Anno VI – Numero 1212
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Giovedì 26 Ottobre 2017 – S. Evaristo
Proverbio di oggi………
Progetto “Un
Farmaco per tuttiâ€;
2. Ordine:
abusivismo
in
farmacia
E' stata n' acqua 'e maggio!
E' stata una pioggia di maggio - un caso fortunato, imprevisto
Notizie in Rilievo
LINFOMA, approvata negli Stati Uniti una
NUOVA TERAPIA GENICA
Scienza e Salute
3. Linfoma, approvata negli
stati uniti una nuova terapia
genica
4. Lo strano caso della
ragazza che sanguinava dal
viso e dalle mani
Prevenzione e Salute
5. Perché «balla l’occhio» e
come calmare il fastidioso
disturbo
6. Menopausa precoce,
10
possibili cause scatenanti e
i segnali da tenere d’occhio
7.
Meteo Napoli
Giovedì 26 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 12° C
Massima: 22 °C
Umidità :
Mattina = 65%
Pomeriggio = 56%
Un'arma in più contro il linfoma. La Food and Drug Administration
degli Stati Uniti ha autorizzato una nuova terapia genica per
alcune forme di linfoma non-Hodgkin, un tumore del sistema
linfatico diagnosticato quasi esclusivamente negli adulti.
I candidati potenziali a questa terapia sono
pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi
cellule B che non hanno risposto a un
precedente trattamento o quelli in cui il tumore
si è manifestato con una recidiva dopo aver
subito almeno due trattamenti.
La terapia prevede un intervento personalizzato
sul singolo paziente e sfrutta il potenziale delle
difese immunitarie del soggetto stesso.
Vengono prelevati i suoi linfociti T, cellule
immunitarie, che vengono geneticamente
modificati. In questo modo viene “inserito†un nuovo gene che trasforma i
linfociti in armi contro il linfoma.
Viene dunque sfruttata la tecnologia Car-T (Chimeric antigen receptor T-cell).
Nelle sperimentazioni eseguite prima dell'approvazione della terapia, si è
raggiunta una completa remissione in circa un paziente su due.
Al trattamento, però, sono associati potenziali effetti collaterali anche fatali
tra cui la sindrome da rilascio di citochine, una risposta sistemica
all'attivazione e proliferazione dei linfociti T, e gravi infezioni.
(Salute, Sole 24Ore)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1212
PREVENZIONE E SALUTE
PERCHÉ «BALLA L’OCCHIO» E COME CALMARE
IL FASTIDIOSO DISTURBO
Un occhio che pulsa può dare una sensazione incredibilmente irritante, ma fortunatamente
il tremolio non è di solito doloroso e molto raramente è sinonimo di un disturbo
preoccupante.
È causato da una sovra stimolazione dei muscoli dell’occhio che provoca una contrazione involontaria.
Ecco tutto quel che c’è da sapere e come si può farlo smettere
Da che cosa è provocato il tremolio dell’occhio
Ci sono alcune possibili cause del tremolio dell’occhio:
due tra le più comuni sono stress e mancanza di sonno.
In terza battuta anche troppa caffeina, alcol, o nicotina.
L’occhio può anche “ballare†a causa della “sindrome da occhio seccoâ€,
dovuta a una serie di fattori diversi, come malattie autoimmuni,
invecchiamento o alcuni farmaci.
Anche antistaminici, antidepressivi e decongestionanti nasali sono
comuni imputati per il disturbo.
Il tremolio dell’occhio può anche essere un sintomo di certe patologie specifiche tra cui glaucoma,
blefarite (infiammazione delle palpebre), uveite (un altro tipo di infiammazione oculare) o abrasione
corneale.
Quando andare dal medico
Le contrazioni sono innocue e dovrebbero durare solo poche settimane,
però più durano nel tempo, più rendono il soggetto ansioso e quindi
maggiormente esposto alle stesse: un circolo vizioso.
Tuttavia, se un tremolio dura tanto o avete visione sdoppiata, una pupilla
che cambia aspetto, o spasmi facciali al di fuori della palpebra andate da
uno specialista immediatamente.
In casi molto rari, il tremolio dell’occhio può essere segno di paralisi di Bell,
sclerosi multipla o sindrome di Tourette.
