Anno VI – Numero 1207
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Eventi del mese di
Ottobre
2. Progetto “Un Farmaco per
tuttiâ€;
3. Ordine:
abusivismo
in
farmacia
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Qual è la causa dell'herpes
sulle labbra?
5. Melagrana, chicchi di
benessere
Prevenzione e Salute
6. Lo sai che la fissazione per
i Cibi Sani può rovinare la
salute?
7. Pollice (poco) verde: 4
motivi per cui le piante
di casa non durano a lungo
8. Perché la mandibola a
volte
fa
clic:
problemi articolari o di
bruxismo
Meteo Napoli
Giovedì 19 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 14° C
Massima: 24 °C
Umidità :
Mattina = 60%
Pomeriggio = 52%
Giovedì 19 Ottobre 2017 – S. Laura
Proverbio di oggi………
A matin se scetano nu fess e nu deritt
Al mattino si svegliano un fesso e un furbo
Lo sai che la fissazione per i CIBI SANI può
rovinare la salute?
Mangiare cibi sani e di qualità è importante per la salute ma se la
scelta del cibo diventa una fissazione, può rovinare la salute.
Infatti, l’ossessione per il cibo sano non
è da confondere con l’essere informati o
attenti sulla scelta di cosa mettere in
tavola – spiega la dottoressa Barbara
Mingardi, psicoterapeuta di Humanitas
Gavazzeni –.
Si tratta invece di un disturbo
chiamato ORTORESSIA, che porta a una
diffidenza eccessiva verso tutto il cibo
con l’idea che una mancanza di controllo
sui cibi che si ingeriscono potrebbe danneggiare la propria salute.
Chi soffre di questo disturbo è molto attento sia alla scelta, ma anche alla
provenienza del cibo, al metodo di coltura o allevamento così come alla
preparazione.
In questo modo il cibo diventa la preoccupazione principale della giornata,
sfociando nel patologico quando intacca le relazioni sociali e affettive.
Può accadere, per esempio, che non si riesca più ad accettare un invito a cena
perché non ci si fida di cosa si potrà mangiare.
Insieme al disturbo ossessivo, il pericolo oggi viene dal fatto che molte nozioni
vengono veicolate da Internet e alcune convinzioni alimentari potrebbero non
essere sostenute da un reale approfondimento o da studi medico-scientifici,
ma si basino sul passaparola, sul sentito dire sui social o su qualche forum.
Per questo motivo, il consiglio è di rivolgersi a uno specialista in disturbi
dell’alimentazione con l’obiettivo di ridimensionare il concetto che si ha di
“dieta salutare.â€
(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
SCIENZA E SALUTE
QUAL È LA CAUSA DELL'HERPES SULLE LABBRA?
Un virus «silente» risvegliato da stress, sole e stanchezza
La capacità di venire alla luce nei momenti meno opportuni: all'inizio delle
vacanze, alla vigilia di un incontro importante, quando siamo giù di corda per
un'influenza.
«L’Herpes labiale, la fastidiosa eruzione, conosciuta anche come "febbre
delle labbra", è provocata dal virus Herpes simplex, che alberga silente
nell'organismo e ha la tendenza a risvegliarsi in occasione di alcune
circostanze» spiega il Marcello Monti, responsabile dell'Unità operativa di dermatologia dell'Istituto
Clinico Humanitas di Milano.
Come si viene in contatto con il virus? «Il primo "incontro" con il virus avviene in genere nell'infanzia,
quando per esempio si viene sbaciucchiati da qualcuno che ha un Herpes in atto o che sta per venire.
L'infezione questa prima volta non sempre si manifesta in modo chiaro, per cui è facile non accorgersi di
nulla. A volte, invece, compare una stomatite. Guarita l'infezione, il virus non viene però eliminato del
tutto, ma riesce a insediarsi nei gangli nervosi periferici della zona dove è penetrato inizialmente e lì
rimane inattivo, latente, finché non si pongono le condizioni per un suo risveglio.
: vanno dallo stress psico-fisico all'esposizione eccessiva i raggi ultravioletti
FATTORI SCATENANTI - ragione per la quale è comune con l'arrivo della bella stagione, da
un'alimentazione scorretta a uno sforzo eccessivo.
