se si fanno sport violenti, nonché indossare le cinture di sicurezza quando si va in automobile.
In casa, prendere alcune precauzioni per ridurre il rischio di cadute, specie di anziani e bambini piccoli».
(Salute, Corriere)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1196
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Insediato il NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
Eletto per acclamazione, alla presenza del Sen. Mandelli (Presidente FOFI), il nuovo
Direttivo del Consiglio dell’Ordine e quello del Collegio dei Revisori dei Conti della
Provincia di Napoli per il triennio 2018/2020.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1196
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†:
Approvata all’UNANIMITÀ la MOZIONE alla CAMERA
Concernente L’INIZIATIVA in MATERIA di RACCOLTA e
DONAZIONE dei FARMACI NON UTILIZZATI
Approvata all’unanimità nella seduta della Camera dei Deputati in data 14
Settembre 2017. Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.
Se Vuoi Vedere la Registrazione della dichiarazione di voto dell’On. Mara CARFAGNA alla
Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_conte
nt&view=article&layout=edit&id=1830
Seduta n. 850
Giovedì 14 Settembre
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1196
REGIONE CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA
VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2017.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà ; le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza
legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e
per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità : Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961