Come fermare il movimento
Alcuni cambiamenti nello stile di vita possono aiutare a fermare il
tremolio, anche se sarebbe sempre utile identificare la causa che lo ha
scatenato. Se si sospetta siano lo sforzo o la fatica, assicuratevi di fare il
pieno di sonno e provare con tecniche di rilassamento (come la
meditazione o lo yoga).
Limitate il consumo di caffeina e alcool (o fatene del tutto a meno).
Se il movimento dipende dall’occhio secco, usate lacrime artificiali. Anche limitare la quantità di tempo
che si trascorre davanti a schermi elettronici può aiutare: fate riposare gli occhi ogni 10 minuti.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1212
PREVENZIONE E SALUTE
MENOPAUSA PRECOCE, 10 POSSIBILI CAUSE
SCATENANTI e i SEGNALI da TENERE D’OCCHIO
Anche se le vampate di calore non sono ancora iniziate, meglio prestare attenzione ad
alcuni fattori che potrebbero indicare che il cambiamento è molto più vicino del previsto.
Predisposizione ereditaria
Secondo le statistiche del National Institute on Ageing, la media d'età per
l’inizio della menopausa è di 51 anni, ma per molte donne può iniziare fra i 40
e i 45 anni o addirittura prima e in questo caso la genetica o l'ereditarietÃ
possono svolgere un ruolo fondamentale. «Se una donna è andata in
menopausa precoce, la probabilità che un'eventuale figlia viva la stessa
esperienza è sei volte maggiore», spiega la dottoressa Sharmila Makhija, capo
del Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Montefiore
Health System di New York.
Rimozione chirurgica di ovaie o utero
Le ovaie sono responsabili del rilascio di estrogeni e progesterone, di
conseguenza rimuoverle entrambe provoca un'immediata menopausa
chirurgica. «Ma c'è lo stesso rischio anche asportandone una sola - sottolinea ancora la dottoressa
Makhija -, perché questo può causare una diminuzione nella produzione totale di ormoni». E anche la
prassi diffusa di conservare le ovaie in caso di isterectomia (rimozione dell'utero) potrebbe non bastare a
impedire la menopausa, «perché l'asportazione dell'utero modifica l'afflusso di sangue nelle ovaie,
provocando così la stessa menopausa chirurgica», avverte la ginecologa.
Fumo (anche passivo)
I ricercatori del Roswell Park Cancer Institute di Buffalo hanno scoperto che
le donne che hanno fumato più di 100 sigarette nella loro vita hanno il
26% di probabilità in più di entrare in menopausa prima dei 50 anni. E lo
stesso pericolo lo corrono anche le donne regolarmente esposte al fumo
passivo. «La colpa è degli effetti anti-estrogeno della nicotina», spiega
l'esperta, secondo la quale il fumo «può anticipare di due anni la
menopausa». Motivo in più per smettere subito.
Problemi a rimanere incinta
Una diagnosi di declino della riserva ovarica (ovvero, del patrimonio
follicolare e, quindi, ovocitario) potrebbe condurre a una precoce
cessazione della fertilità e, di conseguenza, alla menopausa. «In questi casi
l'American College of Obstetricians and Gynecologists raccomanda di
sottoporsi a trattamenti più aggressivi per provare a rimanere incinta, come
la fecondazione in vitro, che non è fra i fattori a rischio di menopausa precoce».
Eccessivo sottopeso
Essere troppo magre è un fattore di rischio superiore all'obesità che, al
contrario, può ritardare l'ingresso in menopausa. «il motivo è legato agli
estrogeni, perché le persone magre, che sia per una dieta troppo rigida o un
disturbo alimentare, hanno una minore massa grassa e, quindi, meno estrogeni
che, di norma, vengono invece immagazzinati nel tessuto adiposo».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1212
Effetti collaterali delle cure per il tumore
Chemioterapia o radiazioni pelviche possono danneggiare il tessuto ovarico, provocando una prematura
insufficienza ovarica e, quindi, la menopausa.
E a detta dell'American Society of Clinical Oncology, i sintomi di una menopausa provocata dai
trattamenti anticancro possono essere ben peggiori di quelli di una menopausa naturale per via della
repentina diminuzione di ormoni.