Nelle persone immunodepresse gli herpes possono essere più frequenti e gravi. Tra i soggetti a rischio
non c’è solo chi è positivo per il virus dell'AIDS, ma anche chi è in cura con cortisonici o chemioterapici».
: «L'Herpes labiale si presenta con tipiche vescichette o bollicine, in
COME SI RICONOSCE?
genere sulle labbra o in loro prossimità . Talvolta le bollicine possono
fare la loro comparsa in altre parti del viso e, raramente, colpire gli
occhi, dove provocano la cheratite erpetica.
Sulla pelle l'eruzione è preceduta da una sensazione di formicolio e bruciore che chi ha già avuto
l'Herpes, di solito, riconosce in modo chiaro. Le bollicine tendono a rompersi e a seccarsi nell'arco di
pochi giorni, lasciando poi crosticine che, infine, cadono senza lasciare tracce.
Questo ciclo dura in media una settimana se non si interviene in alcun modo».
: «Il lasso di tempo in cui si può trasmettere il virus ad altre
SI PUÒ ATTACCARE l’HERPES persone è brevissimo, perché una volta comparse le bollicine, il
ad ALTRE PERSONE?
virus torna subito nei gangli nervosi. Il contagio può avvenire solo
attraverso il contatto diretto con il siero contenuto nelle bollicine
e solo per i soggetti che non hanno ancora avuto contatto con il virus, come appunto i bambini. Se si ha
un Herpes labiale in atto si sconsiglia però di andare a trovare malati gravi o frequentare nursery».
Che cosa si può fare? «Per accelerare la guarigione si può ricorrere ad antivirali in crema, che però
funzionano solo se applicati alle prime avvisaglie perché poi il virus si ritira.
Per favorire il riassorbimento delle vescicole, far cessare il prurito e favorire la guarigione si può
applicare gel astringente a base di cloruro d'alluminio.
Per evitare di contagiare altri e di peggiorare la situazione è utile non grattarsi, evitare baci ed effusioni,
non condividere stoviglie e asciugamani, non esporsi al sole e non applicare sulle lesioni rimedi "fai da
te" non convalidati». (Salute Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
SCIENZA E SALUTE
POLLICE (POCO) VERDE: 4 MOTIVI PER CUI LE PIANTE
DI CASA NON DURANO A LUNGO
Come spiegano gli esperti di Rodale's Organic Life, servono molto più che luce e acqua per
fare in modo che fiori e arbusti domestici non muoiano prima del tempo, ma una volta
capito dov'è l'errore, è facile correre ai ripari.
Troppa acqua
Se le foglie della pianta appaiono tristemente appassite e giallognole, la
diagnosi è presto fatta: si è esagerato con l'acqua.
Il Rimedio: assicurarsi che il vaso abbia dei fori di drenaggio adatti nella parte
inferiore e controllare la terra; se è umida o fradicia d'acqua, bisogna
bagnare la pianta meno frequentemente.
Poca acqua
In presenza di foglie fragili, cadenti e di colore marrone, la causa è da
attribuire alla mancanza di acqua.
Il Rimedio: annaffiare la pianta fino a quando l'acqua non esce dai fori di
drenaggio posti nella parte inferiore del vaso e ripetere l'operazione ogni
volta che il terriccio risulta secco al tatto.
Giova ricordare che se in casa sono accesi condizionatore o forno, il
terriccio nel vaso si asciugherà più velocemente, quindi potrebbe essere necessario aumentare la
quantità di acqua da mettere ogni volta, pur senza bagnare la pianta più spesso del solito.
Parassiti
Quando le foglie sembrano attraversate da sottilissimi fili, significa che la pianta è
attaccata dai parassiti animali (i tre più comuni sono gli acari, le cocciniglie e le
mosche bianche).
Il Rimedio: non appena si scopre il problema, occorre isolare subito la pianta
infestata dalle altre, per evitare che i parassiti si diffondano.
A quel punto si può procedere con la cura, se possibile optando per un rimedio naturale, che consiste
nello sfregare settimanalmente foglie e gambi della pianta malata (tenuta al riparo da sole e calore per
non stressarla ulteriormente) con una soluzione di acqua e alcol per almeno tre settimane di fila. In
mancanza di alcol, la vodka è una valida alternativa.
Mancanza di nutrimento
Se le foglie sono cascanti e danno l'impressione di “avere fame†e il
terriccio all'interno del vaso si è ridotto notevolmente, vuol dire che la
pianta manca dei nutrienti necessari a sopravvivere, che possono essere
scomparsi col passare del tempo (a causa della limitata quantità di terra
contenuta nel vaso) o venire lavati via ad ogni annaffiatura.
Il Rimedio: aggiungere del terriccio fresco sul fondo del vaso o alla
sommità dello stesso è la soluzione più semplice e immediata.
Un'alternativa naturale? Mettere nel terreno le foglie di tè o i semi di caffè.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
SCIENZA E SALUTE
MELAGRANA, CHICCHI di BENESSERE
E’ la stagione giusta per inserire nella nostra dieta il frutto del melograno, ricco di sostanze
antiossidanti benefiche per la nostra salute e in particolare per vasi sanguigni, cuore e pelle
Dolce ma leggermente aspra, protagonista della tavola di Natale, la
melagrana ha notevoli qualità benefiche che la rendono un valido
alleato a tutte le età . Abbiamo scoperto le virtù di questo frutto con
l’esperto Antonio Sannia, esperto in fitoterapia è docente al corso di
fitoterapia presso le Università di Siena e Pavia.
La melagrana è tra i frutti che arricchiscono la tavola
natalizia. E non è soltanto buona, fa anche bene: quali sono le sue proprietà ?
La melagrana è un concentrato di benessere per tutto l’organismo.
La parte commestibile è rappresentata dai semi, chiamati arilli, la cui polpa è croccante e leggermente
aspra, a seconda delle varietà .
Tra i componenti principali di questo frutto ci sono gli antocianosidi, contenuti anche nel mirtillo e nei
frutti di bosco. Gli antocianosidi sono tra i più potenti antiossidanti conosciuti, combattono i radicali
liberi e hanno un’azione benefica sul cuore e i vasi sanguigni, e proteggono dunque contro i disturbi
cardiovascolari. Non dimentichiamo che su cento decessi, 45 sono imputabili a patologie cardiovascolari,
quindi il ruolo degli antocianosidi è fondamentale per mantenere in buona salute cuore e vasi.
La melagrana contiene anche vitamina C e tutti i più importanti sali minerali come calcio, magnesio,
potassio e fosforo. È particolarmente ricco in ferro, ma povero di sodio. Contiene anche una minima
parte di olio, ricco di acidi grassi Omega 6 molto importanti per la salute cardiovascolare.
E i benefici?: Come anticipato, gli antocianosidi contenuti nel melograno proteggono cuore e arterie,
ma le sue proprietà lo rendono anche un valido alleato contro l’invecchiamento cutaneo, proprio per la
sua azione anti radicali liberi, e contro le malattie della pelle come le dermatiti. Inoltre, è indicato per
contrastare e le prevenire le infezioni del tratto urinario come ad esempio la cistite.
Il consumo di melagrana è adatta nei casi di diabete perché ha un basso indice glicemico e contribuisce a
proteggere i vasi sanguigni. Al di sopra dell’anno di vita può essere consumato anche dai bambini ed è un
concentrato di vitalità per gli anziani. Non è tossica e non ha effetti collaterali.
Al NATURALE o SPREMUTA: come è meglio consumarla?
La spremuta di melagrana è ottima e certamente più pratica da preparare rispetto al consumo del frutto
al naturale. Per garantire all’organismo i benefici di cui è ricco, il consiglio è di assumere almeno due
bicchieri di succo nell’arco della giornata.
I chicchi di melagrana, detti arilli, sono contenuti all’interno del frutto, sono leggermente aspri e si
possono consumare da soli o in insalate, di frutta e verdura, o come base di ottime ricette.
La melagrana è indicato anche nelle diete ipocaloriche: un melograno apporta circa 70 calorie.