Lupus o altra patologia autoimmune
Secondo alcuni studi del National Institute of Child Health and Human
Development, il 20% delle donne con un'insufficienza ovarica precoce soffre
anche di una patologia autoimmune, come il lupus o l'artrite reumatoide.
«Alcune di queste malattie portano l'organismo a sviluppare degli anticorpi
che possono erroneamente attaccare il tessuto ovarico, con conseguente
insufficienza ovarica prematura, come pure causare danni alle ghiandole che
producono gli ormoni», avverte la dottoressa
Makhija.
Anomalia cromosomica
Nelle donne affette dalla Sindrome di Turner (una rara malattia nella
quale alla donna manca del tutto o in parte un cromosoma X) le ovaie
non funzionano bene e spesso non riescono nemmeno a produrre gli ormoni per dare inizio alla pubertà .
Ma c'è anche un'altra patologia cromosomica di cui si potrebbe essere portatrici senza saperlo: si tratta
della Sindrome dell'X Fragile, una malattia genetica causata dalla mutazione del gene FMR1 sul
cromosoma X e che può influire sul funzionamento delle ovaie.
Crisi epilettiche
Stando alla Epilepsy Foundation, in alcune donne affette da epilessia la
menopausa potrebbe manifestarsi un decennio prima del previsto e
sebbene non ci sia una chiara spiegazione del motivo per cui questo
potrebbe verificarsi, per alcuni medici potrebbe avere a che fare con
l'effetto delle crisi epilettiche sulle parti del cervello che regolano la
produzione di ormoni.
«In questo caso il rischio di menopausa precoce è dieci volte maggiore che
nel resto della popolazione».
Stress
Premesso che da solo lo stress non basta per scatenare la menopausa
precoce, a gioco lungo potrebbe però influire sull'insorgenza di questa
condizione, come ha rilevato un recente studio dell'Università di California
San Francisco. Ma c'è una buona notizia:
esattamente come per il peso e il fumo, anche i fattori che causano lo stress possono essere corretti e
modificati.
(Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1212
SCIENZA E SALUTE
LO STRANO CASO DELLA RAGAZZA CHE SANGUINAVA
DAL VISO E DALLE MANI
Diagnosticata alla dermatologia di Firenze la ematidrosi, patologia rarissima che ha
colpito una ventunenne. La storia clinica della giovane è stata descritta da uno studio
scientifico che sta facendo il giro del mondo
Ci ha messo tre anni ad ottenere una diagnosi, a dare un nome alla
malattia che rendeva difficili i rapporti con gli altri e l'ha anche portata alla
depressione.
Fiorentina, 21 anni, quando era sotto stress sanguinava dal volto e dai
palmi delle mani, pur non avendo ferite in superficie.
La causa del disturbo è un problema rarissimo, tanto poco comune da non
avere nemmeno una stima della sua incidenza.
Si chiama EMATIDROSI ed è stata riconosciuta dal centro di malattie rare
dermatologiche di Firenze guidato dalla dott.ssa Marzia Caproni.
E' stata indirizzata a quella struttura dal Centro di ascolto malattie rare messo in piedi dalla Regione
Toscana proprio per tentare di dare una risposta a quelle persone che non riescono ad arrivare a una
diagnosi e una cura.
Vista la originalità del caso, la dott.ssa Caproni ha pubblicato recentemente uno studio scientifico
insieme a Roberto Maglie, uno specializzando del reparto, sul "Canadian Medical Association Journal".
Il lavoro scientifico ha subito avuto una grande risonanza, soprattutto in Nord America ma anche in altri
Paesi europei.
I sanguinamenti durano tra i 3 e i 5 minuti e anche se non si tratta di un fenomeno pericoloso per la
salute, la malata ha avuto conseguenze importanti.
"Si era isolata - scrivono i due medici - dal punto vista sociale a causa dell'imbarazzo per i sanguinamenti
e ha quindi avuto iportanti problemi depressivi e crisi di panico".
Nell'ospedale, l'Iot del capoluogo toscano, sono stati prescritti farmaci antidepressivi ma i sanguinamenti
continuavano.
Grazie anche agli esami istologici si è raggiunta la diagnosi di ematidrosi, una malattia descritta in circa
un'altra decina di studi scientifici, nessuno in Italia.