INTEGRATORI a base di MELAGRANA: che cosa sono?
Gli integratori a base di melagrana sono recenti e hanno fatto la loro comparsa negli ultimi cinque anni.
Sono composti di estratto secco di melagrana titolato in antocianosidi.
Si possono utilizzare sotto forma di capsule, compresse o bustine da sciogliere in acqua. Gli integratori
possono essere assunti tutto l’anno; una valida alternativa è rappresentata anche dal succo “pronto†che
conserva i principali nutrienti e benefici e si può trovare in ogni stagione.
La melagrana è molto utilizzata anche in COSMETICA: Sì. Proprio per le proprietà antiossidanti
dei polifenoli, questo frutto è utilizzato nella preparazione di creme per ridare elasticità e luminositÃ
alla pelle. Per la stessa ragione, se ne consiglia il consumo a ogni età , ma soprattutto in menopausa
quando l’epidermide perde in freschezza e ha bisogno di maggiore idratazione. (OK, Salute e benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
PREVENZIONE E SALUTE
PERCHÉ LA MANDIBOLA A VOLTE FA CLIC:
PROBLEMI ARTICOLARI O DI BRUXISMO
Spesso l’articolazione va «fuori posto» per mancanza di denti posteriori, inciampi
dell’articolazione o movimenti involontari di sfregamento dei denti stessi
Avvertire un «clic» della mandibola quando si
mastica è un’evenienza molto più frequente di
quanto si pensi, spesso accompagnata da altri
disturbi, tutti a carico dell’articolazione temporomandibolare, quella che connette la mandibola al
cranio e che entra in azione ogni volta che si apre la
bocca per masticare o parlare.
Che cos’è il cosiddetto «clic mandibolare»?
«Si tratta di un rumore articolare causato dal cattivo
posizionamento del disco articolare, che è frapposto
tra l’osso temporale del cranio e il condilo
mandibolare.
I capi di queste due ossa entrano in contatto durante i movimenti di apertura e chiusura della bocca in
una concavità denominata fossa glenoide, delimitata anteriormente da una sorta di “montagnettaâ€
(tubercolo articolare). A volte può addirittura capitare che il condilo superi questa convessità causando
una lussazione, condizione che può richiedere un intervento tempestivo per riposizionare manualmente
la mandibola bloccata. Sia i “clic†sia i blocchi in apertura o in chiusura della bocca segnalano una
sofferenza del sistema articolare e in particolare una incoordinazione fra disco articolare e articolazione
che determina “inciampi†avvertiti appunto come “clicâ€Â».
Quali sono le possibili cause? «I fattori che possono essere coinvolti sono numerosi, quelli più spesso
chiamati in causa sono i problemi di malocclusione (cattivo combaciamento delle arcate dentarie,
talvolta legati alla perdita di denti posteriori), a cui spesso si associa il bruxismo. Quest’ultimo disturbo
comporta movimenti involontari della mandibola e ha il più delle volte un’origine emotiva. Quando il
“clic†mandibolare diventa cronico si possono instaurare anche fenomeni artrosici o di rimodellamento
del condilo che possono aumentare ulteriormente il disturbo. Raramente e solo nel dislocamento
cronico si può parlare di lassità legamentosa o di lesione permanente del disco articolare, da usura o
rottura».
A chi bisogna rivolgersi? «La figura di riferimento è lo gnatologo o specialista in ortognatodonzia, la
branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio della posizione delle arcate dentali e delle funzioni
dell’articolazione temporo-mandibolare. Un’attenta visita in genere basta per mettere a fuoco il
problema. Il ricorso a indagini più approfondite, in particolare la risonanza magnetica, ha senso solo in
casi insidiosi per orientare meglio la terapia».
Quali sono i trattamenti? «Se il disturbo è lieve e solo occasionale non occorrono particolari
provvedimenti, se non l’eventuale ricorso a terapie sintomatiche, per es. con farmaci miorilassanti che
riducono la tensione muscolare, o analgesici per alleviare il dolore. Se invece il problema persiste, e
magari tende anche a peggiorare, è utile un attento studio delle arcate dentarie. Qualora si evidenzino
problemi di malocclusione occorre correggerli con terapie ortodontiche o con protesi che sostituiscano
gli elementi dentari mancanti. A volte, se a prevalere è il bruxismo, può essere utile anche il ricorso a
specifici bite (“apparecchi†di plastica da portare in genere di notte, ndr). (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
VIGILANZA DEGLI ORDINI SUL CORRETTO ESERCIZIO
DELLA PROFESSIONE
Ecco una nota di sintesi su alcuni elementi fondamentali da ricordare per il corretto
esercizio della professione e la lotta all’abusivismo in tutti gli ambiti
in cui opera il farmacista.
Il Consiglio Nazionale della Federazione ha deliberato di porre in essere “una lotta
serrata all’abusivismo in tutti gli ambiti in cui opera il farmacista:
dalla farmacia di comunità all’ospedale, dalla distribuzione alla ricerca†e, in questo
senso, tutti gli Ordini provinciali sono invitati a vigilare con la massima attenzione
sul corretto esercizio della professione.
L’art. 8 della L. 175/1992 riconosce agli Ordini professionali la facoltà di promuovere ispezioni presso le
sedi professionali dei propri iscritti, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alla professione. A
tal proposito è opportuno rammentare alcuni profili di fondamentale importanza.
Esercizio abusivo della professione: Al farmacista è vietato porre in essere, consentire o agevolare a
qualsiasi titolo l’esercizio abusivo della professione (cfr. art. 3, comma 2, del Cod. Deont. Farm.).
Tale comportamento costituisce anche un grave reato, sanzionato dall’art. 348 del Codice Penale e, per il
farmacista che consenta o agevoli l’abusivismo, l’art. 8 della legge 175/1992 prevede anche
l’interdizione dalla professione per un periodo non inferiore ad un anno.
Obbligo di indossare il camice bianco e il distintivo professionale:
Oltre ad essere previsto in alcune Regioni da specifiche disposizioni di legge, costituisce preciso obbligo
deontologico per il farmacista (art. 5, comma 1, Cod. Deont. Farm.) che presta la propria attività al
pubblico indossare il camice bianco e il distintivo professionale.
La ratio di tale disposizione è di tutta evidenza e risiede nella necessità di garantire al cittadino la
possibilità di individuare agevolmente e senza possibilità di equivoci il farmacista, unico professionista
abilitato a fornire consigli sui medicinali.
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†:
Approvata all’UNANIMITÀ la MOZIONE alla CAMERA
Concernente L’INIZIATIVA in MATERIA di RACCOLTA e
DONAZIONE dei FARMACI NON UTILIZZATI
Approvata all’unanimità nella seduta della Camera dei Deputati in data 14
Settembre 2017. Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.
Se Vuoi Vedere la Registrazione della dichiarazione di voto dell’On. Mara CARFAGNA alla
Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_conte
nt&view=article&layout=edit&id=1830
Seduta n. 850
Giovedì 14 Settembre
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
ORDINE: Corso di Alta Formazione in
“GESTIONE e MARKETING delle FARMACIEâ€
L’Ordine in collaborazione con la Business School ha organizzato l’importante evento che
ha come focus “Il Cambiamento della Professioneâ€.
: L’obiettivo del corso è quello di fornire conoscenze in ambito manageriale ed
organizzativo, per la gestione efficiente e di qualità della farmacia, nell’attuale
contesto competitivo.
Il corso intende analizzare gli strumenti e i processi che riposizionano sempre più la farmacia come attore del
SSN, impegnato nella tutela della salute, ma con particolare attenzione all’economicità della gestione.
:il corso è destinato principalmente a titolari e responsabili di farmacia e loro
Destinatari
collaboratori, a consulenti operanti nel settore della farmacia nonché a giovani
neolaureati in farmacia che intendono acquisire competenze di management
farmaceutico
Obiettivo del Corso
Come Partecipare
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1207
ORDINE: Convegno “Dalle Emergenze alla Cronicità â€
L’evento è inserito nel Programma Nazionale di Formazione Continua in Medicina:
saranno assegnati n.19,9 crediti.