"La malattia è legata alla rottura di capillari che circondano certe ghiandole sudoripare, cose che porta
alcune gocce di sangue ad venire eliminate con il sudore", spiega la dott.ssa Caproni:
"Il motivo per cui avvengono quelle rotture non è ancora noto con certezza. L'ipotesi è che si tratti di
stress emotivi molto intensi o traumi fisici che per via nervosa arrivano a danneggiare i capillari".
La cura utilizzata per ridurre i sanguinamenti è a base del PROPANOLOLO, un betabloccante di solito
usato contro l'ipertensione.
Così c'è stata una diminuzione netta delle crisi, anche se non una completa remissione della malattia.
"La paziente adesso è seguita con controlli periodici e ovviamente se ci sono problemi ci può chiamare
quando vuole", dice il medico che per primo è riuscito a scoprire cosa provocasse quei problemi insoliti,
circa un anno e mezzo fa.
"I responsabili della rivista canadese all'inizio non credevano alla nostra ipotesi, pensavano che ci fosse
una simulazione da parte della ragazza. Quando abbiamo portato lo studio completo e lo hanno
ricostruito la letteratura hanno dato il via alla pubblicazione".
Adesso lo studio sta facendo il giro del mondo, visti anche i particolari sintomi di ematidrosi, patologia
che secondo qualcuno in passato ha alimentato credenze mistiche e sulla quale esiste una letteratura in
questo senso. (Salute, La Repubblica)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1212
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
VIGILANZA DEGLI ORDINI SUL CORRETTO ESERCIZIO
DELLA PROFESSIONE
Ecco una nota di sintesi su alcuni elementi fondamentali da ricordare per il corretto
esercizio della professione e la lotta all’abusivismo in tutti gli ambiti
in cui opera il farmacista.
Il Consiglio Nazionale della Federazione ha deliberato di porre in essere “una lotta
serrata all’abusivismo in tutti gli ambiti in cui opera il farmacista:
dalla farmacia di comunità all’ospedale, dalla distribuzione alla ricerca†e, in questo
senso, tutti gli Ordini provinciali sono invitati a vigilare con la massima attenzione
sul corretto esercizio della professione.
L’art. 8 della L. 175/1992 riconosce agli Ordini professionali la facoltà di promuovere ispezioni presso le
sedi professionali dei propri iscritti, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alla professione. A
tal proposito è opportuno rammentare alcuni profili di fondamentale importanza.
Esercizio abusivo della professione: Al farmacista è vietato porre in essere, consentire o agevolare a
qualsiasi titolo l’esercizio abusivo della professione (cfr. art. 3, comma 2, del Cod. Deont. Farm.).
Tale comportamento costituisce anche un grave reato, sanzionato dall’art. 348 del Codice Penale e, per il
farmacista che consenta o agevoli l’abusivismo, l’art. 8 della legge 175/1992 prevede anche
l’interdizione dalla professione per un periodo non inferiore ad un anno.
Obbligo di indossare il camice bianco e il distintivo professionale:
Oltre ad essere previsto in alcune Regioni da specifiche disposizioni di legge, costituisce preciso obbligo
deontologico per il farmacista (art. 5, comma 1, Cod. Deont. Farm.) che presta la propria attività al
pubblico indossare il camice bianco e il distintivo professionale.
La ratio di tale disposizione è di tutta evidenza e risiede nella necessità di garantire al cittadino la
possibilità di individuare agevolmente e senza possibilità di equivoci il farmacista, unico professionista
abilitato a fornire consigli sui medicinali.
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
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Anno VI – Numero 1212
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†:
Approvata all’UNANIMITÀ la MOZIONE alla CAMERA
Concernente L’INIZIATIVA in MATERIA di RACCOLTA e
DONAZIONE dei FARMACI NON UTILIZZATI
Approvata all’unanimità nella seduta della Camera dei Deputati in data 14
Settembre 2017. Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.
Se Vuoi Vedere la Registrazione della dichiarazione di voto dell’On. Mara CARFAGNA alla
Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_conte
nt&view=article&layout=edit&id=1830
Seduta n. 850
Giovedì 14 Settembre
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
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